MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei Via Mameli, 4 34139 - Trieste tel. +39 040 390 270 / 290 ; fax + ; Fax +39 040 3798970 C.F. - 80023500327; [email protected] CLASSE V sez. D DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO A.S. 2014/15 CONSIGLIO DI CLASSE DOCENTE Fabio Miot DISCIPLINA Italiano Cinzia Colombini L2 - inglese Tiziana Canavese – Coordinatore Scienze naturali Michela Sandri Matematica Michela Sandri Fisica Monica Masè (suppl.Elisa Fratini) Informatica Raoul Kitchmayr Storia Raoul Kitchmayr Filosofia Adriana Torregrossa Disegno e Storia dell’Arte Paolo Vaccari Educazione Fisica Maria Grazia Nicolari I. R.C. FIRMA Lucia Negrisin DIRIGENTE SCOLASTICO 1 SOMMARIO 1. STORIA DELLA CLASSE ......................................................................................................... 2 2. DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA ........................................................ 7 3. DISCIPLINA: LETTERATURA INGLESE ............................................................................. 13 4. DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI, CHIMICA E GEOGRAFIA ...................................... 17 5. DISCIPLINA: MATEMATICA ................................................................................................ 26 6. DISCIPLINA: FISICA .............................................................................................................. 30 7. DISCIPLINA: INFORMATICA …………............................................................................... 33 8. DISCIPLINA: STORIA ............................................................................................................ 36 9. DISCIPLINA: FILOSOFIA ...................................................................................................... 44 10. DISCIPLINA: DISEGNO E STORIA DELL'ARTE ................................................................ 48 11. DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE….................................................................................... 50 12. DISCIPLINA: I.R.C. ................................................................................................................. 58 13. TERZE PROVE ......................................................................................................................... 60 2 STORIA DELLA CLASSE Composizione e continuità didattica La classe è costituita da 23 allievi, 10 femmine e 13 maschi, tutti frequentanti con una certa regolarità. La classe prima era di 28 alunni, di cui 20 sono stati ammessi alla classe seconda (uno degli ammessi poi si è trasferito). Ai 19 alunni si sono aggiunti altri 6 allievi, di cui 3 si sono ritirati a metà anno. Alla classe terza sono stati ammessi 20 allievi a cui si sono aggiunti altri 2 studenti, di cui una però non ha mai frequentato. All'inizio del secondo biennio quindi la classe era formata da 22 studenti, di cui 21 sono stati ammessi alla quarta. La classe quinta, all'inizio dell'anno scolastico, era composta da 21 allievi provenienti dalla quarta e da 2 allievi che sono stati inseriti da altre classi (uno proveniente da un altro istituto cittadino e un altro proveniente da un’altra classe). Sono rimasti quindi 17 allievi provenienti dalla classe prima originaria a cui si sono aggiunti via via gli altri alunni. La continuità didattica nel corso del quinquennio è stata assicurata nelle discipline di scienze naturali, ed. fisica e religione. Nel corso del secondo biennio e del quinto anno è stata assicurata la continuità didattica nelle discipline di italiano (a parte un periodo in classe quarta), disegno e storia dell’arte, scienze naturali, ed. fisica e religione. L’attuale insegnante di matematica e fisica conosce la classe dalla seconda, in quanto ha insegnato fisica in seconda e terza, matematica in quarta. L’insegnante di storia e filosofia è stato assegnato alla classe in quarta. L’insegnante di inglese è stata assegnata alla classe all’inizio del quinto anno, sostituendo l’insegnante precedente che li aveva conosciuti dalla prima. L’insegnamento di informatica, nel primo e nel secondo biennio, è stato assegnato a due insegnanti diverse. Al quinto anno è stata assegnata una nuova insegnante che è stata sostituita nel corso dell’anno da supplenti. L’attuale insegnante ha conosciuto la classe a dicembre e poi ha insegnato con continuità in classe da fine gennaio. Il percorso in questa disciplina quindi è stato caratterizzato da una fortissima discontinuità. Profitto Nel presente anno scolastico la classe, che in quarta presentava un profitto mediamente discreto/buono, ha subito generalmente un calo per quanto riguarda le valutazioni ed attualmente si colloca nella fascia del sufficiente/discreto. Si possono distinguere quattro fasce di livello in merito sia al profitto e conseguentemente all’acquisizione dei contenuti disciplinari e delle competenze. La prima fascia è costituita dal 17% degli allievi che hanno ottenuto, nel corso di tutto il quinquennio, risultati buoni e in qualche caso anche ottimi in tutte le discipline, in particolare in quelle scientifiche. Questo gruppo si evidenzia per un livello di apprendimento strutturato e il conseguimento di una metodologia proficua. Nella seconda fascia (22%) si collocano gli allievi che hanno riportato un profitto genericamente discreto nella quale si collocano quegli allievi che hanno avuto, in particolare nell’ultimo anno, un andamento scolastico regolare, alcuni hanno dimostrato un impegno costante per migliorare, altri hanno consolidato nel tempo il loro metodo di studio. In questo gruppo si evidenziano gli allievi che ottengono buoni risultati in alcune discipline. Nella terza fascia (35%) si collocano gli allievi che raggiungono mediamente delle valutazioni sufficienti in quasi tutte le discipline. Si caratterizzano per uno studio non sempre costante e/o approfondito, che avrebbe bisogno di un impegno maggiore affinché possa portare ad un apprendimento significativo. 3 Nella quarta fascia (26%) ci sono quegli allievi che hanno mostrato, nel corso degli ultimi tre anni o dell'ultimo anno, difficoltà in più di qualche disciplina, sia in ambito umanistico che scientifico; difficoltà dovute in qualche caso a una metodologia poco confacente, in altri casi ad un impegno non sempre costante che porta a delle conoscenze acquisite poco coerenti e strutturate. I risultati ottenuti si attestano mediamente sul livello della quasi sufficienza e in alcuni casi, al momento, non sono ancora sufficienti. Comportamento e relazione con le famiglie La classe è costituita, generalmente, da allievi motivati, collaborativi e partecipativi durante le ore di lezione. Il loro atteggiamento è sempre corretto e rispettoso nei confronti del docente. L’attenzione durante le lezioni è sempre stata buona e la partecipazione è stata attiva e spesso propositiva nella maggior parte delle discipline. Solo in alcuni casi c'è stato un limitato impegno o un atteggiamento poco partecipativo, evidenziando interessi di tipo settoriale nei confronti delle diverse discipline. Genericamente in classe si è lavorato in un clima sereno che ha permesso di svolgere con continuità e produttività i piani di lavoro previsti. In generale, inoltre, la frequenza degli alunni è stata abbastanza regolare. Le competenze fondamentali stabilite per la classe sono state complessivamente raggiunte in tutte le discipline per la maggior parte degli allievi. La classe ha seguito i percorsi DNL in Lingua Straniera (CLIL) Il tratto distintivo dei percorsi CLIL attivati nelle classi V, nell’anno scolastico 2014- 2015, secondo quanto prescritto dal quadro di riferimento normativo istituzionale, è stato quello di sostenere l’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in L2 –Inglese, garantendo efficacia ai diversi ambienti di apprendimento e salvaguardando i presupposti epistemologici e le finalità precipue della metodologia stessa. La progettazione, pianificazione e implementazione di specifici moduli nelle discipline di Fisica, Scienze, Storia e Filosofia sono state intese a favorire, tra i docenti coinvolti, linee didattiche basate sull’autonomia delle scelte riguardo i contenuti e sulla flessibilità degli impianti organizzativi, ma anche sulla ricerca didattica e sulla valutazione dei processi interni all’insegnamento della disciplina per il miglioramento dell’offerta formativa. Nell’ambito specifico della classe V D sono stati svolti i seguenti moduli: Disciplina Contenuto del modulo Periodo di effettuazione Filosofia Introducion to Positivism Maggio 2015 Filosofia A short Introduction to Contemporary Epistemology Maggio 2015 Aspetti di progettazione e di pianificazione del percorso La scelta di percorsi modulari, limitati a specifici elementi del syllabus e con nuclei disciplinari ben identificabili, è stata una scelta ragionata e condivisa, sia a livello di Collegio Docenti che dipartimentale, quale opportuna situazione di apprendimento per favorire l’innesto della variabile CLIL, language sensitive, sull’impianto curriculare della disciplina stessa, permettendo l’integrazione di lingua e contenuti, senza la compartimentalizzazione dei processi cognitivi. Tale impianto didattico è stato giudicato particolarmente idoneo a consentire una più controllabile gestione dei percorsi, e una maggiore verifica didattica degli obiettivi anche attraverso modelli di collaborazione convergente soprattutto con i docenti di L2. In taluni casi tale collaborazione ha previsto interventi formativi, di supporto, di didattizzazione dei materiali, di monitoraggio, di analisi dei risultati permettendo di intrecciare i due curricoli disciplinari e di ricavare momenti diffusi di esposizione alla lingua e a sostegno della metodologia CLIL. 4 Impianto organizzativo: quadro orario, obiettivi, presupposti metodologici La consistenza oraria dei moduli e la loro distribuzione nella programmazione didattica delle singole discipline DNL non è stata rigidamente predefinita, ma è stata determinata dal processo sperimentale in atto nelle singole classi L’impegno complessivo, considerata l’esposizione disciplinare diretta, le attività laboratoriali, gli interventi di didattica integrata a cura del docente di L2, soprattutto a livello di strategie di supporto, non è stato comunque inferiore alle 20/25 ore complessive La scelta delle discipline coinvolte nella metodologia di insegnamento si è basata sui seguenti principi : 1. Discipline caratterizzanti l’indirizzo di studio, come stimolo alla motivazione 2. Discipline che fanno uso di una molteplicità di linguaggi, e strategie di supporto non verbali, per favorire o sostenere l’apprendimento della disciplina in L2 3. Il profilo professionale dei docenti impegnati Per quanto concerne le competenze specialistiche i percorsi attivati hanno avuto la presenza di personale specializzato o esperto nella metodologia CLIL con livello di competenza linguistica compreso tra il B2 e il C2, in linea con il profilo tracciato nell’allegato A del DD n. 6 del 6 aprile 2012 e ribadito dalla nota MIURAOODGOS prot. n. 4969 del 25.7.2014 relativa alle norme transitorie relative all’avvio in ordinamento dell'insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) con metodologia CLIL Al fine di garantire la piena realizzazione dell’attività didattica CLIL, è stato inoltre costituito un team CLIL di coordinamento costituto dal Dirigente scolastico, il referente CLIL d’istituto e i docenti del Dipartimento di L2. Ogni percorso modulare, illustrato di seguito in questo documento da ogni singolo docente di disciplina, è stato caratterizzato dai seguenti denominatori comuni: - progressione dei contenuti e delle conoscenze e non ripetizione di elementi del curriculum svolti precedentemente in italiano - veicolazione dei contenuti disciplinari in L2 attraverso testi autentici o materiale didattizzato - sviluppo di competenze linguistiche attraverso la presenza di task fortemente legati al contesto disciplinare e attraverso la logica cognitiva della disciplina interessata. - messa in atto di abilità e strategie linguistiche utili ad affrontare contenuti disciplinari complessi anche in L1 (input comprensibile) - presenza di approcci collaborativi nell’apprendimento - studio della disciplina caratterizzato fortemente da una prospettiva di matrice interculturale Nello specifico i percorsi proposti sono stati rivolti a perseguire i seguenti obiettivi: a. Disciplinari:(trasversali): Garantire i fondamenti epistemologici e scientifici della disciplina veicolata in CLIL ; Assicurare progressione nelle conoscenze, abilità e competenze disciplinari; Programmare lo svolgimento dei contenuti tenendo costante la connessione tra i moduli CLIL in L2 veicolare ed il resto della programmazione in lingua madre; Favorire l’aggiornamento dei contenuti disciplinari in prospettiva europea; Favorire l’individuazione di strategie di facilitazione di accesso ai contenuti (input comprensibili) e di materiale idoneo dal punto di vista linguistico. 5 b. Cognitivi: Incoraggiare un coinvolgimento nei relativi processi cognitivi, Insegnare ad imparare facendo propria l’autonoma ricerca di conoscenze; Condurre gli alunni alla conoscenza in una prospettiva interattiva; Favorire la capacità di utilizzare le conoscenze in situazioni e contesti diversi; Favorire la capacità di esprimere conoscenze note in codici linguistici diversi; Incentivare i processi logico cognitivi in funzione del rigore scientifico ed epistemologico; Favorire l’acquisizione di un sistema organico ed aggiornato delle conoscenze. c. Metacognitivi: Favorire il superamento delle discipline in funzione dei saperi; Favorire una visione autonoma della realtà partendo da ipotesi e tesi diverse; Favorire il trasferimento di conoscenze ed acquisizioni diverse in situazioni e in codici differenti; Offrire occasioni di costruzione autonoma di ipotesi e tesi,analisi e sintesi; Favorire l’utilizzo di conoscenze, competenze e capacità per la comprensione, la progettazione e la soluzione di problemi posti in codici diversi. d. Linguistici (microlingua) e comunicativi: Favorire l’acquisizione progressiva e continua di linguaggi specifici delle discipline coinvolte; Favorire l’uso dei linguaggi specifici in un processo di progressiva crescita autonoma del discente sia nella produzione orale che scritta; Favorire l’acquisizione di micro lingua in L2 e correlare le competenze di microlingua nella lingua utilizzata con quelle della lingua materna; Favorire l’uso di diversi registri comunicativi in contesti e situazioni varie dapprima conosciute e, successivamente , non note e create nell’interazione docente discente; Usare la L2 veicolare come naturale veicolo di comunicazione riducendo gli aspetti artificiali insiti nel normale studio curricolare; Favorire interazione in contesti comunicativi reali offerti dal focus sui contenuti. e. Interculturali consapevolezza della diverse sensibilità culturali nell’approccio alla disciplina. f. Di sistema Capitalizzare sull’innovazione CLIL per il superamento definitivo del modello didattico; d’insegnamento “tradizionale” e delineare un profilo del nuovo docente “metacognitivo”; Mettere a sistema un metodo ricerca-azione, in termini di contributo alla progettazione; pianificazione e gestione dei percorsi didattici; Offrire nuovi percorsi di eccellenza. Modalità di accertamento Per quanto riguarda le modalità di accertamento del profitto nella disciplina non linguistica DNL si è ritenuto opportuno individuare, in conformità con quanto espresso nella nota MIURAOODGOS prot. n. 4969 del 25.7.2014, una modalità comune a tutte le classi proponendo, per la disciplina CLIL, una variante minima della consueta terza prova, tipologia B (domande con risposte brevi), in cui una domanda su 3 sia formulata nella lingua straniera veicolare, ovviamente con riferimento a contenuti svolti. 