Autorizzazione del Tribunale di Campobasso N. 179 del 19-4-1990
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Bolla del pesco:
fondamentale l'intervento di fine inverno !
La bolla del pesco è una malattia strettamente legata
al pesco e presente ovunque sia diffusa questa
drupacea. Di anno in anno si ripresenta con diversa
intensità, perché le condizioni climatiche rappresentano il fattore fondamentale per la sua manifestazione.
Negli ultimi anni le condizioni adatte al suo sviluppo si
sono registrate anche in pieno inverno (gennaiofebbraio); pertanto la possibilità di iniziare la colonizzazione già in epoche non canoniche ne aumenta la
capacità di aggressione nei confronti del pesco.
Il trattamento di fine inverno nei confronti della bolla
del pesco costituisce un momento fondamentale
per il controllo della malattia dopo il primo trattamento "estintivo" autunnale, nella fase di caduta foglie. La
difesa invernale ha lo scopo di operare una lenta e
prolungata sterilizzazione delle superfici esterne della
pianta, durante il periodo di riposo, nei confronti della
massa di inoculo svernante del fungo.
In effetti, l'agente eziologico della bolla, un fungo
ascomicete (Taphrina deformans), trascorre l'inverno sotto forma di spore libere nelle scabrosità dei
rami o al riparo delle perule delle gemme. Tale fungo
può sopravvivere da un anno all'altro come micelio
lungo i rami e le gemme contaminate nei mesi
primaverili ed estivi. Gli organi svernanti poi, a fine
inverno, non appena le temperature raggiungono già
7-8 °C e la pianta rimane bagnata per alcune ore,
germinano ed iniziano il processo infettivo a carico di
tutte le parti verdi (soprattutto foglie) ed in qualche
caso anche di fiori e frutti.
Lo sviluppo della malattia è strettamente legato all'andamento climatico del periodo a cavallo tra la fine
dell' inverno e la primavera. Infatti, in corrispondenza
di annate caratterizzate da clima asciutto e da temperature elevate si ha un arresto dello sviluppo della
bolla. Al contrario, in annate umide, piovose e fredde,
i cicli di infezione della fitopatia si ripetono ed il fungo
diviene molto virulento e difficile da controllare.
La difesa fitosanitaria, vista l'epidemiologia della malattia, è fondamentalmente di tipo preventivo ed è
imperniata, come già detto, su due interventi "al
bruno", il primo da eseguirsi a fine caduta foglie ed il
ANNO XXI - N° 4
GENNAIO 2010
secondo a fine inverno, tra la seconda metà di gennaio e gli inizi di febbraio, in coincidenza delle prime
giornate calde e soleggiate. Questo intervento di fine
inverno ha lo scopo di devitalizzare gli elementi
ibernanti prima che riprendano la loro attività vegetativa e patogenetica a carico degli organi di nuova
formazione della pianta. Tale applicazione, di solito,
viene effettuata dai nostri peschicoltori tardivamente
e spesso viene spostato direttamente alla fase di
"bottone rosa", approfittando di intervenire anche nei
confronti degli afidi.
Il ritardo di questo intervento, in annate umide e
fredde, può compromettere il controllo della malattia
e costringere all'effettuazione di interventi di emergenza in vegetazione, che molto spesso forniscono
scarsi risultati.
I fungicidi più idonei alla difesa nei confronti della bolla
sono i ditiocarbammati alchilderivati (ziram e thiram),
i sali di rame (ossicloruro, idrossido e poltiglia bordolese), dodina, dithianon e alcuni trazoli (difeconazolo, tebuconazolo).
I carbammati risultano tuttora i prodotti più efficaci ed
in particolare lo ziram; essi vanno applicati alle dosi
invernali riportate in etichetta (generalmente 500-700
grammi di formulato commerciale per ettolitro); ma
viste le complicazioni di ordine ecotossicologico a
loro imputabili, sarebbe auspicabile sostituirli con i
sali di rame.
