“LE INIMICIZIE STORICHE BEFFATE DALL`IMPRINTING”

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TRA
(PARENTESI
L’ALIMENTAZIONE
C
hi è vegetariano o vegano
per ragioni etiche, per
qualsiasi motivo si rifiuta
di uccidere animali. Ma quando
in casa ci sono anche cani e gatti
che fare? Loro non sono vegetariani. Men che meno vegani. Eppure c’è chi sceglie di non più dar
loro carne da mangiare. “Un errore gravissimo! - tuona il veterinario Stefano Boltri -. Ma scherziamo? Il cane, ma soprattutto il
gatto, sono carnivori per natura.
E contro la natura non si deve andare”.
Ma la schiera di quanti scelgono
di non più infilare la bistecca nel
piatto di Fido s’infoltisce. Basta
fare un giro su internet per capire
la vastità del fenomeno. Numerosissimi i siti che danno consigli.
Altrettante le ricerche che testimoniano quanto sia più sano, per
un cane o un gatto, mangiare
“verde”. “Una parte di vegetali si
“UN ERRORE BANDIRE
LA CARNE DAL PIATTO
DEI PET DOMESTICI”
I FANS DEL VEGAN
Vegetariani e vegani impongono
ai loro animali la stessa dieta
trova comunque nei mangimi,
soprattutto per fornire la fibra necessaria a far funzionare l’intestino - riprende Boltri -. Ma da qui a
dargli solo vegetali ce ne corre. E
mica perché ogni tanto li vediamo mangiare l’erba significa che
davanti a un piatto di carne volterebbero il naso”.
Eppure, i sostenitori dell’alimentazione vegana per i pet assicurano che così facendo si possono
evitare i potenziali effetti deleteri di molti cibi
industriali a base di carne e sottolineano i vantaggi per la salute e il
temperamento dell’animale.
E allora, ecco un esempio di dieta giornaliera.
Colazione, mattina o
mezzogiorno, a base di
cereali integrali tipo
muesli, frumento macinato grosso, zuppa di fiocchi
d'avena o un altro cereale. La
cena, pomeriggio o sera: proteine
vegetali, lenticchie cotte o altri legumi, fagiolini cotti. Ma anche
verdura, grattugiata o tagliata,
cotta e/o cruda, frutta, fresca o
secca, pane integrale, sandwich
con lievito di birra e pane dolce.
libriecinema
Io & Marley
È l’esperienza di un
giornalista americano con il
labrador Marley. Negli Usa
ha venduto 3 milioni di
copie. Ne è stato tratto
anche un film
Hachiko
Un film, interpretato da
Richard Gere, basato sulla
storia vera del bellissimo
rapporto tra il cane
giapponese Hachiko
e il suo padrone
L’uomo che
sussurrava ai cavalli
Pierre
Rusconi
Lara
Filippini
Per lui le sue caprette
tibetane non hanno
più segreti. Ne ha
capito il modo di
vivere, i gusti, le
preferenze
e le antipatie
Da quindici anni si
prende cura dei suoi
tre amati asini:
Queen, Twinnie e
Dorce. Li definisce
testoni, ma
intelligentissimi
Il romanzo, scritto da
Nicholas Evans, racconta la
storia di una donna, sua
figlia, il suo cavallo e un
“horse whisperer”. È stato
prodotto pure un film
Immagini prese da una pubblicità “Cesar”
LOPSICOLOGO
S
e in natura chi è più
grosso ha la meglio
sul piccolo - non sempre, però, e lo vedremo
più avanti - tra le mura
domestiche funziona così. Tutto cambia quando due specie
differenti convivono e condividono gli spazi. Certo, occorre
che questi siano ampi abbastanza per far sì che tutti i quattrozampe di casa trovino il loro
posto e si possano appartare a
piacimento, come spiega l’etologa nell’articolo sotto.
Complice l’addomesticamento,
alcune inimicizie storiche come quella tra cane e gatto,
ma anche gatto e topo, leone e
antilope, furetto e coniglio, coniglio e porcellino d’India - si
trasformano in stupefacenti sodalizi, altrimenti impossibili.
Alcuni di questi hanno per protagonisti anche grossi predatori
che si fanno intenerire da cuccioli di gatto, cerbiatti o coniglietti. “Le inimicizie storiche
spesso possono essere beffate
dall’imprinting”, nota Gianni
Tadolini, psicologo specializza-
Alcuni di questi
sodalizi hanno per
protagonisti grossi
predatori che si
fanno intenerire
to nella relazione uomo-animale. E basta dare un’occhiata
a YouTube, ad esempio, per imbattersi in migliaia di filmati
che confermano questa tesi. Il
gatto che adotta l’anatroccolo o
il topo, l’orango che si innamora della micina e l’accudisce
come fosse il suo bebè. Ma queste sono altre (tenerissime) storie.
Tornando alla nostra realtà, più
semplicemente alle prese con
la convivenza tra cane e gatto,
ricordiamoci sempre di essere
Gianni Tadolini spiega cosa scatta nella mente delle bestiole che, eccezionalmente, condividono la casa
“LE INIMICIZIE STORICHE
BEFFATE DALL’IMPRINTING”
vigili, soprattutto i primi tempi.
Indispensabile per mantenere
in equilibrio esigenze, bisogni e
pretese di tutte le bestiole coinvolte.
