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APPARATO ENDOCRINO – GESTIONE DELLO STRESS – CAPACITÀ RIPRODUTTIVA E SESSUALE
TOTAL FEMALE
V Ve
PER IL TRATTAMENTO DELLE DISFUNZIONI SESSUALI FEMMINILI, LE DISPAURIEMIE, I DISTURBI MESTRUALI, LE
PROBLEMATICHE DELLA MENOPAUSA
- PER FAVORIRE L’EQUILIBRIO ENDOCRINO, LA LIBIDO, LA SALUTE
– PER LO STRESS FEMMINILE
DELL’APPARATO GENITALE E DEL SENO
Crampi mestruali, dismenorrea, algomenorrea, oligomenorrea e amenorrea, eterogenei disturbi associati alle mestruazioni colpiscono
una percentuale fra il 30 ed il 50% delle donne: in questi casi sembra che lo squilibrio estro-progestinico sia il principale responsabile
della sintomatologia. Il declino della produzione dei livelli di progesterone viene accompagnato da un’eccessiva produzione di
prostaglandina ad azione ormono-simile. In alcune donne (circa il 10%) i sintomi dismenorroioci sono così severi che impediscono
una sufficiente qualità di vita o anche le semplici attività quotidiane: il dolore, che spesso ricorda le stilettate o la stretta di una
morsa, è dovuta alla contrazione muscolare della parete uterina, causata dallo squilibrio ossigenativi delle cellule muscolari. L’iperestrogenismo, in genere, peggiora la sintomatologia a causa dell’incremento della ritenzione idrica e salina. Lo squilibrio dei livelli di
estrogeni e progesterone può causare mal di testa, irritabilità, alterazione del tono dell’umore, depressione, incremento di peso
(spesso dovuto alla ritenzione idrica) e riduzione della libido. Spesso tale quadro si associa a ipotiroidismo e depressione latente, con
riduzione del piacere sessuale nei rapporti sessuali. Carenze nutrizionali specifiche possono essere responsabili delle alterazioni
estrogeniche, con insufficiente lubrificazione e secchezza vaginale. I sintomi della pre-menopausa o della menopausa stessa,
possono incrementare il quadro tipico della sindorme premestruale che si possono sommare a cicli mestruali irregolari, instabilità ed
irritabilità emotiva, ansietà, depressione, gonfiore, desiderio esagerato per i dolci, tensione mammaria.
Il naturale processo d’invecchiamento, nella donna, comporta invariabilmente una riduzione dell’attività ovarica con conseguente
cessazione del rinnovamento che il processo mestruale produce sull’utero e sull’intero organismo. Gli ormoni ipotalamici, responsabili
del ciclico processo d’attivazione delle ovaie, non sono più in grado di svolgere il loro lavoro: l’ormone Follicolo-Stimolante (FSH) non
è in grado di stimolare l’ovaio a produrre follicoli contenenti ovuli fertili con conseguente diminuzione degli estrogeni circolanti; non
essendovi più l’attivazione follicolare l’ormone luteinizzante (LH) non provoca la formazione del corpo luteo con mancata produzione
del progesterone. La modificazione dei rapporti ormonali può comportare una serie di ripercussioni sull’organismo femminile, con
sintomi che possono manifestarsi in maniera rilevante e precoce, dando luogo alla cosiddetta “sindrome climaterica”.
Il complesso equilibrio ciclico che si esprime nel periodo fertile fra gli estrogeni, il progesterone ed il testosterone (ormone maschile
comunque prodotto dal corpo della donna), dopo lo sviluppo del climaterio si altera non solo in termini di produzione, ma anche
come conseguenza di una modificata recettività dei tessuti e dei processi d’escrezione. Gli ormoni prodotti nel ciclo mestruale sono
altresì prodotti dalle ghiandole surrenali, interagendo e combinandosi nel complesso processo di equilibrio delle informazioni
ormonali, potendo risentire significativamente dell’azione degli stress, delle tossine ambientali o delle alterazioni nutrizionali. Molte
donne, ben prima del periodo della menopausa, sperimentano fenomeni assimilabili a quelli climaterici: è evidente che la
modificazione degli equilibri ormonali possa dare luogo a manifestazioni significative in quest’età critica per la donna.
I sintomi menopausali possono essere causati da mutevoli ed imprevedibili dominanze estrogeniche dipendenti da una riduzione
della produzione da parte dell’organismo di progesterone associato ad una discontinua produzione ormonale: perdita della memoria,
irritabilità, depressione, ritenzione idrica, aumento di peso. La secchezza vaginale aumenta ed il desiderio sessuale si riduce, spesso
in presenza di un’aumentata sensibilità alle infezioni batteriche o fungine. Il quadro è completato dalla tendenza alla fibrocistosi del
seno ed alterazioni endometriali che possono portare a quadri displasici o degenerativi. Ovviamente l’uso di zuccheri semplici,
l’abuso di alcool, caffè o te, l’eccesso di fumo sono elementi che possono peggiorare la sintomatologia (ma anche essere causati
dallo squilibrio ormonale).
I sintomi possono essere divisi in due grandi categorie: manifestazioni vasomotorie e sintomi neurovegetativi. Fra le prime
assumono molto spesso un valore rilevante le vampate di calore, la sudorazione improvvisa e le palpitazioni.
La vampa di calore è un’improvvisa sensazione di intenso calore (che in genere dura pochi minuti) che interessa per lo più la parte
superiore del corpo e si manifesta improvvisamente in diversi momenti del giorno o della notte. Talvolta si accompagna a
palpitazioni, e può essere seguita da una profusa sudorazione. In alcuni casi, quando insorge nelle ore notturne, la vampata può
essere responsabile di un’interruzione del sonno ed alcuni studi hanno messo in evidenza come, nelle donne in cui tali sintomi sono
più spiccati, si abbia una profonda turbativa del riposo notturno con riduzione della fase REM del sonno. Ciò è in parte alla base o
amplifica i sintomi neurovegetativi eventualmente associati quali ansia, irritabilità, astenia e talora modificazioni del tono dell'umore
in senso depressivo.
