Reflusso GASTROesofageo e ernia iatale: come affrontarli G. B. Mangioni Hospital Lecco Sistema Sanitario LA MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO: CHE COS’è Durante i pasti il cibo raggiunge lo stomaco tramite l’esofago. Nel suo percorso attraversa una valvola che costituisce l’ingresso dello stomaco e che si apre e chiude tutte le volte che viene ingoiato del cibo. Se la valvola non funziona correttamente può aprirsi anche quando non si mangia, permettendo al cibo e all’acido presente nello stomaco di refluire nell’esofago. Questo può accadere in seguito all’assunzione di sostanze come cibi grassi, caffeina, agrumi, alcolici o alcuni farmaci e con il fumo. Il materiale refluito, prevalentemente acido, irrita la mucosa che ricopre l’esofago, in particolare quello terminale. Il danno, legato all’acidità del reflusso e al tempo di contatto con la mucosa, può determinare la “Malattia da reflusso gastroesofageo” (MRGE). In alcuni pazienti un reflusso di bile o di secreti pancreatici può ulteriormente contribuire o esserne la causa. Il reflusso è una patologia frequente, presente in più del 20% degli adulti. Nel 10% compaiono sintomi quotidiani. I SINTOMI Sintomi esofagei Il tipico sintomo esofageo è la pirosi, un bruciore che si presenta il più delle volte dietro lo sterno, irradiato al dorso tra le scapole e il collo, ma che può essere localizzato anche dove comunemente si avverte dolore allo stomaco. Talvolta può essere così forte da far sospettare un infarto. Con la gastroscopia è possibile evidenziare a livello dell’esofago quelle alterazioni infiammatorie della mucosa che possono causare complicanze anche gravi. Il secondo sintomo tipico è il rigurgito, cioè la risalita del contenuto gastrico fino al cavo orale con o senza bruciore in gola. Avviene spesso di notte - o quando ci si china dopo mangiato. Anche se non è un sintomo tipico, il reflusso può causare difficoltà o dolore durante la deglutizione. Sintomi extraesofagei •Oro -faringei: tosse cronica, scialorrea (ipersalivazione) raucedine (alterazione del tono normale della voce) sensazione di bolo in gola, alitosi e raclage (sensazione di dover raschiare continuamente la gola). •Laringei: laringite cronica, disfonia, ulcere e granulomi delle corde vocali. •Bronco-polmonari: asma cronica soprattutto notturna, ipersecrezione catarrale, polmonite ab ingestis. LE CONSEGUENZE Nel tempo, il reflusso gastroesofageo può essere la causa dell’insorgere di diverse complicanze e patologie: Diversi gradi di esofagite (infiammazione acuta o cronica della mucosa dell’esofago). Ulcere spesso multiple e di ampie dimensioni Emorragia Stenosi esofagea (l’esofago presenta una porzione più ristretta) Esofago di Barrett, o metaplasia intestinale (disturbo per il quale le cellule della mucosa esofagea vengono sostituite da tessuto simile a quello delle pareti dell’intestino con il rischio di sviluppare l’adenocarcinoma esofageo) Perforazione, in casi molto rari. L’ERNIA IATALE: CHE COS’è L’ernia iatale è un disturbo spesso associato al reflusso gastroesofageo anche se non è detto che le due patologie si manifestino sempre insieme. Il diaframma è il muscolo che permette l’ingresso dell’aria nei polmoni e li separa dall’addome. Nella sua parte sinistra c’è una piccola apertura che si chiama iato - attraverso la quale passa l’esofago - un tubo che porta alimenti e liquidi nello stomaco. In condizioni normali, quest’apertura è piuttosto piccola e aderisce perfettamente all’esofago. Può succedere che lo iato si indebolisca e si allarghi ad esempio a causa dell’obesità o venga a mancare il corretto ancoraggio del