presentazione Prof. Di Perna

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1.3 Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione, ampliamento e sopra elevazione
1.3
ALLEGATO 1
1. QUADRO COMUNE GENERALE PER IL CALCOLO DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI
EDIFICI E PER LA LORO CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA DESTINAZIONE D’USO
AMPLIAMENTO
AMPLIAMENTO
2.3 Prescrizioni
ALLEGATO 1
2.
Nel caso di intervento che riguardi le strutture opache delimitanti il volume climatizzato verso
l’esterno, si procede in conformità alla normativa tecnica vigente (UNI EN ISO 13788), alla
verifica dell’assenza:
-
di rischio di formazione di muffe, con particolare attenzione ai ponti termici negli edifici di
nuova costruzione;
-
di condensazioni interstiziali.
Le condizioni interne di utilizzazione sono quelle previste nell’appendice alla norma sopra citata,
secondo il metodo delle classi di concentrazione. Le medesime verifiche possono essere
effettuate con riferimento a condizioni diverse, qualora esista un sistema di controllo dell’umidità
interna e se ne tenga conto nella determinazione dei fabbisogni di energia primaria per
riscaldamento e raffrescamento.
SCHERMATURE SOLARI - SERRAMENTI
SCHERMATURE SOLARI
Le schermature solari
Le schermature solari possono essere di due tipi: fisse o mobili.
Le schermature fisse sono elementi solidali con l’edificio, quali aggetti, cornicioni, logge e
balconi. Queste schermature contribuiscono alla riduzione degli apporti solari all’interno
dell’edificio e vengono valutate nel medesimo modo sia nell’edificio reale che in quello di
riferimento (angoli di ostruzione esterna, aggetti verticali e aggetti orizzontali).
Le schermature mobili, invece, sono di vario tipo e vengono trattate in modo differente
all’interno della normativa. Le chiusure oscuranti, quali gli avvolgibili in alluminio, gli
avvolgibili in legno e plastica senza riempimento in schiuma, gli avvolgibili in plastica con
riempimento in schiuma, le chiusure in legno da 25 a 35 mm di spessore sono valutate ai fini
del calcolo della trasmittanza termica notturna, ma non sono computabili nel valore di ggl+sh.
Invece i tendaggi, ovvero sistemi filtranti, (alla veneziana, bianchi, colorati, con lamina di
alluminio, sia interni che esterni) rientrano all’interno del calcolo del valore di ggl,sh per
l’edificio reale. Il fattore dovuto ai tendaggi viene poi moltiplicato per il fattore di riduzione
per le schermature mobili fsh,with che varia in base al mese e all’orientamento. Nell’edificio di
riferimento il valore di ggl+sh è impostato a 0.35.
SCHERMATURE SOLARI
RELAZIONE TECNICA
SOSTITUZIONE SERRAMENTI
RELAZIONE TECNICA
SOSTITUZIONE SERRAMENTI
RISTRUTTURAZIONI DI SECONDO LIVELLO E RIQUALIFICAZIONE
RISTRUTTURAZIONI DI SECONDO LIVELLO E RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
FONTI RINNOVABILI
RISTRUTTURAZIONE INTEGRALE
E’ Anche rilevante?
DUE CASI ANALIZZATI
RESIDENZIALE
NUOVO EDIFICIO
EDIFICIO ESISTENTE
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NUOVO EDIFICIO
L’edificio è un piccolo condominio a carattere residenziale, che si sviluppa su
cinque piani (Fig. 1). Al piano interrato si trovano i garage, al piano terra, primo e
secondo ci sono un totale di 13 unità abitative, mentre l’ultimo piano è adibito a
soffitte.
DATI GENERALI
Località
Bologna
Altitudine
54 m s.l.m.
Latitudine
40° 30’ 27”
Longitudine
11° 21’ 05”
Gradi Giorno
2259
Zona climatica
E
Destinazione d’uso
Residenziale
Tipologia
Piccolo condominio
Intervento
Nuova costruzione
Volume lordo riscaldato
3962.5 m3
Superficie esterna disperdente
1923.8 m2
S/V
0.485
Superficie calpestabile
948.8 m2
N. piani climatizzati
3
Altezza interna netta
2.70 m
N. unità immobiliari
13
ANALISI DEL COEFFICIENTE H’t
Per calcolare e verificare il coefficiente medio globale di scambio termico per
trasmissione per unità di superficie disperdente (H’T) si utilizza la seguente
formula:
dove:
′ ,
∑ / Htr,adj è il coefficiente globale di scambio termico per trasmissione dell’involucro
calcolato secondo la UNI TS 11300- 1:2014;
Ak è la superficie del k-esimo componente (opaco o trasparente) costituente
l’involucro.
