SCLEROSI MULTIPLA • Malattia autoimmune • Colpisce in generale soggetti giovani: 1535 anni • Anticorpi contro le cellule gliali: i neuroni in linea di principio sono risparmiati • Andamento a ricadute e remissioni • Lesioni cicatriziali (“sclerosi”) diffuse nel SNC (“multipla”) Il sistema immunitario reagisce contro la glia come se questa fosse estranea, aggredendola e distruggendola come farebbe con qualunque aggressore esterno. La conduzione degli impulsi nervosi viene di conseguenza rallentata o bloccata. SINTOMI PIU’ FREQUENTI DELLA SCLEROSI MULTIPLA • • • • Sintomi motori Sintomi sensitivi Sintomi visivi Disturbi della coordinazione motoria DIAGNOSI - 1 DIAGNOSI - 2 TERAPIA – Della fase acuta (“poussée”): cortisone ad alte dosi per via endovenosa – Prevenzione delle ricadute: • Interferone beta (ha discreti effetti collaterali) • Copaxone® • Immunosoppressori MALATTIA DI PARKINSON E’ una malattia, a carattere lentamente evolutivo che compromette i movimenti. Prende il nome dal medico inglese che per primo la descrisse nel 1817, Sir James Parkinson, col nome di “paralysis agitans”. È dovuta alla degenerazione e morte delle cellule nervose, (neuroni) localizzate in una zona del cervello, chiamata Sostanza Nera perché contiene melanina, un pigmento scuro. Questi neuroni producono la dopamina, un neurotrasmettitore che controlla le funzioni motorie. TERAPIA • Farmaci – Dopamino-agonisti – Levodopa • Fisioterapia • Impianto di elettrodi stimolatori cerebrali (casi gravi, che non rispondono alla terapia medica) EPILESSIA Il termine "epilessia", che deriva dal greco "επιλαμβάνω" (prendere dall’alto), perché una delle interpretazioni nel mondo antico era che la malattia fosse causata da una divinità che dall’alto si impossessava improvvisamente del paziente. Di qui anche il nome di “male sacro”. E’ una delle due malattie neurologiche che si caratterizzano per l’esordio improvviso (l’altra è l’ictus) L' epilessia, o meglio le epilessie, visto che se ne conoscono diversi tipi, sono definite sulla base di due criteri: - Clinico, vale a dire la presenza delle crisi - Evolutivo, cioè la tendenza al ripetersi delle crisi UN PO’ DI STORIA… Soffrivano di tale patologia Giulio Cesare, Dostoewski, Flaubert, Paganini, a dimostrazione che l’epilessia di per se stessa non lede le capacità intellettive EZIOLOGIA L’epilessia può essere 1.idiopatica (cioè non vi è una causa apparente) 2.sintomo di lesioni cerebrali (tumori, traumi, ictus, …) 3.metabolica (es. ipoglicemia, insufficienza renale) Le crisi epilettiche sono sempre dovute alla presenza di un gruppo più o meno grande di cellule nervose che tendono ad avere una attività eccessiva, comunemente definita come "ipereccitabilità". Se paragoniamo le cellule nervose nel loro complesso ad una complicata rete elettrica, possiamo grossolanamente assimilare l'origine della crisi ad una piccola "scarica" elettrica eccessiva ed incontrollata che inizia all'improvviso, generalmente finisce rapidamente ed abitualmente non lascia nessuna conseguenza Tale scarica eccessiva può coinvolgere un numero limitato di cellule nervose, come nelle epilessie focali, o essere un fenomeno diffuso ad ampie aree della corteccia cerebrale, come nelle epilessie generalizzate PRINCIPALI TIPI DI EPILESSIA 1. Epilessie generalizzate 1. Grande Male 2. Piccolo Male 2. Epilessie parziali 1. A sintomatologia semplice 1. Jacksoniane 2. A sintomatologia complessa DIAGNOSI STRUMENTALE: ELETTROENCEFALOGRAMMA (EEG) TERAPIA •La terapia farmacologica dell'epilessia viene sempre iniziata con un solo farmaco del quale vengono aumentate gradualmente le dosi fino a raggiungere la completa libertà dalle crisi o fino a che insorgono effetti collaterali che vengono giudicati eccessivi. Nella grande maggioranza dei casi la cura medica è in grado di impedire o rendere molto rara la recidiva di crisi epilettiche. Il malato può quindi fare una vita normale a patto che non interrompa la terapia. •In casi resistenti in cui si riesce a identificare un focolaio di origine delle crisi si può proporre l’ablazione neurochirurgica del focolaio. MENINGITE INFIAMMAZIONE DELLE MENINGI CAUSE DELLA MENINGITE • Batteri (la più grave, 20% di mortalità) • Virus (meno grave) • Sostanze chimiche (rara, di solito iatrogena) CONTAGIO NELLA MENINGITE BATTERICA • La meningite batterica è molto spesso causata da batteri che albergano nei seni paranasali. • Questi batteri possono entrare nel torrente circolatorio e di qui localizzarsi alle meningi. • Pertanto il contagio è di solito per via respiratoria. DIAGNOSI • Segni clinici: – Sintomi tipici – Rigidità nucale • Esame del liquido cefalo-rachidiano TERAPIA DELLA MENINGITE BATTERICA • Ricovero al più presto possibile (è un’emergenza!) • Antibiotici – Nel paziente – Nei conviventi e contatti intimi • Prevenzione: vaccinazione (efficacia peraltro parziale, non ci si può vaccinare contro tutti i ceppi di batteri che causano meningite) MALATTIE DEI NERVI PERIFERICI CLASSIFICAZIONE • Mononeuropatie – Ischemiche – Traumatiche …i sintomi dipendono dalla funzione del nervo colpito • Polineuropatie – Metaboliche (es. diabete) – Tossiche (es. alcool) – …molte altre cause SINTOMI DELLE POLINEUROPATIE • Paresi a localizzazione distale • Ipoestesia a localizzazione distale (“a calza”, “a guanto” • Ipotrofia muscolare • Disturbi neurovegetativi (ipotensione ortostatica) • Nei casi gravi, disturbi della deambulazione dovuti alla paresi