Supplemento al numero 2, Anno 3, Marzo a.s.2007/2008 Istituto Balbo Plesso Lanza Casale Monferrato (AL) Acqua è vita Finchè c’è acqua c’è speranza Se vivessi lungo il fiume Niger.... o lungo il Po.... • • • • • • • • Mali e Italia: due mondi a confronto Navigando … il fiume Po e il fiume Niger H2O Cause di morte in Mali Alimentazione La scuola in Mali Il tempo libero LVIA Redazione: classi 1A e 1B Liceo Socio-Psicopedagogico con il supporto dell’Associazione LVIA Mali e Italia…due mondi a confronto… Bandiera Superficie Abitanti Densità Capitale Gruppi etnici Paesi confinanti Fiumi Principali Clima Lingua Religione Moneta Forma di Governo Mali Verde, giallo e rosso 1.248.904 km² (4 volte l’Italia) 11.009.000 (stime 2001) (1/5 Italia) 9 ab/ km² Bamako (919.000 ab.) Bambara 23%, Fulbe 9%, Senufo 8%, Songhai 5%, Tuaregh 3%. Algeria a nord, Mauritania e Senegal a ovest, Guinea a sud- ovest, Costa d’Avorio e Burkina Faso a sud e Niger ad est. Niger 1754 km tropicale- arido Francese (ufficiale), Bambara, Senufo, dialetti etnici Musulmana 75%, Animista 15%, Cristiana 10% Franco CFA Repubblica Presidenziale Italia Verde, bianco e rosso 301.338 km² 59.200.000 ( stime 2007) 197 ab./km² Roma (2.706.428 ab. / 2007) Svizzera a nord, Austria e Slovenia a nord- est, Francia a nord- ovest Po 652 km vario Italiano, dialetti Cattolica (sono presenti altre minoranze di professione religiosa dovute all’immigrazione) Euro Repubblica Parlamentare Il territorio è generalmente pianeggiante con, in alcune zone, altipiani e pareti rocciose scoscese (FALESIA). La principale meraviglia naturale del Mali è il fiume Niger. Il clima del Mali è principalmente tropicale- arido, salvo la stagione delle piogge presente da giugno a ottobre. La stagione secca va da ottobre a giugno ed è caratterizzata da venti differenti. Durante la giornata le temperature superano i 40°C: per questo molte città ai margini del Sahara sono le più torride, ma sono le più fredde di notte. I problemi principali del Mali sono il disboscamento, l’eccessivo sfruttamento dei pascoli e la desertificazione. Nel Sahel gli alberi vengono abbattuti per procurarsi legna da ardere e materiale da costruzione, mentre in altre zone l’eccessivo sfruttamento dei pascoli lascia il terreno arido. La crescita della popolazione contribuisce gravemente ad aggravare questi problemi. 2 Il fiume Po Il fiume Niger Sorgente:nasce a Pian del Re, nel comune di Crissolo, ai piedi del Monviso. Sorgente:nasce nei monti Loma, situati nello Stato di Guinea. Lunghezza:oltre 650 km. Lunghezza:4184 km. Portata:12800 m3/s. Portata:20920 m3/s. Regioni italiane attraversate:il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto. Stati attraversati:la Guinea, il Mali, il Niger, il Benin e la Nigeria. Foce: a delta, nel mare Adriatico. Foce: a delta, nel Golfo di Guinea in Nigeria. Problemi:degrado della qualità delle acque dovuto all'inquinamento organico e chimico (molte città non hanno ancora un depuratore) e alle eccessive captazioni d'acqua a scopo idroelettrico o per irrigazione. Degrado fisico dell’ambiente dovuto all'attività selvaggia di cementificazione degli argini, alla canalizzazione, ai prelievi di ghiaia dall’alveo, alla costruzione di dighe e sbarramenti o di altri insediamenti umani nelle golene, alla scomparsa delle aree verdi lungo le sponde del fiume. Il progressivo degrado del Po, inoltre, sta cancellando il rapporto esistente tra il fiume e l'uomo che popola le zone circostanti. I pescatori stanno abbandonando il Po che non è più in grado di offrire loro un guadagno sufficiente. Problemi:circa 11 milioni di persone vivono nei pressi