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Come riportato nella tabella 2 (Tabella 10, paragrafo 2.1), trovandoci in zona
climatica E ed avendo un rapporto S/V pari a 0.485, il valore di H’T deve essere
inferiore a 0.55.
Numero
Riga
Zona climatica
Rapporto di forma (S/V)
Ae
B
C
D
E
F
1
/ ≥ . 0.58
0.55
0.53
0.50
0.48
2
. > / ≥ . 0.63
0.60
0.58
0.55
0.53
3
/ ≤ . 0.80
0.80
0.80
0.75
0.70
Il coefficiente medio globale di scambio termico per trasmissione per unità di superficie
disperdente è fortemente influenzato dalle superfici vetrate che rientrano nel calcolo. Nell’edificio
oggetto di studio le superfici vetrate rappresentano circa l’8% della superficie disperdente totale e
il 15,19% delle superfici verticali. L’edificio ha quattro diverse tipologie di finestre dotate di vetro
doppio basso emissivo e telaio in metallo a taglio termico. Complessivamente la trasmittanza delle
finestre va dal valore di 1.80 W/m2K a quello si 1.88 W/m2K.
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Ponti termici
Negli edifici ad alte prestazioni energetiche la percentuale di dispersione attraverso
questi elementi è divenuta sempre più rilevante e va quindi calcolata attentamente.
Nella progettazione è importante studiare i particolari costruttivi in modo da limitare e
corregge nel miglior modo possibile i ponti termici per poter ridurre il loro valore di
trasmittanza lineica.
Il valore di trasmittanza termica delle strutture opache verticali verso l’esterno
dell’edificio di riferimento, per la zona climatica E e per l’anno 2019/2021, è pari a 0.28
W/m2K (tabella 1, paragrafo 1.1).
Questo valore è comprensivo dei ponti termici relativi alla struttura (punto 4, paragrafo
1.1).
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I ponti termici sono stati calcolati utilizzando un software agli elementi finiti, in quanto le
casistiche presenti nell’abaco nazionale o nell’atlante dei ponti termici non rispecchiano in
pieno le caratteristiche dell’edificio.
Tale analisi comporta un dispendio di lavoro notevole, in termini di tempo, che grava
fortemente sul costo finale della progettazione.
In particolare nel caso di edifici esistenti diventa la parte predominante di tutta l’analisi
energetica.
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Nell’edificio studiato si è riscontrato che per rimanere su valori di trasmittanza media
dell’involucro opaco verticale intorno al valore di 0.28 W/m2K, escludendo elementi quali i
sottofinestra e i cassonetti, è necessario realizzare murature con trasmittanze notevolmente
ridotte vicine al valore di 0.21 W/m2K.
Questo valore cala notevolmente nel caso in cui dovessimo considerare piccole porzioni di
facciata (es. riqualificazione di una parete dell’involucro edilizio) caratterizzata da
un’ampia superficie vetrata.
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Prendendo in considerazione la parete mostrata in figura , considerando l’ampia apertura e i
ponti termici in essa presenti, si riscontra che per poter avere una trasmittanza termica
media della parete prossima al valore di 0.28 W/m2K, il valore di trasmittanza della parete
opaca verticale deve essere inferiore al valore di 0.04 W/m2K.
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La verifica del valore del rapporto fra l’area solare equivalente estiva dei componenti
finestrati e l’area della superficie utile Asol,est/Asup,utile deve essere inferiore al limite
riportato nella tabella 11
dell’appendice A (allegato 1, capitolo 3), cioè , per gli edifici residenziali in ogni zona climatica.
1)
Per calcolare l’area equivalente estiva si applica la seguente formula:
!",# ∑ $ %,!& '( (") % ' * + $$ ' ,,- ' $ !",#
dove:
Fsh,ob è il fattore di riduzione per ombreggiatura relativo ad elementi esterni per l’area di captazione solare effettiva della
superficie vetrata k-esima, riferita al mese di luglio;
ggl+sh è la trasmittanza di energia solare totale della finestra calcolata nel mese di luglio, quando la schermatura solare è
utilizzata;
FF è la frazione di area relativa al telaio, rapporto tra l’area proiettata del telaio e l’area proiettata totale del componente
finestrato;
Aw,p è l’area proiettata totale del componente vetrato;
Fsol,est è il fattore di correzione per l’irraggiamento incidente, ricavato come il rapporto tra l’irradianza media nel mese di
luglio, nella località e sull’esposizione considerata, e l’irradianza media annuale di Roma, sul piano orizzontale.
