5 D - Liceo Scientifico Galileo Galilei

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA
Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei
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CLASSE V sez. D
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
A.S. 2014/15
CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE
Fabio Miot
DISCIPLINA
Italiano
Cinzia Colombini
L2 - inglese
Tiziana Canavese – Coordinatore
Scienze naturali
Michela Sandri
Matematica
Michela Sandri
Fisica
Monica Masè (suppl.Elisa Fratini)
Informatica
Raoul Kitchmayr
Storia
Raoul Kitchmayr
Filosofia
Adriana Torregrossa
Disegno e Storia dell’Arte
Paolo Vaccari
Educazione Fisica
Maria Grazia Nicolari
I. R.C.
FIRMA
Lucia Negrisin
DIRIGENTE SCOLASTICO
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SOMMARIO
1. STORIA DELLA CLASSE ......................................................................................................... 2
2. DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA ........................................................ 7
3. DISCIPLINA: LETTERATURA INGLESE ............................................................................. 13
4. DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI, CHIMICA E GEOGRAFIA ...................................... 17
5. DISCIPLINA: MATEMATICA ................................................................................................ 26
6. DISCIPLINA: FISICA .............................................................................................................. 30
7. DISCIPLINA: INFORMATICA …………............................................................................... 33
8. DISCIPLINA: STORIA ............................................................................................................ 36
9. DISCIPLINA: FILOSOFIA ...................................................................................................... 44
10. DISCIPLINA: DISEGNO E STORIA DELL'ARTE ................................................................ 48
11. DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE….................................................................................... 50
12. DISCIPLINA: I.R.C. ................................................................................................................. 58
13. TERZE PROVE ......................................................................................................................... 60
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STORIA DELLA CLASSE
Composizione e continuità didattica
La classe è costituita da 23 allievi, 10 femmine e 13 maschi, tutti frequentanti con una certa
regolarità. La classe prima era di 28 alunni, di cui 20 sono stati ammessi alla classe seconda (uno
degli ammessi poi si è trasferito). Ai 19 alunni si sono aggiunti altri 6 allievi, di cui 3 si sono ritirati
a metà anno.
Alla classe terza sono stati ammessi 20 allievi a cui si sono aggiunti altri 2 studenti, di cui una però
non ha mai frequentato. All'inizio del secondo biennio quindi la classe era formata da 22 studenti, di
cui 21 sono stati ammessi alla quarta.
La classe quinta, all'inizio dell'anno scolastico, era composta da 21 allievi provenienti dalla quarta e
da 2 allievi che sono stati inseriti da altre classi (uno proveniente da un altro istituto cittadino e un
altro proveniente da un’altra classe).
Sono rimasti quindi 17 allievi provenienti dalla classe prima originaria a cui si sono aggiunti via via
gli altri alunni.
La continuità didattica nel corso del quinquennio è stata assicurata nelle discipline di scienze
naturali, ed. fisica e religione.
Nel corso del secondo biennio e del quinto anno è stata assicurata la continuità didattica nelle
discipline di italiano (a parte un periodo in classe quarta), disegno e storia dell’arte, scienze naturali,
ed. fisica e religione.
L’attuale insegnante di matematica e fisica conosce la classe dalla seconda, in quanto ha insegnato
fisica in seconda e terza, matematica in quarta.
L’insegnante di storia e filosofia è stato assegnato alla classe in quarta.
L’insegnante di inglese è stata assegnata alla classe all’inizio del quinto anno, sostituendo
l’insegnante precedente che li aveva conosciuti dalla prima.
L’insegnamento di informatica, nel primo e nel secondo biennio, è stato assegnato a due insegnanti
diverse. Al quinto anno è stata assegnata una nuova insegnante che è stata sostituita nel corso
dell’anno da supplenti. L’attuale insegnante ha conosciuto la classe a dicembre e poi ha insegnato
con continuità in classe da fine gennaio. Il percorso in questa disciplina quindi è stato caratterizzato
da una fortissima discontinuità.
Profitto
Nel presente anno scolastico la classe, che in quarta presentava un profitto mediamente
discreto/buono, ha subito generalmente un calo per quanto riguarda le valutazioni ed attualmente si
colloca nella fascia del sufficiente/discreto.
Si possono distinguere quattro fasce di livello in merito sia al profitto e conseguentemente
all’acquisizione dei contenuti disciplinari e delle competenze.
La prima fascia è costituita dal 17% degli allievi che hanno ottenuto, nel corso di tutto il
quinquennio, risultati buoni e in qualche caso anche ottimi in tutte le discipline, in particolare in
quelle scientifiche. Questo gruppo si evidenzia per un livello di apprendimento strutturato e il
conseguimento di una metodologia proficua.
Nella seconda fascia (22%) si collocano gli allievi che hanno riportato un profitto genericamente
discreto nella quale si collocano quegli allievi che hanno avuto, in particolare nell’ultimo anno, un
andamento scolastico regolare, alcuni hanno dimostrato un impegno costante per migliorare, altri
hanno consolidato nel tempo il loro metodo di studio. In questo gruppo si evidenziano gli allievi che
ottengono buoni risultati in alcune discipline.
Nella terza fascia (35%) si collocano gli allievi che raggiungono mediamente delle valutazioni
sufficienti in quasi tutte le discipline. Si caratterizzano per uno studio non sempre costante e/o
approfondito, che avrebbe bisogno di un impegno maggiore affinché possa portare ad un
apprendimento significativo.
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Nella quarta fascia (26%) ci sono quegli allievi che hanno mostrato, nel corso degli ultimi tre anni o
dell'ultimo anno, difficoltà in più di qualche disciplina, sia in ambito umanistico che scientifico;
difficoltà dovute in qualche caso a una metodologia poco confacente, in altri casi ad un impegno
non sempre costante che porta a delle conoscenze acquisite poco coerenti e strutturate. I risultati
ottenuti si attestano mediamente sul livello della quasi sufficienza e in alcuni casi, al momento, non
sono ancora sufficienti.
Comportamento e relazione con le famiglie
La classe è costituita, generalmente, da allievi motivati, collaborativi e partecipativi durante le ore
di lezione. Il loro atteggiamento è sempre corretto e rispettoso nei confronti del docente.
L’attenzione durante le lezioni è sempre stata buona e la partecipazione è stata attiva e spesso
propositiva nella maggior parte delle discipline. Solo in alcuni casi c'è stato un limitato impegno o
un atteggiamento poco partecipativo, evidenziando interessi di tipo settoriale nei confronti delle
diverse discipline.
Genericamente in classe si è lavorato in un clima sereno che ha permesso di svolgere con continuità
e produttività i piani di lavoro previsti. In generale, inoltre, la frequenza degli alunni è stata
abbastanza regolare.
Le competenze fondamentali stabilite per la classe sono state complessivamente raggiunte in tutte le
discipline per la maggior parte degli allievi.
La classe ha seguito i percorsi DNL in Lingua Straniera (CLIL)
Il tratto distintivo dei percorsi CLIL attivati nelle classi V, nell’anno scolastico 2014- 2015, secondo
quanto prescritto dal quadro di riferimento normativo istituzionale, è stato quello di sostenere
l’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in L2 –Inglese, garantendo efficacia ai diversi
ambienti di apprendimento e salvaguardando i presupposti epistemologici e le finalità precipue della
metodologia stessa. La progettazione, pianificazione e implementazione di specifici moduli nelle
discipline di Fisica, Scienze, Storia e Filosofia sono state intese a favorire, tra i docenti coinvolti,
linee didattiche basate sull’autonomia delle scelte riguardo i contenuti e sulla flessibilità degli
impianti organizzativi, ma anche sulla ricerca didattica e sulla valutazione dei processi interni
all’insegnamento della disciplina per il miglioramento dell’offerta formativa.
Nell’ambito specifico della classe V D sono stati svolti i seguenti moduli:
Disciplina
Contenuto del modulo
Periodo di effettuazione
Filosofia
Introducion to Positivism
Maggio 2015
Filosofia
A short Introduction to Contemporary Epistemology
Maggio 2015
Aspetti di progettazione e di pianificazione del percorso
La scelta di percorsi modulari, limitati a specifici elementi del syllabus e con nuclei disciplinari ben
identificabili, è stata una scelta ragionata e condivisa, sia a livello di Collegio Docenti che
dipartimentale, quale opportuna situazione di apprendimento per favorire l’innesto della variabile
CLIL, language sensitive, sull’impianto curriculare della disciplina stessa, permettendo
l’integrazione di lingua e contenuti, senza la compartimentalizzazione dei processi cognitivi. Tale
impianto didattico è stato giudicato particolarmente idoneo a consentire una più controllabile
gestione dei percorsi, e una maggiore verifica didattica degli obiettivi anche attraverso modelli di
collaborazione convergente soprattutto con i docenti di L2. In taluni casi tale collaborazione ha
previsto interventi formativi, di supporto, di didattizzazione dei materiali, di monitoraggio, di
analisi dei risultati permettendo di intrecciare i due curricoli disciplinari e di ricavare momenti
diffusi di esposizione alla lingua e a sostegno della metodologia CLIL.
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Impianto organizzativo: quadro orario, obiettivi, presupposti metodologici
La consistenza oraria dei moduli e la loro distribuzione nella programmazione didattica delle
singole discipline DNL non è stata rigidamente predefinita, ma è stata determinata dal processo
sperimentale in atto nelle singole classi L’impegno complessivo, considerata l’esposizione
disciplinare diretta, le attività laboratoriali, gli interventi di didattica integrata a cura del
docente di L2, soprattutto a livello di strategie di supporto, non è stato comunque inferiore
alle 20/25 ore complessive
La scelta delle discipline coinvolte nella metodologia di insegnamento si è basata sui seguenti
principi :
1. Discipline caratterizzanti l’indirizzo di studio, come stimolo alla motivazione
2. Discipline che fanno uso di una molteplicità di linguaggi, e strategie di supporto non verbali,
per favorire o sostenere l’apprendimento della disciplina in L2
3. Il profilo professionale dei docenti impegnati
Per quanto concerne le competenze specialistiche i percorsi attivati hanno avuto la presenza di
personale specializzato o esperto nella metodologia CLIL con livello di competenza linguistica
compreso tra il B2 e il C2, in linea con il profilo tracciato nell’allegato A del DD n. 6 del 6 aprile
2012 e ribadito dalla nota MIURAOODGOS prot. n. 4969 del 25.7.2014 relativa alle norme
transitorie relative all’avvio in ordinamento dell'insegnamento di discipline non linguistiche (DNL)
con metodologia CLIL
Al fine di garantire la piena realizzazione dell’attività didattica CLIL, è stato inoltre costituito un
team CLIL di coordinamento costituto dal Dirigente scolastico, il referente CLIL d’istituto e i
docenti del Dipartimento di L2.
Ogni percorso modulare, illustrato di seguito in questo documento da ogni singolo docente di
disciplina, è stato caratterizzato dai seguenti denominatori comuni:
- progressione dei contenuti e delle conoscenze e non ripetizione di elementi del curriculum svolti
precedentemente in italiano
- veicolazione dei contenuti disciplinari in L2 attraverso testi autentici o materiale didattizzato
- sviluppo di competenze linguistiche attraverso la presenza di task fortemente legati al contesto
disciplinare e attraverso la logica cognitiva della disciplina interessata.
- messa in atto di abilità e strategie linguistiche utili ad affrontare contenuti disciplinari complessi
anche in L1 (input comprensibile)
- presenza di approcci collaborativi nell’apprendimento
- studio della disciplina caratterizzato fortemente da una prospettiva di matrice interculturale
Nello specifico i percorsi proposti sono stati rivolti a perseguire i seguenti obiettivi:
a. Disciplinari:(trasversali):
 Garantire i fondamenti epistemologici e scientifici della disciplina veicolata in CLIL ;
 Assicurare progressione nelle conoscenze, abilità e competenze disciplinari;
 Programmare lo svolgimento dei contenuti tenendo costante la connessione tra i moduli
CLIL in L2 veicolare ed il resto della programmazione in lingua madre;
 Favorire l’aggiornamento dei contenuti disciplinari in prospettiva europea;
 Favorire l’individuazione di strategie di facilitazione di accesso ai contenuti (input
comprensibili) e di materiale idoneo dal punto di vista linguistico.
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b. Cognitivi:
 Incoraggiare un coinvolgimento nei relativi processi cognitivi,
 Insegnare ad imparare facendo propria l’autonoma ricerca di conoscenze;
 Condurre gli alunni alla conoscenza in una prospettiva interattiva;
 Favorire la capacità di utilizzare le conoscenze in situazioni e contesti diversi;
 Favorire la capacità di esprimere conoscenze note in codici linguistici diversi;
 Incentivare i processi logico cognitivi in funzione del rigore scientifico ed epistemologico;
 Favorire l’acquisizione di un sistema organico ed aggiornato delle conoscenze.
c. Metacognitivi:
 Favorire il superamento delle discipline in funzione dei saperi;
 Favorire una visione autonoma della realtà partendo da ipotesi e tesi diverse;
 Favorire il trasferimento di conoscenze ed acquisizioni diverse in situazioni e in codici
differenti;
 Offrire occasioni di costruzione autonoma di ipotesi e tesi,analisi e sintesi;
 Favorire l’utilizzo di conoscenze, competenze e capacità per la comprensione, la
progettazione e la soluzione di problemi posti in codici diversi.
d. Linguistici (microlingua) e comunicativi:
 Favorire l’acquisizione progressiva e continua di linguaggi specifici delle discipline
coinvolte;
 Favorire l’uso dei linguaggi specifici in un processo di progressiva crescita autonoma del
discente sia nella produzione orale che scritta;
 Favorire l’acquisizione di micro lingua in L2 e correlare le competenze di microlingua nella
lingua utilizzata con quelle della lingua materna;
 Favorire l’uso di diversi registri comunicativi in contesti e situazioni varie dapprima
conosciute e, successivamente , non note e create nell’interazione docente discente;
 Usare la L2 veicolare come naturale veicolo di comunicazione riducendo gli aspetti
artificiali insiti nel normale studio curricolare;
 Favorire interazione in contesti comunicativi reali offerti dal focus sui contenuti.
e. Interculturali
 consapevolezza della diverse sensibilità culturali nell’approccio alla disciplina.
f. Di sistema
 Capitalizzare sull’innovazione CLIL per il superamento definitivo del modello didattico;
 d’insegnamento “tradizionale” e delineare un profilo del nuovo docente “metacognitivo”;
 Mettere a sistema un metodo ricerca-azione, in termini di contributo alla progettazione;
pianificazione e gestione dei percorsi didattici;
 Offrire nuovi percorsi di eccellenza.
Modalità di accertamento
Per quanto riguarda le modalità di accertamento del profitto nella disciplina non linguistica DNL si
è ritenuto opportuno individuare, in conformità con quanto espresso nella nota MIURAOODGOS
prot. n. 4969 del 25.7.2014, una modalità comune a tutte le classi proponendo, per la disciplina
CLIL, una variante minima della consueta terza prova, tipologia B (domande con risposte brevi), in
cui una domanda su 3 sia formulata nella lingua straniera veicolare, ovviamente con riferimento a
contenuti svolti.
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Si segnala la presenza di tre studenti/atleti (due ragazzi e una ragazza) che aderiscono al progetto
Galileo Atleta con attività di canottaggio e vela a livello regionale e nazionale. Il carico di impegno
sportivo è stato gestito in modo abbastanza equilibrato dagli alunni rispetto l’impegno scolastico.
Le strategie di insegnamento/apprendimento adottate dal consiglio di classe sono state di attenzione
nello stabilire le date delle verifiche scritte o orali. In alcuni momenti sono state adottate attività di
peer tutoring.
La relazione con le famiglie è sempre stata soddisfacente, si è lavorato in sinergia, ottenendo
sempre la collaborazione, ove si è reso necessario, fra il consiglio di classe e i genitori.
Progetti significativi
La caratterizzazione del Liceo scientifico opzione delle scienze applicate è dovuta sia ad un
maggior approfondimento dei contenuti scientifici ma soprattutto ad una metodologia che
privilegia, dove possibile, un'attività sperimentale nei laboratori scientifici della scuola, ad attività
presso Enti scientifici presenti nel territorio e sul campo.
Nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa, la classe ha partecipato in modo significativo ai
progetti prevalentemente di scienze, matematica e fisica.
Nel presente anno l’intera classe ha partecipato ad attività inerenti i seguenti progetti POF:
Dip. Leonardo: Biologia molecolare, Laboratori presso Life Learning Center, Meteorologia e
cambiamenti climatici, Astronomia e Geologia.
Dip. Galileo/matematica: Big Maths: Sostegno e potenziamento in matematica.
Dip. Galileo/fisica: Un giorno da ricercatore al Sincrotrone.
Per gruppi di interesse hanno partecipato ai seguenti progetti POF:
Dip. Leonardo: Olimpiadi delle Scienze (primo e quarta nella fase di Istituto classificandosi per la
fase regionale), Giochi della chimica (sesta nella fase di Istituto classificandosi per la fase
regionale).
Dip. Galileo/matematica: Progetto Dictynna, Autovalutazione per gli studenti degli ultimi anni delle
superiori in vista delle prove universitarie, Problem solving matematico, Coppa Aurea di
matematica, Giochi di Archimede.
Dip. Galileo/fisica: Stage di fisica (dipartimento di Fisica-Univ. Trieste), Rassegna di relatività
ristretta e introduzione alla relatività Generale, Fisica delle particelle elementari, Comunicare la
fisica, Olimpiadi di Fisica e Giochi di Anacleto (negli anni precedenti), Visita ai laboratori
Nazionali del Gran Sasso.
Dip. Olimpia: Progetto Perseus; Progetto Galileo olimpico.
Singoli allievi hanno partecipato a:
Dip. Galileo/matematica: Gara di matematica nazionale a squadre a Cesenatico.
Dip. Leonardo: "Scuola estiva di geologia", conferenza “Cambiamenti climatici e problematiche
globali” organizzata da Geoitalia (Federazione Italiana Scienze della Terra), tutor presso Trieste
Next, tutor agli Open days del Liceo, un’allieva ha coordinato e gestito il gruppo autogestito GAG
(Gruppo Astrofili Galileo).
Dipartimento Vico: Summer School di Filosofia che si è tenuta nei giorni del 22-23 settembre 2014
a Grado (Go).
Nel corso del terzo anno di studi, un gruppo di studenti ha partecipato ad un soggiorno - studio di
una settimana a Cambridge.
Calendario delle simulazioni delle prove di esame
Prima prova: 11 Maggio, durata 6 ore. Seconda prova: 13 Maggio, durata 5 ore.
Due simulazioni di terza prova tipologia B (tre domande con risposta da cinque a sette righe per
quattro discipline) della durata di 3 ore:
Prima simulazione: 17 aprile, discipline coinvolte: Inglese, Storia, Scienze naturali e Informatica
Seconda simulazione: 18 maggio, discipline coinvolte: Filosofia, Storia dell’Arte, Fisica e Inglese.
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LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Prof. Miot Fabio
Testo in adozione: BOLOGNA C. – ROCCHI P., Rosa Fresca Aulentissima edizione Gialla,
Volumi 4 – 5 – 6, Casa Editrice Loescher, Torino, 2010.
Monte ore svolto: 118
PROFILO DELLA CLASSE
La classe, composta da 23 alunni, di cui 13 maschi e 10 femmine, non ha presentato problemi
riguardanti le capacità di adattamento e di disciplina. In quasi tutti i casi sono risultati validi
l’organizzazione del lavoro scolastico e domestico, la collaborazione e la disponibilità nei riguardi
dei compagni, specialmente quelli meno capaci, l’interesse per lo studio e in genere per le attività
svolte in classe.
ANALISI PER GRUPPI DI COMPETENZA
Si rileva una certa eterogeneità sia per quanto concerne l’ambiente socio-culturale che gli alunni
hanno alle spalle, sia per il diverso grado di responsabilità e sia infine per le capacità individuali,
tanto che sono emerse tre diverse fasce di livello: la prima molto positiva, costituita da un terzo
della classe, la seconda, comunque positiva, formata da circa sette/otto alunni e la terza composta da
sette/otto allievi che presentano un profitto insufficiente.
VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL GRUPPO CLASSE
Nel complesso, sia per quanto riguarda la condotta che il profitto, la valutazione del gruppo classe
è positiva.
OBIETTIVI DIDATTICI
1. CONOSCENZE:
A livello linguistico
Possedere conoscenze morfologiche, sintattiche e lessicali sufficienti a permettere la comunicazione
orale e scritta
A livello letterario
Conoscere gli elementi fondamentali delle epoche, dei generi, delle opere e degli autori trattati. Le
informazioni relative alla storia della letteratura costituiscono il quadro di riferimento funzionale
soprattutto all’analisi e all’interpretazione testuale.
2. COMPETENZE
A livello linguistico
- Controllare la correttezza grammaticale del discorso
A livello letterario
-
Riconoscere le tipologie testuali, la specificità e la polisemia del testo letterario
Leggere e analizzare i testi letterari proposti
Individuare i contenuti tematici fondamentali di un testo
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3. CAPACITA’
A livello linguistico
- Produrre testi diversi, controllando il registro linguistico ed il lessico
A livello letterario
-
Contestualizzare i testi nella loro dimensione storico-letteraria
Confrontare autori tra loro contemporanei
Individuare rapporti tra autori dello stesso genere
Porre in relazione il testo con le proprie esperienze formulando giudizi
Le conoscenze, le competenze e le capacità sopra descritte s’intendono mediamente raggiunte ad un
livello sufficiente.
Al centro della riflessione storico-letterario-linguistica è stata posta quanto più possibile la lettura
dei testi, la cui analisi è stata oggetto, quindi, del dialogo educativo, mentre si è sempre tralasciato
di fornire un apparato informativo troppo nozionistico (quale ad esempio biografie dettagliate o
elenchi di date, dati o nomi) se non quando fosse stato ritenuto funzionale a una più completa
comprensione del testo in esame, dell’autore, del suo pensiero.
Si è ricostruito il contesto storico in cui le letture si situavano, mettendo in luce le dinamiche
letterarie più interessanti e le riflessioni più significative sui fatti storico-filosofico-letterari. Con
tale metodo di lavoro sono stati ricostruiti sia lo sfondo storico-culturale, sia l’attività dei singoli
autori del periodo preso in esame, rinunciando, quindi, a una prospettiva di assoluta completezza,
almeno a livello di nozioni, per privilegiare l’esame delle esperienze di lettura.
METODOLOGIA
 Lo studio è da intendersi come processo di crescita e l’apprendimento non è da considerarsi
esclusivamente come trasmissione-ricezione, perciò non è stato (solo) mnemonico, ma anche
significativo, organizzato come scoperta e volto a cambiamenti di comportamento e di
atteggiamento mentale
 Il principio base che ho seguito è stato quello della programmazione didattica, ovvero una
quantificazione del tempo a disposizione per svolgere il programma, nonché una scansione di
contenuti in sequenza di unità didattiche, articolate in rapporto agli obiettivi in modo da
mantenere una certa sintonia tra le varie discipline
 Nell’area curricolare ho utilizzato le seguenti tecniche di insegnamento:
lezione frontale
lavoro di gruppo
attività collettiva in classe (svolgimento di esercizi, correzione degli stessi, dialogo
euristico)
talvolta, quando è stato necessario chiarire dubbi e quesiti, ho evitato la lezione frontale
sostituendola con la consulenza del docente
l’intervento didattico ha preso sempre avvio dai risultati emersi, dalle verifiche preliminari e
dai livelli di partenza accertati
visione e analisi di alcuni film e opere teatrali
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VALUTAZIONE
Per scelta del Consiglio di Classe, in linea con quanto indicato all’interno del Progetto Educativo di
Istituto, i momenti di verifica, in tutte le discipline, sono stati quanto più costanti possibile, variati e
graduali. Alle tradizionali interrogazioni si sono affiancati momenti di controllo che andassero a
segnalare la situazione dei ragazzi in itinere assieme a prove a domande aperte (tipologia B o
piccoli test scritti). Sono stati considerati elementi di valutazione anche brevi interventi dal posto o
alla lavagna, la partecipazione attiva allo svolgimento della lezione e il comportamento tenuto nei
lavori di gruppo.
Nella valutazione in itinere si sono applicati i seguenti criteri:
a) livello di acquisizione dell’obiettivo prefissato per la verifica sia per quanto riguarda i contenuti,
sia per quanto riguarda le abilità di espressione;
b) la continuità dell’impegno e delle prestazioni;
c) la diligenza nella consegna del lavoro domestico.
Nella valutazione finale ci si è attenuti ai seguenti criteri:
a) valutazione delle risultanze numeriche delle verifiche come indicatori di acquisizione degli
obiettivi prefissati;
b) valutazione della continuità della partecipazione e del processo di crescita dell’ apprendimento;
c) valutazione della progressione dei risultati delle verifiche come indicatori di un percorso di
maturazione compiuto dallo studente;
d) valutazione della correlazione tra impegno, partecipazione, attenzione dimostrata e i risultati
conseguiti;
e) confronto dei risultati delle proprie discipline con quelli degli altri colleghi del Consiglio di
Classe per una valutazione complessiva del processo di apprendimento, del livello di
maturazione, del metodo di studio elaborato, delle predisposizioni attitudinali e degli interessi
dello studente.
Quindi per la valutazione si è sempre fatto riferimento ai criteri del Progetto Educativo di Istituto.
CONTENUTI
MODULO 1 L’EPOCA ROMANTICA: DAI PREROMANTICI AGLI SCAPIGLIATI ore 6