6 Si segnala la presenza di tre studenti/atleti (due ragazzi e una ragazza) che aderiscono al progetto Galileo Atleta con attività di canottaggio e vela a livello regionale e nazionale. Il carico di impegno sportivo è stato gestito in modo abbastanza equilibrato dagli alunni rispetto l’impegno scolastico. Le strategie di insegnamento/apprendimento adottate dal consiglio di classe sono state di attenzione nello stabilire le date delle verifiche scritte o orali. In alcuni momenti sono state adottate attività di peer tutoring. La relazione con le famiglie è sempre stata soddisfacente, si è lavorato in sinergia, ottenendo sempre la collaborazione, ove si è reso necessario, fra il consiglio di classe e i genitori. Progetti significativi La caratterizzazione del Liceo scientifico opzione delle scienze applicate è dovuta sia ad un maggior approfondimento dei contenuti scientifici ma soprattutto ad una metodologia che privilegia, dove possibile, un'attività sperimentale nei laboratori scientifici della scuola, ad attività presso Enti scientifici presenti nel territorio e sul campo. Nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa, la classe ha partecipato in modo significativo ai progetti prevalentemente di scienze, matematica e fisica. Nel presente anno l’intera classe ha partecipato ad attività inerenti i seguenti progetti POF: Dip. Leonardo: Biologia molecolare, Laboratori presso Life Learning Center, Meteorologia e cambiamenti climatici, Astronomia e Geologia. Dip. Galileo/matematica: Big Maths: Sostegno e potenziamento in matematica. Dip. Galileo/fisica: Un giorno da ricercatore al Sincrotrone. Per gruppi di interesse hanno partecipato ai seguenti progetti POF: Dip. Leonardo: Olimpiadi delle Scienze (primo e quarta nella fase di Istituto classificandosi per la fase regionale), Giochi della chimica (sesta nella fase di Istituto classificandosi per la fase regionale). Dip. Galileo/matematica: Progetto Dictynna, Autovalutazione per gli studenti degli ultimi anni delle superiori in vista delle prove universitarie, Problem solving matematico, Coppa Aurea di matematica, Giochi di Archimede. Dip. Galileo/fisica: Stage di fisica (dipartimento di Fisica-Univ. Trieste), Rassegna di relatività ristretta e introduzione alla relatività Generale, Fisica delle particelle elementari, Comunicare la fisica, Olimpiadi di Fisica e Giochi di Anacleto (negli anni precedenti), Visita ai laboratori Nazionali del Gran Sasso. Dip. Olimpia: Progetto Perseus; Progetto Galileo olimpico. Singoli allievi hanno partecipato a: Dip. Galileo/matematica: Gara di matematica nazionale a squadre a Cesenatico. Dip. Leonardo: "Scuola estiva di geologia", conferenza “Cambiamenti climatici e problematiche globali” organizzata da Geoitalia (Federazione Italiana Scienze della Terra), tutor presso Trieste Next, tutor agli Open days del Liceo, un’allieva ha coordinato e gestito il gruppo autogestito GAG (Gruppo Astrofili Galileo). Dipartimento Vico: Summer School di Filosofia che si è tenuta nei giorni del 22-23 settembre 2014 a Grado (Go). Nel corso del terzo anno di studi, un gruppo di studenti ha partecipato ad un soggiorno - studio di una settimana a Cambridge. Calendario delle simulazioni delle prove di esame Prima prova: 11 Maggio, durata 6 ore. Seconda prova: 13 Maggio, durata 5 ore. Due simulazioni di terza prova tipologia B (tre domande con risposta da cinque a sette righe per quattro discipline) della durata di 3 ore: Prima simulazione: 17 aprile, discipline coinvolte: Inglese, Storia, Scienze naturali e Informatica Seconda simulazione: 18 maggio, discipline coinvolte: Filosofia, Storia dell’Arte, Fisica e Inglese. 7 LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Prof. Miot Fabio Testo in adozione: BOLOGNA C. – ROCCHI P., Rosa Fresca Aulentissima edizione Gialla, Volumi 4 – 5 – 6, Casa Editrice Loescher, Torino, 2010. Monte ore svolto: 118 PROFILO DELLA CLASSE La classe, composta da 23 alunni, di cui 13 maschi e 10 femmine, non ha presentato problemi riguardanti le capacità di adattamento e di disciplina. In quasi tutti i casi sono risultati validi l’organizzazione del lavoro scolastico e domestico, la collaborazione e la disponibilità nei riguardi dei compagni, specialmente quelli meno capaci, l’interesse per lo studio e in genere per le attività svolte in classe. ANALISI PER GRUPPI DI COMPETENZA Si rileva una certa eterogeneità sia per quanto concerne l’ambiente socio-culturale che gli alunni hanno alle spalle, sia per il diverso grado di responsabilità e sia infine per le capacità individuali, tanto che sono emerse tre diverse fasce di livello: la prima molto positiva, costituita da un terzo della classe, la seconda, comunque positiva, formata da circa sette/otto alunni e la terza composta da sette/otto allievi che presentano un profitto insufficiente. VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL GRUPPO CLASSE Nel complesso, sia per quanto riguarda la condotta che il profitto, la valutazione del gruppo classe è positiva. OBIETTIVI DIDATTICI 1. CONOSCENZE: A livello linguistico Possedere conoscenze morfologiche, sintattiche e lessicali sufficienti a permettere la comunicazione orale e scritta A livello letterario Conoscere gli elementi fondamentali delle epoche, dei generi, delle opere e degli autori trattati. Le informazioni relative alla storia della letteratura costituiscono il quadro di riferimento funzionale soprattutto all’analisi e all’interpretazione testuale. 2. COMPETENZE A livello linguistico - Controllare la correttezza grammaticale del discorso A livello letterario - Riconoscere le tipologie testuali, la specificità e la polisemia del testo letterario Leggere e analizzare i testi letterari proposti Individuare i contenuti tematici fondamentali di un testo 8 3. CAPACITA’ A livello linguistico - Produrre testi diversi, controllando il registro linguistico ed il lessico A livello letterario - Contestualizzare i testi nella loro dimensione storico-letteraria Confrontare autori tra loro contemporanei Individuare rapporti tra autori dello stesso genere Porre in relazione il testo con le proprie esperienze formulando giudizi Le conoscenze, le competenze e le capacità sopra descritte s’intendono mediamente raggiunte ad un livello sufficiente. Al centro della riflessione storico-letterario-linguistica è stata posta quanto più possibile la lettura dei testi, la cui analisi è stata oggetto, quindi, del dialogo educativo, mentre si è sempre tralasciato di fornire un apparato informativo troppo nozionistico (quale ad esempio biografie dettagliate o elenchi di date, dati o nomi) se non quando fosse stato ritenuto funzionale a una più completa comprensione del testo in esame, dell’autore, del suo pensiero. Si è ricostruito il contesto storico in cui le letture si situavano, mettendo in luce le dinamiche letterarie più interessanti e le riflessioni più significative sui fatti storico-filosofico-letterari. Con tale metodo di lavoro sono stati ricostruiti sia lo sfondo storico-culturale, sia l’attività dei singoli autori del periodo preso in esame, rinunciando, quindi, a una prospettiva di assoluta completezza, almeno a livello di nozioni, per privilegiare l’esame delle esperienze di lettura. METODOLOGIA Lo studio è da intendersi come processo di crescita e l’apprendimento non è da considerarsi esclusivamente come trasmissione-ricezione, perciò non è stato (solo) mnemonico, ma anche significativo, organizzato come scoperta e volto a cambiamenti di comportamento e di atteggiamento mentale Il principio base che ho seguito è stato quello della programmazione didattica, ovvero una quantificazione del tempo a disposizione per svolgere il programma, nonché una scansione di contenuti in sequenza di unità didattiche, articolate in rapporto agli obiettivi in modo da mantenere una certa sintonia tra le varie discipline Nell’area curricolare ho utilizzato le seguenti tecniche di insegnamento: lezione frontale lavoro di gruppo attività collettiva in classe (svolgimento di esercizi, correzione degli stessi, dialogo euristico) talvolta, quando è stato necessario chiarire dubbi e quesiti, ho evitato la lezione frontale sostituendola con la consulenza del docente l’intervento didattico ha preso sempre avvio dai risultati emersi, dalle verifiche preliminari e dai livelli di partenza accertati visione e analisi di alcuni film e opere teatrali 9 VALUTAZIONE Per scelta del Consiglio di Classe, in linea con quanto indicato all’interno del Progetto Educativo di Istituto, i momenti di verifica, in tutte le discipline, sono stati quanto più costanti possibile, variati e graduali. Alle tradizionali interrogazioni si sono affiancati momenti di controllo che andassero a segnalare la situazione dei ragazzi in itinere assieme a prove a domande aperte (tipologia B o piccoli test scritti). Sono stati considerati elementi di valutazione anche brevi interventi dal posto o alla lavagna, la partecipazione attiva allo svolgimento della lezione e il comportamento tenuto nei lavori di gruppo. Nella valutazione in itinere si sono applicati i seguenti criteri: a) livello di acquisizione dell’obiettivo prefissato per la verifica sia per quanto riguarda i contenuti, sia per quanto riguarda le abilità di espressione; b) la continuità dell’impegno e delle prestazioni; c) la diligenza nella consegna del lavoro domestico. Nella valutazione finale ci si è attenuti ai seguenti criteri: a) valutazione delle risultanze numeriche delle verifiche come indicatori di acquisizione degli obiettivi prefissati; b) valutazione della continuità della partecipazione e del processo di crescita dell’ apprendimento; c) valutazione della progressione dei risultati delle verifiche come indicatori di un percorso di maturazione compiuto dallo studente; d) valutazione della correlazione tra impegno, partecipazione, attenzione dimostrata e i risultati conseguiti; e) confronto dei risultati delle proprie discipline con quelli degli altri colleghi del Consiglio di Classe per una valutazione complessiva del processo di apprendimento, del livello di maturazione, del metodo di studio elaborato, delle predisposizioni attitudinali e degli interessi dello studente. Quindi per la valutazione si è sempre fatto riferimento ai criteri del Progetto Educativo di Istituto. CONTENUTI MODULO 1 L’EPOCA ROMANTICA: DAI PREROMANTICI AGLI SCAPIGLIATI ore 6 CARATTERI GENERALI - Contesto storico e sociale - Coordinate culturali - Generi letterari MADAME DE STAEL “Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni” GIOVANNI BERCHET - Da “La lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo”: “La poesia popolare” MODULO 2 LEOPARDI: IL PIACERE E “LA NATURA MATRIGNA” ore 14 GIACOMO LEOPARDI - Vita, opere e ideologia di vita - Dallo “Zibaldone”: “La teoria del piacere”, “Il vago, l’indefinito e la fanciullezza”, “L’antico”, “Indefinito e infinito”, “Il vero e il brutto”, “La teoria della visione”, 10 - “Parole poetiche”, “Ricordanze e poesia”, “La teoria del suono”, “Le rimembranze”, “La doppia visione”, “Indefinito e poesia”, “Suoni indefiniti” Dalle “Operette morali”: “Dialogo della Natura e di un Islandese, “Cantico del gallo silvestre”, “Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere” Dai Canti “L’Infinito”, “La sera del dì di festa”, “A Silvia”, “La quiete dopo la tempesta”, “Il sabato del villaggio”, “Il passero solitario”, “A se stesso” MODULO 3 MANZONI. IL ROMANZO STORICO, LA QUESTIONE DELLA LINGUA E LE INNOVAZIONI DEL TEATRO TRAGICO ore 14 ALESSANDRO MANZONI - Vita, opere, ideologia di vita - “Osservazioni sulla morale cattolica” - Da “Lettre à M. Chauvet”: “Il romanzesco e il reale” - Da “Lettera sul Romanticismo”: “L’utile, il vero, l’interessante” - Da “Le odi”: “5 maggio” - Dall’”Adelchi”: coro atto terzo - “I Promessi Sposi” MODULO 4 VERGA TRA VERISMO E POSITIVISMO: OGGETTIVITA’ E IMPERSONALITA’ TRA DARWIN E TAINE ore 13 CARATTERI GENERALI - Contesto storico e sociale - Coordinate culturali - Generi letterari GIOVANNI VERGA - Vita, opere, ideologia di vita - “Nedda” - Dalle “Lettere”: “Il primo progetto dei Vinti”, Microsaggio: “Darwinismo sociale”, “L’eclissi dell’autore e la regressione del mondo rappresentato” - “Lotta per la vita e darwinismo sociale” - Dalla prefazione de “L’amante di Gramigna”: “Impersonalità e regressione” - Dalla prefazione ai “Malavoglia”: “I vinti e la fiumana del progresso” (pag. 196-198) - Dalla raccolta di novelle “Vita dei campi”: “Rosso Malpelo”, “Fantasticheria” - Dalla raccolta di novelle “Novelle rusticane”: “La roba”, “Libertà” - “Lo straniamento” - “I Malavoglia” - “Mastro-don Gesualdo” MODULO 5 LA POESIA DELL’EPOCA GIOLITTIANA TRA “FANCIULLINO, SUPERUOMO, MINIMALIA” E AVANGUARDIA ore 20 CARATTERI GENERALI - Contesto storico e sociale - Coordinate culturali - Generi letterari 11 - Avanguardie GIOVANNI PASCOLI - Vita, opere, ideologia di vita - “Il fanciullino” - Da “Myricae”: “Novembre”, “Temporale”, “L’assiuolo”, “X Agosto” - Dai “Canti di Castelvecchio”: “Il gelsomino notturno” - Dai “Poemetti”: “Digitale purpurea”, “Italy” GABRIELE D’ANNUNZIO - Vita, opere, ideologia di vita - Da “Alcyone”: “La sera fiesolana”, “La pioggia nel pineto”, “I pastori” IL CREPUSCOLARISMO E GUIDO GOZZANO - Da “I colloqui”: “La signorina Felicita” vv.1-120, 133-174, 381-434 IL FUTURISMO E FILIPPO TOMMASO MARINETTI - Vita, opere, ideologia di vita - “Manifesto del Futurismo” - “Manifesto tecnico della letteratura futurista” - Da “Zang tumb tuuum“: “Bombardamento“ MODULO 6 IL ROMANZO DELL’EPOCA GIOLITTIANA TRA RELATIVITA’, ESTETISMO E INETTITUDINE ore 24 LUIGI PIRANDELLO - Vita, opere, ideologia di vita - “L’umorismo” - Da “Novelle per un anno”: “La carriola”, “La verità” , “Il treno ha fischiato”, “La patente” - “Il fu Mattia Pascal” - “Uno, nessuno, centomila” - Pirandello e il teatro - Visione e analisi del dramma “Sei personaggi in cerca d’autore” , 1965, Compagnia Romolo Valli GABRIELE D’ANNUNZIO - Vita, opere, ideologia di vita - Da “Terra vergine” “Dalfino” - “Il piacere” - “Il trionfo della morte” - “Il fuoco” ITALO SVEVO - Vita, opere, ideologia di vita - “Una vita” - “Senilità” - Visione del film, “Senilità” di Mauro Bolognini - “Il monologo di Zeno e il flusso di coscienza joyciano “ - “La coscienza di Zeno” 12 MODULO 7 LA POESIA TRA LE DUE GUERRE TRA SIMBOLOSMO, ERMETISMO E RECUPERO DELLA TRADIZIONE ore 11 GIUSEPPE UNGARETTI - Vita, opere, ideologia di vita - Da “L’allegria”: “In memoria”, “I fiumi”, “Veglia”, “San Martino del Carso”, “Mattina”, “Soldati”, “Il porto sepolto” EUGENIO MONTALE - Vita , opere, ideologia di vita - Da “Ossi di seppia”: “I limoni”, “Non chiederci la parola, “Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato” - Da “Le occasioni”: “Non recidere, forbice, quel volto” - Da “Satura”: “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale” UMBERTO SABA - Vita , opere, ideologia di vita - Dal “Canzoniere” “A mia moglie”, “La capra”, “Trieste, “Città vecchia”, “Amai”, “Ulisse” MODULO 8 SCRITTURA CREATIVA ore 6 Esercitazioni prima prova d’esame (ore 6) N. B.: Nelle rimanenti 10 ore verrà svolto il seguente argomento MODULO 9 LA BREVE STAGIONE DEL NEOREALISMO: LA NARRATIVA E IL CINEMA DEL SECONDO DOPOGUERRA 13 LINGUA E CIVILTA’ INGLESE Prof.ssa Cinzia COLOMBINI Testo in adozione : Spiazzi – Tavella “ Only Connect… New Directions” vol. 2 – 3 Monte ore svolto: I quadr. 34 - II quadr.46 Profilo della classe: Gli studenti di questa classe hanno saputo gestire al meglio le comprensibili difficoltà di un cambio docente proprio all’ultimo anno ed hanno sempre garantito collaborazione ed impegno. Purtroppo le prime osservazioni hanno rivelato una generale scarsa capacità di comunicare in L2 e quindi l’obiettivo principale di tutto l’anno scolastico è stato far raggiungere agli studenti una maggiore competenza comunicativa e di far acquisire alcune abilità di studio quali la presa di appunti, uso di documenti Power Point ,uso del vocabolario monolingue e l’abitudine alla prova scritta ed orale dell’esame di stato. A tal fine ho ridotto il programma allo studio della letteratura inglese ed americana ottenendo i seguenti risultati: ben pochi studenti dimostrano capacità di sintesi, collegamento e rielaborazione di contenuti che espongono in modo corretto ed appropriato; la maggioranza espone i contenuti studiati in modo semplice e sostanzialmente corretto. Purtroppo alcuni studenti incontrano ancora notevoli difficoltà nell’esposizione. Esperienze fatte dalla classe: 1. In classe terza solo 4 studenti hanno partecipato al soggiorno studio a Cambridge con corso intensivo di lingua e lezioni CLIL in matematica, fisica e biologia; 2. Certificazioni Cambridge:B1 :3 studenti ( Deidda, Pertosi, Zampa) ; B2 :4 studenti (Glionna, Lorenzutti, Salaris, Sturm) 3. Lezioni CLIL: in cl.3 Storia /cl.5 filosofia. I moduli CLIL di filosofia sono stati “THE AGE OF POSITIVISM” e “A SHORT INTRODUCTION TO THE CONTEMPORARY EPISTEMOLOGY”. Obiettivi generali: 1. Competenza comunicativa per consentire una adeguata interazione in contesti diversificati e una scelta di comportamenti espressivi sostenuta da un ricco patrimonio linguistico; 2. comprensione interculturale,non solo nelle sue manifestazioni quotidiane ma estesa anche ad espressioni più complesse della civiltà straniera e agli aspetti più significativi della sua cultura; 3. consapevolezza dei propri processi di apprendimento che permetta la progressiva acquisizione di autonomia nella scelta e nella organizzazione delle proprie attività di studio; Competenze specifiche: 1. public speaking : - ricerca di dati ed organizzazione sintetica degli stessi - creazione di un documento Power Point - esposizione orale sciolta, vivace , capace di attirare e mantenere viva l’attenzione del pubblico - uso di terminologia specifica 2. Fake exam: 14 Preparazione puntuale ed aggiornata su tutto il programma dell’anno fino al momento della simulazione. 