Virus influenzale A …oltre il contagio Patogenesi del virus influenzale Porta di entrata: via respiratoria 1-4 giorni di incubazione Sintomi locali come espressione di una risposta infiammatoria Febbre, brividi, cefalea, mialgia, artralgia, tosse secca, mal di gola, rinite e debolezza Linfociti citotossici compaiono 6-10 giorni dopo il contagio Anticorpi entro 10-14 giorni 2 Complicanze maggiori Otite media Broncopolmonite (S. pneumoniae, H. influenzae, S. aureus) Reye’s syndrome (encefalopatia acuta) 3 Influenza Virus Tre tipi (A, B, C) basati sulle proprietà antigeniche della nucleoproteina virale Type A C Frequenza + Severità di malattia Sottotipi non umani Type B +++ +++ Yes Type ++ ++ ? + No 4 Influenza Virus: Struttura Envelope proteine Hemagglutinin (HA): funzione di legame e penetrazione (acido sialico) Neuraminidase (NA): taglia acido sialico dai glicolipidi e favorisce la eluzione del virus M2: favorisce la maturazione 5 Influenza Virus: Struttura M1 (matrix protein): proteina strutturale localizzata all’interno dell’envelope, interviene nella morfogenesi NEP (nuclear export protein): morfogenesi vera e propria 6 Influenza Virus: Struttura Nucleocapside RNA a singola catena, con 7-8 segmenti Nucleoprotein (NP) Polymerase proteins PA, PB1, PB2 3’ UCGCUUUCGUCC U GGAACAAAGAUGAppp 5’ 7 Influenza Virus Hemagglutinin: Attaccco Fusione bersaglio per legame con anticorpi S-S HA1 peptide di segnale HA2 Attivazione proteolitica Dominio transmembra na 8 Influenza Virus Hemagglutinin: struttura terziaria From: Principles of Virology: Molecular Biology, Pathogenesis, and Control. S.J. Flint et al. 9 Influenza Virus: attacco e penetrazione From: Principles of Virology: Molecular Biology, Pathogenesis, and Control. S.J. Flint et al. 10 Influenza Tipo A Virus: 1889-1977 Year Name 1889 1900 1918 1957 1968 1977 Subtype Common H2N2 H3N8 H1N1 H2N2 H3N2 H1N1 Spanish flu Asian flu Hong Kong flu Russian flu 11 Influenza Virus: Antigeni H2N2 human virus H3N2 nonhuman subtype H3N2 human influenza type A virus 12 Influenza Tipo A Virus: 1889-1977 Year Source 1889 1900 1918 1957 1968 1977 Subtype Common Name H2N2 H3N8 H1N1 H2N2 H3N2 H1N1 Spanish flu Asian flu Hong Kong flu Russian flu ? ? Avian Avian Avian ? 13 Struttura del virus Influenza • • • • Envelope Matrix proteina (M1) 8 segmenti a RNA Proteine non-strutturali – – – – Nuclear export protein (NEP) NS1 protein Nucleocapsid protein (NP) Componenti della polimerase 14 Proteine di superficie • Hemagglutinin (HA) – Lega il virus alla cellula – 15 tipi • Neuraminidase (NA) – Previene l’aggregazione dei virus – 9 tipi 15 Variazione genica e antigenica 16 CICLO INFETTIVO: LEGAME ED ENDOCITOSI 17 18 ??????????????????? 19 Vaccinazione 20 Effetti collaterali del vaccino inattivato • • • Dolenzia nel punto di inoculazione Febbre, malessere e mialgia Guillain Barre Syndrome: 1/1MM, con conseguente paralisi 21 Costituzionalismo immunogenetico Determinanti di suscettibilità • HLA-A2, A3 • HLA-B35 • HLA-DR1, DR4 Determinanti di resistenza • HLA-DR7 22 Studio del recettore CD43 o leucosialina o sialoforina dominio extracellulare per la adesività della cellula Presenza di acido sialico Legame helicobacter (CD15) e virus influenzale (CD43) estremità citoplasmatica regola una serie di trasduzioni del segnale, implicate nella proliferazione cellulare Cellule emopoietiche Linfociti T c. tumorali non emopoietiche 23 Funzioni del CD43 • formazione di ligandi nelle interazioni tra cellule, specialmente quelle coinvolte nella risposta immunitaria • la regolazione della sopravvivenza dei linfociti T circolanti • sito di legame di emagglutinina e della neuraminidasi dei virus influenzali 24 Siti di legame dei virus • I vaccini anti-influenza aviaria sono basati sulla capacità immunizzante delle due molecole • Ciò permette di immunizzare anche ceppi diversi che H5 e H7 • Tale fenomeno dimostra che le proteine immunogene dell ’ influenza aviaria sono filogeneticamente conservate 25 CD43 e sistema immunitario • stimola l’attivazione e il traffico dei linfociti T nel sistema nervoso centrale • modula negativamente le stesse cellule a livello sistemico • diminuisce in modo significativo nella malattia di Alzheimer (il CD43 avrebbe un ruolo nella prevenzione delle lesioni) • partecipa alla regolazione della emopoiesi 26 Anti-CD43 • Simile molecolare dei virus influenzali, umano e aviario • Simile patogenetico della malattia di Alzheimer 27 CRITERIO DI SIMILITUDINE SIN TO MI E L O C E L MO omeopatia T T U R ST A R U PA TO GE NE SI 28 RECETTORI AGENTI INFETTIVI • • • • • siti di legame specifici con proteine estranee frequentemente sono molecole di adesione a volte con funzioni molteplici possono legare diversi agenti patogeni coinvolgimento della cellula bersaglio nella patogenesi della malattia infettiva • similitudine infettiva per lo stesso recettore 29 RECETTORI AGENTI INFETTIVI Sito di legame recettore cellula bersaglio Agente infettivo 30 LPS 31 Il batterio, dalla capsula, libera vescicole di LPS 32 Esempio di pseudomonas a. 33 LPS lega HDL 34 RECETTORI AGENTI INFETTIVI LPS CD14 Monociti/ macrofagi Gram- 35 RECETTORI AGENTI INFETTIVI Acidi teicoici CD14 Monociti/ macrofagi Gram+ 36 ANTI-RECETTORI Anticorpo antirecettore recettore cellula bersaglio 37 SIMILITUDINE MOLECOLARE LPS Anti-CD14 Gram- 38 SIMILITUDINE MOLECOLARE Acidi teicoici Anti-CD14 Gram+ 39 SIMILITUDINE MOLECOLARE Siti di legame Anti-CD11b Candida albicans 40 SIMILITUDINE MOLECOLARE Siti di legame Anti-CD13 Cytomegalovirus 41 SIMILITUDINE MOLECOLARE Siti di legame Anti-CD54 Rhinovirus 42 SIMILITUDINE MOLECOLARE Siti di legame Anti-CD43 Influenza A 43 FORMULA Q-1 • Anti-CD54 06LM (1) • Anti-CD43 06LM (2) • Anti-CD54 018LM (3) • Anti-CD43 018LM (4) • Anti-CD54 030LM (5) • Anti-CD43 030LM: (6) 44