19 TRA (PARENTESI L’ALIMENTAZIONE C hi è vegetariano o vegano per ragioni etiche, per qualsiasi motivo si rifiuta di uccidere animali. Ma quando in casa ci sono anche cani e gatti che fare? Loro non sono vegetariani. Men che meno vegani. Eppure c’è chi sceglie di non più dar loro carne da mangiare. “Un errore gravissimo! - tuona il veterinario Stefano Boltri -. Ma scherziamo? Il cane, ma soprattutto il gatto, sono carnivori per natura. E contro la natura non si deve andare”. Ma la schiera di quanti scelgono di non più infilare la bistecca nel piatto di Fido s’infoltisce. Basta fare un giro su internet per capire la vastità del fenomeno. Numerosissimi i siti che danno consigli. Altrettante le ricerche che testimoniano quanto sia più sano, per un cane o un gatto, mangiare “verde”. “Una parte di vegetali si “UN ERRORE BANDIRE LA CARNE DAL PIATTO DEI PET DOMESTICI” I FANS DEL VEGAN Vegetariani e vegani impongono ai loro animali la stessa dieta trova comunque nei mangimi, soprattutto per fornire la fibra necessaria a far funzionare l’intestino - riprende Boltri -. Ma da qui a dargli solo vegetali ce ne corre. E mica perché ogni tanto li vediamo mangiare l’erba significa che davanti a un piatto di carne volterebbero il naso”. Eppure, i sostenitori dell’alimentazione vegana per i pet assicurano che così facendo si possono evitare i potenziali effetti deleteri di molti cibi industriali a base di carne e sottolineano i vantaggi per la salute e il temperamento dell’animale. E allora, ecco un esempio di dieta giornaliera. Colazione, mattina o mezzogiorno, a base di cereali integrali tipo muesli, frumento macinato grosso, zuppa di fiocchi d'avena o un altro cereale. La cena, pomeriggio o sera: proteine vegetali, lenticchie cotte o altri legumi, fagiolini cotti. Ma anche verdura, grattugiata o tagliata, cotta e/o cruda, frutta, fresca o secca, pane integrale, sandwich con lievito di birra e pane dolce. libriecinema Io & Marley È l’esperienza di un giornalista americano con il labrador Marley. Negli Usa ha venduto 3 milioni di copie. Ne è stato tratto anche un film Hachiko Un film, interpretato da Richard Gere, basato sulla storia vera del bellissimo rapporto tra il cane giapponese Hachiko e il suo padrone L’uomo che sussurrava ai cavalli Pierre Rusconi Lara Filippini Per lui le sue caprette tibetane non hanno più segreti. Ne ha capito il modo di vivere, i gusti, le preferenze e le antipatie Da quindici anni si prende cura dei suoi tre amati asini: Queen, Twinnie e Dorce. Li definisce testoni, ma intelligentissimi Il romanzo, scritto da Nicholas Evans, racconta la storia di una donna, sua figlia, il suo cavallo e un “horse whisperer”. È stato prodotto pure un film Immagini prese da una pubblicità “Cesar” LOPSICOLOGO S e in natura chi è più grosso ha la meglio sul piccolo - non sempre, però, e lo vedremo più avanti - tra le mura domestiche funziona così. Tutto cambia quando due specie differenti convivono e condividono gli spazi. Certo, occorre che questi siano ampi abbastanza per far sì che tutti i quattrozampe di casa trovino il loro posto e si possano appartare a piacimento, come spiega l’etologa nell’articolo sotto. Complice l’addomesticamento, alcune inimicizie storiche come quella tra cane e gatto, ma anche gatto e topo, leone e antilope, furetto e coniglio, coniglio e porcellino d’India - si trasformano in stupefacenti sodalizi, altrimenti impossibili. Alcuni di questi hanno per protagonisti anche grossi predatori che si fanno intenerire da cuccioli di gatto, cerbiatti o coniglietti. “Le inimicizie storiche spesso possono essere beffate dall’imprinting”, nota Gianni Tadolini, psicologo specializza- Alcuni di questi sodalizi hanno per protagonisti grossi predatori che si fanno intenerire to nella relazione uomo-animale. E basta dare un’occhiata a YouTube, ad esempio, per imbattersi in migliaia di filmati che confermano questa tesi. Il gatto che adotta l’anatroccolo o il topo, l’orango che si innamora della micina e l’accudisce come fosse il suo bebè. Ma queste sono altre (tenerissime) storie. Tornando alla nostra realtà, più semplicemente alle prese con la convivenza tra cane e gatto, ricordiamoci sempre di essere Gianni Tadolini spiega cosa scatta nella mente delle bestiole che, eccezionalmente, condividono la casa “LE INIMICIZIE STORICHE BEFFATE DALL’IMPRINTING” vigili, soprattutto i primi tempi. Indispensabile per mantenere in equilibrio esigenze, bisogni e pretese di tutte le bestiole coinvolte. Tuttavia, è “sano” insistere nel far coabitare specie diverse che altrimenti in natura non si sognerebbero certo di condividere alcunché? Forse è questione di equilibrio. “Anche di carattere - nota