3. Testo scritto tipologia B ( tre domande 5-7 righe) : risposta coerente , sintetica e corretta PROGRAMMA SVOLTO 1.HISTORY THROUGH LITERATURE In approaching and analysing literature this has been our key motto: “An understanding of what literature communicates necessarily involves an understanding of how it communicates; what and how are not distinct”. H.G. Widdowson 1) acquisire contenuti riferiti al periodo storico studiato ed al suo contesto sociale e culturale 2) acquisire/ consolidare capacità di analisi del testo 3) produrre testi scritti (essays, terza prova) THE ROMANTIC AGE (tot.ore 16) Revolution and reaction : historical and cultural background First hints of Romanticism: William Blake: Imagination, sublime.“London”- (ph. ) text analysis Contextualizer: From the “Preface to the Lyrical Ballads”: “ A certain colouring of imagination” The theorizers: W. Wordsworth - the poet of Nature. Biographical notes “Daffodils”(p.36/7) analysis “Lines composed upon Westminster Bridge”(ph) – contrastive analysis with “ London” by Blake S.T. Coleridge - the poet of the supernatural .Fancy and imagination “The Rhyme of the Ancient Mariner”- hints on plot, technique, message conveyed The rebels: Gordon Lord Byron Critical notes – p.78-79 “When a Man hath no Freedom” ph. P.B. Shelley “Ode to the West Wind” analysis and contextualization J. Keats - the forerunner of Aestheticism “Ode to a Grecian Urn” analysis p. D 129-130 The Gothic novel: features and contextualization MARY SHELLEY “Frankenstein or the Modern Prometheus”: the quest for forbidden knowledge, the overreacher, the outcast.p. D 45 e seg. THE VICTORIAN AGE ( tot. ore 15) Historical, social, cultural background. Victorian values and moral codes. Ch. DICKENS - social writer and entertainer – Biographical notes, works From “Our mutual friend”: Mr. And Mrs. Veneering ; from “ Old Curiosity Shop” extract R.L. STEVENSON :the double Biographical notes, works “The Strange Case of dr. Jekyll and Mr. Hyde” plot, analysis p. E102 e seg. The detective novel: contextualization and features ( vedi workshop) E.A. POE : “The Tell Tale Heart” – analysis R. KIPLING The Victorian Imperialism- the clash between two cultures “The mission of colonizers” (ph.)- analysis of a photo “The White Man’s Burden” (ph.) text analysis 15 O. WILDE: the reaction to Victorian values: the Dandy. Biographical notes, works , style and techniques “The Picture of Dorian Grey”- plot. Lettura ed analisi Preface “The Ballad of Reading Goal”- extract. text analysis p. E128-129-130 THE MODERN AGE (tot.ore 15) The 20’s: the age of anxiety and experimentation. Historical, social and cultural background Bergson’s concept of duree; James’ stream of thought; Sigmund Freud: ”the Interpretation of dreams”; Jung, the father of psychoanalysis; A. Einstein:” the theory of Relativity”. Modernism. In literature, painting, music. The 20’s and the 30’s. The Jazz Age. Dystopian novels. Stream of consciousness novel: features and differences with traditional novels The literary context. The Interior monologue. J.JOYCE: Narrative techniques: Epiphany . Biographical notes, techniques, works From “Dubliners”: “Eveline”-.The theme of Paralysis. Analysis p.F 162-163-164 From “Ulysses”: “Molly’s Monologue” – analysis and critical appreciation p. F 155-156 V.WOOLF: Biographical notes, narrative technique, works From “To the Lighthouse”- “ The Window” extract (ph) analysis JOSEPH CONRAD. Symbolism. Biographical notes, works. “Heart of Darkness: plot, narrative technique, message conveyed. Analysis of an extract ERNEST HEMINGWAY: Biographical notes, narrative techniques, works. “A Farewell to Arms” – extract p. F 225-226-227 F.S.FITZGERALD: the failure of the American dream Biographical notes, narrative technique, works From “ The Great Gatsby”: Boats against the current p. F 218-219-220 Dystopian novels: A.HUXLEY: a hint for bio-ethical discussion “Brave New World”: plot . lettura p. F 180 e seg. G.ORWELL: the inventor of Big Brother from “1984” and from “ Animal Farm” analysis of extracts, message conveyed 2.PUBLIC SPEAKING : Scientific discoveries and technological progress ( tot.ore 10) Ricerca individuale: Bonanno : anabolizzanti use Bossi : soap Colombin : cameras Crevatin : cameras D’Alessio : plastic Deidda : bobina di Tesla Fragiacomo : from wheel to cars Ghersi : telephone Glionna : submarines Godini : thermoionic valves Lorenzutti : penicilin Lunardis : electric guitars Penco : refrigerator Pertosi : moviola 16 Pesce :contact lenses Pogliani : cinema Ramazzotti :anestesia Ranni :compass Roberto : Theory of Chaos Salaris : Airplanes Sturm : Electronics applied to engines Tanac : Radio Zampa : DNA 17 DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI DOCENTE: prof.ssa Tiziana CANAVESE TESTI IN ADOZIONE : CRIPPA M., FIORANI M., Sistema Terra vol. D-E-F-G-H, A. Mondadori Scuola, Milano, 2011 SADAVA D., CRAIG HELLER H., ORIANS G. H., PURVES W. K., HILLS D.M., Biologia "La scienza della vita" multimediale vol. A e B, Zanichelli, Bologna, 2010 TOTTOLA F., ALLEGREZZA A., RIGHETTI M., Chimica organica, A. Mondadori Scuola, Milano, 2012 ATKINS J., I materiali e la chimica, Zanichelli, 2014 Monte ore svolto al 15 maggio: 153; da svolgere dopo il 15 maggio: 13. La classe usufruisce di 5 ore settimanali di lezione a cui si sono aggiunte ore dedicate ad attività laboratoriali e di approfondimento. La classe si dimostra interessata alla disciplina, motivata e collaborativa e quindi l’approccio alla materia è positivo. All'interno vi sono alcuni allievi che emergono per vivacità intellettuale e tutta la classe partecipa in modo attivo all'attività proposta. Nel presente anno però la rielaborazione domestica e l’impegno non sono stati sempre costanti e puntuali. All'interno della classe c'è il 22 % di allievi che partecipa in modo attivo e propositivo all'attività proposta ottenendo un profitto buono o molto buono. Un 48 % raggiunge un profitto sufficiente/discreto. Il rimanente 30% degli allievi evidenzia invece uno studio non molto rielaborativo per cui il profitto si attesta su valutazioni non positive o non del tutto positive. La maggior parte degli allievi in ogni caso partecipa al dialogo educativo ma ha bisogno di tempi più lunghi per un apprendimento significativo. Non ci sono casi particolari da rilevare. Nel presente anno l’intera classe ha partecipato ad attività inerenti i seguenti progetti POF: Dip. Leonardo: Biologia molecolare, Laboratori presso Life Learning Center, Meteorologia e cambiamenti climatici, Astronomia e Geologia. Per gruppi di interesse hanno partecipato ai seguenti progetti POF: Dip. Leonardo: Olimpiadi delle Scienze (primo classificato e quarta classificata nella fase di Istituto classificandosi per la fase regionale), Giochi della chimica (sesta classificata nella fase di Istituto classificandosi per la fase regionale). Singoli allievi hanno partecipato a: Dip. Leonardo: "Scuola estiva di geologia", conferenza “Cambiamenti climatici e problematiche globali” organizzata da Geoitalia (Federazione Italiana Scienze della Terra), tutor presso Trieste Next, tutor agli Open days del Liceo, un’allieva ha coordinato e gestito il gruppo autogestito GAG (Gruppo Astrofili Galileo). Le competenze riguardanti l’asse scientifico-tecnologico sono: Osservare, descrivere, analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. 18 Programmazione modulare svolta Modulo 1 – Minerali e rocce Abilità Conoscenze Descrivere un minerale e le sue proprietà fisiche Illustrare le strutture cristallina e amorfa Illustrare i criteri per la classificazione dei minerali Caratteristiche dei minerali e loro proprietà fisiche Cella elementare e reticolo cristallino Isomorfismo e polimorfismo, vicarianza Classificazione dei silicati e dei minerali non silicati Illustrare le tre famiglie di rocce e la loro genesi Descrivere i tipi di rocce magmatiche e i criteri per la loro classificazione Spiegare il processo di solidificazione di un magma Descrivere i tipi di rocce sedimentarie e i loro processi di formazione Illustrare i principi fondamentali della stratigrafia Descrivere i processi del metamorfismo e le rocce metamorfiche Spiegare le trasformazioni delle rocce in atto nella crosta terrestre. I diversi tipi di rocce e la loro formazione Le rocce magmatiche intrusive, filoniane ed effusive Contenuto in silice: rocce acide, neutre, basiche e ultrabasiche Magma primario e anatettico; serie di Bowen e cristallizzazione frazionata Le rocce sedimentarie e il processo sedimentario: erosione, trasporto, sedimentazione, diagenesi Le rocce sedimentarie clastiche, organogene e chimiche Elementi di stratigrafia Il metamorfismo e le rocce metamorfiche: temperatura e pressione nella crosta terrestre Facies e gradi metamorfici, retrometamorfismo Metamorfismo di contatto, cataclastico e regionale Il ciclo litogenetico. Contenuti: libro "Sistema Terra" vol. D unità 1, 2, 4 e 5. Approfondimenti: Attività di microscopia mineralogica e petrografica presso l'Università degli Studi di Trieste. Visita allo Speleovivarium. Tempi: 7 unità orarie. Modulo 2 – Vulcanesimo, fenomeni sismici e interno della Terra Abilità Conoscenze Illustrare l’attività magmatica intrusiva e effusiva Spiegare i tipi di attività vulcanica in relazione ai diversi tipi di magma Descrivere la distribuzione mondiale delle aree Plutoni, corpi filoniani e edifici vulcanici Attività vulcanica esplosiva, intermedia ed effusiva in relazione al tipo di magma Vulcani centrali e lineari I fenomeni tardo-magmatici e il 19 vulcaniche Illustrare il rischio vulcanico in Italia vulcanismo secondario Distribuzione geografica dei vulcani Il rischio vulcanico Illustrare i principali effetti delle sollecitazioni tettoniche sulle rocce Spiegare i fenomeni sismici Illustrare i tipi di onde sismiche, gli strumenti per la rilevazione e per la valutazione dell’intensità Descrivere la distribuzione mondiale delle aree sismiche Illustrare il rischio sismico del proprio territorio. Cenni su rottura e deformazione delle rocce: comportamento elastico e faglie, comportamento plastico e pieghe Terremoti, ipocentro, epicentro e onde sismiche Strumenti di rilevazione Intensità dei terremoti, le scale sismiche Distribuzione geografica delle zone sismiche Rischio sismico e previsione Lo studio della struttura interna della Terra attraverso il percorso delle onde sismiche Le parti dell’interno della Terra e le discontinuità Crosta e litosfera, l’isostasia Il campo magnetico terrestre. Illustrare il metodo d’indagine sismica per lo studio dell’interno della Terra Descrivere le parti interne della Terra e le discontinuità che le separano Spiegare i concetti di crosta e di litosfera Spiegare il fenomeno dell’isostasia Illustrare il campo magnetico terrestre, spiegarne i parametri e le ipotesi sull’origine. Contenuti: libro "Sistema Terra" vol. D unità 3; vol. E unità 6, 7 e 8. Tempi: 24 unità orarie. MODULO 3: Dinamica terrestre e storia della Terra Abilità Conoscenze Illustrare la teoria della deriva dei continenti e le relative prove Illustrare le caratteristiche geomorfologiche dei fondali oceanici, in particolare dorsali e fosse Spiegare l’espansione e la subduzione dei fondali oceanici Descrivere i tipi di margini tra le placche e i fenomeni sismici e magmatici associati Illustrare i principali fenomeni che portano alla formazione di una catena montuosa, in particolare le Alpi. Spiegare la stabilità e l’instabilità geologiche dei territori come conseguenza della tettonica globale. La teoria della deriva dei continenti Oceanografia: morfologia e geologia dei fondali oceanici Teoria dell’espansione dei fondali oceanici Teoria della subduzione Teoria della tettonica delle placche, le placche litosferiche, i tipi di margini I sistemi arco-fossa Gli scontri tra le placche e l’orogenesi, l’orogenesi delle Alpi. 20 conoscere il tempo geologico e le dinamiche della litosfera nelle ere geologiche. conoscere i concetti principali riguardanti i fossili. Ere geologiche paleontologia. e cenni di Contenuti: libro "Sistema Terra" vol. F unità 1, 2 e 3. Tempi: 20 unità orarie. MODULO 4: Atmosfera e clima. Risorse e sviluppo sostenibile Abilità Conoscenze Descrivere la struttura generale dell’atmosfera e la composizione dell’aria Illustrare i parametri misurabili nell’aria, gli strumenti, le unità di misura Illustrare i principali fenomeni meteorologici Illustrare il concetto di clima, dei suoi fattori ed elementi Illustrare gli effetti delle attività umane, l’inquinamento atmosferico e le strategie per la difesa e la conservazione dell’aria. Composizione e struttura dell’atmosfera La temperatura dell’atmosfera, escursioni termiche, isoterme La pressione atmosferica, le isobare, i venti e la loro circolazione generale L’umidità atmosferica assoluta e relativa, le nubi, le precipitazioni Le masse d’aria, i fronti e le perturbazioni Il clima e i fattori che lo determinano Effetto serra e cambiamenti climatici La difesa e la conservazione dell’aria, l’effetto serra. Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema. Analizzare in maniera sistemica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori. Concetto di ecosistema Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema Impatto ambientale limiti di tolleranza Risorse energetiche rinnovabili Concetto di sviluppo sostenibile. Contenuti: libro "Sistema Terra" vol. G unità 4 e 5; vol H unità 6 e7. Approfondimenti: Conferenza “Tra caldo e freddo” presso il Museo dell'Antartide e visita del Museo. Attività presso Green Energy Park “La Fenice” di Padova su “Energia fotovoltaica”. Tempi: 24 unità orarie. 21 MODULO 5: Stelle e Universo Abilità Conoscenze conoscere strumenti e metodi utilizzati dall’indagine astronomica descrivere le principali categorie degli oggetti celesti e la loro evoluzione correlare cause ed effetti dei principali fenomeni astronomici. comprendere le ipotesi scientifiche relative alla struttura dell’Universo. Sfera celeste e metodi per la determinazione delle distanze astronomiche. Telescopi ottici e radiotelescopi. Analisi spettrale. Magnitudine apparente e assoluta. Stelle variabili. Classi spettrali. Diagramma H-R. Nascita ed evoluzione delle stelle. Via Lattea. Nebulose e classificazione delle galassie. Espansione dell’Universo e teorie sulla sua origine. Contenuti: schede specifiche e libro della classe prima. Approfondimenti: Video: "I buchi neri”. Visita didattica al Planetario di Padova: lezione su "Astronomia sferica", visione di un filmato fulldome “Mondi sconosciuti”, laboratorio di osservazione solare con telescopio con filtro solare, telescopio con filtro H-alpha e spettrografo. Tempi: 14 unità orarie. Modulo 6 – Metabolismo energetico e fotosintesi Abilità Comprendere il bilancio energetico delle reazioni metaboliche e del trasporto associate alla sintesi o al consumo di ATP. Comprendere il ruolo dell’input energetico della luce nei processi fotosintetici. Comprendere la differenza fra autotrofia ed eterotrofia. Conoscenze Metabolismo cellulare: glicolisi e fermentazione Respirazione cellulare Collegamenti tra le vie metaboliche Fotosintesi: fase luminosa e fase oscura Adattamenti delle piante. Contenuti: Biologia "La scienza della vita" cap. A6 e A7. Tempi: 10 unità orarie. Modulo 7 – Regolazione genica negli eucarioti Abilità Conoscenze 22 Mettere in relazione la specializzazione delle cellule con l'attività dei geni Descrivere i principali meccanismi di regolazione genica negli eucarioti Spiegare il ruolo del trasferimento nucleare nella clonazione riproduttiva Distinguere le diverse tipologie di cellule staminali in base all'origine e alla potenza differenziativa e discuterne alcune applicazioni terapeutiche Descrivere le basi genetiche del cancro e spiegare l'azione antagonista di proto - oncogeni e geni oncosoppressori Nello sviluppo del cancro, collegare le alterazioni a livello cellulare con le alterazioni a livello di DNA Spiegare in che modo le azioni dei geni possano essere regolate da fattori “epigenetici” Spiegare cosa si intende per eredità “epigenetica”. Espressione genica negli eucarioti Clonazione riproduttiva Cellule staminali Basi genetiche del cancro Epigenetica Contenuti: Biologia "La scienza della vita" cap. B6. Approfondimenti: Conferenze in collaborazione con l' Università di Trieste, ICGEB, LLC. Tempi: 12 unità orarie. Modulo 8 – Biotecnologie Abilità Conoscere le tappe storiche della genetica molecolare che hanno consentito lo sviluppo della tecnologia del DNA ricombinante Descrivere i principali passaggi che permettono di ottenere molecole di DNA ricombinante Confrontare le principali metodologie con cui è possibile clonare singoli geni Riportare esempi di batteri, piante, animali geneticamente modificati Confrontare i principali metodi di analisi del DNA e individuare i principali campi di applicazione Descrivere il meccanismo della reazione a catena della polimerasi (PCR) e individuarne le applicazioni pratiche Illustrare le informazioni che si possono ricavare dallo studio del genoma umano e degli altri organismi Discutere le applicazioni e le potenzialità delle biotecnologie a livello agro-alimentare, ambientale e medico. Conoscenze Tecnologia del DNA ricombinante e clonazione genica Organismi geneticamente modificati Metodi di analisi del DNA Lo studio dei genomi Contenuti: Biologia "La scienza della vita" cap. B6. 