Ribbentrop-Molotov 23 Agosto 1939 Molotov si vantò, più volte, di essere stato l’unico leader russo ad aver stretto la mano a Hitler. Patto di non aggressione fra la Germania e l’Unione Sovietica poiché: 1) Stalin non si fidava degli inglesi e dei francesi per la loro politica di “appeasement” 2) Stalin voleva distruggere le potenze democratiche, borghesi, capitaliste ed imperialiste per diffondere il comunismo nel mondo 3) Stalin mirava a evitare un prematuro coinvolgimento in guerra, data la debolezza in cui versava l'URSS. 4) Giulio Romano (by: http://archiviostorico.corriere.it/2006/settembre/15/1939_patto_segreto_fra_Germania_co_9_06 0915128.shtml) …Per giustificare se stessi e riparare allo scompiglio che l' annuncio aveva provocato nelle file dei partiti comunisti, i sovietici sostennero che l' intesa era stata provocata dai negoziati bruscamente falliti a Mosca, nei giorni precedenti, con una delegazione anglo-francese. Gli occidentali (questa la tesi della diplomazia sovietica) pretendevano di essere aiutati contro la Germania nazista, ma diffidavano dell' Urss e non erano disposti a permettere il transito dell' Armata Rossa attraverso il territorio polacco in caso di conflitto. In queste condizioni, a Mosca non restava altra soluzione fuor che quella di proteggersi dall' espansionismo tedesco e guadagnare tempo. La spiegazione era ingegnosa, ma fu contraddetta dai vantaggi territoriali che l' Urss incassò nei mesi seguenti e dagli intensi rapporti economici che essa ebbe con il Terzo Reich sino al giugno 1941. Naturalmente l' invasione tedesca fece dell' Urss una preziosa alleata dell' Occidente ed ebbe l' effetto di stendere sul patto Ribbentrop-Molotov il velo del silenzio…i due Paesi (Francia ed Inghilterra)…non erano in grado di fornirle (alla Polonia) in quel momento più concreti aiuti militari o, peggio, di affrontare l' Unione Sovietica… I sette articoli ufficiali del Patto Molotov – Ribbentrop Il governo del reich tedesco ed il governo dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche desiderosi di rafforzare la pace tra la Germania e l’URSS e di continuare dalle vigenti disposizioni di accordo di neutralità firmate nell’aprile del 1926 fra la Germania e l’URSS, hanno raggiunto il seguente accordo: Articolo I. Entrambe le Alte Parti contraenti si obbligano a desistere da qualsiasi atto di violenza, qualsiasi azione aggressiva, e qualsiasi attacco tra loro, individualmente o congiuntamente con altre Potenze. Articolo II. Qualora una delle Alte Parti contraenti dovesse diventare l’oggetto di una azione bellica da parte una terza Potenza, l’altra Alta Parte contraente non darà in alcun modo il proprio sostegno a questa terza Potenza. Articolo III. I governi dei due Alte Parti contraenti devono, in futuro, mantenere un continuo contatto gli uni con gli altri, ai fini di consultazione e per lo scambio di informazioni su problemi che riguardano i loro interessi comuni. Articolo IV. In caso di dispute o conflitti che dovessero sorgere tra le Alte Parti Contraenti in nessuna modo le due nazioni parteciperà a qualsiasi raggruppamento di Potenze, che mira all’altro contraente. Articolo V. In caso di dispute o conflitti che dovessero sorgere tra le Alte Parti contraenti su problemi di qualunque tipo, entrambe le parti dovranno risolvere tali controversie o conflitti esclusivamente attraverso amichevole scambio di opinioni, o, se necessario, attraverso l’istituzione di commissioni di arbitrato. Articolo VI. Il presente trattato ha una durata di dieci anni, la validità del presente trattato verrà automaticamente prorogata per altri cinque anni, salvo che, una delle Alte Parti contraenti non si opponga entro un anno prima della scadenza del termine. Articolo VII. Il presente trattato sarà ratificato nel più breve tempo possibile. Le ratifiche saranno scambiate a Berlino. L’accordo entra in vigore non appena viene firmato. Protocollo segreto aggiuntivo (di cui si cominciò a parlare soltanto dopo il 1949 negli USA e che fu ammesso dall’ Urss ormai prossima al “dissolvimento” nel 1990 grazie ad una commissione presieduta da Aleksandr Jakovlev, negli anni della presidenza di Boris Eltsin, ebbe il merito di scavare senza pregiudizi negli archivi del Cremlino e di portare alla luce l' originale del protocollo segreto.) Articolo I. In caso di riassetto territoriale e politico nei settori appartenenti agli Stati baltici (Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania), il confine settentrionale della