presentato il “numero zero” del Bilancio di Sostenibilità

COMUNICATO STAMPA
HERA S.p.A.: presentato il “numero zero” del Bilancio di Sostenibilità
Il gruppo Hera, a meno di un anno dalla nascita, ha presentato il “numero zero” del proprio bilancio
di sostenibilità, diventando una delle prime società, nel settore delle multiutility italiane, in possesso
di uno strumento conforme ai criteri individuati dagli standard internazionali.
Il bilancio di sostenibilità, articolato nelle dimensioni economica, sociale e ambientale, è uno
strumento di monitoraggio, rendicontazione e comunicazione utile a tutti i gli interlocutori, non solo a
quelli economici, in primo luogo per conoscere il Gruppo secondo criteri di trasparenza e
comprensibilità e in secondo luogo per valorizzarne le attività in ambito sociale e ambientale e la
loro integrazione e complementarietà con gli obiettivi di massimizzazione dei risultati economici.
Le motivazioni principali che hanno spinto il Gruppo Hera a redigere un Bilancio Sociale,
collegamento e prosecuzione di quello civilistico, sono da ricercarsi nella volontà di soddisfare le
esigenze di clienti e dipendenti mantenendo elevati criteri di compatibilità ambientale e nella
consapevolezza che la valutazione di un’azienda, esclusivamente dal punto di vista del profitto, è
limitativa.
Una società come Hera a maggior ragione, per Ia peculiarità dei servizi che offre, interagisce
fortemente sul territorio con diversi portatori di interessi, interni ed esterni e per questo i classici
indicatori economico-patrimoniali sono stati affiancati ed integrati da ulteriori criteri di valutazione
sociali ed ambientali, in base ai quali Collaboratori, Azionisti, Clienti e Fornitori da un lato e
imprenditori e manager dall’altro, svilupperanno le proprie decisioni strategiche.
A dimostrazione di come la maggior parte del valore creato dalla società ricada sul territorio di
riferimento del gruppo si evidenzia come il 52% del valore aggiunto globale venga assorbita dal
personale in termini di retribuzioni ed elementi accessori, mentre al sistema impresa venga
riservato il 23%, in termini di ammortamenti e quindi di nuova capacità di investimento.
Distribuzione del valore aggiunto globale
Nel settore energia si riscontra come il quantitativo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili o
assimilate, risulti in forte crescita a fronte di un decremento fatto registrare dalla produzione da fonti
convenzionali.
Nel settore ambiente si può invece apprezzare come la percentuale di rifiuti smaltiti in discarica sia
progressivamente diminuita nel corso degli ultimi anni, passando dal 56% del 1997 al 38% del
2002, attestandosi su un valore nettamente inferiore alla media nazionale, che nel 2000 era del
72%.
All’interno del bilancio sociale, assume poi una particolare rilevanza la sezione dedicata agli
investimenti.
Dal 2003 al 2007 Hera investirà 850 milioni di Euro ripartiti all’interno dei tre settori di business, con
forte attenzione per il settore energetico dove saranno investiti oltre 290 milioni di euro, da
destinare principalmente all’efficientamento energetico del sistema locale.
In ambito ambientale l’impegno della società sarà invece concentrato verso il potenziamento delle
raccolte differenziate e verso un aumento delle attività di compostaggio, biostabilizzazione e
termovalorizzazione per ottenere un sempre maggiore recupero di materia ed energia dalla
valorizzazione dei rifiuti.
Infine per quanto concerne il ciclo idrico, la maggior parte degli investimenti riguarderà
l’ammodernamento della rete idrica con l’obiettivo di ridurre le perdite e il potenziamento degli
impianti di depurazione e della loro efficienza ambientale.
“La performance economica” ha commentato il Presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano” è
strettamente connessa al grado di legittimazione sociale ed all’uso efficiente delle risorse naturali.
La sostenibilità diventa quindi un obiettivo strategico per una Azienda quale è Hera, che vuole
perseguire uno sviluppo economico duraturo, coerente con le esigenze di promozione e tutela
sociale e compatibile con l’ambiente.”
Bologna, 12 ottobre 2003