Recenti studi hanno dimostrato che i rameici hanno
un'efficacia paragonabile a quella dei carbammati,
se utilizzati ad una dose di almeno 400 grammi di
rame metallico per ettolitro. Negli ambienti meno a
rischio e nell'opportunità di controllare congiuntamente cancri e disseccamenti rameali, l'uso dei
prodotti rameici o del dithianon, può essere giustificato. Tra l'altro il rame è l'unico prodotto autorizzato
nelle aziende peschicole a conduzione biologica.
Si ricorda che gli interventi che si effettuano nei
confronti della bolla controllano anche il corineo (Coryneum beijerinckii), malattia che si manifesta con
caratteristiche "impallinature" delle foglie, tacche rotondeggianti rosso-violacee sui frutti , talvolta associate a emissione di gomma.
Ufficiperiferici:
ISERNIA:Viale dei Pentri - Loc. Nunziatella - tel. 0865/2189 fax 416468 TERMOLI:Via Perrotta n° 14 - tel. e fax 0875/81848-705266
Comunicato Fitosanitario e dati meteorologici
Basso Molise
ALBICOCCO
Fase fenologica: riposo vegetativo.
Difesa: durante la potatura eliminare le parti interessate
dalla cocciniglia e dalla monilia.
PESCO
Fase fenologica: riposo vegetativo.
Difesa: in concomitanza di giornate soleggiate, effettuare
il trattamento di fine inverno nei confronti della bolla e del
corineo, impiegando thiram, ziram, dodina, rame o
dithianon. Questi ultimi due prodotti sono efficaci anche
contro i cancri rameali.
SUSINO
Fase fenologica: riposo vegetativo.
Difesa: durante la potatura eliminare le parti interessate da
cocciniglie e cancri batterici. Disinfettare i tagli con prodotti
rameici o, eventualmente, effettuare un trattamento dopo la
potatura.
BARBABIETOLA
Fase fenologica: quattro-sei foglie.
Situazione fitosanitaria: morie di plantule dovute ad attacchi di atomaria.
Difesa: Intervenire nei confronti dell'atomaria, in caso di
infestazione diffusa, impiegando teflutrin o bifentrin.
Continuare gli interventi di diserbo con la tecnica delle
microdosi e le opportune miscele di prodotti.
CAVOLI
Fase fenologica: sviluppo vegetativo - raccolta.
Situazione fitosanitaria: ingiallimenti fogliari diffusi, probabilmente dovuti all'alternaria o ad infezioni batteriche.
Difesa: negli impianti in cui si manifestano ingiallimenti
intervenire con un prodotto rameico o, nei confronti
dell'alternaria anche con difenoconazolo, azoxistrobin,
piraclostobin + boscalid. Porre attenzione alla registrazione di questi ultimi sulle diverse specie.
CEREALI
Fase fenologica: due foglie-accestimento.
FINOCCHIO
Fase fenologica: sviluppo vegetativo - ingrossamento
grumolo - raccolta.
Situazione fitosanitaria: osservati marciumi a carico del
grumolo, causati dal ristagno idrico.
Difesa: dove si ha esperienza di danni da sclerotinia intervenire con dicloran o ciprodinil+fludioxonil.
Per il controllo di peronospora e batteriosi impiegare rameici.
Per il diserbo di post-trapianto impiegare pendimetalin
(dicotiledoni e graminacee). Successivamente, nei confronti delle infestanti graminacee, impiegare fenoxapropp-etile o ciclossidim.
Dati Meteorologici Basso Molise
Data
TEMPERATURA
max
min
med
11-gen 10,42
5,50
12-gen 12,00
13-gen 10,50
5,17
3,83
14-gen 12,17
15-gen 10,67
UMIDITA'
max
min
Pioggia
med
mm
8,06
90,00 55,00 74,67
0,00
7,42
7,31
92,17 62,17 67,69
94,17 61,67 70,48
0,87
0,03
4,17
3,75
7,19
8,23
95,17 60,50 82,92
94,33 71,17 87,58
0,00
0,07
16-gen 10,92
17-gen 9,08
6,75
4,58
8,21
7,08
92,33 63,00 78,63
93,00 72,17 84,79
0,07
0,10
media 10,82
somma
4,82
7,64
93,02 63,67 78,11
1,13
SITUAZIONE METEOROLOGICA
(Periodo dall'11 al 17 gennaio 2010)
Ulteriore diminuzione delle temperature che raggiungono valori inferiori a quelli stagionali. Leggera diminuzione
dell'umidità relativa dell'aria i cui valori restano superiori
alle medie del periodo. Piogge assenti.ù.
