RIVISTA DELLA COOPCA
SOCIETÀ COOPERATIVA CARNICA
DI CONSUMO
APRILE 2012
Direttore responsabile: Silvio Moro
Segretaria di redazione: Licia Busolini
Reg. Trib. Tolmezzo 3/49 del 24.12.1949
Stampa: La Tipografica s.r.l. - Udine
EDITORIALE
Saluto del Direttore Responsabile
ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI
Convocazioni e modalità di partecipazione
Il Co.S.In.T e la Zona Industriale di Amaro
ANNO 2011
Alcune anticipazioni sull’andamento e sui
contenuti della relazione del CdA
Il Bilancio Sociale
Card riservata ai Soci Coopca
Riflessioni sulla crisi
L’INTERVISTA
Per conoscere meglio persone e funzioni
aziendali: Giulio Muner
RETE DI VENDITA
Ristrutturazioni: la nuova immagine,
ambientazione e caratterizzazione
Incendio al Supercoop di Limena
ANNO 2012
Presentazione del budget
DALLA SEDE
Nuovo Logo per IPERcoopca
Hanno collaborato alla pubblicazione
di questo numero:
Gianni Somma – Co.S.In.T.
Giacomo Beorchia – Coopca
Giulio Muner – Coopca
La Cooperazione
c’entra
N
Nell’ultimo editoriale dicevo (citando Bob Kennedy)
che non si devono misurare i progressi di una nazione calcolando solo il prodotto interno lordo. Ci sono
ben altri valori e traguardi a cui far riferimento.
Ma il modo di pensare attuale (per fortuna non di
tutti) va ancora (in negativo) più in là. I temi ai quali
più si appassiona il dibattito pubblico sono competitività, concorrenza, mercato. La forza del danaro sta
uccidendo insomma il valore della persona. Attenzione, dunque, a non esagerare con le dichiarazioni
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inneggianti al mercato senza regole e ad una politica socialmente più spietata.
Quando, infatti, l’economia diventa padrona dei destini del mondo, anche le vite delle persone diventano oggetto di speculazione. Quando, in altre parole,
tutto diventa merce, oggetto di compravendita e di
interesse immediato, quando la vita stessa (quella
degli altri, ovviamente!) - ripeto - può rappresentare un appetibile terreno di scommessa da cui poter trarre profitto, allora vuol dire che siamo entrati
in un vortice in cui la follia del guadagno facile,
immediato e spregiudicato, finirà per inghiottire
l’intera società. E non sto facendo considerazioni
astratte o, addirittura, ideologiche.
Mi riferisco a dei casi concreti. Per esempio una
banca tedesca, la Deutsche Bank (per non far
nomi!), si è messa a vendere prodotti finanziari che
scommettono sulla morte delle persone. Non è uno
scherzo. Il fondo si chiama “Db Kompass Life 3” e
la sua attività è molto semplice: offrono certificati di
deposito che permettono di guadagnare sui decessi
anticipati di 500 cittadini americani dai 72 agli 85
anni. Se la vita dell’anziano durasse non più di un
anno oltre la data di morte prevista, allora si potrebbe ottenere un rendimento del 6%; al di sotto di
questa soglia l’investitore perderebbe la metà della
scommessa. Il “bond morte” funziona però esattamente (e qui sta il dramma) come i bond che scommettono sul fallimento di alcuni Stati (Grecia, Italia,
Portogallo). Anche in questo caso stiamo parlando
della vita delle persone, come dimostra drammaticamente la situazione della Grecia. E non è escluso
che tale situazione possa riguardare anche noi.
C’è qualcuno che la pensa in maniera ancora più
radicale.
La nostra economia – sostengono costoro - non è
più governata né da governi politici né da governi tecnici, ma esiste una regia sovranazionale concentrata nelle mani delle banche e dei responsabili
delle politiche monetarie e finanziarie, che hanno
assunto un livello di autonomia tale da poter governare, senza i vincoli della democrazia, ogni singolo
paese.
Per questo genere di potere i diritti delle persone, i
diritti sociali, i diritti del lavoro sono degli impedimenti e vanno fortemente ridimensionati, quasi tolti
di mezzo. I diritti possibili sono quelli che possono
essere concessi perché compatibili con gli obiettivi
delle politiche finanziarie.
Al di là di ogni teoria, non dimentichiamo tuttavia
che l’origine dell’attuale crisi è dovuta in primo luo-
go alla mancanza di etica. Non sono le leggi dell’economia a determinare questo momento drammatico per tutti, ma il cinismo di una certa finanza che,
senza rispetto delle regole, ha voluto porre il guadagno come unico criterio e fine ultimo. Se guardiamo solo ai nostri interessi non avremo molto futuro.
Le regole del mercato impongono alcuni schemi,
ma la solidarietà deve avere la meglio. Solo se saremo capaci di rinunciare a qualche guadagno in più,
anche lecito, ma non sempre finalizzato per il bene
comune, allora si potrà guardare al futuro con maggior serenità. Dimenticare la dignità della persona
(che si riflette anche nella certezza del lavoro) non
può essere per nessun uomo un optional. La dignità
della persona deve essere invece un imperativo a
cui dare ascolto oltre le leggi dell’economia e della
finanza. Recuperare un clima di fiducia attraverso
segni concreti di solidarietà è una sfida cui dare risposta. Diventa difficile (per certi versi) capire la
logica di quelle imprese che si trasferiscono in un
altro Paese, dove la manodopera costa meno e ci
sono pochi vincoli contrattuali, per poi rivendere
il prodotto in Italia a prezzi incredibili. Non si può
diventare più ricchi a scapito di chi diventa più povero.
Ma che cosa c’entra la cooperazione in tutto questo?
Semplice. Nella storia degli ultimi 150 anni del nostro Paese, quindi dall’Unità d’Italia ad oggi, nei più
gravi momenti di crisi dell’economia e della società
italiana, è dai movimenti cooperativi che sono venuti i primi segnali di speranza e le prime premesse
di ripresa. Questo a cominciare dagli anni che seguirono le guerre di indipendenza e, per quel che
concerne la nostra terra, a partire dal 1866, anno
che segnò la nostra unificazione al Regno d’Italia.
I valori e i principi della cooperazione tornano prepotentemente a parlare agli uomini di oggi. Dobbiamo, insomma, ripensare a quel “bene comune”
che era nei principi fondamentali dello spirito cooperativo.
Un’ultima riflessione.
Il cambiamento viene sempre dal basso. Senza passione civile, mobilitazione sociale e coinvolgimento
dell’opinione pubblica ben poco può accadere. Non
resta da augurarsi che questa “vittoria della gente”
incoraggi tanti, e soprattutto i giovani, a credere che
con la “buona politica” le cose si possono cambiare
davvero e in meglio.
Silvio Moro
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Domenica 20 maggio 2012 - ad AMARO (UD)
a
103. Assemblea Generale Ordinaria
dei Soci della COOPCA
Società Cooperativa Carnica di Consumo
Il Consiglio di Amministrazione della Coopca - attenendosi alle norme di legge in materia ed allo Statuto Sociale negli articoli che trattano
gli Organi Sociali - ha provveduto a convocare le Assemblee Sociali nei seguenti termini:
n° 3 Assemblee Separate, così suddivise:
- Assemblea dei Soci iscritti alla Sezione A che raggruppa i soci residenti nei Comuni della provincia di Udine;
- Assemblea dei Soci iscritti alla Sezione B che raggruppa i soci residenti nei Comuni delle province di Gorizia, Pordenone e Trieste;
- Assemblea dei Soci iscritti alla Sezione C che raggruppa i soci residenti nei Comuni delle province della Regione Veneto, delle altre
province d’Italia e Stati esteri.
n° 1 Assemblea Generale Ordinaria dei Soci.
