VIARTISTI TEATRO TEATRIMPEGNOCIVILE IV EDIZIONE LE CONDIZIONI ESTREME direzione artistica Pietra Nicolicchia consulenza artistica e cura di Maria Grazia Agricola PRIMA FASE consulenza di Carlo Infante collaborazione di Roberto Montà e Francesco Cassata si ringraziano Reato Lattes Lilia Marchetto e Franca Mastromarino 21 gennaio ore 10,30 Piccolo Teatro Perempruner di Grugliasco incontro con le Scuole Medie Superiori di Grugliasco partecipano rappresentanti di Viartisti Teatro e dell'Impasto intervengono Roberto Montà Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Grugliasco, Giorgio Cingolani e Carlo Infante dal 24 al 26 gennaio ore 21 Tendone in Piazza Matteotti / Municipio di Grugliasco L'Impasto-Comunità Teatrale Nomade L'Agenda di Seattle di Alessandro Berti e Michela Lucenti 25 gennaio ore 16 Università degli Studi di Torino Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia Palazzo Nuovo Via S. Ottavio, 20 Glocal/Noglobal Le parole dei nuovi conflitti, tra teatro e impegno civile "Pensare globale, agire locale" Edgar Morin presiede Nicola Tranfaglia presenta Pietra Selva Nicolicchia sono presenti Angela La Rotella Città di Torino, Mariano Turigliatto Sindaco di Grugliasco intervengono Mimmo Candito, Giorgio Caniglia, Renato Lattes, Tonino Lettieri, Alessandro Pontremoli, Marco Revelli, Cristina Valenti, Compagnia L’Impasto introduce e coordina Carlo Infante 9 febbraio ore 21 Piccolo Teatro Perempruner di Grugliasco Centro Spettacoli Teatrali O.G.M. Organismi Genericamente Modificati, regia di Marco Solari a fine spettacolo incontro con i protagonisti e Roberto Marchesini, direttore dei "Quaderni di Bioetica" e autore di "La Fabbrica delle Chimere" (Bollati Boringhieri) INFO/ BIGLIETTERIA intero 13 Euro ridotto 9 Euro Piccolo Teatro Perempruner Piazza Matteotti 39 (la piazza del Municipio) Grugliasco tel. 011/780.87.17 011/78.77.80 [email protected] VIARTISTI TEATRO COMUNICATO STAMPA LA COMPAGNIA VIARTISTI TEATRO direzione artistica Pietra Selva Nicolicchia PRESENTA TEATRIMPEGNOCIVILE LE CONDIZIONI ESTREME Quarta edizione 2002 con il patrocinio ed il sostegno dell’E.T.I. ( Ente Teatrale Italiano ) Regione Piemonte, Provincia di Torino Città di Torino, Città di Grugliasco, La Stampa, Compagnia di S. Paolo, Fondazione CRT Quest’anno Teatrimpegnocivile è alla sua IV edizione; un progetto che intende assumere rilevanza nazionale per le problematiche e i conflitti che affronta. Un progetto che si “intromette” nelle ambivalenze sociali, culturali e filosofiche, accogliendo proposte, idee, progetti. Teatrimpegnocivile propone un teatro aperto alle differenze, all’alterità, un teatro che si confronta con le condizioni estreme nell’arte e nella vita quali l’amore, la follia, la violenza individuale e collettiva; spesso superando lo spazio teatrale tradizionale. Si realizzano iniziative in ambiti sociali diversi e complessi, recitando nei luoghi che appartengono a tali ambiti. La direzione artistica è di Pietra Selva Nicolicchia e l’ideazione e il coordinamento progettuale di Maria Grazia Agricola. Un Comitato Scientifico attivo e presente nelle diverse sezioni di lavoro, collabora alla messa a punto del progetto. Il Comitato scientifico è composto da: Vilma Gabri docente Alessandra Ghiglione drammaturga e docente all’Università Cattolica di Milano Valeriano Gialli attore e regista teatrale Carlo Infante esperto di teatro e dei nuovi media Michele Marmo presidente della cooperativa “Vedo Giovane” Anna Maria Pastore docente Michele Perriera scrittore e regista teatrale Roberto Tessari docente Dams Mariano Turigliatto sindaco della Città di Grugliasco In particolare nella prima fase di Teatrimpegnocivile che si realizza nel mese di gennaio 2002 è stato coinvolto quale consulente Carlo Infante L'Impasto Comunità Teatrale Nomade 24, 25, 26 gennaio 2002 Teatro Tenda di Piazza Matteotti Grugliasco L'AGENDA