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Nell’edificio oggetto di analisi, ci si è posti nella condizione minima di superficie vetrata
dimensionandola considerando il limite di 1/8 della superficie utile del locale, come richiesto
dalla normativa italiana (articolo 5, Decreto del Ministero della Sanità 05/07/1975, in caso di
vetro singolo con g=0.87), e in modo da garantire nei locali interni un valore del fattore di luce
diurna superiore al 2%. Sono poi stati considerati gli ombreggiamenti relativi ai soli balconi
presenti.
Sotto queste condizioni, il valore del rapporto Asol,est/Asup,utile risulta superiore al limite, per cui,
non potendo ridurre l’area delle finestre, risulta evidente che l’unico elemento su cui si può
intervenire, per diminuire ulteriormente il valore dell’area solare estiva, è il fattore ggl+sh.
Le possibilità sono essenzialmente due: utilizzare vetri doppi di protezione solare con valori di
g prossimi al valore di 0.37, che hanno, però, costi alti, oppure utilizzare vetri doppi con valore
di g piuttosto elevato, (supposto compreso tra 0.50 e 0.80) e poi inserire dei tendaggi sulle
vetrature in modo da ridurre il valore di ggl+sh.
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Nel caso di studio è stata scelta questa seconda possibilità: sono stati installati vetri
doppi basso-emissivi con valore di g pari a 0.67 ed è stato aggiunto un fattore dovuto ai
tendaggi pari a 0.42.
In questo modo la verifica del rapporto Asol,est/Asup,utile risulta soddisfatta.
Al contempo però le analisi hanno mostrato due ulteriori effetti dovuti alla riduzione del valore di g.
In primo luogo si riducono gli apporti solari gratuiti attraverso le finestre comportando sicuramente dei
benefici nella fase estiva poiché viene limitato il surriscaldamento degli ambienti interni, ma non in
fase invernale quando gli apporti solari contribuiscono in modo positivo al fabbisogno energetico.
In secondo luogo, viene drasticamente ridotta la quantità di luce solare naturale che entra dalle vetrate
riducendo la percentuale del fattore di luce diurna.
Per cui, da questa analisi, si comprende come i tendaggi dovrebbero potersi considerare presenti nel
solo periodo estivo ed assenti in quello invernale per favorire l’ingresso degli apporti solari.
Inoltre portare il valore di ggl+sh a 0.35, risulta non coerente con il calcolo del fattore di luce diurna,
contrastando totalmente con una buona progettazione integrata.
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Le schermature solari
Le schermature solari possono essere di due tipi: fisse o mobili.
Le schermature fisse sono elementi solidali con l’edificio, quali aggetti, cornicioni, logge e
balconi. Queste schermature contribuiscono alla riduzione degli apporti solari all’interno
dell’edificio e vengono valutate nel medesimo modo sia nell’edificio reale che in quello di
riferimento (angoli di ostruzione esterna, aggetti verticali e aggetti orizzontali).
Le schermature mobili, invece, sono di vario tipo e vengono trattate in modo differente
all’interno della normativa. Le chiusure oscuranti, quali gli avvolgibili in alluminio, gli
avvolgibili in legno e plastica senza riempimento in schiuma, gli avvolgibili in plastica con
riempimento in schiuma, le chiusure in legno da 25 a 35 mm di spessore sono valutate ai fini
del calcolo della trasmittanza termica notturna, ma non sono computabili nel valore di ggl+sh.
Invece i tendaggi, ovvero sistemi filtranti, (alla veneziana, bianchi, colorati, con lamina di
alluminio, sia interni che esterni) rientrano all’interno del calcolo del valore di ggl,sh per
l’edificio reale. Il fattore dovuto ai tendaggi viene poi moltiplicato per il fattore di riduzione
per le schermature mobili fsh,with che varia in base al mese e all’orientamento. Nell’edificio di
riferimento il valore di ggl+sh è impostato a 0.35.
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La verifica della trasmittanza periodica richiesta dal DM del 26/6/2015 è totalmente inutile.
