LA BIOLOGIA DELL'ESTIVAZIONE: ADATTAMENTI STRUTTURALI DEL CUORE E DEL RENE NEL DIPNOO AFRICANO, Protopterus dolloi Proponente: Adamo Cristina Membro del progetto: Barbieri Sandra Francesca I lungfish (Dipnoi), teleostei appartenenti alla classe dei Sarcopterigi, sono attualmente rappresentati da 3 generi: Lepidosiren (L. paradoxa, sud America), Neoceratodus (N. forsteri, Australia) e Protopterus (P. dolloi, P. aethiopicus. P. annectens, P. amphibious, Africa). La loro caratteristica peculiare è quella di possedere un rudimentale polmone derivante da un’estroflessione ventrale dall’esofago. Ciò consente di respirare aria e sopravvivere per lunghi periodi anche in assenza di acqua (Graham, 97), andando incontro all’insieme di modificazioni metaboliche e strutturali che vanno comunemente sotto il nome di “estivazione”. Essa per molti versi è comparabile all’ibernazione. Un esempio paradigmatico di estivazione è quella di P. dolloi. La biologia, il comportamento, il metabolismo (Fishman et al.,1986) e la struttura cardiaca (Burggren at al.,1986) dei Dipnoi sono ben documentate. Durante l’estivazione esso secerne un bozzolo costituito da muco e sali e va incontro ad uno stato di torpore caratterizzato da cambiamenti cardiorespiratori e metabolici, quali il decremento del consumo di ossigeno, la riduzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna (Fishman et al.,1986). La perdita di liquidi è contrastata, oltre che dal bozzolo anche da una riduzione della produzione di urina (oliguria), con conseguente incremento delle scorie metaboliche, quali l’urea (Fishman et al 1986). Nonostante gli eventi sopra riportati siano stati ben descritti (Fishman et al.,1986), mancano però studi a livello cardiaco e renale circa i cambiamenti strutturali e molecolari ad essa associati. Recenti studi hanno evidenziato un coinvolgimento dell’ossido nitrico (NO) nei cambiamenti delle proprietà vascolari degli animali ibernanti, con significativi decrementi del flusso ematico al miocardio e incrementi della resistenza vascolare coronarica (Kudey and Vatner 2003). Sebbene ad oggi non siano noti effetti extracardiaci dello NO in condizioni di torpore metabolico, è accertato che esso svolge un ruolo chiave nella regolazione del bilancio dei fluidi e nell’omeostasi del sodio nel rene dei vertebrati mammiferi e non mammiferi (Kone 2004; Martin et al., 2002). Lo NO è una molecola gassosa altamente diffusibile prodotta in vari tipi cellulari dalle tre isoforme dell’enzima ossido nitrico sintasi (NOS): NOS neuronale (nNOS), NOS inducibile (iNOS) e NOS endoteliale (eNOS). La loro attivazione produce significativi effetti funzionali in molti organi, inclusi il cuore ed il rene dei mammiferi (Moncada and Higgs, 1993) e nei vertebrati non mammiferi quali anfibi e teleostei (Tota et al., 2005, Imbrogno et al., 2001, Amelio et al. 2006 in press). Scopo del presente progetto è quello di effettuare uno studio del riarrangiamento strutturale del cuore e del rene di P. dolloi nella transizione dalla vita acquatica all’estivazione. Inoltre, in assenza di informazioni di letteratura, ci proponiamo di descrivere l’eventuale presenza e il pattern di distribuzione delle isoforme della NOS sia a livello del cuore che del rene, e il coinvolgimento dello NO nella regolazione della funzionalità di questi organi. Forniremo quindi un quadro relativo alle modificazioni morfo-funzionali connesse allo stato ipometabolico indotto dall’estivazione. DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA DI RICERCA Nei Dipnoi, l'estivazione è associata a notevoli riarrangiamenti morfofunzionali che potrebbero coinvolgere diversi effettori omeostatici quali lo NO e la famiglia delle NOSs predisposte alla sua sintesi. Il nostro obiettivo è quello di descrivere le variazioni strutturali ed ultrastrutturali che subisce il cuore ed il rene di P. dolloi durante l’estivazione. Inoltre vogliamo analizzare la presenza dell'attività totale della NOS e il diverso pattern di distribuzione delle tre isoforme enzimatiche (eNOS, iNOS, nNOS) nel cuore e nel rene del P. dolloi in condizioni di vita acquatica (controllo), dopo 6 giorni e dopo 40 giorni di estivazione. I dati, ottenuti mediante diverse tecniche (NADPH diaforasi, immunofluorescenza, western blotting), saranno confrontati con le informazioni di tipo strutturale e ultrastrutturale ottenute con l'ausilio di