influenza da virus di origine messicana

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Influenza pandemica
(A/H1N1p)
Aggiornamento del 12.08.11
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INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p
Aggiornamento al 12 Agosto 2011
A seguito degli ultimi comunicati emessi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro Europeo di
Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione epidemiologica
dell’influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale.
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Sommario:
La circolazione virale nelle regioni dell’emisfero settentrionale rimane ai livelli minimi;
I Paesi della zona tropicale riferiscono una bassa attività influenzale, ma con dei casi sporadici
segnalati nelle Americhe (Repubblica Domenicana, Colombia, Brasile), Africa Occidentale (Ghana,
Camerun) e Sud Asia (India, Bangladesh, Tailandia e Singapore);
La stagione influenzale è iniziata in sud Africa e in Australia. In quest’ultima è stata associata a dei
casi di malattie simil-influenzali (ILI). I virus accertati sono riferiti a quello pandemico, (A/H1N1p) e
quello di tipo B.
Paesi appartenenti alle zona tropicali dell’emisfero settentrionale:
La stagione influenzale nelle zone temperate dell'emisfero nord è terminata.
Paesi della zona tropicale:
Nell’America sud-tropicale e centrale, pochi paesi hanno riferito un basso livello di co-circolazione di
influenza pandemica, influenza A/H3N2 e quella di tipo B. Nella Repubblica Domenicana la circolazione
virale dell’influenza ha subito un decremento. La percentuale di campioni risultati positivi nei confronti dei
virus respiratori è diminuita rispetto le precedenti settimane; Il virus dell’influenza tipo B, è stato l’unico stipite
isolato nella scorsa settimana, preceduto dal virus pandemico. Sporadici rilievi sono stati accertati per
quanto attiene al virus pandemico in Costa Rica, Honduras e Panama. In Colombia, l’influenza pandemica
continua ad essere predominante a differenza del Brasile dove è stata evidenziata una co-circolazione virale
del virus pandemico e successivamente dello stipite A/H3N2.
Nell’Africa sub-Sahariana, la trasmissione del virus dell’influenza è continuata nella parte ovest. In Ghana, la
circolazione virale predominante è stata accertata per il virus dell’influenza tipo B, seguita da un piccolo
numero di casi di influenza pandemica. In Cameroon, è stato accertato un incremento dei livelli di influenza
tipo B durante la scorsa settimana. In Nigeria, la circolazione di tutti e tre i tipi di virus dell’influenza è
diminuita nel precedente mese. In Madagascar è stato recentemente riportato un secondo focolaio di virus
dell’influenza A/H1N1p successivo ad una trasmissione di influenza tipo B,che attualmente è in diminuzione.
La circolazione virale in diverse aree dell’Asia, rimane a livelli minimi, ad eccezione di alcune zone. Un
numero moderato di casi sostenuti dall’influenza A/H3N2 sono stati riportati in Bangladesh, India, Sigapore e
Tailandia, con un numero limitato degli stessi sostenuti dall’influenza pandemica e quella di tipo B. A
Singapore, le ILI sono state rilevate al di sopra del 2% in corso di malattie respiratorie acute. In Vietnam si
continuano a diagnosticare casi di influenza pandemica.
Paesi della zona temperata dell’emisfero meridionale:
Sud America
È’ stata accertata una bassa circolazione virale nelle regioni temperate del sud America. Un incremento del
numero dei casi di influenza è stato accertato nelle ultime settimane in Cile, principalmente è stato rilevato il
virus pandemico, ma sono stati anche diagnosticati casi di ILI. Non sono stati riportati casi mortali di
influenza. In Argentina, la presenza del virus dell’influenza è incrementata durante lo stesso periodo ma
rimane a livelli minimi e molti dei virus rilevati non sono stati sotto tipizzati. Sono stati riportati dei virus
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ottenuti da un ricombinazione tra A/H3N2 e influenza pandemica. In Paraguay, il tasso di consultazione delle
ILI è stato simile a quelle delle precedenti settimane (circa 7,5%).
