RISULTATI FONDAMENTALI SULLE DERIVATE c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale cap6c.pdf 1 Teorema dei punti stazionari di Fermat. Sia f definita in un intorno Ir (x0 ) del punto x0 e derivabile in x0 . Se x0 è un punto di massimo o minimo relativo per f allora f ′ (x0 ) = 0, ovvero x0 è un punto stazionario per f . y a x0 y b x a x0 b x f è derivabile in x0 f NON è derivabile in x0 x0 NON è punto stazionario x0 è punto stazionario In entrambi i casi x0 è un punto di minimo relativo c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale cap6c.pdf 2 Dimostrazione del teorema Sia x0 punto di minimo relativo per f , x0 interno a dom(f ) e ∃f ′ (x0 ) finita. Devo dimostrare che f ′ (x0 ) = 0. y Se x0 è punto di minimo relativo, si ha f (x0 ) ≤ f (x), ∀x ∈ I (x0 ), ovvero f (x) − f (x0 ) ≥ 0. x0 x a b x f (x) − f (x0 ) ≥0 x − x0 e facendo tendere x → x0+ , per il corollario al teorema della permanenza del segno, si ha Sia x > x0 (ovvero x − x0 > 0), allora f+′ (x0 ) = lim+ c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 x→x0 f (x) − f (x0 ) ≥ 0. x − x0 Calcolo differenziale cap6c.pdf 3 y Ora prendo x < x0 (ovvero x − x0 < f (x) − f (x0 ) ≤0 0), allora x − x0 x x0 a b x e facendo tendere x → x0− , sempre per il corollario al teorema della permanenza del segno, f−′ (x0 ) = lim x→x0− f (x) − f (x0 ) ≤ 0. x − x0 Poichè f è derivabile in x0 si deve avere f ′ (x0 ) = f−′ (x0 ) = f+′ (x0 ) ovvero 0 ≤ f+′ (x0 ) = f ′ (x0 ) = f−′ (x0 ) ≤ 0 ⇒ f ′ (x0 ) = 0. Se x0 è punto di massimo relativo la dimostrazione è analoga. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale cap6c.pdf 4 Teorema di Rolle Sia f una funzione continua sull’intervallo chiuso e limitato [a, b] e derivabile su (a, b). Se f (a) = f (b), allora esiste un punto c ∈ (a, b) tale che f ′ (c) = 0. y y f (a) = f (b) f (a) = f (b) a c c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 b x a Calcolo differenziale b x cap6c.pdf 5 Dim. f è continua su un intervallo chiuso e limitato, allora per il teorema di Weierstrass, f ammette massimo M e minimo m (assoluti), con xm , xM ∈ [a, b] (xm e xM punti di minimo e di massimo). Caso a. m = M. Allora f è costante su [a, b] e f ′ (x) = 0 ∀x ∈ [a, b]. Caso b. m ≤ f (a) = f (b) < M. f assume massimo in un punto interno ad [a, b]. Il punto di massimo assoluto xM è anche punto di massimo relativo, f è definita in un tutto un intorno di xM ed f è derivabile in un intorno di xM . Ho le ipotesi per applicare il teorema di Fermat e concludere che xM è un punto stazionario, ovvero f ′ (xM ) = 0. Caso c. m < f (a) = f (b) ≤ M. f assume minimo in un punto interno ad [a, b]. La dimostrazione è analoga al Caso b. