International Master in Clinical Pharmacy Universidad de Granada Granada, 25 Marzo 2014 Dtt.ssa Marina Villalon Mir Departamento Nutrición y Bromatología Facultad de Farmacia MONITORAGGIO NUTRIZIONALE IN FARMACIA DEL DIABETE INFANTILE MONITORAGGIO NUTRIZIONALE IN FARMACIA DEL DIABETE INFANTILE Dtt.ssa Marina Villalon Mir Reparto di Nutrizione e Bromatologia Facoltà di Farmacia Cosa è il diabete? • Il diabete mellito è una malattia che rende il corpo incapace di metabolizzare o usare efficacemente i carboidrati, le proteine e i grassi. Quando mangiamo, gli alimenti (soprattutto carboidrati e frutta) vengono trasformati in glucosio. Tutte le cellule del corpo hanno bisogno del glucosio per vivere, ma il glucosio non può penetrare nelle cellule senza l'intervento dell'insulina. L'insulina è prodotta dalle cellule Beta che si trovano all'interno del pancreas. L'insulina arriva ad ogni cellula e si comporta come una chiave dentro i loro recettori, con l'obiettivo di aprire le loro porte e lasciare entrare il glucosio. Se non c'è l’insulina o i recettori delle cellule non funzionano, il glucosio non può penetrare nelle cellule e la persona malata soffrirà una mancanza di nutrienti TIPI DI DIABETE • I grafici successivi dimostrano ciò che accade nelle cellule dei nostri tessuti in presenza del glucosio, nelle diverse situazioni metaboliche in cui possiamo trovarlo: è il glucosio è l'insulina ESISTE UNA SOLUZIONE PER IL DIABETE DI TIPO I? DIABETE MELLITO INSULINO-DIPENDENTE (IDDM) o di Tipo I una malattia in cui il controllo della dieta è il principale dei trattamenti e in cui l'alimentazione è direttamente implicata. La somministrazione di INSULINA avviene mediante iniezioni tutti i giorni. L'AZIONE DELL'INSULINA SUL GLUCOSIO L'insulina è il principale ormone responsabile di regolare i livelli di glucosio ematico. La sua funzione è quella di controllare la velocità con cui il glucosio si consuma nelle cellule del muscolo, del tessuto grasso, del fegato e del cervello. ALTERAZIONI CAUSATE DALLA MANCANZA DI INSULINA Inizialmente, la mancata produzione d'insulina interessa la captazione e l'ingresso di glucosio nel muscolo e nelle cellule grasse. • Quando il consumo di glucosio diminuisce, il corpo richiede combustibile ed il glicogeno è liberato dal fegato. Il livello di glucosio ematico aumenta ancora di più. • Quando i livelli di glucosio ematico si avvicinano ai 180 mg/dl, i tubuli renali raggiungono la loro capacità massima di riassorbire il glucosio (la soglia renale), ed il glucosio viene espulso tramite le urine (glicosuria). • Poiché il glucosio è un diuretico osmotico, espelle l'acqua ed i sali in grandi quantità e produce la disidratazione cellulare (poliuria). SINTOMI CLASSICI DEL DIABETE MELLITO Quando la situazione perdura, la diuresi eccessiva (poliuria) insieme alla perdita di calorie causano polidipsia (sete intensa), polifagia (fame eccessiva) e fatica I sintomi classici del diabete mellito PERCHÉ MIO FIGLIO È DIABETICO? • Ancora non sapiamo con certezza perché alcune persone diventano diabetiche e altre no. • Si nasce predisposti a soffrire di diabete, ma occorrono altri fattori perché la malattia si manifesti (infezioni da virus, alterazione nelle difese dell'organismo, ecc). • EPIDEMIOLOGIA DEL DIABETE DI TIPO I Negli ultimi anni sono stati effettuati studi epidemiologici che dimostrano un aumento del numero di casi di circa il 5% all'anno Il che vuol dire che probabilmente i fattori ambientali insieme ai fattori genetici determinano la comparsa della malattia, cioè hanno una maggior influenza. • EPIDEMIOLOGIA DEL DIABETE DI TIPO I IN SPAGNA • In Spagna si è osservato anche un aumento del numero di casi. Nelle diverse comunità autonome, ogni anno vengono diagnosticati tra 10 e 20 bambini minori di 14 anni su 100.000 bambini in totale. • Da questi dati si può dedurre che 1 su ogni 1.000 bambini in questa fascia di età è diabetico e che ci sono circa 10.000 bambini diabetici in Spagna. SI PUÒ CURARE IL DIABETE? NECESSITÀ DI CONTROLLARE BENE IL DIABETE Nel corso degli anni, la presenza continua di un alto livello di glucosio in sangue può danneggiare diverse parti dell'organismo. Queste parti sono: i reni, gli occhi, i nervi degli arti, il cuore e i vasi sanguigni. Questo si può evitare con un