Allegato B) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Asl1 Massa Carrara 2) Codice regionale: RT RT2C0004 2bis) Responsabile del progetto: (Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16) - NOME E COGNOME:Fontana Daniela DATA DI NASCITA:25/11/1977 CODICE FISCALE:FNTDNL77S65F257F INDIRIZZO MAIL:[email protected] TELEFONO:0585493081 2 ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale): - NOME E COGNOME: Lippi Francesca CARATTERISTICHE PROGETTO 3) Titolo del progetto: I bambini con disturbi di apprendimento si allenano con il volontario del servizio civile. 4) Settore di intervento del progetto: Settore a) tutela dei diritti sociali e di cittadinanza delle persone, anche mediante la collaborazione ai servizi di cura, riabilitazione e reinserimento sociale, 4bis) Codice identificativo dell'area di intervento: Area Generale (tutela dei diritti sociali e di cittadinanza delle persone, anche mediante la collaborazione ai servizi di cura, riabilitazione e reinserimento sociale) Allegato B) 5) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Descrizione del contesto territoriale e demografico Il contesto territoriale nel quale viene effettuato il progetto è quello della provincia di Massa Carrara, che corrisponde al bacino d’utenza dell’Azienda USL1 di Massa e Carrara corrispondente ad una popolazione di n. 203.668 abitanti (fonte dati statistici Prefettura MS), suddivisi in 146.934 abitanti nella Zona Apuana e n. 56.734 abitanti nella Zona Lunigiana. Nell’anno 2011 le persone riconosciute handicappate dalle Commissioni Medico legali dell’ASL della Zona Lunigiana e Zona Apuana è la seguente: Zona Apuana Domande esaminate e definite n 1542 Classe d’età Domande con riconoscimento handicap 0-3 anni 44 4-18 anni 82 19-25 anni 14 26-39 anni 72 40-64 anni 338 >65 958 Totale 1508 di cui in gravità Con esito negativo 26 21 2 31 139 583 802 0 3 3 8 2 2 21 di cui in gravità Con esito negativo 7 9 1 7 57 352 433 2 7 3 1 8 9 30 Zona Lunigiana Domande esaminate e definite 723 Classe d’età 0-3 anni 4-18 anni 19-25 anni 26-39 anni 40-64 anni >65 Totale Domande con riconoscimento handicap 7 34 1 20 120 506 688 Alunni iscritti anno scolastico 2011-2012 suddivisi per zone e per ordine e grado Zona Alunni Iscritti Apuana Lunigiana Totale 7620 9112 16732 Iscritti scuola Iscritti Iscritti primaria secondaria 1° secondaria 2° grado grado 2766 1534 2498 2753 1186 4554 5519 2720 7052 Allegato B) Alunni iscritti alla scuola per ordine e grado che usufruiscono di insegnate di sostegno ZONA APUANA Scuola infanzia Scuola Primaria Scuola secondaria di I grado Scuola secondaria di II grado TOTALE Alunni disabili 37 Insegnante di Sostegno 35 96 85 93 69 143 369 ZONA LUNIGIANA OSE Alunni disabili 15 Insegnante di Sostegno 14 34 22 31 19 59 34 8 248 114 73 32 OSE 1 Descrizione del fenomeno Le statistiche dicono che in Italia il 4 / 10% della popolazione soffre di disturbi dell’apprendimento. A seconda dell’area colpita, si parla di disturbo specifico dell’apprendimento della lettura (o dislessia), della scrittura (o disgrafia), del calcolo (o discalculia). Si possono avere anche varie combinazioni di disturbi. Nel territorio dell’ALS 1 di Massa e Carrara: zona Apuana e Zona Lunigiana la popolazione scolastica primaria e secondaria di primo grado e secondaria di 2° grado è di n. 16732 allievi, dei quali, approssimativamente il 10% presenta difficoltà di apprendimento. I dati epidemiologici generali possono essere riassunti approssimativamente nell’ 1% della popolazione generale per il Ritardo Mentale e oltre il 5% della popolazione generale per i Disturbi di apprendimento, la stima di questi ultimi è di circa 836,6 alunni sulla popolazione scolastica totale. Cosa sono le difficoltà di apprendimento? Le difficoltà di apprendimento, semplificando un po’ le cose, sono sostanzialmente di due tipi. Il primo tipo è generico: il bambino va male a scuola perché ha trovato una maestra poco stimolante, perché è stato costretto a cambiare insegnante molte volte, perché a casa non c’è nessuno che gli compri un libro e che lo invogli a leggerlo, perché le sue caratteristiche cognitive generali non sono particolarmente adeguate allo studio teorico, perché ha una grande passione per il gioco del calcio al quale dedica, tra allenamenti e partite, decine di ore alla settimana sottratte allo studio e per mille altri motivi. Il secondo tipo è più specifico e si configura proprio come un disturbo: il bambino ha un’intelligenza adeguata, una famiglia adeguata, una scuola attenta, è normalmente motivato (almeno all’inizio) alle attività scolastiche, ci vede, ci sente eppure ………… Quando si verificano dunque delle difficoltà molto focalizzate nei tre grandi ambiti della lettura, della scrittura e del calcolo e queste difficoltà non sembrano dovute a generici fattori sociali psicologici o sensoriali si parla di disturbo specifico dell’apprendimento (o dislessia se il disturbo colpisce la lettura, disgrafia se il disturbo colpisce la scrittura e discalculia se il disturbo colpisce le attività matematiche di base). Si possono avere anche varie combinazioni di disturbi (dislessico e disgrafico). Sono stati descritti anche altri disturbi forse meno diffusi e sicuramente meno studiati, come il disturbo della comprensione del testo e il disturbo