DI SEATTLE Lo spazio pubblico dopo Genova e New York di Alessandro Berti e Michela Lucenti Con: Alessandro Berti, Emanuele Braga, Maurizio Camilli, Francesco Gabrielli, Michela Lucenti, Sabrina Marsili, Loredana Mazzola, Paola Riascos e tanti altri. Testi e regia: Alessandro Berti. Coreografie: Michela Lucenti. Suoni e percussioni dal vivo: Terroritmo. Interventi nel laboratorio locale: Alberto Bellandi. Canti: Alessandro Berti e Michela Lucenti. Una produzione L'Impasto Comunità Teatrale Nomade con il sostegno di Chorea Bologna, CRT Milano, Oriente/Occidente Rovereto e Teatro Comunale, Ferrara Durante tutta la stagione scorsa abbiamo portato in giro per l'Italia questo nostro spettacolo, con la sua straordinaria formula di permanenza lunga (circa 3 settimane) nelle città dove poi alla fine viene effettivamente rappresentato. Ma perché tutto questo tempo prima? Innanzitutto: noi lavoriamo su temi politici, sociali, economici, i quali ormai cambiano scenario continuamente e richiedono un ininterrotto aggiornamento. Poi: è fondamentale l`apporto dei luoghi, venire a contatto con le insospettabili varianti locali dei problemi (in tempi di omologazione globale). E infine questa formula dà senso al nostro fare teatrale, gli incontri nei territori sono la necessita` stessa del nostro nomadismo ininterrotto. Dopo Genova e New York (ma bastava e avanzava Genova) abbiamo cominciato a pensare a come evolvere la nostra formula nomade, a come riformulare un discorso politico in termini di messa in scena di un lavoro teatrale. Nella sostanza non è cambiato poi molto ma di certo tutto si è accelerato, la storia ha prodotto uno strappo annunciandone altri. Così abbiamo deciso di seguire lo strappo, di costruire in questa nuova stagione uno spettacolo che fosse ancora più radicalmente e concretamente un cantiere politico-estetico, un gesto di 'disobbedienza teatrale' come l'abbiamo chiamato, un festoso e definitivo ammutinamento di un gruppo di professionisti della scena che dà continuità al proprio impegno di proposta di un nuovo teatro politico. Cosa ci sarà nell'AGENDA? In ordine sparso: una compagnia di danzatori-cantanti che mette in scena un'Antigone cantata e danzata come gesto primordiale (e ultimo) di teatro politico, un gruppo di cocciuti attori-agitatori che intervista e coinvolge in spettacolo le realtà del fare sociale locale, videoclip e immagini fotografiche di manifestazioni e del territorio, squarci di verità attraverso dialoghi estremi che parlano di incomunicabilità politica tra generazioni, dentro famiglie, in legami intimi...tamburi industriali e scontri, stralci di un musical pop globale per spiegare ciò che in un teatro non si è mai tentato di spiegare: l'esperimento di Porto Alegre, il commercio equo, la finanza etica e altre pratiche fondanti di questo straordinario e eterogeneo movimento di persone che sta provando a influire sulla storia senza far guerre. L'Impasto Comunità Teatrale Nomade. Teatrografia essenziale 1995-2000. L'Impasto nasce a Bologna nel 1995 dalla collaborazione tra Alessandro Berti e Michela Lucenti. Il lavoro della Compagnia verte sul congiungimento ben temperato (per dir così) di più linguaggi performativi ed in particolare la scrittura originale, la parola detta, il canto e il movimento codificato. Dal punto di vista organizzativo la Compagnia è a tutt'oggi una comunità teatrale nomade che si sostenta esclusivamente col proprio lavoro scenico, escludendo programmaticamente qualsiasi richiesta di finanziamento pubblico. Il primo lavoro del gruppo è Occidentìte (1995). Nell'aprile 1996 debutta Skankrèr, primo fortunato capitolo di una Trilogia del Balarino che si compie nel giro di pochi mesi con gli altri due episodi: Home Balòm (maggio '96) e Pamphlet (dicembre '96). Con la Trilogia L'Impasto compie la sua prima, lunga tournée nazionale. Nella primavera 1997 va in scena