Giugno

annuncio pubblicitario
Autorizzazione del Tribunale di Campobasso N. 179 del 19-4-1990
Direttore Responsabile Francesco Giordano - Vice Direttore Responsabile Giacomo Picone
Direzione e Amministrazione c/o Sede centrale COREDIMO - CAMPOBASSO Via S. Antonio dei Lazzari - tel. 0874/482669 - 482687 fax 699266
Website: www.coredimo.it
LE BATTERIOSI DEL POMODORO
Maculatura batterica (Xanthomonas campestris pv.
vesicatoria);
picchiettatura o macchiettatura batterica (Pseudomonas syringae pv. tomato);
cancro batterico (Clavibacter michiganense).
I sintomi della maculatura batterica sono rappresentati dalla comparsa sulle foglie di piccole macchie di circa
2 mm, di colore bruno nerastro, circondate da un alone
giallastro. Esse, se presenti in numero elevato, possono
determinare il disseccamento della lamina e l'avvizzimento dei lembi.
Sui frutti, nella fase compresa tra l'allegagione e l'invaiatura, compaiono macchioline idropiche, talora vescicolose, circondate da un alone verde scuro, che tendono ad
allargarsi. Procedendo verso la maturazione esse vanno
incontro a spaccature, su cui si insediano agenti saprofiti, che portano alla marcescenza delle bacche.
I sintomi della maculatura batterica sulle foglie possono
essere confusi con quelli della septoria. Come quest'ultima, la maculatura batterica trova maggiore recettività
sulle piante giovani o in fase di rapido accrescimento,
mentre le piante adulte manifestano una certa
resistenza.Analogamente, anche l'attacco sulle bacche,
avviene preferibilmente quando queste sono in fase di
sviluppo, mentre i frutti maturi sono indenni, probabilmente, per effetto delle variazioni di pH che si verificano
in corrispondenza della maturazione. La temperatura
ottimale di sviluppo e virulenza del batterio è intorno ai
27°C. Anche l'umidità dell'aria deve essere elevata;
infatti, se il clima diventa secco e le temperature superano la soglia indicata, l'infezione rallenta il suo decorso.
Il patogeno penetra nella pianta attraverso gli stomi o
nella zona di inserzione del peduncolo, oppure attraverso
microlesioni di differente origine. Esso si conserva per
molti anni e si diffonde da un anno all'altro attraverso il
seme dei frutti infetti, oppure tramite piante infette da cui
l'inoculo passa sulle giovani piantine (anche in vivaio)
che concorrono alla sua diffusione in pieno campo, dove
può permanere in forma passiva fino a quando non si
presentano condizioni favorevoli.
La sintomatologia della picchiettatura batterica sui
frutti è rappresentata da piccole macchie tondeggianti
simili a crosticine circondate, sul frutto immaturo, da
leggero alone idropico e su quello pigmentato di rosso da
alone giallo. La dimensioni delle macchie non supera
generalmente il millimetro di diametro.Sulle foglie si
presenta con macchie puntiformi e tondeggianti di circa
ANNO XXI - N° 26
GIUGNO 2010
1 mm e di colore nero, dapprima idropiche, che successivamente si circondano di alone clorotico e che tendono
a congiungersi provocando estese aree giallastre e la
caduta precoce delle foglie. Identiche macchioline di
forma allungata e prive di alone compaiono su steli e
peduncoli, provocando cascola fiorale.
L'infezione da cancro batterico (Clavibacter michiganense), contrariamente alle altre due batteriosi, è letale.
L'infezione primaria determina la morte della pianta e
quella secondaria porta sostanziali squilibri vegetativi e
funzionali che impediscono alla pianta stessa di produrre
o di portare a maturazione i frutti.
Si tratta di una malattia vascolare, in quanto l'infezione
interessa i tessuti interni della pianta. Il batterio colonizza i vasi, ostruendo ed interrompendo la circolazione
della linfa. Ne consegue una improvvisa perdita di turgore
di parte della vegetazione e, successivamente, segue
l'avvizzimento e la morte della pianta colpita. Sezionando il fusto, si evidenzia l'imbrunimento dell'apparato
vascolare e l'aspetto spugnoso del midollo centrale,
mentre sezionando alla base il picciolo fogliare si evidenzia il tipico imbrunimento dei vasi "a ferro di cavallo".
