Fondazione
neur med
I Disturbi Specifici
dell’Apprendimento
(DSA)
Analisi del fenomeno nella
scuola primaria in regione Molise
Progetto Pilota condotto da Direzione Scolastica
della Regione Molise in collaborazione
con Fondazione Neuromed
“Il miglior modo per imparare le cose è guardarle con gli occhi di un bambino: un
bambino non gioca mai sporco, si impegna e poi… non si vergogna di piangere”
La Direzione Scolastica della Regione Molise in collaborazione con la Fondazione NEUROMED, da anni
attiva nella realizzazione di studi e ricerche nel settore delle neuroscienze, intende realizzare un intervento
pilota, per la valutazione del fenomeno dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) nella scuola primaria molisana e non, volto alla definizione di un percorso integrato di recupero della popolazione scolastica
identificata.
La dislessia, la disgrafia o la disortografia e la discalculia sono disturbi che riguardano lo sviluppo di abilità
specifiche e costituendo un problema ad alta incidenza nella popolazione scolastica, rappresentano, infatti, il
20-25% di tutti i problemi di apprendimento che emergono durante i primi anni della frequenza scolastica e
originano molti casi di disagio e abbandono scolastico.
Per questo è importante identificare il prima possibile tali disturbi, al fine di poter agire sin dalle fasi iniziali
di acquisizione delle abilità funzionali all’apprendimento. Fin dalla scuola primaria occorre saper riconoscere
i segnali e, all’occorrenza effettuare un’indagine approfondita per poi intervenire con metodologie idonee
coinvolgendo l’intero corpo docente, le famiglie e il territorio, in continuità con una valutazione specialistica
multidisciplinare, effettuata da un’equipe sanitaria adeguatamente formata.
Per l’anno scolastico 2016-2017, la Direzione Scolastica Regionale ha identificato le seguenti scuole pilota:
Provincia di Campobasso:
I.C. “Colozza” - Campobasso
I.C. “Montini” - Campobasso
I.C. “Petrone” - Campobasso
Provincia di Isernia:
I.C. “Giovanni XXIII” - Isernia
I.C. “San Giovanni Bosco” - Isernia
Un’equipe di professionista della Fondazione Neuromed, insieme con i referenti DSA scelti dalle Direzioni
Scolastiche, procederanno alla somministrazione di test per uno screening sul livello di apprendimento.
Lo screening è assolutamente gratuito e sarà effettuato solo agli allievi autorizzati dai genitori che consegneranno il “Modulo Privacy” (V. allegato), completo dei dati richiesti e debitamente firmato.
I risultati, in forma anonima, saranno oggetto di uno studio mirato a valutare l’incidenza del fenomeno DSA
in Regione Molise e a consentire lo sviluppo di progetti didattici personalizzati.
Gli esiti dei singoli screening saranno comunicati in via strettamente riservata e confidenziale alle famiglie che
aderiscono al progetto.
Che cosa sono i disturbi DSA
i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), ossia la dislessia, la disgrafia o la disortografia e la discalculia,
rappresentano il 20-25% di tutti i problemi di apprendimento che emergono durante i primi anni della frequenza scolastica, che nel loro insieme coinvolgono il 15-18% della popolazione in età scolare. Nel 60% dei
casi i DSA non sono isolati e si associano fin dall’inizio a disturbi dell’attenzione, della condotta e psicopatologici. Molti casi sono “lievi” e non vengono identificati tempestivamente; spesso si complicano con disturbi
emozionali e comportamentali, insorti come conseguenza del problema, che in un mondo di istruzione
obbligatoria è molto penalizzante.