CARATTERI GENERALI
- Contesto storico e sociale
- Coordinate culturali
- Generi letterari
MADAME DE STAEL
“Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni”
 GIOVANNI BERCHET
- Da “La lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo”: “La poesia popolare”
MODULO 2 LEOPARDI: IL PIACERE E “LA NATURA MATRIGNA” ore 14

GIACOMO LEOPARDI
- Vita, opere e ideologia di vita
- Dallo “Zibaldone”: “La teoria del piacere”, “Il vago, l’indefinito e la fanciullezza”,
“L’antico”, “Indefinito e infinito”, “Il vero e il brutto”, “La teoria della visione”,
10
-
“Parole poetiche”, “Ricordanze e poesia”, “La teoria del suono”, “Le rimembranze”,
“La doppia visione”, “Indefinito e poesia”, “Suoni indefiniti”
Dalle “Operette morali”: “Dialogo della Natura e di un Islandese, “Cantico del gallo
silvestre”, “Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere”
Dai Canti “L’Infinito”, “La sera del dì di festa”, “A Silvia”, “La quiete dopo la
tempesta”, “Il sabato del villaggio”, “Il passero solitario”, “A se stesso”
MODULO 3 MANZONI. IL ROMANZO STORICO, LA QUESTIONE DELLA LINGUA E
LE INNOVAZIONI DEL TEATRO TRAGICO ore 14

ALESSANDRO MANZONI
- Vita, opere, ideologia di vita
- “Osservazioni sulla morale cattolica”
- Da “Lettre à M. Chauvet”: “Il romanzesco e il reale”
- Da “Lettera sul Romanticismo”: “L’utile, il vero, l’interessante”
- Da “Le odi”: “5 maggio”
- Dall’”Adelchi”: coro atto terzo
- “I Promessi Sposi”
MODULO 4 VERGA TRA VERISMO E POSITIVISMO: OGGETTIVITA’ E
IMPERSONALITA’ TRA DARWIN E TAINE ore 13
 CARATTERI GENERALI
- Contesto storico e sociale
- Coordinate culturali
- Generi letterari
 GIOVANNI VERGA
- Vita, opere, ideologia di vita
- “Nedda”
- Dalle “Lettere”: “Il primo progetto dei Vinti”, Microsaggio: “Darwinismo sociale”,
“L’eclissi dell’autore e la regressione del mondo rappresentato”
- “Lotta per la vita e darwinismo sociale”
- Dalla prefazione de “L’amante di Gramigna”: “Impersonalità e regressione”
- Dalla prefazione ai “Malavoglia”: “I vinti e la fiumana del progresso” (pag. 196-198)
- Dalla raccolta di novelle “Vita dei campi”: “Rosso Malpelo”, “Fantasticheria”
- Dalla raccolta di novelle “Novelle rusticane”: “La roba”, “Libertà”
- “Lo straniamento”
- “I Malavoglia”
- “Mastro-don Gesualdo”
MODULO 5 LA POESIA DELL’EPOCA GIOLITTIANA TRA “FANCIULLINO,
SUPERUOMO, MINIMALIA” E AVANGUARDIA ore 20
 CARATTERI GENERALI
- Contesto storico e sociale
- Coordinate culturali
- Generi letterari
11
-
Avanguardie
 GIOVANNI PASCOLI
- Vita, opere, ideologia di vita
- “Il fanciullino”
- Da “Myricae”: “Novembre”, “Temporale”, “L’assiuolo”, “X Agosto”
- Dai “Canti di Castelvecchio”: “Il gelsomino notturno”
- Dai “Poemetti”: “Digitale purpurea”, “Italy”
 GABRIELE D’ANNUNZIO
- Vita, opere, ideologia di vita
- Da “Alcyone”: “La sera fiesolana”, “La pioggia nel pineto”, “I pastori”
 IL CREPUSCOLARISMO E GUIDO GOZZANO
- Da “I colloqui”: “La signorina Felicita” vv.1-120, 133-174, 381-434
 IL FUTURISMO E FILIPPO TOMMASO MARINETTI
- Vita, opere, ideologia di vita
- “Manifesto del Futurismo”
- “Manifesto tecnico della letteratura futurista”
- Da “Zang tumb tuuum“: “Bombardamento“
MODULO 6 IL ROMANZO DELL’EPOCA GIOLITTIANA TRA RELATIVITA’,
ESTETISMO E INETTITUDINE ore 24
 LUIGI PIRANDELLO
- Vita, opere, ideologia di vita
- “L’umorismo”
- Da “Novelle per un anno”: “La carriola”, “La verità” , “Il treno ha fischiato”, “La
patente”
- “Il fu Mattia Pascal”
- “Uno, nessuno, centomila”
- Pirandello e il teatro
- Visione e analisi del dramma “Sei personaggi in cerca d’autore” , 1965, Compagnia
Romolo Valli
 GABRIELE D’ANNUNZIO
- Vita, opere, ideologia di vita
- Da “Terra vergine” “Dalfino”
- “Il piacere”
- “Il trionfo della morte”
- “Il fuoco”
 ITALO SVEVO
- Vita, opere, ideologia di vita
- “Una vita”
- “Senilità”
- Visione del film, “Senilità” di Mauro Bolognini
- “Il monologo di Zeno e il flusso di coscienza joyciano “
- “La coscienza di Zeno”
12
MODULO 7 LA POESIA TRA LE DUE GUERRE TRA SIMBOLOSMO, ERMETISMO E
RECUPERO DELLA TRADIZIONE ore 11
GIUSEPPE UNGARETTI
- Vita, opere, ideologia di vita
- Da “L’allegria”: “In memoria”, “I fiumi”, “Veglia”, “San Martino del Carso”,
“Mattina”, “Soldati”, “Il porto sepolto”
EUGENIO MONTALE
- Vita , opere, ideologia di vita
- Da “Ossi di seppia”: “I limoni”, “Non chiederci la parola, “Meriggiare pallido e
assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”
- Da “Le occasioni”: “Non recidere, forbice, quel volto”
- Da “Satura”: “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”
UMBERTO SABA
- Vita , opere, ideologia di vita
- Dal “Canzoniere” “A mia moglie”, “La capra”, “Trieste, “Città vecchia”, “Amai”,
“Ulisse”
MODULO 8 SCRITTURA CREATIVA ore 6
 Esercitazioni prima prova d’esame (ore 6)
N. B.: Nelle rimanenti 10 ore verrà svolto il seguente argomento
MODULO 9 LA BREVE STAGIONE DEL NEOREALISMO: LA NARRATIVA E IL
CINEMA DEL SECONDO DOPOGUERRA
13
LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
Prof.ssa Cinzia COLOMBINI
Testo in adozione : Spiazzi – Tavella “ Only Connect… New Directions” vol. 2 – 3
Monte ore svolto: I quadr. 34 - II quadr.46
 Profilo della classe:
Gli studenti di questa classe hanno saputo gestire al meglio le comprensibili difficoltà di un
cambio docente proprio all’ultimo anno ed hanno sempre garantito collaborazione ed impegno.
Purtroppo le prime osservazioni hanno rivelato una generale scarsa capacità di comunicare in
L2 e quindi l’obiettivo principale di tutto l’anno scolastico è stato far raggiungere agli studenti
una maggiore competenza comunicativa e di far acquisire alcune abilità di studio quali la presa
di appunti, uso di documenti Power Point ,uso del vocabolario monolingue e l’abitudine alla
prova scritta ed orale dell’esame di stato. A tal fine ho ridotto il programma allo studio della
letteratura inglese ed americana ottenendo i seguenti risultati: ben pochi studenti dimostrano
capacità di sintesi, collegamento e rielaborazione di contenuti che espongono in modo corretto
ed appropriato; la maggioranza espone i contenuti studiati in modo semplice e sostanzialmente
corretto. Purtroppo alcuni studenti incontrano ancora notevoli difficoltà nell’esposizione.
Esperienze fatte dalla classe:
1. In classe terza solo 4 studenti hanno partecipato al soggiorno studio a Cambridge con corso
intensivo di lingua e lezioni CLIL in matematica, fisica e biologia;
2. Certificazioni Cambridge:B1 :3 studenti ( Deidda, Pertosi, Zampa) ; B2 :4 studenti
(Glionna, Lorenzutti, Salaris, Sturm)
3. Lezioni CLIL: in cl.3 Storia /cl.5 filosofia. I moduli CLIL di filosofia sono stati “THE AGE
OF POSITIVISM” e “A SHORT INTRODUCTION TO THE CONTEMPORARY
EPISTEMOLOGY”.