tecniche convenzionali di microscopia ottica ed elettronica e completati con analisi morfometriche. METODOLOGIA PREVISTA I campioni di P. dolloi provenienti dal laboratorio del Prof. Ip, dell’Università di Singapore, saranno divisi in 3 gruppi: A) controlli, B) sei giorni di estivazione e C) 40 giorni di estivazione. Cuori (apice ventricolare) e reni (porzione mediana) saranno fissati in glutaraldeide al 3% e inclusi in araldite. Su sezioni semifini ed ultrasottili verranno condotte analisi morfometriche del miocardio sia a livello strutturale (“muscolarizzazione” del ventricolo, area superficiale e spessore delle trabecole) che ultrastrutturale (area cellulare, rapporto nucleo/citoplasma, compartimenti miofibrillari e mitocondriali). A livello renale, si analizzeranno i cambiamenti strutturali e l’arrangiamento spaziale delle componenti del nefrone mediante l’utilizzo della microscopia a scansione. L’attività totale della NOS sarà valutata mediante la NADPH-diaforasi su sezioni criostatate provenienti da campioni fissati in azoto liquido e post-fissate in paraformaldeide al 4%. L’identificazione del pattern di distribuzione delle isoforme della NOS avverrà mediante immunofluorescenza diretta e indiretta impiegando anticorpi coniugati FITC (anti eNOS, iNOS, nNOS) sia su sezioni criostatate che paraffinate. Queste ultime saranno ottenute da campioni di rene e cuore fissati in una miscela di metanolo, acetone, acqua (MAW), inclusi in paraplast e tagliati al microtomo. La valutazione quantitativa dell’espressione della NOS verrà effettuata mediante lettura densitometrica delle bande ottenute da estratti cardiaci e renali processati mediante Western Blotting. RISULTATI ATTESI Ci proponiamo di: 1) Fornire uno studio sistematico della struttura e dell'ultrastruttura del cuore e del rene del Dipnoo Africano Protopterus dolloi; 2) Analizzare i cambiamenti strutturali eventualmente indotti in questi due organi dopo un breve (6 giorni) e un lungo periodo di estivazione (40 giorni); 3) Verificare la presenza (western blotting) la funzionalità (NADPH-diaforasi) e il pattern di distribuzione cardiaco e renale delle isoforme della NOS (immunofluorescenza). Ciò consentirà di evidenziare l’eventuale coinvolgimento dello NO nel controllo della contrattilità cardiaca e nella regolazione del bilancio idro-salino sia in condizioni acquatiche che durante l’estivazione. Il presente lavoro potrà fornire un’ampliamento delle attuali conoscenze relative ai cambiamenti morfo-funzionali indotti dagli stati ipometabolici. Infatti, i lungfishes, grazie al loro particolare ciclo vitale, forniscono un ottimo modello sperimentale per indagare tali cambiamenti. BIBLIOGRAFIA Burggren W. W., Johansen K. 1986 Circulation and respiration in lungfishes (dipnoi). Journal of Morphology 190, S1: 217-236 Graham J.B. 1997. Metabolic adaption. In Air-breathing Fishes: Evolution, Diversity and Adaptation, pp 223-240. London. Accademic Press. Fishman A. P., Pack A.I., Delanmey R.G. and Galante R.J. 1986 Estivation in Protopterus. J. of morphology supplement 1: 237-248. Kudej RK, Vatner SF 2003. Nitric oxide-dependent vasodilation maintains blood flow in true hibernating myocardium.J Mol Cell Cardiol. 35(8):931-5. Kone BC. 2004 Nitric oxide synthesis in the kidney: isoforms, biosynthesis, and functions in health. Semin Nephrol.24(4):299-315 Martin PY, Bianchi M, Roger F, Niksic L, Feraille E. 2002 Arginine vasopressin modulates expression of neuronal NOS in rat renal medulla. Am J Physiol Renal Physiol. 283(3):F559-68. Moncada S, Higgs A. 1993 The L-arginine-nitric oxide pathway. N Engl J Med. 30;329(27):200212. Tota B, Amelio D, Pellegrino D, Ip YK, Cerra MC. 2005 NO modulation of myocardial performance in fish hearts. Comp Biochem Physiol A Mol Integr Physiol. Oct;142(2):164-77 Imbrogno S, De Iuri L, Mazza R, Tota B. 2001 Nitric oxide modulates cardiac performance in the heart of Anguilla anguilla. J Exp Biol 204(Pt 10):1719-27. Amelio D., Garofalo F., Pellegrino D., Giordano F., Tota B. and Cerra M.C. 2006 Cardiac exepression and distribution of nitric oxide sinthesys in the ventricle of the cold adapted Antartic teleosts, the hemoglobinless C. Hamatus and the red blooded T. Bernacchi. Nitric Oxide In press Rende, lì 03/03/2006 Il direttore del Dip. Biologia Cellulare Prof.ssa Giovanna De Benedictis Il proponente il progetto Dr.ssa Cristina Adamo