IT IT PROGETTO DI PROPOSTA DI RISOLUZIONE

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Asamblea Parlamentaria Euro-Latinoamericana
Euro-Latin American Parliamentary Assembly
Assemblée Parlementaire Euro-Latino Américaine
Assembleia Parlamentar Euro-Latino-Americana
ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURO-LATINOAMERICANA
Commissione per gli affari politici, la sicurezza e i diritti umani
07.12.2012
PROVVISORIO
PROGETTO DI PROPOSTA DI
RISOLUZIONE
Partecipazione dei cittadini e democrazia in America latina e nell'Unione europea
Correlatore PE:
Correlatore ALC:
RM\921737IT.doc
IT
María Irigoyen Pérez (S&D)
William Vélez Mesa (Parlandino)
AP101.307v01.00
IT
Partecipazione dei cittadini e democrazia in America latina e nell'Unione europea
L'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana,
 visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e in particolare gli
articoli 18-25 (parte seconda) sulla non discriminazione e la cittadinanza dell'Unione,
 vista la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e in particolare il titolo V
riguardante la cittadinanza (articoli 39-46),
 visto il regolamento (UE) n. 211/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16
febbraio 2011 riguardante l'iniziativa dei cittadini,
 viste le dichiarazioni dei sei vertici dei capi di Stato e di governo dell'America latina,
dei Caraibi e dell'Unione europea, tenutisi rispettivamente a Rio de Janeiro (28 e 29
giugno 1999), Madrid (17 e 18 maggio 2002), Guadalajara (28 e 29 maggio 2004),
Vienna (11-13 maggio 2006), Lima (15-17 maggio 2008) e Madrid (17 e 18 maggio
2010),
 viste le dichiarazioni approvate nell'ambito delle diciassette conferenze
interparlamentari tra l'Unione europea e l'America latina e i Caraibi (1974-2005),
 visto il "Libro bianco" della Commissione europea sulla governance (2001),
 viste le iniziative della Commissione europea volte a promuovere la partecipazione dei
cittadini: "Piano D: Ampliare e approfondire la discussione sulla democrazia
partecipativa a livello europeo" (2006) e "Iniziativa dei cittadini europei" (2010),
 visto il rapporto del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP):
"Approfondire la democrazia in un mondo frammentato" (New York, UNDP, 2002),
 visto il rapporto dell'UNPD: "La democrazia in America latina: verso una democrazia
di cittadine e cittadini" (New York, UNDP, 2004),

visto il rapporto dell'UNPD/OAS: "La democrazia della cittadinanza: un'agenda per la
costruzione della cittadinanza in America latina" (UNPD/OAS, 2009),

visto il rapporto dell'UNPD/OAS: "La nostra democrazia" (UNPD/OAS, Messico,
2010),
 visto il VI rapporto della Facoltà latinoamericana di scienze sociali: "Fiducia: la base
per la governabilità e la convivenza democratica in America latina e nei Caraibi"
(FLACSO, San José, 2010),
 visti gli atti del I Forum internazionale di Santo Domingo, tenutosi il 28 e 29 ottobre
2009: "Democrazia, conoscenza equa e coesione sociale in America latina" (San José,
2010),
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 viste le discussioni della commissione per gli affari politici, la sicurezza e i diritti
umani dell'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana (EUROLAT) sulla
partecipazione dei cittadini e la democrazia in America latina e nell'Unione europea,
svoltesi il 22 novembre 2011 a Bruxelles (Belgio) e il 9 novembre 2012 a Cadice
(Spagna),
 visto il documento di lavoro su "Partecipazione dei cittadini e democrazia in America
latina e nell'Unione europea" presentato da María Irigoyen Pérez (deputato al
Parlamento europeo, S&D, Spagna) alla commissione per gli affari politici, la
sicurezza e i diritti umani dell'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana,
 visto il documento di lavoro su "Partecipazione dei cittadini e democrazia in America
latina e nell'Unione europea" presentato da William Vélez (deputato al Parlandino,
Colombia) alla commissione per gli affari politici, la sicurezza e i diritti umani
dell'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana,
A. considerando la democrazia come il sistema in cui i cittadini e le cittadine decidono
chi li governerà per un periodo determinato attraverso elezioni libere, pluraliste e
trasparenti;
B. considerando che la cittadinanza è un precetto di uguaglianza di base che, in termini
moderni, equivale ai diritti e ai doveri che spettano a tutti gli individui in virtù della
loro appartenenza a uno Stato nazionale;
C. considerando la necessità di migliorare la qualità della democrazia e di conciliare
democrazia, uguaglianza e sviluppo sostenibile, per l'esercizio di una cittadinanza
integrale;
