Settore Farmaceutico

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ANALISI DEL SETTORE FARMACEUTICO
La legislazione farmaceutica serba si basa sulle direttive UE che richiedono ai produttori di
aggiornare i loro impianti in conformità con gli standard GMP. L’obiettivo a medio termine
del governo è infatti quello di uniformare le normative per la salute equiparandole a quelle
europee.
Il paese ha poco più di 50 case farmaceutiche 20 delle quali hanno dispongono di farmaci
inclusi nell'elenco del Fondo di assicurazione malattia che sovvenzione circa il 33% del
totale delle vendite del mercato farmaceutico.
La quota di farmaci generici nel mercato farmaceutico della Serbia è uno dei più alti in
tutta l'Europa centro-orientale. Guardando i sotto-settori i farmaci generici giocano il ruolo
più importante in grande parte a causa del basso potere d'acquisto dello Stato e della
popolazione
ALCUNI DATI
Tra il 2001 e il 2008 la Serbia ha avuto alcuni dei più alti tassi di crescita in Europa (si è
registrata una crescita media del 6%) nel 2009 ha sperimentato una contrazione del 3%
della crescita del PIL e nel 2010 il governo, grazie all’introduzione di una serie di misure
anti-crisi basate sugli aiuti finanziari delle istituzioni finanziarie internazionali, è riuscito a
stabilizzare l'economia del Paese, facendo registrare un lieve aumento del PIL dell’1,5%.
A partire dal 2005 una delle tendenze più importanti è rappresentata dalla crescita della
categoria OTC grazie all’aumento della richiesta da parte dei consumatori legata da un
lato all’aumento del reddito e della consapevolezza verso la salute e lo stile di vita e
dall’altro all’azione di marketing.
Nel 2010 il volume complessivo del mercato aveva raggiunto circa l’1,10 miliardi di dollari
e il dato è destinato a crescere in media del 6-8% fino a raggiungere l’1,72 miliardi di
dollari, con un consumo pro capite di 250 dollari entro il 2015. In confronto ad altri paesi
della regione, in Serbia il consumo attuale di medicinali pro capite è di 180 dollari, risulta
pertanto in notevole ritardo rispetto alla maggior parte degli altri mercati dell'Europa
centrale e orientale.
Dal 2010, un accordo transitorio commerciale con l'Unione Europea ha stimolato
ulteriormente gli investitori stranieri. I produttori nazionali di farmaci hanno coperto circa il
50% del prodotto interno, la domanda aveva avuto un calo significativo a metà degli anni
'90 a causa delle sanzioni delle Nazioni Unite e la copertura era circa del 90%.
Nel settore sanitario la spesa totale in rapporto al PIL è dell’8% quindi leggermente più alta
rispetto alla media CEE del 7,7%. La spesa pro capite per i farmaci è 2 volte più bassa
rispetto alla media CEE e 8 volte inferiore rispetto alla media dell'Europa occidentale. Ciò
indica un grande potenziale di crescita in questo mercato.
LE ESPORTAZIONI
L'industria farmaceutica serba esporta circa il 20% della sua produzione annuale e
soddisfa circa il 60% del fabbisogno del mercato locale. Il restante 40% è composto da
prodotti farmaceutici importati, provenienti soprattutto dai Paesi dell'UE. L'esportazione di
prodotti farmaceutici serbi sta crescendo del 25% all'anno ed è fortemente rafforzata dagli
accordi di libero scambio con la Federazione Russa e con i Paesi della CEFTA: un
prodotto confezionato in Serbia ha libero accesso ad un mercato di 60 milioni di persone.
GLI STANDARD DI QUALITA’
Tutte le aziende del settore farmaceutico, oltre ad adempiere alle norme di qualità ISO,
sono tenute a introdurre gli standard GMP: coloro che non riescono ad adeguarvisi
dovranno ritirare dal mercato e i loro prodotti saranno sostituiti con quelli destinati
all'esportazione.