23 Approfondimenti: Conferenze in collaborazione con l' Università di Trieste, ICGEB, LLC. Attività di laboratorio in collaborazione con LLC (“Trasformazione batterica” e “Riconoscimento di OGM”). Tempi: 12 unità orarie. Modulo 9 – Chimica organica Abilità Riconoscere sostanze organiche ed inorganiche Riconoscere due isomeri di struttura Utilizzare vari tipi di formule per i composti organici Utilizzare la nomenclatura IUPAC degli idrocarburi e degli alogenuri alchilici Completare semplici reazioni di preparazione di alcani e alcheni Conoscere i prodotti di semplici reazioni di addizione e sostituzione su idrocarburi Scrivere la formula limite di risonanza Ordinare i carbocationi secondo la loro stabilità Individuare gli atomi di carbonio asimmetrici e designarli con la nomenclatura R/S Riconoscere le reazioni di addizione, eliminazione, sostituzione e prevederne i prodotti Riconoscere i principali gruppi funzionali Utilizzare la nomenclatura organica Completare semplici reazioni organiche. Conoscenze Geometria dei legami singoli e multipli del carbonio Isomeri Differenze tra gli isomeri di posizione e gli stereoisomeri Differenze tra gli isomeri conformazionali e quelli configurazionali Caratteristiche degli isomeri geometrici e di quelli ottici Configurazione assoluta e l'utilizzo delle proiezioni di Fischer Reazioni organiche e i fattori che le guidano Effetto induttivo e mesomerico Elettrofili e nucleofili. Caratteristiche dei carbocationi e carbanioni Reazioni organiche distinguendo tra quelle di sostituzione, addizione ed eliminazione Idrocarburi saturi e insaturi, idrocarburi alifatici e aromatici Principali caratteristiche di alcani, cicloalcani, alcheni, alchini e alogenuri alchilici Proprietà fisiche degli idrocarburi Fonti e le reazioni principali degli idrocarburi Gruppi funzionali e le principali classi di composti organici Proprietà fisiche dei composti organici sulla base delle interazioni intermolecolari Principali reazioni dei gruppi funzionali. Contenuti: libro "Chimica per noi" - Chimica organica unità I1, I2 e I3. Tempi: 30 unità orarie. 24 Modulo 9 – Chimica dei materiali Abilità Conoscenze Distinguere tra polimeri naturali e quelli prodotti dall’industria Conoscere le principali tappe storiche che hanno portato all’invenzione ed alla produzione industriale dei polimeri Descrivere le reazioni attraverso le quali i polimeri vengono prodotti Scrivere la formula di semplici polimeri partendo da quella di monomeri e viceversa. Conoscere gli attuali metodi di riciclaggio dei materiali polimerici e comprenderne l’importanza Comprendere l’importanza di biopolimeri e dei materiali polimerici innovativi all’interno delle nuove tecnologie. Conoscere le peculiari proprietà dei nano materiali dovute alle loro dimensioni Illustrare le potenzialità dei diversi campi di applicazione delle nanotecnologie Descrivere le due diverse tipologie di preparazione dei nano materiali Comprendere come, anche in questo campo, la ricerca di base permette di progettare una vasta gamma di prodotti applicativi innovativi, che possono essere una risposta anche a problematiche di tipo medico e ambientale. Dimensioni dei nano materiali e proprietà generali Punti quantici Nanotubi di carbonio e loro utilizzi Preparazione dei nano materiali Principali campi di applicazione delle nanotecnologie: impieghi energetici, biosensori, nano medicina, nano elettronica Nuove tecniche di microscopia. Polimeri prodotti dall’industria chimica Polimerizzazione per addizione Polimerizzazione per condensazione Copolimeri Polimeri conduttori Utilizzi dei diversi materiali polimerici Riciclo delle materie plastiche Definire monomeri e polimeri Illustrare le principali caratteristiche delle materie plastiche. Biopolimeri e materiali polimerici innovativi. Contenuti: libro “ I materiali e la chimica" cap. 3 e 5. Approfondimenti: Conferenza in collaborazione con l' Università di Trieste. Tempi: 13 unità orarie da svolgere entro la fine dell'anno. In queste ore si prevede di dare anche spazio ad eventuali chiarimenti o approfondimenti relativi ai moduli precedenti. Metodi e strumenti: il testo o le schede consegnate dall’insegnante sono state lo strumento di lavoro di base. Lezioni frontali, conferenze di approfondimento e attività di laboratorio sono state il metodo per il raggiungimento delle competenze e delle abilità specifiche. Nel presente anno non sono stati utilizzati in modo massiccio Ppt e sussidi audiovisivi a causa del ripristino in corso delle aule e dei laboratori speciali. Verifica e valutazione: le verifiche scritte sono state con risposte sia a scelta multipla che aperte in preparazione alla terza prova dell’esame di stato (tipologia B); le verifiche si sono svolte anche su grossi pacchetti di programma quale allenamento all’esame finale. Le verifiche orali sono state intese quali discussioni nell’ambito della classe, a volte partendo da chiarimenti o approfondimenti 25 relativi al programma svolto. Inoltre sono state effettuate verifiche in itinere durante le esercitazioni in laboratorio, le attività proposte con enti ed esperti esterni e sul territorio. I criteri di valutazione si sono attenuti a quanto previsto nel POF. La valutazione delle prove sia orali che scritte si è basata sui seguenti elementi: Pertinenza delle risposte Conoscenza dei contenuti Completezza delle risposte Capacità di rielaborazione dei contenuti Uso corretto del linguaggio. L'attività di recupero è stata svolta in itinere in classe anche tramite attività di "peer education". 26 MATEMATICA Nome docente: Michela Sandri Testo in adozione: L. SASSO, Nuova Matematica a colori, ed. blu, vol.5, Petrini. Monte ore svolto: 108 ore Profilo della classe La classe ha permesso di lavorare in maniera sufficientemente proficua, data la curiosità e la partecipazione costante di un gruppo di studenti. I rapporti tra i compagni e con l’insegnante si sono mantenuti sempre su buoni livelli di cordialità e collaborazione. L’interesse e la partecipazione sono stati mediamente discreti durante il periodo dei due anni in cui ho insegnato matematica in questa classe. La preparazione è mediamente sufficiente, anche se non è affatto omogenea. Infatti in classe si possono individuare: un gruppo di dieci studenti molto motivati, che hanno raggiunto in termini di profitto risultati discreti/buoni con qualche punta di eccellenza, attenti e partecipi al dialogo educativo, in grado di mantenere vivo l’interesse e l’impegno; un secondo gruppo (di sette studenti) invece non si è molto impegnato per superare le difficoltà incontrate nel corso del triennio, fino a raggiungere un livello sufficiente di preparazione; vi è infine un terzo gruppo di sei studenti che presenta lacune pregresse ancora non colmate. Obiettivi raggiunti In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi Obiettivi raggiunti relativamente alle conoscenze La classe mediamente: - sa definire i concetti matematici con linguaggio sufficientemente preciso - sa riferire con proprietà una dimostrazione studiata - riconosce gli enti matematici tra quelli oggetto di studio - conosce i procedimenti e le nozioni presentate In riferimento all'acquisizione dei contenuti, e quindi di concetti, termini, argomenti, procedure, regole e metodi, le conoscenze della classe appaiono, complessivamente sufficienti, anche se il relativo livello di approfondimento non risulta omogeneo nella classe, per il diverso grado di intensità e regolarità della rielaborazione personale da parte degli alunni. Obiettivi raggiunti relativamente alle competenze La classe mediamente: -sa scegliere il procedimento più opportuno tra i vari possibili, - sa trasformare una espressione in una equivalente, - comprende e riconosce le formule. Relativamente all'utilizzazione delle conoscenze acquisite, nella risoluzione di problemi, nell'effettuazione di compiti affidati e in generale nell'applicazione concreta di quanto appreso, la classe ha raggiunto un livello in media sufficiente, anche se non omogeneo. Obiettivi raggiunti relativamente alle capacità La quasi totalità della classe mediamente - sa sviluppare in modo sufficiente un ragionamento deduttivo - sa utilizzare in contesti diversi gli strumenti matematici. Relativamente alla rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, al loro autonomo e personale utilizzo e in rapporto alla capacità di organizzare il proprio apprendimento, la classe nel suo complesso non ha sviluppato un metodo omogeneo; accanto ad un certo numero di allievi che privilegia un'applicazione tecnica “rapida” di formule e teoremi rispetto ad un’analisi delle diverse situazioni più completa ed approfondita sotto il profilo teorico, sussiste, anche, una parte cospicua di alunni capaci di impegno sistematico nel lavoro domestico, di rielaborazioni scrupolose e approfondite e, quindi, di un profitto che va dal discreto al buono. 27 Metodologia didattica La metodologia utilizzata per favorire l’apprendimento è stata coerente con quanto previsto nel Piano di Lavoro ad inizio d’anno scolastico. I nuovi argomenti sono stati introdotti principalmente tramite le lezioni frontali, con molti esempi; sono stati poi ripresi e approfonditi con numerosi esercizi applicativi anche relativi ad argomenti trattati nei precedenti anni scolastici; nello svolgimento teorico degli argomenti è stata operata un’opportuna scelta fra i teoremi da proporre solo come enunciati ed altri da dimostrare. Durante l’anno sono stati risolti e discussi in classe diversi problemi e quesiti assegnati nei precedenti Esami di Stato e l’ultima parte dell’anno scolastico è stata dedicata alla preparazione della prova di matematica dell’esame di Stato con esercitazioni, compiti, approfondimenti nelle ore curricolari e durante un apposito corso pomeridiano. Verifiche e valutazioni Le verifiche sono state articolate in forma diversa, tenendo conto anche della tipologia della seconda prova scritta dell’esame di stato; sono state svolte verifiche scritte (sia per la valutazione scritta che per quella orale) ed orali. La valutazione delle prove è stata basata sui seguenti indicatori: Conoscenza delle nozioni teoriche necessarie alla risoluzione dell’esercizio; Corretta applicazione delle regole; Correttezza nei calcoli; Corretta interpretazione del testo e dei dati; Correttezza formale; Adeguata descrizione del procedimento seguito. La valutazione complessiva si è basata sull'intero percorso formativo degli allievi tenendo conto anche dei seguenti fattori: interesse, partecipazione e impegno dimostrato; progressione nell’apprendimento. L'attività di recupero si è sviluppata: - riprendendo con tutta la classe argomenti centrali della programmazione; - rispiegando, con modalità varie, qualsiasi argomento oggetto di richiesta in tal senso; - attraverso chiarimenti individuali agli studenti interessati, al di fuori delle ore di lezioni; - attraverso risoluzione in classe di alcuni problemi assegnati per casa e non risolti. Contenuti (la dimostrazione dei teoremi viene specificata se è stata svolta): LIMITI DI FUNZIONE E CONTINUITÀ (20 ore): Concetto di limite e sua definizione formale. Concetto di continuità. Continuità delle funzioni elementari. Calcolo di limiti con forme indeterminate. Primo limite fondamentale (con dimostrazione) e secondo limite fondamentale con relative conseguenze (con dimostrazione). Infiniti ed infinitesimi e loro confronto. Teoremi sulle funzioni continue: teorema di Weierstrass, teorema di esistenza degli zeri. Classificazione delle discontinuità. Asintoti. Asintoti obliqui (con dimostrazione). Grafico probabile di una funzione. Infiniti e infinitesimi, confronto e gerarchia degli infiniti. Principio di sostituzione degli infiniti e degli infinitesimi. Alcune successioni particolari: progressioni aritmetiche e geometriche. DERIVABILITÀ DI UNA FUNZIONE (20 ore) 28 Problemi introduttivi: la tangente ad una curva e la velocità istantanea di un moto. Definizione di rapporto incrementale e di derivata in un punto. Significato geometrico della derivata. Continuità delle funzioni derivabili (con dimostrazione). Funzione derivata prima. Regole di derivazione per le funzioni elementari (con dimostrazione). Teoremi operativi sulle derivate e proprietà dell’operatore derivata. Derivata della funzione composta. Derivata della funzione inversa (con dimostrazione). Casi di non derivabilità (punti angolosi, cuspidi e flessi a tangenti verticali). Equazione della retta tangente e della retta normale ad un curva. PROPRIETÀ DEL PRIMO E SECONDO ORDINE (20 ore) Definizione di crescenza e decrescenza in un punto, crescenza e decrescenza in un intervallo. Massimi e minimi assoluti e relativi (estremi relativi ed estremanti). Relazione tra la crescenza in un intervallo e segno della derivata. Teorema di Fermat ,teorema di Rolle. teorema di Lagrange (tutti con dimostrazioni). Corollari del teorema di Lagrange (con dimostrazioni). Teorema di Cauchy. Regole di De L’Hôpital. Definizione di concavità e flessi. Relazione tra il verso della concavità ed il segno della derivata seconda. Grafici di funzioni di diversi tipi. Problemi di massimo e minimo. Risoluzione approssimata delle equazioni: metodo di bisezione. - Il metodo delle tangenti di Newton è stato affrontato in Informatica. IL CALCOLO INTEGRALE (30 ore) Primitive di una funzione. Caratterizzazione delle primitive su un intervallo (con dimostrazione). Definizione di integrale indefinito. L’integrale indefinito come operatore lineare. Integrazioni immediate ed “immediate composte”. Integrazione delle funzioni razionali fratte (con denominatore di primo, secondo grado fattorizzabile o no). Integrazione per sostituzione. Integrazione per parti (con dimostrazione). Integrale definito di una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato. Proprietà dell’integrale definito. Teorema della media integrale (con dimostrazione). Teorema fondamentale del calcolo integrale (o teorema di Torricelli-Barrow) (con dimostrazione). Calcolo delle aree e dei volumi di solidi di rotazione e con il metodo delle sezioni. Integrali generalizzati di prima e seconda specie (integrali di funzioni illimitate e su intervalli illimitati). APPROFONDIMENTI (14 ore) 1. Equazioni differenziali (9 ore) Concetto di equazione differenziale e di problema di Cauchy. Soluzione generale, particolare e singolare. Equazioni differenziali del primo ordine lineari e a variabili separabili. 