Successivamente, si formano striature longitudinali sul
fusto, simili a quelle visibili sulla fotografia a lato, che
evolvono in spaccature da cui fuoriesce un essudato
batterico. Il frutto può essere
- interessato da chiazze
biancastre con il centro prominente e bruno, circondate
da un alone giallo chiaro (aspetto ad "occhio d'uccello")
e, internamente, si evidenzia l'anomala pigmentazione
gialla dei tessuti placentari.
Il batterio penetra nella pianta attraverso ferite e stomi ed
è dotato di un'elevata capacità di contagio. Si conserva
nei resti di piante infette e può rimenere vitale per 1-2
anni, penetrando in modo sistemico nel seme. Per uscire
dallo stato di latenza la batteriosi necessita di temperature superiori a 25°C e l'acqua piovana è il principale
vettore dell'inoculo per la diffusione di infezioni secondarie. La sensibilità delle piante nei confronti del batterio
risulta accentuata da condizioni di stress per il verificarsi
di periodi particolarmente caldi e freddi.
Strategie di difesa
La lotta agronomica si basa sull'impiego di seme sano
e di piante certificate , su ampie rotazioni, sulla distruzione dei residui colturali infetti e sull'impiego di varietà
resistenti.
La difesa chimica va effettuata alla comparsa dei primi
sintomi utilizzando prodotti a base di rame o acibenzolar-S-metile. Quest'ultimo è un attivatore dei meccanismi
di difesa delle piante nei confronti della batteriosi.
Ufficiperiferici:
ISERNIA:Viale dei Pentri - Loc. Nunziatella - tel. 0865/2189 fax 416468 TERMOLI:Via Perrotta n° 14 - tel. e fax 0875/81848-705266
Comunicato Fitosanitario e dati meteorologici
Basso Molise
ALBICOCCO
Fase fenologica: ingrossamento frutti - invaiatura- raccolta.
Situazione fitosanitaria: osservati frutti attaccati da oidio.
Difesa: in presenza di sintomi di oidio effettuare, un trattamento con
zolfo, boscalid+piraclostrobin, quinoxifen o bupirimate. Trattare
l'anarsia al superamento della soglia (7 catture/trappola/settimana o 10
catture/trappola/2settimane), impiegando Bacillus thuringiensis,
spinosad, teflubenzuron, metossifenozide, emamectina, rynaxypyr,
etofenprox, indoxacarb, thiacloprid.
OLIVO
Fase fenologica: ingrossamento acini.
Situazione fitosanitaria: è in atto il volo della tignola e si osservano
uova e prime larve.
Difesa: si ricorda che la lotta alla tignola è giustificata su varietà con frutto
che a maturità pesa più di 2 grammi e se l'infestazione si avvicina alla soglia
del 10%, valore da rilevare nella fase di pre-indurimento nocciolo.
PESCO
Fase fenologica: ingrossamento frutti - invaiatura - raccolta.
Situazione fitosanitaria: si continua a osservare sintomi di oidio su
frutti e germogli; focolai di ragnetto rosso.
Difesa: in presenza di sintomi di oidio intervenire impiegando zolfo,
IBE, bupirimate, boscalid+piraclostrobin, quinoxifen. Monitorare
il volo del la cidia e del l'anarsia e al superamento delle soglie d'intervento
(7 catture/trappola/settimana per l'anarsia o 10 catture/trappola/settimana per la cidia) intervenire con un regolatore di crescita, Bacillus
thuringiensis var. Kurstaki, spinosad, indoxacarb, etofenprox,
clorpirifos, emamectina, rynaxypyr, fosmet (quest'ultimo registrato
solo per la cidia).
SUSINO
Fase fenologica: ingrossamento frutti - invaiatura - raccolta.
Situazione fitosanitaria: erosioni da cidia e anarsia sui frutticini; è in
atto il volo della Cydia funebrana.
Difesa: trattare la cidia e l'anarsia al superamento della soglia (10 catture/
trappola/settimana per la cidia e 7 catture/trappola/settimana o 10
catture/trappola/2settimane per l'anarsia) impiegando etofenprox,
spinosad, teflubenzuron, rynaxypyr, fosmet, quest'ultimo non è
registrato per l'anarsia.
VITE
Fase fenologica: ingrossamento acini - chiusura grappolo.