della competenza ortografica (o disortografia: il bambino scrive in modo adeguato Allegato B) ma commette molti errori). I bambini con disturbi dell’apprendimento sono a rischio di sofferenza dal punto di vista emotivo (si veda per esempio il frequente abbassarsi dell’autostima e la coomorbilità con disturbi della sfera emozionale e del comportamento) per i problemi connessi hanno bisogno di inquadramento diagnostico, consulenza alla famiglia e alla scuola, programmi abilitativi e, a seconda dell’età, misure dispensative e compensative. Tutta la letteratura sull’argomento è ormai concorde sul fatto che il lavoro di abilitazione, per lo più svolto attraverso software dedicati, dovrebbe essere frequente: ciò significa che una volta alla settimana di tradizionale seduta serve a poco, proprio come a un atleta serve a poco allenarsi di tanto in tanto. Si cerca di solito di ovviare a questo problema coinvolgendo genitori e insegnanti nel lavoro con i software specifici, ma bisogna tener conto che non tutti i genitori hanno caratteristiche adeguate a questo compito e che a scuola i bambini con disturbi di apprendimento non usufruiscono di insegnante di sostegno. La tecnologia, accompagnata dalla psicologia, oggi possono dare alla persona con problemi di apprendimento prospettive che in passato non erano pensabili. La consapevolezza della situazione e la conoscenza dei metodi e degli strumenti compensativi (simili, da questo punto di vista, a vere e proprie protesi) che possono aiutare il bambino a superare le sue difficoltà sono la premessa per fare le scelte giuste. Anche un bambino con difficoltà di apprendimento, se seguito adeguatamente, può proseguire gli studi come tutti gli altri, pur partendo svantaggiato. Se abilitare le funzioni deficitarie pare scontato è altrettanto importante sapere quali possono essere le difficoltà che il bambino potrà incontrare nel suo percorso di studi e quali sono i metodi e gli strumenti per superarle, mezzi che la tecnologia ha consentito di perfezionare sempre di più. Per vincere la battaglia contro i problemi di apprendimento non è utile concentrarsi solo sul disturbo, dedicando tutto il tempo disponibile alle attività abilitative, ma occorre invece lasciare il giusto spazio al proprio mondo personale, individuando e valorizzando le proprie doti personali e le proprie potenzialità: il paziente con difficoltà di apprendimento prima di tutto è una persona con i suoi desideri, i suoi bisogni, le sue aspettative e le sue emozioni, che deve poter vivere come tutti gli altri le cose positive della vita. La consapevolezza della situazione e la conoscenza dei metodi e degli strumenti (protesi) che possono aiutare il bambino a superare le sue difficoltà sono la premessa per fare le scelte giuste. La psicologia e la tecnologia offrono percorsi che consentono di dare al bambino dislessico le stesse possibilità degli altri bambini. Offerta dei Servizi L’Azienda USL per far fronte al problema dei bambini con disturbi d’apprendimento e portatori di handicap ha istituito il Laboratorio Ausilii che fornisce sostegno attraverso l’utilizzo di software e ausili tecnici specifici. Si tenta, in tal modo, attraverso la presenza di laboratori, di specialisti che collaborano con la scuola, psicologi e tutte le istituzioni che intervengono per diminuire il disagio, di compensare quelle carenze funzionali determinate dai disturbi. Il Laboratorio ausili per l’handicap, i disturbi cognitivi e dell’apprendimento è situato presso i locali del Dipartimento di Salute Mentale, fa parte dell’unità operativa di psicologia, offre aiuto alle persone con handicap, disturbi cognitivi e dell’apprendimento, attraverso l’uso delle nuove tecnologie: computer, periferiche adattate (per esempio tastiera espansa e/o colorata, mouse facilitati), programmi informatici, fino a strumenti raffinati come i puntatori oculari per favorire la comunicazione dei pazienti che hanno perso la capacità di comunicare verbalmente. Allegato B) Oltre alla possibilità di imparare ad usare strumenti tecnologici di aiuto, il laboratorio offre anche consulenza sugli aspetti relazionali e sui problemi comportamentali connessi, grazie alla presenza degli psicologi nel gruppo di lavoro. Il Laboratorio fornisce consulenza anche a proposito degli hardware e dei software utilizzabili nelle varie situazioni e in riferimento alle strategie da mettere in atto per aiutare il figlio o l’alunno. Gli hardware e i software scelti possono essere provati nelle sedi del laboratorio e presi in prestito con forme di comodato d’uso. Non ci sono limiti di età per l’accesso ai servizi offerti dal Laboratorio ausili. Nel laboratorio sono usati per lo più strumenti informatici (ad esempio “Dislessia Evolutiva” software della Erickson basato su attività di recupero di analisi fonologica, sintesi fonetica e accesso lessicale; un altro esempio è “occhio alle parole” della Erickson per potenziare le strategie di lettura visiva e la comprensione lessicale. Mentre gli ausili per le disabilità sono prevalentemente di tipo hardware (dispositivi tecnologici), per i disturbi dell’apprendimento gli ausili sono di tipo software (programmi informatizzati) e riguardano sia programmi abilitativi che strumenti compensativi. Per esempio un bambino con un disturbo di lettura (o