Troppi genitori disinformati di Dario Pedrotti Da vecchio pediatra cerco di «dar voce ai bambini» su vari argomenti e periodicamente lancio qualche messaggio a loro nome: sono cittadini che non hanno voce in capitolo, ma che ci giudicheranno bene o male a seconda di come noi lavoriamo per migliorare il mondo futuro in cui loro vivranno. Questa volta, in nome del loro diritto primario alla vita e alla salute, vorrei trattare alcuni argomenti legati più specificamente alla Pediatria. Sono parecchie le mamme che mi scrivono per essere rassicurate di fronte a dubbi sempre più grandi. Oggi viviamo in un mondo «babelico» dove leggiamo tutto e il contrario di tutto. Sui vaccini in particolare, se si va sul web, troviamo messaggi più negativi che positivi. Mi scrive una mamma: «Ho amiche che sono assolutamente contrarie ai vaccini e mi hanno inviato mail in cui si sostiene che i vaccini sono causa di autismo, tumori, encefaliti. Secondo loro è una pratica obsoleta, perché tetano e polio sono scomparse ». Si continuano a ripetere falsità: il rapporto autismo-vaccini è stato escluso definitivamente pochi anni fa, quando un illustre ricercatore ha ammesso di aver inserito dati errati in un articolo comparso dieci anni prima su una prestigiosa rivista scientifica (a richiesta posso documentare). Quanto a tetano e difterite sono praticamentescomparse solo dove si vaccina. Se si sospende il vaccino tornano, eccome: in Russia si sono registrati più di centomila casi di difterite vent'anni fa. Altra mamma mi scrive che «i vaccini sono troppi e danneggiano certamente il sistema immunitario». A quest'altra falsità scientifica dovrei rispondere con troppe righe: chi è interessato a una spiegazione semplice, documentata e aggiornata può scrivermi e sarò ben lieto di inviarla. Mi delude il fatto che parecchie mamme continuano ad aver dubbi sulle acque da usare: anche di fronte alla crisi economica attuale è assurdo buttar via soldi, comperando montagne di acque in bottiglia. Una mamma ha letto che i pediatri raccomandano di dar da bere molto ai bambini (acque commerciali!), perché rischiano disturbi da disidratazione. Non è vero. Si sa che c'è stata sì una ricerca internazionale, ma poi è emerso che era finanziata da Nestlé/San Pellegrino Tornano le multinazionali, che fino a dieci anni fa ci avevano venduto latti a prezzi quadrupli rispetto al resto d'Europa, ingannando genitori e pediatri! Vedo che molte mamme ricordano ancora quei miei interventi efficaci del 2003-2004. Mi spiace leggere segnalazioni di mamme che tuttora sono sconsigliate a usare latti normali a basso costo, a vantaggio di latti prodotti da multinazionali (latti che costano il doppio). Leggo ancora molti messaggi «consumistici», rivolti a persone deboli e poco informate, che vorrebbero convincere le mamme che i bambini hanno bisogno di integratori alimentari o del «cuscino antisoffoco» o di bevande e merendine assolutamente inutili o di farmaci omeopatici per minimi disturbi (tosse, raffreddore, congiuntivite ). Sono molte (troppe!) anche le segnalazioni che mi arrivano per eccesso di prescrizioni di antibiotici o di aerosolterapia. Malgrado le raccomandazioni del Ministero e dell'Organizzazione mondiale di Sanità, abbiamo in Italia un record di prescrizioni di farmaci ai bambini; in Trentino abbiamo dati migliori, ma ancora migliorabili. Se un bambino ha la tosse, nella maggior parte dei casi basta aspettare e dare il semplice latte-miele della nonna, più efficace di ogni farmaco antitosse e anche di «qualcosa di omeopatico» chemalenonfa... Se oggi i genitori non studiano, c'è gente che studia i loro comportamenti per imbrogliarli: questo ripeto ogni mese nei miei incontri al San Camillo; e mi fa piacere che le mamme più responsabili mi inviino mail in caso di dubbi. Se qualcuno non ha il libro «Bambini sani e felici» (14.a edizione, finora 80.000 copie), basta che mi invii una mail con indirizzo: le Casse Rurali Trentine e gli Amici della Neonatologia Trentina possono omaggiarlo ai genitori che sono interessati a «studiare a 360 gradi» i veri bisogni dei loro figli, i veri loro diritti. [email protected]