a Ravenna lo studio Trionfo Anonimo, sunto critico-lirico dai materiali per uno spettacolo sulla fatica, coprodotto da Ravenna Teatro. Nel luglio dello stesso anno debutta al festival di Santarcangelo Terra di burro (nato con il sostegno del Teatro di Leo diretto da Leo De Berardinis), ennesimo tassello dell'epopea padana cominciata con Skankrèr l'anno precedente. Del 1998 è il festival itinerante Terra di burro e altre visioni dalla pianura che nel corso delle varie ospitalità riunisce più di trenta artisti di diversi linguaggi attorno al tema delle radici culturali del nord Italia. Per l'evento L'Impasto crea La Danza dialettale, laboratorio-spettacolo sul nuovo movimento narrativo a cura di Michela Lucenti, Skankrèr/Il Film, cortometraggio di Alessandro Berti e Anna De Manincor (Sole Blu al Festival TTV Riccione 1998), Novelle Crudeli, mostra fotografica itinerante di Aghe (pseudonimo di Alessandro Bartoli, artista emiliano con all'attivo esposizioni in tutta Europa) e il volume Terra di burro e altre visioni dalla pianura. Nell'estate 1998 la Compagnia affronta due laboratori di produzione: Visioni a Santarcangelo (da cui il cortometraggio Parola Corpo Canto di Anna De Manincor) e Rivedere le stelle a Volterra. Nel novembre L'Impasto lascia Bologna e inizia il proprio nomadismo in Italia. Nel gennaio 1999 debutta a Milano Il Mondo dei Figli, in collaborazione col CRT. Nel mese di maggio 1999 L'Impasto organizza a Pontedera Critica Lirica, 21 giornate di lavoro su teatro e felicità, spazio teorico di riflessione tra un folto gruppo di giovani artisti della scena. Tra giugno e luglio dello stesso anno ha luogo a Santarcangelo il Poema delle Moltitudini, laboratorio di produzione per trenta attori diretto da Alessandro Berti, Michela Lucenti e Davide Iodice di Libera Mente. Da luglio a dicembre 1999 L’Impasto lavora a tre ulteriori momenti di studio su Trionfo Anonimo. Le tre tappe pubbliche di questo lungo percorso di costruzione graduale vanno in scena nei luoghi stessi dove la compagnia ha vissuto e provato: in Salento, a Rovereto, ospiti di Oriente Occidente e ad Arcidosso (GR). Nel gennaio 2000 debutta a Milano la versione definitiva di Trionfo Anonimo (Dare to be what you are!). Viene pubblicato il volume omonimo (corredato ancora dalle immagini di Aghe). A luglio L’Impasto mette in scena all’interno dell’edizione 2000 di Territori di Pietra di Cursi (LE) lo spettacolo Stanotte, esito finale di un laboratorio con ragazzi e anziani svoltosi in primavera nel territorio di tre comuni salentini (Scorrano, Muro Leccese, Cursi). A settembre debutta a Rovereto, preceduto da alcune burrascose incursioni teatrali della Compagnia all'interno di centri commerciali il primo studio de L'Agenda di Seattle. Tra ottobre e novembre L'Impasto raccoglie il meglio del proprio repertorio in Padania Infelix-Album per parole, danza e canti da quattro anni di cabaret atroce, con il quale intraprende una fitta tournée italiana. A fine novembre L'Agenda di Seattle debutta nella sua versione definitiva al Teatro Comunale di Ferrara. Nel corso del 2001, mentre L'Agenda di Seattle si insedia nei territori italiani per lunghi periodi (Udine, Bologna, Milano) arricchendo di volta in volta la drammaturgia dello spettacolo con elementi e problematiche locali, la Compagnia inizia il lavoro su Il Quartiere, specchio dell'Italia berlusconiana, che debutta in Sicilia, alle Orestiadi di Gibellina all'inizio di luglio dello stesso anno. A partire da gennaio 2002 anche Il Quartiere, come L'Agenda, partirà per un viaggio attraverso i territori che vedrà la Compagnia impegnata in stanzialità lunghe nel corso dell'intera stagione (Torino, Milano, Cremona, Udine, Bologna, Reggio Emilia...) L'Impasto Comunità Teatrale Nomade sito http://impasto.rr.nu e-mail [email protected] ufficio mobile: 3494513775 CST – Centro Spettacoli Teatrali O.G.M. 