Le analisi fino ad ora condotte hanno mostrato che utilizzando trasmittanze termiche dell’involucro
opaco tali da rispettare i requisiti relativi all’EPC,nd e all’H’T si ottengono valori di trasmittanza
termica periodica (YIE), sia per le pareti opache verticali che per le pareti opache orizzontali o
inclinate, sempre inferiori ai limiti richiesti. Una verifica che si sarebbe potuta evitare.
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Il Dm 26/06/2015 ha introdotto tra le verifiche da effettuare il calcolo dell’indice di prestazione termica utile per
il raffrescamento.
Nell’analisi del caso di studio si è riscontrato che per avere contemporaneamente soddisfatte le verifiche inerenti
l’indice di prestazione termica utile per il riscaldamento e quello per il raffrescamento è necessario bilanciare
attentamente le caratteristiche dell’involucro.
Il valore dell’EPc,nd è influenzato principalmente dalle superfici finestrate, le caratteristiche dell’involucro opaco
contribuiscono solo in minima parte al miglioramento o al peggioramento di questo parametro sulla base delle
caratteristiche proprie della parete.
L’inserimento delle schermature mobili filtranti sulle finestre, necessarie al rispetto del limite del rapporto
Asol,est/Asup,utile, riducono notevolmente gli apporti solari.
In estate gli ambienti interni non sono surriscaldati dagli apporti gratuiti cosicché il valore dell’EP0,12 riesce ad
essere inferiore al limite imposto. Al contempo, però, la mancanza di apporti solari nella stagione invernale
produce un aumento del valore dell’EPH,nd che riesce a rimanere inferiore al proprio limite per il basso valore di
trasmittanza media dell’involucro.
Trattandosi di un edificio residenziale, una volta verificati i valori dell’EPH,nd e dell’EPc,nd, la verifica dell’indice
di prestazione energetica globale totale dell’edificio risulta facilmente soddisfatta con l’utilizzo di impianti ad
alta efficienza.
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Analisi comparativa dei miglioramenti di classe energetica di un
edificio residenziale esistente mediante interventi su involucro e su
impianto
EDIFICIO ESISTENTE
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In questo analisi si è preso in considerazione un caso di studio costituito da un edificio
residenziale costruito alla fine degli anni 70 e si sono ipotizzati gli interventi più fattibili per il
miglioramento dell’involucro che sono risultati i seguenti.
a)
b)
c)
Sostituzione degli infissi a vetro singolo, con infissi a vetro triplo.
Isolamento del solaio di copertura
Isolamento a cappotto della parete esterna.
Per ognuno di questi interventi si sono valutati in maniera rigorosa i costi totali, in termini di
materiali, di lavoro e di infrastrutture necessarie e si sono poi valutati i benefici di riduzione del
consumo di energia primaria non rinnovabile il conseguente miglioramento di classe energetica,
secondo il nuovo Decreto sulle Linee Guida della Certificazione Energetica del 26 Giugno 2015.
Successivamente si è ipotizzata l’adozione di due generatori combinati: una pompa di calore
elettrica di ultima generazione e una caldaia a condensazione, operanti in funzionamento
integrato e anche in questo caso si è valutato il costo dell’installazione e la classe energetica
ottenibile in confronto a quella di partenza con il generatore esistente.
In conclusione si sono poi incrociati i dati ottenuti per individuare la combinazione ottimale in
termini di miglioramento di classe energetica in confronto al costo di investimento necessario
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L’edificio esaminato è un’abitazione monofamiliare costruita verso la fine degli anni settanta, e
distribuita su due piani riscaldati da un’unica centrale termica e da un piano interrato non riscaldato
che è adibito a garage.
L’edificio è privo di qualsiasi tipo di isolamento: la parete esterna è costituita da una muratura a
cassa vuota dello spessore di 30 cm con intercapedine d’aria di 6 cm, i serramenti sono a vetro
singolo.
Le principali caratteristiche dell’edificio sono mostrate in Tabella.