I sintomi neurovegetativi possono essere ricondotti, sostanzialmente alle modificazioni del tono dell'umore: ansia, irritabilità, senso
di stanchezza persistente e depressione possono manifestarsi, anche se è bene ricordare che tali stati di malessere spesso sono
preesistenti o sono condizionati da situazioni proprie di questa fase della vita, quali l'abbandono del nucleo familiare da parte dei
figli, la cessazione dell'attività lavorativa, la mancanza di accettazione del processo d’invecchiamento o il senso di sterilità derivante
dalla “inutilità di non essere più fertile”.
Dopo un periodo di tempo variabile da pochi mesi ad alcuni anni dal momento della menopausa possono insorgere disturbi del tratto
urogenitale quali bruciori, prurito, secchezza vulvo-vaginale, vaginiti ricorrenti, dolore durante i rapporti sessuali, incontinenza
urinaria. Questi disturbi sono la risultante di processi degenerativi che interessano gli organi genitali e i tessuti connettivi di sostegno
e sono dovuti in parte al venir meno dell'azione trofica del complesso estro/progestinico ed in parte all'involuzione fisiologica legata
all'età. L'epitelio vaginale subisce, infatti, profonde modificazioni che alterano l'ambiente vaginale e predispongono all'insorgenza di
Nessuna affermazione riportata sulla presente pubblicazione è finalizzata alla cura di malattie diagnosticate o ignote. Si consiglia sempre di riferire sintomi e disturbi al proprio
medico curante e di informarlo d’eventuali integratori assunti per prevenire potenziali interazioni con farmaci. Nessuna delle affermazioni riportate, dei suggerimenti nutrizionali
e delle ricerche riportate sono finalizzate alla diagnosi, alla cura o al trattamento di patologie e non dovrebbero essere considerate consiglio medico.
informazioni nutrizionali a cura di
VIA PESCHIERA, 25 – 41100 MODENA – ITALIA - tel. +39 0593981901 – fax. +39 0593981902 - mail: [email protected] - web site: WWW.NUTRIWEST.IT
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vaginiti recidivanti. Inoltre i tessuti connettivi propri della vagina subiscono anch'essi una serie di modificazioni che portano ad una
vera e propria riduzione del lume vaginale.
Anche la cute risente dell'azione degli estrogeni ed il loro squilibrio conseguente alla menopausa determina una modificazione sia
dell'epidermide sia del derma, con assottigliamento e riduzione della componente elastica, che nel tempo si manifesta con secchezza
e comparsa di rughe. Paradossalmente si osservano fenomeni di ritenzione idrica con disidratazione dei tessuti.
Il problema, dal punto di vista biochimico, è, in realtà, molto più complesso: nei delicati equilibri del sistema ormonale entrano in
gioco, spesso, molti attori e differenti fattori in grado di condizionare l’equilibrio globale del sistema. Anche se fino ad ora abbiamo
parlato genericamente di estrogeni, gli appartenenti di questa famiglia sono vari e svolgono differenti azioni a livello corporeo.
Indipendentemente dalla loro quantità totale, risulta importante il rapporto esistente fra questi steroidi e gli altri ormoni quali il
DHEA, l’androsterone, il testosterone e il progesterone. Come abbiamo già anticipato molti sintomi della menopausa, presenti anche
nella sindrome premestruale, sono riconducibili ad un alterato equilibrio fra le componenti estrogeniche ed una prevalenza di queste
rispetto agli altri ormoni; in particolare, la carenza relativa o assoluta di progesterone è, spesso, il fattore chiave. Il limite della
terapia estrogenica sostitutiva, oltre agli indubbi effetti collaterali ed ai rischi intrinseci, è la presenza di eccessivi effetti collaterali
nell’integrazione con progestina (progesterone sintetico). Gli ormoni prodotti dalle ovaie sono ugualmente prodotti dalle ghiandole
surrenali che, a differenza di queste, risentono significativamente degli stress corporei. Inoltre, a livello dei tessuti, gli ormoni
steroidei condividono recettori comuni con gli ormoni tiroidei, la vitamina D3 e alcune forme di vitamina A. L’effetto degli ormoni
tiroidei sul tono dell’umore è noto, come sono note le interazioni fra estrogeni sintetici (quali l’etinilestradiolo), antiandrogeni (come
il ciproterone acetato) e le alterazioni del tono dell’umore e del comportamento. Oltre agli ormoni prodotti dal nostro corpo, varie
sostanze chimiche prodotte dall’uomo, definite xenoestrogeni, come alcuni tipi di pesticidi, possono interagire col delicato equilibrio
del sistema ormonale, influenzando le manifestazioni climateriche.
Il trattamento dell quadro sintomatico, sia nelle problematiche mestruali, sia nella menopausa non può essere affrontato se non
attraverso un’approccio integrato che prenda in considerazione la nutrizione, lo stile di vita ed un supporto kinesiopatico appropriato.
Abbiamo già accennato al fatto che non solo le componenti biochimiche incidono sul manifestarsi dei sintomi associati al climaterio.
La nostra esperienza di operatori delle discipline bio-naturali ci ha mostrato come molto spesso la somatizzazione degli stress
accumulati negli anni ed i disagi associati a questo periodo di transizione, rivestano un ruolo altrettanto importante. Inoltre, molti
sintomi, sono spesso associati a mancanze di alcuni specifici sali minerali o vitamine che, per vari motivi, tendono a divenire carenti,
come conseguenza della modificazione ormonale.