Le ASSemBLee SePARATe SOnO STATe COnVOCATe COme SeGUe:
SeziOne A
PRImA COnVOCAzIOne
giovedì 26 aprile 2012 - ore 08:30 I Centro Distribuzione Coopca in Amaro (UD), via Cooperativa Carnica n.2
seconda convocazione
giovedì 10 maggio 2012 - ore 17:30 i centro distribuzione coopca in amaro (Ud), via cooperativa carnica n.2
SeziOne B
PRImA COnVOCAzIOne
giovedì 26 aprile 2012 - ore 10:00 I Supercoop di Spilimbergo (Pn), via Cavour n. 5
seconda convocazione
martedì 8 maggio 2012 - ore 20:00 i albergo Michielini in spilimbergo (Pn), v.le Barbacane n. 3
SeziOne C
PRImA COnVOCAzIOne
giovedì 26 aprile 2012 - ore 12:00 I Supercoop di Conegliano (TV), via Lourdes n. 150/152
seconda convocazione
lunedì 7 maggio 2012 - ore 20:00 i Hotel Prealpi in san vendemiano (Tv), v.le venezia n. 7
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ciascuna delle assemblee separate avrà all’ordine del giorno:
1. presentazione, discussione ed approvazione del bilancio dell’esercizio 2011, chiuso al 31 dicembre 2011, insieme con la Relazione
sulla Gestione, la nota Integrativa, il Rapporto del Collegio Sindacale, la relazione del Revisore Contabile e quella della Società di
Revisione;
2. elezione di n° 3 (tre) Amministratori in scadenza per il triennio 2012 - 2014;
3. elezione del Collegio Sindacale e nomina del suo Presidente per il triennio 2012 - 2014;
4. fissazione dei compensi al Collegio Sindacale;
5. nomina dei delegati all’Assemblea Generale di cui 70 (settanta) per la sezione A che raggruppa i Soci residenti nei Comuni della
Provincia di Udine; 9 (nove) per la sezione B che raggruppa i Soci residenti nei Comuni delle province di Gorizia, Pordenone e Trieste;
10 (dieci) per la sezione C che raggruppa i Soci residenti nei Comuni delle province della Regione Veneto, delle altre province d’Italia
e Stati esteri.
L’ASSemBLeA GenerALe dei SOCi
è stata convocata come segue:
PRImA COnVOCAzIOne
venerdì 27 aprile 2012 - ore 08:30 I Centro Distribuzione Coopca in Amaro (UD), via Cooperativa Carnica n.2
seconda convocazione
domenica 20 maggio 2012 - ore 10:30 i centro distribuzione coopca in amaro (Ud), via cooperativa carnica n.2
con i seguenti punti all’ordine del giorno:
1. presentazione, discussione ed approvazione del bilancio dell’esercizio 2011, chiuso al 31 dicembre 2011, insieme con la Relazione
sulla Gestione, la nota Integrativa, il Rapporto del Collegio Sindacale, la relazione del Revisore Contabile e quella della Società di
Revisione;
2. elezione di n° 3 (tre) Amministratori in scadenza per il triennio 2012-2014;
3. elezione del Collegio Sindacale e nomina del suo Presidente per il triennio 2012-2014;
4. fissazione dei compensi al Collegio Sindacale.
In coda ai lavori assembleari così come previsti dall’ordine del giorno, la Coopca ha collocato la presentazione del primo Bilancio Sociale
della Cooperativa con una breve tavola rotonda sull’argomento.
Al termine, come da tradizione, i convenuti saranno invitati a partecipare al pranzo sociale.
Per una corretta organizzazione dei lavori, così come per il successivo convivio, i Soci sono invitati a comunicare la propria volontà di
partecipazione presso tutti i nostri punti di vendita.
Ai box-office dei punti vendita o direttamente all’Ufficio Organizzativo della Sede (sig. nicola Innocenzi), nella settimana precedente
l’Assemblea Generale si potranno ricevere tutte le indicazioni relative al servizio di trasporto, agli orari e alle soste intermedie lungo i
percorsi stabiliti.
***
Sottolineando come la previsione statutaria delle Assemblee Separate rappresenti la peculiarità delle Società Cooperative nei riguardi
della propria Base Sociale e il tratto distintivo del procedimento assembleare delle Cooperative rispetto a quello delle Società di capitali,
riportiamo, di seguito, quanto disposto dall’art. 25 dello Statuto Sociale e dal Regolamento Interno di Funzionamento delle assemblee
sociali (cui lo Statuto rimanda) in merito alle modalità di tenuta delle 3 Assemblee separate:
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Allo scopo di facilitare la partecipazione dei soci e, conseguentemente, la convocazione e lo svolgimento delle assemblee separate, i soci della Cooperativa sono raggruppati in Sezioni, in particolare avendo riguardo alle zone ove esistano sedi secondarie
o unità locali.
***
Ogni Assemblea separata delibera sulle materie che formano oggetto dell’Assemblea generale e nomina i delegati all’Assemblea
generale, in conformità con i criteri stabiliti da apposito regolamento interno approvato ai sensi dell’articolo 33. In ogni caso,
nell’Assemblea generale deve essere assicurata la proporzionale rappresentanza delle minoranze espresse dalle assemblee
separate.
Tutti i delegati debbono essere soci.
Rimane fermo il diritto dei soci che abbiano partecipato all’Assemblea separata di assistere, senza diritto di voto, all’Assemblea
generale.
Per maggiore informazione ai Soci rispetto alla partecipazione alle riunioni assembleari, riportiamo altresì l’Art.23 dello Statuto Sociale
che così recita:
nelle assemblee hanno diritto di voto coloro che risultino iscritti nel libro dei soci da almeno novanta giorni.
Ciascun Socio, che si tratti di Socio cooperatore ovvero di Socio sovventore, ha diritto ad un solo voto qualunque sia il numero
delle azioni possedute.
I Soci che, per qualsiasi motivo, non possono intervenire personalmente in Assemblea, hanno facoltà di farsi rappresentare,
mediante delega scritta, soltanto da un altro Socio, appartenente alla medesima categoria di cooperatore o sovventore, che
non sia amministratore, sindaco o dipendente della Società, ovvero che rivesta tali qualifiche in Società controllate, e che abbia
diritto al voto.
Ciascun Socio può rappresentare solamente un altro Socio;
è garantito il diritto a tutti i Soci di partecipare all’Assemblea generale pur senza accesso al voto, esercitato esclusivamente dai
delegati nominati dalle Assemblee separate;
i partecipanti devono iscriversi, all’ingresso, e ritirare il proprio certificato di partecipazione.
Coop. Carnica
SOCIETÁ COOPERATIVA CARNICA DI CONSUMO
Via della Cooperativa n.11 - TOLMEZZO (UD)
Reg.Impr.Udine, Cod.fiscale e P.I. 00188930309
Albo Soc. Cooperative A101251
AVVISO DI CONVOCAZIONE
ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI
I SOCI della COOPCA SOCIETÁ COOPERATIVA CARNICA DI CONSUMO di Tolmezzo (UD)
sono convocati in ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA presso i locali del Centro Distribuzione
COOPCA in Amaro (UD), via Cooperativa Carnica n. 2, per il giorno 27 (ventisette) aprile 2012,
alle ore 08:30 in prima convocazione e, occorrendo, in
SECONDA CONVOCAZIONE
PRESSO IL CENTRO DISTRIBUZIONE COOPCA
IN AMARO (UD) – VIA COOPERATIVA CARNICA N. 2,
DOMENICA 20 (VENTI) MAGGIO 2012, ALLE ORE 10:30
con il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Presentazione, discussione ed approvazione del bilancio dellʼesercizio 2011, chiuso al 31
dicembre 2011, insieme con la relazione sulla gestione, la nota integrativa, il rapporto del
Collegio Sindacale, la relazione del Revisore contabile e quella della Società di revisione;
2) Elezione di tre amministratori in scadenza per il triennio 2012 – 2014;
3) Elezione del Collegio Sindacale e nomina del suo Presidente per il triennio 2012 - 2014;
4) Fissazione dei compensi al Collegio Sindacale.
Tolmezzo (UD), 29 marzo 2012
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
GIACOMO CORTIULA
P.S.: Si ha motivo di ritenere che lʼAssemblea si svolgerà in seconda convocazione domenica 20 maggio 2012.
NORME PER I PARTECIPANTI
Ogni socio ha diritto ad un solo voto indipendentemente dal numero delle azioni possedute.
Il socio impedito può farsi rappresentare in Assemblea da un altro socio mediante delega scritta da recapitarsi alla
Presidenza della Cooperativa.
Non ha diritto al voto il socio che non risulti regolarmente iscritto nel libro dei soci da almeno 90 giorni (come previsto
dallʼarticolo 23 dello Statuto sociale).
LA PRENOTAZIONE della partecipazione allʼAssemblea può essere fatta attraverso i punti di vendita.