2. Elementi di geometria analitica nello spazio (5 ore) Vettori nel piano e nello spazio e versori fondamentali. Coordinate di un vettore. Operazioni con i vettori nel sistema cartesiano, in particolare il prodotto scalare. Equazione parametrica di una 29 retta nello spazio. Posizioni reciproche di due rette nello spazio. Equazione di un piano nello spazio individuato dal suo vettore normale e da un suo punto. Perpendicolarità e parallelismo tra piani e tra retta e piano. APPLICAZIONI (4 ore) Calcolo differenziale: o La velocità istantanea e l’accelerazione istantanea o La corrente elettrica Calcolo integrale: o Il lavoro di una forza o La quantità di carica Equazioni differenziali del primo ordine: o Il moto di caduta di un grave. o Tasso di crescita e curva logistica. 30 FISICA Nome docente: Michela Sandri Testo in adozione: U. AMALDI, L’Amaldi per i licei scientifici, vol.3., Zanichelli, Bologna, 2012. Monte ore svolto 81 Profilo del gruppo/classe Il livello di preparazione della classe risulta alquanto disomogeneo: alcuni alunni hanno incontrato difficoltà nella elaborazione personale a causa di un impegno discontinuo, altri hanno dimostrato un’applicazione adeguata che ha consentito loro di raggiungere un livello di preparazione nel complesso sufficiente; altri ancora hanno manifestato impegno continuativo e vivace interesse ottenendo ottimi risultati. Obiettivi Lo studio della materia ha perseguito i seguenti obiettivi generali: Acquisire un corretto metodo di studio dei fenomeni scientifici; Appropriarsi di un lessico specifico; Utilizzare un metodo di studio per l’acquisizione autonoma di conoscenze e impadronirsi delle competenze necessarie per operare collegamenti pluridisciplinari. Essere in grado di decodificare la realtà attraverso processi cognitivi di analisi e sintesi; e disciplinari: Comprendere, analizzare, saper rielaborare e spiegare i fenomeni elettrici e magnetici e la loro sintesi nell’elettromagnetismo. Essere in grado di applicare le conoscenze assimilate a problemi elementari. Metodologia didattica Per il raggiungimento di questi obiettivi è stato utilizzato, preferibilmente, il metodo scientifico sperimentale, ossia l’osservazione dei fenomeni, la formulazione di ipotesi, la loro verifica sperimentale (ove attuabile) e la sintesi nella legge fisica. Tutti gli argomenti sono stati svolti nelle loro parti essenziali. E’ stata data (ove possibile) una dimensione storica allo sviluppo del pensiero scientifico. Sono state evitate trattazioni troppo complesse ed eccessivamente tecniche, privilegiando l’analisi dei concetti teorici. Contenuti 1. Fenomeni di elettrizzazione e legge di Coulomb (10 ore) Corpi neutri e corpi carichi. Carica elettrica: sua unità di misura e scelta convenzionale del segno, carica quantizzata. Conservazione della carica. Elettrizzazione per induzione, per contatto e per strofinìo. Isolanti e conduttori. La legge di Coulomb nel vuoto. Legge di Coulomb nei dielettrici. Costante dielettrica relativa e assoluta del mezzo. Confronto fra forza elettrica e forza gravitazionale. Esperimenti di elettrostatica. L’elettroforo di Volta. La polarizzazione degli isolanti. 2. Campo elettrico, teorema di Gauss (15 ore) Campo elettrico: definizione di campo; principio di sovrapposizione, linee di campo. Flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie piana e attraverso una superficie 31 qualunque. Teorema di Gauss per il campo elettrostatico (dimostrazione nel caso particolare della superficie sferica con la carica posta nel suo centro). Campi elettrici particolari: - generato da una distribuzione piana infinita di carica (esempio di campo elettrico uniforme) - campo elettrico generato da una distribuzione lineare infinita di carica - campo elettrico all’esterno e all’interno di una distribuzione sferica omogenea di carica. Confronto con il campo gravitazionale. 3. Differenza di potenziale, condensatori (15 ore) Definizione di differenza di potenziale tra due punti di un campo elettrostatico e sua unità di misura. Moto spontaneo delle cariche elettriche. Il potenziale di una carica uniforme. Concetto di superficie equipotenziale. Dimostrazione della perpendicolarità tra le linee di campo e le superfici equipotenziali. La relazione tra campo elettrico in un punto e andamento del potenziale elettrico nei dintorni del punto. Circuitazione del campo elettrostatico. Conservatività del campo elettrostatico. La distribuzione della carica nei conduttori in equilibrio elettrostatico. Densità superficiale di carica. Campo e potenziale elettrici all’interno e sulla superficie di un conduttore in equilibrio elettrostatico. Teorema di Coulomb. Potere delle punte. Gabbia di Faraday. Potenziale di un conduttore e definizione della sua capacità. Condensatore e definizione della sua capacità. Capacità di un condensatore piano. Condensatori in parallelo ed in serie, vantaggi, svantaggi e capacità equivalente (con dimostrazione) dei diversi tipi di collegamento. 4. La corrente elettrica continua (15 ore) Corrente elettrica nei conduttori metallici, intensità di corrente elettrica media, sua unità di misura e verso convenzionale. Generatore ideale di tensione continua. Intensità di corrente istantanea espressa come limite e come derivata. Simboli elettrici e collegamento di utilizzatori. Prima e seconda legge di Ohm (resistenza e resistività). Verifica in laboratorio della prima legge di Ohm. Inserimento del voltmetro e dell’amperometro in un circuito. Resistenze in serie ed in parallelo (con dimostrazione). Prima e seconda legge di Kirchhoff. Il generatore reale di tensione, “forza elettromotrice” e legge di Ohm ‘estesa’ (con resistenza interna del generatore). Effetto Joule e conservazione dell’energia totale, potenza dissipata con dimostrazione, definizione di kilowattora, consumi e costi degli apparecchi elettrici. Cenno ai superconduttori. Potenziale di estrazione di un elettrone da un metallo, l’elettronvolt. L’effetto termoionico e cenno al tubo a raggi catodici. L’effetto Volta e l’effetto termoelettrico (o effetto Seebeck). Applicazione: la termocoppia. Esercizi su circuiti elettrici. 5. Campo magnetico (10 ore) Linee di campo magnetico. Confronto fra campo elettrico e magnetico. Il campo magnetico terrestre. Interazione fra campo magnetico e correnti: Esperienza di Oersted (campo magnetico generato da un filo rettilineo percorso da corrente). Esperienza di Faraday (azione del campo magnetico su un filo percorso da corrente). Esperienza di Ampère (interazione tra due fili percorsi da corrente). Permeabilità magnetica del vuoto. Legge di Ampère e definizione dell’Ampère come unità di 32 misura fondamentale dell’intensità di corrente. Intensità del campo magnetico. Unità di misura del campo magnetico (tesla e il gauss). Forza magnetica su un filo percorso da corrente. Campo magnetico di un filo generato da una corrente. Legge di Biot Savart (con dimostrazione attraverso la legge di Ampère). Cenno ai campi magnetici di una spira e di un solenoide. Cenno al motore elettrico. Forza di Lorentz (azione del campo magnetico su una carica in moto). Moto circolare uniforme (nel caso della velocità perpendicolare al campo) e dimostrazione della formula per il calcolo del raggio della traiettoria. Cenno al moto elicoidale cilindrico (come composizione di due moti). Teorema di Gauss per il campo magnetico (dimostrazione solo nel caso particolare del campo magnetico generato da un filo rettilineo infinito). Teorema della circuitazione di Ampère (dimostrazione solo nel caso particolare della corrente creata da un filo rettilineo e della linea chiusa come circonferenza). Verso e segno delle correnti rispetto al verso di percorrenza della linea. Il campo magnetico non è conservativo. Applicazione della forza di Lorentz: lo spettrografo di massa. Cenni: proprietà magnetiche della materia, temperatura di Curie. 6. Induzione elettromagnetica (8 ore) Legge di Faraday Neumann (dimostrazione nel caso particolare di un campo magnetico perpendicolare ad una superficie piana che ha come contorno un circuito). Legge di Lenz e verso della corrente indotta. Relazione tra la legge di Lenz e la legge di conservazione dell’energia. Induttanza di un solenoide. Cenni alle applicazioni della legge dell’induzione: l’alternatore e il trasformatore di tensione. 7. Campo elettromagnetico, equazioni di Maxwell e cenni alle onde elettromagnetiche(8 ore) Campo elettrico indotto da un campo magnetico variabile. Campo magnetico indotto da un campo elettrico variabile. Legge di Faraday Neumann in termini di circuitazione del campo elettrico indotto. Il campo elettrico indotto non è conservativo. Teorema di Ampère e paradosso di Ampère. Correzione di Maxwell nel teorema di Ampère e cenno alla corrente di spostamento. Equazioni di Maxwell. Descrizione di un’onda elettromagnetica e cenni alla sua propagazione. Velocità della luce e relazione con le costanti e . Spettro elettromagnetico e descrizione delle più importanti onde elettromagnetiche. 33 INFORMATICA Prof.ssa Elisa Fratini Testo in adozione: L. SEROTTI, A. STURLESE, A. CHILI, Informatica con il Pascal, Applicazioni Matematiche, Zanichelli, Bologna, 1996. Monte ore svolto: 42 ore fino al 15 maggio (di cui 25 ore effettuate dall’attuale insegnante) e altre 5 presumibilmente fino al termine delle lezioni. Profilo del gruppo/classe Il lavoro svolto con la classe è stato penalizzato dalla discontinuità dell'insegnamento di informatica, dovuto al succedersi di diversi docenti. Nonostante questo, nella seconda parte dell'anno scolastico, è stato possibile lavorare in maniera sufficientemente proficua. Sebbene inizialmente alcuni studenti si siano mostrati un po' diffidenti e poco attenti, tutta la classe ha poi maturato un atteggiamento positivo di partecipazione, sia per il lavoro svolto in classe che a casa. La classe ha una composizione molto eterogenea per quanto riguarda le capacità e le competenze pregresse in ambito informatico. Per questo, sebbene la preparazione sia mediamente sufficiente, i risultati ottenuti coprono una gamma molto vasta. Infatti si può individuare un gruppo di cinque/sei studenti molto motivati che hanno mostrato di aver ben compreso gli argomenti svolti e di essere in grado di risolvere autonomamente dei problemi di tipo informatico; un secondo gruppo invece, quello che costituisce la maggior parte della classe, nonostante un atteggiamento positivo di partecipazione, presenta ancora delle difficoltà, non tanto nella comprensione degli argomenti fondamentali, quanto nella capacità di produrre un proprio elaborato (ad esempio uno pseudocodice). Solo pochi studenti mostrano invece delle difficoltà più gravi, di comprensione e, di conseguenza, di rielaborazione dei contenuti. Obiettivi specifici di apprendimento: • comprendere i principali fondamenti teorici delle scienze dell’informazione; • acquisire la padronanza di strumenti dell’informatica; • utilizzare tali strumenti per la soluzione di problemi significativi in generale, ma in particolare connessi allo studio delle altre discipline; • essere consapevole delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, ponendo attenzione alle conquiste scientifiche, con particolare riguardo a quelle più recenti; • acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e dei metodi informatici e delle conseguenze sociali e culturali di tale uso. L’utilizzo consapevole degli strumenti informatici, introdotta in modo critico, senza creare l’illusione che essa sia un mezzo automatico di risoluzione. Si possono individuare due temi conduttori: il problema, come stimolo alla creatività informatica, ed il concetto di astrazione, come potente strumento concettuale per risolverli. Obiettivi formativi trasversali • Consolidamento dei concetti, principi e teorie scientifiche attraverso attività operative di laboratorio • Individuazione delle caratteristiche e dell’apporto dei linguaggi formali e artificiali • Comprensione del ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana • Utilizzo degli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuazione della funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico dei problemi e senza compromettere la necessaria acquisizione di capacità mentali. • Documentazione efficace del lavoro svolto Obiettivi specifici della disciplina • Comprendere i principali fondamenti teorici della scienza dell’informazione • Acquisire la padronanza degli strumenti dell’informatica 34 • Utilizzare tali strumenti per la soluzione di problemi in generale e in particolare per quelli connessi allo studio delle altre discipline • Acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e dei metodi informatici e delle conseguenze sociali e culturali di tale uso Metodologia didattica Per il raggiungimento di questi obiettivi la metodologia della didattica si è basata sul procedere per problemi, contestualizzati da brevi introduzioni sui fondamenti teorici della disciplina a cui tali problemi fanno riferimento (ad esempio il calcolo integrale o la probabilità). Le lezioni non sono mai state di tipo puramente frontale, ma hanno sempre previsto la partecipazione e l'intervento degli studenti, stimolati da domande dell'insegnante e dal tentativo di formulare possibili soluzioni. L’attenzione è stata focalizzata più sul processo con cui viene raggiunta una soluzione, che non sulla stessa, utilizzando ogni problema per stimolare le capacità di astrazione e la creatività informatica. Dato l'iniziale disorientamento della classe dovuto all'avvicendarsi di vari insegnanti, si è preferito svolgere un insegnamento di tipo più teorico, prevalentemente in classe, che solo raramente si è concluso con la scrittura e l'esecuzione di programmi in linguaggio Pascal in aula informatica. Verifiche e valutazioni Sono state svolte verifiche scritte ed orali costituite da domande per valutare la comprensione degli aspetti fondamentali dei problemi affrontati e degli algoritmi utilizzati per risolverli. In qualche occasione sono stati assegnati degli esercizi di lettura e modifica di un codice in Pascal o di scrittura di brevi algoritmi (pseudo-codici). Contenuti: Calcolo Numerico e Simulazione (Capitoli 17 e 19 del testo consigliato) Modulo Matrici e Soluzione di un sistema lineare di n equazioni ed n incognite. (Tempo 10%) Cenni sulle matrici: matrice nulla, identità, simmetrica, triangolare, operazioni tra matrici (somma, differenza, prodotto). Scrittura di un sistema di n equazioni ed n incognite in forma matriciale. Passaggi fondamentali del metodo di eliminazione di Gauss per la sua soluzione di un sistema di n equazioni ed n incognite. Modulo Metodi numerici per trovare le radici di un'equazione (gli zeri di una funzione). (Tempo 30%) Metodo di bisezione. Metodo delle tangenti. Metodo delle secanti. Per tutti e tre i metodi si sono affrontati i seguenti aspetti: ipotesi di applicabilità, idea fondamentale su cui si basa il metodo, algoritmo, precisione/errore e convergenza. Modulo Probabilità e Frequenza (Tempo 40%) Cenni di probabilità. Definizione classica e definizione frequentista. Legge dei grandi numeri. Calcolo della probabilità di un evento con approccio frequentista. Primo esercizio svolto: algoritmo per la verifica della legge dei grandi numeri con una simulazione numerica del lancio di un dado a sei facce e calcolo della frequenza dell'evento 'esce 6'. Problema del compleanno: calcolo classico della probabilità e algoritmo per la corrispondente simulazione numerica per il calcolo della frequenza. 35 Distribuzione di Bernoulli. Problema del Cavaliere di Merè risolto con la distribuzione di Bernoulli. Secondo esercizio svolto: algoritmo per la simulazione del lancio di una moneta truccata. Confronto fra valore della probabilità classica e frequenza dell'evento: 'si ottiene k volte 'testa' su n lanci'. Ripasso delle funzioni ricorsive in Pascal, applicate per il calcolo dei coefficienti binomiali (primo paragrafo cap. 18). Passeggiate casuali: formulazione di alcuni problemi e soluzione tramite semplici algoritmi. Metodo Monte Carlo: cenni e applicazione per il calcolo approssimato di pigreco. Modulo Integrazione numerica. (Tempo 20%) Metodo dei rettangoli Metodo dei trapezi Metodo delle parabole Per tutti e tre i metodi si sono affrontati i seguenti aspetti: idea fondamentale su cui si basa il metodo, cenni sugli algoritmi e applicazione dei metodi a semplici problemi di calcolo integrale. Il linguaggio di programmazione utilizzato è stato Pascal. 