Obiettivi generali:
1. Competenza comunicativa per consentire una adeguata interazione in contesti diversificati e
una scelta di comportamenti espressivi sostenuta da un ricco patrimonio linguistico;
2. comprensione interculturale,non solo nelle sue manifestazioni quotidiane ma estesa anche ad
espressioni più complesse della civiltà straniera e agli aspetti più significativi della sua
cultura;
3. consapevolezza dei propri processi di apprendimento che permetta la progressiva
acquisizione di autonomia nella scelta e nella organizzazione delle proprie attività di studio;

Competenze specifiche:
1. public speaking :
- ricerca di dati ed organizzazione sintetica degli stessi
- creazione di un documento Power Point
- esposizione orale sciolta, vivace , capace di attirare e mantenere viva l’attenzione del
pubblico
- uso di terminologia specifica
2. Fake exam:
14
Preparazione puntuale ed aggiornata su tutto il programma dell’anno fino al momento della
simulazione.
3. Testo scritto tipologia B ( tre domande 5-7 righe) : risposta coerente , sintetica e corretta
PROGRAMMA SVOLTO
1.HISTORY THROUGH LITERATURE
In approaching and analysing literature this has been our key motto:
“An understanding of what literature communicates necessarily involves an understanding of how it
communicates; what and how are not distinct”.
H.G. Widdowson
1) acquisire contenuti riferiti al periodo storico studiato ed al suo contesto sociale e culturale
2) acquisire/ consolidare capacità di analisi del testo
3) produrre testi scritti (essays, terza prova)
 THE ROMANTIC AGE (tot.ore 16)
Revolution and reaction : historical and cultural background
First hints of Romanticism:
William Blake: Imagination, sublime.“London”- (ph. ) text analysis
Contextualizer: From the “Preface to the Lyrical Ballads”: “ A certain colouring of imagination”
The theorizers:
W. Wordsworth - the poet of Nature. Biographical notes
“Daffodils”(p.36/7) analysis
“Lines composed upon Westminster Bridge”(ph) – contrastive analysis with “ London” by Blake
S.T. Coleridge - the poet of the supernatural .Fancy and imagination
“The Rhyme of the Ancient Mariner”- hints on plot, technique, message conveyed
The rebels:
Gordon Lord Byron
Critical notes – p.78-79
“When a Man hath no Freedom” ph.
P.B. Shelley
“Ode to the West Wind” analysis and contextualization
J. Keats - the forerunner of Aestheticism
“Ode to a Grecian Urn” analysis p. D 129-130
The Gothic novel: features and contextualization
MARY SHELLEY “Frankenstein or the Modern Prometheus”: the quest for forbidden
knowledge, the overreacher, the outcast.p. D 45 e seg.
 THE VICTORIAN AGE ( tot. ore 15)
Historical, social, cultural background. Victorian values and moral codes.
Ch. DICKENS - social writer and entertainer – Biographical notes, works
From “Our mutual friend”: Mr. And Mrs. Veneering ; from “ Old Curiosity Shop” extract
R.L. STEVENSON :the double
Biographical notes, works
“The Strange Case of dr. Jekyll and Mr. Hyde” plot, analysis p. E102 e seg.
The detective novel: contextualization and features ( vedi workshop)
E.A. POE : “The Tell Tale Heart” – analysis
R. KIPLING The Victorian Imperialism- the clash between two cultures
“The mission of colonizers” (ph.)- analysis of a photo
“The White Man’s Burden” (ph.) text analysis
15
O. WILDE: the reaction to Victorian values: the Dandy.
Biographical notes, works , style and techniques
“The Picture of Dorian Grey”- plot. Lettura ed analisi Preface
“The Ballad of Reading Goal”- extract. text analysis p. E128-129-130
 THE MODERN AGE (tot.ore 15)
The 20’s: the age of anxiety and experimentation. Historical, social and cultural background
Bergson’s concept of duree; James’ stream of thought; Sigmund Freud: ”the Interpretation of
dreams”; Jung, the father of psychoanalysis; A. Einstein:” the theory of Relativity”. Modernism. In
literature, painting, music. The 20’s and the 30’s. The Jazz Age. Dystopian novels.
Stream of consciousness novel: features and differences with traditional novels
The literary context. The Interior monologue.
J.JOYCE: Narrative techniques: Epiphany .
Biographical notes, techniques, works
From “Dubliners”: “Eveline”-.The theme of Paralysis. Analysis p.F 162-163-164
From “Ulysses”: “Molly’s Monologue” – analysis and critical appreciation p. F 155-156
V.WOOLF:
Biographical notes, narrative technique, works
From “To the Lighthouse”- “ The Window” extract (ph) analysis
JOSEPH CONRAD.
Symbolism. Biographical notes, works.
“Heart of Darkness: plot, narrative technique, message conveyed. Analysis of an extract
ERNEST HEMINGWAY:
Biographical notes, narrative techniques, works.
“A Farewell to Arms” – extract p. F 225-226-227
F.S.FITZGERALD: the failure of the American dream
Biographical notes, narrative technique, works
From “ The Great Gatsby”: Boats against the current p. F 218-219-220
Dystopian novels:
A.HUXLEY: a hint for bio-ethical discussion
“Brave New World”: plot . lettura p. F 180 e seg.
G.ORWELL: the inventor of Big Brother
from “1984” and from “ Animal Farm” analysis of extracts, message conveyed
2.PUBLIC SPEAKING : Scientific discoveries and technological progress ( tot.ore 10)
Ricerca individuale:
Bonanno : anabolizzanti use
Bossi : soap
Colombin : cameras
Crevatin : cameras
D’Alessio : plastic
Deidda : bobina di Tesla
Fragiacomo : from wheel to cars
Ghersi : telephone
Glionna : submarines
Godini : thermoionic valves
Lorenzutti : penicilin
Lunardis : electric guitars
Penco : refrigerator
Pertosi : moviola
16
Pesce :contact lenses
Pogliani : cinema
Ramazzotti :anestesia
Ranni :compass
Roberto : Theory of Chaos
Salaris : Airplanes
Sturm : Electronics applied to engines
Tanac : Radio
Zampa : DNA
17
DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI
DOCENTE:
prof.ssa Tiziana CANAVESE
TESTI IN ADOZIONE :
CRIPPA M., FIORANI M., Sistema Terra vol. D-E-F-G-H, A. Mondadori Scuola, Milano, 2011
SADAVA D., CRAIG HELLER H., ORIANS G. H., PURVES W. K., HILLS D.M., Biologia "La
scienza della vita" multimediale vol. A e B, Zanichelli, Bologna, 2010
TOTTOLA F., ALLEGREZZA A., RIGHETTI M., Chimica organica, A. Mondadori Scuola,
Milano, 2012
ATKINS J., I materiali e la chimica, Zanichelli, 2014
Monte ore svolto al 15 maggio: 153; da svolgere dopo il 15 maggio: 13.
La classe usufruisce di 5 ore settimanali di lezione a cui si sono aggiunte ore dedicate ad attività
laboratoriali e di approfondimento.
La classe si dimostra interessata alla disciplina, motivata e collaborativa e quindi l’approccio alla
materia è positivo. All'interno vi sono alcuni allievi che emergono per vivacità intellettuale e tutta la
classe partecipa in modo attivo all'attività proposta. Nel presente anno però la rielaborazione
domestica e l’impegno non sono stati sempre costanti e puntuali.
All'interno della classe c'è il 22 % di allievi che partecipa in modo attivo e propositivo all'attività
proposta ottenendo un profitto buono o molto buono.
Un 48 % raggiunge un profitto sufficiente/discreto.
Il rimanente 30% degli allievi evidenzia invece uno studio non molto rielaborativo per cui il profitto
si attesta su valutazioni non positive o non del tutto positive. La maggior parte degli allievi in ogni
caso partecipa al dialogo educativo ma ha bisogno di tempi più lunghi per un apprendimento
significativo.
Non ci sono casi particolari da rilevare.
Nel presente anno l’intera classe ha partecipato ad attività inerenti i seguenti progetti POF:
Dip. Leonardo: Biologia molecolare, Laboratori presso Life Learning Center, Meteorologia e
cambiamenti climatici, Astronomia e Geologia.
Per gruppi di interesse hanno partecipato ai seguenti progetti POF:
Dip. Leonardo: Olimpiadi delle Scienze (primo classificato e quarta classificata nella fase di Istituto
classificandosi per la fase regionale), Giochi della chimica (sesta classificata nella fase di Istituto
classificandosi per la fase regionale).
Singoli allievi hanno partecipato a:
Dip. Leonardo: "Scuola estiva di geologia", conferenza “Cambiamenti climatici e problematiche
globali” organizzata da Geoitalia (Federazione Italiana Scienze della Terra), tutor presso Trieste
Next, tutor agli Open days del Liceo, un’allieva ha coordinato e gestito il gruppo autogestito GAG
(Gruppo Astrofili Galileo).
Le competenze riguardanti l’asse scientifico-tecnologico sono:
 Osservare, descrivere, analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e complessità.
 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a
partire dall’esperienza.
 Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale
in cui vengono applicate.
18
Programmazione modulare svolta
Modulo 1 – Minerali e rocce
Abilità
Conoscenze
 Descrivere un minerale e le sue
proprietà fisiche
 Illustrare le strutture cristallina e
amorfa
 Illustrare i criteri per la classificazione
dei minerali
 Caratteristiche dei minerali e loro proprietà fisiche
 Cella elementare e reticolo cristallino
 Isomorfismo e polimorfismo, vicarianza
 Classificazione dei silicati e dei minerali non silicati
 Illustrare le tre famiglie di rocce e la
loro genesi
 Descrivere i tipi di rocce magmatiche
e i criteri per la loro classificazione
 Spiegare il processo di solidificazione
di un magma
 Descrivere i tipi di rocce sedimentarie
e i loro processi di formazione
 Illustrare i principi fondamentali della
stratigrafia
 Descrivere
i
processi
del
metamorfismo
e
le
rocce
metamorfiche
 Spiegare le trasformazioni delle rocce
in atto nella crosta terrestre.
 I diversi tipi di rocce e la loro formazione
 Le rocce magmatiche intrusive, filoniane ed effusive
 Contenuto in silice: rocce acide, neutre, basiche e
ultrabasiche
 Magma primario e anatettico; serie di Bowen e
cristallizzazione frazionata
 Le rocce sedimentarie e il processo sedimentario:
erosione, trasporto, sedimentazione, diagenesi
 Le rocce sedimentarie clastiche, organogene e
chimiche
 Elementi di stratigrafia
 Il metamorfismo e le rocce metamorfiche:
temperatura e pressione nella crosta terrestre
 Facies e gradi metamorfici, retrometamorfismo
 Metamorfismo di contatto, cataclastico e regionale
 Il ciclo litogenetico.
Contenuti: libro "Sistema Terra" vol. D unità 1, 2, 4 e 5.
Approfondimenti: Attività di microscopia mineralogica e petrografica presso l'Università degli
Studi di Trieste. Visita allo Speleovivarium.
Tempi: 7 unità orarie.
Modulo 2 – Vulcanesimo, fenomeni sismici e interno della Terra
Abilità
Conoscenze
 Illustrare l’attività magmatica intrusiva e
effusiva
 Spiegare i tipi di attività vulcanica in relazione
ai diversi tipi di magma
 Descrivere la distribuzione mondiale delle aree
 Plutoni, corpi filoniani e edifici vulcanici
 Attività vulcanica esplosiva, intermedia
ed effusiva in relazione al tipo di magma
 Vulcani centrali e lineari
 I fenomeni tardo-magmatici e il
19
vulcaniche
 Illustrare il rischio vulcanico in Italia
vulcanismo secondario
 Distribuzione geografica dei vulcani
 Il rischio vulcanico
 Illustrare i principali effetti delle sollecitazioni
tettoniche sulle rocce
 Spiegare i fenomeni sismici
 Illustrare i tipi di onde sismiche, gli strumenti
per la rilevazione e per la valutazione
dell’intensità
 Descrivere la distribuzione mondiale delle aree
sismiche
 Illustrare il rischio sismico del proprio territorio.
 Cenni su rottura e deformazione delle
rocce: comportamento elastico e faglie,
comportamento plastico e pieghe
 Terremoti, ipocentro, epicentro e onde
sismiche
 Strumenti di rilevazione
 Intensità dei terremoti, le scale sismiche
 Distribuzione geografica delle zone
sismiche
 Rischio sismico e previsione

 Lo studio della struttura interna della Terra
attraverso il percorso delle onde sismiche
 Le parti dell’interno della Terra e le
discontinuità
 Crosta e litosfera, l’isostasia
 Il campo magnetico terrestre.




Illustrare il metodo d’indagine sismica per lo
studio dell’interno della Terra
Descrivere le parti interne della Terra e le
discontinuità che le separano
Spiegare i concetti di crosta e di litosfera
Spiegare il fenomeno dell’isostasia
Illustrare il campo magnetico terrestre,
spiegarne i parametri e le ipotesi sull’origine.
Contenuti: libro "Sistema Terra" vol. D unità 3; vol. E unità 6, 7 e 8.
Tempi: 24 unità orarie.
MODULO 3: Dinamica terrestre e storia della Terra
Abilità
Conoscenze
 Illustrare la teoria della deriva dei continenti e le
relative prove
 Illustrare le caratteristiche geomorfologiche dei
fondali oceanici, in particolare dorsali e fosse
 Spiegare l’espansione e la subduzione dei fondali
oceanici
 Descrivere i tipi di margini tra le placche e i
fenomeni sismici e magmatici associati
 Illustrare i principali fenomeni che portano alla
formazione di una catena montuosa, in particolare
le Alpi.
 Spiegare la stabilità e l’instabilità geologiche dei
territori come conseguenza della tettonica
globale.
 La teoria della deriva dei continenti
 Oceanografia: morfologia e geologia
dei fondali oceanici
 Teoria dell’espansione dei fondali
oceanici
 Teoria della subduzione
 Teoria della tettonica delle placche, le
placche litosferiche, i tipi di margini
 I sistemi arco-fossa
 Gli scontri tra le placche e
l’orogenesi, l’orogenesi delle Alpi.
20
 conoscere il tempo geologico e le dinamiche della
litosfera nelle ere geologiche.
 conoscere i concetti principali riguardanti i
fossili.
 Ere
geologiche
paleontologia.
e
cenni
di
Contenuti: libro "Sistema Terra" vol. F unità 1, 2 e 3.
Tempi: 20 unità orarie.
MODULO 4: Atmosfera e clima. Risorse e sviluppo sostenibile
Abilità







Conoscenze
Descrivere la struttura generale dell’atmosfera e
la composizione dell’aria
Illustrare i parametri misurabili nell’aria, gli
strumenti, le unità di misura
Illustrare i principali fenomeni meteorologici
Illustrare il concetto di clima, dei suoi fattori ed
elementi
Illustrare gli effetti delle attività umane,
l’inquinamento atmosferico e le strategie per la
difesa e la conservazione dell’aria.
 Composizione e struttura dell’atmosfera
 La temperatura dell’atmosfera, escursioni
termiche, isoterme
 La pressione atmosferica, le isobare, i
venti e la loro circolazione generale
 L’umidità atmosferica assoluta e relativa,
le nubi, le precipitazioni
 Le masse d’aria, i fronti e le perturbazioni
 Il clima e i fattori che lo determinano
 Effetto serra e cambiamenti climatici
 La difesa e la conservazione dell’aria,
l’effetto serra.
Essere consapevoli del ruolo che i processi
tecnologici
giocano
nella
modifica
dell’ambiente che ci circonda considerato come
sistema.
Analizzare in maniera sistemica un determinato
ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi
fruitori.
 Concetto di ecosistema
 Riconoscere e definire i principali aspetti
di un ecosistema
 Impatto ambientale limiti di tolleranza
 Risorse energetiche rinnovabili
 Concetto di sviluppo sostenibile.
Contenuti: libro "Sistema Terra" vol. G unità 4 e 5; vol H unità 6 e7.
Approfondimenti: Conferenza “Tra caldo e freddo” presso il Museo dell'Antartide e visita del
Museo. Attività presso Green Energy Park “La Fenice” di Padova su “Energia fotovoltaica”.
Tempi: 24 unità orarie.
21
MODULO 5: Stelle e Universo
Abilità
Conoscenze
 conoscere strumenti e metodi utilizzati
dall’indagine astronomica
 descrivere le principali categorie degli
oggetti celesti e la loro evoluzione
 correlare cause ed effetti dei principali
fenomeni astronomici.
 comprendere le ipotesi scientifiche
relative alla struttura dell’Universo.
 Sfera celeste e metodi per la determinazione delle
distanze astronomiche.
 Telescopi ottici e radiotelescopi. Analisi spettrale.
 Magnitudine apparente e assoluta.
 Stelle variabili. Classi spettrali. Diagramma H-R.
 Nascita ed evoluzione delle stelle.
 Via Lattea. Nebulose e classificazione delle
galassie.
 Espansione dell’Universo e teorie sulla sua
origine.
Contenuti: schede specifiche e libro della classe prima.
Approfondimenti: Video: "I buchi neri”. Visita didattica al Planetario di Padova: lezione su
"Astronomia sferica", visione di un filmato fulldome “Mondi sconosciuti”, laboratorio di
osservazione solare con telescopio con filtro solare, telescopio con filtro H-alpha e spettrografo.
Tempi: 14 unità orarie.
Modulo 6 – Metabolismo energetico e fotosintesi
Abilità
 Comprendere il bilancio energetico delle
reazioni metaboliche e del trasporto associate
alla sintesi o al consumo di ATP.
 Comprendere il ruolo dell’input energetico della
luce nei processi fotosintetici.
 Comprendere la differenza fra autotrofia ed
eterotrofia.
Conoscenze





Metabolismo cellulare: glicolisi e
fermentazione
Respirazione cellulare
Collegamenti tra le vie metaboliche
Fotosintesi: fase luminosa e fase oscura
Adattamenti delle piante.
Contenuti: Biologia "La scienza della vita" cap. A6 e A7.
Tempi: 10 unità orarie.
Modulo 7 – Regolazione genica negli eucarioti
Abilità
Conoscenze
22
 Mettere in relazione la specializzazione delle cellule con
l'attività dei geni
 Descrivere i principali meccanismi di regolazione genica negli
eucarioti
 Spiegare il ruolo del trasferimento nucleare nella clonazione
riproduttiva
 Distinguere le diverse tipologie di cellule staminali in base
all'origine e alla potenza differenziativa e discuterne alcune
applicazioni terapeutiche
 Descrivere le basi genetiche del cancro e spiegare l'azione
antagonista di proto - oncogeni e geni oncosoppressori
 Nello sviluppo del cancro, collegare le alterazioni a livello
cellulare con le alterazioni a livello di DNA
 Spiegare in che modo le azioni dei geni possano essere regolate
da fattori “epigenetici”
 Spiegare cosa si intende per eredità “epigenetica”.