Le alterazioni del tono dell’umore sono spesso accompagnate da uno stato di tensione generalizzato, se non incrementate dallo
stesso: l’interazione fra le alterazioni ormonali della menopausa, lo squilibrio che frequentemente si crea a livello della tiroide come
fenomeno contestuale e i neuropeptidi dello stress crea un cocktail che amplifica le manifestazioni depressive. Nelle donne trattate
attraverso l’uso di tecniche di cranio-sacrale e la stimolazione di riflessi neuro-vascolari, si osserva generalmente un’efficace
riduzione della sintomatologia ansiosa. Sotto stress si osserva invariabilmente una modificazione della circolazione sia nei tessuti
periferici, sia a livello del sistema nervoso centrale; la riduzione della vascolarizzazione a livello del sistema nervoso provoca una
progressiva riduzione della capacità di risposta neurologica agli stimoli, facilitando fenomeni d’irritabilità. In altre parole si diventa
ipersensibili agli stimoli (che ognuno di noi considera “nocivi” o “pericolosi”) e si tende ad iper-reagire, innescando un circolo vizioso
del tipo stress-reazione-stress. L’effetto sull’organismo, oltre all’aumento della pressione sanguigna, all’alterazione della
vascolarizzazione dell’apparato gastro-intestinale (con il conseguente cattivo funzionamento), spesso si esplica sul metabolismo degli
estrogeni a livello sia della produzione (ghiandole surrenali) che dell’escrezione (fegato). La modificazione dei flussi sanguigni
periferici comporta un cambiamento nel territorio di distribuzione degli estrogeni stessi all’interno dei tessuti corporei, con il
conseguente mutamento della biochimica e dell’azione sui recettori periferici. Le tecniche di riattivazione neuro-vascolare facilitano il
ritorno dell’organismo ad uno stato di maggiore apertura e di vasodilatazione, favorendo, da un lato, il corretto metabolismo,
dall’altro una regolarizzazione delle reazioni del sistema nervoso con conseguente senso di maggiore benessere, miglior qualità del
sonno e normalizzazione delle reazioni comportamentali alle situazioni di stress.
La presenza di restrizioni o di blocchi del sistema cranio-sacrale è frequente, alla presenza di sintomatologia menopausale
accentuata. Una manifestazione che abbiamo spesso identificato in donne con sintomi evidenti, è il blocco del complesso
temporale/parietale: la limitazione del normale movimento dell’osso temporale si associa, frequentemente, a manifestazioni emotive
ed influenza l’espressione armonica del sistema cranio-sacrale stesso. La “Sindrome del Parietale” è caratterizzata dalla restrizione
dell’osso parietale a livello della sua articolazione con l’osso temporale ed è associata frequentemente al blocco della sutura
sagittale; si manifesta con sintomi spesso polimorfi e bizzarri, quali febbricola, alterazioni gastro-intestinali, stanchezza cronica,
dolori articolari e muscolari ed altre manifestazioni aspecifiche. Il blocco della sutura sagittale comporta alterazioni della funzionalità
respiratoria, non patologiche ma significative. La riattivazione del libero fluire dell’energia rigeneratrice del sistema cranio-sacrale
permette una maggiore capacità da parte del corpo di fronteggiare il momento di cambiamento associato al climaterio, riducendone
gli effetti negativi.
Premesso che molti sintomi legati alla menopausa non sono dipendenti esclusivamente o direttamente dall’alterazione del livello
estrogenico, esistono in natura molte piante che contengono sostanze ad attività estrogenica. A differenza degli ormoni di sintesi,
che tendono ad indurre un’iperattività estrogenica e reazioni anomale nell’organismo, i fitoestrogeni sono in grado di attivare i
recettori estrogenici con una blanda azione stimolante e di competere con gli estrogeni “troppo” attivi per l’organismo. La loro azione
è comprovata dall’uso di milioni di persone che utilizzano queste sostanze nell’alimentazione quotidiana. Un esempio di queste
sostanze sono sicuramente gli isoflavoni della Soia o del Trifoglio Pratense (Genistina, Genisteina, Daidzina, Daidzeina, Glicitina,
Gliciteina): sono reperibili in abbondanza nell’alimentazione delle popolazioni asiatiche ed africane, che mostrano scarsa
sintomatologia legata alla menopausa o al periodo di transizione verso di essa, ridotta incidenza di malattie cardiovascolari o di
cancro al colon, al seno o alla prostata.
In vari studi su donne in menopausa, l’uso degli isoflavoni ha ridotto significativamente l’insorgenza di caldane, ha dimostrato di
essere in grado di prevenire significativamente la perdita di tessuto osseo, di ridurre il livello di colesterolo totale e di trigliceridi. Gli
isoflavoni della soia sono caratterizzate da proprietà antiossidanti, in grado di prevenire i fenomeni di perossidazione del colesterolo
Nessuna affermazione riportata sulla presente pubblicazione è finalizzata alla cura di malattie diagnosticate o ignote. Si consiglia sempre di riferire sintomi e disturbi al proprio
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e delle ricerche riportate sono finalizzate alla diagnosi, alla cura o al trattamento di patologie e non dovrebbero essere considerate consiglio medico.
informazioni nutrizionali a cura di
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LDL e di proteggere i tessuti dal danno cellulare ossidativo, altre a svolgere un'azione di salvaguardia sui vasi sanfuigni. Nelle donne
in menopausa la soia è in grado di ridurre le vampate di calore, modifica i picchi ormonali di FSH e LH ed incrementa il contenuto in
minerali e la densità del tessuto osseo, poiché possono agire sia come agonisti sia come antagonisti degli estrogeni. Appare del tutto
evidente come tali proprietà possano essere d’assoluto rilievo per il trattamento dei problemi legati alla menopausa in donne con
forme patologiche croniche quali aterosclerosi e l’osteoporosi, nonché nei soggetti a rischio oncologico.