Il servizio trasporto sarà curato, come di consueto, dalla Cooperativa.
Tip. Moro Andrea - Tolmezzo (Ud)
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La Zona Industriale di Amaro
e il Co.S.In.T.
La zona di agglomerazione industriale di Amaro,
si estende per 65,5 ettari ed è destinata a grandi,
piccole e medie industrie e attività di produzione.
L’area è ubicata in adiacenza alla golena sinistra del
Tagliamento, vale a dire in un terreno che, trovandosi tra l’argine e il letto di magra del fiume, durante le piene risulterebbe a rischio allagamento.
Il tratto di fiume che passa sul territorio del Comune di Amaro è lungo circa 1500 metri ed è delimitato per circa 800 metri da arginature che, ovviando
al rischio allagamento, hanno consentito lo sfruttamento agricolo dell’area adiacente.
Nel corso del tempo infatti, e certamente fino alla
metà dello scorso secolo, la vocazione principale
della zona era sicuramente agricola.
L’inevitabile modifica degli stili di vita determinata dall’industrializzazione, l’aumento del grado di
scolarizzazione delle giovani generazioni e i primi accenni della globalizzazione rendevano sempre meno affascinante la prospettiva di continuare
nell’attività agricola e, del resto, si manifestava forte l’esigenza di trovare alternative all’emigrazione.
In questo contesto, i comuni del fondo valle decisero di consorziarsi e costituirono, con Decreto Prefettizio del 6 maggio 1964, il Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione del Medio Tagliamento.
Nel 1999, con l’entrata in vigore della Legge Regionale n.3, il Consorzio potè godere dei benefici e
delle provvidenze di altri consorzi e, assunta la nuo-
va denominazione di Co.S.In.T., potè operare direttamente sulle aree D1 dei Comuni di Tolmezzo,
Amaro e Villa Santina con lo scopo di promuovere
prioritariamente lo sviluppo socio economico dei
settori produttivi della zona montana e pedemontana dell’Alto Friuli, realizzando e gestendo con
altri soggetti pubblici e privati, attività produttive,
infrastrutture industriali, servizi reali alle imprese,
e promuovendo o partecipando a società di capitali
ma, soprattutto, perseguendo quella che è una vera
e propria mission societaria; contribuire a drenare
lo spopolamento del territorio.
La prima attività svolta dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Tolmezzo (che, a dispetto del
nome, nella realtà dedica le proprie attività anche
ai comuni di Amaro, Arta Terme, Cavazzo Carnico, Moggio Udinese, Venzone, Verzegnis e Villa
Santina) nel sito nel quale la Coopca ha realizzato
il proprio nuovo Centro Distribuzione, è stata doverosamente la messa in sicurezza della piana con
la realizzazione di sponde di contenimento per il
controllo dei corsi d’acqua. Grazie a queste opere
e all’entrata in vigore del Piano Territoriale Infraregionale (PTI) la Zona Industriale potè passare da
un’estensione di 39 agli attuali 65,5 ettari.
In linea con la propria mission aziendale, tutta rivolta allo sviluppo e all’agevolazione delle varie
attività industriali delle zone nelle quali opera, il
Consorzio diede inizio alla realizzazione di un altro
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impegnativo progetto: la costruzione di un Centro
polifunzionale, struttura di riferimento per l’intera
zona industriale di Amaro. Entrato in funzione a
marzo 2007 il C.P. è composto da una sala meeting
dotata di connessione ADSL, videoproiezione e videoconferenza, una mensa interaziendale, un ristorante ed un bar.
Per la realizzazione dell’opera si è ovviamente tenuto conto sia degli addetti in servizio nelle aziende già esistenti in loco sia della prevista espansione
dell’area industriale.
L’area di Amaro rappresenta un bacino estremamente interessante per gli insediamenti attuali, caratterizzati da alto contenuto tecnologico, alto grado di innovazione e dalla sua vocazione high-tech.
Favorevole anche il posizionamento all’uscita Carnia dell’Autostrada A23, a soli 50 Km da Udine, 80
km dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari e 115 kg
dal porto di Trieste.
Nel sito sono presenti tutte le infrastrutture necessarie per ogni insediamento produttivo, dall’accesso alla rete viaria interna alla relativa vicinanza
con i confini Austrico e Sloveno; dalla rete telefonica alla banda larga ed al sistema wireless ed
a fibra ottica, con cablatura del polo industriale;
dalla rete per lo smaltimento delle acque bianche
all’impianto di potabilizzazione alla rete acqua
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industriale ed alla piattaforma di inertizzazione.
“Il riordino fondiario dell’importante area industriale di Amaro realizzata dal Co.S.In.T. – ci dice
il direttore del Consorzio Gianni Somma (che ringraziano per il contributo alla stesura di questo
articolo) - ha creato, nel 2008, i presupposti affinchè la Cooperativa potesse disporre di un lotto
adeguato alla realizzazione del suo Centro di Distribuzione.
La scelta strategica di percepire anzitempo le potenzialità logistiche di una realizzazione in prossimità
del casello autostradale si è dimostrata indovinata.
Grazie alla realtà di sistema rappresentata dal Consorzio, la Coopca può vantare una serie di servizi di
primaria importanza, non ultima anche poter lavorare sfruttando connessioni informatiche con fibra
ottica e avere a contatto di gomito due aziende già
quotate in Borsa (Stroli Oro ed Eurotech).
La collaborazione con il Co.S.In.T., non ci pare
eccessivo dirlo, è stata probabilmente una carta
vincente non solo per i vantaggi economici che
provengono alla Cooperativa dall’aver concesso in
locazione il lastrico solare della copertura per la
realizzazione e gestione dell’impianto fotovoltaico,
ma per il costante scambio di know-how che consente di sfruttare le reciproche esperienze nella specifica autonoma programmazione.”
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Qualche cenno sulla gestione
dell’esercizio 2011
Vogliamo anticipare sulle pagine del nostro periodico alcuni stralci della Relazione degli
Amministratori sull’andamento dell’anno il cui bilancio sarà posto all’approvazione dei Soci.
Il documento, nella sua interezza, sarà a disposizione dei partecipanti ai lavori assembleari
e, comunque, sarà consultabile dai Soci presso la Sede Amministrativa.
L’anno 2011 si è contraddistinto ulteriormente per una situazione economica difficile e peggiorata rispetto ai
poco esaltanti anni precedenti; contraddistinta da una grave crisi dei debiti dei Paesi sovrani che ha pressoché
azzerato la credibilità dell’Italia nel consesso internazionale con pesanti ripercussioni finanziarie sui tassi di
interesse con la conseguente restrizione del credito alle imprese. Abbiamo assistito a manovre economiche
devastanti che se da un lato hanno messo in sicurezza il Bilancio Statale, dall’altro non favoriscono di certo
la crescita del Paese e soprattutto comprimono i già bassi consumi delle famiglie, compromettendo gli esigui
risultati della Grande Distribuzione Organizzata che realizza, operando in un mercato maturo, una diminuzione di volumi e di fatturato a rete omogenea con una drastica compressione dei margini e una tendenza, per
i prossimi anni, a ulteriori minori vendite e conseguente aumento dei costi. Operando con questo scenario,
Coopca ha razionalizzato, nel corso dell’esercizio, la logistica realizzando il nuovo Centro di Distribuzione e
costituendo assieme alle Cooperative Operaie di Trieste la nuova piattaforma freschi; investimenti che produrranno nei prossimi esercizi benefici miglioramenti di efficienza e produttività.
Dovremo incidere con maggiore convinzione nelle politiche di bilancio con recupero di marginalità ed obiettivi di costo; riprendere la strada dello sviluppo, nonostante i periodi poco propizi dove tutti mantengono
con difficoltà le posizioni, per crescere in una situazione di riduzione/stagnazione dei consumi ma anche per
assorbire i costi dell’investimento logistico.
Per fare ciò dovremo migliorare la liquidità aziendale attraverso le leve della redditività migliorando il circolante, l’apporto del Prestito Sociale ed il recupero del consistente credito IVA conseguente all’investimento
logistico. Infine, ma non certo per ultimo, riprendere la strada interrotta alcuni anni fa della redditività per
coprire gli investimenti volano dello sviluppo. Il Consiglio di Amministrazione a luglio 2011 ha elaborato
un piano triennale 2012/2014 con l’obiettivo finale di riportare stabilmente in utile l’azienda, attraverso una
nuova politica commerciale marketing, un ulteriore recupero di efficienza sui costi e concentrando le proprie
energie allo sviluppo per incrementare il fatturato fissando degli obiettivi di margine lordo al 25,5%, personale al 13%, costi generali al 8,50%, ammortamenti al 2,50% ed oneri finanziari allo 0,50%.