ANNO XXI - N° 4 - GENNAIO 2010
"Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Filiale di Campobasso"
Comunicato Fitosanitario e dati meteorologici
Medio - Alto Molise
OLIVO
Fase fenologica: riposo invernale.
Situazione fitosanitaria: nelle operazioni di
potatura evitare tagli cesori di grosse branche che
necessitano di maggior tempo per cicatrizzare nel
periodo invernale, esponendo le ferite ad attacchi di
fitofagi e a danni da freddo. Nell'eventualità si è
costretti a farlo, si consiglia di adoperare mastici
cicatrizzanti.
PESCO
Fase fenologica: riposo invernale.
Difesa: per il controllo della bolla e del corineo
intervenire all'80% della caduta foglie con ziram,
thiram, dithianon o rame. Nei confronti dei cancri rameali effettuare, durante la caduta foglie, 2-3
interventi con dithianon, bitertanolo o rame.
Quest'ultimo prodotto è indicato anche contro i
cancri batterici; bisogna in ogni caso avere l'accortezza di distribuirlo su piante ben lignificate.
CEREALI
Fase fenologica: emergenza-due foglie.
VITE
Fase fenologica: riposo invernale.
Difesa: dove sono iniziate le operazioni di
potatura è consigliabile eseguire dapprima la
dovuta profilassi contro il mal dell'esca: eliminare completamente i ceppi segnati ormai compromessi ed asportare il legno infetto; disinfettare le superfici tagliate e bruciare il materiale residuo, disinfettare anche gli attrezzi da
taglio con ipoclorito di sodio all'1%
(varechina) prima di passare alle piante sane.
Occorre asportare e bruciare anche le branche
ed i tralci affetti da escoriosi.
MELO
Fase fenologica: riposo vegetativo.
Situazione fitosanitaria: presenza di cancri
rameali.
Difesa: per il controllo dei cancri rameali nel
corso della potatura è bene asportare e bruciare
i rami e le branche affetti dall'infezione, ripulire le superfici da taglio e trattarle con mastice cicatrizzante, addizionato con sali di rame.
Nei meleti infestati gravemente dalla
cocciniglia di S.Josè, su cui non è stato eseguito alcun trattamento autunnale, si può ancora
intervenire con olio bianco (Kg 2/100 l) per
ridurre la popolazione di neanidi svernanti.
Dati Meteorologici Medio - Alto Molise
Data
TEMPERATURA
max
11-gen
min
UMIDITA'
med max
min
med
Pioggia
mm
7,25 4,75 5,75 89,25 78,25 84,06
0,08
12-gen 12,75 1,75 5,81 88,75 32,75 73,94
0,00
13-gen
9,00 1,50 5,94 87,00 46,75 69,25
0,00
14-gen 12,25 2,00 6,13 90,50 38,25 71,31
0,00
15-gen 11,25 1,75 8,44 88,75 52,50 65,25
0,00
16-gen 12,25 4,50 7,69 83,25 41,00 63,31
17-gen 7,00 2,00 4,88 92,25 69,00 85,13
0,00
0,00
media
10,25 2,61 6,38 88,54 51,21 73,18
somma
0,08
SITUAZIONE METEOROLOGICA
(Periodo dall'11al 17 gennaio 2010)
Tutta la settimana è stata caratterizzata da tempo variabile; calo della temperatura e dell'umidità relativa dell'aria. Assenza di piogge.
ANNO XXI -
N° 4 - GENNAIO 2010
"Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Filiale di Campobasso"