36 STORIA DOCENTE: Raoul Kirchmayr TESTO ADOTTATO: V. Castronovo, MilleDuemila. Un mondo al plurale, Firenze, La Nuova Italia, vol. 2 (Il Settecento e l’Ottocento) e vol. 3 (Il Novecento e il Duemila). ORE SVOLTE: 44 1° quadrimestre: 19 / 2° quadrimestre: 25 Ore da svolgere fino alla fine dell’a. s.: 4 Ore previste dalla programmazione: 66 Ore che saranno presumibilmente svolte alla fine dell’a. s.: 48 PROFILO DELLA CLASSE Nonostante la classe, durante l’anno precedente, avesse dato prova di poter acquisire i concetti di fondo del sapere storico, al contrario quest’anno il profilo della classe in relazione alla disciplina della Storia è stato caratterizzato da difficoltà di fondo nella comprensione dei processi storici e della ricostruzione dei nessi di causa-effetto, oltre che di quelli, oggettivamente più complessi, di interrelazione complessa tra i fenomeni. L’attenzione in classe non ha sopperito alle difficoltà emerse fin dall’inizio dell’anno. Lo studio domestico è stato parziale e discontinuo per molti mesi, per cui non sono stati possibili né l’acquisizione ragionata e riflessiva dei contenuti né dei tempestivi recuperi laddove necessari. Solamente negli ultimi tre mesi la classe si è impegnata maggiormente nello studio, riuscendo a consolidare alcune capacità fondamentali nella scrittura e nell’argomentazione ordinata. PROFITTO Di conseguenza a quanto suesposto, il profitto complessivo della classe può essere considerato sufficiente, ma solo perché gli obiettivi disciplinari sono stati progressivamente tarati nel corso dell’anno nell’ottica di una loro riduzione. Pertanto le conoscenze storiche conseguite dalla classe sono generalmente modeste e, tranne per un gruppo assai minoritario di studenti, tendono ad superficiali. I più hanno cercato di ovviare alle difficoltà di comprensione mediante uno studio mnemonico, non in grado di giungere a un’assimilazione profonda degli argomenti. Limiti di natura espressiva e linguistica (lessico e strutture morfo-sintattiche), oltre all’applicazione non soddisfacente, sono da ritenersi all’origine delle difficoltà emerse. FASCE DI PROFITTO Solo un ristretto gruppo di studenti (1/5) si colloca nella fascia tra discreto e buono, un altro gruppo (circa metà classe) si attesta sulla piena sufficienza, mentre il resto della classe (circa 1/4) a stento raggiunge un profitto sufficiente. CRITICITÀ Le criticità emerse sono molteplici, e vanno dalla comprensione dei concetti e delle relazioni storiche, delle dinamiche storiche e dei conflitti, all’analisi dei documenti e alla restituzione in forma appropriata dei contenuti, tanto oralmente quanto per iscritto. Le criticità hanno rallentato in modo significativo lo svolgimento delle lezioni, dal momento che si è sovente dovuti ricorrere al consolidamento dei contenuti e del lessico disciplinare. 37 MODULO 1 – Il quadro europeo dalla Restaurazione alle Rivoluzioni del 1848. OBIETTIVI CONSEGUITI Saper descrivere i processi politici, analizzandone le cause e le conseguenze. Saper collegare il piano politico-ideologico con quello storico. Saper confrontare le diverse realtà geopolitiche in Europa. Saper impiegare in modo sufficientemente appropriato il lessico della storia Saper riconoscere l’importanza delle rivendicazioni borghesi e popolari, nel quadro della Restaurazione. Saper argomentare circa le ragioni ideali dei movimenti rivoluzionari avversi alle forze reazionarie CONTENUTI METODOLOGIA Le premesse del 1848: dai moti del ’20-’30 alle rivoluzioni del 1848. Nazioni e nazionalismi. Le rivoluzioni del 1848: quadro generale. Il 1848 in Francia, Prussia e Austria. La Prussia dopo il 1848. L’unificazione tedesca e suoi effetti. Lezione frontale, dialogata e discussione STRUMENTI Manuale, vol. 2, cap. 9, pp. 281-295; vol. 2, cap. 10, pp. 306317. TIPOLOGIA DI VERIFICA Verifica formativa in itinere TEMPI 9 ore MODULO 2 – Il 1848 in Italia OBIETTIVI CONSEGUITI Saper descrivere i processi politici, analizzandone le cause e le conseguenze. Saper collegare il piano politico-ideologico con quello storico. Saper confrontare le diverse realtà geopolitiche in Europa. Saper riconoscere la specificità della storia italiana rispetto a quella europea Saper impiegare in modo sufficientemente appropriato il lessico della storia 38 Saper discutere con sufficiente precisione l’importanza delle teorie politiche liberali e democratiche per il contesto storico risorgimentale CONTENUTI METODOLOGIA Il 1848 in Italia e le sue conseguenze. Democratici e liberali, neoghibellini e neoguelfi nel dibattito politico italiano del Risorgimento. Cavour e la II guerra d’indipendenza. L’impresa dei Mille e la nascita del Regno d’Italia. L’Italia della Destra Storica. Dossier di storiografia: il 1848 in Italia; il dibattito politico risorgimentale. Lezione frontale, dialogata e discussione STRUMENTI Manuale, vol. 2, cap. 10, pp. 318-333; vol. 2, cap. 12, pp. 390417. TIPOLOGIA DI VERIFICA Verifica scritta + relazione finale sul dossier di storiografia TEMPI 7 ore (6 ore + 1 ora di verifica) MODULO 3 – Il quadro storico 1848-1870: l’Europa. OBIETTIVI CONSEGUITI Saper descrivere i processi politici, analizzandone le cause e le conseguenze. Saper collegare il piano politico-ideologico con quello storico. Saper confrontare le diverse realtà geopolitiche in Europa. Saper impiegare in modo sufficientemente appropriato il lessico della storia CONTENUTI Saper rendere conto delle principali linee interpretative del dibattito storiografico sull’Imperialismo L’Europa nell’epoca dell’ascesa della borghesia. Le politiche nazionali di potenza. L’epoca d’oro dell’Inghilterra vittoriana e l’affermazione dei liberali. L’Inghilterra vittoriana: la dialettica tra Gladstone e Disraeli. La politica inglese in India. La Germania di Bismarck e l’unificazione tedesca. La politica interna ed estera di Bismarck. 39 La Francia di Napoleone III. La caduta del II Impero e la Terza Repubblica. Il declino dell’Impero asburgico. La Russia da Nicola I ad Alessandro II. Gli effetti della prima rivoluzione industriale su economia e società europee. Il dibattito storico sull’Imperialismo (dossier, con analisi di testi storiografici e relazione scritta). METODOLOGIA Lezione frontale, dialogata e discussione STRUMENTI Manuale, vol. 2, cap. 11, pp. 350-370; cap. 13, pp. 436-445. TIPOLOGIA DI VERIFICA Relazione scritta sui documenti del dossier TEMPI 6 ore MODULO 4 – L’età degli imperi. OBIETTIVI CONSEGUITI Saper descrivere i processi politici ed economici, analizzandone le cause e le conseguenze. Saper collegare il piano politico-ideologico con quello storico. Saper riconoscere la specificità dei processi politici, economici e sociali dei paesi extraeuropei. Saper descrivere i processi di trasformazione dell’economia industriale, collegandoli con i processi sociali, politici e culturali e le tendenze imperialistiche nella seconda metà dell’Ottocento. Saper descrivere i processi i processi sociali, politici e culturali delle tendenze imperialistiche e il significato di “politica di potenza” nel quadro della II metà dell’Ottocento Saper impiegare in modo sufficientemente appropriato il lessico della storia CONTENUTI Saper analizzare e riassumere dei documenti storici Saper redigere un elaborato (nella forma del saggio breve) con i documenti del dossier Gli Stati Uniti prima e dopo la guerra civile L’America Latina prima e dopo l’indipendenza Il consolidamento della presenza britannica in India L’espansione coloniale francese in Africa e in Asia La penetrazione europea in Cina e le guerre dell’oppio 40 La fine del medioevo giapponese e l’inizio dell’era Meiji. Le trasformazioni dell’economia europea nella II metà dell’Ottocento: la II rivoluzione industriale. La Grande Depressione e le sue conseguenze. Elementi di storia economica: trasformazioni industriali e crisi da sovrapproduzione. Sistema di produzione capitalistico e crisi cicliche. Elementi di storia sociale: demografia e sviluppo. L’espansionismo europeo in Africa. L’imperialismo: forme e interpretazioni. L’imperialismo europeo in Asia. L’espansione giapponese in Manciuria. L’emigrazione come fenomeno europeo. Elementi di storiografia e letture: il dibattito sull’imperialismo. METODOLOGIA Lezione frontale, dialogata e discussione STRUMENTI Manuale, vol. 2, cap. 11, 370-381; cap. 13, pp. 450-466; cap. 14, pp. 498-511; cap. 17, pp. 580-597. TIPOLOGIA DI VERIFICA Relazione scritta sui temi del dossier TEMPI 6 ore MODULO 5 – Storia d’Italia dalla Destra storica alla crisi di fine secolo. OBIETTIVI CONSEGUITI Saper descrivere i processi i processi sociali, politici e culturali delle tendenze imperialistiche e il significato di “politica di potenza” nel quadro della II metà dell’Ottocento. Saper impiegare in modo sufficientemente appropriato il lessico specifico della storia Saper comprendere il significato del lavoro come formazione civile e politica per le masse Saper analizzare e riassumere dei documenti storici Saper redigere un elaborato (nella forma del saggio breve) con i documenti del dossier Saper individuare gli elementi di continuità storica nella storia 41 nazionale Saper argomentare circa il ruolo chiave giocato dalle forze popolari (socialisti e cattolici) nel quadro della storia nazionale del periodo Saper argomentare circa il fenomeno dell’emigrazione CONTENUTI La Destra storica e i problemi dell’unificazione. Le linee principali dei governi della Destra storica. L’età della Sinistra storica. Dalla destra alla sinistra storica. I governi Depretis. Il trasformismo. Le politiche della Sinistra storica: protezionismo e colonialismo. Da Depretis a Crispi. La politica estera italiana tra il 1878 e il 1887. L’autoritarismo di Crispi. Il primo governo Giolitti e lo scandalo della Banca romana. Tendenze riformiste ed autoritarie in Italia tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento. Da Crispi alla crisi di fine secolo. Il ruolo dei cattolici dal “non expedit” all’Enciclica “Rerum Novarum”. Il modernismo cattolico e la reazione clericomoderata. METODOLOGIA L’emigrazione italiana nelle Americhe (dossier, con lavoro di analisi su fonti storiche, documentari e storiografia, con relazione scritta). Lezione frontale, dialogata e discussione STRUMENTI Manuale, vol. 2, cap. 12, pp. 407-414; cap. 16, pp. 550-563. TIPOLOGIA DI VERIFICA Verifica scritta (simulazione III prova) TEMPI 6 ore MODULO 6 – L’Italia dalla crisi di fine secolo alla Prima guerra mondiale. OBIETTIVI CONSEGUITI Saper descrivere i processi i processi sociali, politici e culturali delle tendenze imperialistiche e il significato di “politica di potenza” nel quadro della II metà dell’Ottocento CONTENUTI Dalla crisi di fine secolo alla svolta liberale del 1900. L’età giolittiana. Lo sviluppo industriale in Italia e le contraddizioni sociali e politiche del paese. La dialettica interna al socialismo, tra riformisti e massimalisti. Il rafforzamento dei sindacati. La 42 politica estera di Giolitti: la guerra di Libia nel quadro della crisi dell’Impero Ottomano. Il problema dei cattolici in Italia: il patto Gentiloni e le sue conseguenze sui governi liberali di Giolitti. STRUMENTI Dossier di storiografia: l’emigrazione italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento. Lezione frontale, dialogata e discussione; documentari Rai sull’emigrazione; documentari Rai sulla figura di Giovanni Gentile Manuale, vol. 3, cap. 3, pp. 72-89. TIPOLOGIA DI VERIFICA Verifica scritta (simulazione di III prova) TEMPI 4 ore METODOLOGIA MODULO 7 – La storia d’Europa dalla fine dell’Ottocento alla Prima Guerra Mondiale OBIETTIVI Saper descrivere i processi i processi sociali, politici e culturali delle tendenze imperialistiche e il significato di “politica di potenza” nel quadro della II metà dell’Ottocento CONTENUTI METODOLOGIA La società di massa. L’organizzazione sociale, del lavoro e il tempo libero. La funzione crescente della burocrazia nei paesi industriali e il ruolo dei “colletti bianchi”. Il quadro europeo durante la belle époque: Francia, Gran Bretagna e Germania; Austria-Ungheria e Russia. Gli Stati Uniti e il Giappone. La Triplice Alleanza e la Triplice Intesa. Le tendenze imperialistiche delle potenze. Le aree di attrito: Cina, Africa e Balcani. Lezione frontale, dialogata e discussione STRUMENTI Manuale, vol. 3, cap. 1, pp. 4-24; cap. 2, pp. 40-69. TIPOLOGIA DI VERIFICA -- TEMPI 6 ore 43 MODULO 8 – La Prima Guerra Mondiale e le sue conseguenze (da completare). OBIETTIVI CONSEGUITI Descrivere i processi i processi sociali, politici e culturali delle tendenze imperialistiche e il significato di “politica di potenza” nel quadro della II metà dell’Ottocento Conoscere le cause dello scoppio della guerra Conoscere l’andamento della guerra e i suoi esiti Saper impiegare in modo sufficientemente appropriato il lessico della storia Saper argomentare circa l’impatto che avuto l’esperienza bellica per gli europei di inizio Novecento Saper argomentare circa il ruolo giocato dai nazionalismi nell’alimentare le ragioni del conflitto CONTENUTI Le cause dello scoppio della guerra. Il 1914 e la mobilitazione di massa. Il biennio 1915-1916 e i due fronti in Europa. L’Italia divisa tra interventismo e neutralismo. La propaganda nazionalista e le ragioni dei pacifisti. L’ingresso dell’Italia nella Guerra a fianco dell’Intesa. Il 1917 come anno di svolta. La Rivoluzione d’Ottobre in Russia. L’ingresso degli USA nella guerra. Il disastro di Caporetto e la vittoria. Elementi di storiografia sulla Prima Guerra Mondiale. METODOLOGIA Lezione frontale, dialogata e discussione STRUMENTI Manuale, vol. 3, cap. 4, pp. 96-129. TIPOLOGIA DI VERIFICA -- TEMPI 7 ore 44 FILOSOFIA DOCENTE: prof. Raoul Kirchmayr TESTO: D. Antiseri, G. Reale, Storia della filosofia, Brescia, La Scuola, voll. 2 e 3. ORE SVOLTE: Ore complessive svolte: 59 / I quadrimestre: 26 ore / II quadrimestre: 33 ore Ore che si ritiene di poter svolgere alla fine dell’a.s.: 69 (ore complessive previste: 66). PROFILO DELLA CLASSE Analogamente a Storia, alla fine della classe 4a il profilo della classe si presentava come più che sufficiente per poter affrontare con serenità il 5° anno. Ma fin dal primo modulo la classe ha dimostrato scarsa capacità di assimilazione dei contenuti e difficoltà, talvolta assai rilevanti, nella restituzione degli stessi. Lo studio domestico è stato parziale e discontinuo sebbene in misura meno preoccupante che per Storia. L’acquisizione ragionata e riflessiva dei contenuti è stata conseguita solo da alcuni studenti. Solo negli ultimi mesi gli studenti più in difficoltà sono riusciti a consolidare alcune capacità fondamentali nella scrittura e nell’argomentazione ordinata. PROFITTO Il profitto complessivo della classe è sufficiente, in virtù di una semplificazione decisa degli argomenti e di un cambio di strumenti didattici impiegati, dal momento che si è fatto ricorso a delle schede sintetiche, in modo da ovviare allo studio del manuale, viste le difficoltà di analisi e di comprensione del testo. Le conoscenze filosofiche conseguite dalla classe sono generalmente modeste, tranne per un gruppo ridotto di studenti che ha dato prova di capacità di assimilazione e rielaborazione. La maggior parte degli studenti ha fatto ricorso a un apprendimento di tipo meccanico, allo scopo di superare i problemi di comprensione e così non sono stati in grado di giungere a un’assimilazione profonda degli argomenti. Limiti di natura espressiva e linguistica (lessico e strutture morfo-sintattiche), oltre all’applicazione non soddisfacente, sono da ritenersi all’origine delle difficoltà emerse. I pochi studenti che sono stati in grado di far propri i contenuti del corso di Filosofia hanno dimostrato capacità di analisi, limitatamente di sintesi e di collegamento (anche interdisciplinare), oltre che di autonomia di giudizio. FASCE DI PROFITTO Solo un ristretto gruppo di studenti (1/5) si colloca nella fascia tra discreto e distinto, un altro gruppo (circa metà classe) si attesta sulla piena sufficienza, mentre il resto della classe (circa 1/4) a stento raggiunge un profitto sufficiente. CRITICITA’ Le criticità, come per Storia, sono molteplici, e in una buona misura dipendono sia dallo studio discontinuo e superficiale sia da carenze linguistiche precedenti. Esse vanno dalla comprensione dei concetti e delle relazioni tra concetti alla capacità di collegare le teorie filosofiche al contesto storico in cui sono state elaborate, alla restituzione in forma appropriata dei contenuti, tanto oralmente quanto per iscritto, alla grande difficoltà a costruire delle sintesi organiche di quanto appreso. Le criticità hanno rallentato in modo significativo lo svolgimento delle lezioni, dal momento che si è sovente dovuti ricorrere al consolidamento dei contenuti e del lessico disciplinare. A causa di un monte ore ridotto e delle difficoltà manifestate dalla classe, non è stato pressoché possibile svolgere una didattica centrata sul testo. Anche i due moduli CLIL sono stati ridotti, in accordo con la docente di L2, poiché la classe è riuscita ad acquisire solo tardi nel corso dell’anno delle competenze sufficienti nella conoscenza della lingua inglese, oltre alle tecniche di analisi, rielaborazione e composizione necessarie per poter affrontare dei materiali in lingua originale. 