del fiume. Il Niger è in gravissima crisi, minacciato dal clima che cambia e dell’aumento della popolazione lungo le sue rive. Le sue acque sono inquinate e quindi non potabili. La pesca ha subito un grave crollo a causa dell’eccessivo accumulo di sedimenti e sabbia. Inoltre nelle acque stagnanti si diffondono i giacinti acquatici, piante di origine amazzonica che infestano le acque. Affluenti:Di sinistra :Dora Baltea, Dora Riparia, Sesia,Ticino, Adda, Oglio, Mincio. Di destra sono:Stura, Tanaro, Scrivia, Taro, Secchia e Panaro. Affluenti:Benue, Milo(destra),Tinkisso (sinistra), Adras e Iforas. Parco: Il Parco Fluviale del Po nasce nel 1990 a tutela dell'intero tratto piemontese del fiume, creando un'unica fascia di rispetto sulle sponde. Un territorio di circa 14.000 ettari, che prende origine dalla Riserva Naturale della Garzaia di Valenza. Gli animali principali presenti nel parco sono:carpa, storione, luccio, siluro, cormorano, garzetta, airone e germano. Parco: La zona protetta è stata identificata nel 1926 ma è diventata Parco Regionale W Ecopas nel 1954. Nella sua totalità questo Parco copre un territorio di più di 1.000.000 ettari. Gli animali più importanti sono:cammelli, giraffe, facoceri, ippotraghi, bufali, leoni e iene, mentre la flora è composta prevalentemente da baobab e tamarindo. 3 H2O Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche quello presente in maggior quantità. La sua presenza è indispensabile per lo svolgimento di tutti i processi fisiologici e le reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo. In oltre, l’acqua entra nella struttura di varie sostanze e agisce da solvente per la maggior parte dei nutrienti (minerali, vitamine idrosolubili, aminoacidi, glucosio, ecc…) , svolgendo un ruolo essenziale nella gestione, nell’assorbimento, nel trasporto e nella utilizzazione degli stessi nutrienti. Acqua significa vita. Oggi nel mondo più di un miliardo di persone sono costrette a utilizzare acqua contaminata, uno dei principali veicoli di malattie, mentre oltre due miliardi non hanno accesso a servizi igienico-sanitari di base. Ogni anno le malattie legate all’uso di acqua non potabile costano la vita a 1,6 milioni di bambini, la maggior parte dei quali sotto ai 5 anni. Milioni di donne percorrono ogni giorno molti chilometri a piedi per approvvigionarsi d’acqua, impedite a svolgere lavori domestici e numerosi bambini, ma soprattutto bambine, sono impossibilitati ad andare a scuola per aiutare i genitori in questa attività quotidiana. Acqua significa vita, significa progresso sociale ed economico. Le regioni in via di sviluppo, come l’Africa Subsahariana, sono quelle più a rischio: una persona su due viene colpita da malattie dovute alla mancanza o alla cattiva qualità dell’acqua mentre le stime indicano che la famiglia di un contadino africano dispone meno di 20 litri di acqua al giorno, ossia meno della metà del fabbisogno minimo giornaliero di 50 litri, ritenuto necessario dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’indisponibilità di beni primari, come acqua e servizi igienici di base ha inoltre un costo economico rilevante: si stima che in Africa vengono perse annualmente oltre 40 milioni di ore lavorative utilizzate nel trasporto dell’acqua. 