COMUNICATO STAMPA TICKET FARMACI EQUIVALENTI ON BELLANOVA: " Lo Stato risparmia 600 milioni, ma per i cittadini c'è ben poco da festeggiare" La finanziaria dello scorso anno aveva introdotto una norma che equiparava il prezzo dei “farmaci generici” ai livelli degli altri paesi europei, ed in effetti l'Agenzia Italiana del Farmaco ha abbassato le tariffe che il Servizio Sanitario Nazionale riconosce per questi medicinali alle case farmaceutiche, ma queste ultime no. E la conseguenza è che, da due settimane, a pagare questa differenza di prezzo sono i cittadini. Anziani, persone affette da patologie croniche e le categorie più deboli della società, si ritrovano quindi a dover pagare medicinali, compresi i cosiddetti “salvavita”, che fino a pochi giorni fa erano gratuiti, ritrovandosi così a doversi sobbarcare, proprio loro, il risparmio del Servizio Sanitario Nazionale. Ho presentato, quindi, un'interrogazione al Ministro della Salute, sollecitandolo ad intervenire su quello che si è trasformato in un vero e proprio “ticket occulto” che va ad appesantire ulteriormente la già drammatica situazione di chi versa in condizioni di necessità. Roma, 4 maggio 2011 INTERROGAZIONE a risposta in Commissione BELLANOVA – Al Ministro della Salute. Per sapere, premesso che: - in questi giorni, nella Regione Puglia, come in altre regioni italiane i cittadini stanno manifestando a seguito degli aumenti applicati sul costo dei medicinali equivalenti; - la Legge n. 122 del 30.7.2010 all’art. 11 “controllo della spesa sanitaria” comma 9 reca testualmente “a decorrere dall’anno 2011, per l’erogazione a carico del Servizio sanitario nazionale dei medicinali equivalenti di cui all’articolo 7, comma 1, del decreto-legge 18 settembre 2001, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2001, n. 405, e successive modificazioni, collocati in classe A ai fini della rimborsabilità, l’AIFA, sulla base di una ricognizione dei prezzi vigenti nei paesi dell’Unione europea, fissa un prezzo massimo di rimborso per confezione, a parità di principio attivo, di dosaggio, di forma farmaceutica, di modalità di rilascio e di unità posologiche. La dispensazione, da parte dei farmacisti, di medicinali aventi le medesime caratteristiche e prezzo di vendita al pubblico più alto di quello di rimborso è possibile previa corresponsione da parte dell’assistito della differenza tra il prezzo di vendita e quello di rimborso. I prezzi massimi di rimborso sono stabiliti in misura idonea a realizzare un risparmio di spesa non inferiore a 600 milioni di euro annui che restano nelle disponibilità regionali”; - l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) con la determinazione n. 2186/2011 dell’ 8 aprile 2011 “Applicazione della disposizione di cui al comma 9 dell'articolo 11 del decreto-legge n. 78/2010, in materia di prezzi dei farmaci” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 15.04.2011 ha abbassato il prezzo di riferimento di circa 4.200 farmaci equivalenti di classe A, fissando un tetto massimo di rimborso, più basso rispetto a quello precedente; - a tale determinazione avrebbe dovuto seguire, da parte delle aziende farmaceutiche, un adeguamento dei listini dei farmaci al nuovo prezzo di rimborso. Ma sembrerebbe che le industrie farmaceutiche abbiano lamentato l'impossibilità di applicare le riduzioni soprattutto sui farmaci generici a costo più basso e finora la riduzione è stata, pertanto, a carico dei cittadini, i quali al momento dell'acquisto del medicinale, sono tenuti a coprire la differenza tra il prezzo a carico del SSN e quello indicato dal produttore; - nelle numerose manifestazioni di protesta i cittadini hanno chiaramente lamentato che ancora una volta a farne le spese siano le fasce più deboli della popolazione, anziani, invalidi e tutti coloro che sfortunatamente sono affetti da patologie croniche e che non possono esimersi dall’acquisto del farmaco; - nella nota informativa della Camera dei Deputati – Affari Sociali- n. 27 del 19 aprile 2011, nel merito di questa problematica, si legge che “l'AIFA sottolinea che, adempiendo al suo compito istituzionale di applicazione delle disposizioni del D.L. 78/2010, nella consapevolezza dei possibili disagi che avrebbero potuto verificarsi nell'immediato, ha provveduto ad incontrare Assogenerici ricevendo rassicurazioni circa l'allineamento dei prezzi a quanto stabilito dal provvedimento approvato. L'AIFA esprime comunque la propria disponibilità a catalizzare rapidamente un incontro tra le parti per gestire il periodo di transizione, riducendo al minimo i disagi per i cittadini”; se il Ministro interrogato, stante quanto sopra riportato, non ritenga utile intervenire con urgenza per attivare azioni concrete utili al raggiungimento di una effettiva riduzione dei listini dei farmaci “generici” affinché ulteriori spese economiche non gravino sulle spalle delle famiglie italiane e di tutte quelle persone affette da patologie croniche. Bellanova,