trattamento del diabete correttamente basato su: AUTOCONTROLLO IN COSA CONSISTE? Il buon controllo del diabete richiede un equilibrio adeguato fra l'alimentazione, le dosi di insulina e l'attività fisica LA DIETA DEL BAMBINO DIABETICO REGIME ALIMENTARE Deve essere molto simile a quello dei bambini della sua stessa età, gli obiettivi sono: 1. ASSICURARE UN CORRETTO EQUILIBRIO NUTRIZIONALE (per mantenere il peso e favorire il normale sviluppo). Quindi, dovrà ricevere la quantità di calorie, carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali adeguati alla sua età. 2. EVITARE SIA L'IPOGLICEMIA CHE L'IPERGLICEMIA. I pasti, il regime di somministrazione dell'insulina e l'esercizio fisico devono adattarsi tra di loro. 3. CONSERVARE LA DIMENSIONE SOCIALE, CULTURALE, EDUCATIVA E PIACEVOLE DEL CIBO. Adattando la dieta alle abitudini della famiglia e della società in cui vive. 4. CORREGGERE, SE CI SONO, GLI ERRORI DIETETICI DELLA FAMIGLIA. (Grassi eccessivi, poca fibra, consumo eccessivo di cibi preconfezionati, ecc.) COME DISTRIBUIRE I PASTI? • La distribuzione dei pasti verrà stabilita a seconda del regime di vita del bambino diabetico e del suo trattamento. • In generale, mangerà 4-6 volte al giorno. I componenti alimentari di ogni pasto dovranno adattarsi alle caratteristiche proprie di ogni bambino e alle sue abitudini di attività e riposo. È INDISPENSABILE NON SALTARE NESSUN PASTO E RISPETTARE IL PIÙ POSSIBILE GLI ORARI PER UN CONTROLLO METABOLICO CORRETTO I GRASSI NELLA DIETA DEL BAMBINO DIABETICO • L'apporto necessario si raggiungerà con il consumo di pesce o carne magra (pollo o tacchino senza pelle, coniglio e carne magra di suino), evitando la panna, il burro, la pancetta, i formaggi troppo grassi, i salumi, usando da 10 a 20 cc al giorno di olio di oliva per condire il cibo, e alcune noci (mandorle, nocciole, arachidi, noci) Errori alimentari più frequenti È provato che, in generale, esiste una grande tendenza al consumo eccessivo di grassi perché non si tengono in considerazione i cosiddetti GRASSI NASCOSTI contenuti, per esempio, in alimenti di uso comune come carne grassa, formaggi, pasticceria, sacchetti di prodotti “fritti” che si trovano in grande varietà. I GRASSI NELLA DIETA DEL BAMBINO DIABETICO È CONSIGLIABILE: - Olio d’oliva per cucinare, friggere (evitando di "riusare l'olio"), e condire gli alimenti. - Per il tipo di grasso, si preferiscono tutti i tipi di pesce anziché carne. - Uova, non più di 3 alla settimana (un uovo contiene 250 mg. di colesterolo). - A partire dai 4 anni, il latte e i suoi derivati possono essere parzialmente scremati o scremati. - Per le “merende” si può mangiare prosciutto crudo magro, affettato di tacchino, formaggio poco grasso (meno del 10%), paté di pesce (tonno, salmone, acciughe) o sardine, marinati, ecc. Limitare i grassi, soprattutto i saturi, è un obiettivo fondamentale nell'alimentazione del diabetico LE PROTEINE NELLA DIETA DEL BAMBINO DIABETICO Si trovano di solito nella carne animale e servono fondamentalmente a formare la struttura del nostro corpo. Apportano 4 calorie per grammo, ma tali calorie si useranno soltanto nei momenti di mancato introito calorico (digiuno prolungato). I diabetici devono evitare il consumo eccessivo di proteine d’origine animale (da carne grassa e derivati lattei) per preservare la funzione renale. Nei bambini, l’apporto proteico deve essere circa 1,5 g per chilo e giorno. Le necessità variano a seconda dell'età. CARBOIDRATI E INDICE GLICEMICO L'effetto che i carboidrati presenti nei diversi alimenti hanno sull'aumento della glicemia dopo essere consumati (glicemia postprandiale) è ciò che si conosce come: INDICE GLICEMICO Si ottiene dal paragone tra l'aumento della glicemia prodotto da un determinato carboidrato e l'aumento provocato dal consumo di un alimento modello (per esempio, il glucosio) GLUCOSIO POSTPRANDIALE Gli alimenti con l'indice glicemico più basso sono i più consigliabili (legumi, verdure, pasta). Tuttavia, altri cibi a maggior indice glicemico (pane bianco, riso, patata, cereali) si possono assumere, ma in maniera controllata. MIGLIORANO L'INDICE GLICEMICO (cioè, comportano un aumento più piccolo della glicemia postprandiale): i carboidrati complessi la presenza di fibra la digestione più lenta l'esistenza