LAUREA IN MATEMATICA Esame di profitto di Geometria 2 Modulo di Algebra lineare giugno 2014 1. Sia G un gruppo abeliano di cardinalità finita non ciclico generato da 2 elementi g1 e g2 e siano a1 g1 + a2 g2 = b1 g1 + b2 g2 = 0G , a1 , a2 , b1 , b2 ∈ Z, delle relazioni complete per questi generatori, cioè la matrice a1 a2 A := ∈ M(2, Z) b1 b2 è di presentazione per lo Z-modulo G. Quale delle seguenti condizioni i) det A = 0; ii) det A = 1; iii) det A = 2 è compatibile con i dati? (a) la i; (b) la ii; (c) la iii; (d) né i, né ii, né iii. Soluzione. Una diagonalizzazione di A prevede che la matrice sia moltiplicata a sinistra e a destra per matrici invertibili, cioè per matrici aventi determinante ±1, essendo questi gli unici interi invertibili: dunque una diagonalizzazione di A produce una matrice d1 0 D= 0 d2 tale che d1 d2 = ± det A. Si possono fare a questo punto le seguenti considerazioni: • se fosse det A = 0, uno almeno tra d1 e d2 dovrebbe essere 0, sia d2 , e G sarebbe isomorfo a Zd1 ⊕ Z se d1 = 6 0, a Z2 se anche d1 = 0, ambedue gruppi di cardinalità infinita; • se fosse det A = 1, allora |d1 | = |d2 | = 1, e ciò richiede che ogni generatore di G è nullo; • se fosse det A = 2, allora non è restrittivo supporre |d1 | = 1 e |d2 | = 2 e G sarebbe isomorfo a Z2 . 2. Si ponga S := X ∈ M(5, Q) : X 6 = X 3 e sia A ∈ S una matrice di polinomio caratteristico T3 (T − 1)2 . Individuare l’affermazione corretta: (a) una tale matrice A non può esistere; (b) la classe di similitudine di una tale matrice A è univocamente determinata; (c) vi sono precisamente due classi di similitudine per una tale matrice A; 1 (d) vi sono precisamente tre classi di similitudine per una tale matrice A. Soluzione. Il polinomio minimo di A deve dividere T6 − T3 = T3 (T − 1)(T2 + T+1), ma divide anche T3 (T−1)2 . Poiché il prodotto dei divisori elementari dà il polinomio caratteristico, per i divisori elementari di A si possono presentare solo i seguenti casi: • T − 1, T − 1, T3 ; • T − 1, T − 1, T2 , T; • T − 1, T − 1, T, T, T. Dunque vi sono tre possibili classi di similitudine. 3. Si denoti con V lo spazio vettoriale M(2, k) delle matrici 2 × 2 a coefficienti in un dato campo k. Tra le seguenti affermazioni riguardanti un endomorfismo ϕ di V di polinomio caratteristico (T − a)(T − b)(T − c)(T − d): - ϕ è idempotente se, e solamente se, {a, b, c, d} = {0k , 1k }; - ϕ commuta tutti gli endomorfismi di V se, e solamente se, a = b = c = d; - ϕ è diagonalizzabile se, e solamente se, a, b, c, d sono a due a due distinti; quelle corrette sono: (a) nessuna; b) esattamente una; (c) esattamente due; (d) tutte; Soluzione. • Certamente se ϕ è idempotente i suoi autovalori sono 0k e 1k , ma non tutti gli endomorfismi di V aventi autovalori 0k e 1k sono idempotenti, per esempio quelli di polinomio minimo T2 (T − 1k )2 ; • un endomorfismo che commuta con tutti gli endomorfismi è scalare, ma non tutti gli endomorfismi aventi un unico autovalore a sono scalari, per esempio quelli di polinomio minimo (T − a)r per r > 1; • se a, b, c e d sono a due a due distinti certamente ϕ è diagonalizzabile, ma non tutti gli endomorfismi diagonalizzabili hanno autovalori distinti, per esempio quelli scalari. 4. Si consideri l’endomorfismo lineare ϕ di Q3 individuato dall’applicazione (x, y, z) 7→ (x, az, y + bz). Tra le seguenti condizioni sui parametri a e b individuare quella che garantisce che ϕ abbia periodo 3. (a) a = b = 0; (c) a = b = −1; (b) a = 0, b = 1; (d) a = 0, b = −1; Soluzione. Se ϕ ha periodo 3 deve essere in particolare invertibile (l’inverso in tal caso è ϕ2 ): sono quindi da escludere i casi (a), (b), (d) nei quali ϕ ha rango 2. Si può controllare che ϕ3 = idQ3 nel caso (c). 2 5. Sia ϕ ∈ EndR R5 . Tra le seguenti informazioni individuare l’unica che non determina univocamente i divisori elementari di ϕ: (a) ϕ4 = 0EndR R5 6= ϕ3 ; (b) ϕ2 = ϕ e dim ker ϕ = 2; (c) ϕ ha polinomio minimo T2 − 1; (d) ϕ2 = idR5 e ϕ(x) 6= x ∀x ∈ R5 . Soluzione. Si ha: la condizione (a) ci dice che ϕ è nilpotente d’indice 4 ed un tale endomorfismo di R5 ha divisori elementari T4 e T; la condizione (b) richiede che ϕ sia idempotente con due divisori uguali a T e tre uguali a T − 1; la condizione (c) concede due possibilità ai i divisori elementari di ϕ: o sono T2 − 1, T2 − 1 e T − 1, oppure sono T2 − 1, T − 1, T − 1 e T − 1; la condizione (d) implica che ϕ ha polinomio minimo T + 1, quindi ha 5 divisori elementari tutti uguali a T + 1. 6. Tra i seguenti endomorfismi di C7 (a) (x1 , x2 , x3 , x4 , x5 , x6 , x7 ) 7→ (x1 , x2 , x3 , x4 , x5 , 0, 0); (b) (x1 , x2 , x3 , x4 , x5 , x6 , x7 ) 7→ (x2 , x3 , x4 , x5 , x6 , x7 , 0); (c) (x1 , x2 , x3 , x4 , x5 , x6 , x7 ) 7→ (0, x1 , x2 , x3 , x4 , x5 , x√ 6 ); √ (d) (x1 , x2 , x3 , x4 , x5 , x6 , x7 ) 7→ (ix1 , i2 x2 , i3 x3 , i4 x4 , 2x5 , 2x6 , − 2x7 ); individuare quello non avente polinomio minimo e polinomio caratteristico dello stesso grado. Soluzione. I polinomi minimi degli endomorfismi dati sono rispettivamente: T2 − T; T7 ; T7 ; (T4 − 1)(T2 − 2)(T − 2). 3