I produttori nazionali di farmaci recentemente si sono focalizzati esclusivamente sui
farmaci generici a buon mercato ma il loro sviluppo è stato limitato dalla necessità di
innovare impianti di produzione al fine di conformarsi alle Norme GMP.
la conseguenza di ciò è stata la perdita di interesse a favore dell'importatore che negli anni
’90 era del 90%, mentre oggi è di circa il 50%.
OPPORTUNITA’ DI SUBFORNITURA
Primarie società farmaceutiche serbe, grazie all’impiego di moderni sistemi tecnologici,
producono oltre il 95% delle attuali forme medicinali.
RICERCA E SVILIPPO
Il livello di R & S nel settore farmaceutico serbo è evidente per il numero e per le diverse
tipologie di farmaci registrati. I leader impegnati in questo ambito sono: Galenika,
Hemofarm e Zdravlje. In particolare Galenika è l'azienda con la più lunga storia di R&S,
ha infatti il numero più alto di nuovi medicinali prodotti, di brevetti e marchi nazionali
registrati all’estero.
PRODUTTORI E OPPORTUNITA’
La maggior parte delle aziende farmaceutiche
che
operano
attraverso
l'importazione,
presenti in Serbia sono multinazionali
le
licenze
e
il
marketing.
Secondo il National Drug Agency dispositivi medici (Alims) e il Ministero della Sanità
risultano registrati: 25 produttori nazionali farmaceutici; 70 produttori di dispositivi medici;
557 grossisti di medicinali e dispositivi medici i più importanti dei quali sono:
Velefarm, Farma Nova, Adoc, Erma, Farma e Logist.
Il gigante della produzione di medicinali in Serbia è Hemofarm, impresa leader di mercato
che, verso la metà degli anni ’70, ha cooperato con aziende italiane creando una joint
venture con la compagnia italo-svizzera Paperplast. Negli anni ’90, Hemofarm ha
cominciato a produrre medicinali su licenza di Pharma Italia. Nel 2002 è stato creato il
primo stabilimento congiunto italo-serbo, grazie alla cooperazione tra Hemofarm e Zannini.
Nel 2007 è stata acquisita da un’ importante produttore tedesco di generici Stada.
Altri importanti produttori locali sono: Actavis (che possiede Zdravlje-Leskovac)
Galenika, leader del mercato tradizionale, 100% di proprietà dello Stato è attualmente in
fase di privatizzazione, insieme controllano quasi il 60% del valore del mercato.
Il restante 40% viene prevalentemente soddisfatto dalle più grandi società farmaceutiche
straniere che operano in Serbia come: Roche (Svizzera), Pfizer (USA), Novartis
(Danimarca) e GSK (UK).
Zdravlje nel 2002 è stata privatizzata, acquistata dalla Actavis Islanda, mostra risultati
stabili nell'ultimo decennio. Jugoremedija Habitpharm e Srbolek, che non hanno però
una produzione stabile negli ultimi anni.
Oltre ai "veri" produttori di farmaci ci sono altre aziende farmaceutiche che producono
dietro licenza per conto di aziende multinazionali (PharmaSwiss, Alkaloid)
Nel 2010 tra i leader importatori, oltre alla Pfizer e Novertis, figurano:
GlaxoSmithKline, Novo Nordisk, Sanofi-Aventis, Bayer, Krka, Merck KGaA, Berlin
Chemie Menarini, Boehringer Ingelheim, Astra Zeneca, Roche, Janssen-Cilag e
Merck S & D.
La distribuzione del farmaco al dettaglio è controllata dal serbo Drug Act che vieta
esplicitamente la vendita di qualsiasi tipo di prodotto farmaceutico in qualsiasi altro
esercizio. Apoteka è una specifica categoria di negozi di prodotti di automedicazione che
non influenza il mercato in quanto vende prodotti inseriti in un elenco approvato dal
Ministero della Salute.
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