Lituania rappresenta il confine delle sfere di influenza della Germania e URSS. A questo proposito l’interesse della Lituania nella zona di Vilna è riconosciuto dalle Parti. Articolo II. In caso di riassetto territoriale e politico delle aree appartenenti al stato polacco, le sfere d’influenza della Germania e dell’Unione Sovietica sono delimitate approssimativamente dalla linea dei fiumi Narev, Vistola e San. Il problema di sapere se gli interessi di entrambe le parti rendono auspicabile il mantenimento di un polacco Stato indipendente e come tale stato debba essere limitato, può solo essere risolto, solo nel corso di ulteriori sviluppi politici. In ogni caso entrambi i governi risolveranno la questione per mezzo di un accordo amichevole. Articolo III. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale la parte sovietica reclama il suo interesse per la Bessarabia (l' accordo sulla Bessarabia fu stipulato più tardi). La Germania dichiara il suo completo disinteresse per questi settori. Bessarabia Articolo IV. Questo protocollo deve essere trattato da entrambe le parti come rigorosamente segreto. Filmato: http://www.raistoria.rai.it/articoli/il-patto-molotov-ribbentrop/10728/default.aspx La tenuta del patto fu in effetti di breve durata. La Germania ruppe il patto due anni dopo che era stato stipulato, invadendo l'Unione Sovietica il 22 giugno 1941. Fu quella che veniva chiamata Operazione Barbarossa (L'Operazione Barbarossa fu determinata dall'indugiare di Stalin nello scendere in guerra al suo fianco contro la Gran Bretagna. L'eterno dubbio hitleriano sull'attaccare prima la Grande Isola o la Grande Russia fu così risolto e la rottura degli accordi diede il via "ufficiale" alla Seconda Guerra Mondiale). Perché il patto durò così’ poco? Hitler non volle concedere nulla all’Urss sull’Europa orientale né tanto meno sugli stretti che dal Mar Nero aprivano l’accesso al Mediterraneo. Nel 1939, dopo la firma del patto di non aggressione fra URSS e Germania, alcuni esponenti di primo piano come Umberto Terracini e Camilla Ravera giudicarono inaccettabile questo accordo e furono espulsi dal partito (salvo venir riammessi appena finita la guerra). (Prima ancora Gramsci aveva esplicitamente dissentito sul modo in cui veniva gestito il PCUS dopo la morte di Lenin e per questa ragione, pur mantenendo formalmente la carica di Segretario, fu di fatto emarginato: evidentemente la grande acutezza di Gramsci, oltre al fatto che si trovava in carcere, gli aveva consentito di cogliere nel Testamento di Lenin ciò che altri non seppero o non vollero vedere.). Chi era Camilla Ravera? Protagonista, con Antonio Gramsci, del gruppo torinese dell'Ordine Nuovo, è tra i fondatori, nel ‘21, del Partito comunista d'Italia, di cui guida l'organizzazione femminile e il periodico La Compagna. Al partito consapevolmente sacrifica ogni altra possibilità di autorealizzazione, di autovalorizzazione: «Fin da giovane, sono stata tanto presa dalla politica da non avere né tempo né disponibilità per accettare l'idea di avere un compagno o un figlio. Infatti ho sempre creduto che per una donna formare una famiglia significhi rinunciare a molte aspirazioni, specie nel campo del lavoro e dei rapporti sociali». …Il Tribunale Speciale la condanna a 15 anni e sei mesi di detenzione. Dirà della sua detenzione in carcere: «Fui trattata con rispetto e non dovetti subire pressioni di sorta, ma ero considerata un'anima destinata alla dannazione [...]. Una suora entrava nella mia cella sempre tendendo in mano il crocefisso, così come i napoletani toccano il cornetto». In un documento non datato, ma comunque immediatamente successivo al patto Ribbentrop-Molotov, il direttivo sostiene che la lotta contro la guerra non coincide più con la lotta contro il fascismo, giacché «investe anche quei partiti democratici che ieri facevano blocco con il proletariato nella lotta per la democrazia e la libertà, e oggi fanno blocco con i ceti reazionari dell'imperialismo». Terracini e Ravera sostengono che ogni equidistanza è inammissibile: «Non si può non vedere non coincidente la vittoria del nazismo a conclusione della guerra con la fascistizzazione dell'Europa e l'aggravarsi estremo del pericolo di aggressione all'Unione Sovietica», sostengono. Accusati di «opposizione senza principi», vengono espulsi dal partito…Nel 1982 il presidente della Repubblica Sandro Pertini la nomina senatrice a vita. Quasi centenaria, la maestrina dalla penna rossa del Pci muore a Roma nel 1988.