Grottaferrata, 18 Giugno 2004

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Attualità in
otorinolaringoiatria
29° Incontro di aggiornamento
Grottaferrata, 18 Giugno 2004
L’assistenza infermieristica aL
paziente laringectomizzato
L’assistenza al paziente trattato per una
patologia del collo prevede un’attenzione a 360°,
in quanto investe non solo un problema pratico
nella sua organizzazione generale, ma
soprattutto l’apporto psicologico nei giorni che
precedono e seguono l’intervento.
Il paziente che arriva in reparto, ha già subito
alcuni giorni prima una biopsia per confermare
un forte sospetto di k laringeo.
FASI DI ASSISTENZA
Le fasi di assistenza possono suddividersi in:
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Accettazione del paziente al reparto di ORL
Preparazione dell’intervento chirurgico di
laringectomia totale
Assistenza post operatoria
Alimentazione
Dimissione
Accettazione del paziente
All'accettazione della persona in reparto si controllano gli
esami effettuati in preospedalizzazione:
Esami ematici ed urine standard
E.C.G
RX torace
TAC laringe e collo con mezzo di contrasto
EMOGASANALISI
Prove di funzionalità respiratoria
sarà effettuato un videat anestesiologico.
PreParazione aLL’intervento
Il giorno precedente l’intervento occorre:
Curare l’igiene personale del paziente (bagno o doccia).
Eseguire la tricotomia del collo e del torace nell'uomo.
Praticare la profilassi antibiotica dietro prescrizione
medica, la sera.
Favorire il riposo notturno (generalmente è prescritto un
ansiolitico dall’anestesista).
Posizionare
il
catetere
vescicale
la
mattina
dell’intervento.
Predisporre il “promemoria” del digiuno.
PreParazione aLL’intervento
La sera prima o il giorno stesso dell'intervento, in ogni
caso, bisogna eseguire i seguenti controlli e
preparazioni:
Cartella clinica per vedere se è completa di fogli di
consenso dell'atto chirurgico , consenso anestesiologico
debitamente compilato e firmato dal paziente.
Cartella anestesiologica
referti esami ematici,rx torace ed eventuali referti di altri
esami.
iL Giorno DeLL’intervento
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Effettuazione se prescritta della pre-anestesia (indicata
dall'anestesista) da praticare quando si è avvertiti dai
colleghi del Comparto Operatorio, controllo della
persona con eventuale sostegno psicologico
Controllo della preparazione del vestiario, dell'igiene
della persona e della tricotomia, gli saranno tolti monili,
protesi mobili es. dentiera, occhiali, protesi acustiche
ecc.
invio della persona nel Blocco Operatorio fornendo
sostegno psicologico.
PreParazione DeLL’unità
del paziente

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sarà cambiata la biancheria, sarà applicata una traversa
monouso sui tre cuscini e posizionato il letto con lo
schienale alzato ( pos. Semiseduta).
Si posizionerà un carrello ad un piano contenente
vassoi, reniformi, garze sterili e non, guanti monouso
guanti chirurgici, soluzione rinobalsamica, scovolino per
la pulizia della cannula tracheale posizionato in
contenitore con acqua sterile e disinfettante, ferri
chirurgici sterili (abbassalingua, pinze di vario genere,
forbici),cannula per eventuale ricambio.
PreParazione DeLL’unità
del paziente
Predisporremmo:
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Un set per aspirazione, avendo cura di controllare il
corretto funzionamento anche dell'aspiratore o dell'impianto
centralizzato, sondini sterili monouso di diverso calibro,
cilindro dell'aspiratore con acqua e disinfettante, sondini
naso gastrici, porta rifiuti, piantana per flebo, sostegni per i
sacchetti del catetere.
Un set per l'Ossigeno terapia cui si aggiungono mascherine
sterili per le persone, e l’occorrente per aerosolterapia.
Un Umidificatore con acqua sterile all'interno
Un modulo di registrazione dei parametri vitali, con cartella
infermieristica.
Assistenza
Post operatoria
Immediatamente dopo il ritorno del paziente dalla sala
operatoria, bisogna osservare:
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La posizione della persona: favorita è la postura semiseduta,
eventualmente si possono aggiungere più cuscini.
La cannula cuffiata, di cui va controllata la pervietà.
Nella medicazione si controlla se la cannula è ben conservata
e se presenta perdite ematiche. Nel corso della giornata si
controllano i drenaggi: oltre alla quantità drenata ed alle
caratteristiche di ciò che è drenato, si controlla la loro
pervietà, funzionamento ed aggancio ai vari sostegni;
verificare l'applicazione del Sondino Naso Esofageo che può
essere chiuso oppure, nella maggior parte dei casi,
raccordato ad un sacchetto a caduta.
Assistenza
post operatoria

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Controllare che il catetere vescicale sia in sede
e raccordato al sacchetto di raccolta.
Verificare, preparare e somministrare la Terapia
Endovena da infondere su prescrizione del
medica.
Controllare parametri vitali (PA; TC; FC; FR),
riportando i valori rilevati ogni due ore sul
modulo post operatorio ,dove si riporterà anche
la diuresi, la quantità del drenaggio, il ristagno
gastrico qualora sia collegato ad un sacchetto di
raccolta.
Assistenza
post operatoria


Nelle ore successive all'intervento, la persona verrà
aspirata ogni qual volta presenti secrezione, controllando la
quantità ed il colore della sostanza estratta: nello
svolgimento di tale manovra bisogna cercare di eseguirla
mantenendo il più possibile le condizioni di asepsi.
Per prevenire la formazione di tappi mucosi ed ematici
(specialmente in caso di mancata presenza di contro
cannule) s'instilla soluzione balsamica oleosa. Per facilitare
la fluidificazione dell’espettorato il paziente deve essere
sottoposto ad aerosol terapia con fluidificanti. Se presenta
agitazione deve essere praticato un ansiolitico (su
prescrizione medica) chiedendo espressamente se esso
può essere ripetuto al bisogno
Conclusione
Il mio pensiero conclusivo è rivolto a tutte quelle persone,
familiari, medici, infermieri ed altre figure professionali, che
ruotano intorno alla persona laringectomizzata, che lo
assistono ancora prima dell'intervento, quando viene a
conoscenza dell’affezione del tumore. E' importante non
abbandonarlo, bisogna fargli capire che non è solo, che può
contare sul loro aiuto nell'affrontare questo lungo viaggio
doloroso: Egli non solo potrà tornare a vivere come prima,
ma potrà rendersi capace di gestire la propria vita
autonomamente grazie alle strategie o tecniche che gli
verranno insegnate durante il suo percorso di riabilitazione “
fisica” e “psicologica”, ma soprattutto grazie alla presenza
costante dei suoi “ sostegni”.
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