I fitoestrogeni della soia sono capaci di agire come agonisti (estrogeni) od antagonisti (antiestrogeni) in dipendenza dalla
concentrazione di fitoestrogeni e di estrogeni steroidei. Tutti i sintomi menopausali (caldane, sudorazione, nervosismo, insonnia)
subiscono l’azione benefica dei fitoestrogeni, avendone una drastica riduzione. Grazie alla loro proprietà agonista/antagonista, si
guarda agli isoflavoni come a dei modulatori selettivi dei recettori degli estrogeni (SERMs) alla stregua del tamoxifene, farmaco
anticancro, e del raloxifene, nuovo farmaco antiosteoporosi. In ogni caso, alcuni dei più importanti benefici degli isoflavoni possono
non avere nulla a che fare con le loro deboli proprietà estrogeniche, poiché essi sono più che dei fitoestrogeni. Altre piante quali
l’Angelica Sinensis, Cimicifuga Racemosa, Discorea Villosa, Vitex Agnus Castus, Rubus Idaeus, Trifolium Pratense, solo per citarne
alcune, svolgono un’azione simile a quella degli estratti della soia. In questo delicato equilibrio, i precursori naturali del
progesterone, assumono un ruolo fondamentale. Nella nostra esperienza clinica, abbiamo notato che molte nostre clienti hanno
trovato beneficio dall’uso di complessi contenenti alcuni di queste sostanze. Il Total Female è caratterizzato dall’azione sinergica
dell’Angelica Polimorfa, Avena Sativa, Cimifuga Racemosa e Vitex Agnus-Castus in associazione con Magnesio, Vitamina B1,
Vitamina B6 ed altri nutrienti. Si riconoscono ad alcuni principi attivi contenuti in particolare nell’Agnocasto un’azione specifica sul
lobo anteriore dell’ipofisi, con conseguente aumento della secrezione dell’ormone LH e riduzione della produzione di FSH; l’uso
continuativo induce un riequilibrio estro-progestinico con incremento dell’attività progestinica.
L’utilizzo di tecniche kinesiologiche ci ha permesso di maturare una rilevante esperienza nell’identificare eventuali carenze nutritive;
l’utilizzo di punti riflessi organici in associazione con il test muscolare ci ha permesso di identificare l’inadeguatezza delle riserve
organiche di alcuni sali minerali o vitamine, nelle manifestazioni di disagio associate al climaterio. L’apporto di calcio e magnesio si
rivela spesso un fattore decisivo per ottenere un rilevante mutamento nella sintomatologia: la loro azione sinergica induce nel corpo
varie modifiche positive, fra cui un maggior rilassamento muscolare e un miglior funzionamento del sistema nervoso. L’abitudine di
suggerire alle donne in menopausa di assumere calcio in funzione di una (discutibile) azione preventiva sull’osteoporosi, tende a
creare una mancanza relativa di magnesio, favorendo stati infiammatori, sintomatologie assimilabili a quelle menopausali o della
sindrome premestruale alterazioni delle ghiandole surrenali con squilibri del sistema ormonale. L’uso di sali quali il magnesio fosfato,
meglio se in combinazione con solfati, fosfati o fluorurati di calcio, si rivela utile nel ridurre le manifestazioni di disagio.
Il profilo nutrizionale si rivela uno strumento utilissimo per identificare le soluzioni ottimali in presenza di carenze alimentari,
permettendo di personalizzare l’eventuale integrazione alimentare.
Ingredienti attivi, per ogni tavoletta:
9
Vitex Agnus Castus
9
Angelica Sinensis
9
Rubus Idaeus
100,00 mg
(Agnocasto [Chaste Tree] – foglie e bacche)
(Angelica [Dong Quai] - radice)
52,50 mg
(Lampone Rosso [Red Raspberry] - foglie)
52,50 mg
9
Citrux Limon
9
Trifolium Pratense
9
Dioscorea Villosa
9
Avena Sativa
9
Leonurus Cardiaca
9
Panax Quinquefolium
(Ginseng Americano - radice)
30,00 mg
9
Turnera Aphrodisiaca
(Damiana - foglie)
30,00 mg
9
Cimicifuga Racemosa
([Black Cohosh] - rizoma)
25,00 mg
9
Glycyrrhiza Glabra
9
Centella Asiatica
9
Chlorella Pyroneidosa
50,00 mg
(bioflavonoidi)
36,00 mg
(Trifoglio Violetto [Red Clover] - foglie)
35,00 mg
(Igname Selvatico [Wild Yam] - radice)
30,00 mg
(Avena - erba)
30,00 mg
(Cardiaca [Motherwort] - erba)
25,00 mg
(Liquirizia deglicirrizinata – radice)
20,00 mg
(Centella [Gotu Kola] - foglie)
(Clorella – pianta)
9
Linum Usitatissimum (Lino [Flaxseed] – semi)
9
Arctium Lappa
(Bardana Maggiore [Burdock] – radice)
micronizzata
20,00 mg
olio spremuto a
freddo
20,00 mg
10,00 mg
9
Pregnenolone
9
Vitamina A
9
Vitamina B1
1,50 mg
9
Vitamina B2
1,80 mg
9
Vitamina B6
9
Vitamina B12
9
Vitamina C
9
Niacina
9
Boron
9
Magnesio
5,00 mg
1.000 u.i.
