Ricerca corrente 2016 Titolo: Misura dell'Outcome delle Tecnologie Assistive - Assistive Technology Outcome Measurement (ATOM) Anagrafica progetto: Responsabile Progetto: Andrich Renzo Parole chiave: Tecnologie assistive; Assistenza protesica; Misura dell'outcome; Indicatori di appropriatezza; Analisi costi/risultati Multicentrico: Sì. Linea: Linea 1 – Tecnologie Biomediche Periodo: dal 1-1-2016 al 31-12-2017 CONTENUTI SCIENTIFICI: Razionale: (max 1500 caratteri) Il concetto di "intervento protesico" - alla luce del modello ICF dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (2001) e di vari documenti programmatici quali le Linee di Indirizzo per la Riabilitazione del Ministero della Sanità (2011) e la Position Paper dell'AAATE (2012) - si è evoluto nel tempo arrivando a inglobare l'intero mondo degli ausili tecnici (tecnologie assistive) e degli interventi di adattamento dell'ambiente di vita (facilitatori ambientali) necessari all'utente per conseguire gli obiettivi dell'intervento riabilitativo, conseguire la migliore autonomia possibile e realizzare un setting assistenziale sostenibile. Nella buona prassi, un intervento protesico inteso in questo senso è parte integrante del progetto riabilitativo individualizzato: esso deve infatti occuparsi anche della scelta degli ausili e dei facilitatori ambientali appropriati e - ove previsto dalla normativa - alla loro prescrizione a carico del Servizio Sanitario Nazionale. L'esperienza comune degli operatori e la letteratura scientifica in materia evidenziano tuttavia che ciò non basta a garantire il successo dell'intervento: la misura dell'outcome di un intervento protesico, intesa come verifica della reale efficacia rispetto agli obiettivi dell'intervento stesso e dell'utilità percepita dall'utente, va Pag. 1 di 6 effettuata "sul campo" dopo un congruo tempo di utilizzo di tali ausili e facilitatori da parte dell'utente nel proprio ambiente di vita. Motivazione: (max 900 caratteri) Un'alta percentuale di utenza dei Centri della Fondazione Don Gnocchi riceve, nel corso di visite o di trattamenti riabilitativi, indicazioni o prescrizioni di ausili tecnici da utilizzare per l’autonomia quotidiana nel proprio ambiente di vita, spesso di importante impatto economico, personale, familiare. L’acquisizione di tali ausili – e ove possibile la fornitura a carico del SSN – avviene però quando l’utente è già stato dimesso dal trattamento e dunque risulta assai difficile un controllo sulla corretta implementazione. CI è così possibile conoscere solo l’outcome intermedio dell’intervento – ossia quello misurato alla dimissione o del trattamento – e non quello finale misurato a ragionevole distanza di tempo nel reale ambiente di vita quotidiana. Questa ricerca si propone di colmare questo gap introducendo un metodo sistematico di follow-up per la misura dell'outcome finale. Traslazionalità: (max 600 caratteri) Già un primo studio in materia fu svolto nelle precedenti annualità di ricerca corrente, limitatamente ad alcuni ausili per la mobilità e coinvolgendo 7 centri della Fondazione. Esso ha creato le basi per un'estensione della ricerca su più vasta scala, con immediate ricadute cliniche. I dati emergenti dai followup forniranno indicatori della qualità del servizio ed elementi per la soluzione di eventuali criticità; i protocolli di follow-up sviluppati saranno applicabili in modo sistematico da ogni Servizio o Reparto della Fondazione che si occupi di ausili, come pure da altre Istituzioni. Metodologia: Reclutamento campioni: (max 900 caratteri) Il reclutamento sarà esteso a tutti i Centri della Fondazione Don Gnocchi in cui siano presenti Servizi dedicati agli ausili: indicativamente, Milano S.M.Nascente (Servizio DAT), Milano Palazzolo, Inverigo (CO), Rovato (BS), La Spezia, Parma, Marina di Massa, Firenze, Falconara (AN), Roma, S.Angelo dei Lombardi (AV). I pazienti verranno scelti tra persone adulte, di varie patologie ad