cianosi -

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CIANOSI
Definizione
Per cianosi si intende una colorazione bluastra – violacea della cute e
delle mucose che compare quando, nella microcircolazione arteriosa, è
presente una quantità di emoglobina ridotta superiore a 5 g/dl di
sangue, cioè almeno un terzo della quantità totale di emoglobina normale
(15-16 g/dl) non è ossigenata.
Dato che 1 g di emoglobina lega 1.3 ml di O2, la cianosi si accompagna ad
una insaturazione in O2 pari a 6.5 ml per 100 ml di sangue.
E’ importante capire la differenza tra cianosi, ipossia (o anossia) e
ischemia. Tutte implicano una cattiva ossigenazione dei tessuti, tuttavia:
la cianosi esprime un aumento della quantità assoluta di emoglobina
ridotta e quindi sarà più facile in corso di poliglobulia e quasi impossibile
in corso di anemia; l’ipossia esprime un calo assoluto dell’Hb oppure della
percentuale di emoglobina ossigenata (normale > 96%) e quindi sfocerà in
cianosi solo se esso sarà tale da produrre almeno 5 g di emoglobina ridotta
per 100 ml di sangue (in altre parole la % dell’emoglobina saturata sarà
inferiore ad almeno il 70%); l’ischemia è la condizione per cui il tessuto
riceve una quantità insufficiente di sangue.
Quindi un tessuto può essere ipossico ma non ischemico, può essere
ipossico ma non cianotico e può essere ischemico ma non cianotico.
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CIANOSI
Meccanismi fisiopatologici
In base al meccanismo possiamo distinguere 3 tipi di cianosi:
1) Cianosi centrale: la quantità assoluta di Hb ridotta è alta nel
microcircolo arterioso perché l’Hb non è stata ben saturata a livello
polmonare (cianosi centrale polmonare) o perché c’è stata una
immissione di sangue venoso nella circolazione arteriosa per shunt
cardiaco dx-sx con salto del polmone (cianosi centrale cardiaca).
Si accompagna a policitemia di compenso e circolo ipercinetico, per
cui cianosi calda.
2) Cianosi periferica: la quantità assoluta di Hb ridotta è alta nel
microcircolo arterioso perché c’è un rallentamento del flusso nella
microcircolazione con aumento della estrazione di O2 dai tessuti.
Questo può essere per scompenso cardiaco (cianosi cardiaca
periferica) o per ostacolo locale alla circolazione venosa per es. per
trombosi (cianosi periferica non cardiaca).
Non si accompagna a policitemia e il circolo è ipocinetico, per cui
cianosi fredda.
3) Cianosi da paraemoglobinemia: la molecola dell’Hb è alterata per
cui è ridotta la capacità di veicolare l’O2.
In genere non si associa a policitemia ed è una cianosi fredda.
La cianosi può essere anche mista nel caso in cui la patogenesi sia
composita come si verifica per es. in corso di infarto miocardico
complicato da insufficienza cardiaca sinistra ed edema polmonare acuto.
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CIANOSI
Cause di cianosi centrale
Sostanzialmente gli ordini di cause per la cianosi centrale sono 2:
1) Incompleta ossigenazione del sangue venoso nel letto capillare
polmonare per:
 ridotta tensione di O2 nell’aria inspirata; es. altitudine (il
polmone non è compromesso)
 policistemia vera o m. di Vaquez in cui l’Hb è anche di 20-25
g/dl e quindi il polmone non riesce ad ossigenarla tutta (il
polmone non è compromesso)
 difficoltà nella funzione respiratoria per cause extrapolmonari;
es. obesità, fratture costali, malattie muscolari, corpi estranei,
laringospasmo (il polmone non è compromesso)
 insufficienza respiratoria da malattie polmonari; es. enfisema,
bronchite cronica ostruttiva, fibrosi polmonare, polmoniti estese,
malattie delle membrane ialine nel neonato, atelettasia,
pneumotorace, embolia polmonare, versamento pleurico (il
polmone è compromesso).
2) Immissione di sangue venoso nel cuore sinistro per difetti
anatomici cardiaci (cardiopatie congenite):
 tetralogia di Fallot
 trasposizione dei grossi vasi
 difetti settali
La cianosi centrale è sempre generalizzata.
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CIANOSI
Cause di cianosi periferica
Sostanzialmente gli ordini di cause per la cianosi periferica sono 2:
2) Ostacolo al ritorno venoso al cuore per:

scompenso cardiaco

grave ipotensione (shock)

pericardite cronica
La cianosi è generalizzata.
2) Ostacolo locale alla circolazione venosa per:

trombosi venosa e tromboflebiti

compressione venosa

varici varicose estese
La cianosi è distrettuale.
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CIANOSI
Cause di cianosi da paraemoglobinemia
Sostanzialmente gli ordini di cause sono 2:
3) Metaemoglobinemia: il Fe emoglobinico è ferroso Fe+++ invece
che ferrico Fe++, per cui non può assumere O2. La
metaemoglobinemia può essere congenita o acquisita e perché
compaia cianosi bastano 1.5 g di metaemoglobina per 100 ml di
sangue.
2) Solfoemoglobinemia: effetto dei sulfamidici, perché compaia
cianosi bastano 0.5 g di sulfoemoglobina per 100 ml di sangue.
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CIANOSI
Caratteri semeiologici
Dobbiamo considerarne 7.
1) Sede: la cianosi è più evidente dove è presente una microcircolazione
arteriosa più ricca e superficiale (lobi auricolari, zigomi, labbra,
lingua, letto ungueale, zone di cute sottile).
2) Estensione: generalizzata o distrettuale. Come già detto la cianosi
centrale è sempre generalizzata, mentre la cianosi
periferica può essere generalizzata o distrettuale.
3) Temperatura: calda (cianosi centrale), fredda (cianosi periferica).
4) Intensità del colore: subcianosi, cianosi pallide, cianosi intense, cianosi
nigre.
5) Modalità di comparsa: acuta, progressiva, cronica, a riposo, dopo
sforzo.
6) Associata o meno ad altri sintomi:
cianosi + tosse + dispnea (polmone)
cianosi + dispnea + edema (cuore)
cianosi + acidosi respiratoria (polmone)
cianosi + acidosi metabolica (cuore)
7) Incidenza in rapporto all’età:
• bambini (cardiopatie congenite, ostruzioni acute tracheobronchiali)
• adulti (valvulopatie, cardiopatie ipertensive, polmoniti)
• anziani (enfisema, bronchite cronica).
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