Espressione genica negli
eucarioti
Clonazione riproduttiva
Cellule staminali
Basi genetiche del cancro
Epigenetica
Contenuti: Biologia "La scienza della vita" cap. B6.
Approfondimenti: Conferenze in collaborazione con l' Università di Trieste, ICGEB, LLC.
Tempi: 12 unità orarie.
Modulo 8 – Biotecnologie
Abilità
 Conoscere le tappe storiche della genetica molecolare che
hanno consentito lo sviluppo della tecnologia del DNA
ricombinante
 Descrivere i principali passaggi che permettono di
ottenere molecole di DNA ricombinante
 Confrontare le principali metodologie con cui è possibile
clonare singoli geni
 Riportare esempi di batteri, piante, animali geneticamente
modificati
 Confrontare i principali metodi di analisi del DNA e
individuare i principali campi di applicazione
 Descrivere il meccanismo della reazione a catena della
polimerasi (PCR) e individuarne le applicazioni pratiche
 Illustrare le informazioni che si possono ricavare dallo
studio del genoma umano e degli altri organismi
 Discutere le applicazioni e le potenzialità delle
biotecnologie a livello agro-alimentare, ambientale e
medico.
Conoscenze




Tecnologia del DNA
ricombinante e clonazione
genica
Organismi geneticamente
modificati
Metodi di analisi del DNA
Lo studio dei genomi
Contenuti: Biologia "La scienza della vita" cap. B6.
23
Approfondimenti: Conferenze in collaborazione con l' Università di Trieste, ICGEB, LLC. Attività
di laboratorio in collaborazione con LLC (“Trasformazione batterica” e “Riconoscimento di
OGM”).
Tempi: 12 unità orarie.
Modulo 9 – Chimica organica













Abilità
Riconoscere sostanze organiche ed
inorganiche
Riconoscere due isomeri di struttura
Utilizzare vari tipi di formule per i
composti organici
Utilizzare la nomenclatura IUPAC
degli idrocarburi e degli alogenuri
alchilici
Completare semplici reazioni di
preparazione di alcani e alcheni
Conoscere i prodotti di semplici
reazioni di addizione e sostituzione
su idrocarburi
Scrivere la formula limite di
risonanza
Ordinare i carbocationi secondo la
loro stabilità
Individuare gli atomi di carbonio
asimmetrici e designarli con la
nomenclatura R/S
Riconoscere le reazioni di addizione,
eliminazione,
sostituzione
e
prevederne i prodotti
Riconoscere i principali gruppi
funzionali
Utilizzare la nomenclatura organica
Completare
semplici
reazioni
organiche.


















Conoscenze
Geometria dei legami singoli e multipli del
carbonio
Isomeri
Differenze tra gli isomeri di posizione e gli
stereoisomeri
Differenze tra gli isomeri conformazionali e
quelli configurazionali
Caratteristiche degli isomeri geometrici e di
quelli ottici
Configurazione assoluta e l'utilizzo delle
proiezioni di Fischer
Reazioni organiche e i fattori che le guidano
Effetto induttivo e mesomerico
Elettrofili e nucleofili.
Caratteristiche dei carbocationi e carbanioni
Reazioni organiche distinguendo tra quelle di
sostituzione, addizione ed eliminazione
Idrocarburi saturi e insaturi, idrocarburi alifatici
e aromatici
Principali caratteristiche di alcani, cicloalcani,
alcheni, alchini e alogenuri alchilici
Proprietà fisiche degli idrocarburi
Fonti e le reazioni principali degli idrocarburi
Gruppi funzionali e le principali classi di
composti organici
Proprietà fisiche dei composti organici sulla base
delle interazioni intermolecolari
Principali reazioni dei gruppi funzionali.
Contenuti: libro "Chimica per noi" - Chimica organica unità I1, I2 e I3.
Tempi: 30 unità orarie.
24
Modulo 9 – Chimica dei materiali
Abilità
Conoscenze
 Distinguere tra polimeri naturali e quelli prodotti
dall’industria
 Conoscere le principali tappe storiche che hanno
portato all’invenzione ed alla produzione
industriale dei polimeri
 Descrivere le reazioni attraverso le quali i polimeri
vengono prodotti
 Scrivere la formula di semplici polimeri partendo
da quella di monomeri e viceversa.
 Conoscere gli attuali metodi di riciclaggio dei
materiali polimerici e comprenderne l’importanza
 Comprendere l’importanza di biopolimeri e dei
materiali polimerici innovativi all’interno delle
nuove tecnologie.