alta complessità, con grave disabilità motoria, non deambulanti, senza compromissioni cognitive che possano inibire la capacità di sostenere interviste, alle quali nel primo semestre del 2016 verranno proposti ausili o adattamenti dell'ambiente domestico per risolvere problematiche di comunicazione (ICF d3), mobilità (ICF d4), autonomia domestica (ICF d5 e d6) e sostenibilità assistenziale da parte di familiari o caregivers, e che entro la fine dell'anno li avranno effettivamente acquisiti o realizzati. Casi/controlli: (max 400 caratteri) La ricerca punta a una casistica il più possibile elevata in termini numerici che permetta di effettuare varie analisi secondo vari assi (tipologia di ausilio, tipologia di patologia, età, limitazioni funzionali, limitazioni di attività/partecipazione, zona geografica ecc..). Complessivamente si punta a un target di 200 casi, suddivisi proporzionalmente alla dimensione dei vari Centri. Interventi applicativi: (max 1000 caratteri) Pag. 2 di 6 La ricerca sarà condotta dal CITT (Centro Innovazione e Trasferimento Tecnologico) della Fondazione Don Gnocchi in collaborazione con il Servizio DAT (Domotica, Ausili e Terapia Occupazionale) e con i servizi ausili degli altri Centri della Fondazione. Si articolerà in una fase preparatoria (M1-6) dedicata all'analisi della letteratura, al reclutamento dei pazienti e alla formazione del personale, una di sviluppo (M7-12) dedicata alla messa a punto degli strumenti di misura, una di sperimentazione (M13-18) dedicata a sopralluoghi domiciliari di follow-up con somministrazione degli strumenti e una di elaborazione (M19-24) in cui verrà messo a punto il protocollo definitivo sulla base di quanto emerso nella sperimentazione. Gli strumenti comprenderanno sia questionari internazionalmente validati (QUEST, PIADS, IPPA, SCAI) che questionari e checklist appositamente sviluppati nell'ambito di questa ricerca. Controllo di qualità: (max 400 caratteri) Per il reclutamento dei pazienti, lo svolgimento dei sopralluoghi di follow-up e la somministrazione delle interviste il CITT fornirà agli operatori coinvolti istruzioni dettagliate e organizzerà apposite sessioni formative. Elaborerà inoltre indicatori di congruenza e completezza dei dati raccolti che verranno applicati ad ogni questionario ricevuto. Outcomes (max 600 caratteri) L'obiettivo primario di questa ricerca è quello di mettere a punto un protocollo di misura dell'outcome degli interventi protesici adatto ad essere implementato a regime nei percorsi di presa in carico dell'utente. Il focus è pertanto sulla fattibilità, l'efficacia e la sostenibilità del protocollo. Tale obiettivo verrà raggiunto passando per un obiettivo intermedio che è quello della misura sperimentale dell'outcome conseguito nel campione di utenti in esame. Piano di analisi (max 800 caratteri) Questa ricerca può essere classificata come uno studio osservazionale, nel quale i dati sono raccolti ed elaborati con il duplice obiettivo di ottenere indicatori del grado di successo degli interventi protesici proposti o prescritti dagli operatori ai pazienti partecipanti alla sperimentazione, e di individuare il protocollo più adeguato (efficace, efficiente, sostenibile) per ottenere gli indicatori pertinenti. L'elaborazione dei dati riguarderà pertanto le statistiche dei dati rilevati nei questionari, l'individuazione delle criticità (ridondanze, eventuali dati di difficile ottenimento ecc..) e le informazioni utili all'ottimizzazione del protocollo di follow-up. Trattamento e conservazione dei dati (max 500 caratteri) I dati raccolti attraverso i questionari e le osservazioni effettuate nei sopralluoghi saranno archiviati ed elaborati presso il CITT su un database locale, previa autorizzazione del paziente secondo la normativa sulla privacy; questo database sarà rigorosamente anonimo, identificando il paziente con un codice o nickname. Il database anagrafico, che collega tali codici ai