La Materia • Nel XVII secolo vi era ancora molta confusione su cosa fosse la Materia Johann Becher e Georg Stahl, medici tedeschi professori universitari, fondarono la teoria del Flogisto (dal greco ‘bruciare bruciare’) ’) Georg Ernst Stahl (1659-1734) Simbolo del Flogisto Lezione 4 1 • La materia e’ costituita da due componenti: il Flogisto e la Cenere • Bruciando la materia, il flogisto si libera nell’aria, lasciando solamente la cenere L’aria “Flogistificata” non riesce piu’ a supportare la combusione Lezione 4 2 1) Lavoisier scaldò del mercurio in una beuta sigillata contenente anche dell’aria. 2) Dopo alcuni giorni osservò che si era prodotta una sostanza rossa [La massa del gas rimasto nel recipiente era diminuita. In presenza di questo gas [azoto, N2] la combustione non avveniva e gli animali asfissiavano.] [Sappiamo oggi che il mercurio aveva reagito con l’ossigeno dell’aria formando ossido di mercurio (II)] 3) Lavoisier pesò una quantità della sostanza rossa prodotta e poi la riscaldò fortemente. 4) Pesò poi sia il gas che che il mercurio che si producevano e riuscì a mostrare che la somma delle loro masse era la stessa di quella dell’ossido iniziale. Lezione 4 3 Dopo ulteriori esperimenti Lavoisier poté stabilire LA LEGGE DELLA CONSERVAZIONE DELLA MASSA IN OGNI PROCESSO CHIMICO LA QUANTITÀ DI MATERIA PRIMA E DOPO IL PROCESSO RIMANE LA STESSA OVVERO LA MASSA NON PUÒ ESSERE NÉ CREATA NÉ DISTRUTTA. 2HgO ═ 2Hg + O2 Una reazione chimica è rappresentabile con una equazione algebrica (con simboli e formule). Lezione 4 4 Legge di conservazione della massa di Antoine Lavoisier Antoine Lavoisier mostra come la combustione non e’ una perdita di flogisto, ma una reazione chimica con l’ossigeno. Enuncia la legge di conservazione della massa: Antoine-Laurent Lavoisier (1743-1794) e sua moglie La Materia non viene nè creata nè distrutta, ma cambia solamente forma Lezione 4 5 Lezione 4 6 Lavaggio dello zolfo con C2S Lezione 4 7 Legge delle proporzioni definite di Joseph Proust IN UN DATO COMPOSTO CHIMICO I RAPPORTI IN MASSA DEGLI ELEMENTI DI CUI ESSO È COSTITUITO SONO COSTANTI INDIPENDENTEMENTE DALL’ORIGINE DEL COMPOSTO O IL MODO DI PREPARAZIONE Il sale da cucina [cloruro di sodio, NaCl] può essere trasformato nei suoi elementi costitutivi sodio e cloro. È un composto. Ha una composizione definita: la massa risulta composta dal 39.3% di sodio e 60.7% di cloro Lezione 4 8 Legge delle proporzioni multiple di JOHN DALTON Dalton trovò che combinando tre parti (in massa) di carbonio (C) con otto parti di ossigeno (O2) si otteneva un composto oggi noto come diossido di carbonio; mentre combinando sempre tre parti di C con quattro parti di O2 si otteneva un altro composto oggi noto come monossido di carbonio. Egli dedusse che il primo composto doveva contenere il doppio di atomi di ossigeno. Oggi noi sappiamo che i due composti hanno formula chimica CO2 e CO, rispettivamente, con rapporti 1/2 e 1/1 tra gli atomi di C e di O. Dalton propose, quindi, una nuova legge nota come legge delle proporzioni multiple: “ quando due elementi formano più di un composto, le diverse masse di un elemento che si combinano con una stessa massa di un secondo elemento stanno fra loro in rapporti dati da numeri interi e piccoli” Lezione 4 9 Teoria Atomica di JOHN DALTON (1803) J. Dalton formulò una TEORIA per spiegare le leggi proposte da Lavoisier e Proust e i dati sperimentali, che si andavano raccogliendo dai vari esperimenti, nota come TEORIA ATOMICA DI DALTON: ⇒Tutti gli elementi sono costituiti da piccolissime particelle indivisibili dette atomi. Gli atomi nono possono essere né creati né distrutti durante le reazioni chimiche. ⇒ Gli atomi di un certo elemento sono identici, ma sono diversi da quelli di un altro elemento. ⇒ Gli atomi di diversi elementi formano composti combinandosi secondo rapporti definiti e fissi tra numeri interi e piccoli. ⇒ Se gli stessi elementi formano più di un composto, ciascuno di essi è caratterizzato da un diverso rapporto di massa e rapporto di atomi. ⇒ Una reazione chimica comporta un cambiamento non degli atomi stessi, ma del modo con cui gli atomi sono combinati nei composti. Lezione 4 10 piombo Lezione 4 11 Lezione 4 12 Lezione 4 13 " Tabula affinitatum inter differentes substantias", che si trova presso il Museo delle scienze di Firenze. "Table de rapports", tratta dalla famosa "Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences des arts et des métiers" di Diderot e D'Alembert, edita a Lucca 1758-1776 Lezione 4 14 La data formale della nascita del sistema periodico degli elementi si fa risalire al febbraio 1869 ad opera di uno scienziato russo, Dimitrij Ivanovic Mendeleev (1834-1907), che completò la sua prima tavola comprendente 63 elementi. Nel suo lavoro "Die periodischen Gesetzmassigkeit der chemischen Elemente" del 1871, così descrisse la sua teoria: "Le proprietà degli elementi, e in conseguenza anche quelle dei corpi semplici e composti, sono in dipendenza periodica dal loro peso atomico" Nella Tavola Mendeleev ordinò gli ELEMENTI per peso atomico crescente. Nella Tavola lasciò spazi vuoti per elementi che non erano stati ancora scoperti. Lezione 4 15 Nell'immagine a sinistra vediamo la prima formulazione autografa della Tavola Periodica come apparve la prima volta nel 1869; nella prossima diapositiva vediamo una successiva rielaborazione del 1871. Lezione 4 16 Mendeléev prese in esame non solo il peso atomico crescente ma anche la valenza degli elementi. elementi La valenza aumentava e diminuiva dando origine ai periodi: prima l'idrogeno, con un periodo tutto per sé; poi due periodi di sette elementi; quindi periodi contenenti più di sette elementi. Egli fu in grado di prevedere l'esistenza e le proprietà di tre elementi allora sconosciuti che chiamò ekaboro, ekalluminio e ekasilicio (eka significa uno in sanscrito) e li sistemò nella tavola periodica rispettivamente con i numeri 44, 68 e 72 (Sc, Ga, Ge). Lezione 4 17 Lezione 4 18 Lezione 4 19 La teoria atomica moderna si basa sulle seguenti ipotesi: a) Gli elementi sono costituiti da atomi, che sono particelle estremamente piccole. piccole. a) Tutti gli atomi di un dato elemento hanno le stesse proprietà chimiche e contengono lo stesso numero di protoni protoni.. b) I composti risultano dalla combinazione chimica di atomi di due o più tipi diversi nel rapporto di numeri interi piccoli. piccoli. atomo = particella “chimicamente elementare” Si riconoscono così 92 specie atomiche che vengono definite Elementi Chimici indicati con un simbolo che corrisponde alla prima lettera, o alle 20 Lezione 4 prime due lettere, del nome latino/greco…. Idrogeno, H, Elio, He, Litio, Li, Boro, B, Carbonio, C, Azoto, N, Fluoro, F, Neon, Ne, Sodio, Na, Alluminio, Al, Silicio, Si, Fosforo, P, Cloro, Cl, Argon, Ar, Potassio, K, Cromo, Cr Manganese, Mn Ferro, Fe Rame, Cu Zinco, Zn Bromo, Br Argento, Ag Cadmio, Cd Iodio, I Platino, Pt Oro, Au Mercurio, Hg Berillio, Be, Ossigeno, O, Magnesio, Mg, Zolfo, S, Calcio, Ca Nichel, Ni Palladio, Pd Bario, Ba Piombo, Pb in ogni atomo il numero dei protoni è uguale al numero degli elettroni. Questo numero viene denominato Numero Atomico (Z). Il numero atomico è caratteristico delle proprietà chimiche della corrispondente specie atomica, cioè della sua capacità di legarsi ad altri atomi per formare entità pluriatomiche Lezione 4 21 denominate molecole. TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI Numero atomico Lezione 4 22 L'energia è la capacità di un corpo di compiere un lavoro; ogni cosa che si trasforma contiene una forma di energia. L'energia è presente in forme diverse e può essere trasformata da una forma all'altra. Si usano abitualmente diversi nomi per indicare la forma in cui l'energia si presenta: energia meccanica, chimica, elettrica, luminosa, termica, atomica. Lezione 4 23 L’energia si conserva sotto varie forme: Lezione 4 24 L’energia nucleare si crea da reazioni che avvengono nel nucleo dell’atomo. Queste reazioni permettono di ottenere grandi quantità di energia. Le reazioni nucleari sono di due tipi: Fissione nucleare: quando si divide in due parti il nucleo atomico di un elemento pesante come l’uranio. Fusione nucleare: quando si riesce ad unire due atomi leggeri per formarne uno più pesante. E’ il tipo di reazione che si sviluppa naturalmente nel Sole e nelle stelle. Lezione 4 25 L’energia meccanica è quella che si manifesta muovendo e deformando corpi solidi, liquidi e gas. L’automobile, la bicicletta, l’acqua di una diga, lo sciatore utilizzano questa forma di energia. L’energia elettrica è dovuta al movimento ordinato di cariche elettriche. Alcuni materiali, detti conduttori, hanno un elevato numero di elettroni che possono muoversi liberamente