Situazione fitosanitaria: sintomi di oidio sulle foglie e sui grappoli; è
in atto il volo della prima generazione carpofaga della tignoletta; erosioni
da oziorrinco.
Difesa: continuare a proteggere cautelativamente la vegetazione nei
confronti della peronospora intervenendo con un prodotto rameico o
Dati meteorologici Basso Molise
Data
TEMPERATURA
UMIDITA'
Pioggia
14-giu 32,83
15-giu 33,58
21,08
20,33
25,00
27,25
86,67 32,33 67,71
89,33 37,83 64,67
0,00
0,00
16-giu 35,00
17-giu 31,08
22,00
21,25
28,50
26,75
83,33 17,67 45,50
81,67 34,17 54,00
0,00
0,00
18-giu 28,50
19-giu 28,83
19,75
18,92
23,73
23,58
91,17 57,00 76,67
87,33 29,83 51,17
0,00
0,20
20-giu 26,33
media 30,88
somma
17,08
20,06
21,63
25,21
89,83 36,00 59,29
87,05 34,98 59,86
2,73
2,93
SITUAZIONE METEOROLOGICA
(Periodo da 14 al 20 giugno 2010)
Lieve riduzione delle temperature massime che restano
leggermente al di sopra delle medie del periodo. L'umidità
relativa dell'aria ha subito un leggero incremento nei valori
massimi, che permangono inferiori a quelli medi stagionali.
Piogge di minima entità
con un preventivo a bassa dilavabilità; aggiungere, per il controllo
dell'oidio, un IBE misto a zolfo, strobilurine, quinoxifen, bupirimate,
metrafenone, boscalid, quest'ultimo dotato anche di azione antibotritica.
Nei confronti dell'oziorrinco non è, generalmente, necessario effettuare
interventi specifici.
Seguire il volo della tignoletta con le trappole a feromoni tenendo conto
che il posizionamento del trattamento è strettamente legato al tipo di
prodotto che si intende utilizzare: chitino-inibitore e metossifenozide
(3-5 giorni dall'inizio delle catture), Bacillus thuringiensis, tebufenozide,
indoxacarb, spinosad, rynaxypyr, emamectina (dopo 7 giorni), esteri
fosforici (dopo 8-10 giorni).
BARBABIETOLA
Fase fenologica: ingrossamento fittone.
Situazione fitosanitaria: infestazioni di casside, erosioni da nottue e
infestazioni di afidi; presenza di oidio.
Difesa: in caso di diffuse infestazioni di casside e di nottue, intervenire
con un piretroide registrato nei confronti delle avversità e della coltura
o con la miscela ciflutrin+imidacloprid; in caso sia necessario controllare solo le nottue e possibile impiegare anche l'etofenprox o il Bacillus
thuringiensis. Per l'oidio, aggiungere zolfo o un IBE registrato sulla
coltura e per l'avversità.
CIPOLLA
Fase fenologica: ingrossamento bulbi - raccolta.
Situazione fitosanitaria: presenza diffusa di tripidi e di peronospora.
Difesa: in presenza di sintomi di peronospora intervenire con un
endoterapico (benalaxil, metalaxil-M, cimoxanil, iprovalicarb)
misto a rame. In assenza di sintomi, in maniera preventiva, è possibile
impiegare anche azoxistrobin. Per i tripidi impiegare acrinatrina, un
piretroide registrato sulla coltura, etofenprox o spinosad.
POMODORO
Fase fenologica: sviluppo vegetativo - fioritura - allegagione - inizio
ingrossamento bacche.
Situazione fitosanitaria: presenza di afidi ed erosioni da nottue sulle
foglie.
Difesa: per il diserbo di post-trapianto impiegare metribuzin o
rimsulfuron. In presenza di afidi utilizzare un aficida registrato sulla
coltura. Per le nottue fogliari è possibile impiegare Bacillus thuringiensis,
clorpirifos-metile, lufenuron, indoxacarb, spinosad,
metaflumizone, emamectina o un piretroide registrato per la coltura
e l'avversità.
ANNO XXI -
N° 26 - GIUGNO 2010
"Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Filiale di Campobasso"
Comunicato Fitosanitario e dati meteorologici
Medio - Alto Molise
OLIVO
Fase fenologica: allegagione-ingrossamento drupa.