9 febbraio 2002 Piccolo Teatro Perempruner Grugliasco Organismi Genericamente Modificati di Marco Solari con Maurizio Zacchigna e Marco Solari percussioni e musica dal vivo di Mauro D’Alessandro paesaggio sonoro di Paolo Modugno - voci registrate di Lea Barletti e Corinna Geroldi scena e videoproiezione di Martin Clausen - disegno luci di Valerio Geroldi datore luci Elvira Berardini fonico Eurialo Predonzani aiuto regia Paola Traverso registrazioni Oasi Studio Roma All’interno di una scena che simula un’impossibile naturalità, si muovono due uomini con il compito di curare un giardino popolato da strane uova giganti. Nel corso dello spettacolo, attraverso un testo composito, che mette insieme cellule testuali tratte da opere di autori e culture diverse (da informazioni giornalistiche a visioni mitologiche a dialoghi classici) vengono esplorate con ironia le modificazioni del senso dell’io e dell’identità, così come le nuove tecniche scientifiche ci vanno prospettando. Tecniche generative, clonazioni, mutazioni di genere, trapianti e chimere aprono infatti il campo a riflessioni paradossali, e suscitano dubbi, inquietudini, entusiasmi, attese, resistenze. I vari casi dei quali abbiamo letto le storie, soprattutto quelli che riguardavano direttamente la messa in gioco del corpo, ci hanno fatto venire in mente con costanza il pensiero dei Greci, che vedevano nell’Amore e nell’Astio le forze aggreganti e disgreganti del mondo. Sembra di vedere, anche nei casi più paradossali, questo gioco di forze. La composizione dei corpi, la loro trasformazione, il loro ri-assemblaggio, così come la problematica della generazione “differita”, riporta a questo desiderio d’amore, o di sesso, in ogni caso alla confusa influenza di Afrodite. Queste nuove dimensioni del corpo mettono in gioco domande imbarazzanti sull’inizio e sulla fine della vita, sulla percezione della sofferenza, sulla capacità cerebrale, sullo spirito, sulla sensibilità, sull’anima, sull’intelligenza umana, animale, artificiale. Sono domande che chiamano risposte confuse, timide (quando non volgarmente aggressive, in senso moralistico o tecnicistico). Anche il nostro rapporto con la natura, e con gli altri esseri viventi deve essere riformulato. Lo spettacolo affronta queste tematiche con leggerezza ed ironia, procedendo per rapidi passaggi d’atmosfera, da momenti di spensieratezza e di gioiosità a parti più drammatiche, con una presenza molto forte dell’aspetto sonoro. Azioni e dialoghi sono infatti accompagnati dalla musica di Mauro D’Alessandro (percussioni e strumenti diversi), oltre che da una base registrata di suoni che richiamano con discrezione il mondo delle comunicazioni (frequenze radio, cellulari in background, fax, connessioni internet, ecc.). In alcuni momenti di OGM entrano in campo anche delle voci registrate che riportano informazioni che arrivano dalle “frontiere” della scienza. In scena due uomini, Buckingam e Amleto, custodi-guradiani di un orto artificiale popolato da grandi uova, forme di potenzialità e di trasformazione. La loro è una mansione tecnico-scientifica, caratterizzata da compiti da eseguire e momenti di dialogo e gioco verbale. Amleto gioca il ruolo della guida e del maestro, rispetto al suo assistente Buckingam, il quale tenta costantemente di mettere in dubbio e in crisi le apparenti sicurezze di Amleto. Nel corso dello spettacolo Buckingam e Amleto assumeranno ruoli e personalità diverse, attraverso l’evocazione di frammenti di memoria. I due sono infatti costituiti da un assemblaggio sperimentale di organi e di “pezzi”, di ordine fisico e mentale. Riferimenti letterari sono a: Empedocle, Giacomo Leopardi, Edgar Allan Poe, Calderòn, Danza Macabra di Pinzolo, Genesi, Lorenzo il Magnifico, Brhadaranyaka Upanishad, Shakespeare, Carlo Michelstaedter, nonché alle informazioni scientifiche (o pseudo) “trovate” in Internet.