dati personali dei pazienti, sarà separato e accessibile solo agli operatori autorizzati al contatto con gli stessi. Criticità: (max 700 caratteri) Potrebbero verificarsi difficoltà nel coinvolgimento dei pazienti a causa di evoluzioni della patologia che impediscano di somministrare i questionari; si valuteranno in tal caso modalità alternative di svolgimento delle interviste, tramite adattamenti che consentano l’interazione anche a distanza o mediata da caregiver. Un altro rischio è che la collaborazione dei servizi ausili della Fondazione possa essere ostacolata da urgenze di routine o non adeguatamente supportata dalle Direzioni dei singoli Centri: per questo saranno Pag. 3 di 6 necessarie azioni di coinvolgimento di tutti gli operatori coinvolti e dei loro responsabili, per far comprendere le ricadute operative dei risultati che si otterranno. Considerazioni etiche e valutazioni sulla sicurezza: (max 600 caratteri) Questa ricerca non pone problemi di sicurezza in quanto non coinvolge decisioni cliniche. Essa indaga sull'outcome di decisioni cliniche (proposte e prescrizioni di ausili) che avvengono all'interno di trattamenti riabilitativi già in essere. Considerazioni etiche impongono invece il consenso informato dell'utente per accettare i sopralluoghi di follow up presso il proprio domicilio, la somministrazione di interviste e l'eventuale disponibilità a consentire foto o riprese video a fini didattici. Copertura assicurativa: (max 100 caratteri) Valgono le coperture assicurative già in essere per gli operatori e i pazienti della Fondazione. Risultati attesi (complessivamente 1000 caratteri) La ricerca si propone di mettere a punto un metodo di follow-up facilmente integrabile nei percorsi di presa in carico dell'utente e applicabile a qualsiasi ausilio e adattamento ambientale. Esso ambisce a misurare l'outcome finale dell'intervento (efficacia rispetto agli obiettivi prefissati e utilità percepita dall'utente), stimare il rapporto tra costi sostenuti e risultati conseguiti e rilevare eventuali criticità che richiedano azioni correttive (interventi tecnici, istruzioni, counselling, rivalutazione degli ausili in relazione a mutate condizioni cliniche ecc..). Nella sua forma completa, tale metodo comprenderà un sopralluogo domiciliare per ciascun utente in cui un operatore somministra determinati questionari e svolge determinate osservazioni; nel caso d'impossibilità di sopralluogo saranno previste anche modalità di raccolta dati a distanza, ovviamente meno precise ma comunque sufficienti per delle stime e per l'individuazione delle criticità più significative. Fasi: Fase1: Analisi della letteratura, reclutamento pazienti, formazione degli operatori (gennaio – giugno 2016) (responsabile: Claudia Salatino) Questa fase comprenderà tre attività parallele: Analisi della letteratura scientifica in materia di misura dell'outcome degli ausili e del costo sociale degli interventi protesici, con produzione di una rassegna comparativa (a cura del CITT); Individuazione dei pazienti candidati a partecipare all'indagine e acquisizione del loro consenso (a cura dei Centri partecipanti alla ricerca, con il coordinamento del CITT); Sessioni formative per gli operatori coinvolti (indicativamente, una sessione in loco per ciascun Centro partecipante e una sessione plenaria a Milano). Fase 2: Sviluppo degli strumenti (luglio -dicembre 2016) (responsabile: Renzo Andrich) Questa fase, svolta dai ricercatori del CITT in consultazione con gli operatori del DAT e degli altri Centri partecipanti, è dedicata allo sviluppo degli strumenti per le indagini di follow up che verranno somministrati nella fase successiva. Il lavoro prenderà avvio dalla rassegna comparativa messa a punto nella fase precedente e dai risultati di una ricerca denominata POWER (Powered wheelchairs effectiveness in real life) condotta nelle annualità precedenti della ricerca corrente. In quest'ultima già Pag. 4 di 6 