PROGRAMMA Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525c.-1594) cantore della Cappella Sistina "per ordine di N.S. il Pontefice senza esame e senza il consenso dei cantori"(come invece d'uso), sommo compositore di musiche polifoniche religiose e liturgiche ebbe in vita onori e pubblici riconoscimenti, circostanza rara per i musicisti del suo tempo. Le sue composizioni erano eseguite nelle grandi solennità dalla Cappella Papale. L'opera palestriniana comprende oltre 100 Messe, 329 Mottetti per le ricorrenze dell'anno liturgico, Inni, Offertori, Magnificat, Canzoni spirituali e Madrigali. Tutte composizioni intimamente ispirate da un profondo e sincero sentimento religioso. Egli è fra i fondatori della Virtuosa Compagnia de li Musici da cui avrà origine l'Accademia di S.Cecilia. La cronaca del suo necrologio tramanda: … A 24 hore fu accompagnato non solo da tutti i musici di Roma, ma anco da una moltitudine di popolo et secondo il nostro solito cantammo il responsorio Libera me, Domine. Il suo corpo fu calato nella Cappella Nova di S.Pietro e la sua bara portava la scritta "Johannes Petraloysius Praenestinus musicae princeps". Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525c.-1594) * MISSA SINE NOMINE a 6 voci Victimae paschali Toccata sul “Victimae paschali” Introduzione al kyrie solo organo Missa sine nomine Non si conosce quale fonte, forse madrigalistica, nasconda il titolo di questa Messa a sei voci "Sine nomine" (VI Libro). Le parti canoniche del Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei muovono da un identico tema melodico che l'Autore sviluppa differentemente, privilegiando l'aderenza al testo liturgico. Non esiste infatti un solo passaggio o frammento estraneo alla finalità cui la composizione è stata destinata, cioè la Santa Messa celebrata dal Sommo Pontefice in Cappella Papale. Pertanto una esecuzione imponente, regale, amplificata dall'uso delle sei voci (Palestrina al suo tempo utilizzava il numero ristretto di 16 cantori), ma austera ed altamente religiosa. Momenti toccanti ed intimi sono il Christe, Qui tollis, Et incarnatus est-Crucifixus e il Benedictus (vero anticipo di quella che sarà l'arte bachiana). Qui Palestrina restringe all'essenzialità delle quattro voci, genuflettendosi di fronte alla sommità del testo. La grandezza di questa Missa è nel gioco dei contrappunti delle sezioni, nel continuo mutare dei raggruppamenti vocali, ora in contrasto, ora fusi, ora l'uno dall'altro derivante, ora immettendosi l'uno nell'altro, ora procedenti per blocchi ritmici ora sospesi a pause di silenzio, in una ininterrotta preghiera corale. Sulla volta della Cappella Sistina Michelangelo ha raffigurato il momento della creazione dell'uomo: un semplice contatto fra le mani di Dio e di Adamo. Forse preannunciava in pittura la grandezza della risposta di ringraziamento al Creatore dell'uomo Palestrina che avrebbe risuonato di lì a poco in quello stesso ambiente. Questa Missa ne è fulgido esempio. sequenza gregoriana Kyrie e Gloria Canzona Credo Ricercare solo organo solo organo Sanctus / Benedictus Toccata per l’Elevazione Agnus Dei solo organo COMUNE DI CORCIANO Assessorato alla cultura Esecutori: Soprani:Bianca Ciancio,Stefania Cruciani,Brunella Micciarelli,Giulia Rinaldi,Sonia Rossi Contralti:Catia Ceccarani, Fabiana Cruciani, Simonetta Pelacchi,Maura Pettirossi Tenori:Michele Capece,Luca Fucchi, Andrea Mattielli, Vincenzo Schiantella Bassi:Francesco Antonini, Marco Buzzao, Francesco Pecetta Mastrocantore: Umberto Rinaldi Maestro all’organo: Eugenio Becchetti GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA MISSA SINE NOMINE a 6 voci Insieme polifonico Commedia Harmonica CORCIANO, Chiesa di S.Maria Assunta 1 Aprile 2007 ore 18