45 MODULO 1. Il pensiero politico liberale e democratico tra 700 e 800. OBIETTIVI CONSEGUITI Ricostruire, presentare e discutere i principali concetti filosofici della tradizione politica liberale e democratica, con riferimento ai sistemi istituzionali e di governo (sezione interdisciplinare con storia ed educazione civica). CONTENUTI Il pensiero liberale: Locke, Montesquieu e la dottrina della divisione dei poteri Gli sviluppi del pensiero liberale: Bentham, Stuart Mill, Tocqueville e Constant. Il pensiero democratico: Rousseau e la volontà generale Il progetto politico e filosofico dell’Illuminismo Il significato dell’Illuminismo in Kant Lezione frontale e dialogata + discussioni, analisi e commento dei testi Manuale, sezione antologica del manuale, pagine scelte delle traduzioni italiane delle opere di Locke, Montesquieu, Rousseau, Kant. METODOLOGIA STRUMENTI TIPOLOGIA DI VERIFICA Verifica scritta TEMPI 15 ore (14 ore di lezione + 1 ora di verifica) MODULO 2. Il pensiero illuministico, lo scetticismo humeano e il criticismo kantiano OBIETTIVI CONSEGUITI Ricostruire, presentare e discutere i principali concetti filosofici degli Illuminismi europei nelle loro rispettive specificità. Saper collegare i modelli filosofici ai contesti storico-culturali. Comprensione della specificità del criticismo kantiano. CONTENUTI I tratti fondamentali dell’Illuminismo inglese e scozzese, di quello francese, italiano e tedesco. Hume e la gnoseologia: lo scetticismo. Gli scritti precritici kantiani, in particolare la Dissertazione del 1770. Le tre critiche. Confronti tra il criticismo kantiano e la tradizione metafisica occidentale La critica idealistica al criticismo kantiano Lezione frontale e dialogata + discussioni, analisi e commento dei testi Manuale, sezione antologica del manuale, pagine scelte delle traduzioni italiane delle opere di Kant. METODOLOGIA STRUMENTI TIPOLOGIA DI VERIFICA Verifica scritta TEMPI 19 ore (18 ore di lezione + 1 ora di verifica) 46 MODULO 3. Il Romanticismo e la filosofia classica tedesca OBIETTIVI CONSEGUITI Ricostruire, presentare e discutere i principali concetti filosofici. Saper collegare modelli filosofici a contesti storico-culturali. Comprensione dei tratti distintivi del Romanticismo e della filosofia classica tedesca. Comprensione generale del pensiero hegeliano. CONTENUTI Dalla temperie romantica alla filosofia classica tedesca L’idealismo di Fichte e Schelling. Hegel e la filosofia come dialettica e Sapere Assoluto METODOLOGIA Lezione frontale e dialogata + discussioni STRUMENTI Manuale, vol. 2, cap. sul Romanticismo, su Fichte, Schelling e sul sistema hegeliano TIPOLOGIA DI VERIFICA Verifica scritta TEMPI 18 ore (compresa 1 ora di verifica scritta e 2 ore di recuperi orali) MODULO 4. Modelli del sapere nel XIX secolo. La sinistra hegeliana (Feuerbach e Marx), Schopenhauer, Kierkegaard OBIETTIVI CONSEGUITI Ricostruire, presentare e discutere i principali concetti filosofici. Saper collegare modelli filosofici a contesti storico-culturali. Comprensione delle linee filosofiche di contrapposizione all’idealismo CONTENUTI La sinistra hegeliana Feuerbach e l’antropologia religiosa Marx, la critica dell’economia politica e la filosofia della storia. Kierkegaard e il primato del singolo. Schopenhauer e la volontà di vita METODOLOGIA STRUMENTI Lezione frontale e dialogata + discussioni / Analisi e commento dei testi / Lavori di gruppo ed esercitazioni / Approfondimenti individuali domestici Manuale, vol. 3, cap. 1-4 TIPOLOGIA DI VERIFICA Verifica scritta (tipologia B dell’Esame di Stato) TEMPI 5 ore 47 MODULO 5. Contemporary epistemology, from Popper to Feyerabend (CLIL module) OBIETTIVI CONSEGUITI CONTENUTI METODOLOGIA STRUMENTI Ricostruire, presentare e discutere i principali concetti filosofici. Saper collegare modelli filosofici a contesti storico-culturali. Saper collegare il discorso della filosofia ai contenuti disciplinari specifici delle materie scientifiche. Saper riflettere sulle implicazioni gnoseologico-metodologiche delle discipline. Avviamento al pensiero della complessità nella gnoseologia contemporanea. Problemi di fondazione della scienza. Popper. Il positivismo logico. Linee di epistemologia post-popperiana (Kuhn, Feyerabend). Lezione frontale e dialogata + discussioni / Analisi e commento dei testi / Lavori di gruppo ed esercitazioni / Approfondimenti individuali domestici Materiali in lingua originale, pagine scelte dalle opere di Popper, Kuhn e Feyerabend. TIPOLOGIA DI VERIFICA Verifica formativa TEMPI 6 ore MODULO 6. History of ideas: society and culture in the age of Positivsm (CLIL module) OBIETTIVI CONTENUTI METODOLOGIA STRUMENTI TIPOLOGIA DI VERIFICA Ricostruire, presentare e discutere i principali concetti filosofici. Saper collegare modelli filosofici a contesti storico-culturali. Saper collegare il discorso della filosofia ai contenuti disciplinari specifici delle materie scientifiche. Saper riflettere sulle implicazioni gnoseologico-metodologiche delle discipline. Saper collegare i percorsi storici a quelli filosofici, in prospettiva interdisciplinare. Positivismo ed evoluzionismo: l’impatto delle idee di Darwin Scienza e società nel XIX secolo. Il social-darwinismo e i suoi sviluppi. Lezione frontale e dialogata + discussioni / Analisi e commento dei testi / Lavori di gruppo ed esercitazioni / Approfondimenti individuali domestici Materiali in lingua originale, risorse on-line, alcune pagine di letteratura critica scelta in lingua originale. Verifica formativa 48 DISEGNO E STORIA DELL'ARTE DOCENTE: ADRIANA TORREGROSSA TESTO IN ADOZIONE: BONA CASTELLOTTI M., “Nella Storia dell'Arte” Vol. 5. Electa Scuola. ORE DI LEZIONE SVOLTE: 60 (da verificare entro la fine dell'anno scolastico) Modulo 1 (6 ore) Dal Postimpressionismo al Simbolismo P. Cezanne: Giocatori di carte, Montagna di Sainte-Victoire (1887, 1904, 1905,), Le Grandi bagnanti (1895, 1900-05,1898-1905) V.Van Gogh: I mangiatori di patate; Notte stellata; Campo di grano con corvi; P. Gauguin: La visione dopo il sermone; Chi siamo da dove veniamo e dove andiamo; Pellizza da Volpedo: Quarto Stato; Modulo 2 (6 ore ) Secessioni e Modernità G. Klimt: Il bacio; pannelli decorativi per l'Università di Vienna. E. Munch: Il grido; fanciulla malata. Il Modernismo in architettura: A. Gaudì, “ Sagrada Familia”, Casa Milà Modulo 3 (12 ore) Le Avanguardie artistiche del Novecento Fauves : Matisse, La Danza, La tavola imbandita, l'Espressionismo in Austria: Egon Schiele, Autoritratto;L'abbraccio; Il Cubismo: Picasso, Les demoiselles d'Avignon, Natura morta con sedia impagliata; Guernica Braque, Piano e mandola; Cubismo analitico e cubismo sintetico Futurismo: nascita e diffusione del movimento. F. T. Marinetti U. Boccioni: La città che sale, Forme uniche nella continuità dello spazio. G. Balla: Dinamismo di un cane Arte Astratta (6 ore) L'avanguardia russa: Suprematismo: K. Malevic, Quadrato nero su fondo bianco; Quadrato bianco su fondo bianco; Blau Reiter: V. Kandinskij, Primo acquerello astratto; Esponenti italiani: A. Modigliani: Nudo dagli occhi chiusi; Modulo 4 ( 12 ore ) L'Arte tra le due guerre Dada, M. Duchamp Il ready made, Ruota di bicicletta, Fontana, Nudo che scende le scale, L.H.O.O.Q; Man Ray; Surrealismo, R. Magritte, Il tradimento delle immagini, La condizione umana. Dalì, La persistenza della memoria. La pittura Metafisica, G. De Chirico, Le Muse inquietanti. Il Realismo americano: E. Hopper; 49 Il movimento Moderno: Mies van der Rohe Gropius e l'esperienza del Bauhaus Le Corbusier, Ville Savoye, Unité d'habitation. F. L. Wright, Casa sulla cascata, Guggenheim Museum L'Informale Americano: J. Pollock L'Informale: Fontana, Burri Piero Manzoni La Pop Art Americana. Tendenze contemporanee dagli anni Sessanta a oggi. Visione del film: “The Artis is present”, documentazione della performance di Marina Abramovich presso il MOMA di New York Disegno: Sviluppo di alcuni progetti iconografici a scelta degli studenti in base al programma svolto. 50 MATERIA : SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE PROF. PAOLO VACCARI TESTO IN ADOZIONE: NESSUNO MONTE ORE SVOLTO: N°51 PROFILO GRUPPO CLASSE La classe è composta da n°13 allievi e da n°10 allieve. La classe nel corso degli anni scolastici precedenti si è sempre distinta per un buon interesse ed una buona partecipazione. L’ impegno e l’ attenzione sono sempre stati continui, costanti e puntuali. Inoltre il livello delle capacità motorie in generale e della conoscenza delle attività sportive è buono, poiché molti allievi-e praticano, o hanno praticato attività sportive anche ad alto livello. Due ragazzi ed una ragazza inoltre aderiscono al progetto Galileo Atleta. In particolare una parte consistente della classe è apparsa molto interessata agli aspetti teorici della materia ed ha sempre partecipato attivamente alle lezioni tenute in classe. Si possono quindi individuare almeno due fasce di profitto. Alla prima appartengono un numero elevato di allievi-e che hanno ottenuto buoni risultati sia nell’ attività pratica sia nelle verifiche scritte. Alla seconda fascia un numero più ristretto, caratterizzato da più modeste attitudini e da una preparazione altrettanto modesta, ma che ha comunque partecipato ottenendo un profitto comunque soddisfacente. OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’ E CONTENUTI IN EDUCAZIONE FISICA - conoscenza organi, strutture e funzioni del corpo umano - comprensione dei fattori che intervengono nello sviluppo del corpo umano - conoscenza delle nozioni fondamentali inerenti il movimento - conoscenza delle dinamiche evolutive dello sviluppo - conoscenza, sviluppo e allenamento delle capacità motorie - favorire uno stile di vita salutare ed attivo - l’attività motoria e sportiva come abitudine di vita - conoscenza dei fondamentali individuali e di squadra di alcune discipline - conoscenza delle discipline sportive, dei regolamenti, delle caratteristiche e delle problematiche - capacità condizionali, coordinative e mobilità articolare adeguatamente sviluppate in relazione alla tipologia di prestazione che le discipline richiedono Modulo 1 Il potenziamento fisiologico Miglioramento delle capacità di tipo condizionabile: forza, resistenza, velocità e mobilità articolare. Conoscenza e pratica di metodiche di sviluppo della resistenza aerobica e specifica, capacità di svolgere attività prolungate e continue, od intervallate (corsa continua, andature varie, leggere forme di allenamento intervallato ed in circuito); di sviluppo della forza nelle sue varie manifestazioni, in particolare forza resistente e veloce; conoscenza di esercitazioni a carico naturale, con sovraccarico, esercizi di opposizione e resistenza, utilizzo di attrezzi specifici per la muscolazione; conoscenza di metodiche per il miglioramento della velocità e della coordinazione neuro-muscolare e della rapidità (lavori brevi e ripetuti; esercitazioni di preatletica, skip, saltelli e balzi). 51 Capacità di eseguire movimenti di diversa ampiezza e di compiere azioni motorie nel più breve tempo possibile; acquisizione dell’automatismo del gesto efficace ed economico, suscettibile di adattamento a situazioni mutevoli, per migliorare la destrezza. Modulo 2 La rielaborazione ed il consolidamento degli schemi motori di base Miglioramento delle capacità di tipo coordinativo: sviluppo della capacità di regolare, dosare e controllare il movimento, affinamento degli schemi motori precedentemente acquisiti, in rapporto alle mutate strutture anatomo-funzionali, con attività individuali e di gruppo; conoscenza dei principi della coordinazione dinamica generale, del controllo dell’equilibrio sia statico che dinamico, nei rapporti non usuali del corpo nello spazio, nella valutazione delle traiettorie, etc. Esercitazioni atte a consentire di svolgere il gesto motorio con il massimo rendimento ed il minimo dispendio energetico, perciò in modo rapido, preciso ed armonico. Il miglioramento di tali capacità è avvenuto soprattutto attraverso la pratica delle attività sportive. Modulo 3 La conoscenza e la pratica delle attività sportive Specialità atletica leggera: tecnica, tattica e problematiche delle gare di corsa, salti e lanci; cenni di fisica e bio-meccanica. Regole di gioco e conoscenza dei fondamentali di gioco della pallavolo, del basket, della pallamano e del calcio a 5. Tennis-tavolo, Speed-tennis e Badminton. Attività in ambiente naturale: campestre, orienteering, etc. Compiti di giuria, organizzazione attività ed arbitraggio, assistenza reciproca durante le esercitazioni. TOTALE ORE MODULI 1-2-3 : 25 Modulo 4 Conoscenza dei fondamenti teorici della materia Argomenti trattati: -teoria del movimento e metodologia dell’allenamento -apparato locomotore: apparato scheletrico, apparato articolare, sistema muscolare, cenni sul sistema nervoso ed apparati cardio-circolatorio e cardio-respiratorio -le fonti di energia per la contrazione muscolare -le capacità condizionali: forza, resistenza, velocità e rapidità, mobilità articolare -le capacità coordinative generali: l’apprendimento motorio, la capacità di controllo, la capacità di adattamento e trasformazione -le capacità coordinative speciali: combinazione e accoppiamento, differenziazione, reazione, equilibrio, orientamento, ritmo, anticipazione motoria, etc. -le capacità senso-percettive -gli schemi motori di base -benefici dell’attività fisica e conseguenze dovute alla scarsa attività motoria -i paramorfismi -norme di igiene e comportamento ai fini della tutela della salute e della prevenzione degli infortuni -il doping nello sport -cenni sull’ alimentazione e sugli integratori alimentari -meccanica del movimento e tecnica dell’educazione fisica 52 -traumi nella pratica sportiva TOTALE ORE MODULO 4 : 26 ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI Buona è stata la partecipazione della classe all’attività sportiva scolastica, organizzata all’interno dell’Istituto (Progetto Perseus), mentre alcuni allievi hanno partecipato alle fasi Provinciali dei Campionati Studenteschi (Progetto Galileo Atleta). METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI DI LAVORO IN EDUCAZIONE FISICA Lo sviluppo delle capacità condizionali è avvenuto tenendo sempre in considerazione il principio della gradualità del carico e della progressività dell’impegno fisiologico. I carichi di lavoro ed i tempi di recupero sono stati adeguati alle necessità del caso e scrupolosamente controllati. Per le capacità di tipo coordinativo si è passati da abilità precedentemente acquisite all’apprendimento di capacità più complesse e specifiche, tenendo ovviamente presente il progressivo grado di difficoltà e di impegno. La conoscenza dei fondamentali individuali e collettivi degli sport di squadra e delle tecniche delle altre discipline, inserite nel programma, è avvenuta prevalentemente attraverso un approccio di tipo globale iniziale, per passare in un secondo tempo ad un insegnamento di tipo analitico. Nella classe raramente è stato possibile svolgere contemporaneamente attività diversificate, poiché gli allievi non sempre hanno dimostrato disponibilità, senso di responsabilità ed autonomia. Si è cercato di formare gruppi di lavoro per operare privilegiando e sviluppando determinate capacità e conoscenze. Gli aspetti teorici della disciplina sono stati trattati cercando di coinvolgere e motivare gli allievi, facendo continuamente riferimento al loro vissuto personale, invitandoli a riflessioni su temi ed argomenti che interessano l’attività motoria in generale ed il mondo dello sport e soprattutto, in stretto collegamento con l’attività pratica svolta. Solamente una parte della classe ha dimostrato un certo interesse ed ha partecipato attivamente. La preparazione teorica è avvenuta prevalentemente attraverso lezioni frontali ed interattive. USO DI SPAZI, MEZZI,… Le lezioni pratiche si sono svolte nelle due palestre dell’Istituto. Molto utilizzato è stato il magazzino della palestra maschile e la nuova piccola palestra, soprattutto per svolgere attività diversificate e per la pratica del tennis-tavolo. La preparazione teorica è avvenuta utilizzando come supporto materiale didattico proveniente dai seguenti libri di testo: - MANUALE DI EDUCAZIONE FISICA Zanichelli, - LE BASI TECNICO SCIENTIFICHE DELL’EDUCAZIONE FISICA Il Capitello - PRATICAMENTE SPORT D’Anna. - CORPO LIBERO Marietti TEMPI Nel corso del primo quadrimestre le attività sono state indirizzate soprattutto al miglioramento delle qualità fisiche di base e delle capacità coordinative, attraverso lo sviluppo e la conoscenza della pratica sportiva. Nel secondo quadrimestre è stata privilegiata l’attività sportiva in generale. Il programma teorico della materia è stato svolto in classe in modo regolare e costante. