Psicopatologia dello sviluppo

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Psicopatologia dello sviluppo
Codice: 0032
Settore: M-PSI/07
Docente: Ruggerini Ciro
Anno Accademico: 2016-2017
Semestre: 1
Orario: 30 HD
CFU: 5
Sede: via Toniolo 125, Modena
Finalità:
L’insegnamento ha lo scopo di trasmettere agli studenti gli elementi essenziali della teoria
dell’attaccamento (sintetizzati da storie di assistenza) e le concezioni generali attinenti ai
disturbi del neurosviluppo (sintetizzate, anche in questo ambito, da storie di assistenza)
Obiettivi:
Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di manifestare le seguenti
competenze:
• Attitudine a ricercare in modo esplicito la epistemologia che guida la conoscenza
dell’altro e delle situazioni socio – relazionali
• Attitudine a interrogarsi sulla genesi (storica) delle concettualizzazioni utilizzate
nella assistenza
Argomenti:
Psicopatologia generale, psichiatria e psicopatologia dello sviluppo
1.
Origine e principi della Psicopatologia dello sviluppo:
a. Normalità e patologia: necessità del riferimento a un unico sviluppo
b. Il principio di relazione
c. I principi di multifunzionalità e equifinalità
d. Fattori di rischio e fattori protettivi
e. Il principio di continuità
2.
La teoria dell’attaccamento: una teoria per la comprensione dello sviluppo,
delle sue varianti e delle sue alterazioni patologiche
3.
Gli effetti “life-span” di una “Carenza totale” di “cure materne”
(esemplificazione: una storia “estrema”)
4.
Qualità
dell’attaccamento
e
sviluppo delle
“funzioni esecutive”
(esemplificazione: descrizione di uno studio sull’apprendimento di bambini
adottati – riappropriarsi della propria storia in una relazione terapeutica)
5.
Qualità dell’attaccamento, “funzioni esecutive” e ADHD (esemplificazione:
descrizione di una casistica)
6.
Qualità dell’attaccamento e identità di genere (esemplificazione: una variante
della sindrome del “bambino effeminato”)
7.
Qualità dell’Attaccamento e Disturbi con Sintomi Somatici: il significato dei
sintomi in diversi itinerari di sviluppo (esemplificazioni di conduzione di
relazioni psico-teraputiche: cefalea/itinerario evitante, sintomi gastrici/itinerario
ansioso resistente)
I Principi di relazione e di equifinalità e multifinalità nei Disturbi del Neurosviluppo.
1.
I Disturbi del Neurosviluppo nel sistema DSM-5
2.
Le definizioni nosografiche come “costrutti ibridi”: la nozione di Disabilità
intellettiva e la sua relazione con una teoria del “funzionamento umano”.
3.
La funzione della diagnosi nei Disturbi del Neurosviluppo: amministrativa,
clinica o di promozione dello sviluppo.
4.
La particolarità della “questione nosodromica” nei Disturbi del Neurosviluppo
5.
I fattori dello Sviluppo secondo Guralnick – con particolare riferimento al ruolo
delle informazioni dei Care-Giver
6.
Esemplificazione dei concetti di storie di vita:
a. Storia di A (concetto di opportunità e sviluppo)
b. Storia di B (il ruolo delle informazioni)
c. Storia di C (diagnosi e stigma)
d. Studio del cambiamento della Qualità della Vita in persone con
Disabilità Intellettiva e Disturbo Autistico in Residenza (concetto di
evoluzione continua nell’arco della vita)
Fattori di rischio e fattori protettivi nei disturbi Specifici di apprendimento (DSA)
1.
La nozione di Approccio Polisemico – Polinomico nei Disturbi Specifici di
Apprendimenti
2.
I DSA (e Disturbi del Neurosviluppo) come Disturbo, Disabilità o Caratteristica
3.
I luoghi e i tipo di fattore di rischio o di protezione nei DSA (e nei Disturbi del
Neurosviluppo)
4.
Esemplificazione dei concetti con storie di vita:
a. Storia di A e storia di B (molteplicità dei fattori di rischio e
Comportamento Antisociale)
b. Storia di C (molteplicità dei fattori di rischio e depressione
Maggiore)
Modalità di svolgimento:
Lezioni teoriche frontali.
Modalità di verifica:
Esame scritto.
Bibliografia:
RUGGERINI C., VEZZOSI F., DALLA VECCHIA A, (2008), “Prendersi cura della disabilità
intellettiva. Coordinate OMS, buone prassi, storie di vita.” Erickson, Trento.
RUGGERINI C., MANZOTTI S., GRIFFO G., VEGLIA F. (2013), “Narrazione e disabilità
intellettiva. Valorizzare esperienze individuali nei percorsi educativi e di cura.” Erickson.
LAMBRUSCHI F. (a cura di) (2014), “Psicoterapia cognitiva dell’età evolutiva.” Bollati
Boringhieri. Torino.
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