 Conoscere le peculiari proprietà dei nano materiali
dovute alle loro dimensioni
 Illustrare le potenzialità dei diversi campi di
applicazione delle nanotecnologie
 Descrivere le due diverse tipologie di preparazione
dei nano materiali
 Comprendere come, anche in questo campo, la
ricerca di base permette di progettare una vasta
gamma di prodotti applicativi innovativi, che
possono essere una risposta anche a problematiche
di tipo medico e ambientale.
 Dimensioni dei nano materiali e
proprietà generali
 Punti quantici
 Nanotubi di carbonio e loro utilizzi
 Preparazione dei nano materiali
 Principali campi di applicazione delle
nanotecnologie: impieghi energetici,
biosensori, nano medicina, nano
elettronica
 Nuove tecniche di microscopia.
Polimeri prodotti dall’industria chimica
Polimerizzazione per addizione
Polimerizzazione per condensazione
Copolimeri
Polimeri conduttori
Utilizzi dei diversi materiali polimerici
Riciclo delle materie plastiche
Definire monomeri e polimeri
Illustrare le principali caratteristiche
delle materie plastiche.
 Biopolimeri e materiali polimerici
innovativi.
Contenuti: libro “ I materiali e la chimica" cap. 3 e 5.
Approfondimenti: Conferenza in collaborazione con l' Università di Trieste.
Tempi: 13 unità orarie da svolgere entro la fine dell'anno. In queste ore si prevede di dare anche
spazio ad eventuali chiarimenti o approfondimenti relativi ai moduli precedenti.
Metodi e strumenti: il testo o le schede consegnate dall’insegnante sono state lo strumento di
lavoro di base. Lezioni frontali, conferenze di approfondimento e attività di laboratorio sono state il
metodo per il raggiungimento delle competenze e delle abilità specifiche. Nel presente anno non
sono stati utilizzati in modo massiccio Ppt e sussidi audiovisivi a causa del ripristino in corso delle
aule e dei laboratori speciali.
Verifica e valutazione: le verifiche scritte sono state con risposte sia a scelta multipla che aperte in
preparazione alla terza prova dell’esame di stato (tipologia B); le verifiche si sono svolte anche su
grossi pacchetti di programma quale allenamento all’esame finale. Le verifiche orali sono state
intese quali discussioni nell’ambito della classe, a volte partendo da chiarimenti o approfondimenti
25
relativi al programma svolto. Inoltre sono state effettuate verifiche in itinere durante le esercitazioni
in laboratorio, le attività proposte con enti ed esperti esterni e sul territorio.
I criteri di valutazione si sono attenuti a quanto previsto nel POF.
La valutazione delle prove sia orali che scritte si è basata sui seguenti elementi:
 Pertinenza delle risposte
 Conoscenza dei contenuti
 Completezza delle risposte
 Capacità di rielaborazione dei contenuti
 Uso corretto del linguaggio.
L'attività di recupero è stata svolta in itinere in classe anche tramite attività di "peer education".
26
MATEMATICA
Nome docente: Michela Sandri
Testo in adozione: L. SASSO, Nuova Matematica a colori, ed. blu, vol.5, Petrini.
Monte ore svolto: 108 ore
Profilo della classe
La classe ha permesso di lavorare in maniera sufficientemente proficua, data la curiosità e la
partecipazione costante di un gruppo di studenti. I rapporti tra i compagni e con l’insegnante si sono
mantenuti sempre su buoni livelli di cordialità e collaborazione. L’interesse e la partecipazione sono
stati mediamente discreti durante il periodo dei due anni in cui ho insegnato matematica in questa
classe. La preparazione è mediamente sufficiente, anche se non è affatto omogenea. Infatti in classe
si possono individuare: un gruppo di dieci studenti molto motivati, che hanno raggiunto in termini
di profitto risultati discreti/buoni con qualche punta di eccellenza, attenti e partecipi al dialogo
educativo, in grado di mantenere vivo l’interesse e l’impegno; un secondo gruppo (di sette studenti)
invece non si è molto impegnato per superare le difficoltà incontrate nel corso del triennio, fino a
raggiungere un livello sufficiente di preparazione; vi è infine un terzo gruppo di sei studenti che
presenta lacune pregresse ancora non colmate.
Obiettivi raggiunti
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi
Obiettivi raggiunti relativamente alle conoscenze
La classe mediamente:
- sa definire i concetti matematici con linguaggio sufficientemente preciso
- sa riferire con proprietà una dimostrazione studiata
- riconosce gli enti matematici tra quelli oggetto di studio
- conosce i procedimenti e le nozioni presentate
In riferimento all'acquisizione dei contenuti, e quindi di concetti, termini, argomenti, procedure,
regole e metodi, le conoscenze della classe appaiono, complessivamente sufficienti, anche se il
relativo livello di approfondimento non risulta omogeneo nella classe, per il diverso grado di
intensità e regolarità della rielaborazione personale da parte degli alunni.
Obiettivi raggiunti relativamente alle competenze
La classe mediamente:
-sa scegliere il procedimento più opportuno tra i vari possibili,
- sa trasformare una espressione in una equivalente,
- comprende e riconosce le formule.
Relativamente all'utilizzazione delle conoscenze acquisite, nella risoluzione di problemi,
nell'effettuazione di compiti affidati e in generale nell'applicazione concreta di quanto appreso, la
classe ha raggiunto un livello in media sufficiente, anche se non omogeneo.
Obiettivi raggiunti relativamente alle capacità
La quasi totalità della classe mediamente
- sa sviluppare in modo sufficiente un ragionamento deduttivo
- sa utilizzare in contesti diversi gli strumenti matematici.
Relativamente alla rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, al loro autonomo e personale
utilizzo e in rapporto alla capacità di organizzare il proprio apprendimento, la classe nel suo
complesso non ha sviluppato un metodo omogeneo; accanto ad un certo numero di allievi che
privilegia un'applicazione tecnica “rapida” di formule e teoremi rispetto ad un’analisi delle diverse
situazioni più completa ed approfondita sotto il profilo teorico, sussiste, anche, una parte cospicua
di alunni capaci di impegno sistematico nel lavoro domestico, di rielaborazioni scrupolose e
approfondite e, quindi, di un profitto che va dal discreto al buono.
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Metodologia didattica
La metodologia utilizzata per favorire l’apprendimento è stata coerente con quanto previsto nel
Piano di Lavoro ad inizio d’anno scolastico. I nuovi argomenti sono stati introdotti principalmente
tramite le lezioni frontali, con molti esempi; sono stati poi ripresi e approfonditi con numerosi
esercizi
applicativi anche relativi ad argomenti trattati nei precedenti anni scolastici; nello svolgimento
teorico degli argomenti è stata operata un’opportuna scelta fra i teoremi da proporre solo come
enunciati ed altri da dimostrare. Durante l’anno sono stati risolti e discussi in classe diversi
problemi e quesiti assegnati nei precedenti Esami di Stato e l’ultima parte dell’anno scolastico è
stata dedicata alla preparazione della prova di matematica dell’esame di Stato con esercitazioni,
compiti, approfondimenti nelle ore curricolari e durante un apposito corso pomeridiano.
Verifiche e valutazioni
Le verifiche sono state articolate in forma diversa, tenendo conto anche della tipologia della
seconda prova scritta dell’esame di stato; sono state svolte verifiche scritte (sia per la valutazione
scritta che per quella orale) ed orali.
La valutazione delle prove è stata basata sui seguenti indicatori:
Conoscenza delle nozioni teoriche necessarie alla risoluzione dell’esercizio;
Corretta applicazione delle regole;
Correttezza nei calcoli;
Corretta interpretazione del testo e dei dati;
Correttezza formale;
Adeguata descrizione del procedimento seguito.
La valutazione complessiva si è basata sull'intero percorso formativo degli
allievi tenendo conto anche dei seguenti fattori: interesse, partecipazione e impegno dimostrato;
progressione nell’apprendimento.
L'attività di recupero si è sviluppata:
- riprendendo con tutta la classe argomenti centrali della programmazione;
- rispiegando, con modalità varie, qualsiasi argomento oggetto di richiesta in tal senso;
- attraverso chiarimenti individuali agli studenti interessati, al di fuori delle ore di lezioni;
- attraverso risoluzione in classe di alcuni problemi assegnati per casa e non risolti.
Contenuti (la dimostrazione dei teoremi viene specificata se è stata svolta):
LIMITI DI FUNZIONE E CONTINUITÀ (20 ore):
Concetto di limite e sua definizione formale. Concetto di continuità. Continuità delle funzioni
elementari. Calcolo di limiti con forme indeterminate. Primo limite fondamentale (con
dimostrazione) e secondo limite fondamentale con relative conseguenze (con dimostrazione).
Infiniti ed infinitesimi e loro confronto.
Teoremi sulle funzioni continue: teorema di Weierstrass, teorema di esistenza degli zeri.
Classificazione delle discontinuità. Asintoti. Asintoti obliqui (con dimostrazione).
Grafico probabile di una funzione.
Infiniti e infinitesimi, confronto e gerarchia degli infiniti. Principio di sostituzione degli infiniti e
degli infinitesimi.
Alcune successioni particolari: progressioni aritmetiche e geometriche.
DERIVABILITÀ DI UNA FUNZIONE (20 ore)
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Problemi introduttivi: la tangente ad una curva e la velocità istantanea di un moto. Definizione di
rapporto incrementale e di derivata in un punto. Significato geometrico della derivata. Continuità
delle funzioni derivabili (con dimostrazione). Funzione derivata prima. Regole di derivazione per
le funzioni elementari (con dimostrazione).
Teoremi operativi sulle derivate e proprietà dell’operatore derivata. Derivata della funzione
composta. Derivata della funzione inversa (con dimostrazione). Casi di non derivabilità (punti
angolosi, cuspidi e flessi a tangenti verticali). Equazione della retta tangente e della retta normale
ad un curva.
PROPRIETÀ DEL PRIMO E SECONDO ORDINE (20 ore)
Definizione di crescenza e decrescenza in un punto, crescenza e decrescenza in un intervallo.
Massimi e minimi assoluti e relativi (estremi relativi ed estremanti). Relazione tra la crescenza in
un intervallo e segno della derivata. Teorema di Fermat ,teorema di Rolle. teorema di Lagrange
(tutti con dimostrazioni). Corollari del teorema di Lagrange (con dimostrazioni). Teorema di
Cauchy. Regole di De L’Hôpital. Definizione di concavità e flessi. Relazione tra il verso della
concavità ed il segno della derivata seconda.
Grafici di funzioni di diversi tipi. Problemi di massimo e minimo.
Risoluzione approssimata delle equazioni: metodo di bisezione.
- Il metodo delle tangenti di Newton è stato affrontato in Informatica.
IL CALCOLO INTEGRALE (30 ore)
Primitive di una funzione. Caratterizzazione delle primitive su un intervallo (con dimostrazione).
Definizione di integrale indefinito. L’integrale indefinito come operatore lineare. Integrazioni
immediate ed “immediate composte”. Integrazione delle funzioni razionali fratte (con
denominatore di primo, secondo grado fattorizzabile o no). Integrazione per sostituzione.
Integrazione per parti (con dimostrazione). Integrale definito di una funzione continua in un
intervallo chiuso e limitato.
Proprietà dell’integrale definito. Teorema della media integrale (con dimostrazione). Teorema
fondamentale del calcolo integrale (o teorema di Torricelli-Barrow) (con dimostrazione).
Calcolo delle aree e dei volumi di solidi di rotazione e con il metodo delle sezioni.
Integrali generalizzati di prima e seconda specie (integrali di funzioni illimitate e su intervalli
illimitati).
APPROFONDIMENTI (14 ore)
1. Equazioni differenziali (9 ore)
Concetto di equazione differenziale e di problema di Cauchy.
Soluzione generale, particolare e singolare.
Equazioni differenziali del primo ordine lineari e a variabili separabili.
2. Elementi di geometria analitica nello spazio (5 ore)
Vettori nel piano e nello spazio e versori fondamentali. Coordinate di un vettore. Operazioni con i
vettori nel sistema cartesiano, in particolare il prodotto scalare. Equazione parametrica di una
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retta nello spazio. Posizioni reciproche di due rette nello spazio. Equazione di un piano nello
spazio individuato dal suo vettore normale e da un suo punto. Perpendicolarità e parallelismo tra
piani e tra retta e piano.
APPLICAZIONI (4 ore)
Calcolo differenziale:
o La velocità istantanea e l’accelerazione istantanea
o La corrente elettrica
Calcolo integrale:
o Il lavoro di una forza
o La quantità di carica
Equazioni differenziali del primo ordine:
o Il moto di caduta di un grave.
o Tasso di crescita e curva logistica.
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FISICA
Nome docente: Michela Sandri
Testo in adozione: U. AMALDI, L’Amaldi per i licei scientifici, vol.3., Zanichelli, Bologna, 2012.
Monte ore svolto 81
Profilo del gruppo/classe
Il livello di preparazione della classe risulta alquanto disomogeneo: alcuni alunni hanno incontrato
difficoltà nella elaborazione personale a causa di un impegno discontinuo, altri hanno dimostrato
un’applicazione adeguata che ha consentito loro di raggiungere un livello di preparazione nel
complesso sufficiente; altri ancora hanno manifestato impegno continuativo e vivace interesse
ottenendo ottimi risultati.
Obiettivi
Lo studio della materia ha perseguito i seguenti obiettivi generali:
 Acquisire un corretto metodo di studio dei fenomeni scientifici;
 Appropriarsi di un lessico specifico;
 Utilizzare un metodo di studio per l’acquisizione autonoma di conoscenze e impadronirsi
delle competenze necessarie per operare collegamenti pluridisciplinari.
 Essere in grado di decodificare la realtà attraverso processi cognitivi di analisi e sintesi; e
disciplinari:
 Comprendere, analizzare, saper rielaborare e spiegare i fenomeni elettrici e magnetici e la
loro sintesi nell’elettromagnetismo.
 Essere in grado di applicare le conoscenze assimilate a problemi elementari.
Metodologia didattica
Per il raggiungimento di questi obiettivi è stato utilizzato, preferibilmente, il metodo scientifico
sperimentale, ossia l’osservazione dei fenomeni, la formulazione di ipotesi, la loro verifica
sperimentale (ove attuabile) e la sintesi nella legge fisica.
Tutti gli argomenti sono stati svolti nelle loro parti essenziali.
E’ stata data (ove possibile) una dimensione storica allo sviluppo del pensiero scientifico.
Sono state evitate trattazioni troppo complesse ed eccessivamente tecniche, privilegiando l’analisi
dei concetti teorici.
Contenuti
1. Fenomeni di elettrizzazione e legge di Coulomb (10 ore)
Corpi neutri e corpi carichi. Carica elettrica: sua unità di misura e scelta convenzionale del segno,
carica quantizzata. Conservazione della carica. Elettrizzazione per induzione, per contatto e per
strofinìo.
Isolanti e conduttori. La legge di Coulomb nel vuoto. Legge di Coulomb nei dielettrici.
Costante dielettrica relativa e assoluta del mezzo.
Confronto fra forza elettrica e forza gravitazionale.
Esperimenti di elettrostatica. L’elettroforo di Volta. La polarizzazione degli isolanti.
2. Campo elettrico, teorema di Gauss (15 ore)
Campo elettrico: definizione di campo; principio di sovrapposizione, linee di campo.
Flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie piana e attraverso una superficie
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qualunque. Teorema di Gauss per il campo elettrostatico (dimostrazione nel caso particolare della
superficie sferica con la carica posta nel suo centro).
Campi elettrici particolari: - generato da una distribuzione piana infinita di carica (esempio di
campo elettrico uniforme) - campo elettrico generato da una distribuzione lineare infinita di carica
- campo elettrico all’esterno e all’interno di una distribuzione sferica omogenea di carica.
Confronto con il campo gravitazionale.
3. Differenza di potenziale, condensatori (15 ore)
Definizione di differenza di potenziale tra due punti di un campo elettrostatico e sua unità di
misura. Moto spontaneo delle cariche elettriche.
Il potenziale di una carica uniforme. Concetto di superficie equipotenziale. Dimostrazione della
perpendicolarità tra le linee di campo e le superfici equipotenziali.
La relazione tra campo elettrico in un punto e andamento del potenziale elettrico nei dintorni del
punto. Circuitazione del campo elettrostatico. Conservatività del campo elettrostatico.
La distribuzione della carica nei conduttori in equilibrio elettrostatico. Densità superficiale di
carica. Campo e potenziale elettrici all’interno e sulla superficie di un conduttore in equilibrio
elettrostatico. Teorema di Coulomb. Potere delle punte. Gabbia di Faraday.
Potenziale di un conduttore e definizione della sua capacità.
Condensatore e definizione della sua capacità. Capacità di un condensatore piano. Condensatori in
parallelo ed in serie, vantaggi, svantaggi e capacità equivalente (con dimostrazione) dei diversi tipi
di collegamento.
4. La corrente elettrica continua (15 ore)
Corrente elettrica nei conduttori metallici, intensità di corrente elettrica media, sua unità di misura
e verso convenzionale. Generatore ideale di tensione continua.
Intensità di corrente istantanea espressa come limite e come derivata. Simboli elettrici e
collegamento di utilizzatori. Prima e seconda legge di Ohm (resistenza e resistività). Verifica in
laboratorio della prima legge di Ohm.
Inserimento del voltmetro e dell’amperometro in un circuito. Resistenze in serie ed in parallelo
(con dimostrazione).
Prima e seconda legge di Kirchhoff.
Il generatore reale di tensione, “forza elettromotrice” e legge di Ohm ‘estesa’ (con resistenza
interna del generatore).
Effetto Joule e conservazione dell’energia totale, potenza dissipata con dimostrazione, definizione
di kilowattora, consumi e costi degli apparecchi elettrici.
Cenno ai superconduttori.
Potenziale di estrazione di un elettrone da un metallo, l’elettronvolt.
L’effetto termoionico e cenno al tubo a raggi catodici. L’effetto Volta e l’effetto termoelettrico (o
effetto Seebeck). Applicazione: la termocoppia.
Esercizi su circuiti elettrici.
5. Campo magnetico (10 ore)
Linee di campo magnetico. Confronto fra campo elettrico e magnetico.
Il campo magnetico terrestre. Interazione fra campo magnetico e correnti:
Esperienza di Oersted (campo magnetico generato da un filo rettilineo percorso da corrente).
Esperienza di Faraday (azione del campo magnetico su un filo percorso da corrente).
Esperienza di Ampère (interazione tra due fili percorsi da corrente).
Permeabilità magnetica del vuoto. Legge di Ampère e definizione dell’Ampère come unità di
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misura fondamentale dell’intensità di corrente.
Intensità del campo magnetico. Unità di misura del campo magnetico (tesla e il gauss).
Forza magnetica su un filo percorso da corrente.
Campo magnetico di un filo generato da una corrente. Legge di Biot Savart (con dimostrazione
attraverso la legge di Ampère).
Cenno ai campi magnetici di una spira e di un solenoide.
Cenno al motore elettrico. Forza di Lorentz (azione del campo magnetico su una carica in moto).
Moto circolare uniforme (nel caso della velocità perpendicolare al campo) e dimostrazione della
formula per il calcolo del raggio della traiettoria. Cenno al moto elicoidale cilindrico (come
composizione di due moti).
Teorema di Gauss per il campo magnetico (dimostrazione solo nel caso particolare del campo
magnetico generato da un filo rettilineo infinito).
Teorema della circuitazione di Ampère (dimostrazione solo nel caso particolare della corrente
creata da un filo rettilineo e della linea chiusa come circonferenza). Verso e segno delle correnti
rispetto al verso di percorrenza della linea. Il campo magnetico non è conservativo.
Applicazione della forza di Lorentz: lo spettrografo di massa.