3,00 mg
100,00 μg
25,00 mg
5,00 mg
1,00 mg
(chelato)
20,00 mg
(malato)
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9
Potassio
9
Selenio
9
Zinco
9
Pepsina
9
Lipasi
9
Amilasi
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20,00 mg
(chelato)
20,00 μg
(chelato)
5,00 mg
(chelato)
5,00 mg
(origine vegetale)
5,00 mg
(origine vegetale)
5,00 mg
(origine vegetale)
Non contiene aggiunte di zucchero, sale, lievito, farina di grano o mais, derivati del latte, conservanti, colori artificiali, dolcificanti o additivi. L’azione sinergica dei singoli
componenti presenti nel preparato riduce il fabbisogno di ogni singola sostanza, amplificandone l’azione biologica. In alcuni studi riportati, al fine di ottenere risultati clinici, sono
consigliate dosaggi elevati dei singoli principi attivi; il medesimo effetto biologico viene ottenuto grazie alla sinergia dei componenti.
Codice prodotto: NW2724 – Adatto per Vegetariani e Vegan.
Quantità per confezione: 90 compresse.
farmacopea:
Vitex Agnus Castus: la pianta agisce sull’ipofisi ed esercita un’azione antiestrogenica e antispasmodica; è stata ipotizzata
un’azione specifica sul lobo anteriore dell’ipofisi, con stimolazione della produzione dell’ormone gonadotropo LH, regolando la
produzione di prolattina, e diminuendo la produzione dell’ormone follicolo-stimolante FSH; con l’incremento degli ormoni prodotti dal
corpo luteo l’equilibrio estro-progestinico viene spostato verso l’attività progestinica. Questa azione è stata dimostrata nel
trattamento dell’insufficienza luteinica. E’ indicato nelle emorragie da insufficienza del corpo luteo, menorragie, metrorragie, nella
sindrome premestruale dovuta ad iperfollicolinismo, nella ritenzione idrica premestruale, nell’acne giovanile. Tradizionalmente usata
come emmenagoga e sedativa, risulta indicata nelle sindromi premestruali, menorragie, metrorragie, disturbi della menopausa,
dolori pelvici, spasmi intestinali. Numerosi studi clinici hanno dimostrato che è particolarmente utile per combattere i sintomi della
menopausa. Pur non contenendo ormoni l'agnocasto ne favorisce la produzione da parte del corpo luteo, stimolando l'attività
estrogenica e progestinica, come risulta da diverse ricerche scientifiche, grazie ai suoi componenti principali iridoidi glucosidici (come
aucubina e agnoside, e flavonoidi, quali casticina, penduletina, ormoorientina). I principali principi attivi sono flavonoidi (casticina,
luteolin-7-glucoside, omoorientina), iridoidi (aucubina, agnuside, eurastoside), steroidi (progesterone, 17-alfa-idrossiprogesterone),
sesquiterpeni (castina), triterpeni, composti fenolici, olio essenziale contenente pinene e cineolo, alcaloidi (viticina). La sua azione di
bilanciamento ormonale è in grado di coadiuvare il trattamento a lungo termine della cosiddetta Sindrome Pre-Mestruale, nel
trattamento delle mestruazioni irregolari o dolorose, delle vampe tipiche della menopausa e nella curadelle fibrosi del tessuto
uterino, del seno fibrocistico e dell’endometriosi.
Angelica Sinensis: le principali sostanze contenute sono ligustilide, butilidene, phtalide, sesquiterpeni carvacrolo; acido
ferulico, polisaccaridi, cumarine, betasitosteroli; i componenti volatili contenuti nella radice sembrano i responsabili del rilassamento
dei muscoli della parete uterina. Alla presenza di contrazioni irregolari dell’utero l’estratto di angelica sinensis è in grado di
normalizzarne la contrattilità e di aumentare il flusso di sangue. Questo effetto non sembra dovuto ad un’attività estrogenosimile,
studi in vitro hanno confermato che l’estratto non produce variazioni nelle ovaie e nel tessuto vaginale; migliora la circolazione
perché riduce la pressione, aumenta il flusso di sangue nei vasi periferici, riducendo le resistenze periferiche. E’ stato dimostrato che
l’estratto riduce l’infiammazione, il dolore e gli spasmi, effetti questi che sembrano dovuti ai derivati cumarinici. Sembra, inoltre, che
protegga il fegato dalle tossine e aiuti ad utilizzare più ossigeno. Per il contenuto in vitamine e sali minerali aiuta a prevenire
l’anemia. E’ utilizzata dalla medicina tradizionale cinese come rimedio tonificante di cuore, polmoni, fegato, milza, rene e come
tonico generale per il sangue, promuovendo e incrementando la circolazione. Utilizzata da secoli come rimedio per la regolazione del
ciclo mestruale e alleviare la sintomatologia dolorosa ad esso connessa, e come tonico femminile. Gli studi più recenti sono concordi
nel ritenere l’Angelica utile per alleviare i disturbi legati alla sindrome premestruale, indicandone l’impiego preventivo e continuato
nella sintomatologia che caratterizza tale sindrome; indicata anche per alleviare i disturbi della menopausa, vampate di calore,
contrazioni uterine, riduce la perdita di calcio dall’osso prevenendo l’osteoporosi post-menopausa. Per la presenza di derivati
cumarinici è sconsigliata in presenza di flusso mestruale emorragico, durante la terapia con anticoagulanti e in gravidanza. È in
grado di migliorare l’azione degli ormoni ovarici, permettendo di intervenire nei casi di secchezza vaginale, sindrome pre-mestruale e
nei sintomi menopausali. La sua azione adattogena, simile per alcuni versi a quella del Ginseng, è in grado di agire sullo stress
femminile.
