Consigli dietetici cardiopatie - Medici Insieme Vicenza Medicina di

Non esistono consigli dietetici specifici per i
malati di cuore in quanto tali.
Anche il cardiopatico deve attenersi alle regole
di buon comportamento alimentare delle persone
sane.
Consigli dietetici:
Persone con malattie
cardiache
Persone in sovrappeso
Tuttavia molte volte il malato di cuore è anche
in sovrappeso, per cui per lui diventerà maggiormente importante seguire i consigli utili a perdere
qualche chilo.
L'eccesso di peso nelle sue diverse manifestazioni, e più precisamente
il sovrappeso e l'obesità di medio e alto grado, che costituiscono per lo
più il risultato di abitudini alimentari squilibrate dal punto di vista energetico, deve essere eliminato, cercando di riportare i valori del peso corporeo nei limiti normali mediante l'aiuto di diete ipocaloriche e di un'adeguata attività fisica.
Una dieta ipocalorica, dunque dimagrante, ha un contenuto energetico
inferiore ai fabbisogni stimati.
Va però tenuto presente che, poiché ogni soggetto necessita di un
determinato apporto energetico in funzione di diversi
parametri (età, sesso, altezza, struttura corporea, livello
di attività fisica), non possono esistere diete dimagranti
valide per tutti: ogni individuo ha bisogno cioé di una
propria dieta personalizzata, che dipende dal dimagramento ponderale richiesto. Particolare importante: in
presenza di un eccesso di peso, che non sia però associato ad altre patologie, la dieta ipocalorica contempla
l'apporto dei nutrienti energetici in quantità inferiori a
quelle previste per la dieta fisiologica, a ciò fanno eccezione le proteine, che devono essere invece assunte
nelle stesse quantità richieste dall'individuo normopeso
(0,8-1 g/kg peso corporeo desiderabile).
La restrizione calorica da effettuarsi per ogni
paziente viene valutata dal dietologo in funzione
dell'entità del sovrappeso presente, cercando in
linea generale, di limitarsi a valori non inferiori a
1000-1200 kcal per una donna adulta e 16001800 kcal per l'uomo, se si vuole consentire al
paziente lo svolgimento di una normale attività
sociale e lavorativa.
È altresì da sottolineare che una dieta ipocalorica, apportando quantità
ridotte di alimenti, non è in grado di soddisfare i fabbisogni previsti per i
micronutrienti ed è pertanto necessario integrarla, per tutta la sua durata,
con complessi polivitaminici e minerali. In conclusione, una dieta dimagrante deve essere:
• A ridotto contenuto energetico
• Equilibrata dal punto di vista dei principi nutritivi o lievemente a vantaggio delle proteine,
• Mista e variata, ossia deve contemplare la presenza di tutti gli alimenti
(pane, cereali, meglio se integrali, carne, pesce, latte e derivati, uova,
ortaggi, frutta, e, volendo, un bicchiere di vino a pasto),
• Personalizzata nel rispetto dei gusti del paziente e
accompagnata da un buon livello di esercizio fisico.
Da bandire sono infine le diete dissociate e non equilibrate e, soprattutto, quelle proposte da certi “falsi profeti” che, senza alcun fondamento scientifico, raccomandano di non assumere contemporaneamente, nello stesso
pasto, carboidrati e proteine.
Tutti i prodotti alimentari, altro dettaglio da tenere
presente, possono essere contemplati nelle diete dimagranti, in quanto non esiste alcun tipo di cibo che, in
assoluto, faccia ingrassare o dimagrire.
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