Cenni: proprietà magnetiche della materia, temperatura di Curie.
6. Induzione elettromagnetica (8 ore)
Legge di Faraday Neumann (dimostrazione nel caso particolare di un campo magnetico
perpendicolare ad una superficie piana che ha come contorno un circuito).
Legge di Lenz e verso della corrente indotta. Relazione tra la legge di Lenz e la legge di
conservazione dell’energia. Induttanza di un solenoide.
Cenni alle applicazioni della legge dell’induzione: l’alternatore e il trasformatore di tensione.
7. Campo elettromagnetico, equazioni di Maxwell e cenni alle onde elettromagnetiche(8 ore)
Campo elettrico indotto da un campo magnetico variabile. Campo magnetico indotto da un campo
elettrico variabile.
Legge di Faraday Neumann in termini di circuitazione del campo elettrico indotto. Il campo
elettrico indotto non è conservativo. Teorema di Ampère e paradosso di Ampère. Correzione di
Maxwell nel teorema di Ampère e cenno alla corrente di spostamento. Equazioni di Maxwell.
Descrizione di un’onda elettromagnetica e cenni alla sua propagazione. Velocità della luce e
relazione con le costanti e . Spettro elettromagnetico e descrizione delle più importanti onde
elettromagnetiche.
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INFORMATICA
Prof.ssa Elisa Fratini
Testo in adozione:
L. SEROTTI, A. STURLESE, A. CHILI, Informatica con il Pascal, Applicazioni Matematiche,
Zanichelli, Bologna, 1996.
Monte ore svolto: 42 ore fino al 15 maggio (di cui 25 ore effettuate dall’attuale insegnante) e altre 5
presumibilmente fino al termine delle lezioni.
Profilo del gruppo/classe
Il lavoro svolto con la classe è stato penalizzato dalla discontinuità dell'insegnamento di
informatica, dovuto al succedersi di diversi docenti. Nonostante questo, nella seconda parte
dell'anno scolastico, è stato possibile lavorare in maniera sufficientemente proficua. Sebbene
inizialmente alcuni studenti si siano mostrati un po' diffidenti e poco attenti, tutta la classe ha poi
maturato un atteggiamento positivo di partecipazione, sia per il lavoro svolto in classe che a casa.
La classe ha una composizione molto eterogenea per quanto riguarda le capacità e le competenze
pregresse in ambito informatico. Per questo, sebbene la preparazione sia mediamente sufficiente, i
risultati ottenuti coprono una gamma molto vasta. Infatti si può individuare un gruppo di cinque/sei
studenti molto motivati che hanno mostrato di aver ben compreso gli argomenti svolti e di essere in
grado di risolvere autonomamente dei problemi di tipo informatico; un secondo gruppo invece,
quello che costituisce la maggior parte della classe, nonostante un atteggiamento positivo di
partecipazione, presenta ancora delle difficoltà, non tanto nella comprensione degli argomenti
fondamentali, quanto nella capacità di produrre un proprio elaborato (ad esempio uno pseudocodice). Solo pochi studenti mostrano invece delle difficoltà più gravi, di comprensione e, di
conseguenza, di rielaborazione dei contenuti.
Obiettivi specifici di apprendimento:
• comprendere i principali fondamenti teorici delle scienze dell’informazione;
• acquisire la padronanza di strumenti dell’informatica;
• utilizzare tali strumenti per la soluzione di problemi significativi in generale, ma in particolare
connessi allo studio delle altre discipline;
• essere consapevole delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel
tempo, ponendo attenzione alle conquiste scientifiche, con particolare riguardo a quelle più recenti;
• acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e dei metodi
informatici e delle conseguenze sociali e culturali di tale uso.
L’utilizzo consapevole degli strumenti informatici, introdotta in modo critico, senza creare
l’illusione che essa sia un mezzo automatico di risoluzione. Si possono individuare due temi
conduttori: il problema, come stimolo alla creatività informatica, ed il concetto di astrazione, come
potente strumento concettuale per risolverli.
Obiettivi formativi trasversali
• Consolidamento dei concetti, principi e teorie scientifiche attraverso attività operative di
laboratorio
• Individuazione delle caratteristiche e dell’apporto dei linguaggi formali e artificiali
• Comprensione del ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana
• Utilizzo degli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di
specifici problemi scientifici e individuazione della funzione dell’informatica nello sviluppo
scientifico dei problemi e senza compromettere la necessaria acquisizione di capacità mentali.
• Documentazione efficace del lavoro svolto
Obiettivi specifici della disciplina
• Comprendere i principali fondamenti teorici della scienza dell’informazione
• Acquisire la padronanza degli strumenti dell’informatica
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• Utilizzare tali strumenti per la soluzione di problemi in generale e in particolare per quelli
connessi allo studio delle altre discipline
• Acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e dei metodi
informatici e delle conseguenze sociali e culturali di tale uso
Metodologia didattica
Per il raggiungimento di questi obiettivi la metodologia della didattica si è basata sul procedere per
problemi, contestualizzati da brevi introduzioni sui fondamenti teorici della disciplina a cui tali
problemi fanno riferimento (ad esempio il calcolo integrale o la probabilità).
Le lezioni non sono mai state di tipo puramente frontale, ma hanno sempre previsto la
partecipazione e l'intervento degli studenti, stimolati da domande dell'insegnante e dal tentativo di
formulare possibili soluzioni.
L’attenzione è stata focalizzata più sul processo con cui viene raggiunta una soluzione, che non
sulla stessa, utilizzando ogni problema per stimolare le capacità di astrazione e la creatività
informatica.
Dato l'iniziale disorientamento della classe dovuto all'avvicendarsi di vari insegnanti, si è preferito
svolgere un insegnamento di tipo più teorico, prevalentemente in classe, che solo raramente si è
concluso con la scrittura e l'esecuzione di programmi in linguaggio Pascal in aula informatica.
Verifiche e valutazioni
Sono state svolte verifiche scritte ed orali costituite da domande per valutare la comprensione degli
aspetti fondamentali dei problemi affrontati e degli algoritmi utilizzati per risolverli. In qualche
occasione sono stati assegnati degli esercizi di lettura e modifica di un codice in Pascal o di scrittura
di brevi algoritmi (pseudo-codici).
Contenuti:
Calcolo Numerico e Simulazione (Capitoli 17 e 19 del testo consigliato)
Modulo Matrici e Soluzione di un sistema lineare di n equazioni ed n incognite. (Tempo 10%)
Cenni sulle matrici: matrice nulla, identità, simmetrica, triangolare, operazioni tra matrici (somma,
differenza, prodotto).
Scrittura di un sistema di n equazioni ed n incognite in forma matriciale.
Passaggi fondamentali del metodo di eliminazione di Gauss per la sua soluzione di un sistema di n
equazioni ed n incognite.
Modulo Metodi numerici per trovare le radici di un'equazione (gli zeri di una funzione).
(Tempo 30%)
Metodo di bisezione.
Metodo delle tangenti.
Metodo delle secanti.
Per tutti e tre i metodi si sono affrontati i seguenti aspetti: ipotesi di applicabilità, idea fondamentale
su cui si basa il metodo, algoritmo, precisione/errore e convergenza.
Modulo Probabilità e Frequenza (Tempo 40%)
Cenni di probabilità.
Definizione classica e definizione frequentista.
Legge dei grandi numeri.
Calcolo della probabilità di un evento con approccio frequentista.
Primo esercizio svolto: algoritmo per la verifica della legge dei grandi numeri con una simulazione
numerica del lancio di un dado a sei facce e calcolo della frequenza dell'evento 'esce 6'.
Problema del compleanno: calcolo classico della probabilità e algoritmo per la corrispondente
simulazione numerica per il calcolo della frequenza.
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Distribuzione di Bernoulli.
Problema del Cavaliere di Merè risolto con la distribuzione di Bernoulli.
Secondo esercizio svolto: algoritmo per la simulazione del lancio di una moneta truccata. Confronto
fra valore della probabilità classica e frequenza dell'evento: 'si ottiene k volte 'testa' su n lanci'.
Ripasso delle funzioni ricorsive in Pascal, applicate per il calcolo dei coefficienti binomiali (primo
paragrafo cap. 18).
Passeggiate casuali: formulazione di alcuni problemi e soluzione tramite semplici algoritmi.
Metodo Monte Carlo: cenni e applicazione per il calcolo approssimato di pigreco.
Modulo Integrazione numerica. (Tempo 20%)
Metodo dei rettangoli
Metodo dei trapezi
Metodo delle parabole
Per tutti e tre i metodi si sono affrontati i seguenti aspetti: idea fondamentale su cui si basa il
metodo, cenni sugli algoritmi e applicazione dei metodi a semplici problemi di calcolo integrale.
Il linguaggio di programmazione utilizzato è stato Pascal.
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STORIA
DOCENTE: Raoul Kirchmayr
TESTO ADOTTATO: V. Castronovo, MilleDuemila. Un mondo al plurale, Firenze, La Nuova
Italia, vol. 2 (Il Settecento e l’Ottocento) e vol. 3 (Il Novecento e il Duemila).
ORE SVOLTE: 44
1° quadrimestre: 19 / 2° quadrimestre: 25
Ore da svolgere fino alla fine dell’a. s.: 4
Ore previste dalla programmazione: 66
Ore che saranno presumibilmente svolte alla fine dell’a. s.: 48
PROFILO DELLA CLASSE
Nonostante la classe, durante l’anno precedente, avesse dato prova di poter acquisire i concetti di
fondo del sapere storico, al contrario quest’anno il profilo della classe in relazione alla disciplina
della Storia è stato caratterizzato da difficoltà di fondo nella comprensione dei processi storici e
della ricostruzione dei nessi di causa-effetto, oltre che di quelli, oggettivamente più complessi, di
interrelazione complessa tra i fenomeni. L’attenzione in classe non ha sopperito alle difficoltà
emerse fin dall’inizio dell’anno. Lo studio domestico è stato parziale e discontinuo per molti mesi,
per cui non sono stati possibili né l’acquisizione ragionata e riflessiva dei contenuti né dei
tempestivi recuperi laddove necessari. Solamente negli ultimi tre mesi la classe si è impegnata
maggiormente nello studio, riuscendo a consolidare alcune capacità fondamentali nella scrittura e
nell’argomentazione ordinata.
PROFITTO
Di conseguenza a quanto suesposto, il profitto complessivo della classe può essere considerato
sufficiente, ma solo perché gli obiettivi disciplinari sono stati progressivamente tarati nel corso
dell’anno nell’ottica di una loro riduzione. Pertanto le conoscenze storiche conseguite dalla classe
sono generalmente modeste e, tranne per un gruppo assai minoritario di studenti, tendono ad
superficiali. I più hanno cercato di ovviare alle difficoltà di comprensione mediante uno studio
mnemonico, non in grado di giungere a un’assimilazione profonda degli argomenti. Limiti di natura
espressiva e linguistica (lessico e strutture morfo-sintattiche), oltre all’applicazione non
soddisfacente, sono da ritenersi all’origine delle difficoltà emerse.
FASCE DI PROFITTO
Solo un ristretto gruppo di studenti (1/5) si colloca nella fascia tra discreto e buono, un altro gruppo
(circa metà classe) si attesta sulla piena sufficienza, mentre il resto della classe (circa 1/4) a stento
raggiunge un profitto sufficiente.
CRITICITÀ
Le criticità emerse sono molteplici, e vanno dalla comprensione dei concetti e delle relazioni
storiche, delle dinamiche storiche e dei conflitti, all’analisi dei documenti e alla restituzione in
forma appropriata dei contenuti, tanto oralmente quanto per iscritto. Le criticità hanno rallentato in
modo significativo lo svolgimento delle lezioni, dal momento che si è sovente dovuti ricorrere al
consolidamento dei contenuti e del lessico disciplinare.
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MODULO 1 – Il quadro europeo dalla Restaurazione alle Rivoluzioni del 1848.
OBIETTIVI CONSEGUITI
Saper descrivere i processi politici, analizzandone le cause e le
conseguenze.
Saper collegare il piano politico-ideologico con quello storico.
Saper confrontare le diverse realtà geopolitiche in Europa.
Saper impiegare in modo sufficientemente appropriato il lessico
della storia
Saper riconoscere l’importanza delle rivendicazioni borghesi e
popolari, nel quadro della Restaurazione.
Saper argomentare circa le ragioni ideali dei movimenti
rivoluzionari avversi alle forze reazionarie
CONTENUTI
METODOLOGIA
Le premesse del 1848: dai moti del ’20-’30 alle rivoluzioni del
1848.
Nazioni e nazionalismi.
Le rivoluzioni del 1848: quadro generale.
Il 1848 in Francia, Prussia e Austria.
La Prussia dopo il 1848.
L’unificazione tedesca e suoi effetti.
Lezione frontale, dialogata e discussione
STRUMENTI
Manuale, vol. 2, cap. 9, pp. 281-295; vol. 2, cap. 10, pp. 306317.
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifica formativa in itinere
TEMPI
9 ore
MODULO 2 – Il 1848 in Italia
OBIETTIVI CONSEGUITI
Saper descrivere i processi politici, analizzandone le cause e le
conseguenze.
Saper collegare il piano politico-ideologico con quello storico.
Saper confrontare le diverse realtà geopolitiche in Europa.
Saper riconoscere la specificità della storia italiana rispetto a
quella europea
Saper impiegare in modo sufficientemente appropriato il lessico
della storia
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Saper discutere con sufficiente precisione l’importanza delle
teorie politiche liberali e democratiche per il contesto storico
risorgimentale
CONTENUTI
METODOLOGIA
Il 1848 in Italia e le sue conseguenze.
Democratici e liberali, neoghibellini e neoguelfi nel dibattito
politico italiano del Risorgimento.
Cavour e la II guerra d’indipendenza.
L’impresa dei Mille e la nascita del Regno d’Italia.
L’Italia della Destra Storica.
Dossier di storiografia: il 1848 in Italia; il dibattito politico
risorgimentale.
Lezione frontale, dialogata e discussione
STRUMENTI
Manuale, vol. 2, cap. 10, pp. 318-333; vol. 2, cap. 12, pp. 390417.
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifica scritta + relazione finale sul dossier di storiografia
TEMPI
7 ore (6 ore + 1 ora di verifica)
MODULO 3 – Il quadro storico 1848-1870: l’Europa.
OBIETTIVI CONSEGUITI
Saper descrivere i processi politici, analizzandone le cause e le
conseguenze.
Saper collegare il piano politico-ideologico con quello storico.
Saper confrontare le diverse realtà geopolitiche in Europa.
Saper impiegare in modo sufficientemente appropriato il lessico
della storia
CONTENUTI
Saper rendere conto delle principali linee interpretative del
dibattito storiografico sull’Imperialismo
L’Europa nell’epoca dell’ascesa della borghesia. Le politiche
nazionali di potenza.
L’epoca d’oro dell’Inghilterra vittoriana e l’affermazione dei
liberali.
L’Inghilterra vittoriana: la dialettica tra Gladstone e Disraeli. La
politica inglese in India.
La Germania di Bismarck e l’unificazione tedesca. La politica
interna ed estera di Bismarck.
39
La Francia di Napoleone III. La caduta del II Impero e la Terza
Repubblica.
Il declino dell’Impero asburgico.
La Russia da Nicola I ad Alessandro II.
Gli effetti della prima rivoluzione industriale su economia e
società europee.
Il dibattito storico sull’Imperialismo (dossier, con analisi di testi
storiografici e relazione scritta).
METODOLOGIA
Lezione frontale, dialogata e discussione
STRUMENTI
Manuale, vol. 2, cap. 11, pp. 350-370; cap. 13, pp. 436-445.
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Relazione scritta sui documenti del dossier
TEMPI
6 ore
MODULO 4 – L’età degli imperi.
OBIETTIVI CONSEGUITI
Saper descrivere i processi politici ed economici, analizzandone
le cause e le conseguenze.
Saper collegare il piano politico-ideologico con quello storico.
Saper riconoscere la specificità dei processi politici, economici e
sociali dei paesi extraeuropei.
Saper descrivere i processi di trasformazione dell’economia
industriale, collegandoli con i processi sociali, politici e culturali
e le tendenze imperialistiche nella seconda metà dell’Ottocento.
Saper descrivere i processi i processi sociali, politici e culturali
delle tendenze imperialistiche e il significato di “politica di
potenza” nel quadro della II metà dell’Ottocento
Saper impiegare in modo sufficientemente appropriato il lessico
della storia
CONTENUTI
Saper analizzare e riassumere dei documenti storici
Saper redigere un elaborato (nella forma del saggio breve) con i
documenti del dossier
Gli Stati Uniti prima e dopo la guerra civile
L’America Latina prima e dopo l’indipendenza
Il consolidamento della presenza britannica in India
L’espansione coloniale francese in Africa e in Asia
La penetrazione europea in Cina e le guerre dell’oppio
40
La fine del medioevo giapponese e l’inizio dell’era Meiji.
Le trasformazioni dell’economia europea nella II metà
dell’Ottocento: la II rivoluzione industriale.
La Grande Depressione e le sue conseguenze.
Elementi di storia economica: trasformazioni industriali e crisi
da sovrapproduzione. Sistema di produzione capitalistico e crisi
cicliche.
Elementi di storia sociale: demografia e sviluppo.
L’espansionismo europeo in Africa. L’imperialismo: forme e
interpretazioni. L’imperialismo europeo in Asia. L’espansione
giapponese in Manciuria. L’emigrazione come fenomeno
europeo.
Elementi di storiografia e letture: il dibattito sull’imperialismo.
METODOLOGIA
Lezione frontale, dialogata e discussione
STRUMENTI
Manuale, vol. 2, cap. 11, 370-381; cap. 13, pp. 450-466; cap. 14,
pp. 498-511; cap. 17, pp. 580-597.
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Relazione scritta sui temi del dossier
TEMPI
6 ore
MODULO 5 – Storia d’Italia dalla Destra storica alla crisi di fine secolo.
OBIETTIVI CONSEGUITI
Saper descrivere i processi i processi sociali, politici e culturali
delle tendenze imperialistiche e il significato di “politica di
potenza” nel quadro della II metà dell’Ottocento.
Saper impiegare in modo sufficientemente appropriato il lessico
specifico della storia
Saper comprendere il significato del lavoro come formazione
civile e politica per le masse
Saper analizzare e riassumere dei documenti storici
Saper redigere un elaborato (nella forma del saggio breve) con i
documenti del dossier
Saper individuare gli elementi di continuità storica nella storia
41
nazionale
Saper argomentare circa il ruolo chiave giocato dalle forze
popolari (socialisti e cattolici) nel quadro della storia nazionale
del periodo
Saper argomentare circa il fenomeno dell’emigrazione
CONTENUTI
La Destra storica e i problemi dell’unificazione. Le linee
principali dei governi della Destra storica.
L’età della Sinistra storica. Dalla destra alla sinistra storica. I
governi Depretis. Il trasformismo. Le politiche della Sinistra
storica: protezionismo e colonialismo.
Da Depretis a Crispi. La politica estera italiana tra il 1878 e il
1887. L’autoritarismo di Crispi. Il primo governo Giolitti e lo
scandalo della Banca romana.
Tendenze riformiste ed autoritarie in Italia tra gli anni Ottanta e
Novanta del Novecento. Da Crispi alla crisi di fine secolo. Il
ruolo dei cattolici dal “non expedit” all’Enciclica “Rerum
Novarum”. Il modernismo cattolico e la reazione clericomoderata.
METODOLOGIA
L’emigrazione italiana nelle Americhe (dossier, con lavoro di
analisi su fonti storiche, documentari e storiografia, con
relazione scritta).
Lezione frontale, dialogata e discussione
STRUMENTI
Manuale, vol. 2, cap. 12, pp. 407-414; cap. 16, pp. 550-563.
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifica scritta (simulazione III prova)
TEMPI
6 ore
MODULO 6 – L’Italia dalla crisi di fine secolo alla Prima guerra mondiale.
OBIETTIVI CONSEGUITI
Saper descrivere i processi i processi sociali, politici e culturali
delle tendenze imperialistiche e il significato di “politica di
potenza” nel quadro della II metà dell’Ottocento
CONTENUTI
Dalla crisi di fine secolo alla svolta liberale del 1900. L’età
giolittiana. Lo sviluppo industriale in Italia e le contraddizioni