Rubus Idaeus: contiene sostanze in grado di agire sull’asse ipotalamo-ipofisario, regolarizzando la secrezione ovarica, sia sul
versante estrogenico sia su quello progestrinico, inibendo l’eccesso di LH e FSH. Trova applicazione nell’iperfollicolinismo, nella
policistosi ovarico, nella sindrome pre-mestruale (con ritenzione idrica, tensione mammaria, insonnia, acne, irritabilità, palpitazioni)
ed in quella climaterica; è particolarmente utile nei dolori mestruali che compaiono all’inizio del ciclo o il giorno precedente e
scompaiono con la comparsa del flusso. Diminuisce la forza e la frequenza delle contrazioni uterine, è un ottimo rimedio nelle
disendocrinie (squilibri ormonali) sia della pubertà che della menopausa. Non solo è in grado di agire sui crampi mestruali, grazie
all’azione rilassante sulla muscolatura uterina, ma la sua azione si esplica sulla muscolatura liscia del tratto gastro-eterico, con una
azione antispasmodica.
Citrux Limon - Bioflavonoidi: in genere svolgono un’azione di stabilizzazione delle membrane cellulari; sono in grado di
ridurra la contrazione della muscolatura liscia, di incrementare l’integrità dei capillari, riducendone la permeabilità, grazie alla
capacità di stabilizzare la matrice del collagene. Hanno una azione normalizzante sugli ormoni surrenalici e sessuali; tendono a
legarsi con i recettori estrogenaci, svolgendo una blanda azione estrogeno-simile in caso di carenza estrogenica o competono,
attraverso questo legame, con gli estrogeni, riducendone l’azione. Svolgono un’azione stabilizzante nei sanguinamene massici
perimenopausali.
Trifolium Pratense: utilizzato soprattutto per il trattamento del seno fibrocistico, grazie alla presenza di sostanze
fitoestrogeniche, simili a quelle della soia. Il suo impiego per il trattamento dei sintomi della dipende da alcuni suoi componenti
principali e in particolare i flavonoidi glicosidici quali biocianina A, daidzeina e genisteina. Agisce anche a livello centrale, favorendo il
rilassamento e la riduzione della fame nervosa.
Nessuna affermazione riportata sulla presente pubblicazione è finalizzata alla cura di malattie diagnosticate o ignote. Si consiglia sempre di riferire sintomi e disturbi al proprio
medico curante e di informarlo d’eventuali integratori assunti per prevenire potenziali interazioni con farmaci. Nessuna delle affermazioni riportate, dei suggerimenti nutrizionali
e delle ricerche riportate sono finalizzate alla diagnosi, alla cura o al trattamento di patologie e non dovrebbero essere considerate consiglio medico.
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Dioscorea Villosa: l'Igname contiene in particolare la diosgenina, sostanza naturale simile agli ormoni umani che, essendo il
precursore biologico del progesterone, è in grado di normalizzare il rapporto estrogeno-progesterone, funzione quindi
importantissima per mantenere l'esatto equilibrio ormonale femminile, per cui è indicata sia per i disturbi della menopausa che per le
sindromi premestruali. Per quanto riguarda la menopausa contribuisce a combatterne i sintomi tipici come vampate, stanchezza,
secchezza delle mucose vaginali e maggior predisposizione alle infezioni vaginali e urinarie. Da alcuni studi effettuati, pare che abbia
influenza anche nel ridurre il consolidamento delle fratture con incremento di densità ossea, e che riduca la perdita ossea in
menopausa, cosa che, se confermata, rende ottimisti per l'uso di questa pianta anche per la prevenzione dell'osteoporosi. Contiene
uno steroide naturale chiamato deidroepiandrosterone (DHEA). La radice è utilizzata nel trattamento della fibrosi uterina, nelle
sindromi pre-mestruali, nei sintomi della menopausa; riduce gli spasmi muscolari ed i crampi, oltre a migliorare il tono dell’umore, a
ridurre la depressione, l’insonnia, il mal di testa.
Avena Sativa: la gramina e l’avenina svolgono un’azione ansiolitica e rilassante; i germogli contengono composti steroidei che
incrementano la vitalità sessuale. La proprietà più nota e più studiata dell'avena è quella antidepressiva attribuita alla gramina, un
alcaloide presente nelle cariossidi germinate ed anche nella pianta intera, ad azione sedativa del sistema nervoso centrale aiutato
anche da un'azione analoga manifestata da sostanze triterpeniche, anch'esse presenti nella pianta, di nome avenacine. La pianta è
usata, per lo più, come antidepressivo nei disturbi psicofisici e come regolatore delle disfunzioni metaboliche, pur trovando
applicazione anche nelle enteriti e coliti di origine spastica o psicosomatica, insonnia, infiammazioni delle vie respiratorie (bronchiti),
dermatiti e dermatosi allergiche. La trigonellina in essa contenuta (un alcaloide) ha una struttura chimica analoga alla nicotina.
Leonurus Cardiaca: è una pianta di antichissima tradizione. Il suo nome ricorda le proprietà regolarizzanti delle funzioni del
cuore, come le palpitazioni, ma nell’uso tradizionale è soprattutto una pianta a polarità femminile: il suo nome inglese,
“motherworth” letteralmente “valido per la madre”, espime le doti restitutive dei ritmi della donna: se da una parte stimola il tono
uterino, rafforzandolo e regolandolo (facilitando il flusso mestruale), dall’altra smorza le punte di ipereccitabilità di questa fase
mestruale. Interessante l'indicazione del suo utilizzo nei disturbi della menopausa, quali vampate, ipertensione, insonnia, grazie alla
sua azione neurosedativa. Utile anche nelle endometriosi.