Tadolini -. Gli animali, proprio come noi, non sono tutti uguali, hanno la loro individualità”. Amare gli animali significa proprio fare di tutto per rendergli la vita il più serena possibile. Partendo dagli spazi, certo, ma “Per il loro bene sono molto importanti spazi sufficienti per muoversi e correre” pure dedicando loro sufficiente tempo e attenzioni, che variano da animale ad animale. Se con un gatto bastano croccantini e coccole, con un cane occorre mettere in conto almeno un paio di passeggiate giornaliere. “Non solo per consentirgli di fare i suoi bisogni, ma anche per farlo socializzare, correre, giocare all’aria aperta e stancarsi”, ricorda Tadolini. Preoc- cupazione che, in realtà, non tutti i proprietari di animali hanno. Se pensiamo che quasi in una famiglia svizzera su due vive un quattrozampe domestico - mezzo milione di cani, un milione e mezzo di gatti, schiere di uccelli e piccoli animali - a volte ci si chiede se tutti vivono in modo dignitoso. “Per il l o ro L’ETOLOGO “UNA CONVIVENZA TRA SPECIE DIVERSE È FATTIBILE SOLO SE...” “S ono appena stata da una signora che ha da poco adottato un cane adulto, preso da un rifugio, e a casa ha già tre gatti piuttosto anziani. Mi ha chiamata disperata perché la convivenza non s’è rivelata facile come sperava”. Alessia Delucca, comportamentalista e diplomata nella psicologia del cane, conosce a menadito i problemi di compatibilità tra specie diverse. Le richieste di aiuto più frequenti riguardano, appunto, la gestione casalinga di cani e gatti, ma anche di conigli e porcellini d’India. “Ci vuole molta pazienza - dice -, non pretendere di ottenere subito i risultati sperati, ma ci si può riuscire”. Le difficoltà maggiori ovviamente si incontrano quando gli animali sono adulti. “Se, prendendo ancora il caso della signora, avesse portato a casa un cucciolo di cane molto probabilmente la situazione sarebbe stata più semplice. Con gli animali-baby è tutto più facile, alcune caratteristiche tipiche della specie o del carattere non sono ancora completamente sviluppate, l’animale risulta quindi molto più malleabile”. Tuttavia, come detto, un modo lo si trova. Anche se il nuovo inquilino non è più un bebè. “Se le bestiole in questione sono un gatto e un cane è meglio lavorare su quest’ultimo - riprende Delucca -. Soprattutto, evitando che sviluppi comportamenti predatori e controllando le reazioni”. Ma non solo. Anche gli spazi della casa rivestono enorme importanza. “Sono necessarie delle aree in cui il gatto può rifugiarsi, isolarsi e non essere disturbato da nessuno - sottolinea l’etologa -. Altrimenti, se la convivenza è ridotta a pochi vani, senza uno sfogo, anche benessere sono importantissimi spazi sufficienti per muoversi, ispezionare e correre”, ribadisce Tadolini. A contribuire all’esagerata accoglienza di animali nelle nostre case, anche mille aggeggi, attrezzi e gadget che ci permettono quasi di “dimenticarne” le esigenze. Un esempio? Il wc a domicilio. Sì, esiste il wc per cani di piccola taglia. Si chiama Pet Loo, l’ha ideato una giovane veterinaria, è in vendita da Pet Jungle (www.petjungle.ch) e da Blue Bone (www.bluebone.ch). Un segnale di quanto poco rispettiamo i loro bisogni. In tutti i sensi. STRANE ALLEANZE A volte la natura riserva notevoli sorprese. In questo caso tra gatto e topo all’esterno va molto bene , si va incontro a guai”. Già, è un po’ come per noi umani, se non sopportiamo qualcuno tenderemo a starci lontano. Ovviamente, l’ideale sarebbe poter contare sui consigli di un esperto, che spieghi il comportamento ideale. “Un errrore è mettersi a gridare contro uno o l’altro animale - spiega Delucca -. Piuttosto, con la tecnica dei piccoli passi, cercare di insegnare al cane dei comportamenti antipredatori, a controllare gli impulsi e a mantenere le distanze. Per questo esistono delle particolari tecniche di controcondizionamento. Ma serve pazienza, da un giorno all’altro non si ottiene nulla”. Insomma, con impegno, perseveranza e affetto si può riuscire a creare un sano equilibrio per una convivenza senza troppi scontri. Qualcuno, però, mettetecelo in conto. La marcia dei pinguini Film-documentario che racconta la drammatica marcia annuale per la riproduzione dei pinguini nelle regioni antartiche Free Willy L’incredibile storia d’amicizia tra un bambino e un’orca in cattività dopo essere stata catturata e separata dai suoi genitori Un poliziotto a 4 zampe È la storia di un dectetive di polizia e del suo cane poliziotto Jerry Lee. Ne combineranno di tutti i colori Beethoven Una commedia ideale per grandi e piccini. Il protagonista è Beethoven, un cane di San Bernardo: grosso, invadente e... molto puzzolente