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale cap6c.pdf 6 Teorema di Lagrange Sia f una funzione continua sull’intervallo chiuso e limitato [a, b] e derivabile su (a, b). Allora esiste un punto c ∈ (a, b) tale che f ′ (c) = f (b) − f (a) . b−a y B Esiste un punto c per cui la tangente ad f in c è parallela alla retta passante per i punti A = (a, f (a)) e B = (b, f (b)). A a c b c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 x Calcolo differenziale cap6c.pdf 7 f (b) − f (a) (x − a). b−a h(x) è una funzione continua in [a, b] (perchè somma di funzioni continue in [a, b]), derivabile in (a, b) (perchè somma di funzioni derivabili in (a, b)), e Dim. Si consideri la funzione h(x) := f (x) − f (b) − f (a) · 0 = f (a) b−a f (b) − f (a) · (b − a) = f (b) − f (b) + f (a) h(b) = f (b) − b−a h(a) = f (a) − La funzione h(x) soddisfa le ipotesi del teorema di Rolle, quindi esiste un punto c ∈ (a, b) tale che h′ (c) = 0. f (b) − f (a) e dire Ma h′ (x) = f ′ (x) − b−a h′ (c) = 0 equivale a dire c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 f ′ (c) = f (b) − f (a) . b−a Calcolo differenziale cap6c.pdf 8 Teorema della derivata nulla Sia f continua e derivabile su un intervallo I . Sia f ′ (x) = 0 ∀x ∈ I , allora f è costante in I . Dimostrazione. Dimostrare che f è costante su I equivale a dimostrare che f (x1 ) = f (x2 ), ∀x1 , x2 ∈ I . Dimostriamo per assurdo: ¬Q ⇒ ¬P. Negare la tesi equivale a dire che ∃x1 , x2 ∈ I : f (x1 ) 6= f (x2 ). Applichiamo il teorema di Lagrange (f soddisfa le ipotesi del thm di Lagrange sull’intervallo [x1 , x2 ] ⊂ I ), otteniamo che esiste c ∈ (x1 , x2 ) tale che f ′ (c) = f (x2 ) − f (x1 ) 6= 0 x2 − x1 che contraddice l’ipotesi. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale cap6c.pdf 9 Legame fra crescenza/decrescenza e f ′ (x) Ricordiamo la def. di funzione crescente: Sia I il dominio di una funzione f reale a valori reali, oppure un intervallo contenuto nel dominio di f . Def. La funzione f si dice monotona crescente su I se ∀x1 , x2 ∈ I , x1 < x2 ⇒ f (x1 ) ≤ f (x2 ). Def. La funzione f si dice monotona strettamente crescente su I se ∀x1 , x2 ∈ I , x1 < x2 ⇒ f (x1 ) < f (x2 ). f (x2 ) f (x1 ) f (x1 ) = f (x2 ) I I x1 x2 x1 x2 Risulta impossibile verificare la crescenza e decrescenza di f (x) mediante la definizione: dovremmo verificare la propr. per infinite coppie di punti! c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale cap6c.pdf 10 Criterio del segno della derivata prima Teorema. Sia I ⊆ dom(f ) un intervallo e sia f derivabile su I . Allora f ′ (x) ≥ 0, ∀x ∈ I f ′ (x) > 0, ∀x ∈ I ⇒ ⇔ f è crescente su I e f è strettamente crescente su I . (La dimostrazione è svolta in aula. Una dimostrazione alternativa è sul libro a pag. 191) . 