Il Coro della Cappella Sistina: la versione originale recentemente

VENERDì 23 DICEMBRE 2016
Il Coro della Cappella Sistina: la
versione originale recentemente
riscoperta della celebre Missa
Papae Marcelli di Palestrina in
uno straordinario concerto
eseguito dal coro personale dal
Papa, il più antico al mondo
In onda sabato 24 dicembre su Sky Arte HD
(canali 120 e 400) alle 21.15
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ANTONIO GALLUZZO
SPETTACOLINEWS.IT
Sky Arte HD festeggia il Natale regalando ai suoi spettatori un grande
concerto di musica classica. Sabato 24 dicembre alle ore 21.15il canale
trasmetterà "Il
Coro
della
Cappella
Sistina" che
proporrà
eccezionalmente
l'esecuzione
della
celebre Missa
Papae
Marcelli diGiovanni Pierluigi da Palestrina nella prima versione a stampa
del 1567 recentemente riscoperta negli Archivi Vaticani ed eseguita, nella
bellissima cornice della Cappella Sistina, dalla Cappella Musicale
Pontificia "Sistina", il coro personale del Papa nonché il più antico del
mondo.
La Missa Papae Marcelli è forse la composizione più conosciuta di
Palestrina ed è dedicata esplicitamente a Papa Marcello II, rimasto sul
soglio pontificio soltanto tre settimane, dal 9 al 30 aprile del 1555. Nel
corso degli anni è stata oggetto di numerose trascrizioni, registrazioni e
studi. Quella trasmessa da Sky Arte HD, grazie anche alla collaborazione
con le edizioni Deutsche Grammophon, etichetta di riferimento per la
musica classica, è stata riadattata alla notazione moderna da
Mons. Massimo Palombella,Maestro Direttore della Cappella Musicale
Pontificia "Sistina", cercando di ricreare i suoni originali e l'atmosfera che
si aveva al tempo del grande compositore rinascimentale. Il concerto
comprende
i
pezzi
dell'Ordinarium: Kyrie, Gloria,
Credo, Sanctuse Benedictus e Agnus Dei e i mottetti Christus Factus
Est e O Magnun Mysterium.
"Palestrina - spiega Palombella - era un compositore che lavorava a
stretto contatto con le esigenze della Chiesa e che ha recepito le istanze
del Concilio di Trento circa la musica polifonica: quando la si sentiva
bisognava comprendere il testo. La Missa è proprio un modello di come
le istanze del concilio di Trento sono diventate concretamente musica
da ascoltare e che realizza pienamente questa intellegibilità del testo".
Con l'occasione la Missa Papae Marcelli torna ad essere eseguita nel
luogo per il quale questa musica fu scritta, la Cappella Sistina. "Qui spiega ancora Palombella - si svolgevano generalmente le celebrazioni
del Papa. Si è soliti pensare che esse si svolgessero nella Basilica di San
Pietro ma così in realtà non è. Al tempo di Palestrina la Basilica di San
Pietro era ancora in costruzione". Nel periodo rinascimentale si esibirono
in questo luogo, tra gli altri, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Luca
Marenzio, Cristóbal de Morales, Costanzo Festa, Josquin Desprès e
Jacob Arcadelt in qualità di cantori della Cappella Musicale Pontificia
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"Sistina".
Il coro personale del Papa è presente fin dagli inizi della Storia della
Chiesa Cattolica. Fu riordinato nel VI secolo da Gregorio Magno e subì
importanti modifiche sotto Bonifacio VIII. Dopo varie vicissitudini fu
riorganizzato da Sisto IV nel 1471. Da allora la Cappella Musicale Pontificia
venne denominata Cappella "Sistina" sia in omaggio a colui che gli
ridiede vita, sia perché solitamente il coro cantava nell'omonima
cappella. Il coro è composto unicamente da uomini: 20 cantori adulti
stabili, con l'inserimento a seconda delle situazioni di alcuni cantori
aggiunti, e da circa 35 ragazzi cantori (i Pueri Cantores) che costituiscono
la sezione di voci bianche della Cappella Musicale. Sono tutti preparati
dal Maestro Mons. Marcos Pavan.
Oltre al suo principale impegno nell'ambito della liturgia Papale, la
Cappella "Sistina", sia nella sua completezza che con la sola sezione di
voci bianche, svolge un'intensa attività concertistica in tutto il mondo e,
con lo scopo di far conoscere il patrimonio storico della musica sacra
attua il suo primo mandato: un'opera di Evangelizzazione. "Fuori da un
tale ambito - spiega Mons. Georg Gänswein,Prefetto della Casa
Pontificia - non avrebbe senso una tale istituzione in quanto non è nata
solo per fare un po' di buona musica. Evangelizzare, compito che passa
necessariamente anche nel rendere l'umano più umano, è la ragione più
profonda dell'impegno della Sistina".
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