Dati geometrici
Volume spazio riscaldato (V)
Superficie esterna (S)
Rapporto S/V
Superficie utile (Su)
522,1 m³
430,4 m²
0,824 1/m
139,8 m²
Dati involucro
Trasmittanza superfici opache verticali
Trasmittanza copertura
1,037 W/m2K
1,335 W/m2K
Trasmittanza superfici finestrate
5,747 W/m2K
Dati prestazionali secondo UNI TS 11300
Rendimento di generazione (generatore atmosferico a gas)
Rendimento di regolazione (climatica + ambiente)
84,1 %
99,5 %
Rendimento di distribuzione (autonomo periodo 1977-1993)
98 %
Rendimento di emissione (radiatori su parete esterna non isolata,
riflettente, temperatura di mandata < 65°C, altezza locali < 4 m)
95 %
Fabbisogno di energia termica
sottosistema di generazione
per
riscaldamento
all’uscita
del
Indice di prestazione energetica globale non rinnovabile
27.079,4 kWh
355,9 kWh/m2
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CLASSE ENERGETICA
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INTERVENTO
Sostituzione degli infissi a vetro singolo,
con infissi a vetro triplo
Caratteristiche.
Profondità: 86 mm / Guarnizione intermedia
Trasmittanza termica: 0,85 W/m2K
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INTERVENTO
Isolamento del solaio di copertura
Al solaio di copertura viene aggiunto l’isolante termico di spessore 12 cm, con un
rivestimento su entrambe le facce.
La struttura e le caratteristiche della nuova copertura sono mostrate in Figura
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Isolamento a cappotto della parete esterna
Alla parete esterna viene aggiunto l’solante termico di spessore 14cm
In Figura sono mostrate la struttura e le caratteristiche.
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Nella realizzazione dell’isolamento della parete e della copertura si è prestata grande attenzione
alla risoluzione di tutti i ponti termici esistenti nella struttura realizzata.
- Attacco a terra attraverso l’uso di profili particolari.
- Uso di giunti tecnici a taglio termico per il posizionamento delle tettoie.
- Rivestimento completo delle spallette delle finestre e porte.
- Risoluzione completa ponte termico di attacco fra cornicione e parete verticale come mostrato in
Figura
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Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi poste in essere per la realizzazione degli interventi di
riqualificazione energetica degli edifici sono assoggettate all’imposta sul valore aggiunto (Iva) in
base alle aliquote previste per gli interventi di recupero del patrimonio immobiliare che attualmente
sono del 10% o del 22% a seconda della tipologia dei beni o delle prestazioni
3.1 Impalcato
La misurazione dell’impalcato, verrà eseguita in base allo sviluppo del
ponteggio in proiezione di facciata.
Misure
-Area impalcato totale = 50,8 m · 8,3 m = 421,6 m2
-Perimetro pedane = 50,8 m
-Larghezza pedane = 1 m
-Area pedane = 50,8 m2
-Aped,tot = Aped · 3 ponteggi = 152,4 m2
Prezzi unitari
-Ponteggi = 7 €/m2
-Rete = 2 €/m2
-Pedana = 6 €/m2
Costi
-Ponteggi = 7 €/m2 · 421,64 m2 = 2.951,5 €
-Rete = 2 €/m2 · 421,64 m2 = 843,3 €
-Pedana = 6 €/m2 · 152,40 m2 = 914,4 €
TOTALE = 4.709,2 € + IVA 10% = 5.180,1 €
TOT/m2 = 5.180,1 € / 421,64 m2 = 12,3 €/m2
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Finestre
Gli infissi scelti fanno parte dei “beni di valore significativo” e proprio per questo si applicherà
l’Iva ridotta al 10%. Nel prezzo unitario di ogni finestra è compresa anche la rimozione del vecchio
infisso (18 €) e il montaggio del nuovo (68 €).
Nelle Tabelle sono riassunti tutti gli infissi sostituiti e i relativi prezzi e mostrato il
conteggio dei costi.