100 y=f(x) 50 0 −50 −100 −3 −2 −1 0 1 2 x 3 4 5 6 7 6 7 y=f‘(x) 100 + 50 + 0 −50 −3 − −2 −1 0 1 2 x 3 4 5 segno derivata.m c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale cap6c.pdf 11 Teorema di de l’Hôpital Siano f e g due funzioni definite in un intorno di x0 , tranne al piú nel punto x0 , e tali che lim f (x) = lim g (x) = L x→x0 con L = 0 x→x0 o L = ±∞. Se f e g sono derivabili nell’intorno di x0 , tranne eventualmente in x0 , con g ′ 6= 0, e se esiste (finito o infinito) il limite lim x→x0 f ′ (x) g ′ (x) allora esiste anche lim x→x0 Es. lim x→0 e 2x − e −2x sin(5x) (OK) f (x) g (x) e lim x→x0 lim x + sin(x) x→+∞ 3x − cos(x) c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 f (x) f ′ (x) = lim ′ . g (x) x→x0 g (x) (NO) Calcolo differenziale cap6c.pdf 12 x + sin(x) . 3x − cos(x) lim (3x − cos(x)) = +∞ Vediamo se possiamo applicare de l’Hôpital a lim x→+∞ 1) lim (x + sin(x)) = +∞, x→+∞ x→+∞ 2) f (x) = x + sin(x) e g (x) = 3x − cos(x) sono derivabili su tutto R f ′ (x) 1 + cos(x) 3) ∃ lim = lim ? NO x→+∞ g ′ (x) x→+∞ 3 + sin(x) Allora de l’Hôpital non può essere applicato perchè manca un’ipotesi. Non abbiamo soluzione del limite dato usando questo teorema. Questo non vuol dire che non esiste il limite dato. 1 x(1 + sin(x)/x) x + sin(x) = lim = Infatti: lim x→+∞ x(3 − cos(x)/x) x→+∞ 3x − cos(x) 3 f ′ (x)/g′ (x) f (x)/g(x) 0.8 0.355 0.7 0.35 0.6 0.345 0.5 y y 0.34 0.335 0.4 0.33 0.3 0.325 0.2 0.1 0.32 0.315 50 100 150 200 x 250 300 1 f (x) = , x→+∞ g (x) 3 lim c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 350 400 0 50 100 150 200 x 250 300 350 400 f ′ (x) =6 ∃ x→+∞ g ′ (x) lim Calcolo differenziale cap6c.pdf 13 Abbiamo visto le definizioni: f (x) − f (x0 ) f (x) − f (x0 ) f−′ (x0 ) = lim e f+′ (x0 ) = lim+ − x − x x − x0 x→x0 x→x0 0 Il seguente teorema fornisce un criterio per valutare derivata destra e sinistra in maniera più semplice: Teorema del limite della derivata Sia f una funzione definita e continua in I (x0 ) e derivabile in I (x0 ) tranne eventualmente in x0 . Se esiste (finito o infinito) ℓ1 = lim+ f ′ (x), allora esiste anche la derivata destra f+′ (x0 ) in x0 x→x0 e si ha f+′ (x0 ) = ℓ1 = lim+ f ′ (x). x→x0 Analogamente, se esiste (finito o infinito) ℓ2 = lim f ′ (x), allora x→x0− esiste anche la derivata sinistra f−′ (x0 ) f−′ (x0 ) in x0 e si ha ′ = ℓ2 = lim f (x). x→x0− c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale cap6c.pdf 14 Dimostrazione. La dimostrazione del teorema segue dal teorema di de l’Hôpital: f (x) − f (x0 ) (H) f ′ (x) = lim+ f ′ (x). = lim+ x − x 1 x→x0 x→x0 x→x0 0 A PATTO CHE ESISTA lim+ f ′ (x) f+′ (x0 ) := lim+ x→x0 f (x) − f (x0 ) (H) f ′ (x) = lim f ′ (x). = lim x − x0 1 x→x0− x→x0− x→x0− ′ A PATTO CHE ESISTA lim f (x) f−′ (x0 ) := lim x→x0− c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale cap6c.pdf 15 Derivata seconda Def. Se f ′ è derivabile in x0 , si dice che f è derivabile due volte in x0 e si pone f ′′ (x0 ) := (f ′ )′ (x0 ). f ′′ (x0 ) è detta derivata seconda di f in x0 . La funzione che associa ad x il valore f ′′ (x), ove questo sia definito, è detta funzione derivata seconda. Es. f (x) = x 3 − 6x 2 − 1, f ′′ (x) = 6x − 12 c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 f ′ (x) = 3x 2 − 12x, Calcolo differenziale cap6c.pdf 