dislessia) potrebbe essere particolarmente lento nella lettura delle parole, perché il processo di lettura per lui non è diventato automatico. Attraverso programmi come il “tachistoscopio” o il “trattamento sublessicale” si riesce ad automatizzare la lettura aumentandone velocità e sicurezza, con riduzione del disturbo. Personale Presso il laboratorio ausili lavorano: Uno psicologo dirigente; tre psicologi e una terapista della riabilitazione, affiancati a seconda del momento da Insegnati di sostegno, operatori socio-educativi, borsisti, tirocinanti specializzandi e volontari con il compito di studiare le necessità del caso e i software più adatti fino al limite di costruire ipertesti personalizzati sulle necessità. Il Laboratorio ausili Asl1 di Massa Carrara è suddiviso nelle due zone Apuane e Lunigiana. Nella Zona Apuana è allestita una sezione distaccata presso l’Unità Funzionale Salute mentale Infanzia e Adolescenza (UFSMIA), dove operano n 4 psichiatri; n 3 psicologi n 3 terapisti. I bambini e ragazzi con queste patologie sono seguiti con oltre 1200 sedute l’anno. In questi anni si è assistito ad un costante aumento dei disturbi di apprendimento, tanto da costituire una vera emergenza. Per far fronte al problema occorre mettere in atto ulteriori strategie, intervenendo sulla fascia cruciale “trascurata” dello sviluppo e della crescita dei bambini, quella tra i 6 e i 14 anni, integrando ruoli e professionalità diverse ( medici, psicologi, insegnanti, educatori, riabilita tori, famiglie, amici e coetanei) fin dalla diagnosi iniziale, realizzando una proficua collaborazione fra le parti. Criticità: L’offerta dei servizi in favore degli alunni che presentano difficoltà scolastiche è rivolta soprattutto ai disabili, seguiti nell’ambito scolastico dagli insegnanti di sostegno ed extra scolastico da operatori socio-educativi messi a disposizione dai Comuni e dalla Provincia, Per gli scolari che presentano disturbi di apprendimento, gli interventi sono limitati al solo aspetto riabilitativo garantito dall’ASL con propri specialisti e/o dal Laboratorio Ausilii. Le famiglie dei bambini con disturbi di apprendimento, in molti casi, per incapacità educativa o mancanza di tempo non sono in grado di garantire la continuità degli esercizi terapeutici suggeriti dagli specialisti. L’intervento dei Volontari di Servizio Civile sarà uno strumento utile, per migliorare le performance dei bambini e ragazzi individuati nel progetto, che saranno seguiti sia nell’ambito scolastico a sostegno del loro apprendimento, sia a Allegato B) domicilio per lo studio quotidiano e per dare continuità alle esercitazioni prescritte dagli specialisti. 6) Obiettivi del progetto: Il progetto di Servizio Civile che proponiamo ha lo scopo di sperimentare una metodologia che vede il volontariato come realtà extra scolastica che interagisce con la scuola, i servizi socio-sanitari e le famiglie, nell’ambito della predisposizione di strumenti di supporto ai bambini con disturbi cognitivi e dell’apprendimento. I Volontari del servizio civile lavoreranno in team progettuale e tecnico con il compito di studiare e sperimentare in una situazione diretta la validità delle soluzioni ricercate e disegnate. Il target a cui si rivolge il progetto è rappresentato da: Bambini in età scolare 8/14 anni destinatari diretti del progetto Famiglie destinatari (utenza diretta dei servizi) Operatori scolastici destinatari indiretti (insegnanti, operatori socio-educativi ecc) Responsabili e operatori socio-sanitari dei servizi degli enti (destinatari diretti in qualità di risorse umane per il funzionamento e la realizzazione degli interventi terapeutico riabilitativo I giovani del Servizio Civile che acquisiranno competenze specifiche e metodi per svolgere un lavoro di affiancamento e aiuto dei ragazzi con queste difficoltà. Obiettivo generale: 1- Sostenere l’integrazione dei bambini con difficoltà di apprendimento nell’ambito scolastico fornendo gli strumenti per svolgere le attività didattiche in modo continuo sia nell’ambiente scolastico, sia nell’ambiente di vita, secondo quanto indicato nei Progetti educativi individualizzati. 2- Sperimentare una metodologia innovativa che permetta, attraverso l’uso di strumenti informatici, di migliorare le prestazioni scolastiche e riabilitative dei bambini con disturbi di apprendimento e disturbi cognitivi. 3- Incrementare nei bambini le abilità di automatizzazione del processo di lettura. Gli indicatori generali sono di tipo qualitativo e quantitativo: Indicatori quantitativi: Decrementare il numero di errori dalla misurazione di base alle misurazioni effettuate durante e post-intervento. Misurazioni di base per ogni bambino Indicatore: n 3 misurazioni post intervento su 150 bambini seguiti in ambito scolastico e extra scolastico. Favorire, nel processo educativo, un servizio di sostegno alla famiglia e di supporto alle attività della rete familiare tramite un progetto che rappresenta un’esperienza innovativa per il sistema dei servizi e degli interventi educativi. Indicatore: n.4 interventi domiciliari settimanali per ogni bambino Allegato B) Indicatori qualitativi. Favorire l’integrazione fra operatori socio-sanitari, famiglie e insegnanti: Indicatore: n 1 incontro mensile per il periodo scolastico ( 9 mesi); Aumentare le