Nell’esposizione delle attività realizzate nel corso dell’anno 2011, un capitolo senza dubbio
importante è riservato all’attività commerciale, in quanto oggetto sociale principale della
nostra Cooperativa.
Ne riportiamo i punti principali che nella relazione vengono più approfonditamente esplicitati.
Si è conclusa la prima fase della riorganizzazione aziendale impostata sulla riduzione dei costi, perseguendo, senza indebolire la qualità del servizio, una struttura dei costi non dissimile dalla concorrenza con
recupero di produttività ed efficienza.
Nel triennio 2009/2011 abbiamo recuperato circa 3 punti percentuali di incidenza sul fatturato che in
termini assoluti rappresentano quasi 4,7 milioni di euro. Purtroppo questi notevoli risultati, ottenuti con
impegno, professionalità e sacrificio da parte di tutto il nostro personale, sono stati annacquati dalla più
cruenta recessione economica degli ultimi ottanta anni e dalla grave crisi dei consumi che ha colpityo le
famiglie italiane, generando una compressione dei margini commerciali sia per l’elevata attività promozionale che per la difficoltà a rete omogenea a mantenere le vendite.
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È stato un anno difficile ma intenso che ci permette di guardare al futuro con serenità. Nel prosieguo della
relazione illustreremo tutti gli interventi e le attività realizzate, sottolineando comunque che siamo a metà del
nostro cammino di riorganizzazione e revisione che ci vedrà ulteriorimente impegnati nel corso del prossimo
biennio nel recupero delle vendite della rete diretta e di marginalità commerciale.
Un programma rinnovato e forte che prevede i seguenti interventi:
a. Nuova politica commerciale / marketing:
b. Progetti di ristrutturazione – rilancio – ampliamento di punti di vendita che permettano, in periodi
come questi, recuperi sostanziosi di vendite.
c. Qualificare e migliorare la mission di Coopca quale leader dei freschi attraverso la qualità, la professionalità, ampliando l’offerta Take Away sia come offerta complementare che per ridurre il costo
del servizio.
d. Nel corso dell’esercizio abbiamo iniziato un percorso per migliorare la fidelizzazione del consumatore ed in particolare del socio/consumatore definendo convenzioni di vantaggio con distributori di
carburante ed azioni di convenienza per zone industriali (Amaro, Tolmezzo, Cittadella, Limena).
Stiamo ampliando il numero di referenze del prodotto a marchio Coop nel settore freschi introducendole nell’ambito dei surgelati.
e. Studiare e valutare l’opportunità di introdurre un nuovo format per completare quelli già presenti
nella nostra struttura organizzativa, e già diffuso nella concorrenza.
f. Nel corso dell’esercizio abbiamo elaborato e presentato, nel corso di un’assemblea ai soci Unides, il
nuovo progetto “Amico-Unides” con l’obiettivo finale di creare con gli associati Amico una moderna organizzazione. Il progetto consiste nel rinnovo dell’immagine, nuovi servizi e una nuova politica
commerciale.
Continuare nella graduale estensione alla rete della nuova ambientazione introdotta, con la ristrutturazione
dei supermercati di Trieste e Loria che riguarderà, nel 2012, i punti vendita di Tarcento, Spilimbergo, Codroipo, Rivignano, Tarvisio oltre a Gemona, Sacile, Fagagna e Maiano; per indicare alla nostra clientela una
nuova caratterizzazione e una forma di riconoscimento. Abbiamo definito il nuovo marchio “Iper” per renderlo più impattante e comunicativo nell’indicare dimensione e verrà installato a Gemona, Cassola, Torri di
Quartesolo e sostituirà quello di Amaro.
Con le nuove e numerose iniziative dedicate alla base sociale abbiamo definito la realizzazione della Carta
Fedeltà per i soci/consumatori che si differenzierà rispetto all’attuale SimpatiCard e nel corso del 2012 organizzeremo un evento per la sua distribuzione e diffusione fra la base sociale. È stato definito e realizzato
il nuovo sito web di Coopca, più organico e completo, che sarà consultabile a partire da maggio 2012. Successivamente ci dedicheremo alla realizzazione dell’E-Commerce per Chelonia, iniziativa necessaria per
interpretare le nuove esigenze dei tempi.
Meritano, senza dubbio, alcuni accenni le iniziative la cui realizzazione è prevista nel corso del
corrente anno 2012.
GEMONA: nel corso dell’estate è prevista l’apertura, nel realizzando parco commerciale “Gli Aquiloni” a
Gemona del Friuli, del nuovo ipermercato con una superficie di vendita di 3.300 mq. La realizzazione avrebbe dovuto concludersi nel corso dell’esercizio, ma i problemi finanziari della proprietà hanno ritardato il
completamento. Il bene è ritornato nella proprietà del Mediocredito FVG che ha condiviso il completamento
della struttura con la ripresa dei lavori necessari alla prossima apertura del Parco Commerciale. Questo ritardo ha prodotto una perdita elevata di fatturato che ci auguriamo si possa recuperare nei prossimi esercizi.
SACILE: nel corso della primavera partiranno i lavori di ristrutturazione del supermercato di Sacile all’interno del Centro Commerciale San Liberale con l’obiettivo rivisitare una struttura oramai datata e per rispondere all’apertura di un Centro Commerciale nelle vicinanze.
FAGAGNA: nel corso della primavera partiranno i lavori di ampliamento del supermercato di Fagagna con
l’obiettivo di raddoppiare la superficie di vendita rendendo più attraente l’offerta e la presenza di Coopca in
una location centrale della località friulana.
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APRILE 2012
MAjANO: nel corso del 2012 partiranno i lavori di ampliamento del supermercato che anche in questo
caso porterà al raddoppio dell’attuale superficie di vendita.
Tutti interventi che mirano a riqualificare, ampliare le strutture di vendita esistenti con l’obiettivo di produrre incrementi di vendite necessari in periodi di crisi economica e dei consumi.
Come ampiamente argomentato, se il 2010 è stato l’anno della realizzazione del nuovo Centro di Distribuzione, in questo esercizio abbiamo impostato una complessa attività di monitoraggio delle attività di
logistica volte al raggiungimento di significativi obiettivi di efficienza e produttività e di miglioramento
delle rotazioni volte ad una riduzione del Circolante.
A completamento degli imponenti investimenti strutturali ed economici si segnalano quelli tecnologici,
con l’installazione di un programma di radio frequenza con gestione “voice”, rendendo completamente
informatizzata l’attività degli operatori; e nei primi mesi del 2012 abbiamo introdotto un software per la
gestione ed il controllo dei trasporti. Un reparto completamente rinnovato, pronto e preparato ad affrontare
le nuove sfide future.
Avviandoci alla conclusione, estrapoliamo dalla Relazione alcuni passaggi di carattere organizzativo aziendale generale.
Con la realizzazione del nuovo Centro di Distribuzione abbiamo ottenuto notevoli miglioramenti di produttività ed efficienza permettendo una razionalizzazione dei processi che impattano sull’attività del personale e sulla qualità del servizio.
Operiamo con un organico inferiore di ventotto unità rispetto all’esercizio 2008, nonostante disponiamo
di due nuovi ipermercati – Torri di Quartesolo e Cassola – e sviluppiamo 24 milioni di euro di maggior
fatturato. Di ciò un riconoscimento forte e convinto al nostro personale per l’impegno, la professionalità,
il sacrificio e la disponibilità dimostrate.
In tale ambito Coopca riconosce a tutto il personale un programma di sconto dipendenti calendarizzato
su nove settimane; l’obiettivo è favorire una maggiore fidelizzazione e contrastare, in qualche modo, la
contrazione di reddito reale delle famiglie.
Una impresa che costruisce il proprio futuro non può prescindere dal tema della formazione quale crescita
professionale delle proprie risorse umane. Nel corso del 2011 abbiamo partecipato al progetto formativo
di Scuola Coop rivolto a Responsabili di Negozio e Specialisti di Settore su temi tipicamente professionali.