Sostituzione infissi
Q.tà
Prezzo unitario
Prezzo
Dimensioni
3
592,66 €
1777,98 €
120 x 150 cm
6005,25 €
120 x 240 cm
6 camere spess. 86 mm / Classe A
5
1201,05 €
6 camere spess. 86 mm / Classe A
2
400,02 €
800,04 €
70 x 150 cm
333,32 €
70 x 100 cm
1600,20 €
40 x 100 cm
6 camere spess. 86 mm / Classe A
1
333,32 €
6 camere spess. 86 mm / Classe A
5
320,04 €
6 camere spess. 86 mm / Classe A
Costi infissi
Importo
EUR
Totale (Lordo):
10516,79
-Sconto:
-525,84
Spese di trasporto:
315,50
Totale (IVA compresa):
10306,45
- IVA 22%:
2267,42
Totale (Iva esclusa):
8039,03
TOTALE+IVA 10%:
8842,93
Copertura
Le misure della copertura sono mostrate in
Figura
Misure
- Acop = area copertura = (5,43 · 12,55) · 2 = 136,3 m2
Prezzi unitari (IVA esclusa)
Materiali
- Membrana al vapore = 2,5 €/m2
- Pannelli isolanti = 20 €/m2
- Membrana impermeabile = 3 €/m2
Prezzo Materiali TOT = 25,5 €/m2
Manodopera
-Rimozione coppi = 2,00 €/m2
-Stesura barriera a vapore = 2,00 €/m2
-Montaggio pannelli isolanti = 3,00 €/m2
-Stesura membrana impermeabile = 2,0 €/m2
-Montaggio coppi = 7,0 €/m2
Prezzo Manodopera TOT = 16,0 €/m2
Costo
-Materiali = 25,5 €/m2 · 136,3 m2 = 3475,6 € + IVA 22% = 4240,3 €
-Manodopera = 16,0 €/m2 · 136,3 m2 = 2180,8 € + IVA 10% = 2398,9 €
TOTALE = 6639,2 €
TOT/m2 = 6639,2 € / 136,3 m2 = 48,7 €/m2 (iva inclusa)
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Cappotto
Le quote dell’edificio in pianta e in
prospetto sono mostrate nelle figure.
Misure
- Ped = perimetro edificio = 39,7 m
- Aisol = superficie muraria da isolare = (2 · 55,9 m2) + (2 · 74,3 m2) = 111,7 + 148,5 = 260,3 m2
- Lspig = lunghezza degli spigoli: dell’ edificio = 6,43 m · 4 = 25,72 m
- delle aperture = 78,1 m
- Lspig,tot = 25,7 m + 78,1 m = 103,8 m
Costo
Materiali
-Pannelli = 34.36 €/m2 · 260,26 m2 = 8942,5 €
-Profilo di partenza = 8,80 €/m · 39,7 m = 349,4 €
-Viti per il fissaggio dei profili di partenza = 36,0 €
-Tasselli = 6 €/m2 · 260,26 m2 = 1561,6 €
-Angolari = 2,70 €/m2 · 103,82 m = 280,3 €
-Collante = (5 kg/m2 · 260,26 m2) · 0,75 €/kg = 976 €
-Rete = 130 €/rotolo · (260,26 m2/50 m2) = 130 €/rotolo · (5,2 rotoli) = 676,7 €
-Rasante = (1,45 kg/m2 · 260,26 m2) · 0,75 €/kg = 283,03 € · 2 mani = 566,1 €
-Primer = (0,13 kg/m2 · 260,26 m2) · 11,00 €/kg = 372,2 €
-Intonachino = (1,9 kg/m2 · 260,26 m2) · 4 €/kg = 1978 €
Totale costo Materiali = 15739 € + 22% = 19201,3 €
Manodopera
- Montaggio dei pannelli compresi di profilo di partenza, viti, collante, tasselli e angolari
- Rasatura dei pannelli compresa di prima mano di rasante, rete in fibra di vetro e seconda mano di
rasante
- Stesura del primer
- Finitura esterna con intonachino con granulometria 0,7 mm compresa di prima mano più seconda mano
per rifinitura a civile
Prezzo Manodopera TOT = 21,00 €/m2
Totale costo Manodopera = 21 €/m2 · 260,26 m2 = 5465,5 € + 10% = 6012 €
TOTALE CAPPOTTO = 19201,3 € + 6012 € = 25213,3 € (iva inclusa)
TOT/m2 = 28033,5 € / 260,26 m2 = 96,9 €/m2 (iva inclusa)
Tabella-Costi interventi
INTERVENTO
IVA conteggiata al
22%
IVA conteggiata
al 10%
TOTALE
(IVA compresa)
Impalcato
-
5.180,1 €
5.180,1 €
Finestre
-
8.842,9 €
8.842,9 €
Copertura
4.240,3 €
2.398,9 €
6.639,2 €
Cappotto
19.201,3 €
6.012 €
25.213,3 €
TOTALE
33.027,2 €
43.420,5 €
76.447,7 €
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SOSTITUZIONE GENERATORE
Dati del generatore
Il sistema preso in considerazione è una pompa di calore aria acqua a inverter con unità interna idronica e
unità esterna collegate mediante tubazioni del circuito. La temperatura di mandata massima della pompa di
calore è 60 C alla temperatura di progetto di -5 ed è stato verificato che i radiatori, essendo stati
sovradimensionati in origine, possono fornire la potenza di progetto a questa temperatura. Questo è ancora più
vero a seguito degli interventi sull’involucro quando la potenza di progetto diminuisce.
