infuenza_da_virus_di_origine_messicana 17 06 11

Influenza pandemica
(A/H1N1p)
Aggiornamento del 17.06.11
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INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p
Aggiornamento al 17 Giugno 2011
A seguito degli ultimi comunicati emessi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro Europeo di
Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione epidemiologica
dell’influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale.
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Sommario:
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La stagione influenzale è terminata nei Paesi a clima temperato appartenenti all'emisfero
settentrionale;
Alcuni Paesi tropicali hanno evidenziato una riduzione della trasmissione virale ad eccezione di
alcune aree occidentali e orientali dell’africa Sub-Sahaiana e del nord e sud America;
Il Sud Africa ha accertato un incremento di malattie simil influenzali (ILI) e di grave infezioni
respiratorie sostenute da influenza A/H1N1p, diversamente da altri Paesi a clima temperato
dell’emisfero meridionale dove la circolazione virale rimane bassa.
Paesi appartenenti alle zona tropicali dell’emisfero settentrionale:
La trasmissione dell’influenza in tutti i Paesi appartenenti all’emisfero settentrionale è terminata, anche se si
segnalano rilevamenti sporadici di virus influenzali in molti Paesi delle zone temperate settentrionali. Sono
stati effettuati rilevamenti sporadici di virus influenzali, ma gli stessi non sono stati associati a trasmissioni
significative d’infezione. I tassi di consultazione per ILI continuano a scendere sia nelle regioni europee che
nei Paesi del nord America. In Egitto sono stati accertati diversi focolai di influenza aviare tipizzati come
A/H5N1.
Paesi della zona tropicale:
Pochi casi di influenza sono stati segnalati in alcune regioni delle zone tropicali, in Europa centrale e in zone
tropicali del Sud America. Il virus dell’influenza tipo B e l’A/H3N2 sono stati accertati in Brasile e Colombia,
mentre in Bolivia è stato accertato un incremento del numero dei casi di influenza pandemica. In Colombia
inoltre, nelle ultime due settimane, sono stati riportati casi di bambini al di sotto dei cinque anni, ricoverati in
reparti di terapia intensiva con grave sintomatologia respiratoria sostenuta dal virus respiratorio sinciziale.
La trasmissione virale ha continuato a diffondersi in quattro Paesi dell’Africa occidentale, con maggiori
segnalazioni in Ghana e Togo, dove sono stati accertati casi di influenza pandemica seguiti da quelli
sostenuti dal virus A/H3N2 e quello tipo B. In Nigeria e Camerun sono stati accertati casi di influenza di tipo
B, mentre in Africa orientale e in Kenya, sono state evidenziate co-circolazioni virali del virus A/H1N1p e
quello di tipo B diversamente dal Ruanda dove è stato isolato solo il virus A/H3N2.
In diverse regioni asiatiche è stata riportata una bassa circolazione del virus dell’influenza ad eccezione della
Tailandia, repubblica democratica del Laos e le Filippine dove non è stato rilevato nessun virus influenzale
dopo l’ultimo aggiornamento. Il virus dell’influenza tipo B è stato rilevato in Cina, India, Cambogia,
diversamente da quello pandemico rilevato solo in Vietnam.
Paesi della zona temperata dell’emisfero meridionale:
Sud America
Nei paesi Sud-Americani nelle regioni temperate non sono state accertate differenze significative rispetto al
precedente bollettino. Sono stati accertati casi sporadici di influenza pandemica in Uruguay e Cile.
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Sud Africa
L'Istituto Nazionale per le malattie trasmissibili in Sud Africa, ha accertato un forte aumento di casi di
consultazione di ILI. Alcuni soggetti sono stati associali a malattie severe ed acute respiratorie ed sono stati
ospedalizzati per positività al virus dell’influenza pandemica. In Madagascar è stato rilevato un incremento di
casi sostenuti dal virus dell’influenza tipo B.
Australia e Nuova Zelanda
La stagione influenzale non sembra ancora iniziata sia in Australia che in Nuova Zelanda. Anche se in
quest’ultima sono stati già segnalati casi di influenza e ILI.
In Nuova Zelanda sono stati accertati rilevamenti sporadici di virus influenzali tipo B, tuttavia i tassi di
consulenza settimanale per ILI sono rimasti al di sotto del livello di riferimento a livello nazionale.
Europa
Durante la 21° settimana del 2011, nei 21 Paesi app artenenti all’Unione Europea, è stata riportata una bassa
intensità e attività influenzale (Figura 2-3).
In termini di diffusione geografica, è stata riportata in Cipro, Lituania, Malta e Regno Unito (Scozia).
In Italia durante la 17° settimana del 2011 sono st ati accertati 412 casi (Inc. 0,52), di cui nella regione
Umbria 1 caso (Inc. 0,07) e nelle Marche 2 casi (Inc. 0,54)
Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal
Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il
numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (01-07 Maggio 2011), la presenza dei
diversi virus influenzali nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la 21-23°
settimana del 2011 (Figura 3).
Figura 1
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Figura 2
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Figura 3
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Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet:
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1) Ministero della Salute
http://www.ministerosalute.it/
2) Istituto Superiore di Sanità
http://www.iss.it/
3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO)
http://www.who.int/en/
4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA)
http://www.cdc.gov/
5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione
delle Malattie (ECDC)
http://www.ecdc.eu.int/
6) L’Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE)
http://www.oie.int/
7) Sito internet dell’ WHO dedicata all’influenza
http://gamapserver.who.int/GlobalAtlas/home.asp
8) Sito internet Influnet
http://www.iss.it/if
A cura della Direzione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e in
collaborazione con il Dr. Stefano Petrini ([email protected])
Tel. 075-3431
Fax. 075-35047
www.izsum.it
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