4 Ogni giorno ogni persona in Mali ha a disposizione meno di un litro d’acqua . “Oggi un mio caro amico a perso la vita per la disidratazione del corpo. Mia mamma ha procurato l’acqua per oggi camminando per 50Km.” Il consumo giornaliero di acqua in Italia: “Oggi ho aiutato mio padre a lavare le due macchine. Ho fatto la doccia sia al mattino che al pomeriggio. Mia mamma ha lavato le stoviglie dopo pranzo e dopo cena.” Per una doccia Per un bucato Per cucinare Per lavare i piatti si usano “ “ “ “ “ “ 50 litri 30 litri 15 litri 25 litri Italia Mali Popolazione con l’accesso all’acqua potabile (in % sul totale) 100 49 Abitanti privi di accesso all’acqua potabile (in milioni di persone) 0 49 Popolazione con accesso all’acqua potabile in zone urbane (in % sul Totale degli abitanti) 100 100 Popolazione con accesso all’acqua potabile in zone rurali (in % sul Totale degli abitanti) 100 36 Consumi annui di acqua dolce (m3 pro capitale nel 1987) 983 159 5 CAUSE DI MORTE IN MALI In Mali, l’attuale speranza di vita di 46 anni; ciò è dovuto alle numerose malattie che persistono in questo Stato: • Malattie portate all’acqua inquinata (80%); colera – poliomielite – bilharziosi • Malattie portate dalla scarsità d’acqua; lebbra – frambesia - scabbia • Malattie portate dalle punture di insetti; malaria – oncorcecosi COLERA Sono oltre duemila i casi di colera registrati negli ultimi sette mesi in Mali. Già a novembre l'organizzazione non governativa Medici senza frontiere aveva lanciato l'allarme su un epidemia di colera in grado di minacciare direttamente mezzo milione di persone. Il focolaio era stato individuato nel sud del Mali e ora si starebbe diffondendo lungo il corso del fiume Niger. Le abitudini di una popolazione prevalentemente nomade, avvezza a vivere lungo il fiume, favoriscono la rapida diffusione. Le epidemie di colera sono particolarmente diffuse in quelle zone dove le condizioni igienico-sanitarie ancora precarie favoriscono la diffusione di simili infezioni. POLIOMIELITE E’una malattia virale che colpisce in sistema nervoso centrale a livello del midollo spinale. L'incubazione varia da pochi giorni fino a tre settimane. L'infezione il più delle volte inapparente o causa di una sindrome semi-influenzale. Nei casi più gravi causa una paralisi con gravi sequele; questa forma si instaura nel contesto di una forma febbrile associata a diarrea. Le paralisi che compaiono durante il periodo febbrile sono accompagnate da mialgie, sono asimmetriche, di tipo periferico con ipotonia, abolizione dei riflessi, amiotrofia; possono coinvolgere la muscolatura respiratoria con rischio di vita e necessita di rianimazione respiratoria. BILHARZIOSI Il contagio avviene per penetrazione cutanea delle larve nel momento in cui una persona si lava, si bagna o nuota in acque contaminate. Migrati nelle viscere e negli organi, i vermi adulti causeranno nuovi sintomi come la dissenteria. La malattia viene scoperta tramite il ritrovamento delle larve in urine e feci. 6 LEBBRA Il bacillo della lebbra provoca una malattia cronica che colpisce la pelle e i nervi periferici che diventano insensibili. L'evoluzione molto lenta della malattia provoca delle deformazioni e delle mutilazioni. La lebbra si trasmette per contatto diretto prolungato con un lebbroso, soprattutto quando le goccioline sono nasali o boccali. Il bacillo può rimanere vivo per diversi giorni. Il periodo d'incubazione varia ida 3 a 5 anni. Il contagio è facilitato da diversi fattori come la mancanza d'igiene e la malnutrizione. La lebbra non è una malattia facilmente trasmissibile e più del 90 % delle persone ha una resistenza naturale a questa affezione. FRAMBESIA L'agente infettivo è un gruppo di batteri con caratteristiche molto particolari e facilmente riconoscibile e molto presenti in natura. Il contagio avviene per contatto diretto con le persone infette, inoltre è molto probabile la trasmissione indiretta mediante una contaminazione da parte di mosche su ferite aperte. Si è