LA DIETOTERAPIA Quanto e cosa si mangia determinano il peso corporeo. Per questo motivo l'assunzione di cibo dovrebbe avere un ruolo centrale in tutti tentativi di controllo del peso. La prima cosa nei trattamenti dell'obesità è ottenere un bilancio energetico negativo, poiché questo è l'unico modo per perdere grasso corporeo. Un bilancio energetico negativo è ottenuto riducendo l'introito di energia (mangiando meno), aumentando il dispendio energetico (aumentando l’attività fisica), o, meglio, entrambe le cose. Ogni paziente deve cambiare il proprio modo di alimentarsi e i ritmi di attività, per perdere peso. I programmi che promettono risultati senza una dieta e un'attività fisica ma con l’utilizzo di varie sostanze in genere inutili, si sono dimostrati inefficaci a lunga scadenza. Si crede comunemente che l'obeso mangi troppo, ma diversi studi non sono stati in grado di dimostrare questa correlazione in maniera chiara. Anche se i soggetti obesi spesso sottostimano l'introito di energia e tendono a sopravvalutare l'attività fisica, non si può presumere che tutti gli individui con problemi di peso mangino di più di coloro che hanno un peso normale. I fabbisogni d'energia variano notevolmente tra gli individui a causa di fattori genetici, fisiologici, metabolici, dello stato di salute e, naturalmente, di altri fattori quali il livello di attività fisica, l'età, il sesso, il peso e la composizione corporea. Un regime dietetico adeguato al fabbisogno nutrizionale è essenziale per una buona salute. Oggi i consigli dietetici suggeriscono correttamente i cibi con contenuto relativamente basso di grassi tra cui inclusi cereali, verdure, frutta, carne pollame e pesce. In Italia non esiste nessuna figura professionale che si possa ricondurre alla parola "nutrizionista"; esistono però 06/02/2012 alcune figure che possono occuparsi di nutrizione da un punto di vista professionale: il Medico Chirurgo, il Biologo e il dietista. In merito a questo il Consiglio Superiore di Sanità nel 2011 ha espresso il suo parere, secondo cui il medico-chirurgo, avendo frequentato dopo la laurea in Medicina e Chirurgia le scuole di specializzazione in Dietologia, Diabetologia, Medicina Interna o in Scienze dell'Alimentazione Umana, è l'unico professionista che esercita la facoltà di fare diagnosi e prescrivere diete per soggetti con patologie o con problemi di metabolismo. E’ corretto che il biologo possa elaborare e determinare diete di cui è stata diagnosticata una patologia, solo previo accertamento delle condizioni fisiopatologiche effettuate dal medico chirurgo. Bisogna sottolineare che, specificamente per il medico nutrizionista, coerentemente con la scelta di porre al primo posto la nutrizione come azione terapeutica, lo strumento principale scelto e proposto ai propri pazienti, sia quello dell'uso del cibo, relegando a particolari casi la prescrizione di farmaci. 06/02/2012