Giornata di Teologia Fondamentale Come parlare del trascendente? Il lavoro concettuale Georg Sans SJ Come parlare del trascendente? 1) Concetti e intuizioni (Kant) 2) Sentimenti e rappresentazioni (Hegel) 3) “Anstrengung des Begriffs” Concetti e intuizioni mela “I pensieri senza contenuto [sensibile] sono vuoti, le intuizioni senza concetti sono cieche.” (I. Kant, Critica della ragion pura, B 75) Universale e singolare Conoscenza che oltrepassa il momento Riferimento all’esperienza individuale Dio ti ama! Sentimenti “Nel caso in cui si fondi la religione dell’uomo solo su un sentimento, questo non ha certo alcuna determinazione ulteriore, se non quella di essere sentimento della sua dipendenza, e, se così fosse, il cane sarebbe il miglior cristiano, poiché porta impressa in sé al massimo grado tale dipendenza.” (Hegel, Prefazione alla Filosofia della religione di Hinrichs, 1822) Rappresentazioni Forme sensibili Immagini Contenuto spirituale Eventi Relazioni Il “concetto” secondo Hegel mela si riferisce a sé La conoscenza nel suo altro Il concetto “mela” si riferisce alla ‘melaità’ della mela. Il “concetto” secondo Hegel Buon giorno, professore! si riferisce a sé L’autocoscienza nel suo altro Lo studente, salutando il professore, si riconosce studente. Il “concetto” secondo Hegel si riferisce a sé La riproduzione nel suo altro La famiglia realizza la propria natura nelle nuove generazioni. Il “concetto” secondo Hegel si riferisce a sé La gravitazione nel suo altro Il sole sta al centro se gli altri corpi celesti gli girano attorno. Il “concetto” secondo Hegel si riferisce a sé La creazione nel suo altro Creati dal nulla, uomo e mondo dipendono completamente da Dio. Il “concetto” secondo Hegel si riferisce a sé La rivelazione nel suo altro Nella persona di Cristo Dio manifesta e comunica se stesso (cf. Dei verbum 6). Riassunto ) Il “concetto”, secondo Hegel, è ciò che si manifesta e si riferisce a sé nel suo altro. ) Le rappresentazioni religiose sono valide nella misura in cui possono essere ricondotte alla forma logica dell’autocomunicazione di Dio. Il ruolo della teologia Delle dimostrazioni metafisiche dell’esistenza di Dio […] si è detto che – o sono state presentate come se – essenzialmente e soltanto mediante la loro conoscenza e la loro forza di convinzione potesse essere prodotta la fede e la convinzione dell’esistenza di Dio. Una simile affermazione equivarrebbe a quella che […] dovremmo aspettare, per digerire, di aver portato a termine lo studio dell’anatomia e della fisiologia. (Hegel, Enciclopedia, § 2 nota)