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione tengono conto dei risultati che derivano da prestazioni fornite, dalle capacità di apprendimento, dal metodo di lavoro (dati oggettivi) e dati che provengono dallo studio della 53 personalità dell’allievo cioè dalla motivazione, dall’interesse, dalla partecipazione, dall’impegno, dalla collaborazione, dalla disponibilità al dialogo educativo e dall’apporto e contributo fornito (dati soggettivi). La valutazione delle capacità motorie è avvenuta attraverso la misurazione della capacità condizionali e delle capacità di tipo coordinativo. Le prestazioni degli allievi hanno rappresentato la sintesi e la verifica del lavoro svolto ed hanno indicato l’eventuale miglioramento e perfezionamento di determinate capacità; l’acquisizione di nuove abilità, quindi il livello di preparazione raggiunto rispetto alla situazione di partenza. La valutazione del metodo di lavoro consisteva nella verifica di alcuni aspetti quali: il raggiungimento da parte dell’allievo di una buona autonomia, la capacità di organizzare il lavoro richiesto o dirigere attività, la capacità di concentrazione ed attenzione che influiscono sui tempi di apprendimento, la presa di coscienza delle proprie capacità e dei propri mezzi, l’essere in grado di assumere compiti di arbitraggio e di fornire assistenza diretta ed indiretta e collaborare attivamente con l’insegnante ed i compagni. La valutazione degli aspetti teorici della materia è avvenuta attraverso verifiche scritte ed alla trattazione di un argomento specifico, scelto liberamente dagli allievi, attinente al programma. Gli allievi inoltre hanno dovuto dimostrare di essere entrati in possesso di un determinato bagaglio culturale ed aver acquisito un linguaggio tecnico specifico, caratteristico della materia. ALLEGATI Si allegano alcuni esempi di verifiche. VERIFICA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NOME CLASSE COGNOME DATA 1 QUALI SONO I FATTORI CHE DETERMINANO LA FORZA ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… 2 QUALI CRITERI E ATTREZZI SI UTILIZZANO PER ALLENARE LA FORZA IN GENERE ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 3 COME SI ALLENA LA FORZA ESPLOSIVA ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… 54 4 DIFFERENZA TRA CONTRAZIONE ISOTONICA DINAMICA E CONTRZIONE ISOMETRICA ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… 5 METODICHE DI ALLENAMENTO PER MIGLIORARE LA RESISTENZA AEROBICA E SPECIFICA ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… 6 COSA SI INTENDE PER ENDURANCE E STEADY-STATE ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 7 QUALI SONO I FATTORI CHE DETERMINANO LA VELOCITA’ ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 8 QUALI SONO LE COMPONENTI DELLA VELOCITA’ ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… 9 COSA SI INTENDE PER MOBILITA’ ARTICOLARE E QUALI SONO LE METODICHE DI ALLENAMENTO ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… 10 QUALI SONO LE CAPACITA’ COORDINATIVE SPECIALI ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 55 VERIFICA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NOME CLASSE COGNOME DATA 11 COSA SI INTENDE PER DOPING ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… 12 QUALI SONO LE CLASSI DI SOSTANZE VIETATE E LE PRATICHE VIETATE ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 13 QUALI SONO LE CLASSI DI SOSTANZE VIETATE IN DETERMINATE CONDIZIONI ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… 14 QUALI SONO GLI EFFETTI RICERCATI E COLLATERALI DELLE SOSTANZE AD AZIONE STIMOLANTE ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… 15 QUALI SONO GLI EFFETTI RICERCATI E COLLATERALI DELLE SOSTANZE AD AZIONE ANABOLIZZANTE ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… 16 COSA SI INTENDE E COME VIENE PRATICATO IL DOPING EMATICO ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 17 QUALI SONO LE SOSTANZE NON SOGGETTE A RESTRIZIONE D’USO 56 ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 18 COSA SONO E QUALE FUNZIONE HANNO I BETABLOCCANTI ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… 19 QUALE FUNZIONE HANNO LE SOSTANZE AD AZIONE DIURETICA ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… 20 QUALE FUNZIONE HANNO LA CREATINA E LA CARNITINA ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………… VERIFICA DI SCIENZE MOTORIE NOME COGNOME CLASSE DATA 1 DA CHE COSA DIPENDONO LE CAPACITA’ CONDIZIONALI E COORDINATIVE ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2 ESEMPI DI PRESTAZIONI DI TIPO AEROBICO, ANAEROBICO LATTACIDO E ANAEROBICO ALATTACIDO ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 3 CARATTERISTICHE DELLE FIBRE MUSCOLARI BIANCHE E ROSSE ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 4 CHE COSA SI INTENDE PER FORZA ASSOLUTA O MASSIMALE E RELATIVA ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………….... 5 CHE COSA SI INTENDE PER FARTLEK E CIRCUIT-TRAINING ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 6 CHE COSA SONO L’ ATP ED IL CP 57 ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 7 CHE COSA SI INTENDE PER CAPILLARIZZAZIONE ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 8 CHE COSA SI INTENDE PER TEMPO DI REAZIONE ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 9 QUALI SONO I METODI PER ALLENARE LA MOBILITA’ ARTICOLARE ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 10 QUALI SONO SONO LE CAPACITA’ SENSO-PERCETTIVE ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 58 IRC Insegnamento religione cattolica Mariagrazia Nicolari S.Bocchini , 175 Schede Tematiche, EDB scuola Ore: 30 Profilo del gruppo classe Attualmente gli avvalentesi dell'insegnamento della religione cattolica sono dodici alunni, che a partire dalla classe prima hanno costituito il gruppo che ha partecipato con continuità e impegno all'attività didattica proposta. Gli alunni si sono distinti per l'interesse e la disponibilità al dialogo educativo, la curiosità e il desiderio di approfondimento critico dei contenuti presi in esame. Il comportamento è sempre stato corretto e collaborativo, così pure il dialogo con le famiglie. Programma svolto L'insegnamento della religione cattolica è stato svolto in conformità alle finalità della scuola e nel rispetto dei diversi orientamenti degli alunni, secondo un profilo antropologico della rivelazione biblica, aperto al confronto con i differenti sistemi di significato e in dialogo con le altre visioni religiose, al fine di stimolare la ricerca personale degli alunni. La programmazione è stata articolata su quattro moduli: I Quadrimestre (ore 12) 1. La ricerca di Dio. Le diverse prospettive antropologica, filosofica e teologica sul mistero di Dio. Il pensiero umano e religioso di fronte alla morte. 2. Fede e ragione. Le ragioni del credere e la critica non credente. Le diverse forme del conoscere. La conoscenza di Dio secondo la Bibbia. II Quadrimestre (ore 18) 3. Scienza e religione Il caso Galilei. Conoscenza scientifica e conoscenza teologica. La ricerca della verità. 4. Immagini di Dio e il volto del Dio biblico. Cultura e spiritualità. Gesù Cristo rivelazione di Dio, un Dio a servizio dell'uomo. Vivere la solidarietà. Papa Francesco e le scelte a servizio dei poveri. Competenze Gli alunni conoscono le diverse prospettive antropologica, filosofica, teologica nella ricerca sul mistero di Dio e si confrontano con le obiezioni della critica non credente e la visione cristiana utilizzando le fonti della rivelazione ebraio-cristiana. Abilità Si interrogano sulla condizione umana tra limiti materiali e ricerca di trascendenza. Sostengono consapevolmente le proprie scelte di vita, personali e professionali. Impostano la riflessione su Dio nelle dimensioni storica, filosofica e teologica. Riconoscono la diversità dell'approccio scientifico e religioso al problema della ricerca della verità. Conoscenze La presenza della religione nella storia dell'umanità come fenomeno universale. La presenza della religione nella società contempoanea in un contesto di pluralismo culturale e religioso, nella prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio del diritto alla libertà religiosa. 59 Approfondimento critico sulle questioni di senso più rilevanti. La questione su Dio e il rapporto fede – ragione in riferimento alla storia del pensiero filosofico e al progresso scientifico-tecnologico. Metodologie didattiche Partendo dalla vita concreta dei giovani e dalle loro domande, nel pieno rispetto delle loro esigenze e della loro età, l'insegnamento è stato offerto a tutti in forma tale da essere oggetto di studio, anche per chi è in ricerca o per chi non crede. E' stata privilegiata la rifflessione razionale sulla realtà religiosa, puntando sull'essenzialità dei contenuti. E' stato dato ampio spazio al dialogo educativo per promuovere le capacità comunicative e la rielaborazione critica da parte degli allievi sui temi trattati. 60 Il Consiglio di classe ha scelto la tipologia B quale simulazione della terza prova in quanto questa risulta l a più confacente al fine della miglior espressione delle competenze e abilità da parte degli studenti . Seguono le simulazioni proposte: Simulazione TERZA PROVA Classe 5ª D DISCIPLINA: Storia Cognome e nome_________________________________________ 1) Gli anni in cui Agostino Depretis portò la Sinistra storica al governo (1876-1887) si caratterizzarono per la nascita di un blocco sociale che influì in grande misura sul processo di sviluppo del paese. Chiarisci da quali forze è formato questo blocco sociale e quale ruolo esso ha avuto in quel periodo. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) Con i governi della Sinistra storica l’Italia avvia una politica coloniale in Africa che culmina con i due scacchi di Dogali (1887) e di Adua (1896). Spiega per quali ragioni i governi Depretis e Crispi intesero lanciare il paese nell’avventura coloniale. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 61 3) Con l’uscita di scena di Crispi, nel 1896, l’Italia si trova ad affrontare un difficile periodo di transizione, noto come “crisi di fine secolo” (1896-1900). Spiega quali ragioni causano la crisi e come essa si risolve. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 62 Liceo Scientifico “G. Galilei” A.S.2014/15 Classe 5D DATA:____________ NOME:____________________ TERZA PROVA : INGLESE Answer the following questions in no more than7 lines ) 1. Introduce, contextualize and comment the extract from ”To the lighthouse” you read. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2. “Heart of darkness” is the first example of experimental novel: a new narrative technique is used in order to present a new point of view on colonialism. Substantiate. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3.The extract from “ Ulysses” known as “ Molly’s Monologue” is often used in order to show the features of stream of consciousness novels. Give reason for this choice. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 63 Simulazione TERZA PROVA Classe 5ª D DISCIPLINA: INFORMATICA Cognome e nome_________________________________________ 1) Spiega cosa significa verificare con una simulazione numerica la legge dei grandi numeri e utilizza l'esempio del lancio di un dado per argomentare la tua risposta. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) Per risolvere quale tipo di problema del calcolo della probabilità si applica la distribuzione di Bernoulli? Descrivine l'applicazione con un esempio. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) A cosa serve e in che cosa consiste il metodo di Newton-Raphson o metodo delle tangenti? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 64 Simulazione TERZA PROVA Classe 5ª D DISCIPLINA: SCIENZE Cognome e n ome: ______________________________________________ 1) La catena di trasporto degli elettroni nei vegetali differisce per molti aspetti da quella degli eterotrofi aerobi: qual è la differenza più importante? Motiva opportunamente la tua risposta. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) Spiega cosa sono gli enantiomeri e quale interazione hanno con la luce polarizzata. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) Evidenzia le differenze tra il vulcanesimo delle dorsali oceaniche e il vulcanesimo degli archi insulari. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 65 Liceo Scientifico “G. Galilei” A.S.2014/15 Classe 5D DATA:____________ NOME:____________________ TERZA PROVA : INGLESE Answer the following questions in no more than seven lines 1.Report here in short the main facts and cultural events that influenced the Age of Anxiety in Great Britain ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2.Summarize the results of the analysis of the extract from “Farewell to arms” by E. Hemingway ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3.Studying the history of literature of 19th and 20th century you had the occasion to consider the relation between man and science. Try to outline the figure of the scientist as it has been introduced by various artists. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 66 Simulazione TERZA PROVA Classe 5ª D DISCIPLINA: FILOSOFIA Cognome e nome_________________________________________ 1) Quali sono i tre momenti della dialettica in Fichte? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) Come si configura la dialettica tra Spirito e Natura in Schelling? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) In che senso Hegel definisce la dialettica come “superamento”? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 67 SIMULAZIONE TERZA PROVA CLASSE VD DISCIPLINA: Disegno e Storia dell'Arte Nome e cognome……………………………………………………………… 1) Fornisci i dati richiesti a. Autore.................................................................... b. Titolo..................................................................... c. Struttura edilizia..................................................... d. Datazione............................................................... Disegno: Prova a tracciare lo schema grafico dell'edificio 68 2) Individua autore e titolo e spiega come viene utilizzato l'oggetto in quest'opera. ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… .………… ……………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………….…… 69 3) “Io amo la Bretagna. Vi trovo il selvaggio, il primitivo”; “La civiltà se ne va a poco a poco da me. Comincio a pensare con semplicità, a non avere che poco odio per il mio prossimo, anzi ad amarlo. Ho tutte le gioie della vita libera, animale e umana. Sfuggo al fittizio, entro nella Natura”. Spiega il significato di queste due affermazioni di Paul Gauguin, riferendoti alla personalità e alle vicende personali dell'artista (max 8 righe) ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 70 5D FISICA 18 Maggio 2015 Nome e Cognome______________________________________ QUESITO 1 Rappresentare un circuito con tre resistenze R1, R2 ed R3 in serie e due resistenze R4 ed R5 in parallelo; il parallelo sia in serie con R1, R2 ed R3. Le cinque resistenze sono uguali fra loro e valgono R. Il circuito è alimentato da un generatore che eroga una d.d.p. di ΔV Volt. a) Quanto vale la resistenza equivalente del circuito? b) Quanto vale l’intensità di corrente i del circuito? c) Quanto vale l’intensità di corrente in ciascun ramo del parallelo? d) Quanto vale la d.d.p. ai capi di ciascuna resistenza? Rappresenta qui il circuito: ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ QUESITO 2 Dalla forza tra due fili rettilinei paralleli indefiniti percorsi da corrente si ricavi la legge di BiotSavart. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 71 QUESITO 3 Quali sono gli effetti di un campo magnetico su un filo conduttore percorso da corrente? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 72