di una glicemia precedente al consumo normale Si può modificare l'indice glicemico degli alimenti? COMPOSIZIONE DELL'ALIMENTO (PRESENZA DI GRASSI E/O FIBRA) PREPARAZIONE CULINARIA DEGLI ALIMENTI • Gli alimenti ricchi di grassi o fibra sono digeriti più lentamente, perció provocano un aumento più lento della glicemia. • Oltre a scegliere preferibilmente gli alimenti ricchi di fibra, dobbiamo sapere anche che la cottura degli alimenti cambia la loro velocità di assorbimento. Per esempio, un piatto di pasta al dente viene assorbito più lentamente della pasta troppo cotta. • Inoltre, sappiamo che gli alimenti liquidi o troppo tagliati sono assorbiti più rapidamente di quelli meno elaborati. Per esempio, l'indice glicemico di un pezzo di frutta sarà più basso di un succo. ALIMENTI E INDICE GLICEMICO Effetto della fibra sul glucosio postprandiale Le fibre hanno effetti positivi perché: - Rallentano la digestione e l'assorbimento degli alimenti e, perciò, del glucosio. -Uniti agli acidi biliari, rendono difficile la digestione e l'assorbimento dei grassi. - Prevengono la stipsi. Le Fibre Solubili hanno molti effetti positivi; si trovano nella frutta matura, alcuni semi e alghe marine. Hanno molti effetti positivi anche le fibre insolubili, presenti nello strato esterno dei cereali e dei legumi, nella pelle della frutta e nella struttura fibrosa delle verdure. PORZIONI E ALIMENTI • Per calcolare bene la quantità di alimenti che dobbiamo assumere ogni giorno, utilizzeremmo il concetto di PORZIONE • 1 porzione equivale a 10 g di carboidrati • Bisogna sapere sempre il peso di ogni alimento che rappresenta tale porzione ELABORAZIONE DI UNA DIETA • Gli alimenti devono essere pesati, soprattutto quelli limitati. • Quando si vogliono scambiare gli alimenti limitati di una dieta, si devono scambiare porzione per porzione. • Una porzione di due alimenti diversi non aumenta ugualmente la glicemia perché ogni alimento ha un indice glicemico diverso. • È necessario prendere tutte le porzioni indicate nella dieta per il diabetico in ogni assunzione. Se si prendono meno porzioni di quelle indicate, si può provocare una ipoglicemia o una chetosi; e se si prendono di più, si può presentare una iperglicemia. • Nella pratica, una volta che si sono imparate le porzioni dei diversi alimenti, non bisogna pesarli ogni giorno. • Tuttavia, conviene rivalutare frequentemente se il calcolo delle porzioni si fa in maniera corretta. CONSIGLI DI ALIMENTAZIONE PER BAMBINI DIABETICI • Praticamente sono le stesse raccomandazioni per tutta la popolazione infantile in generale: alimentazione SANA, VARIATA ed EQUILIBRATA, proprio come si osserva nella piramide degli alimenti: È necessario assumere alimenti di tutti i gruppi: latte, farina, frutta, verdure/insalate, alimenti proteici e grassi per ottenere i nutrienti – vitamine, minerali, fibra, glucosio, proteine, grassi – necessari per ogni momento della nostra vita. Le quantità indicate di latte, frutta, insalate e verdure sono raccomandabili per tutte le persone, indipendentemente dall'età e dal peso corporeo, inclusi i bambini. Invece, la quantità di farina, alimenti proteici e grassi si devono assumere in funzione dell'età e del peso corporeo. CONSIGLI ALIMENTARI PER BAMBINI DIABETICI • Latte: Latte e yogurt: 2-3 volte al giorno, preferibilmente scremato o parzialmente scremato. • Frutta: 2-3 pezzi al giorno. • Verdure e insalate: 2 volte al giorno. • Farine: Pane, fette biscottate, patate, riso, pasta, legumi, fave, piselli, tapioca, semola, ecc. Le porzioni giornaliere si stabiliscono in base al peso corporeo e l'attività fisica abituale. • Alimenti proteici: Carne, pesce, pollo, tacchino, uova, formaggio, salumi. Assumerli 1 volta al giorno (un pezzo medio) scegliendo quelli che hanno meno grasso: pesce bianco e azzurro, pollo senza pelle, coniglio, ecc. Si devono evitare quelli che contengono più grasso: maiale, salumi, agnello e frattaglie. • Il grasso è la sostanza che contiene più calorie, sia di origine vegetale che di origine animale. Entrambi i grassi si differenziano nel fatto che quella di origine animale è ricca in colesterolo e grassi saturi, sebbene tutti e due facciano ingrassare ugualmente. Fondamentalmente OLIO DI OLIVA, sia per cucinare che per condire. Grazie per l’attenzione