Notizie geo socio politiche

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(ex- SUDAN), è uno Stato dell'Africa Occidentale situato all'interno e senza
sbocchi sul mare. Il suo territorio, per la maggior parte pianeggiante è costituito
al nord da deserto, al sud dalla savana.
Bandiera del Mali
La bandiera del Mali è stata adottata il 1 marzo 1961. La bandiera è un
tricolore a bande verticali con i tradizionali colori panafricani. Dal lato del
pennone sono: verde, giallo e rosso.
Geografia
Situato nell’Africa Occidentale, il Mali confina a Nord con l’Algeria, ad Est con il
Niger, a Sud-Est con il Burkina Faso, a Sud con la Costa d’Avorio, a Sud-Ovest
con la Guinea ed A Ovest con il Senegal e con la Mauritania ed è suddiviso in 8
regioni, più il distretto della capitale. A Sud il territorio è costituito dalle
propaggini settentrionali dell’altopiano guineano, interrotta dalle vallate del
Niger e dei suoi affluenti e dalla grande pianura di Kaarta a Sud-Ovest. La zona
centrale del territorio è una depressione occupata dal medio corso del Niger,
fiume che attraversa il Mali, proveniente dall’altopiano guineano e si impaluda
nella depressione centrale in un ampio sistema di laghi e di bracci morti. Il
territorio, al Nord, è invece quasi completamente privo di fiumi.
La capitale: Bamakò
Bamma Ko - il fiume del coccodrillo - era uno sperduto villaggio sulle rive del
Niger fino a cento anni fa quando i francesi vi costruirono un fortino, oggi è la
capitale del Mali, uno dei nuovi Stati delineati sulla carta al momento
dell'indipendenza dell'Africa Occidentale francese. Siamo a poche ore di volo
aereo dall'Italia, ma l'Africa è un mondo diverso e lontano.
Clima
Il Mali presenta un clima a carattere tropicale secco con una sola stagione delle
piogge (giugno-settembre). l'influenza sahariana si manifesta in inverno con il
riflusso dei monsoni e l'invasione di masse d'aria secca: l'harmattan. Le medie
mensili delle temperature (massime e minime) variano dai 30° ai 15° nel mese
di gennaio e dai 42° ai 26° nel mese di maggio.
Geografia
Continente: Africa
Lo stesso del meridiano di
Fuso orario:
Greenwich
Economia
Valuta:
Franco CFA
Elettricità:
220v 50Hz
Nome
completo:
Repubblica del Mali
Nome
ufficiale:
Republique du Mali
Lingua
ufficiale:
Francese
Capitale:
Bamako 1,690,000 ab.
(2006)
Politica
Varie
Dominio
Internet
Governo:
.ml
Prefisso tel.: +223
Sigla
autom.:
RMM
Inno
Nazionale:
Pour l'Afrique et pour toi,
Mali
Repubblica presidenziale
Capo di stato: Amadou Toumani Touré
Capo di
governo:
Ousmane Issoufi Maïga
Indipendenza: Dalla Francia nel 1960
Ingresso
all'ONU:
1960
Area
Totale:
1.240.142 km²
Pos. nel
mondo:
23°
% delle
acque:
1,6 %
Popolazione
Totale:
11.340.480 ab. (2002)
Pos. nel
mondo:
68°
Densità:
10,9 ab./km²
Reddito
procapite:
250 $ /anno.
Speranza di
vita:
46 anni
Malattia più
diffusa:
malaria, 1 bambino su 5
muore nei primi cinque
anni di vita
Indice di
0,236 – occupa il 171°
sviluppo
posto su 174 paesi
umano (HDI):
Religione
Musulmani (80%, in maggioranza sunniti), animisti (18%), cristiani (1%), altri
(1%)
Alfabetizzazione
Tasso di alfabetizzazione: 36%
Studenti universitari: 6.073.
Economia
L'economia è prevalentemente agricola e i raccolti dipendono quasi interamente
dall'irrigazione e dalle piene stagionali del Niger e dei suoi affluenti. La
coltivazione di generi destinati al fabbisogno alimentare occupa circa l'86%
della popolazione attiva; le colture principali sono il miglio, il riso, il sorgo, il
mais, le arachidi, il cotone e la canna da zucchero.
Agricoltura
L’economia del Mali è prevalentemente primaria: agricoltura, allevamento e
pesca occupano il 90% della forza lavoro, mentre solo il 2% della popolazione è
impiegato nell’industria, soprattutto manifatturiera e tessile.
Arativo e colture arborescenti ricoprono meno del 2% del territorio. Oltre che
per la scarsità di buoni terreni, il livello produttivo è generalmente molto basso
per la piovosità insufficiente e comunque fortemente irregolare; si hanno poi
ritardi ed errori dovuti alla stessa arcaica organizzazione dell'attività agricola.
L’agricoltura ha subito profondi cambiamenti negli ultimi quaranta anni: alle
tradizionali colture di sussistenza come miglio, sorgo, niebè (una specie di
fagiolo), patate dolci, manioca e radice di igname, è stato affiancato il cotone,
oggi di importanza capitale per l’economia, concentrato nella parte meridionale
del paese. Se nel 1960 il Mali era un paese esportatore di derrate alimentari,
nel giro di pochi anni dall’indipendenza, a causa di alcuni periodi di siccità e di
una cattiva amministrazione, si vide costretto a importare tutto il cibo di cui
aveva bisogno.
I prezzi bassi che il governo pagava agli agricoltori contribuirono sicuramente
alla diminuzione della produzione pro-capite e all’abbandono delle campagne;
molti si dedicarono alla più redditizia coltivazione del cotone. L’estensione di
tale coltura ha però intensificato l’inaridimento del territorio, dato che il cotone
spossa maggiormente il terreno rispetto ai prodotti tradizionali locali, oltre a
necessitare di un consistente apporto d’acqua, causa del prosciugamento delle
riserve idriche e della riduzione della portata dei corsi d’acqua.
Altri prodotti destinati al commercio sono il tabacco, il karitè o "albero del burro",
il kapok, ecc.
Le foreste danno oltre 5,5 milioni di m³ di legname, nonché buoni quantitativi di
gomma arabica. Da rilevare poi il grave fenomeno del contrabbando di prodotti
alimentari, avviati ai più vantaggiosi mercati della Costa d'Avorio, del Burkina
Faso e del Senegal.
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