dimostrato che il clima è in grado di influenzare la distribuzione e l'infettività della malattia. SCABBIA La scabbia è una malattia infettiva contagiosa che colpisce la pelle. È provocata da un parassita, un acaro invisibile ad occhio nudo che scava cunicoli sotto la cute umana, dove depone le sue uova. Il sintomo principale della scabbia è il prurito, che inizia dopo un periodo variabile da 2 a 6 settimane dal contatto con l’acaro. Il prurito aumenta di intensità la notte, in quanto il calore del letto incrementa l’attività degli acari. Sulla cute compaiono lesioni di vario tipo. Le zone più frequentemente colpite sono gli spazi fra le dita delle mani e dei piedi, i polsi, i gomiti e le ascelle. MALARIA In Mali la malaria è la prima causa di morte e colpisce soprattutto bambini sotto i 5 anni e donne incinte. La situazione è destinata ad aggravarsi per l’aumento della resistenza ai farmaci più comunemente usati per il trattamento. Il primo marzo verrà lanciato l'Asaq, un farmaco contro la malaria che si può definire rivoluzionario: non è coperto da brevetto, può essere copiato da chiunque e, più semplicemente, non ha come scopo il profitto. ONCOCERCOSI La cecità dei fiumi, o oncocercosi, è la seconda causa di cecità da infezione e viene trasmessa dal morso di una mosca infetta che trasmette un piccolo parassita, un verme, che si insinua sotto la pelle e si riproduce a dismisura nel corpo. Dopo circa un anno, le larve depositate si trasformano in filarie adulte, che si riproducono a milioni e migrano attraverso il tessuto sottocutaneo fino a raggiungere gli occhi e a danneggiare irrimediabilmente il nervo ottico. Il ciclo vitale di queste filiere dura da 12 a 15 anni, durante i quali l'oncocercosi peggiora progressivamente fino a condurre alla cecità totale. 7 Alimentazione Agricoltura La quasi totalità della popolazione attiva in Mali è occupata nell'agricoltura, tuttavia l’arativo ricopre meno del 2% del territorio. Oltre che per la scarsità di buoni terreni, il livello produttivo è generalmente molto basso per la piovosità insufficiente e comunque fortemente irregolare. La coltivazione tradizionale, destinata all'alimentazione locale, produce il miglio (6,9 milioni di q.). Purtroppo le tremende siccità, che a più riprese hanno devastato il paese attorno alla metà degli anni settanta, hanno in larga misura decimato i raccolti. Il riso (3,7 milioni di q.), coltivato nelle zone irrigue del delta del Niger, è di introduzione recente, così come il mais. Allevamento Le popolazioni che vivono a Sud nei territori bagnati dal Niger allevano bovini, mentre i nomadi della zona desertica del Sahel a Nord ovini e caprini. Pesca Un'importante risorsa è rappresentata dalla pesca (133.00 t.), praticata lungo il fiume Niger soprattutto dai Bozo; il pesce viene essiccato o affumicato e in certa misura esportato nei paesi vicini. Alimentazione in Mali Se ci si ferma nei villaggi “dogon” spesso c'è solo miglio pestato con acqua (la crema di miglio): si tratta evidentemente di una dieta ben equilibrata dato che a mezzogiorno e sera rappresenta l'alimentazione per 200 giorni all'anno. Foglie di baobab secche, harico (fagioli secchi) concludono la dieta locale. Le uova sono rare e per gli ospiti ogni tanto viene tirato il collo a qualche gallinaceo. Tutto è condito con olio di arachidi. Ogni anno la gente del posto si da un gran da fare per preparare la festa che precede la stagione delle piogge. Il menù prevede: polenta di miglio (il cereale più diffuso del Mali), riso bollito (coltivato con fatica e in quantità insufficiente rispetto al consumo), carne d’agnello e per finire la zuppa di jaba (piccole cipolle tipo scalogno), con un gusto a metà tra l’aglio e la cipolla. Il jaba è uno degli ortaggi che cresce più facilmente, perché non ha bisogno di tanta acqua, nei tempi antichi, oltre che in cucina veniva usato come moneta per pagare le imposte ed in seguito per l’acquisto del bestiame; oggi questo alimento è utilizzato per curare il raffreddore, ma anche per scacciare gli spiriti maligni. 