D. considerando che la democrazia e la coesione sociale richiedono il rafforzamento dello
Stato, della governabilità democratica, delle sue istituzioni e dei partiti politici;
E. considerando che la democrazia rappresentativa, di per sé, non costituisce una
garanzia di prosperità e uguaglianza delle condizioni di vita di tutti i cittadini europei e
latinoamericani;
F. considerando che la partecipazione dei cittadini alla vita politica del loro paese è una
conditio sine qua non per la sopravvivenza del sistema democratico;
G. considerando che la partecipazione dei cittadini alle democrazie contemporanee
avanzate richiede la presenza di un pluralismo di partiti politici, e che la democrazia
necessita di elezioni periodiche e trasparenti per le quali i partiti sono indispensabili;
H. considerando che la partecipazione dei cittadini rappresenta sia un mezzo
(migliorando la qualità delle politiche pubbliche) che un fine (essendo causa e
conseguenza di una migliore organizzazione sociale e, pertanto, di una migliore
qualità democratica);
I. considerando che negli ultimi anni i governi, le istituzioni rappresentative, i partiti
politici e i movimenti associativi stanno perdendo parte della loro legittimità;
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J. considerando che la crisi finanziaria ed economica internazionale, l'aumento delle
disuguaglianze sociali, la corruzione, l'insicurezza, la violenza e la criminalità
organizzata, nonché la mancanza di risposte alle richieste dei cittadini, contribuiscono
a una disaffezione progressiva della cittadinanza nei confronti dell'attività politica;
K. considerando che alcuni regimi continuano a fare uso di metodi antidemocratici come
il compadrazgo (istituzione basata su rapporti di parentela estesa), le reti di potere
private, l'uso propagandistico dei mezzi di comunicazione ufficiali e anche la
repressione, limitando in questo modo la qualità della democrazia;
L. considerando che nell'Unione europea e in altre regioni del mondo si assiste a una
diminuzione della partecipazione politica tradizionale da parte dei cittadini, in primo
luogo a causa della stretta connessione esistente tra i partiti politici e lo Stato, e per
altro verso per la crescente importanza delle nuove forme di partecipazione politica
sviluppatesi in seguito ai profondi cambiamenti sociali e tecnologici;
M. considerando che i partiti politici dell'America latina hanno svolto un ruolo di primo
piano nella terza ondata democratica e che, paradossalmente, oggi sono oggetto di
critiche sociali e mostrano segni di logorio;
N. considerando gli importanti progressi compiuti nella promozione e protezione dei
diritti politici, economici e sociali in America latina negli ultimi decenni;
O. considerando che in America latina la mancanza di fiducia nei confronti dei partiti
politici deriva dalla loro incapacità di ridurre le disuguaglianze sociali, garantire la
sicurezza pubblica e mantenere le promesse elettorali;
P. considerando che la partecipazione della società civile organizzata è diventata un
principio basilare della governance;
Q. considerando che i ruoli della società civile organizzata e dei partiti politici restano
distinti e complementari: partecipazione dei cittadini per la società civile e
rappresentanza per i partiti politici;
R. considerando che le nuove forme di comunicazione, come Internet e le reti sociali,
risultano potenti strumenti di divulgazione e di dibattito pubblico delle questioni
politiche e sociali e possono rappresentare un potente strumento di divulgazione di
nuove questioni nell'agenda politica;
1. ritiene che in un mondo integrato da un punto di vista tecnologico e commerciale i
principi democratici debbano assumere una validità pratica a livello mondiale,
affinché la democrazia stia al passo con la globalizzazione;
2. sottolinea che la creazione e il rafforzamento di una società civile globale
presuppongono l'instaurazione di meccanismi più aperti, partecipativi e democratici
nell'ambito delle istituzioni internazionali e sovranazionali, al fine di aumentare la
partecipazione e la responsabilità dei paesi in via di sviluppo negli organismi
multilaterali;
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3. ritiene che sia necessario adottare misure volte a favorire la partecipazione attiva dei
cittadini alla vita politica attraverso i partiti politici, la società civile e altre forme di
partecipazione conformi ai principi democratici;
4. rileva la necessità di dare vita a nuove forme di partecipazione politica, sia nel
dibattito pubblico sia nell'ambito dei processi decisionali, al fine di contrastare la crisi
della rappresentanza;
