Pulizia della controcannula Scopo La contro cannula serve per mantenere pervia e pulita la cannula. Infatti se questa si dovesse ostruire e/o sporcare, sarà sufficiente rimuovere la controcannula, pulirla e riposizionarla. Se si dispone di una controcannula sterile, sostituirla con una di queste. Materiale necessario Soluzione fisiologica o distillata; Garze sterili Clorexidina cetrimide; Clorossidante elettrolitico; Contenitore pulito e chiuso; Arcella; Scovolini sterile (gold standard) al momento non sono disponibili quindi è necessario ripiegare su scovolini monouso; Procedura Sequenza degli atti Razionale 1 È un’azione molto importante per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza Sono azioni molto utili e consentono di: • stabilire le potenzialità collaborative del paziente e/o dei caregivers ottenendo, in questo modo, la loro massima collaborazione; • stabilire come e cosa dire al paziente e/o ai caregivers per poter fare capire loro i motivi, i rischi ed i benefici che inducono ad eseguire la tecnica I guanti servono a tutelare l’operatore Lavarsi le mani 2 Determinare il grado di collaborazione e comprensione del paziente e/o dei caregivers e spiegare loro la procedura 3 Indossare i guanti monouso dalla possibile contaminazione con materiale biologico e questo riduce anche il rischio di infezioni correlate all’assistenza 4 5 Rimuovere la controcannula sporca Si dispone di una controcontrocannula con cui sostituire quella rimossa? SI: andare al punto 6 NO: andare al punto 10 6 Sostituire la controcannula. La controcannula rimossa può essere sottoposta a processo di sterilizzazione? SI: andare al punto 7 NO: andare al punto 8 7 Decontaminare la controcannula ed inviarla al processo di sterilizzazione e successivamente conservarla in un luogo adeguato Segue punto 11 8 La controcannula con cui sostituire quella rimossa deve presentare una delle seguenti caratteristiche: essere sterile. In questo caso può essere inserita nella cannula di un qualsiasi paziente; essere stata sottoposta ad una disinfezione di alto livello e conservata in un contenitore pulito e chiuso. In questo caso può essere inserita solo ed unicamente nella cannula del paziente da cui era stata precedentemente rimossa L’unico modo per stabilire se la controcannula può essere sottoposta a processo di sterilizzazione o di disinfezione ad alto livello consiste nella consultazione delle istruzioni del produttore Per decontaminare la contro cannula procedere come segue: immergerla per trenta minuti in una soluzione di clorexidina e cetrimide al 2%; sciacquare con acqua corrente; asciugare inviare al processo di sterilizzazione. In ogni caso è necessario seguire le indicazioni dettate dal produttore La controcannula rimossa può essere sottoposta a processo di disinfezione di alto livello SI: andare al punto 9 NO: andare al punto 10 9 Decontaminare e disinfettare la controcannula e conservarla in un luogo adeguato. Segue punto 11 La contro cannula deve essere decontaminata e disinfettata come segue immergerla per trenta minuti in una soluzione di clorexidina e cetrimide(al momento si dispone del clorexide S) diluito al 2% in acqua corrente; sciacquare con acqua corrente; immergerla in clorossidante elettrolitico 1000ppm (al momento si dispone del Decs) per 30 minuti sciacquare con abbondante acqua 10 Pulire la contro cannula e reinserirla subito nella cannula da cui è stata rimossa subito dopo averla pulita Segue punto 11 11 Rimuovere i guanti e lavarsi le mani 12 Riordinare e reintegrare il materiale utilizzato 13 Registrare nella documentazione l’avvenuta esecuzione della tecnica sterile asciugare con garze sterili conservare in un contenitore pulito e chiuso. In ogni caso è necessario seguire le indicazioni dettate dal produttore Per la pulizia della controcannula utilizzare soluzione distillata soluzione fisiologica sterile e scovolino sterile (gold standard) al momento non sono disponibili quindi è necessario ripiegare su scovolini monouso. Durante questa manovra occorre posizionare la contro cannula su superfici sterili. Tale manovra ha lo scopo di mantenere bassa la carica microbica. È un’azione molto importante per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza Lasciare in ordine il materiale è un preciso dovere che si ha nei confronti dei colleghi i quali potrebbero avere urgentemente bisogno di quello stesso materiale e che devono poter trovare velocemente e facilmente Documentare le attività che si eseguono è necessario per i seguenti motivi: favorire la continuità assistenziale; favorire la personalizzazione dell’assistenza; documentare in maniera esaustiva le attività erogate; ridurre i tempi dell’assistenza; favorire le analisi future per ricerche e studi; evidenziare l’attività lavorativa dell’infermiere. Bibliografia Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna, “Buone pratiche infermieristiche per il controllo delle infezioni nelle unità di terapia intensiva” Dossier 203-2011, Bologna, 2011 Atti del IX congresso A.I.O.S.O., Savona 29-30 aprile 2011 Atti del VIII congresso A.I.O.S.O., Desenzano del Garda (BS) 7-8 maggio 2010 C. Sironi, G. Baccin, “Procedure per l’assistenza infermieristica”, Masson, 2006 Milano C. Spairani, T. Lavalle (a cura di), “Procedure protocolli e linee guida di assistenza infermieristica”, Masson, 2001, Milano C. Zotti, M.L. Moro (a cura di), “Compendio delle principali misure per la prevenzione ed il controllo delle infezioni correlate all’assistenza” Centro Stampa della Regione Emilia Romagna, Bologna, 2010 L.J. Carpenito, “Diagnosi infermieristiche. Applicazione alla pratica clinica”, Sorbona, 1996, Milano Procedura Aziendale (Azienda USL Ravenna) “assistenza alla persona con problemi respiratori” P107 dicembre 2005