Abbiamo avviato nel corso del 2012, in sinergia con l’Università dei Sapori di Perugia, un interessante
progetto di formazione rivolto al personale della rete sul tema delle tecniche di vendita e relazione con il
cliente.
Per concludere, nel ricordare che quest’anno introduciamo, per la prima volta nella storia di
Coopca, l’elaborazione del Bilancio Sociale, documento che vuole rappresentare le attività
mutualistiche di Coopca a favore della propria base sociale e dei consumatori, vogliamo
sottolineare quali siano i punti fermi sui quali basiamo il nostro agire, consapevoli che la
fredda esposizione dei numeri di bilancio non possa rappresentarne la portata e l’intensità.
Siamo consci della necessità di continuare ed intensificare il cambio di passo intrapreso ed in quest’ottica il Consiglio di Amministrazione ha individuato la necessità di preparare la governance del futuro, di
promuovere il cambio generazionale, di gestire e governare il cambiamento imposto dal mercato e da una
nuova società in continuo divenire, ed è proprio in linea con questi principi che abbiamo avviato, in questi
anni, un’azione di rinnovamento dell’organo amministrativo.
Nelle pagine precedenti abbiamo elencato le strategie necessarie per costruire il futuro di Coopca.
Ricordiamo che Coopca è una realtà importante per dimensioni, volumi, storia ma, a tranquillità dei soci,
soprattutto per patrimonio.
Giacomo Cortiula
APRILE 2012
11
Il Bilancio Sociale della Coopca
Nel corso dei lavori assembleari che si terranno
(come da convocazione riportata in questo numero
de “La Voce della Cooperazione”) presso il Centro
Distribuzione di Amaro domenica 20 maggio, la
Cooperativa presenterà ai Soci il proprio Bilancio
Sociale.
Si tratta, per la Coopca, di una prima redazione di
un documento che intendere semplicemente come
un’ulteriore versione del “bilancio” è certamente
riduttivo.
BILANCIO
ECONOMICO
AMBIENTALE
SOCIALE
Peraltro, secondo quanto affermato dal Ministero
dell’Interno (2007), “Il bilancio sociale è l’esito di
un processo con cui l’amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse in un dato periodo, in modo da
consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di
conoscere e formulare un proprio giudizio su come
l’amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato”.
La definizione può, ovviamente, essere assunta anche in ambito imprenditoriale ed aziendalistico e
coinvolge quella che è definita “Responsabilità Sociale d’Impresa” intendendo con ciò l’esigenza di
integrazione della visione strategica dell’impresa
con le preoccupazioni sull’impatto sociale, ambientale, culturale ed etico dell’azione imprenditoriale.
Esso è, dunque, una relazione rivolta a tutti coloro
che hanno interesse a conoscere il valore sociale
dell’Azienda, le ricadute sul territorio, la sua sostenibilità dal punto di vista ambientale, le strategie
aziendali e gli impegni a breve e medio-lungo termine al fine di monitorare, nella periodicità di tale
rendicontazione, la coerenza degli impegni assunti
ed il raggiungimento dei risultati indicati.
Il bilancio sociale si configura, in definitiva, come
uno strumento di rendicontazione e di comunicazione, dando a quest’ultimo aspetto un valore preminente, delle attività svolte da una organizzazione
o impresa con lo scopo di “darne conto” alle diverse categorie di persone o enti con cui si confronta
nell’esercizio della propria attività, definiti stakeholders, che hanno un diritto riconosciuto o comunque
un interesse a conoscere quali ricadute l’organizzazione o l’impresa produca nei loro riguardi.
Questa comunicazione poi, per parte sua, costituisce un aspetto non trascurabile della dimensione
sociale delle organizzazioni ed è fondamentale
per tessere “buone relazioni” e per raggiungere gli
obiettivi della missione.
Certamente nel rispetto di alcune prerogative irrinunciabili della comunicazione stessa: la necessità
che essa sia attendibile, corretta, trasparente e, soprattutto, capace di descrivere il tessuto relazionale
e l’impatto economico, ma anche socio-ambientale.
12
APRILE 2012
Con tutti questi preamboli, e molti altri di carattere pratico-organizzativo, abbiamo predisposto il
Bilancio Sociale della Cooperativa per l’anno 2011.Il documento, come dicevamo in apertura, verrà
presentato ai Soci durante i lavori assembleari che
riserveranno, in coda alle incombenze annuali, un
pur breve tempo di approfondimento della tematica.
A parte il risultato, che eventualmente potrà essere
oggetto di suggerimenti, aggiustamenti e correttivi,
il lavoro di stesura del Bilancio Sociale ha rappresentato un’occasione (come giustamente suggerisce
il Presidente nella lettera di presentazione del documento) “per far conoscere la nostra realtà all’esterno ma anche per rileggerla dall’interno alla
luce degli ideali che ne hanno ispirato la nascita”.
Vi abbiamo esposto alcuni passaggi del lavoro dei
Padri Fondatori in sede di scrittura della Carta Costituzionale della Repubblica Italiana in relazione al
riconoscimento dell’Istituto Cooperativo e qualche
spunto preso dallo Statuto della Cooperativa attinente la nostra identità.
Abbiamo fatto onore agli uomini e agli ideali che
hanno animato tanti cooperatori dalla nascita della
Cooperativa ad oggi e ricordato i punti della nostra
mission aziendale, lo scopo della nostra nascita e la
giustificazione della nostra esistenza.
Abbiamo richiamato la matrice sociale aziendale
ricordandone il sensibile impatto sulla società nei
primi anni di vita e le modificazioni conseguenti al
mutare degli stili di vita.
Abbiamo presentato la struttura organizzativa
aziendale e sottolineato alcuni dei processi produttivi che svolgiamo con particolare riferimento ad
alcune attenzioni poste in atto nel rapporto con i
nostri dipendenti.
Abbiamo dato conto delle attività con altri soggetti attivi con i quali interagiamo nel perseguimento
dei nostri scopi aziendali e in risposta alle rispettive
domande.
Abbiamo accennato a diversi soggetti (Associazioni, Enti, Aziende e Singoli) con i quali collaboriamo per il soddisfacimento delle reciproche attese.
Abbiamo ribadito i nostri impegni nei confronti delle Persone, delle Comunità, del Territorio e
dell’Ambiente e abbiamo esplicitato quelli per il
Futuro… ma molto ancora potremo scrivere nella
regolare ciclicità annuale della stesura del documento.
Siamo, infatti, certi della bontà della decisione di
predisporre questo documento pur in assenza di
un’obbligatorietà legale.
LA NUOVA SIMPATICARD
DEI SOCI COOPCA
La SimpatiCard della Coopca la conosciamo da diversi anni perché ha accompagnato i nostri acquisti
dal lontano 2005. E, nel tempo, abbiamo imparato
ad esibirla alle casse prima di effettuare il pagamento delle nostre spese.
Il suo colore verde richiama il nostro colore sociale prevalente per cui era stata ovvia la decisione
di utilizzare la stessa impostazione grafica per la
SimpatiCard specifica per i Soci così che, sostanzialmente, le due tipologie di Card non differivano
molto l’una dall’altra.
Peraltro, quando ci siamo dotati dello strumento
Carta Fedeltà, non facevamo molte iniziative rivolte in esclusiva ai Soci e, pertanto, non pareva necessario distinguerla in maniera evidente rispetto a
quella riservata ai nostri clienti fedeli.
Da qualche tempo a questa parte, invece, la Cooperativa ha predisposto in esclusiva per i suoi Soci,
un programma intenso di iniziative commerciali
che rende evidente come il Socio abbia davvero
occupato una posizione di centralità nell’attenzione
dell’Azienda.
Per facilitare il lavoro alle casse e rendere ancor
più riconoscibili quei Clienti “speciali” che sono i
nostri Soci, serviva un ulteriore elemento di distintività ed ecco che a breve presenteremo la nuova
SimpatiCard.
È una Card riservata ai Soci, riconoscibile nel colore (grigio metallizzato) e completata da una forte
evidenza (SocioCoopca) che identifica il suo possessore come Socio della Cooperativa Carnica.
Sarà anche un veicolo per presentare ai nostri Soci
la nuova insegna dei nostri Ipermercati di cui abbiamo dato notizia in queste stesse pagine.