8 La zuppa di Scalogni (ricetta tipica del Mali) Ingredienti: cipolle essiccate in fette (400gr), burro (40gr) 1 cucchiaio di farina, 1 litro e un quarto di brodo di pollo, sale, pepe, 1 spicchio d’aglio, pane affettato. Preparazione: Far rinvenire le cipolle essiccate in acqua. Mettere le cipolle in una pentola alta e lasciarle imbiondire sul fuoco con il burro. Aggiungere, mescolando, la farina, il sale e il pepe. Versare il brodo. Fare cuocere per 40 minuti. Mettere 2 fette di pane in ogni piatto e versare sopra la zuppa, a cui va tolto l’aglio. Aggiungere pepe e sale. Panissa (è un piatto tipico della gastronomia piemontese, in particolare del vercellese, a base di riso.) Ingredienti per due persone: Cipolla, olio, venticinque grammi di lardo, un quarto di salame sotto grasso un etto di fagioli freschi, quattro pugni di riso (per esempio Carnaroli) mezzo bicchiere di Barbera, parmigiano o grana grattugiati. Far cuocere i fagioli con il lardo in acqua non salata. Preparare una padella con il soffritto: olio, cipolla e pezzetti di salame. Quando la cipolla è dorata è il momento di aggiungere il riso e di amalgamare bene il tutto. Versare quasi tutto il vino, mescolando fino a farlo evaporare (è importante mescolare spesso il riso durante la cottura). Mescere un mestolo di brodo (bollente) di fagioli e lardo. Proseguire la cottura versando altro brodo man mano che viene assorbito. Aggiungere il sale. Poco prima della fine della cottura aggiungere il formaggio grattugiato ed il restante vino. E' una buona idea accompagnare la panissa con un bicchiere di vino rosso (è consigliabile il "Barbera fermo"). Polenta alla piemontese Ingredienti per 4 persone: 300g di farina gialla di mais, 1,5l di acqua, carni arrosto (anche avanzate), parmigiano reggiano grattugiato, 120g di burro, sale, pepe. Preparare nel modo tradizionale la polenta: portare l’acqua ad ebollizione,versare la farina a pioggia mescolando e cuocere per circa un’ora, fino a che si stacca dai bordi della pentola, mescolando. Quando è pronta, rovesciare la polenta su un piatto ampio, aspettate che si raffreddi e poi tagliarla a fette non troppo sottili. Nel frattempo far sciogliere il burro in un tegamino. Adagiare delle fette di polenta in una pirofila imburrata, cospargere di carne tritata e condire con il burro e una manciata di pepe; passare ad altri strati terminando con burro e formaggio. Gratinare in forno. Polenta e merluzzo Ingredienti: 500 g di farina per la polenta, 600 g di merluzzo sotto sale (precedentemente ammollato), una manciata di prezzemolo, uno spicchio d'aglio, poca salsa di pomodoro, olio, burro q.b. Preparate la polenta. Spellate e diliscate il merluzzo, infarinatelo, friggetelo in olio e tenetelo da parte. In un tegame fate imbiondire lo spicchio d'aglio che poi toglierete. Aggiungete la salsa di pomodoro e il prezzemolo. Fate cuocere per mezz'ora circa. In ultimo mettete il merluzzo. Servite con la polenta. 