competenze e le conoscenze di operatori, insegnanti, volontari e famiglie rispetto a questa area specifica, con lo scopo di mettere in atto risorse umane che sappiano rispondere in modo più preciso e competente a richieste di famiglie, insegnanti, educatori ecc. Indicatore: Predisposizione di n 3 opuscoli informativi. Gli obiettivi specifici si articolano: rispetto ai bambini: migliorare le prestazioni scolastiche rispetto alle famiglie ridurre il carico educativo rispetto agli enti ( ASL, Scuola ecc) potenziare l’integrazione fra percorsi di cura e attività scolastiche; migliorare la comunicazione e collaborazione fra insegnanti e specialisti rispetto ai Volontari di servizio civile: offrire una formazione sul campo relativamente alla individuazione, ricerca e sviluppo di prototipi hardware e software, rivolti ai bambini con disturbi dell’apprendimento. L’attività si svilupperà in diverse fasi che prevedono: Fase 1- Formazione generale dei volontari Fase 2- Formazione specifica Fase 3 – Avvio della fase operativa del progetto - presentazione dei volontari del servizio civile e costituzione del gruppo di lavoro - presentazione della struttura organizzativa del progetto ( ruoli e compiti di ognuno) - pianificazione dettagliata delle attività, definizione delle modalità di controllo e di verifica dei risultati. Fase 4- Preparazione delle specifiche e prototipi software finalizzati all’intervento nell’ambito dell’integrazione scolastica. In questa fase i volontari razionalizzano e consolidano: - metodologie per la somministrazione di test di screening - procedimenti per la valutazione dei risultati - definizione dei requisiti per un software didattico e compensativo - applicazione di prototipi esistenti o progettazione e realizzazione di nuovo prototipi - raccolta dati applicativi. Fase 5- Intervento diretto, supporto ai bambini con l’uso dei prototipi; collaborazione organizzata e assistita con le strutture scolastiche che hanno dato l’adesione alla sperimentazione. Fase 6- Coordinamento con gli operatori scolastici e le famiglie; Fase 7-. Monitoraggio dei Piani personalizzati e di tutta l’esperienza In tutte le fasi si applicheranno anche gli strumenti per il monitoraggio e il controllo della qualità delle azioni del progetto. Fase 8- Report finale rapporto sulle attività svolte, diffusione dei risultati, conclusioni Piano di attuazione Azioni Fase 1 Formazione generale Fase 2 Formazione specifica Fase 3 Avvio della fase operativa del progetto Fase 4 Preparazione delle specifiche e Mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Allegato B) prototipi software Fase 5 Supporto ai bambini con l’uso dei prototipi Fase 6 Coordinamento con gli operatori scolastici e le famiglie Fase 7 Monitoraggio interno su tutte le fasi dell’esperienza Fase 8 Report Finale, valutazione e diffusione dei risultati 7) Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile: 7.1 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente. La realizzazione del progetto richiede l’impiego delle seguenti risorse umane: TIPO DI RISORSA Responsabile di progetto Coordinatore di progetto Operatori di progetto Psicologi NUMERO 1 1 2 2 TIPO DI IMPEGNO Tempo pieno (36 ore settimanali) 10 h Tempo pieno 36 h settimanali Tempo pieno (36 h settimanali) Logopediste Formatori per la formazione generale Formatori per la formazione specifica Insegnanti scuola elementare Insegnanti di scuola media Insegnanti di scuola di 2 grado Insegnanti di sostegno Operatori socio-educativi 1 3 8 Tempo pieno ( 36 h settimanali 42 h 80 h 10 10 10 20 10 24 h 24 h 24 h 18 h 10 h 7.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell’ambito del progetto. Modalità di impiego dei volontari in servizio civile : Le attività svolte dai volontari sono di affiancamento scolastico al personale strutturato e nello specifico consistono in: Individuazione dei prototipi e software dedicati per l’apprendimento; Affiancamento dei bambini negli esercizi quotidiani di lettura e scrittura, con l’utilizzo di software e tecniche dedicati. Somministrazione ai soggetti individuati dagli specialisti dei test di apprendimento Monitoraggio dei risultati suddivisi in tre fasi, pre- durante – post. Raccolta dati Elaborazione di materiale informatizzato con la supervisione degli specialisti Allegato B) 8) Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10): 4 9) Eventuale numero ulteriore di soggetti da impiegare (non superiore al 50% di quelli indicati al precedente punto 8) che l'ente intende autonomamente finanziare, impegandosi ad anticipare alla regione le somme necessarie per l'intera copertura delle relative spese prima dell'avvio dei giovani in servizio: 10) numero posti con vitto: 4 11) Numero posti senza vitto: 12) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30): 30 13) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) : 5 14) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio: Obbligo ad esporre il cartellino identificativo Rigoroso rispetto delle privacy Disponibilità alla flessibilità oraria, a spostarsi per tutto il territorio dell’ASL dove sono collocate le Scuole o a domicilio dei bambini 15) Sede/i di attuazione del progetto (1): N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo (compresa eventuale partizione interna) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Laboratorio