Naturalmente non sarà di poco conto il lavoro di
sostituzione delle attuali SimpatiCard in circolazione. Come in molte altre attività, ci sarà di grande
aiuto la disponibilità dei nostri Soci e la loro collaborazione in questa operazione che potrà essere
fatta presso qualsiasi Super o Iper della nostra rete.
Certamente nel frattempo si potrà continuare ad
usare la “vecchia” SimpatiCard, così da non perdere i vantaggi che ogni giorno la Coopca prevede per
i suoi numerosi Soci.
APRILE 2012
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Alcune riflessioni sulla crisi
Sono sotto gli occhi di tutti gli effetti della crisi che sta letteralmente assediando le economie
mondiali ed ha prodotto un’inevitabile contrazione dei consumi che, a sua volta, è origine e
conseguenza di un circolo vizioso che interessa tutti gli ambiti della vita.
Il Direttore Generale della Coopca, dott.Mauro Veritti, traccia un quadro della situazione
generale nella quale, ovviamente, è calata anche la nostra Cooperativa.
Risale a poco più di tre anni fa il fallimento di Lehman Brothers fatto allora imprevisto e per molti versi
straordinario. Allora ritenemmo di aver raggiunto il culmine della crisi. In realtà così non è stato perché la
crisi si è rivelata interminabile ed imprevedibile nelle sue manifestazioni successive. Nel breve tempo si è
propagata dalla finanza privata a quella pubblica, dall’economia virtuale a quella reale, dall’America ad una
Europa politicamente debole, priva di una efficace politica economica e monetaria e poco sostenuta dalla
crescita. Negli ultimi mesi del 2011 è divampata, sotto l’attacco della speculazione finanziaria, la crisi dei
debiti sovrani che ha evidenziato i punti di maggior debolezza del nostro Paese: l’alto debito pubblico e la
bassa crescita.
Il clima di fiducia dei consumatori si è deteriorato, i consumi hanno risentito della debolezza del reddito
disponibile e del pessimismo sulle prospettive del mercato del lavoro. Gli ultimi mesi del 2011 segnalano
un calo degli occupati e una ripresa dei tassi di disoccupazione, che tra i più giovani ha raggiunto valori
inaccettabili. Peggiorano le aspettative occupazionali delle imprese e le retribuzioni calano in termini reali
anche per il blocco delle retribuzioni pubbliche. La dinamica dei prezzi al consumo è salita negli ultimi
mesi del 2011 sia per l’aumento dell’IVA che per i rialzi delle accise sui carburanti. Le tensioni sul mercato
dei Titoli di Stato Italiani hanno inciso negativamente sulla capacità di raccolta delle banche e tale difficoltà
ha determinato una forte restrizione del credito alle imprese. L’aggravarsi della crisi del debito sovrano ed i
segnali di rallentamento del commercio internazionale hanno determinato in Italia un peggioramento delle
prospettive di crescita. Per l’anno in corso gli analisti prefigurano una sensibile contrazione del PIL ed una
variazione nulla nel 2013. La spesa delle famiglie sarà frenata sia dal consistente calo del reddito disponibile
che dalla perdurante incertezza sulle prospettive occupazionali. I consumi diminuiranno di circa un punto
sia nel 2012 che nel 2013 proseguendo la flessione in atto dal 2006.
Questi scenari pesano sulla situazione generale della distribuzione organizzata attraverso una continua riduzione dei consumi ed una compressione dei margini.
Il fatturato a rete omogenea si riduce sia nel 2010 che nel 2011 ed operando in un mercato maturo, il futuro
sarà prevedibilmente contrassegnato da una tendenza di minori volumi, con conseguente diminuzione dei
margini ed aumento dei costi.
Gli effetti a lungo termine non sono pienamente prevedibili, ma la trasformazione in atto non sarà di breve
durata e difficilmente tutto tornerà come prima.
A tutto ciò bisognerà reagire con fiducia nel domani e con la ripresa di scelte coraggiose, come fecero i
nostri predecessori, di discontinuità che prevedano cambiamenti forti, distinti, coerenti e condivisi.
Gli scenari 2012 non sono positivi ma l’ambizione cosciente del Consiglio di Amministrazione è di migliorare il Bilancio dando inizio ad una seconda fase di interventi, che ci vedranno impegnati nel biennio
2012/2013, i cui obiettivi primari e prioritari saranno una nuova politica commerciale/marketing di forte
discontinuità con il passato e la storia di Coopca, incentrata a migliorare la percezione di convenienza dei
consumatori, a introdurre una nuova comunicazione interna ed esterna al Punto di Vendita atta a recuperare
vendite nella rete diretta ed a migliorare il margine lordo aziendale.
Mauro Veritti
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APRILE 2012
Per conoscere meglio persone e funzioni aziendali
L’intervista a Giulio Muner
Allora bentornato Muner, dopo quanti anni ci
rivediamo?
Da quando ho lasciato la COOPCA sono passati esattamente 6 anni nei quali ho lavorato prima
come Category Manager e poi come Responsabile
Acquisti per l’Italia presso la Schlecker, multinazionale tedesca leader nel settore dei negozi specializzati per l’igiene e la cura della casa e della persona.
Come giudica la sua esperienza lavorativa presso questa azienda?
Senz’altro positiva, la Schlecker mi ha garantito
una crescita umana, culturale e professionale per
cui sarò sempre grato ai miei colleghi italiani e tedeschi.
Proponiamo, anche in questa uscita del nostro
periodico, la “presentazione” di un nostro funzionario attraverso lo strumento dell’intervista.
Certamente non basteranno queste poche righe
a darne un’immagine esaustiva che, tanto più
per il dott. Giulio Muner al quale dedichiamo
questo spazio, comprende anche gli aspetti più
propriamente personali oltre a quelli professionali.
Il nostro nuovo Direttore Commerciale, infatti,
per molti che condividono con lui la quotidianità del lavoro, è anche richiamo alla figura di suo
padre Claudio, per anni responsabile dell’Ufficio del Personale e uomo di grande spessore
umano.
Peraltro il dott. Giulio Muner ha già avuto una
precedente esperienza di lavoro in Coopca e
proprio da ciò vogliamo partire per invitarlo ad
accennare a come si vede, oggi, all’interno della
Cooperativa e quali siano le sue aspettative e i
suoi propositi.
Si spieghi meglio...
Al di là dell’opportunità di imparare una lingua nuova, ho avuto la possibilità di avvicinarmi ad una dimensione europea della distribuzione organizzata e
dei suoi mercati, approcciando allo stesso tempo le
dinamiche della negoziazione italiana rappresentata
dai rinnovi dei contratti nazionali del mondo Selex.
E a cosa dobbiamo quindi la decisione di ritornare in COOPCA?
Essenzialmente ad un progetto propostomi dalla
Direzione Generale che vedeva come obiettivo primario ed immediato un processo di rinnovamento
radicale e di riorganizzazione strutturale dell’azienda che ne avrebbe coinvolto tutti i reparti: a me sarebbe toccata la parte commerciale.
Quali sono i progetti in tal senso?
Ritengo che il protagonista di questa ristrutturazione debba essere senza dubbio il ruolo del buyer:
lo scopo è che gli acquisitori di oggi diventino dei
veri e propri Category Manager in grado di gestire
con padronanza e professionalità gli assortimenti e le marginalità delle categorie merceologiche
di competenza. Il processo richiederà tempo, ma
sono convinto che mediante lavoro, formazione, responsabilizzazione e coinvolgimento nelle strategie
aziendali tutto questo sia un obiettivo raggiungibile.
APRILE 2012
A proposito di strategie aziendali commerciali,
come sta andando il ribasso dei prezzi e cosa vedremo ancora in futuro?
Direi bene, abbiamo raccolto consensi ovunque, soprattutto tra i nostri dipendenti, i primi a sposare
questo a mio avviso doveroso riposizionamento.
Il prossimo passo, a cui stiamo già lavorando, sarà
quello di riorganizzare gli assortimenti dei negozi,
in modo da prevedere per ogni punto vendita la possibilità di gestire un assortimento ricco di novità, razionale, lineare in cui gioca un ruolo importante il
prodotto a marchio Coop, che garantisce al cliente
la qualità della marca a prezzi inferiori fino al 30%.
Considerazioni sull’attuale contesto economico?