erano stati identificati alcuni strumenti di misura dell'outcome potenzialmente applicabili a qualsiasi ausilio o facilitatore ambientale, quali il QUEST (Quebec User Evaluation of Satisfaction with Assistive Technology, che misura la customer satisfaction rispetto all'ausilio ricevuto ed ai servizi ad esso connessi), il PIADS (Psychosocial Impact of Assistive Devices Scale, che valuta l’impatto psicosociale dell'ausilio sulla persona secondo tre dimensioni: abilità, adattabilità e autostima) e lo SCAI (Siva Cost Analysis Instrument, che misura il “costo sociale” complessivo di una soluzione assistiva e lo confronta con i costi del “non intervento”). Integrando questi strumenti con altri emergenti dalla recente letteratura, con altri questionari e checklist che verranno appositamente sviluppate e con le istruzioni per l'operatore si otterrà il protocollo per i sopralluoghi di follow-up che verrà sperimentato nella fase successiva. Fase 3: Sperimentazione e raccolta dati (gennaio -agosto 2017) (responsabile: Claudia Salatino) Questa fase comprende l'organizzazione e l'esecuzione dei sopralluoghi di follow-up, con somministrazione dei questionari e raccolta dei dati previsti dal protocollo. L'attività, coordinata dal CITT che curerà il reclutamento e l'invio degli intervistatori, richiederà la collaborazione dei Centri partecipanti, cui spetta il primo contatto con gli utenti e la verifica che sussistano le condizioni per i sopralluoghi (che gli ausili siano stati effettivamente acquisiti e in uso da tempo, che l'utente sia disponibile e collaborativo ecc..). I dati saranno raccolti su un database appositamente sviluppato dal CITT. Fase 4: Messa a punto finale del metodo di follow-up (settembre-dicembre 2017) (responsabile: Renzo Andrich) Questa fase, condotta dal CITT con momenti di confronto con i Centri partecipanti, comprenderà l'elaborazione dei dati raccolti, l'analisi delle eventuali criticità emerse e l'individuazione di eventuali miglioramenti da apportare al protocollo e agli strumenti di follow-up. Ciò consentirà di arrivare alla messa a punto finale del protocollo, che verrà pubblicato in forma liberamente scaricabile dalla rete. In parallelo si procederà alla progettazione di una sua successiva implementazione informatica sui sistemi informativi della Fondazione Don Gnocchi. Pubblicazioni An observational study of powered wheelchair provision in Italy Autori: Claudia Salatino, Renzo Andrich, Rosa Maria Converti, Maurizio Saruggia Riferimenti bibliografici: Assistive technology 28(1) 41-52 Codice DOI: 10.1080/10400435.2015.1074631 Carrozzine elettroniche: sono davvero efficaci ? Risultati di una sperimentazione Autori: Claudia Salatino, Renzo Andrich, Rosa Maria Converti, Maurizio Saruggia Riferimenti bibliografici: Riabilitazione Oggi 4/2015 6-7 Codice DOI: Cost effectiveness of powered wheelchairs: findings of a study Autori: Claudia Salatino, Renzo Andrich, Rosa Maria Converti, Maurizio Saruggia Riferimenti bibliografici: In Sik Lanyi C, Hoogerwerf EJ, Miesenberger K, Cudd P (eds): Assistive Technology building bridges (pp 84-91). Amsterdam: Iospress Codice DOI: Service delivery systems for assistive technology in Europe: an AAATE/EASTIN Position Paper Pag. 5 di 6 Autori: Andrich Renzo, Mathiassen Niels Erik, Hoogerwerf Evert Jan, Gelderblom Gert Jan Riferimenti bibliografici: Technology and Disability 25(3):127-146 Codice DOI: 10.3233/TAD130381 Detecting changes following the provision of assistive devices: utility of the WHO-DAS II Autori: Raggi Alberto, Leonardi Matilde, Gatti Valeria, Albanesi Francesca, Andrich Renzo Riferimenti bibliografici: Int J Rehabil Res 2010;33(4):306–310 Codice DOI: 10.1097/MRR.0b013e3283398198 Analysing the cost of individual assistive technology programmes Autori: Andrich Renzo, Caracciolo Antonio Riferimenti bibliografici: Disabil Rehabil Assistive Technology, 2(4):207-234 Codice DOI: 10.1080/17483100701325035 Pag. 6 di 6