all’interno del conduttore. L’energia chimica è la capacità di alcune sostanze di combinarsi con altre sviluppando energia sotto forma di luce, calore, elettricità. Per esempio, la combustione è una reazione tra una sostanza, detta combustibile, e l’ossigeno dell’aria. Durante la combustione viene emessa energia sotto forma di calore e luce. Il calore è la forma macroscopica nella quale l'energia passa da un sistema fisico ad un altro unicamente a causa di differenze di temperatura. Lezione 4 26 È importante ricordare che la temperatura non è assolutamente la misura del calore. La temperatura è una proprietà della materia che regola il trasferimento di energia termica o calore da un sistema ad un altro. Quando due sistemi sono alla stessa temperatura, si dice che si trovano in equilibrio termico e non avviene nessun trasferimento di calore. Quando esiste una differenza di temperatura, il calore tenderà a muoversi dal sistema a temperatura più alta verso il sistema a temperatura più bassa, fino al raggiungimento dell'equilibrio termico. Il trasferimento di calore può avvenire per conduzione, convezione o irraggiamento. La temperatura è correlata alla quantità di energia termica o calore di un sistema. Se viene aggiunto calore la temperatura sale, similarmente un decremento di temperatura corrisponde a una perdita di calore del sistema. Su scala microscopica, questo calore corrisponde al movimento casuale degli atomi e delle molecole del sistema. Quindi un incremento di temperatura corrisponde a un incremento del movimento degli atomi del sistema. Lezione 4 27 Un pezzo di ferro sembra molto più freddo di un pezzo di plastica alla stessa temperatura o anche a temperatura inferiore, a causa delle differenze tra il calore specifico e la conducibilità termica dei due materiali. La capacità termica è una proprietà estensiva. Essa coincide con il rapporto tra il calore somministrato e la variazione di temperatura prodotta. Il calore specifico [JXg-1XC-1] (o capacità termica specifica) è la quantità di calore (J) necessaria ad innalzare di 1 grado Celsius (o Kelvin) la temperatura di 1 grammo di una sostanza, in assenza di trasformazioni di fase. Il calore specifico è una proprietà fisica di ogni sostanza; per una stessa sostanza risulta diverso per le fasi liquida, solida, gassosa H20 (s) 2.03 J°C-1g-1; 1 -1g-1; (l) 4.184 J°C Lezione 4 (g) 2.01 J °C-1g-28 L'energia potenziale (Ep)di un corpo dipende solo dalla sua massa e dalla sua posizione in un campo di forza. Non esiste una sola formula per l’energia potenziale poiché essa dipende dalla natura delle forze che il corpo sperimenta. Energia potenziale gravitazionale: relativa ad una particella posta in un campo gravitazionale; un corpo di massa m posto ad altezza h dal suolo possiede una Ep gravitazionale pari a Ep=mgh L'energia potenziale U di un corpo come il lavoro compiuto dalla gravità quando il corpo si sposta dalla sua posizione attuale alla superficie di riferimento. Lezione 4 29 Energia potenziale di Coulomb: relativa ad una particella carica in un campo elettrostatico; una particella di carica q1 posta alla distanza r da una seconda particella di carica q2 è proporzionale alle due cariche ed inversamente proporzionale alla distanza che le separa. Ep=q1xq2/4πε0r Lezione 4 30 L’energia cinetica (Ec) coincide con l’energia che un corpo possiede in virtù del proprio moto Ec= ½ mv2 La somma dell’energia potenziale (Ep) e dell’energia cinetica (Ec) rimane costante in un corpo in caduta libera: essa si chiama energia meccanica (Em). ENERGIA CINETICA Ec = 1 m v 2 2 ENERGIA POTENZIALE + Lezione 4 Ep = mgh = cost 31 Il Principio di Conservazione dell’Energia Julius Robert von Mayer fu il primo a enunciare esplicitamente il principio di conservazione dell’energia Le varie forme di energia (Chimica, Elettrica, Magnetica, Meccanica, Calore) si possono trasformare una nell’altra, ma l’energia totale rimane costante Lezione 4 Julius Robert von Mayer (1814-1878) 32 A livello microscopico Ein Etotale = U Lezione + T4= costante 33 PRINCIPIO di CONSERVAZIONE dell'ENERGIA Etotale = costante (sistema isolato) oppure ∆Etotale = 0 (sistema isolato) Lezione 4 34 Massa-Energia • Oggi i due principi fondamentali di conservazione sono stati riuniti in un unico principio: la conservazione della massa-energia E= 2 mc Albert Einstein (1879 (1879--1955) Lezione 4 35