Ausilii Massa Via Marina Vecchia 74 N. giovani per sede (2) 4 (1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR. (2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 8) 16) Nominativo operatore di progetto per singola sede(almeno uno per sede): - Celi Fabio nt 03/03/1953 ( Cf CLEFBA53C01FO23F) - INDIRIZZO MAIL:[email protected] - TELEFONO:0585493084 Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Laboratorio Ausilii Massa Via Marina Vecchia 74 - HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso __Olp____________ svolto in data __26/11/2012______________ sede del corso Iistituto Galilei Carrara 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale: Il progetto sarà pubblicato nella pagina web allestita dalla ASL 1 di Massa Carrara (www.usl1.toscana.it.) L’informazione dei progetti di servizio civile dell’Azienda e dei bandi sarà effettuata: sulle pagine di informazione del giornale Aziendale sui quotidiani locali, con spot pubblicitari alle radio e TV locali; mediante la diffusione di depliant nelle sedi Aziendali, nelle biblioteche, tramite gli URP dei Comuni nei luoghi di ritrovo dei giovani e nelle Associazioni giovanili. Con l’Assessorato alla Formazione e Lavoro della Provincia di Massa Carrara e i Centri per l’impiego saranno promosse iniziative congiunte di pubblicità e sensibilizzazione sul Servizio Civile Volontario L’attività di promozione è legata al bando di selezione dei volontari e si propone, da un lato, di dare visibilità al progetto dall’altro, di orientare i giovani nella scelta di servizio civile. In particolare saranno utilizzati i seguenti strumenti: sportello informativo per i giovani; sito web, mailing list e newsletter; mass media locali: comunicati, inserzioni, spot radiofonici ecc.; materiali informativi e pubblicazioni (locandine, cartoline, brochure ecc.); L’attività di sensibilizzazione sarà svolta continuativamente durante tutto l’anno e prevede: interventi di sensibilizzazione nelle scuole superiori. eventi di sensibilizzazione e valorizzazione delle esperienze: convegni, seminari, incontri, feste; partecipazione ad eventi pubblici rivolti alla cittadinanza e ai giovani: feste del volontariato iniziative di sensibilizzazione sul territorio, da definire a seconda dei target e delle zone: gruppi informali, centri di aggregazione, informa giovani, circoscrizioni, ecc Complessivamente l’attività di promozione e sensibilizzazione ha una durata totale di n. 42 ore. 18) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto: Ill monitoraggio interno sarà curato da un “Gruppo di monitoraggio” composto da: Responsabile progetto Coordinatore dei progetti di Servizio civile Operatori di progetto Esperto del controllo direzionale e processi assistenziali La verifica del monitoraggio del progetto avverrà attraverso un percorso diviso in tre step: ex ante: costruzione degli strumenti per la rilevazione e misurazione dei dati in itinere: saranno raccolte le informazioni con predisposizione di questionari da sottoporre agli operatori per la rilevazione dell’andamento delle attività previste e realizzate e il raggiungimento degli obiettivi progettuali. La valutazione dell’esperienza del giovane sarà obbligatoriamente accertata sul piano della sua crescita personale, il raggiungimento degli obiettivi, il rapporto con gli operatori/volontari dell’ente e con gli utenti. ex post di esito:valutazione complessiva del progetto. Le fasi progettuali saranno verificate trimestralmente con la programmazione di incontri con i volontari per verificare l'andamento dell'attività, criticità ed apportare eventuali modifiche o variazioni. Strumenti di monitoraggio per l’attività: Per quanto riguarda i risultati e le performance raggiunti dai bambini oggetto del progetto, il piano di rilevazione interno prevede la misurazione, in entrata, delle abilità rivelatesi carenti in sede di diagnosi dei bambini con disturbo dell’apprendimento. Questa rilevazione può riguardare, a seconda dei casi, la velocità e la correttezza della lettura (numero di sillabe al secondo e numero di errori calcolati su brani omogenei e confrontabili), la comprensione del testo (calcolata sul numero di risposte corrette a questionari di comprensione a scelta multipla di testi omogenei e confrontabili), la motivazione al compito, lo stile di attribuzione, l’autoefficacia, gli aspetti emozionali legati alla lettura (misurati con test standardizzati come, solo per fare un esempio, il MOT-R). Sempre in entrata saranno valutati gli atteggiamenti dei genitori e degli insegnanti rispetto ai problemi specifici del bambino. Alcune di queste rilevazioni verranno effettuate di nuovo, con metodologie di test – retest, in uscita; mentre altre verranno fatte routinariamente in itinere per una valutazione periodica dei risultati del progetto. 19) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35: È richiesta una competenza di base di tipo psicologico, o pedagogico, o sociale, o educativo o informatica: laurea in queste materie o in materie affini, frequenza a uno di questi corsi di laurea o affini, frequenza di una scuola secondaria di secondo grado affine. Capacità di usare il computer nelle sue applicazioni di base. Possesso di patente auto. 20) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive utilizzate per l'acquisto di beni o servizi destinati ai giovani in servizio: Vitto per i volontari € 6.000 Spese trasporto € 2000 Materiale didattico e informatico € 800. Materiale bibliografico specifico € 3000 Strumenti ed attrezzature specifiche (Software “Dislessia e trattamento sublessicale” – Cazzaniga, Re, Cornoldi, Poli, Tressoldi, 2007, Erickson- per l’abilitazione alla lettura, “Carlo mobile” -Anastasis- e “Superquaderno” -Anastasis- software compensativi, 6 notebook e 5 netbook per il prestito agli utenti) € 15.000 Vestiario € 2500. Corso BLS € 1200. Formazione Generale € 1050 21) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Software “Dislessia e trattamento sublessicale” – Cazzaniga, Re, Cornoldi, Poli, Tressoldi, 2007, Erickson- per l’abilitazione alla lettura, “Carlo mobile” -Anastasise “Superquaderno” -Anastasis- software compensativi, 6 notebook e 5 netbook per il prestito agli utenti; Una stanza attrezzata dotata di fax telefono, una scrivania, un armadio per archivio; una biblioteca attrezzata. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 22) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Riconoscimento dei tirocini da parte delle facoltà di Psicologia dell’Università di Parma, Pisa. Apprendimento di nuove metodologie, tecniche informatiche e software per l'aiuto alle persone con disturbi dell’apprendimento. Tecniche di facilitatore sociale Le conoscenze acquisite con il corso BLS saranno certificate e sono valide e riconosciute da Enti terzi Formazione generale dei giovani 23) Sede di realizzazione: Azienda USL 1 di Massa e Carrara sede presidio distrettuale Carrara, sala consiliare, pza Sacco e Vanzetti 24) Modalità di attuazione: L’attività di formazione effettuata in proprio con formatori dell’Ente accreditati decorrerà con l’inizio del servizio dei volontari. Gli obiettivi affidati alla formazione sono: - fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente l’esperienza del servizio civile; - sviluppare la cultura del servizio civile; Il primo obiettivo “fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente l’esperienza del servizio civile” può essere declinato anche come mettere in atto strumenti e modalità che permettano di assicurare la conoscenza dei diritti e doveri, nonché del ruolo del giovane in servizio civile, in modo tale che egli impari a riconoscere il senso della sua esperienza e l’importanza dell’educazione alla responsabilità, al senso civico e alla pace. Si riportano le fasi della formazione generale Fase 1: accoglienza dei Volontari L’accoglienza e l’inserimento dei Volontari saranno seguiti essenzialmente dal Coordinatore dei Progetti del Servizio Civile, dal Responsabile del progetto e dagli operatori di progetto, Fase 2: patto formativo e modalità della formazione Fase 3: Calendari delle lezioni teoriche, suddivise in 7 giornate di 6 ore formative in aula. I volontari saranno dotati di una cartella completa che viene consegnata e illustrata al momento della presa servizio, contenente materiale didattico e dispense. Tale cartella contiene, la documentazione Servizio Civile regionale, legge regionale n 7 del 2 marzo 2012; la carta etica del servizio civile nazionale; dispensa sulla Costituzione dispense e articoli su volontariato e SCN dispensa sulla normativa della Privacy materiale di documentazione sulle Leggi Sanitarie; Regolamento Aziendale; Codice di comportamento etico dei dipendenti · questionari per la verifica dell’apprendimento; · cartellina con blocco notes; · materiali per le esercitazioni pratiche. Le metodologie dunque si possono riassumere in: lezioni frontali e dinamiche non formali, compresi lavori di gruppo ed individuali e restituzione in plenaria; discussione; role playing; problem solving; brainstorming; esercitazioni pratiche. Le attrezzature utilizzate sono: lavagna luminosa; lavagne a fogli mobili; pc e videoproiettore per la proiezione di slide e quanto altro, postazioni multimediali con collegamento internet in caso di necessità didattica. E’ previsto un registro di presenza sia per i volontari che per i docenti 25) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Nella conduzione dell’esperienza formativa si cercherà il massimo coinvolgimento dei partecipanti attraverso l’impiego di una metodologia interattiva. Sarà posta una grande attenzione al processo attraverso cui si realizza l’apprendimento, al contratto psicologico, al clima, al protagonismo che il processo permette e sostiene oltre ai contenuti. Per questo nel processo formativo si dovrà trovare un giusto equilibrio fra esigenze di programmazione (prevedere in anticipo ciò che si farà) ed esigenze di accompagnare il processo del gruppo in formazione. Di conseguenza, pur mantenendo i contenuti indicati, la sequenza degli stessi potrà essere cambiata in funzione del processo del gruppo. Le metodologie adottate dovranno stimolare nei vari discenti il desiderio di ricercare le critiche e la supervisione. Esse si avvarranno di : Lezione frontale Argomentazione e discussione Lavori di gruppo Proiezioni di video e filmati foto linguaggio, debrefing Al termine del percorso formativo i giovani in servizio civile saranno in grado di: • acquisire una coscienza civile basata su principi di cittadinanza attiva, uguaglianza, solidarietà. • comprendere