fondo gastrico al diaframma. Questo determina che una parte dello stomaco risalga verso l’alto, generando così quella che si definisce ernia iatale. Il tipo di ernia iatale più comune è quella da scivolamento: di solito ha piccole dimensioni, è asintomatica e comporta l’entrata e la fuoriuscita di una porzione dello stomaco dalla cavità toracica. La giunzione gastroesofagea viene spinta verso l’alto provocando in molti casi proprio il reflusso gastroesofageo. Non si tratta necessariamente di una condizione permanente. Questo passaggio è particolarmente sensibile agli sbalzi di pressione addominale. La parte di stomaco interessata infatti si sposta spesso in base alla pressione esistente nell’addome: uno sforzo, il sollevamento delle gambe in posizione sdraiata o qualunque contrazione dei muscoli addominali possono pertanto facilitare il fenomeno. I SINTOMI Spesso l’ernia iatale non presenta sintomi evidenti. A volte possono manifestarsi bruciore di stomaco, rigurgito (quando gli acidi dallo stomaco rifluiscono verso l’esofago). Il sintomo più frequente e caratteristico è l’eruttazione. LE CONSEGUENZE L’ernia iatale può provocare: esofagite da reflusso, cioè bruciore e infiammazione cronici del tratto inferiore dell’esofago anemia dovuta al sanguinamento cronico ulcere e restringimento del tratto inferiore dell’esofago e quindi difficoltà di deglutizione infine durante il sonno il contenuto dello stomaco può filtrare nell’esofago e nei polmoni causando tosse cronica, dispnea (asma) e persino polmonite Per la diagnosi, la cura e la dieta di mantenimento - nel caso in cui si evidenzino il reflusso o l’ernia iatale - è bene affidarsi allo Specialista che potrà proporre un percorso di esami specifici, le terapie farmacologiche e in casi estremi l’intervento chirurgico se le conseguenze causano complicazioni d’emergenza. CHIAMA IL NOSTRO AMBULATORIO SPECIALISTICO AL NUMERO 0341.478565 Il Dott. Sergio Brunati, è il Medico che vi seguirà nel percorso diagnostico terapeutico in G.B. Mangioni Hospital. Specialista in Medicina interna e in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva, Primario emerito ospedaliero, già Professore universitario di Gastroenterologia a contratto presso l’Università di Pavia. Fondatore e/o presente negli organi direttivi di numerose società scientifiche. Strutture sanitarie GVM in Italia G.B. Mangioni Hospital fa parte di GVM Care&Research Gruppo Italiano che si compone di oltre 30 Ospedali e Poliambulatori in Italia e in Europa con poli di eccellenza per specialità e complessità. Una rete di strutture avanzate, capillari sul territorio, contraddistinte da elevati standard di qualità e tecnologie all’avanguardia. G. B. Mangioni Hospital EMO GVM Centro Cuore Columbus Maria Pia Hospital Clinica Santa Caterina da Siena Opera Pia Lotteri Lecco Milano Torino Salus Hospital Rapallo ICLAS Istituto Clinico Ligure di Alta Specialità Clinica Privata Villalba Villa Torri Hospital Torre della Rocchetta Albuzzano Reggio Emilia San Pier Damiano Hospital Ravenna Ravenna Medical Center Cotignola Bologna Faenza Maria Cecilia Hospital Forlì Santa Rita Hospital Primus Forlì Medical Center Montecatini Terme Maria Beatrice Hospital Firenze Maria Teresa Hospital Pergolino Hospital Villa Lucia Hospital Anthea Hospital Roma Bari ICC Istituto Clinico Cardiologico Cassano Murge Poliambulatorio Conversano Medicol Taranto Lecce Casa Bianca Hospital D’Amore Hospital Città di Lecce Hospital Misilmeri Medical Center Maria Eleonora Hospital Cosentino Hospital Palermo Misilmeri Agrigento Agrigento Medical Center G.B. 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