TORINO TODAY TOUR | LUNGO LA SPINA CENTRALE DI TORINO

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TORINO TODAY TOUR | LUNGO LA SPINA CENTRALE DI TORINO
Un percorso per conoscere la nuova Torino, alla scoperta della trasformazione urbana che in questi anni ha
coinvolto numerose zone della città attraverso soprattutto la riconversione delle grandi aree industriali
dismesse in nuovi spazi per vivere, lavorare e produrre.
La visita percorrerà il viale della Spina centrale, toccando i più significativi interventi di riconversione
urbana e i cantieri di alcuni importanti edifici e permettendo di approfondire i temi della trasformazione.
La visita inizia con il nuovo fabbricato viaggiatori della Stazione di Porta Susa, percorrendone i tre livelli
che si sviluppano in profondità, dalla quota di città sino ai binari, e per circa il 50% della sua superficie
contiene servizi ai viaggiatori, attrezzature di pubblica utilità, ristoro, shopping e un parcheggio di prossima
apertura. Nodo centrale del Sistema Ferroviario Metropolitano, il complesso è costituito da una galleria
vetrata che emerge lungo il viale della Spina Centrale e si estende fino a corso Matteotti, raggiungendo i 385
m di lunghezza per 30 di larghezza. A sud della stazione, verso corso Vittorio Emanuele II, una torre alta 120
m ospiterà in futuro funzioni terziarie e pubbliche.
Risalendo da corso Inghilterra si potranno osservare le ultime fasi del cantiere del nuovo Centro
Direzionale Intesa Sanpaolo, la torre alta 166 metri, sede di uno dei principali gruppi bancari italiani che
ospiterà più di 2.000 persone tra impiegati e dirigenti. L’edificio è stato progettato da Renzo Piano Building
Workshop secondo i principi della trasparenza, della qualità della luce e della sostenibilità; celle
fotovoltaiche e facciate a doppia pelle rivestiranno la torre. Il progetto definisce il piano terra come spazio
permeabile: una piazza dalla quale si accederà alla sala congressi e ai servizi, affacciato sul Giardino Nicola
Grosa, il nuovo parco pubblico compreso tra il grattacielo e il Palazzo di Giustizia. Alla sommità
dell’edificio vi saranno una serra bioclimatica che comprende un ristorante, spazi e espositivi e una terrazza
panoramica, che sarà accessibile dal nucleo ascensori rivolto verso nord.
Proseguendo verso sud si potrà vedere la sistemazione superficiale del viale della Spina Centrale che
rappresenta una delle tre “centralità” del Piano Regolatore di Torino, insieme all’asse fluviale del Po e al
nuovo corso Marche. Grazie all’interramento dei binari ferroviari e la realizzazione della grande opera
infrastrutturale del Passante Ferroviario due parti di città sono state ricollegate dando vita a nuovi spazi
urbani.
Costeggiando il muro di cinta si potranno scorgere gli interventi in corso sulle ex Carceri Nuove, che
prevedono la rifunzionalizzazione dell’edificio per insediarvi uffici legati al vicino Palazzo di Giustizia. Una
parte della struttura è destinata invece a essere conservata come museo storico. A pochi passi dalle ex carceri
si raggiungerà il pregevole edificio ad H delle Officine Grandi Riparazioni (1885-1895) adibito in passato
alla costruzione e la manutenzione delle locomotive e dei vagoni, oggi al centro di un progetto di
valorizzazione promosso dalla Fondazione CRT con la Città di Torino, volto a farne un nuovo polo culturale
urbano.
Proseguendo l’itinerario sarà possibile inoltrandosi nel campus urbano della Cittadella Politecnica,
anch’esso parte del grande complesso delle dismesse Officine Grandi Riparazioni, che su circa 100.000 mq
ospita l’ampliamento del Politecnico di Torino: la vicinanza con la sede storica delle Facoltà di Ingegneria e
la presenza della nuova residenza per studenti «Borsellino» rafforzano la logica di un campus universitario
prossimo al centro cittadino. Spazi per la didattica e la ricerca sono ricavati nelle ex fucine e nelle ex tornerie
delle Officine, e in una nuova corte interrata realizzata tra i due edifici.
Si giungerà infine, ai confini occidentali della Cittadella Politecnica, alla Centrale del Teleriscaldamento,
intervento realizzato dalla società Iren Energia. Il progetto di Jean-Pierre Buffi si fonda sulla considerazione
dell’architettura industriale come scultura urbana: il rivestimento metallico avvolge i vari componenti
dell’impianto e la sua struttura portante a pilastri in cemento armato seguendo un andamento a spirale, per
conferire all’architettura un aspetto dinamico. Composta da una serie di lastre che si accavallano l’una
sull’altra, di notte la pelle metallica della centrale lascia trapelare la luce artificiale dell’interno, trasformando
l’edificio in un segno luminoso.
A cura di Urban Center Metropolitano
www.urbancenter.to.it
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