5. raccomanda un ricorso non sistematico agli strumenti di democrazia diretta come il
referendum, che dovrà essere utilizzato in casi specifici trattandosi di una procedura
straordinaria;
6. propone di rafforzare la legittimità del potere dello Stato promuovendo la
governabilità democratica, modernizzando le sue organizzazioni, avvicinandole ai
cittadini e dotandole di efficaci risorse umane e finanziarie;
7. raccomanda di vigilare sui principi democratici dell'indipendenza e dell'equilibrio dei
poteri dello Stato e del loro controllo reciproco; al contempo, invita a rafforzare le sedi
in cui si è chiamati a rendere conto del proprio operato a livello nazionale (e anche a
livello sovranazionale), al fine di conseguire una maggiore trasparenza nella gestione
pubblica e rispettare il principio della responsabilità, incrementando così la fiducia dei
cittadini;
8. ritiene che la partecipazione dei cittadini, la rappresentanza politica e la democrazia
deliberativa non siano concetti che si escludono a vicenda, bensì complementari;
9. saluta come esperienza esemplare di partecipazione dei cittadini in America latina i
bilanci partecipativi, che privilegiano gli investimenti in programmi e progetti di
sviluppo umano e che attualmente vengono utilizzati in oltre 15 000 comuni in tutti i
continenti;
10. raccomanda la promozione di esperienze positive quale il bilancio locale partecipativo
in America latina, che trasferisce alcune prerogative pubbliche dalle istanze
rappresentative al piano locale e regionale al fine di sviluppare una democrazia
partecipativa;
11. ribadisce la necessità di adottare politiche pubbliche efficaci nei settori chiave della
fiscalità, della coesione, della giustizia sociale e della sicurezza pubblica, che
consentiranno di migliorare l'immagine dell'attività politica;
12. propone di attuare una politica fiscale efficace, giusta e ridistributiva, poiché la
fiscalità rappresenta un elemento fondamentale per la riduzione delle disuguaglianze
sociali;
13. esorta gli Stati a condurre consultazioni periodiche con le minoranze culturali,
autoctone o immigrate, quando le decisioni dello Stato le interessano (convenzione n.
169 dell'OIL), così come consultazioni dei residenti per l'adozione di regolamentazioni
e autorizzazioni urbanistiche;
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14. sottolinea che l'amministrazione della giustizia deve avvenire in modo appropriato,
efficace, egualitario ed esecutivo per eliminare l'impunità e affinché aumenti la fiducia
dei cittadini nella stessa;
15. chiede una modernizzazione dei mezzi di comunicazione per garantirne il pluralismo e
affinché forniscano un'informazione indipendente, veritiera e comprovata, nel rispetto
delle leggi che limitano i monopoli e gli oligopoli;
16. raccomanda ai governi, nei diversi livelli territoriali, di attivare canali di diffusione
elettronica e reti sociali interattive per l'espressione diretta dell'opinione dei cittadini,
poiché tali strumenti creano spazi di libertà pubblica e favoriscono la deliberazione e
la partecipazione dei cittadini a livello di parlamenti, ministeri e comuni;
17. sottolinea che l'utilizzo dei canali informatici non si limita a fornire informazioni
ufficiali e a permettere un accesso egualitario e trasparente alle stesse, ma si estende in
modo interattivo all'elaborazione di contenuti, proposte e discussioni dei cittadini,
generando coesione sociale, aumentando la legittimità delle decisioni e rafforzando
l'identità collettiva dei cittadini;
18. propone una lotta all'"analfabetismo elettronico" di coloro che non sono in grado di
utilizzare le nuove tecnologie, affinché siano maggiormente coinvolti a livello sociale
e politico e per evitare che restino esclusi dalla deliberazione democratica;
19. ribadisce la sua fiducia nella democrazia come forma di governo per il futuro, con
l'introduzione di nuove forme di partecipazione e deliberazione che rendano possibile
l'espressione politica delle nuove dinamiche sociali e culturali;
*****
20.
incarica i suoi Copresidenti di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio
dell'Unione europea e alla Commissione europea, ai parlamenti degli Stati membri
dell'Unione europea e di tutti i paesi dell'America latina e dei Caraibi, al Parlamento
latinoamericano, al Parlamento centroamericano, al Parlamento andino e al
Parlamento del Mercosur, al Segretariato della Comunità andina, alla Commissione
dei rappresentanti permanenti del Mercosur, al Segretariato permanente del Sistema
economico latinoamericano nonché ai Segretari generali dell'Organizzazione degli
Stati americani, dell'UNASUR e delle Nazioni Unite.
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