La crisi degli ultimi anni ha messo in discussione
una serie di paradigmi che consentivano in passato
alla distribuzione di fidelizzare i consumatori e di
applicare delle politiche commerciali di sicuro successo: adesso ci confrontiamo con un cliente sempre più istruito, preparato, attento a quanto spende
e molto meno fedele di una volta alle marche e al
canale d’acquisto (ipermercato, supermercato, negozio specializzato, discount, ecc..); è aumentata in
generale la frequenza della spesa (se nel 2004 circa
il 30% dei consumatori dichiarava di fare la spesa
più volte a settimana, oggi parliamo di più del 70%)
con un conseguente abbattimento dello scontrino
medio, da leggersi anche con il fatto che esiste sempre meno la disponibilità a fare scorte in funzione
delle offerte speciali.
Come se ne esce?
A mio avviso l’unica strada è quella di garantire
al cliente convenienza, intesa sia come giudizio sul
livello dei prezzi e dell’assortimento, ma anche e
soprattutto come qualità e funzionalità dei prodotti:
15
la nostra bravura deve consistere nell’intuire cosa
il cliente cerca da noi, per poi fargli una proposta
adeguata secondo i nostri criteri e le nostre logiche.
È facile e immediato evidenziare un prezzo conveniente o ribassato, più difficile riuscire trasmettere
la convenienza di un prodotto in relazione alla sua
qualità... ecco, direi che questo, assieme al mantenimento del livello di servizio sul punto di vendita,
deve essere il nostro principale obiettivo.
Nell’augurare al dott. Muner un proficuo lavoro
all’interno della nostra organizzazione, ci piace
richiamare quanto introduce l’intervista, vale a
dire il fatto che per lui si tratti di un “ritorno”.
In effetti, i nostri lettori potrebbero ricordarsi di
aver letto anche nell’intervista al dott. Beorchia
di Aprile 2011 di uno stesso percorso che li ha
portati ad uscire dalla Coopca per andare a fare
un’esperienza lavorativa in un’altra Azienda cui
ha fatto seguito un rientro in Cooperativa.
Questa scelta di rientrare portando il bagaglio
delle esperienze maturate e i frutti della crescita,
personale e professionale, è fortemente positiva
per l’Azienda che può, così, avvalersi di un punto di vista con un orizzonte più ampio rispetto
ad un modo di agire che non può mai adagiarsi
in limitanti percorsi di ordinarietà. D’altro canto siamo convinti che l’attaccamento alla nostra
Istituzione (e anche alle nostre persone) sia il
plus valore sul quale decidere una svolta della
propria vita lavorativa.
Proprio con questa persuasione, ci piace poter
comunicare su queste pagine che tornerà a far
parte della nostra compagine aziendale il sig.
Lorenzo De Stalis, già nostro collaboratore in
diverse mansioni, che ricoprirà la funzione di
Responsabile Ingrosso.
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APRILE 2012
CAMBIAMENTI ALL’INTERNO
DEI SUPERMERCATI COOPCA
Già dal 2010 abbiamo avviato una serie di interventi di ristrutturazione volti a modificare, talvolta
anche in modo radicale, la strutturazione dell’area
di vendita dei nostri Supermercati.
Non, dunque, semplicemente una rivisitazione del
lay-out, quanto piuttosto la messa a punto di una
nuova ambientazione che renda immediatamente
riconoscibile una linea comune, uno stile, in altre
parole una specifica identità.
Le motivazioni di questa importante ed imponente
attività sono semplici: la nostra Azienda è cresciuta
nel tempo anche per effetto di acquisizioni di negozi già presenti sui diversi mercati.
Uno dei risultati è stato anche quello che ci si è
trovati con una rete di vendita molto disomogenea
dal punto di vista dell’immagine complessiva, poco
riconoscibile da parte del consumatore e non identificabile come un’unica catena che opera in diverse
provincie ed in due regioni.
La nostra appartenenza, poi, a CoopItalia ci ha spinti a considerare positivamente l’esperienza maturata
in questo campo dalle altre cooperative aderenti al
sistema Coop e così anche noi abbiamo deciso di
adeguare la “molteplicità delle nostre immagini” ad
una ben riconoscibile, impattante e distintiva rispetto ai nostri competitors presenti sul mercato.
Anche quest’anno la Cooperativa ha programmato la
sostituzione della vecchia ambientazione con la nuova, pur se con tempistiche obbligatoriamente lunghe.
La nostra rete di vendita, infatti, è costituita da oltre
40 negozi. Di contro, le possibilità operative degli
uomini di Coopca non sono infinite ed è per questo
che, pur accelerando, ci vorrà un po’ di tempo per
“completare il giro”.
Per rendere più evidente quanto dichiarato in queste
note e per “accompagnarVi” in una simbolica visita
alle nostre realtà operative, corrediamo la presente
comunicazione con alcune fotografie di un Supermercato nel quale abbiamo già realizzato le ristrutturazioni.
Trieste, per cominciare, che in quanto primo punto
di vendita nel quale abbiamo operato gli interventi
è stato anche (come dicevamo sulle pagine de “La
Voce” del dicembre 2010) banco di prova per i successivi interventi strutturali.
A seguire Loria, riadattato alla nuova immagine nel
corso dello stesso anno.
Più recenti gli interventi su Tarcento e Spilimbergo
che hanno gratificato quanti vi hanno lavorato per
gli ottimi risultati raggiunti.
I prossimi interventi, dei quali certamente avremo
modo di parlare, sono previsti a Codroipo e, di seguito, in altri supermercati.
Dal punto di vista della nuova “immagine”, nei colori utilizzati dominano le tinte scure – compreso
il nero – ma non mancano i colori vivaci, come il
rosso usato per evidenziare dei particolari “ingombranti” all’interno dell’area di vendita.
Risulta molto chiara ed evidente la comunicazione al cliente che identifica subito il posizionamento
delle referenze delle categorie merceologiche che
intende acquistare.
Le gigantografie previste nei reparti indirizzano il
percorso del consumatore verso la panetteria o il
pesce, verso la macelleria o la salumeria…
Insomma, risulta tutto più chiaro, si trova tutto e subito, si possono fare gli acquisti in un ambiente più
gradevole, ci si riconosce in un ambiente familiare e rilassante che stimola il piacere di soffermarsi
all’interno del negozio.
APRILE 2012
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L’INCENDIO DI LIMENA
Nella notte fra il 30 e 31 di gennaio il nostro supermercato di Limena è stato devastato dall’incendio
– non doloso - di una vasca refrigerata posta in corrispondenza del reparto salumi e latticini.
All’apertura del Punto Vendita, la mattina, i dipendenti si sono trovati davanti a una situazione decisamente difficile: ogni cosa era ricoperta da uno
spesso strato di fuliggine derivata dall’incendio, le
pareti e le attrezzature erano nere del fumo che impregnava i locali e tutto quanto si trovava all’interno
del Supermercato era compromesso dagli effetti del
nefasto evento.
Fortunatamente non ci sono stati danni alle strutture
se non a quelle direttamente coinvolte nel fatto; tutte, però, hanno avuto bisogno di un intervento profondo di pulizia per riportarle al normale livello di
utilizzo.
Va da sè che i locali sono stati tutti tinteggiati e rigenerati i mobili e gli arredi. Le merci sono state
tutte tolte dall’area di vendita, asportate dal negozio
e potenzialmente avviate al macero perché ridotte in
condizioni tali da risultare invendibili. Tanto le merci quanto il negozio in senso ampio e generale erano
opportunamente sotto copertura assicurativa per cui
tutti i danni subiti saranno risarciti dalla Compagnia
Assicurativa.
Il negozio è stato chiuso una ventina di giorni ma già
il 24 febbraio è stato possibile riaprirlo al pubblico.
In questa situazione si sono battuti tutti i record e la
nostra abituale clientela ha apprezzato il fatto che
in pochissimo tempo si siano ripristinate le normali
condizioni ambientali per continuare a svolgere la
nostra attività.
Sul posto – oltre il primo intervento dei vigili del
fuoco – si sono avvicendate molte ditte esterne specializzate nella risoluzione di problemi di questo
tipo, lavorando sia di giorno che di notte in condizioni facilmente immaginabili.
