comunicato stampa
Bologna, 12 novembre 2012
Responsabilità sociale on-line: Hera prima in Italia
La multiutility in cima alla classifica stilata dalla società Lundquist, che valuta la
comunicazione su web in tema di responsabilità sociale delle 100 maggiori società italiane
quotate.
Hera prima in classifica
Hera si conferma ai vertici nazionali nella comunicazione della responsabilità sociale (CSR) sul web. Lo
afferma la prestigiosa classifica elaborata da Lundquist (www.lundquist.it) in cui viene monitorato l’impegno
delle 100 maggiori società italiane nel comunicare sul web i risultati delle proprie azioni di natura sociale,
etica e sensibilizzazione ambientale. Nel 2010, la multiutility era salita sul gradino più alto del podio, nel
2011 era arrivata terza: quest’anno ha nuovamente scalato la classifica, piazzandosi al primo posto con 76,5
punti su 100 e scalzando Gruppi come Fiat e Unicredit. Il premio è stato consegnato venerdì scorso a Torino
da Lundquist, la società di consulenza che ogni anno presenta un’indagine sul tema, contenuta in una
ricerca più ampia che ha preso in esame più di 220 società in Europa, raggruppate in cinque classifiche
diverse (Europa, Germania, Italia, Paesi nordici, e Svizzera). In Italia sono state analizzate 100 grandi
società, anche tra le non quotate, tra quelle che pubblicano un bilancio di responsabilità sociale. E la media
è purtroppo molto bassa: 34 punti su 100.
I punti di forza di Hera
La ricerca, attraverso una valutazione di 68 parametri, valuta la quantità e la qualità con cui le aziende
mettono sul web a disposizione dei propri stakeholders, clienti, azionisti, dipendenti, fornitori, cittadini,
informazioni utili a misurare l’impatto sociale, ambientale ed economico della propria attività. Per esempio,
l’interattività (uso di social media, blog o podcast) e la comunicazione visuale (video e grafici).
Per Hera questo significa la valutazione di centinaia di informazioni, proposte attraverso diversi strumenti online. Ad esempio, la pubblicazione in tempo reale delle emissioni dei termovalorizzatori gestiti, l’evidenza
della qualità dell’acqua erogata per ciascun comune, il dettaglio con cui viene rendicontato il valore aggiunto
economico prodotto per il territorio, il livello delle perdite idriche nelle reti, la tracciabilità della raccolta
differenziata o l’indice di frequenza degli infortuni all’interno del Gruppo. O la web-chat sulla responsabilità
sociale d’impresa, che viene condotta subito dopo la presentazione del Bilancio di Sostenibilità: uno dei primi
esempi in Italia, estesa da quest’anno anche al report tematico sulla qualità dell’acqua potabile, In buone
acque.
La prima posizione di Hera, secondo la motivazione del premio, parla di ottime performance in tutti i campi.
In particolare, “il sito si presenta molto user-friendly, ricco di informazioni – spiega Lundquist – ed è
supportato da strumenti di dialogo web-based come applicazioni, web chat, social network”.
Bilanci sociale on line: Italia fanalino di coda
Dalla ricerca sono emerse varie considerazioni sulla situazione italiana rispetto alla comunicazione web delle
aziende in tema di responsabilità sociale. Secondo i dati di Lundquist, che ha condotto più di 400 interviste,
solo il 12% delle grandi aziende italiane usa Facebook o Twitter per i temi CSR. Solo 10 su 100, ancora,
sono quelle presentano in maniera interattiva i dati. Infine, ben il 47% delle maggiori società quotate in Italia
non investe nella rendicontazione formale di temi CSR. Molte fra quelle più grandi, non redige affatto alcun
bilancio di sostenibilità.
Chiarini: “Comunicare la responsabilità sociale è un dovere. E l’Italia deve molto migliorare”
“L’indagine di Lundquist ci rende particolarmente orgogliosi, visto l’impegno che Hera ha sempre dimostrato
nella comunicazione al cittadino delle proprie azioni di responsabilità sociale - spiega Maurizio Chiarini,
Amministratore Delegato Hera e Presidente di Impronta Etica, associazione per la promozione e lo sviluppo
della responsabilità sociale d’impresa – Siamo determinati a continuare in questa direzione, migliorandoci
sempre di più per una comunicazione completa e trasparente delle nostre performance economiche,
ambientali e sociali. Allo stesso tempo, ci impegneremo nel diffondere la cultura della responsabilità sociale
nel nostro paese, dove c’è sicuramente bisogno di fare uno scatto in avanti su questi temi”.