sociali e politiche del paese. La dialettica interna al socialismo,
tra riformisti e massimalisti. Il rafforzamento dei sindacati. La
42
politica estera di Giolitti: la guerra di Libia nel quadro della crisi
dell’Impero Ottomano. Il problema dei cattolici in Italia: il patto
Gentiloni e le sue conseguenze sui governi liberali di Giolitti.
STRUMENTI
Dossier di storiografia: l’emigrazione italiana tra fine Ottocento
e inizio Novecento.
Lezione frontale, dialogata e discussione; documentari Rai
sull’emigrazione; documentari Rai sulla figura di Giovanni
Gentile
Manuale, vol. 3, cap. 3, pp. 72-89.
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifica scritta (simulazione di III prova)
TEMPI
4 ore
METODOLOGIA
MODULO 7 – La storia d’Europa dalla fine dell’Ottocento alla Prima Guerra Mondiale
OBIETTIVI
Saper descrivere i processi i processi sociali, politici e culturali
delle tendenze imperialistiche e il significato di “politica di
potenza” nel quadro della II metà dell’Ottocento
CONTENUTI
METODOLOGIA
La società di massa. L’organizzazione sociale, del lavoro e il
tempo libero. La funzione crescente della burocrazia nei paesi
industriali e il ruolo dei “colletti bianchi”.
Il quadro europeo durante la belle époque: Francia, Gran
Bretagna e Germania; Austria-Ungheria e Russia. Gli Stati Uniti
e il Giappone.
La Triplice Alleanza e la Triplice Intesa.
Le tendenze imperialistiche delle potenze.
Le aree di attrito: Cina, Africa e Balcani.
Lezione frontale, dialogata e discussione
STRUMENTI
Manuale, vol. 3, cap. 1, pp. 4-24; cap. 2, pp. 40-69.
TIPOLOGIA DI VERIFICA
--
TEMPI
6 ore
43
MODULO 8 – La Prima Guerra Mondiale e le sue conseguenze (da completare).
OBIETTIVI CONSEGUITI
Descrivere i processi i processi sociali, politici e culturali delle
tendenze imperialistiche e il significato di “politica di potenza”
nel quadro della II metà dell’Ottocento
Conoscere le cause dello scoppio della guerra
Conoscere l’andamento della guerra e i suoi esiti
Saper impiegare in modo sufficientemente appropriato il lessico
della storia
Saper argomentare circa l’impatto che avuto l’esperienza bellica
per gli europei di inizio Novecento
Saper argomentare circa il ruolo giocato dai nazionalismi
nell’alimentare le ragioni del conflitto
CONTENUTI
Le cause dello scoppio della guerra. Il 1914 e la mobilitazione di
massa. Il biennio 1915-1916 e i due fronti in Europa. L’Italia
divisa tra interventismo e neutralismo. La propaganda
nazionalista e le ragioni dei pacifisti. L’ingresso dell’Italia nella
Guerra a fianco dell’Intesa.
Il 1917 come anno di svolta. La Rivoluzione d’Ottobre in
Russia.
L’ingresso degli USA nella guerra.
Il disastro di Caporetto e la vittoria.
Elementi di storiografia sulla Prima Guerra Mondiale.
METODOLOGIA
Lezione frontale, dialogata e discussione
STRUMENTI
Manuale, vol. 3, cap. 4, pp. 96-129.
TIPOLOGIA DI VERIFICA
--
TEMPI
7 ore
44
FILOSOFIA
DOCENTE: prof. Raoul Kirchmayr
TESTO: D. Antiseri, G. Reale, Storia della filosofia, Brescia, La Scuola, voll. 2 e 3.
ORE SVOLTE: Ore complessive svolte: 59 / I quadrimestre: 26 ore / II quadrimestre: 33 ore
Ore che si ritiene di poter svolgere alla fine dell’a.s.: 69 (ore complessive previste: 66).
PROFILO DELLA CLASSE
Analogamente a Storia, alla fine della classe 4a il profilo della classe si presentava come più che
sufficiente per poter affrontare con serenità il 5° anno. Ma fin dal primo modulo la classe ha
dimostrato scarsa capacità di assimilazione dei contenuti e difficoltà, talvolta assai rilevanti, nella
restituzione degli stessi. Lo studio domestico è stato parziale e discontinuo sebbene in misura meno
preoccupante che per Storia. L’acquisizione ragionata e riflessiva dei contenuti è stata conseguita
solo da alcuni studenti. Solo negli ultimi mesi gli studenti più in difficoltà sono riusciti a
consolidare alcune capacità fondamentali nella scrittura e nell’argomentazione ordinata.
PROFITTO
Il profitto complessivo della classe è sufficiente, in virtù di una semplificazione decisa degli
argomenti e di un cambio di strumenti didattici impiegati, dal momento che si è fatto ricorso a delle
schede sintetiche, in modo da ovviare allo studio del manuale, viste le difficoltà di analisi e di
comprensione del testo. Le conoscenze filosofiche conseguite dalla classe sono generalmente
modeste, tranne per un gruppo ridotto di studenti che ha dato prova di capacità di assimilazione e
rielaborazione. La maggior parte degli studenti ha fatto ricorso a un apprendimento di tipo
meccanico, allo scopo di superare i problemi di comprensione e così non sono stati in grado di
giungere a un’assimilazione profonda degli argomenti. Limiti di natura espressiva e linguistica
(lessico e strutture morfo-sintattiche), oltre all’applicazione non soddisfacente, sono da ritenersi
all’origine delle difficoltà emerse. I pochi studenti che sono stati in grado di far propri i contenuti
del corso di Filosofia hanno dimostrato capacità di analisi, limitatamente di sintesi e di
collegamento (anche interdisciplinare), oltre che di autonomia di giudizio.
FASCE DI PROFITTO
Solo un ristretto gruppo di studenti (1/5) si colloca nella fascia tra discreto e distinto, un altro
gruppo (circa metà classe) si attesta sulla piena sufficienza, mentre il resto della classe (circa 1/4) a
stento raggiunge un profitto sufficiente.
CRITICITA’
Le criticità, come per Storia, sono molteplici, e in una buona misura dipendono sia dallo studio
discontinuo e superficiale sia da carenze linguistiche precedenti. Esse vanno dalla comprensione dei
concetti e delle relazioni tra concetti alla capacità di collegare le teorie filosofiche al contesto
storico in cui sono state elaborate, alla restituzione in forma appropriata dei contenuti, tanto
oralmente quanto per iscritto, alla grande difficoltà a costruire delle sintesi organiche di quanto
appreso. Le criticità hanno rallentato in modo significativo lo svolgimento delle lezioni, dal
momento che si è sovente dovuti ricorrere al consolidamento dei contenuti e del lessico disciplinare.
A causa di un monte ore ridotto e delle difficoltà manifestate dalla classe, non è stato pressoché
possibile svolgere una didattica centrata sul testo. Anche i due moduli CLIL sono stati ridotti, in
accordo con la docente di L2, poiché la classe è riuscita ad acquisire solo tardi nel corso dell’anno
delle competenze sufficienti nella conoscenza della lingua inglese, oltre alle tecniche di analisi,
rielaborazione e composizione necessarie per poter affrontare dei materiali in lingua originale.
45
MODULO 1. Il pensiero politico liberale e democratico tra 700 e 800.
OBIETTIVI CONSEGUITI
Ricostruire, presentare e discutere i principali concetti filosofici
della tradizione politica liberale e democratica, con riferimento
ai sistemi istituzionali e di governo (sezione interdisciplinare con
storia ed educazione civica).
CONTENUTI
Il pensiero liberale: Locke, Montesquieu e la dottrina della
divisione dei poteri
Gli sviluppi del pensiero liberale: Bentham, Stuart Mill,
Tocqueville e Constant.
Il pensiero democratico: Rousseau e la volontà generale
Il progetto politico e filosofico dell’Illuminismo
Il significato dell’Illuminismo in Kant
Lezione frontale e dialogata + discussioni, analisi e commento
dei testi
Manuale, sezione antologica del manuale, pagine scelte delle
traduzioni italiane delle opere di Locke, Montesquieu, Rousseau,
Kant.
METODOLOGIA
STRUMENTI
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifica scritta
TEMPI
15 ore (14 ore di lezione + 1 ora di verifica)
MODULO 2. Il pensiero illuministico, lo scetticismo humeano e il criticismo kantiano
OBIETTIVI CONSEGUITI
Ricostruire, presentare e discutere i principali concetti filosofici
degli Illuminismi europei nelle loro rispettive specificità.
Saper collegare i modelli filosofici ai contesti storico-culturali.
Comprensione della specificità del criticismo kantiano.
CONTENUTI
I tratti fondamentali dell’Illuminismo inglese e scozzese, di
quello francese, italiano e tedesco.
Hume e la gnoseologia: lo scetticismo.
Gli scritti precritici kantiani, in particolare la Dissertazione del
1770.
Le tre critiche.
Confronti tra il criticismo kantiano e la tradizione metafisica
occidentale
La critica idealistica al criticismo kantiano
Lezione frontale e dialogata + discussioni, analisi e commento
dei testi
Manuale, sezione antologica del manuale, pagine scelte delle
traduzioni italiane delle opere di Kant.
METODOLOGIA
STRUMENTI
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifica scritta
TEMPI
19 ore (18 ore di lezione + 1 ora di verifica)
46
MODULO 3. Il Romanticismo e la filosofia classica tedesca
OBIETTIVI CONSEGUITI
Ricostruire, presentare e discutere i principali concetti filosofici.
Saper collegare modelli filosofici a contesti storico-culturali.
Comprensione dei tratti distintivi del Romanticismo e della
filosofia classica tedesca.
Comprensione generale del pensiero hegeliano.
CONTENUTI
Dalla temperie romantica alla filosofia classica tedesca
L’idealismo di Fichte e Schelling.
Hegel e la filosofia come dialettica e Sapere Assoluto
METODOLOGIA
Lezione frontale e dialogata + discussioni
STRUMENTI
Manuale, vol. 2, cap. sul Romanticismo, su Fichte, Schelling e
sul sistema hegeliano
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifica scritta
TEMPI
18 ore (compresa 1 ora di verifica scritta e 2 ore di recuperi
orali)
MODULO 4. Modelli del sapere nel XIX secolo. La sinistra hegeliana (Feuerbach e Marx),
Schopenhauer, Kierkegaard
OBIETTIVI CONSEGUITI
Ricostruire, presentare e discutere i principali concetti filosofici.
Saper collegare modelli filosofici a contesti storico-culturali.
Comprensione delle linee filosofiche di contrapposizione
all’idealismo
CONTENUTI
La sinistra hegeliana
Feuerbach e l’antropologia religiosa
Marx, la critica dell’economia politica e la filosofia della storia.
Kierkegaard e il primato del singolo.
Schopenhauer e la volontà di vita
METODOLOGIA
STRUMENTI
Lezione frontale e dialogata + discussioni / Analisi e commento
dei testi / Lavori di gruppo ed esercitazioni / Approfondimenti
individuali domestici
Manuale, vol. 3, cap. 1-4
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifica scritta (tipologia B dell’Esame di Stato)
TEMPI
5 ore
47
MODULO 5. Contemporary epistemology, from Popper to Feyerabend (CLIL module)
OBIETTIVI CONSEGUITI
CONTENUTI
METODOLOGIA
STRUMENTI
Ricostruire, presentare e discutere i principali concetti filosofici.
Saper collegare modelli filosofici a contesti storico-culturali.
Saper collegare il discorso della filosofia ai contenuti disciplinari
specifici delle materie scientifiche.
Saper riflettere sulle implicazioni gnoseologico-metodologiche
delle discipline.
Avviamento al pensiero della complessità nella gnoseologia
contemporanea.
Problemi di fondazione della scienza. Popper. Il positivismo
logico.
Linee di epistemologia post-popperiana (Kuhn, Feyerabend).
Lezione frontale e dialogata + discussioni / Analisi e commento
dei testi / Lavori di gruppo ed esercitazioni / Approfondimenti
individuali domestici
Materiali in lingua originale, pagine scelte dalle opere di Popper,
Kuhn e Feyerabend.
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Verifica formativa
TEMPI
6 ore
MODULO 6. History of ideas: society and culture in the age of Positivsm (CLIL module)
OBIETTIVI
CONTENUTI
METODOLOGIA
STRUMENTI
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Ricostruire, presentare e discutere i principali concetti filosofici.
Saper collegare modelli filosofici a contesti storico-culturali.
Saper collegare il discorso della filosofia ai contenuti disciplinari
specifici delle materie scientifiche.
Saper riflettere sulle implicazioni gnoseologico-metodologiche
delle discipline.
Saper collegare i percorsi storici a quelli filosofici, in prospettiva
interdisciplinare.
Positivismo ed evoluzionismo: l’impatto delle idee di Darwin
Scienza e società nel XIX secolo.
Il social-darwinismo e i suoi sviluppi.
Lezione frontale e dialogata + discussioni / Analisi e commento
dei testi / Lavori di gruppo ed esercitazioni / Approfondimenti
individuali domestici
Materiali in lingua originale, risorse on-line, alcune pagine di
letteratura critica scelta in lingua originale.
Verifica formativa
48
DISEGNO E STORIA DELL'ARTE
DOCENTE: ADRIANA TORREGROSSA
TESTO IN ADOZIONE: BONA CASTELLOTTI M., “Nella Storia dell'Arte” Vol. 5. Electa
Scuola.
ORE DI LEZIONE SVOLTE: 60 (da verificare entro la fine dell'anno scolastico)
Modulo 1 (6 ore)
Dal Postimpressionismo al Simbolismo
P. Cezanne:
Giocatori di carte, Montagna di Sainte-Victoire (1887, 1904, 1905,), Le Grandi bagnanti (1895,
1900-05,1898-1905)
V.Van Gogh: I mangiatori di patate; Notte stellata; Campo di grano con corvi;
P. Gauguin: La visione dopo il sermone; Chi siamo da dove veniamo e dove andiamo;
Pellizza da Volpedo: Quarto Stato;
Modulo 2 (6 ore )
Secessioni e Modernità
G. Klimt: Il bacio; pannelli decorativi per l'Università di Vienna.
E. Munch: Il grido; fanciulla malata.
Il Modernismo in architettura: A. Gaudì, “ Sagrada Familia”, Casa Milà
Modulo 3 (12 ore)
Le Avanguardie artistiche del Novecento
Fauves : Matisse, La Danza, La tavola imbandita,
l'Espressionismo in Austria: Egon Schiele, Autoritratto;L'abbraccio;
Il Cubismo: Picasso, Les demoiselles d'Avignon, Natura morta con sedia impagliata; Guernica
Braque, Piano e mandola;
Cubismo analitico e cubismo sintetico
Futurismo: nascita e diffusione del movimento. F. T. Marinetti
U. Boccioni: La città che sale, Forme uniche nella continuità dello spazio.
G. Balla: Dinamismo di un cane
Arte Astratta (6 ore)
L'avanguardia russa:
Suprematismo: K. Malevic, Quadrato nero su fondo bianco; Quadrato bianco su fondo bianco;
Blau Reiter: V. Kandinskij, Primo acquerello astratto;
Esponenti italiani: A. Modigliani: Nudo dagli occhi chiusi;
Modulo 4 ( 12 ore )
L'Arte tra le due guerre
Dada, M. Duchamp Il ready made, Ruota di bicicletta, Fontana, Nudo che scende le scale,
L.H.O.O.Q; Man Ray;
Surrealismo, R. Magritte, Il tradimento delle immagini, La condizione umana.
Dalì, La persistenza della memoria.
La pittura Metafisica, G. De Chirico, Le Muse inquietanti.
Il Realismo americano: E. Hopper;
49
Il movimento Moderno: Mies van der Rohe
Gropius e l'esperienza del Bauhaus
Le Corbusier, Ville Savoye, Unité d'habitation.
F. L. Wright, Casa sulla cascata, Guggenheim Museum
L'Informale Americano: J. Pollock
L'Informale: Fontana, Burri
Piero Manzoni
La Pop Art Americana.
Tendenze contemporanee dagli anni Sessanta a oggi.
Visione del film: “The Artis is present”, documentazione della performance di Marina Abramovich
presso il MOMA di New York
Disegno:
Sviluppo di alcuni progetti iconografici a scelta degli studenti in base al programma svolto.
50
MATERIA : SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
PROF. PAOLO VACCARI
TESTO IN ADOZIONE: NESSUNO
MONTE ORE SVOLTO: N°51
PROFILO GRUPPO CLASSE
La classe è composta da n°13 allievi e da n°10 allieve. La classe nel corso degli anni scolastici
precedenti si è sempre distinta per un buon interesse ed una buona partecipazione. L’ impegno e l’
attenzione sono sempre stati continui, costanti e puntuali. Inoltre il livello delle capacità motorie in
generale e della conoscenza delle attività sportive è buono, poiché molti allievi-e praticano, o hanno
praticato attività sportive anche ad alto livello. Due ragazzi ed una ragazza inoltre aderiscono al
progetto Galileo Atleta. In particolare una parte consistente della classe è apparsa molto interessata
agli aspetti teorici della materia ed ha sempre partecipato attivamente alle lezioni tenute in classe.
Si possono quindi individuare almeno due fasce di profitto. Alla prima appartengono un numero
elevato di allievi-e che hanno ottenuto buoni risultati sia nell’ attività pratica sia nelle verifiche
scritte. Alla seconda fascia un numero più ristretto, caratterizzato da più modeste attitudini e da una
preparazione altrettanto modesta, ma che ha comunque partecipato ottenendo un profitto comunque
soddisfacente.
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’ E
CONTENUTI IN EDUCAZIONE FISICA
- conoscenza organi, strutture e funzioni del corpo umano
- comprensione dei fattori che intervengono nello sviluppo del corpo umano
- conoscenza delle nozioni fondamentali inerenti il movimento
- conoscenza delle dinamiche evolutive dello sviluppo
- conoscenza, sviluppo e allenamento delle capacità motorie
- favorire uno stile di vita salutare ed attivo
- l’attività motoria e sportiva come abitudine di vita
- conoscenza dei fondamentali individuali e di squadra di alcune discipline
- conoscenza delle discipline sportive, dei regolamenti, delle caratteristiche e delle problematiche
- capacità condizionali, coordinative e mobilità articolare adeguatamente sviluppate in relazione alla
tipologia di prestazione che le discipline richiedono
Modulo 1
Il potenziamento fisiologico
Miglioramento delle capacità di tipo condizionabile: forza, resistenza, velocità e mobilità articolare.
Conoscenza e pratica di metodiche di sviluppo della resistenza aerobica e specifica, capacità di
svolgere attività prolungate e continue, od intervallate (corsa continua, andature varie, leggere
forme di allenamento intervallato ed in circuito); di sviluppo della forza nelle sue varie
manifestazioni, in particolare forza resistente e veloce; conoscenza di esercitazioni a carico naturale,
con sovraccarico, esercizi di opposizione e resistenza, utilizzo di attrezzi specifici per la
muscolazione; conoscenza di metodiche per il miglioramento della velocità e della coordinazione
neuro-muscolare e della rapidità (lavori brevi e ripetuti; esercitazioni di preatletica, skip, saltelli e
balzi).
51
Capacità di eseguire movimenti di diversa ampiezza e di compiere azioni motorie nel più breve
tempo possibile; acquisizione dell’automatismo del gesto efficace ed economico, suscettibile di
adattamento a situazioni mutevoli, per migliorare la destrezza.
Modulo 2
La rielaborazione ed il consolidamento degli schemi motori di base
Miglioramento delle capacità di tipo coordinativo: sviluppo della capacità di regolare, dosare e
controllare il movimento, affinamento degli schemi motori precedentemente acquisiti, in rapporto
alle mutate strutture anatomo-funzionali, con attività individuali e di gruppo; conoscenza dei
principi della coordinazione dinamica generale, del controllo dell’equilibrio sia statico che
dinamico, nei rapporti non usuali del corpo nello spazio, nella valutazione delle traiettorie, etc.
Esercitazioni atte a consentire di svolgere il gesto motorio con il massimo rendimento ed il minimo
dispendio energetico, perciò in modo rapido, preciso ed armonico. Il miglioramento di tali capacità
è avvenuto soprattutto attraverso la pratica delle attività sportive.
Modulo 3
La conoscenza e la pratica delle attività sportive
Specialità atletica leggera: tecnica, tattica e problematiche delle gare di corsa, salti e lanci; cenni di
fisica e bio-meccanica. Regole di gioco e conoscenza dei fondamentali di gioco della pallavolo, del
basket, della pallamano e del calcio a 5. Tennis-tavolo, Speed-tennis e Badminton. Attività in
ambiente naturale: campestre, orienteering, etc. Compiti di giuria, organizzazione attività ed
arbitraggio, assistenza reciproca durante le esercitazioni.
TOTALE ORE MODULI 1-2-3 : 25
Modulo 4
Conoscenza dei fondamenti teorici della materia
Argomenti trattati:
-teoria del movimento e metodologia dell’allenamento
-apparato locomotore: apparato scheletrico, apparato articolare, sistema muscolare, cenni sul
sistema nervoso ed apparati cardio-circolatorio e cardio-respiratorio
-le fonti di energia per la contrazione muscolare
-le capacità condizionali: forza, resistenza, velocità e rapidità, mobilità articolare
-le capacità coordinative generali: l’apprendimento motorio, la capacità di controllo, la capacità di
adattamento e trasformazione