Panax Quinquefolium: potente adattogeno che aiuta il corpo a fronteggiare lo stress attraverso la normalizzazione e la
stimolazione della funzione surrenalica del sistema immunitario. Svolge un’azione antiossidante ed epatoprotettrice, incementa la
fertilità.
Turnera Aphrodisiaca: gli estratti della pianta vengono utilizzi da tempo, in particolare in alcuni paesi del centro america, per
le note proprietà afrodisiache; la pianta gode di ottima fama e reputazione, viene infatti spesso utilizzata nei prodotti naturali e negli
afrodisiaci, ma oltre a migliorare funzioni e performance sessuali, la damiana, agisce anche da tonico-stimolante generale, come
antidepressivo, ed è in grado di migliorare il tono dell’umore. Studi chimici della pianta hanno mostrato una composizione
complessa, i suoi composti non sono stati identificati completamente. Le foglie contengono l'1% circa di olio essenziale il quale è
composto da almeno altri 20 sostanze. Tra questi anche tannini, flavonoidi e damianina una sostanza marrone amara. La Damiana è
rimedio specifico per impotenza (maschile) e frigidità (femminile) di origine psichica. Il suo meccanismo d'azione, di tipo
parasimpaticolitico, si esplica a livello del midollo sacrale e sul centro parasimpatico che regola l'erezione. Per i principi attivi
contenuti, olio essenziale, resine e altre sostanze, la damiana viene suggerita come neurotonico e rinforzante. Migliora il flusso
sanguigno a livello genitale, migliorando l’equilibrio ormonale e tonificando il sistema ormonale, aumentando la libido, migliorando il
tono del’umore ed incrementando la potenza sessuale e l’ossigenazione dell’area genitale.
Cimicifuga Racemosa: è impiegata da molto tempo, e con successo, nel trattamento dei sintomi neurovegetativi e psichici
caratteristici della sindrome menopausale, con un'efficacia documentata da numerosi studi scientifici, che hanno dimostrato come
l'attività farmacologica dei suoi contenuti (fra cui glicosidi trirepenici, isoflavoni, acidi organici, tannini), sia simile a quella degli
estrogeni. In uno studio, sono stati valutati una serie di sintomi tipici della donna in menopausa, cui era attribuito un punteggio
crescente all'aumentare dell'intensità del sintomo: al termine della sperimentazione l'80% delle pazienti ha ottenuto risposte positive
valutate sia soggettivamente sia mediante diagnosi oggettiva, con significativi miglioramenti dei sintomi neurovegetativi come le
vampate di calore e di quelli psichici come il nervosismo e l'irritabilità. È in grado di ridurre i crampi mestruali ed agisce nei casi di
endometriosi.
Glycyrrhiza Glabra: ha un’azione benefica sulle ghiandole endocrine, sullo stomaco e sul fegato. I triterpeni della liquirizia
sono metabolizzati in sostanze simili per struttura agli ormoni surrenalici. Svolge, anche, azioni estrogeno-simili e progesteronesimili, oltre a ridurre gli spasmi muscolari.
Centella Asiatica: possiede l’abilità di incrementare l'acutezza mentale e equilibrare gli emisferi destro e sinistro del cervello; il
triterpene è l'ingrediente attivo che aiuta a mantenere forti i vasi sanguigni e coadiuva nella produzione dei neurotrasmettitori
essenziali, che sono i messaggeri chimici nel cervello. Sembra che la centella asiatica abbia delle proprietà calmanti, benefiche nei
casi di ansietà e di un sistema nervoso alterato. Per la sua attività flebotonica, cicatrizzante e di miglioramento del trofismo del
tessuto connettivo, la centella è assai utile per l'insufficenza venosa, riducendo i sintomi della menopausa, quali vampe e
palpitazioni, oltre a migliorare l’eliminaIone dei fluidi.
Chlorella Pyroneidosa: microalga, ricca di vitamine, sali minerali e antiossidanti in grado di accelerare i processi di
rigenerazione tessutale. Ha un’azione emopoietica ed epatostimolante. Le sostanze nutritive ad azione tonificante sull’organismo, in
essa contenute, accelerano l’attività di rigenerazione e riparazione dei tessuti. Nel suo libro “Chlorella: un’alga medicinale naturale”,
David Steenblock, B.S., M.Sc., D.O., afferma che la chlorella non solo stimola il sistema immunitario, ma riduce la sintomatologia
dolorosa nelle artriti e ha un’azione normalizzante sulla pressione sanguigna.
Linum Utilissimum: l’olio di semi di lino, ricchissimo in omega-3 ed EFAs, garantisce precursori fondamentali per prevenire la
secchezza vaginale, oltre a svolgere una blanda azione estrogenica ed incremento della libido.
Arctium Lappa: reduce i sintomi della menopausa.
Nessuna affermazione riportata sulla presente pubblicazione è finalizzata alla cura di malattie diagnosticate o ignote. Si consiglia sempre di riferire sintomi e disturbi al proprio
medico curante e di informarlo d’eventuali integratori assunti per prevenire potenziali interazioni con farmaci. Nessuna delle affermazioni riportate, dei suggerimenti nutrizionali
e delle ricerche riportate sono finalizzate alla diagnosi, alla cura o al trattamento di patologie e non dovrebbero essere considerate consiglio medico.
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Pregnenolone: sostanza presente naturalmente nel nostro corpo, precursore del DHEA (Dehydroepiandosterone), coinvolto nel
metabolismo degli ormoni sessuali. IL DHEA aumenta la massa magra corporea, facilitando la riduzione della massa grassa. Induce
un maggior senso di benessere, migliore capacità di gestione dello stress, riduce la percezione del dolore, aumenta la mobilità
articolare e induce una miglior qualità del sonno1.