Tuttavia, è “sano” insistere nel
far coabitare specie diverse che
altrimenti in natura non si sognerebbero certo di condividere alcunché? Forse è questione
di equilibrio. “Anche di carattere - nota Tadolini -. Gli animali,
proprio come noi, non sono
tutti uguali, hanno la loro individualità”.
Amare gli animali significa proprio fare di tutto per rendergli
la vita il più serena possibile.
Partendo dagli spazi, certo, ma
“Per il loro bene
sono molto
importanti spazi
sufficienti per
muoversi e correre”
pure dedicando loro sufficiente
tempo e attenzioni, che variano
da animale ad animale. Se con
un gatto bastano croccantini e
coccole, con un cane occorre
mettere in conto almeno un
paio di passeggiate giornaliere.
“Non solo per consentirgli di
fare i suoi bisogni, ma anche
per farlo socializzare, correre,
giocare all’aria aperta e stancarsi”, ricorda Tadolini. Preoc-
cupazione che, in realtà, non
tutti i proprietari di animali
hanno. Se pensiamo che quasi
in una famiglia svizzera su due
vive un quattrozampe domestico - mezzo milione di cani, un
milione e mezzo di gatti, schiere di uccelli e piccoli animali - a
volte ci si chiede se tutti vivono
in modo dignitoso. “Per il
l o ro
L’ETOLOGO
“UNA CONVIVENZA
TRA SPECIE DIVERSE
È FATTIBILE SOLO SE...”
“S
ono appena stata da una signora che ha da poco adottato un cane adulto, preso da
un rifugio, e a casa ha già tre gatti piuttosto anziani. Mi ha chiamata disperata perché la convivenza non s’è rivelata
facile come sperava”. Alessia Delucca,
comportamentalista e diplomata nella
psicologia del cane, conosce a menadito i problemi di compatibilità tra
specie diverse. Le richieste di aiuto più
frequenti riguardano, appunto, la gestione casalinga di cani e gatti, ma anche di conigli e porcellini d’India. “Ci
vuole molta pazienza - dice -, non pretendere di ottenere subito i risultati
sperati, ma ci si può riuscire”.
Le difficoltà maggiori ovviamente si
incontrano quando gli animali sono
adulti. “Se, prendendo ancora il caso
della signora, avesse portato a casa un
cucciolo di cane molto probabilmente
la situazione sarebbe stata più semplice. Con gli animali-baby è tutto più
facile, alcune caratteristiche tipiche
della specie o del carattere non sono
ancora completamente sviluppate,
l’animale risulta quindi molto più
malleabile”.
Tuttavia, come detto, un modo lo si
trova. Anche se il nuovo inquilino non
è più un bebè. “Se le bestiole in questione sono un gatto e un cane è meglio lavorare su quest’ultimo - riprende Delucca -. Soprattutto, evitando
che sviluppi comportamenti predatori
e controllando le reazioni”. Ma non
solo. Anche gli spazi della casa rivestono enorme importanza. “Sono necessarie delle aree in cui il gatto può rifugiarsi, isolarsi e non essere disturbato
da nessuno - sottolinea l’etologa -. Altrimenti, se la convivenza è ridotta a
pochi vani, senza uno sfogo, anche
benessere sono importantissimi spazi sufficienti per muoversi, ispezionare e correre”, ribadisce Tadolini.
A contribuire all’esagerata accoglienza di animali nelle nostre case, anche mille aggeggi,
attrezzi e gadget che ci permettono quasi di “dimenticarne” le
esigenze. Un esempio? Il wc a
domicilio. Sì, esiste il wc per
cani di piccola taglia. Si chiama
Pet Loo, l’ha ideato una giovane
veterinaria, è in vendita da Pet
Jungle (www.petjungle.ch) e da
Blue Bone (www.bluebone.ch).
Un segnale di quanto poco rispettiamo i loro bisogni. In tutti
i sensi.
STRANE ALLEANZE
A volte la natura riserva
notevoli sorprese. In
questo caso
tra gatto e topo
all’esterno va molto bene , si va incontro a guai”. Già, è un po’ come per noi
umani, se non sopportiamo qualcuno
tenderemo a starci lontano.
Ovviamente, l’ideale sarebbe poter
contare sui consigli di un esperto, che
spieghi il comportamento ideale. “Un
errrore è mettersi a gridare contro uno
o l’altro animale - spiega Delucca -.
Piuttosto, con la tecnica dei piccoli
passi, cercare di insegnare al cane dei
comportamenti antipredatori, a controllare gli impulsi e a mantenere le distanze. Per questo esistono delle particolari tecniche di controcondizionamento. Ma serve pazienza, da un giorno all’altro non si ottiene nulla”.
Insomma, con impegno, perseveranza
e affetto si può riuscire a creare un
sano equilibrio per una convivenza
senza troppi scontri. Qualcuno, però,
mettetecelo in conto.
La marcia
dei pinguini
Film-documentario che
racconta la drammatica
marcia annuale per la
riproduzione dei pinguini
nelle regioni antartiche
Free Willy
L’incredibile storia
d’amicizia tra un bambino e
un’orca in cattività dopo
essere stata catturata e
separata dai suoi genitori
Un poliziotto
a 4 zampe
È la storia di un dectetive di
polizia e del suo cane
poliziotto Jerry Lee. Ne
combineranno di tutti i colori
Beethoven
Una commedia ideale per
grandi e piccini. Il
protagonista è Beethoven,
un cane di San Bernardo:
grosso, invadente e...
molto puzzolente
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