RESISTORI VARIABILI I resistori variabili vengono progettati in modo che i valori delle loro resistenze possono essere facilmente modificati manualmente ed anche automaticamente. I due tipi fondamentali di resistori variabili sono: 1. REOSTATO: è una resistenza variabile collegata in serie ad un generatore il cui compito è quello di variare la corrente nel circuito e di conseguenza la tensione cui è sottoposto l’utilizzatore. Essendo collegato in serie il reostato va scelto in base al valore della corrente massima che circola nel circuito: a. Imin quando x=L Imin= E/(R+Rc) b. Imax quando x=0 Imax= E/Rc c. I in una posizione intermedia I = E/(R*x/L+Rc) {vedi immagine sopra} 2. POTENZIOMETRO: è una resistenza variabile collegata in parallelo ad un generatore il cui scopo è quello di prelevare una tensione intermedia tra la tensione del generatore ed il valore nullo e di conseguenza variare la corrente che attraversa l’utilizzatore. Il potenziometro collegato in parallelo va scelto in base al valore della tensione massima cui viene sottoposto. a) Vmin quando x=L Vmin= 0 b) Vmax quando x=0 Vmax= E c) V intermedio V= E – I*R*x/L