9 La scuola in Mali L'organizzazione del sistema scolastico conserva ancora molte delle strutture introdotte dalla Francia durante il periodo coloniale. In Mali non esiste una scuola dell’obbligo e la scolarizzazione, ancorché gestita dallo Stato, è lasciata alle decisioni delle famiglie, spesso troppo povere per permettersi le piccole spese annue. La scuola primaria dura 6 anni. L'istruzione secondaria è impartita nelle scuole secondarie generali che seguono il sistema scolastico francese anche se i programmi si vanno sempre più adattando alle necessità peculiari del Paese. È stato dato impulso all'istruzione tecnica e sono stati creati diversi corsi di formazione professionale. Nel 1973 è stata fondata l'Università di Niamey. Per quanto riguarda l’istruzione, i tassi di alfabetizzazione della popolazione adulta sono molto bassi (14%) e ad un 20% di alfabetizzazione della popolazione maschile si contrappone un magro 9% della popolazione femminile. Al giorno d’oggi il 45% dei bambini va a scuola, sebbene meno di un bambino su quattro completi gli studi primari. La povertà è una delle barriere per la scolarizzazione dei bambini, specialmente delle ragazze. Questo fenomeno è esasperato durante i periodi di carestia, quando i bambini spesso lasciano la scuola per aiutare le famiglie, cercando cibo, andando a lavorare o chiedendo l'elemosina nelle aree urbane. La LVIA ha promosso un nuovo progetto di sostegno scolastico a distanza. Il progetto, prevede il sostegno integrale della scuola di Sanzana, villaggio sito a circa 75 km a nord ovest dalla città di Sikasso. Il progetto, promosso dall'impegno di un gruppo di volontari in Italia e sostenuto grazie alla generosità dei donatori, s’iscrive nel quadro della lotta contro l’abbandono scolastico e la promozione dell’educazione in ambito rurale. L’intervento si pone, nella sua globalità, anche l’obiettivo di migliorare la qualità dell’insegnamento e quindi di diffondere presso la popolazione locale un riflesso positivo rispetto i vantaggi che l’educazione moderna porterà ai giovani nel corso della loro vita. Tale processo permetterà di aumentare indirettamente il tasso di iscrizioni scolastiche. L’intervento, nello specifico, permetterà di : ridurre i costi d’iscrizione scolastica dei bambini acquistare delle forniture scolastiche da distribuire agli allievi sostenere alcuni costi di manutenzione e ristrutturazione delle infrastrutture sostenere il pagamento degli stipendi degli insegnanti e il funzionamento della scuola acquistare materiale pedagogico coinvolgere i genitori degli allievi nella gestione partecipativa della scuola promuovere l’avvio d’attività generatrici di reddito che potranno sostenere la scuola sul lungo termine. Italia Età 3-5 6-10 Scuola Scuola dell’Infanzia Mali Età 3-6 Scuola Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria 6-12 Scuola Primaria 11-13 Scuola Secondaria di primo grado 12-15 Scuola Secondaria Junior 14-19 Scuola Secondaria di secondo grado 15-18 Scuola Secondaria Senior 10 Il tempo libero in Mali e in Italia Nei villaggi del Mali gli adolescenti e i bambini si comportano in modo differente dai ragazzi italiani. I più grandi passano i loro pomeriggi all’aria aperta e aiutano gli adulti nelle faccende domestiche: costruiscono capanne, lavorano il cotone e coltivano il cibo, i più piccoli giocano tra di loro in un recinto del villaggio sotto gli occhi vigili dei genitori oppure, se vivono lungo il fiume Niger, giocano spesso con l’acqua correndo il rischio di ammalarsi. Le madri con i loro bambini ogni mattina compiono molti chilometri per procurarsi l’acqua necessaria per vivere. Il tempo libero nei villaggi del Mali viene occupato in modo differente che nelle città perché alcuni abitanti di queste ultime possono godere di un discreto reddito e quindi praticare sport e trascorrere una vita migliore. In Italia, invece, i ragazzi