La diagnosi richiede, quindi, una valutazione specialistica multidisciplinare, effettuata da un’equipe sanitaria
adeguatamente formata. Il lavoro con una fetta così consistente della popolazione scolastica non può che
prevedere un ruolo centrale e fondamentale della Scuola e richiedere una formazione specifica degli insegnanti. Del resto, un riconoscimento tardivo o mancato aumenta esponenzialmente il rischio di insuccesso
scolastico e di complicazione con altri disturbi psicopatologici.
i disturbi specifici dell’apprendimento DSA
L’apprendimento può essere considerato un processo di cambiamento nel comportamento derivante da
un’esperienza. Questo dipende dalla combinazione di tre importanti fattori:
a)Neurobiologici - sviluppo neurologico, l’integrità delle funzioni cerebrali, aspetti sensoriali, funzioni neuropsicologiche e di elaborazione cerebrale;
b)Socio-culturali - influenza del contesto socio-culturale, scolastico e familiare;
c)Psico-emozionali - influenza di fattori personali, di personalità, stati emotivi, stili di apprendimento.
Durante il processo di acquisizione delle abilità scolastiche, il bambino può presentare qualche difficoltà di
apprendimento che sono denunce comuni nell’infanzia e nell’adolescenza e motivano gran parte dei rinvii da
parte di insegnanti e operatori sanitari.
Uno studio recente, condotto in Brasile, ha dimostrato che il 46% dei casi di denunce sono dovuti a difficoltà
di apprendimento (lettura, scrittura e calcolo matematico), 19% per disattenzione e difficoltà di memoria,
15% per problemi di comportamento (iperattività, aggressività), 9% per difficoltà di linguaggio, 5% per difficoltà nei rapporti sociali e interpersonali, 4 % per problemi psicologici e 2% per difficoltà motorie. Dei 69 casi
analizzati, sono stati individuati il 57% di difficoltà nella scuola con origini diverse (quadri neurologici come
l’epilessia, psicologici e problemi pedagogici), il 30% disturbi di apprendimento e il 13% di disturbo da deficit
dell’attenzione ADHD.
Le Attuali conoscenze permettono di formulare alcune ipotesi sulle possibili relazioni tra dislessia, epilessia
ed altre patologie neurologiche, sia in termini di comorbidità che di eziopatogenesi. Risultano ancora pochi
gli studi riguardanti pazienti in cui Epilessia e Dislessia sono copresenti; ad ogni modo le attuali evidenze
scientifiche suggeriscono che analoghe indicazioni possano valere anche per i disturbi delle abilità matematiche (discalculia).
In Italia le percentuali di studenti con diagnosi di DSA sono lo 0,8% nella primaria, l’1,6% nella secondaria di
1° grado e lo 0,6% nella secondaria di 2° grado (fonte MIUR), quindi i DSA nella scuola italiana sono attualmente sottostimati, riconosciuti tardivamente o confusi con altri disturbi.
L’identificazione precoce è fondamentale, in quanto minimizza i deficit neuropsicologici e previene lo
sviluppo di disturbi emozionali.
In cosa consiste lo screening
“Con il termine screening si intende una metodologia di rilevazione che è in grado di predire un disturbo
sulla base della presenza di un segno critico segnalato in precedenza (test predittivo).
Per essere efficace un test di screening deve essere semplice, rapido da somministrare e poco costoso, sia
in termini di strumentazione che di impiego di risorse specialistiche”. (A. Paoletti, G. Stella, Indici qualitativi di
rischio negli screening sui disturbi specifici di apprendimento, Dislessia, vol I, gennaio 2008).
• Lo screening non pretende di evidenziare in maniera inequivocabile un disturbo, ma piuttosto di individuare con un buon livello di attendibilità i soggetti a rischio di un determinato disturbo;
• Non si tratta di fare una diagnosi, ma di porre le basi per un programma educativo di recupero;
• È idoneo a valutare un numero alto di soggetti;
• Rivaluta il compito della scuola;
• Avvicina insegnanti e specialisti.
I test di screening sono da considerarsi solo come un primo passo verso l’identificazione di eventuali problemi nei bambini. Permettono di individuare alunni per i quali è utile consigliare un approfondimento attraverso specifiche procedure diagnostiche che esulano dalla presente proposta progettuale.
i disturbi specifici dell’apprendimento DSA
Per ulteriori informazioni:
USR per il Molise Campobasso
Dott.ssa Anna Paola SABATINI - Direttore Regionale
Dott.ssa Maria ANTENUCCI
Tel. 0874.497545
email: [email protected]
Segreteria Fondazione Neuromed
Tel. 0865.915206
email: [email protected]