Situazione fitosanitaria: presenza di occhio di pavone,
cercosporiosi e rogna; infestazioni di cocciniglia mezzo grano
di pepe. Monitorare il volo della tignola dell'olivo.
PESCO
Fase fenologica: ingrossamento frutto.
Situazione fitosanitaria: presenza di afidi e oidio; catture di
cidia e soprattutto di anarsia.
Difesa: nei pescheti molto recettivi dove si riscontrano
sintomi di oidio utilizzare: zolfo, IBE , boscalid + piraclostrobin,
quinoxifen. In presenza di afidi intervenire con pirimicarb,
flonicamid o pymetrozine evitando l'aggiunta di olio.
Monitorare il volo della cidia e dell'anarsia ed al superamento
della soglia d'intervento adoperare i prodotti consentiti:
regolatori di crescita, Bacillus thuringiensis var. Kurstaki,
lufenuron, indoxacarb, spinosad etc..
CEREALI
Fase fenologica: maturazione-raccolta.
VITE
Fase fenologica: allegagione-ingrossamento acini.
Situazione fitosanitaria: presenza di macchie d'olio
(peronospora); sintomi di oidio su foglie .
Difesa: continuare a proteggere nei confronti della
peronospora con prodotti di copertura (mancozeb,
metiram etc.) e/o endoterapici (cimoxanil, metalaxil,
eprovalicarb, etil fosfito di alluminio etc.). Aggiungere per il controllo dell'oidio, un IBE misto a zolfo,
strobilurine, quinoxifen, bupirimate, boscalid.
MELO
Fase fenologica: ingrossamento frutto
Situazione fitosanitaria: presenza di oidio,
ticchiolatura e afidi.
Difesa: per bloccare le infezioni di ticchiolatura e di
oidio adoperare i prodotti riportati sul disciplinare a
base di IBE. In presenza di afidi intervenire con aficidi
specifici (pirimicarb, flonicamid) solo dopo la fine della
fioritura. Monitorare i voli della carpocapsa: se si supera la
soglia (2 adulti/trappola/settimana e 1% frutti con fori
iniziali) adoperare i prodotti consigliati contro l'anarsia del
pesco (lufenuron, indoxacarb, Bacillus turingiensis var.
Kurstaki etc.).
MAIS
Fase fenologica: levata.
Difesa: dopo la 6 a foglia vera non eseguire alcun
trattamento. Per il controllo delle infestanti in postemergenza contro dicotiledoni e graminacee utilizzare
prodotti riportati sul disciplinare.
POMODORO
Fase fenologica: fioritura-allegagione-ingrossamento bacche.
Situazione fitosanitaria: presenza di afidi ed erosioni di
nottue su foglie.
Difesa: Per il diserbo in post-trapianto impiegare
metribuzin o rimsulfuron.In presenza di afidi (prime forme alate) utilizzare un aficida registrato sulla
coltura. Per le nottue è consigliabile impiegare Bacillus
t h u r i n g i e n s i s , c l o r p i r i f o s m e t i l e, l u f e n u r o n ,
indoxacarb, spinosad, metalflumizone, emamectina
o un piretroide.
Dati Meteorologici Medio - Alto Molise
Data
TEMPERATURA
max
min
UMIDITA'
med max
min
med
Pioggia
mm
14-giu 30,00 17,50 23,57 92,83 45,00 72,28
0,00
15-giu 31,50 18,17 24,33 92,67 35,67 71,25
0,97
16-giu 28,83 17,67 22,96 90,83 40,00 67,83
17-giu 30,50 14,17 22,04 92,67 32,00 65,88
0,27
0,00
18-giu 29,20 15,20 22,15 91,20 40,20 70,75
0,00
19-giu 26,40 14,80 19,35 90,20 36,60 69,40
4,00
20-giu 22,40 14,60 17,30 90,60 55,80 79,80
media 28,40 16,01 21,67 91,57 40,75 71,03
4,20
somma
9,43
SITUAZIONE METEOROLOGICA
(Periodo dal 14 al 20 giugno 2010)
La settimana è stata caratterizzata da tempo variabile;
leggero calo dei valori della temperatura e dell'umidità
relativa massima; rialzo della minima e della media.
Piogge di lieve entità.
ANNO XXI -
N° 26 - GIUGNO 2010
"Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Filiale di Campobasso"
Scarica