Ragioni per una “Lettura del territorio” E’ da due anni che come Chiesa Diocesana abbiamo fatto la scelta della “Lettura del Terriotorio” che significa imparare a conoscere, a vivere e saper interpretare le caratteristiche dell’ambiente nel quale viviamo (spazio sociale). Fare una Lettura del Territorio significa avviare un’azione complessa dal punto di vista sociologico che porti verso la conoscenza della storia e delle relazioni tra le persone che vivono in un qualunque ambiente sociale (il Territorio). Pertanto leggere il proprio territorio vuol dire conoscerlo e anche contribuire a costruirlo, rispettarlo, viverlo. Leggendo il Territorio si acquisiscono tutti quei dati sociali che sono necessari aduna Pastorale attenta a tutti soggetti che si vuol scoprire, raggiungere in una parola… servire. E’ vero si tratta di un’azione che può sembrare complessa, molto impegnativa, che richiede lavoro serio ma una volta fatto snellirà, accompagnerà, migliorerà molto del nostro lavoro pastorale; ad esempio ciascuna delle Missioni che si avvieranno o si continueranno, conoscendo i dati della Lettura del Territorio, ti renderanno il lavoro molto più semplice, lo prepareranno, lo semplificheranno. Premessa al lavoro di raccolta dati Saper agire su un contesto territoriale, studiarlo, significa saperlo leggere e comprendere. Quando si parla di lettura del territorio si fa riferimento ad un'attività strutturata di analisi della comunità locale che va oltre le impressioni, la conoscenza soggettiva e l'esperienza personale. La lettura del territorio rappresenta quindi un'attività fondamentale per due ragioni: - perchè ogni attività rivolta alla comunità locale, deve tener conto di ciò che c'è e di ciò che manca sul territorio; - perchè dalla condivisione della lettura del territorio comincia il processo di integrazione. Obiettivi Il primo incontro con i volontari per la raccolta dati intende: - fornire gli strumenti concettuali semplici e operativi per affrontare in modo corretto la raccolta dei dati per la lettura del proprio territorio; - proporsi come risorsa del proprio territorio. Metodologia Si impiegherà una metodologia descrittiva che si limiterà a trascrivere i dati delle persone (delle famiglie, enti…ecc.), solo in un secondo momento si interagirà con degli esperti messi a disposizione dall’Ufficio di Pastorale Sociale per la vera e propria “Lettura del Territorio”. Il metodo utilizzato si fonda sull'attivazione dei volontari delle nostre comunità parrocchiali, sotto la guida di un responsabile (oltre al parroco), per raccogliere i dati descrittivi delle famiglie e degli Enti principali del Territorio parrocchiale. In un percorso di esplorazione e conoscenza delle risorse e dei limiti del contesto di riferimento e di ascolto profondo delle esperienze del territorio. Solo in un secondo momento i risultati ottenuti dal lavoro sul territorio (percezione da parte dei soggetti coinvolti) saranno messi a confronto con i dati provenienti dalle fonti ufficiali (censimento, piano di zona, analisi sociale del contesto realizzata da altri soggetti istituzionali). I livelli di analisi delle informazioni raccolte saranno due: - Limiti/Risorse interne alle realtà ecclesiali locali - Limiti/ Risorse esterne Dal bilancio complessivo si delineerà un quadro di insieme del contesto che tenendo conto sia della condizione oggettiva che della percezione soggettiva della comunità rispetto ai bisogni e alle risorse presenti, costituirà base per la programmazione della presenza e delle iniziative nel territorio. Tappe Fasi Attività Incontri zonali di presentazione del piano della ricerca e degli strumenti Mappatura del territorio (raccolta dati e informazioni) Laboratori di lettura condivisa dei risultati Avvio di approfondimento durante la Missione Risultati Tempistica novembre 2012 Ottobre 2012 – giugno 2013 settembre – ottobre 2013 Novembre - Dicembre 2013 Destinatari Le nostre Comunità Parrocchiali: con Gruppi, Movimenti, Associazioni, Confraternite… gli enti aggregativi, i clubs, le scuole, i circoli ecc. Soggetti coinvolti Realtà ecclesiali locali (parrocchie, rettorie, santuari, comunità religiose, gruppi, movimenti, associazioni, Centri di ascolto caritas, Azione Cattolica, ecc.) all’interno della quale si sceglieranno dei volontari. Strumenti. 1) Scheda di descrizione delle famiglie 2) Scheda di descrizione Risorse 3) Mappatura del Territorio 1)Scheda di descrizione delle famiglie. 2)Scheda di descrizione Risorse (Scuole, centri sociali o aggregativi vari, oratori ecclesiali e non, centri di ascolto, strutture e Servizi pubblici e privati, Bar, Pub, Attività Commerciali). Denominazione Ente Via Finalità Membri interessati Problematiche 3)Mappatura del territorio(possono esser utilizzati altri modi per la raccolta dei dati). Prima di iniziare con la raccolta dei dati relativi al proprio territorio (la Parrocchia), è necessario reperire dei volontari per la raccolta dati (orientativamente circa 10 persone, ma possono esser di più o di meno, il tutto dipende dal materiale a disposizione). Si consiglia di dotare tutti i volontari di Tesserino di riconoscimento della Parrocchia con foto e con la firma del Parroco per evitare che si presentino a nome della Parrocchia degli estranei. Si scelgano due volontari che facciano da responsabili, dopo di che si passa al suddivisione del proprio Territorio (la Parrocchia), ad esempio si suddivide in 5 Zone (denominandole: Zona A, B, C, D, E). Ciascuna delle cinque Zone viene affidata a due Volontari per la raccolta dei dati i quali aiutati dal Parroco, fanno una mappa delle abitazioni della propria Zona, fatta la quale si passa casa per casa a reperire i dati (vedi scheda delle famiglie). Si suggerisce di far conoscere per tempo (magari affiggendo un Avviso alla porta della Palazzina o dell’abitazione interessata) il giorno e l’ora in cui i Volontari andranno per riempire la Scheda; oppure la Scheda può esser lasciata a qualcuno della Famiglia che la riconsegnerà in Parrocchia o a uno dei due Volontari della Zona. Finita la raccolta dei dati che verranno consegnati ai due Responsabili o al Parroco. Quando di tutte le Zone saranno raccolti i dati, con l’aiuto degli esperti messi a disposizione dal Dipartimento Pastorale tramite l’Equipe per la Lettura del Territorio, si passerà all’applicazione delle Schede La nostra Comunità e Luci ed Ombre messe a disposizione già da tempo. Per ogni chiarimento chiedere a Don Mario Sorce 3271280164.