Vitamina A: in grado di incrementare i livelli di progesterone.
Vitamina B1: favorisce la funzione erettile del clitoride.
Vitamina B6: riduce i sintomi della sindrome premestruale, per l’azione inibitoria sugli effetti degli estrogeni, diminuendo la
ritenzione idrica. Il fabbisogno di Vitamina B6 aumrnta con l’utilizzo della pillola anticoncezionale.
Vitamina C: impotante per la gestione dello stress e per il mantenimento dela normale funzione ghiandolare. La Vitamina C è in
grado di contribuire ad allievare il gonfiore al seno delle sindromi premestruali.
Boron: aiuta ad incrementare il livello dell’estradiolo, gli estrogeni, il testosterone. Bassi livelli di Boron sono associati a bassi
livelli ormonali2.
Magnesio: il suo uso nelle sindromi premestruali è ampiamente accettato.
Magnesio: micronutrienti associato all’equilibrio ormonale; la sua carenza è associata a fenomeni di sterilità.
Azioni ed Indicazioni:
9
Per il trattamento dello stress e dell’energia femminile.
9
Per il trattamento dei disturbi mestruali, dismenorrea, algomenorrea, oligomenorrea e amenorrea
9
Per il trattamento delle disfunzioni sessuali, anche di origine emozionale, e la riduzione della libido
9
Per favorire la fertilità.
9
Per il trattamento delle problematiche della menopausa.
Controindicazioni – Precauzioni - Effetti Collaterali - Interazioni Farmacologiche:
9
I prodotti contenenti Avena non dovrebbero essere assunti in presenza di ipersensibilità al glutine.
9
Il prodotto non deve essere assunto durante la gravidanza o l’allattamento.
Dosaggio:
Adulti: 1/2 compresse, 3 volte il giorno.
9
Sinergie:
1
2
→
Core Level Adrenal – miscela di estratti ghiandolari e tessutali, in associazione con acido pantotenico, per il trattamento
dello stress. Fornisce i precursori ghiandolari per riattivare il metabolismo surrenalico e rimettere in moto l’asse ipotalamoipofisario. Si consiglia di assumere 1-2 compresse, la mattina al risveglio.
→
Core Level Health Reserve – “ricostituente” adattogeno, in grado di riequilibrare il sistema cranio-sacrale e favorire la
naturale autoregolazione dei blocchi dei faults cranici. Studiato per indirizzare le cause dello stress, offre al corpo una miscela
equilibrata di vitamine ed oligoelementi essenziali per ottimizzare l’energia corporea; questa formulazione mette a
disposizione dell’organismo antiossidanti per favorire la rigenerazione dei tessuti. Formulazione da considerarsi come prodotto
d’elezione negli “esaurimenti” organici o qualora si renda necessario un multivitaminico bilanciato. Si consiglia di assumere
1/2 compresse, tre volte il giorno.
→
Core Level Magnesium - prodotto caratterizzato dalla sinergia fra magnesio (chelato/gluconato) e calcio, in rapporto
ottimale per favorire l’azione del magnesio sui tessuti connettivali e mio-fasciali; sfruttando il concetto di nutrizione “core
level” permette ai componenti del prodotto di agire nei processi metabolici ed in particolare di espletare la funzione
modulatrice a livello del tono dell’umore ed a livello uterino. Si consiglia di assumere 1/2 compresse, 3 volte il giorno.
→
DSF Formula – l’integrazione nutritiva ottimale per gestire i momenti di grande stress: estratti ghiandolari, vitamine,
oligoelementi, antiossidanti e fitoterapici che agiscono sinergicamente per sostenere i sitemi corporei di produzione
dell’energia. Si consiglia di assumere 1-2 compresse, la mattina al risveglio.
→
DSF Herbal – trattamento dello stress attraverso una formulazione specificamente studiata per i vegetariani. Si consiglia di
assumere 1-2 compresse, tre volte il giorno; la particolare formulazione svolge anche un’azione antidepressiva e favorisce un
miglioramento della qualità del sonno.
→
Homocysteina Redux – per permettere al corpo di utilizzare la propria energia, grazie a cofattore enzimatici che
intervengono nelle principali vie biochmiche del corpo, favorisce la produzione d’energia e l’eliminazione dei catabolici
metabolici. Si consiglia di assumere 1-2 compresse, tre volte il giorno. Il prodotto, migliorando la circolazione sanguigna
periferica può favorire l’attività sessuale.
Balch JF, and PA Balch, Prescription for Nutritional Healing, 2nd Edition, New York: Avery, 1997:544-5; Lininger et al, 1998:198-9
Samman, S, et al, Biol Trace Elem Res Winter 1998; 66(1-3):227-35
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Total Mithocondria – l’ottimizzazione della produzione d’energia nelle centrali energetiche del corpo, i mitocondri, è
fondamentale per una buona attività sessuale e metabolica. Si consiglia di assumere 1/2 compresse, tre volte il giorno.
→
Total Protect – la miscela di fitormoni contenuti nel prodotto svolge una azione sinergica. Il Total Protect®svolge la sua
azione maggiormente sul versante periferico, intervenendo nel metabolismo estrogenico, grazie all’azione degli isoflavoni della
soia ed alcuni derivati dalle crucifere che sono in grado di agire sia sulle trasformazioni intermedie degli estrogeni, sia sul
metabolismo finale a livello epatico.Si consiglia di assumere 1/2 - 1 compressa, 1/2 volte il giorno.
→
C-1000 TR – l’apporto di Vitamina C è fondamentale per l’equilibrio corporeo ed il sistema ormonale.
→
Total Calcium – per il trattamento dell’osteoporosi.
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