il ruolo del Volontario all’interno dell’azienda, i diritti e le responsabilità nell’utilizzare procedure di lavoro e strumenti specifici ai diversi contesti integrarsi per formare una rete di scambio e supporto nel ruolo ricoperto 26) Contenuti della formazione: Modulo 1- 1° giorno 6 ore Il servizio Civile significato e il contesto di riferimento nella realizzazione del progetto “L’identità del gruppo in formazione. Presentazione dei volontari partecipanti, del Formatore Generale dell’Ente. Presentazione staff, presentazione del percorso generale e della giornata formativa. L’organigramma aziendale, il regolamento aziendale Patto d’aula L’identità del gruppo in formazione. Raccolta aspettative e preconoscenze del servizio civile volontario, raccolta idee di servizio civile, motivazioni, obiettivi individuali. presentazione dei volontari evidenziando le aspettative sul corso e sul servizio civile. Presentazione individuale dei volontari, legata alle motivazioni che li hanno portati alla scelta del Servizio Civile. Costituzione di gruppi per sviluppare dinamiche relazionali, cooperazione, collaborazione riflettendo sulle proprie modalità di interazione con gli altri. Obiettivo della prima giornata è essenzialmente quello di far comprendere ai volontari l’importanza del contenitore in cui sono inseriti. Illustrazione del contesto. Somministrazione del questionario d’entrata Modulo II 2° giorno 6 ore “Il contesto aziendale” Il codice deontologico professionale Il ruolo dell’U.R.P. Conoscenza della carta dei servizi aziendale Normativa regionale: Il Piano Sanitario Regionale,il Piano Sociale Regionale Disposizioni sulla corretta informazione e sulla privacy. Il concetto di qualità di un servizio e le caratteristiche che lo definiscono tale Informazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro Modulo III 3° giorno 6 ore La Normativa vigente e la carta di impegno etico Carta di impegno etico del servizio civile volontario Il servizio civile volontario: specificità, modalità di servizio, diritti doveri,condizioni assicurative, ferie, permessi, malattia, orario. In questo modulo si illustreranno i punti fondamentali dell’impianto normativo relativo al servizio civile, con particolare attenzione alla presentazione della sua valenza etica. Si presenterà la Carta di impegno etico cercando di farne cogliere il senso ai volontari. Un’attività da cui può scaturire una discussione consiste nel provare a riscrivere la Carta etica locale. Modulo IV 4° giorno 6 ore Il dovere di difesa della patria dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale. La storia dell’obiezione di coscienza/della difesa della patria in una prospettiva di genere: oltre il rifiuto della leva militare. L’istituzione del servizio civile volontario: dall’esperienza delle ragazze a quella dei giovani – elementi normativi Questo modulo ripercorre la storia dell’obiezione di coscienza (si possono utilizzare le attività proposte in questo manuale) facendo particolare attenzione al ruolo che delle testimonianze di alcune delle battaglie portate avanti dalle donne. Infine si passerà a spiegare il passaggio dal Servizio civile obbligatorio all’’istituzione del Servizio civile nazionale volontario e del servizio civile Regionale, con un confronto fra le affinità e le differenze. Modulo V 5° Giorno 6 ore La difesa civile non armata e non violenta Obiettivi Conoscere i principi e le pratiche della non violenza, aumentando le capacità di gestione dei conflitti. Contenuti: le forme del conflitto e le modalità di gestione la non violenza: dalla teoria alla pratica. Il modulo proverà a presentare ai volontari la pace e le pratiche di non violenza come strumenti di inclusione. Si cercherà di decostruire il concetto di conflitto, anche presentando esempi concreti di pratiche non violente. Modulo VI 6° giorno 6 ore “Il lavoro per progetti” Contenuti: “Che cos’e’ la progettazione sociale? Quali sono i suoi principi cardine? Come si esplicita in un lavoro metodico e organizzato? Come valutare i risultati? Che significa avere a che fare con persone che producono servizi spesso “immateriali”? Nell’affrontare il tema della progettazione sociale si farà riferimento inoltre agli specifici settori di attività ed alle aree di intervento previsti per le attività di servizio civile, in modo che i volontari abbiano chiaro quale sia il campo nel quale si esplica la funzione di tale servizio. Verrà illustrato il metodo della progettazione nelle sue articolazioni compresa la fase della valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto. Si sosterranno i volontari nel conoscere e approfondire metodi per la auto-valutazione della propria crescita esplicitando anche come può avvenire da parte diversa la valutazione della crescita umana dei volontari in servizio civile. Obiettivi: Sostenere la crescita dell’individuo e del gruppo nel riconoscere la propria condizione di persone impegnate nel civile e nel sociale, anche attraverso la autovalutazione dei risultati del proprio progetto di servizio civile volontario. Si farà riferimento esplicito agli specifici settori di attività dei progetti di servizio civile individuando per ognuno a specifica modalità di lavoro per progetti. Modulo VII 7° giorno 6 ore La solidarietà e forme di cittadinanza La cittadinanza