fin da piccoli sono abituati a una vita “comoda”: vanno al cinema, passano le loro giornate all’oratorio o in giro con gli amici,praticano sport (danza, equitazione, calcio, pallacanestro, pallavolo e nuoto). Gli adolescenti italiani amano anche giocare ai videogiochi e andare in discoteca con gli amici. Il calcio in Mali La nazionale di calcio del Mali è la rappresentante dell’omonimo stato ed è sotto la guida della féderation malienne de football (nata nel 1960, e affiliata alla FIFA dal 1962). Benché questa squadra sia nata più di quarant’anni fa, non si è qualificata ai mondiali fino al 2000 per via di abbandoni e non partecipazioni e fino a d’ora non è riuscita a classificarsi. Ha partecipato a quattro edizioni della coppa d’Africa arrivando sempre in semifinale, ma è riuscita a passare il turno solo una volta arrivando al secondo posto, mentre tutte le altre volte ha conclusole competizioni in quarta posizione. Colore della divisa (casa) : maglietta verde, pantaloncini gialli e calze rosse Colore della divisa (trasferta) : completo bianco Associazione: Fédération Malienne de Football Soprannome: Les Aigles (Le aquile) Esordio internazionale: partita disputata in Madagascar nel 1960 contro la Repubblica Centroafricana : risultato Mali Repubblica Centroafricana 4 - 3. Migliore vittoria : partita disputata in Mali il 1 maggio 1975: risultato Mali Mauritania 6 - 0 11 LVIA ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE VOLONTARI LAICI La LVIA è un’associazione senza fini di lucro, fondata nel 1966, che lavora in Africa da oltre 40 anni al fianco delle comunità locali, realizzando programmi che valorizzino le risorse del territorio e le capacità delle persone che lo abitano, per sradicare la povertà e promuovere lo sviluppo. Attualmente la LVIA è presente in 11 paesi africani: Burkina Faso, Burundi, Etiopia, Guinea Bissau, Guinea Conakry, Kenya, Mali, Mauritania, Mozambico, Senegal, Tanzania, oltre che in Albania.. I volontari affrontano sfide concrete: scavare un pozzo, riparare una pompa, installare un’eoliana, erigere una diga. Quest'anno, le proposte solidali della LVIA sono legate agli Otto Obiettivi del Millennio: otto obiettivi di giustizia proclamati dalle Nazioni Unite nel 2000 per offrire a milioni di persone il diritto ad una vita dignitosa e ricca di opportunità. I leader di tutto il mondo del Nord e del Sud, si sono impegnati a raggiungere entro il 2015 questi obiettivi concreti e misurabili: Eliminare la povertà estrema e la fame Migliorare la salute materna Raggiungere l'istruzione primaria universale Combattere l'HIV/AIDS, la malaria e le altre malattie Promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne Assicurare ambientale Diminuire infantile Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo la mortalità la sostenibilità Progetto “Se vivessi lungo il fiume Niger …” OBIETTIVO 7 : accesso all’ acqua. L’LVIA si propone di fornire acqua potabile a 12000 persone che vivono in Mali lungo il fiume Niger (almeno 7 litri di acqua al giorno entro 5 anni) e di garantire alle popolazioni Tuareg- nomadi del deserto del Sahara del nord-est del Mali- l’accesso all’acqua potabile, per mezzo dell’escavazione di pozzi che raggiungano le falde acquifere che si trovano a 30-40 metri di profondità . I Tuareg allevano cammelli e si spostano alla ricerca di condizioni favorevoli, grazie alla loro profonda conoscenza del deserto, ma negli ultimi anni, i cambiamenti climatici hanno creato loro grandi difficoltà per la crescente siccità. Il progetto è finanziato in parte dall’Unione Europea e in parte grazie a contributi raccolti dai volontari. 12