16 Derivate di ordine superiore In maniera analoga a quanto fatto per la derivata seconda, si può definire la derivata terza di f in x0 , se esiste, come la derivata prima in x0 della derivata seconda di f : f ′′′ (x0 ) := (f ′′ )′ (x0 ) ed in generale, per k ≥ 1, la la derivata di ordine k di f in x0 è f (k) (x0 ) := (f (k−1) )′ (x0 ). Per definizione si pone f (0) (x0 ) := f (x0 ), ovvero la derivata di ordine zero di una funzione è la funzione stessa. 3 1 1 3 x 1 3 ′ Es. f (x) = + f (x) = + · − 2 = − x −2 2 2x 2 2 x 2 2 3 −3 −3 f ′′ (x) = − · (−2)x = 3x , 2 9 ′′′ (3) f (x) = f (x) = 3 · (−3)x −4 = − 4 . x c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale cap6c.pdf 17 Def. Una funzione f si dice di classe C k (con k ≥ 0) su un intervallo I , se essa è derivabile k volte in I e se la funzione derivata k−sima di f (f (k) (x)) è un funzione continua su I . L’insieme delle funzioni di classe C k su I è denotato con C k (I ). C ∞ (I ) è l’insieme delle funzioni che sono derivabili un numero arbitrario (∞) di volte su I . Es. f (x) = e x , f (k) (x) = e x , k = 1, 2, ..... Qualunque sia k, la derivata f (k) (x) coincide con f che è una funzione continua su R, quindi f ∈ C ∞ (R) . √ Es. f (x) = x, I = [0, +∞): f ∈ C 0 (I ): in x = 0 f è definita, continua, ma non derivabile. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale cap6c.pdf 18 Esempi f (x) discontinua, ‘a scala’ f (x) continua, con un punto angoloso c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale f (x) continua e derivabile cap6c.pdf 19 f derivabile in I e f ∈ C 1(I ) Sia I ⊆ dom(f ). f derivabile in I ⇐⇒ ∃f ′ (x) ∈ R ∀x ∈ I f ∈ C 1 (I ) ⇐⇒ f derivabile in I e f ′ (x) è continua in I Esempio. f (x) = ( x 2 sin 0 1 x se x 6= 0 se x = 0 1 1 1 2 2x sin x + x cos x − x 2 f ′ (x) = f (x) − f (0) 1 lim = lim x sin =0 x→0 x→0 x −0 x c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale se x 6= 0 se x = 0 cap6c.pdf 20 f (x) = x2 sin(1/x) f ′ (x) = 2x sin(1/x) − cos(1/x) 1 1.5 0.8 1 0.6 0.4 0.5 0 y y 0.2 0 −0.2 −0.5 −0.4 −0.6 −1 −0.8 −1 −1 −0.5 −4 1 x 10 0 x 0.5 −1.5 −1 1 2 zoom di f (x) = x sin(1/x) −0.5 0 x 0.5 1 0.005 0.01 zoom di f ′ (x) = 2x sin(1/x) − cos(1/x) 1.5 0.8 1 0.6 0.4 0.5 0 y y 0.2 0 −0.2 −0.5 −0.4 −0.6 −1 −0.8 −1 −0.01 −0.005 0 x 0.005 c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 0.01 −1.5 −0.01 −0.005 Calcolo differenziale 0 x cap6c.pdf 21 f ′ (x) = ( 2x sin 0 1 x − cos 1 x se x 6= 0 se x = 0 f ′ (x) ha dominio dom(f ′ ) = R, quindi f è derivabile in dom(f ) = R. f ′ (x) è continua in ogni x 6= 0 perchè somma, prodotto e composizione di funzioni continue per x 6= 0. in x0 = 0, f ′ (x) presenta una discontinuità di seconda specie, infatti 6 ∃ lim f ′ (x), mentre f ′ (0) = 0 x→0 Quindi f è derivabile in R, ma f ′ non è continua su tutto R, cioè f 6∈ C 1 (R). c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Calcolo differenziale cap6c.pdf 22