In Tabella sono elencate le caratteristiche tecniche della pompa di calore.
Pompa di calore aria-acqua
Potenza in riscaldamento
8,5 kW
Potenza elettrica assorbita
2,1 kW
COP con temperatura aria 7°C b.s. e
temperatura mandata acqua 35°C
Temperatura mandata acqua
Alimentazione
3,97
50/25 °C
230 V/1/50Hz
Rendimento di generazione
Adottando la pompa di calore nell’edificio in esame si ottengono i rendimenti medi stagionali mostrati in Tabella
Situazione iniziale
COP stagionale pompa di calore
3,1
Rendimento di generazione medio stagionale
159 %
Situazione dopo sostituzione infissi
COP stagionale pompa di calore
3,4
Rendimento di generazione medio stagionale
174,3 %
Situazione dopo sostituzione infissi, copertura e cappotto
COP stagionale pompa di calore
3,5
Rendimento di generazione medio stagionale
179,5 %
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Valutazione costi
L’intervento per la sostituzione del generatore comporta i costi riassunti in Tabella. Anche questo intervento
usufruisce al momento delle detrazioni del 65% per riqualificazione energetica, ma nella analisi seguente si è deciso di
riferirsi ai costi lordi come detto sopra per gli interventi sull’involucro.
Tabella 8 – Costi sostituzione generatore
Pompa di calore aria-acqua
Installazione
TOTALE (IVA esclusa)
TOTALE (IVA inclusa)
TOT (con agevolazioni fiscali)
3.850 €
1.300 €
5.150 €
5.665 €
3.682 €
Installazione solo caldaia a condensazione
Si è preso in considerazione anche la sostituzione del generatore esistente solo con una
caldaia a condensazione e in questo caso i costi sono quelli riportati in Tabella.
Costi sostituzione con caldaia a condensazione
Caldaia a condensazione
Installazione
TOTALE (IVA esclusa)
TOTALE (IVA inclusa)
TOT (con agevolazioni fiscali)
1.300 €
700 €
2.000 €
2.200 €
770 €
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Sono state analizzate diverse combinazioni degli interventi descritti precedentemente, valutando i benefici
energetici che essi apportano, misurati in termini di riduzione dell’EPi rispetto al loro costo (non si considera la
detrazione fiscale del 65%).
Sostituzione dei soli Infissi (non si necessita dell’impalcato).
Tale intervento secondo i nuovi Decreti costituisce una riqualificazione energetica, in quanto l’area totale
delle finestre costituisce il 4% della superficie totale.
EPgl,nren
pre-opera
kWh
62 anno
355,9
(classe G)
EPgl,nren
post-opera
kWh
62 anno
315,6
(classe F)
Miglioramento
kWh
62 anno
Prezzo Lordo
senza detrazioni
(Iva inclusa)
€
kWh
62 anno
40,3
(11,3 %)
8.842,9 €
219,4
Sostituzione caldaia esistente con caldaia a condensazione.
Questo intervento costituisce una sostituzione del generatore.
η
102,0 %
EPgl,nren
pre-opera
kWh
62 anno
355,9
(classe G)
EPgl,nren
post-opera
kWh
62 anno
294,4
(classe F)
Miglioramento
kWh
62 anno
Prezzo Lordo
senza
detrazioni
(Iva inclusa)
€
kWh
62 anno
61,5
(17,3 %)
2.200 €
35,8
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Sostituzione degli Infissi + Isolamento della copertura (si aggiunge anche il costo dell’impalcatura esterna per il
regolare svolgimento dei lavori).
Questo intervento costituisce una ristrutturazione importante di secondo livello in quanto l’area totale delle
finestre sommata a quella della copertura costituisce il 26 % del totale.
EPgl,nren
pre-opera
kWh
62 anno
355,9
(classe G)
EPgl,nren
post-opera
kWh
62 anno
270,4
(classe E)
Miglioramento
kWh
62 anno
Prezzo Lordo
senza
detrazioni (Iva
inclusa)
€
kWh
62 anno
85,5
(24,0 %)
20.662,2 €
241,7
Sostituzione degli infissi + Isolamento della copertura + Cappotto esterno (si aggiunge anche il costo
dell’impalcatura esterna per il regolare svolgimento dei lavori e quello delle Soglie).