attiva e il volontariato. L’obiettivo è rafforzare il concetto di cittadinanza attiva, conoscere il mondo del Volontariato nella Provincia di Massa Carrara. Testimonianza di esperienze di cittadinanza attiva, a confronto: associazionismo, comitati, organi consultivi; pratiche del consumo critico e comportamenti sostenibile Questo modulo intende in una prima parte far riflettere i volontari sul valore della cittadinanza attiva e presentare loro la realtà del volontariato. Attraverso le attività proposte ed eventuali proiezioni si cercherà di sviluppare il tema e presentare la Carta dei Valori del volontariato 27) Durata (espressa in ore): Il programma di formazione generale del presente progetto prevede il ricorso alla lezione frontale per 22 ore (oltre il 50% del monte ore complessivo) e il ricorso alle dinamiche non formali per altre 20 ore per un totale di 42 ore. Si prevede la partecipazione dei volontari alla formazione curata dal Crescit pari a n 10 ore. Totale 42 h + 10 h formazione Crescit Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani 28) Sede di realizzazione: Sede Laboratorio Ausilii Via Marina Vecchia 74 Massa 29) Modalità di attuazione: La formazione sarà effettuata in proprio con personale dell’ASL, per garantire il corretto inserimento dei volontari nel contesto organizzativo in cui si realizza il progetto, fornendo tutte le informazioni indispensabili per la realizzazione dei percorsi individualizzati di ogni bambino. La formazione della durata complessiva di 72 ore sarà divisa in due parti: la prima con lezioni teoriche della durata di circa n 30 ore da svolgersi nella prima settimana di servizio, a cui i Volontari inseriti nel progetto sono tenuti a partecipare. La parte pratica di 42 ore sarà effettuata in sede di progetto o nelle scuole individuate per la sperimentazione. Le uscite esterne saranno intervallate da rientri in sede dove con gli operatori di progetto sarà effettuata di volta in volta una verifica e restituzione su quanto rilevato. 30) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Le lezioni teoriche saranno effettuate attraverso la proiezioni di diapositive e sarà fornito materiale elaborato dai docenti. Nel corso degli incontri verranno simulate tipologie di situazioni che i volontari spesso dovranno affrontare nella pratica quotidiana. Le lezioni pratiche rappresenteranno pertanto momenti di confronto diretto in cui i volontari concretizzeranno quanto appreso e verificheranno la competenza che staranno acquisendo. 31) Contenuti della formazione: La formazione specifica è articolata in una parte in aula di n 30 ore durante il quale sarà effettuato un corso teorico sui disturbi di apprendimento La parte pratica pari a 40 ore consiste in esercitazioni con software abilitativi finalizzati ad acquisire: • padronanza dei software per favorire l'automatizzazione dei processi di lettura e di calcolo; • padronanza dei software per favore la comprensione del testo e la soluzione dei problemi; • padronanza dei software e dei programmi cartacei per favorire la abilità di studio; apprendimento delle corrette modalità relazionali per lavorare con questi software e questi strumenti cartacei; • padronanza e uso di strumenti compensativi informatici con particolare riferimento al quelli a sintesi vocale; • padronanza e uso di software per la costruzione di mappe concettuali; • corretto utilizzo di audiolibri. E’ prevista la partecipazione dei volontari a seminari promossi dall’Azienda e/o dalla scuola Corso BLS certificato e valido ai fini del curriculum vitae. 32) Durata (espressa in ore): 72 ore. E’ prevista la partecipazione dei volontari a tutte le giornate organizzate dalla Regione Toscana con l’Associazione Filigrane all’interno delle Politiche Giovanili Altri elementi 33) Presenza di almeno una delle altre figure previste per la gestione del servizio civile regionale (diversa dall'Operatore di Progetto) che nell'ultimo anno abbia frequentato il corso di formazione o/e/o aggiornamento programmato dalla Regione Toscana (o si impegni a parteciparvi entro l'anno in cui si realizza il progetto): Lippi Francesca Coordinatore Progetto corso frequentato __WorkShop data del corso 5/11/2012 sede Istituto Galilei Carrara Fontana Daniela Ruolo Responsabile Progetto si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI ; 34) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto alla formazione aggiuntiva programmata dalla regione Toscana: SI 35) Attestazione che all'interno del medesimo bando sono stati presentati progetti per un numero complessivo di posti inferiori al 50% di quelli richiedibili in base alla categoria di appartenenza: SI n° progetti presentati: ___5___ n° posti richiesti complessivamente: ___25______ 36) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto ad almeno due manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle politiche giovanili della regione Toscana: SI Il sottoscritto Maria Teresa De Lauretis nato a ____Roma_______ il ___16/10/1953____________ in qualità di responsabile legale dell'ASL1 Massa Carrara chiara che l'ente che rappresenta è in possesso di tutti i requisiti previsti per l'iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale (art. 5 comma 1 legge regionale n. 35 del 25/07/2006). Data Il Responsabile legale dell’ente