Sud Africa
La trasmissione del virus dell’influenza in sud Africa è in diminuzione, ed attualmente si trova ai livelli minimi.
La stagione influenzale è stata principalmente caratterizzata dal virus dell’influenza A/H1N1p seguito da un
numero minimo di casi di influenza tipo B.
Le consultazioni delle ILI in Australia, Nuova Zelanda e sud Pacifico sono continuate con particolare
riferimento in Australia, dove un alto numero di casi di influenza sono stati confermati in Queensland, sud
Australia e nel Galles del sud. Dal 22 luglio 2011, il sistema di sorveglianza nazionale delle malattie
(NNDSS), ha confermato 10.060 casi di influenza, più di 1571 rispetto allo stesso periodo del 2010.
In Nuova Zelanda, il tasso di consultazioni per ILI, non ha superato i livelli minimi, anche se in alcune zone lo
stesso è stato al di sopra della media nazionale. Per questo periodo, l’influenza di tipo B e quella sostenuta
dal tipo A/H3N2 sono stati quelli predominanti.
Durante questa settimana, Il tasso di ILI accertato presso il Dipartimento di emergenza nel Nuovo Galles del
sud, è stato di 3 casi ogni 1.000 persone visitate, lievemente più alto rispetto a quello accertato la settimana
precedente (2,5 per 1.000 pazienti). Tuttavia, i ricoveri totali evidenziati nelle unità di terapia intensiva, sono
rimasti nei limiti della norma. Nel 2011, Il NNDSS ha notificato 7 decessi associati al virus dell’influenza, di
cui 6 accertati nei confronti dello stipite pandemico ed uno identificato come stipite A ma non sotto-tipizzato.
Dal 1° al 28° luglio 2011, l'Unità pediatrica di sorveglianza Australiana ha riportato 13 ricoveri di bambini con
complicanze polmonari gravi in corso di influenza, di cui 7 ricoverati in terapia intensiva. La maggior parte
dei bambini ricoverati, ha evidenziato il virus dell’influenza pandemica e 4 di questi mostravano precedenti
patologie croniche.
Il virus dell’influenza rilevato in Australia, non è stato uniforme in tutto il paese. Nel Queensland e Nuovo
Galles del Sud, l'influenza pandemica ha rappresentato lo stipite predominante, seguita dalla co-circolazione
del virus dell’influenza tipo B. Quest’ultimo, è stato rilevato prevalentemente nella parte sud del Paese.
In Nuova Zelanda, il tasso nazionale di consultazioni delle ILI è stato del 66,1 per 100.000 (261 consultazioni
ILI) abitanti, tasso accertato, al di sopra dei livelli basali.
Europa
Durante le settimane 30-31° del 2011, è stata riportata una bassa intensità e attività del virus dell’influenza
(Figura 2-3).
In termini di diffusione geografica, è stata evidenziata attività solo a Cipro e in Scozia (Regno Unito).
In Italia durante la 17° settimana del 2011 sono stati accertati 412 casi (Inc. 0,52), di cui nella regione
Umbria 1 caso (Inc. 0,07) e nelle Marche 2 casi (Inc. 0,54)
Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal
Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il
numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (26 Giugno- 2 luglio 2011), la presenza dei
diversi virus influenzali nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la 30-31°
settimana del 2011 (Figura 3).
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Figura 1
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Figura 2
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Figura 3
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Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet:
1) Ministero della Salute
http://www.ministerosalute.it/
2) Istituto Superiore di Sanità
http://www.iss.it/
3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO)
http://www.who.int/en/
4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA)
http://www.cdc.gov/
5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione
delle Malattie (ECDC)
http://www.ecdc.eu.int/
6) L’Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE)
http://www.oie.int/
7) Sito internet dell’ WHO dedicata all’influenza
http://gamapserver.who.int/GlobalAtlas/home.asp
8) Sito internet Influnet
http://www.iss.it/if
A cura della Direzione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e in
collaborazione con il Dr. Stefano Petrini ([email protected])
Tel. 075-3431
Fax. 075-35047
www.izsum.it
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