-le capacità coordinative speciali: combinazione e accoppiamento, differenziazione, reazione,
equilibrio, orientamento, ritmo, anticipazione motoria, etc.
-le capacità senso-percettive
-gli schemi motori di base
-benefici dell’attività fisica e conseguenze dovute alla scarsa attività motoria
-i paramorfismi
-norme di igiene e comportamento ai fini della tutela della salute e della prevenzione degli infortuni
-il doping nello sport
-cenni sull’ alimentazione e sugli integratori alimentari
-meccanica del movimento e tecnica dell’educazione fisica
52
-traumi nella pratica sportiva
TOTALE ORE MODULO 4 : 26
ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI
Buona è stata la partecipazione della classe all’attività sportiva scolastica, organizzata all’interno
dell’Istituto (Progetto Perseus), mentre alcuni allievi hanno partecipato alle fasi Provinciali dei
Campionati Studenteschi (Progetto Galileo Atleta).
METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI DI LAVORO IN EDUCAZIONE FISICA
Lo sviluppo delle capacità condizionali è avvenuto tenendo sempre in considerazione il principio
della gradualità del carico e della progressività dell’impegno fisiologico. I carichi di lavoro ed i
tempi di recupero sono stati adeguati alle necessità del caso e scrupolosamente controllati.
Per le capacità di tipo coordinativo si è passati da abilità precedentemente acquisite
all’apprendimento di capacità più complesse e specifiche, tenendo ovviamente presente il
progressivo grado di difficoltà e di impegno.
La conoscenza dei fondamentali individuali e collettivi degli sport di squadra e delle tecniche delle
altre discipline, inserite nel programma, è avvenuta prevalentemente attraverso un approccio di tipo
globale iniziale, per passare in un secondo tempo ad un insegnamento di tipo analitico.
Nella classe raramente è stato possibile svolgere contemporaneamente attività diversificate, poiché
gli allievi non sempre hanno dimostrato disponibilità, senso di responsabilità ed autonomia.
Si è cercato di formare gruppi di lavoro per operare privilegiando e sviluppando determinate
capacità e conoscenze.
Gli aspetti teorici della disciplina sono stati trattati cercando di coinvolgere e motivare gli allievi,
facendo continuamente riferimento al loro vissuto personale, invitandoli a riflessioni su temi ed
argomenti che interessano l’attività motoria in generale ed il mondo dello sport e soprattutto, in
stretto collegamento con l’attività pratica svolta. Solamente una parte della classe ha dimostrato un
certo interesse ed ha partecipato attivamente.
La preparazione teorica è avvenuta prevalentemente attraverso lezioni frontali ed interattive.
USO DI SPAZI, MEZZI,…
Le lezioni pratiche si sono svolte nelle due palestre dell’Istituto.
Molto utilizzato è stato il magazzino della palestra maschile e la nuova piccola palestra, soprattutto
per svolgere attività diversificate e per la pratica del tennis-tavolo.
La preparazione teorica è avvenuta utilizzando come supporto materiale didattico proveniente dai
seguenti libri di testo:
- MANUALE DI EDUCAZIONE FISICA Zanichelli,
- LE BASI TECNICO SCIENTIFICHE DELL’EDUCAZIONE FISICA Il Capitello
- PRATICAMENTE SPORT D’Anna.
- CORPO LIBERO Marietti
TEMPI
Nel corso del primo quadrimestre le attività sono state indirizzate soprattutto al miglioramento delle
qualità fisiche di base e delle capacità coordinative, attraverso lo sviluppo e la conoscenza della
pratica sportiva. Nel secondo quadrimestre è stata privilegiata l’attività sportiva in generale. Il
programma teorico della materia è stato svolto in classe in modo regolare e costante.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione tengono conto dei risultati che derivano da prestazioni fornite, dalle capacità
di apprendimento, dal metodo di lavoro (dati oggettivi) e dati che provengono dallo studio della
53
personalità dell’allievo cioè dalla motivazione, dall’interesse, dalla partecipazione, dall’impegno,
dalla collaborazione, dalla disponibilità al dialogo educativo e dall’apporto e contributo fornito (dati
soggettivi).
La valutazione delle capacità motorie è avvenuta attraverso la misurazione della capacità
condizionali e delle capacità di tipo coordinativo. Le prestazioni degli allievi hanno rappresentato la
sintesi e la verifica del lavoro svolto ed hanno indicato l’eventuale miglioramento e
perfezionamento di determinate capacità; l’acquisizione di nuove abilità, quindi il livello di
preparazione raggiunto rispetto alla situazione di partenza.
La valutazione del metodo di lavoro consisteva nella verifica di alcuni aspetti quali:
il raggiungimento da parte dell’allievo di una buona autonomia, la capacità di organizzare il lavoro
richiesto o dirigere attività, la capacità di concentrazione ed attenzione che influiscono sui tempi di
apprendimento, la presa di coscienza delle proprie capacità e dei propri mezzi, l’essere in grado di
assumere compiti di arbitraggio e di fornire assistenza diretta ed indiretta e collaborare attivamente
con l’insegnante ed i compagni.
La valutazione degli aspetti teorici della materia è avvenuta attraverso verifiche scritte ed alla
trattazione di un argomento specifico, scelto liberamente dagli allievi, attinente al programma. Gli
allievi inoltre hanno dovuto dimostrare di essere entrati in possesso di un determinato bagaglio
culturale ed aver acquisito un linguaggio tecnico specifico, caratteristico della materia.
ALLEGATI
Si allegano alcuni esempi di verifiche.
VERIFICA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
NOME
CLASSE
COGNOME
DATA
1 QUALI SONO I FATTORI CHE DETERMINANO LA FORZA
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2 QUALI CRITERI E ATTREZZI SI UTILIZZANO PER ALLENARE LA FORZA IN
GENERE
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3 COME SI ALLENA LA FORZA ESPLOSIVA
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54
4
DIFFERENZA TRA CONTRAZIONE ISOTONICA DINAMICA E CONTRZIONE
ISOMETRICA
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5 METODICHE DI ALLENAMENTO PER MIGLIORARE LA RESISTENZA AEROBICA
E SPECIFICA
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6 COSA SI INTENDE PER ENDURANCE E STEADY-STATE
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7 QUALI SONO I FATTORI CHE DETERMINANO LA VELOCITA’
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8 QUALI SONO LE COMPONENTI DELLA VELOCITA’
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9 COSA SI INTENDE PER MOBILITA’ ARTICOLARE E QUALI SONO LE
METODICHE DI ALLENAMENTO
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10 QUALI SONO LE CAPACITA’ COORDINATIVE SPECIALI
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55
VERIFICA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
NOME
CLASSE
COGNOME
DATA
11 COSA SI INTENDE PER DOPING
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12 QUALI SONO LE CLASSI DI SOSTANZE VIETATE E LE PRATICHE VIETATE
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13 QUALI SONO LE CLASSI DI SOSTANZE VIETATE IN DETERMINATE
CONDIZIONI
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14 QUALI SONO GLI EFFETTI RICERCATI E COLLATERALI DELLE SOSTANZE AD
AZIONE STIMOLANTE
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15 QUALI SONO GLI EFFETTI RICERCATI E COLLATERALI DELLE SOSTANZE AD
AZIONE ANABOLIZZANTE
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16 COSA SI INTENDE E COME VIENE PRATICATO IL DOPING EMATICO
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17 QUALI SONO LE SOSTANZE NON SOGGETTE A RESTRIZIONE D’USO
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18 COSA SONO E QUALE FUNZIONE HANNO I BETABLOCCANTI
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19 QUALE FUNZIONE HANNO LE SOSTANZE AD AZIONE DIURETICA
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20 QUALE FUNZIONE HANNO LA CREATINA E LA CARNITINA
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VERIFICA DI SCIENZE MOTORIE
NOME
COGNOME
CLASSE
DATA
1 DA CHE COSA DIPENDONO LE CAPACITA’ CONDIZIONALI E COORDINATIVE
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…………………………………………………………………………………………………………
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2 ESEMPI DI PRESTAZIONI DI TIPO AEROBICO, ANAEROBICO LATTACIDO E
ANAEROBICO ALATTACIDO
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…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
3 CARATTERISTICHE DELLE FIBRE MUSCOLARI BIANCHE E ROSSE
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…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
4 CHE COSA SI INTENDE PER FORZA ASSOLUTA O MASSIMALE E RELATIVA
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…………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………....
5 CHE COSA SI INTENDE PER FARTLEK E CIRCUIT-TRAINING
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…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
6 CHE COSA SONO L’ ATP ED IL CP
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…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
7 CHE COSA SI INTENDE PER CAPILLARIZZAZIONE
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…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
8 CHE COSA SI INTENDE PER TEMPO DI REAZIONE
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
9 QUALI SONO I METODI PER ALLENARE LA MOBILITA’ ARTICOLARE
…………………………………………………………………………………………………………
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…………………………………………………………………………………………………………
10 QUALI SONO SONO LE CAPACITA’ SENSO-PERCETTIVE
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58
IRC Insegnamento religione cattolica
Mariagrazia Nicolari
S.Bocchini , 175 Schede Tematiche, EDB scuola
Ore: 30
Profilo del gruppo classe
Attualmente gli avvalentesi dell'insegnamento della religione cattolica sono dodici alunni, che a
partire dalla classe prima hanno costituito il gruppo che ha partecipato con continuità e impegno
all'attività didattica proposta. Gli alunni si sono distinti per l'interesse e la disponibilità al dialogo
educativo, la curiosità e il desiderio di approfondimento critico dei contenuti presi in esame. Il
comportamento è sempre stato corretto e collaborativo, così pure il dialogo con le famiglie.
Programma svolto
L'insegnamento della religione cattolica è stato svolto in conformità alle finalità della scuola e nel
rispetto dei diversi orientamenti degli alunni, secondo un profilo antropologico della rivelazione
biblica, aperto al confronto con i differenti sistemi di significato e in dialogo con le altre visioni
religiose, al fine di stimolare la ricerca personale degli alunni.
La programmazione è stata articolata su quattro moduli:
I Quadrimestre (ore 12)
1. La ricerca di Dio.
Le diverse prospettive antropologica, filosofica e teologica sul mistero di Dio.
Il pensiero umano e religioso di fronte alla morte.
2. Fede e ragione.
Le ragioni del credere e la critica non credente.
Le diverse forme del conoscere. La conoscenza di Dio secondo la Bibbia.
II Quadrimestre (ore 18)
3. Scienza e religione
Il caso Galilei. Conoscenza scientifica e conoscenza teologica.
La ricerca della verità.
4. Immagini di Dio e il volto del Dio biblico.
Cultura e spiritualità. Gesù Cristo rivelazione di Dio, un Dio a servizio dell'uomo.
Vivere la solidarietà. Papa Francesco e le scelte a servizio dei poveri.
Competenze
Gli alunni conoscono le diverse prospettive antropologica, filosofica, teologica nella ricerca sul
mistero di Dio e si confrontano con le obiezioni della critica non credente e la visione cristiana
utilizzando le fonti della rivelazione ebraio-cristiana.
Abilità
Si interrogano sulla condizione umana tra limiti materiali e ricerca di trascendenza.
Sostengono consapevolmente le proprie scelte di vita, personali e professionali.
Impostano la riflessione su Dio nelle dimensioni storica, filosofica e teologica.
Riconoscono la diversità dell'approccio scientifico e religioso al problema della ricerca della verità.
Conoscenze
La presenza della religione nella storia dell'umanità come fenomeno universale.
La presenza della religione nella società contempoanea in un contesto di pluralismo culturale e
religioso, nella prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio del diritto alla libertà
religiosa.
59
Approfondimento critico sulle questioni di senso più rilevanti.
La questione su Dio e il rapporto fede – ragione in riferimento alla storia del pensiero filosofico e al
progresso scientifico-tecnologico.
Metodologie didattiche
Partendo dalla vita concreta dei giovani e dalle loro domande, nel pieno rispetto delle loro esigenze
e della loro età, l'insegnamento è stato offerto a tutti in forma tale da essere oggetto di studio, anche
per chi è in ricerca o per chi non crede. E' stata privilegiata la rifflessione razionale sulla realtà
religiosa, puntando sull'essenzialità dei contenuti. E' stato dato ampio spazio al dialogo educativo
per promuovere le capacità comunicative e la rielaborazione critica da parte degli allievi sui temi
trattati.
60
Il Consiglio di classe ha scelto la tipologia B quale simulazione della terza prova
in quanto questa risulta l a più confacente al fine della miglior espressione delle
competenze e abilità da parte degli studenti .
Seguono le simulazioni proposte:
Simulazione
TERZA
PROVA
Classe 5ª D
DISCIPLINA: Storia
Cognome e nome_________________________________________
1) Gli anni in cui Agostino Depretis portò la Sinistra storica al governo (1876-1887) si
caratterizzarono per la nascita di un blocco sociale che influì in grande misura sul processo di
sviluppo del paese. Chiarisci da quali forze è formato questo blocco sociale e quale ruolo esso ha
avuto in quel periodo.
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2) Con i governi della Sinistra storica l’Italia avvia una politica coloniale in Africa che culmina
con i due scacchi di Dogali (1887) e di Adua (1896). Spiega per quali ragioni i governi Depretis e
Crispi intesero lanciare il paese nell’avventura coloniale.
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3) Con l’uscita di scena di Crispi, nel 1896, l’Italia si trova ad affrontare un difficile periodo di
transizione, noto come “crisi di fine secolo” (1896-1900). Spiega quali ragioni causano la crisi e
come essa si risolve.
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Liceo Scientifico “G. Galilei”
A.S.2014/15
Classe 5D
DATA:____________
NOME:____________________
TERZA PROVA : INGLESE
Answer the following questions in no more than7 lines )
1. Introduce, contextualize and comment the extract from ”To the lighthouse” you read.
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2. “Heart of darkness” is the first example of experimental novel: a new narrative technique
is used in order to present a new point of view on colonialism. Substantiate.
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3.The extract from “ Ulysses” known as “ Molly’s Monologue” is often used in order to show
the features of stream of consciousness novels. Give reason for this choice.
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Simulazione TERZA
PROVA
Classe 5ª D
DISCIPLINA: INFORMATICA
Cognome e nome_________________________________________
1) Spiega cosa significa verificare con una simulazione numerica la legge dei grandi numeri e
utilizza l'esempio del lancio di un dado per argomentare la tua risposta.
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2) Per risolvere quale tipo di problema del calcolo della probabilità si applica la distribuzione di
Bernoulli? Descrivine l'applicazione con un esempio.
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3) A cosa serve e in che cosa consiste il metodo di Newton-Raphson o metodo delle tangenti?
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Simulazione
TERZA
PROVA
Classe 5ª D
DISCIPLINA: SCIENZE
Cognome e n ome:
______________________________________________
1) La catena di trasporto degli elettroni nei vegetali differisce per molti aspetti da quella degli
eterotrofi aerobi: qual è la differenza più importante? Motiva opportunamente la tua risposta.
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2) Spiega cosa sono gli enantiomeri e quale interazione hanno con la luce polarizzata.
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3) Evidenzia le differenze tra il vulcanesimo delle dorsali oceaniche e il vulcanesimo degli archi
insulari.
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65
Liceo Scientifico “G. Galilei”
A.S.2014/15
Classe 5D
DATA:____________
NOME:____________________
TERZA PROVA : INGLESE
Answer the following questions in no more than seven lines
1.Report here in short the main facts and cultural events that influenced the Age of Anxiety
in Great Britain
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2.Summarize the results of the analysis of the extract from “Farewell to arms” by E.
Hemingway
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3.Studying the history of literature of 19th and 20th century you had the occasion to consider
the relation between man and science. Try to outline the figure of the scientist as it has been
introduced by various artists.
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66
Simulazione
TERZA
PROVA
Classe 5ª D
DISCIPLINA: FILOSOFIA
Cognome e nome_________________________________________
1) Quali sono i tre momenti della dialettica in Fichte?
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2) Come si configura la dialettica tra Spirito e Natura in Schelling?
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3) In che senso Hegel definisce la dialettica come “superamento”?
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SIMULAZIONE TERZA PROVA
CLASSE VD
DISCIPLINA: Disegno e Storia dell'Arte
Nome e cognome………………………………………………………………
1) Fornisci i dati richiesti
a. Autore....................................................................
b. Titolo.....................................................................
c. Struttura edilizia.....................................................
d. Datazione...............................................................
Disegno: Prova a tracciare lo schema grafico dell'edificio
68
2) Individua autore e titolo e spiega come viene utilizzato l'oggetto in quest'opera.
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………… .…………
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………….……
69
3) “Io amo la Bretagna. Vi trovo il selvaggio, il primitivo”; “La civiltà se ne va a poco a poco da
me. Comincio a pensare con semplicità, a non avere che poco odio per il mio prossimo, anzi ad
amarlo. Ho tutte le gioie della vita libera, animale e umana. Sfuggo al fittizio, entro nella Natura”.
Spiega il significato di queste due affermazioni di Paul Gauguin, riferendoti alla personalità e alle
vicende personali dell'artista (max 8 righe)
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70
5D
FISICA
18 Maggio 2015
Nome e Cognome______________________________________
QUESITO 1
Rappresentare un circuito con tre resistenze R1, R2 ed R3 in serie e due resistenze R4 ed R5 in
parallelo; il parallelo sia in serie con R1, R2 ed R3. Le cinque resistenze sono uguali fra loro e
valgono R. Il circuito è alimentato da un generatore che eroga una d.d.p. di ΔV Volt.
a) Quanto vale la resistenza
equivalente del circuito?
b) Quanto vale l’intensità di corrente i
del circuito?
c) Quanto vale l’intensità di corrente in
ciascun ramo del parallelo?
d) Quanto vale la d.d.p. ai capi di
ciascuna resistenza?
Rappresenta qui il circuito:
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QUESITO 2
Dalla forza tra due fili rettilinei paralleli indefiniti percorsi da corrente si ricavi la legge di BiotSavart.
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71
QUESITO 3
Quali sono gli effetti di un campo magnetico su un filo conduttore percorso da corrente?
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