In questa sede vogliamo però mettere in risalto l’alto
livello di responsabilità dei nostri collaboratori che,
a vario titolo, sono intervenuti con la professionalità
necessaria per la soluzione della vicenda. In modo
particolare ci preme esprimere la nostra gratitudine
al nostro Capo Area Maurizio Pavin che ha guidato con estrema competenza la squadra rappresentata dai nostri dipendenti di Limena che nuovamente
ringraziamo certamente per la disponibilità offerta
e per la capacità di affrontare e risolvere problemi
che esalavano dalla loro specifica attività ma, soprattutto, per lo spirito di gruppo e per il sorriso che
non spegnevano nemmeno quando la stanchezza si
faceva sentire.
L’attività del supermercato è stata ripresa nei binari
della normalità ma riteniamo che il nostro lavoro futuro debba essere quello di migliorare ulteriormente
il nostro legame con la città di Limena, al fine di
ottenere risultati più interessanti sotto il profilo della
soddisfazione e della fedeltà del consumatore.
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APRILE 2012
PRESENTATO ALLA RETE DI
VENDITA IL BUDGET 2012
Due gli incontri con i capi negozio per illustrare loro 2012 sarà caratterizzato dall’applicazione dei cosidil budget della rete di vendita per l’anno 2012: il pri- detti “FORMAT” che altro non sono che la definimo a Tolmezzo il 6 febbraio; il secondo a San Vende- zione degli assortimenti da trattare sui singoli negozi
miano due giorni dopo.
al fine di soddisfare le esigenze vere dei consumatori,
Hanno partecipato tutti gli interessati che, oltre ad migliorare il rapporto con i fornitori, gestire il marascoltare gli obiettivi da raggiungere nel corso del gine aziendale, migliorare le rotazioni dei prodotti e
corrente anno sociale, sono entrati nel dibattito espri- ridurre le differenze inventariali.
mendo le loro considerazioni e formulando le loro Il 2012 sarà anche l’anno dell’inserimento massiccio
proposte.
dei prodotti a marchio nelle diverse categorie merDall’altra parte, i dirigenti dell’azienda che sono in- ceologiche, della nuova insegna degli Ipermercati,
tervenuti ad illustrare gli argomenti relativi alle loro dell’apertura di Gemona, della ristrutturazione e
specifiche competenze e responsabilità, hanno ascol- dell’ampliamento di diversi negozi, delle nuove potato con attenzione quanto emerso dal dibattito per- litiche commerciali rivolte ai soci ed ai possessori di
ché ritenuto di estremo interesse al fine di precisa- SimpatiCard.
re sia gli obiettivi da raggiungere che le strategie da Sarà l’anno del completamento di alcuni progetti
adottare per ottenere i risultati indiimportanti come quello delle macati dal programma.
cellerie, del take-away nei salumi e
Gli impegni da portare a
Al di là dell’obiettivo delle vendite
formaggi, dell’inserimento di nuovi
– che è stato giudicato “teso ma fat- termine da parte di ognuno di specialisti di settore per i reparti ortibile” – è stato apprezzato lo sforzo
tofrutta e salumi e formaggi dell’anoi per il 2012 sono tanti ma
che sta compiendo l’Azienda nella
rea Friuli Venezia Giulia, dello svila chiarezza con la quale si
prospettiva di un miglioramento
luppo dei percorsi formativi per i
affronta il futuro è tale che i
della propria organizzazione, orienvice-capo negozio.
risultati
non
mancheranno.
tata sempre di più alla vendita e alla
Non mancherà l’impegno per raconquista di nuove quote di mercato.
zionalizzare l’extra-alimentare su
Il particolare momento economico
alcuni negozi e per la ottimizzazioche stiamo attraversando certamente non aiuta le ne della parte di rete che non risponde – per ragioaziende della grande distribuzione come la nostra, ni diverse – agli stimoli di varia natura alla quale è
ma, con l’attivazione di politiche commerciali e di sottoposta. Per superare i problemi che ne derivano
comunicazione più aggressive, è pensabile il risultato andremo a studiare e definire delle tipologie di vendi invertire le tendenze degli anni passati.
dita alternative magari utilizzando le professionalità
Gli impegni da portare a termine da parte di ognuno ed il know-how di aziende già affermate sul mercato
di noi per il 2012 sono tanti ma la chiarezza con la nazionale.
quale si affronta il futuro è tale che i risultati non Forte si delinea anche l’impegno rivolto al miglioramancheranno.
mento della professionalità delle persone che lavoraInfatti – una volta consolidati i risultati nel campo no con noi in quanto saranno importanti i corsi ed i
della logistica con l’attività del nuovo magazzino seminari che si stanno programmando in questi giorcentrale e l’avvio delle piattaforme dell’ortofrutta, ni. Obiettivo principe sarà quelli di avvicinare di più
dei freschi e dei surgelati – l’attenzione maggiore è le persone - clienti e collaboratori -, di comprendere
rivolta alla rete di vendita sulla quale saranno realiz- di più le esigenze del cliente, di lavorare in modo tale
zati gli interventi più significativi.
da rendere l’attività di ogni giorno un piacere sia per
Oltre a procedere con l’applicazione della nuova am- chi vende che per chi acquista, sia esso un cliente
bientazione e dopo aver ultimato il posizionamento normale, un possessore di SimpatiCard o un socio
dei prezzi della rete sui concorrenti di riferimento, il fedele alla sua Cooperativa.
APRILE 2012
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LA NUOVA INSEGNA
IPERcoopca
Esattamente 10 anni fa
la nostra Cooperativa
incominciava a parlare
dell’ipotesi di realizzare un IPERMERCATO
nella zona industriale di
Amaro.
Dalle parole ai fatti: l’inaugurazione del primo
IPERcoopca della nostra Cooperativa è avvenuta il
29 maggio del 2003.
Quello che era per noi un nuovo canale di vendita
andava caratterizzato con una nuova insegna che
comunque mantenesse un riferimento ed un legame
con il logo della nostra azienda e con la nuova insegna che caratterizzava i Supermercati.
Gli studi che allora abbiamo fatto ci avevano portati a considerare positiva la felice sintesi che ne
era derivata: un lettering che metteva in risalto il
fatto che l’insegna faceva riferimento ad una grande struttura di vendita di colore rosso – IPER firmato coopca – di colore verde e quell’occhio di bue
(giallo) che rinchiudeva entrambi stando a significare una forte coesione fra la nuova struttura e
la vecchia Cooperativa presente sul territorio della
regione Friuli Venezia Giulia e del Veneto da quasi
100 anni.
I colori individuati erano quindi quelli sociali presenti su tutte le nostre insegne. Lo sviluppo di questo canale non era prevedibile e con il tempo, il
numero di IPERcoopca è aumentato tant’è che alla
fine di maggio saremo presenti con questa formula
a Torri di Quartesolo e a Cassola in provincia di Vicenza; ad Amaro e a Gemona in provincia di Udine.
A questo punto del nostro percorso entriamo in
competizione su territori in cui la concorrenza è
molto agguerrita dove – oltre ai prezzi ed ai servizi,
sono importanti e fondamentali non solo le dimensioni dei negozi ma anche le dimensioni dell’insegna per farsi notare sul mercato.
Per questi motivi, dal mese di maggio incominceremo ad usare la nuova insegna che – superando
la strutturazione compatta e di limitato spazio della attuale – si svilupperà molto di più in larghezza
dando un’immagine di dimensione e forza maggiore rispetto a quella che abbiamo visto fino ad oggi
sulle strutture dei nostri Ipermercati.
A MAGGIO
Il Centro Commerciale “GLI AQUILONI” si articola attraverso una serie di spazi di diverse
dimensioni dove trovano posto 19 attività commerciali e di servizio.
All’interno della galleria, le varie attività sono dislocate in modo tale da avere tutte una ampia
visibilità e per essere accessibili a tutta la clientela che visita la struttura.
La locomotiva sarà l’IPERcoopca della Cooperativa Carnica di Consumo con un’area di vendita
superiore ai 3.200 metri quadrati assieme a note insegne di grande valore locale e nazionale.
Venzone
Tolmezzo
Tarvisio
Gemona Centro
Tolmezzo
GEMONA
A23
Tarvisio
Austria
Udine
SS13
Via Osoppo
Via Rondins
Svincolo
“Fungo”
Venezia
Svincolo
ingresso A23
Osoppo
Trieste
SS13
Lessi
Centro Commerciale Gli Aquiloni
Via Osoppo, 83 - 33013 Gemona del Friuli
A23 Uscita
Gemona-Osoppo
Udine