Questo intervento costituisce una ristrutturazione importante di secondo livello in quanto anche se la superficie
totale delle finestre, della copertura e del cappotto costituisce il 65% del totale, non ci sono interventi
sull’impianto e queste due condizioni devono essere contemporaneamente soddisfatte per avere una
ristrutturazione di secondo livello.
EPgl,nren
pre-opera
kWh
62 anno
355,9
(classe G)
EPgl,nren
post-opera
kWh
62 anno
137,4
(classe D)
Miglioramento
kWh
62 anno
Prezzo Lordo
senza
detrazioni (Iva
inclusa)
€
kWh
62 anno
218,5
(61,4 %)
45.875,5 €
209,9
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Sostituzione degli infissi + Isolamento della copertura + Cappotto esterno + Sostituzione generatore con
caldaia a condensazione (si aggiunge anche il costo dell’impalcatura esterna per il regolare svolgimento dei
lavori e quello delle Soglie).
Questo intervento costituisce una ristrutturazione importante di primo livello in quanto al contrario del caso
precedente si interviene anche sull’impianto.
η
102,0 %
EPgl,nren
pre-opera
kWh
62 anno
355,9
(classe G)
EPgl,nren
post-opera
kWh
62 anno
114,13
(classe C)
Miglioramento
kWh
62 anno
Prezzo Lordo
senza
detrazioni
(Iva inclusa)
€
kWh
62 anno
241,8
(67,9 %)
48.075,5 €
198,8
Sostituzione caldaia esistente con pompa di calore.
Questo intervento costituisce una sostituzione di generatore.
η
159,0 %
EPgl,nren
pre-opera
kWh
62 anno
355,9
(classe G)
EPgl,nren
post-opera
kWh
62 anno
192
(classe D)
Miglioramento
kWh
62 anno
Prezzo Lordo
senza
detrazioni
(Iva inclusa)
€
kWh
62 anno
163,9
(46 %)
5.665 €
34,6
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Vengono sostituiti gli infissi e viene installata la pompa di calore.
Anche questo intervento è una riqualificazione energetica.
η
174,3 %
EPgl,nren
pre-opera
kWh
62 anno
355,9
(classe G)
EPgl,nren
post-opera
kWh
62 anno
157,3
(classe D)
Miglioramento
kWh
62 anno
Prezzo Lordo
senza
detrazioni
(Iva inclusa)
€
kWh
62 anno
198,6
(55,8 %)
14.507,9 €
73
Sostituzione degli infissi + Isolamento della copertura + Cappotto
esterno con correzione del ponte termico + Sostituzione generatore con
pompa di calore.
Ristrutturazione importante di primo livello.
η
179,5 %
EPgl,nren
pre-opera
kWh
62 anno
355,9
(classe G)
EPgl,nren
post-opera
kWh
62 anno
69,5
(classe A1)
Miglioramento
kWh
62 anno
Prezzo Lordo
senza
detrazioni
(Iva inclusa)
€
kWh
62 anno
286.4
(80,5 %)
51.540,5 €
179,9
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Sono stati valutati sia gli interventi di miglioramento dell’isolamento dell’involucro che quelli di
sostituzione del generatore esistente con una caldaia a condensazione e con un sistema combinato composto da
una pompa di calore elettrica aria-acqua. Da questa analisi è emerso che l’intervento di sostituzione del
generatore con un sistema combinato è in grado di raggiungere risultati energetici migliori rispetto agli interventi
base sull’involucro con un costo specifico molto minore. Un’ottima soluzione quindi è quella di non effettuare
solo interventi di miglioramento dell’involucro, ma combinare fin dalle prime fasi i due tipi di interventi: in
particolare una combinazione molto efficace e con costi specifici estremamente bassi rispetto a quelle esaminate
è quella di sostituzione degli infissi e di installazione del generatore combinato con la quale è stato possibile
guadagnare tre classi di efficienza energetica, passando dalla G alla D.
Inoltre si è verificato che mediante l’adozione di tutti gli interventi ipotizzati sull’involucro e di quello di
installazione del generatore combinato è possibile arrivare alle classi più efficienti anche su un edificio molto
energivoro come quello esaminato. Si è verificato infatti che in questo modo si è passati dalla classe G alla classe
A1, diminuendo anche i costi specifici di investimento rispetto al caso dell’adozione di tutti gli interventi
sull’involucro.
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