25 NOV. 2016- SITUAZIONE AVIARIA IN EUROPA
Aggiornamento al 12 novembre 2016
Da inizio novembre registrati casi in Paesi europei (escluso Italia): Importante: si tratta tutti
di casi ad alta patogenicità (H5N8) ma riscontrati su animali selvatici, ( tutti di aree
umide: anatre, oche, gabbiani, folaghe e cigni), salvo il caso Ungheria. E qui nasce
l’allarme.
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Paesi che hanno segnalato decessi di selvatici causa H5N8 : la Polonia, la
Germania, l’Austria, la Svizzera e la Croazia. C’è poi la segnalazione del Belgio.
Unico Paese a segnalare il focolaio in allevamento: Ungheria, che segnala ( 4
novembre) un allevamento di tacchini da carne ( si tratta di 10.200 capi, 3774
mostrano H5N8 e di questi 2.374 sono morti nei giorni seguenti). Origine del
contagio: probabilmente selvatici (cigno infetto a meno di 60 km, allevamento in
zona umida).
Allarme generale in Unione Europea ma interventi solo locali come da manuale :
zone di controllo di 3 (protezione) e 10 (sorveglianza) km attorno al focolaio.
Italia: ricordo che è la medesima situazione di novembre dicembre 2014: prima
focolai H5N8 (importanti) in allevamenti europei, senza particolari provvedimenti nei
confronti dei nostri animali e manifestazioni, poi focolaio in Italia (circa 20-30 gg
dopo gli altri) in allevamento di 70 tacchini da carne . Provvedimento: oltre a quelli
tradizionali, totale isolamento di 5 regioni del Nord, con proibizione di fiere, mostre e
mercati a tempo indeterminato. Siamo oggi in situazione analoga.
Italia: emanata ieri l’altro una nota ministeriale
Riassunto:
La Direzione Generale della Sanità Animale ha scritto ai Servizi Veterinari regionali disponendo
l'applicazione urgente nel territorio nazionale di misure precauzionali. La nota ministeriale, firmata
dal DG Silvio Borrello richiama il caso di un allevamento al chiuso di tacchini da carne, in provincia
di Rovigo, dove nel dicembre del 2014 "si è verificata un’analoga situazione", per la quale "era stata
confermata la presenza di un virus influenzale HPAI H5N8 per contatto con uccelli selvatici".
Considerato il rischio di introduzione del virus, per impedire introduzioni di
virus influenzali negli allevamenti avicoli a livello nazionale, il Ministero ritiene "indispensabile che
vengano messe in atto misure precauzionali con particolare riferimento agli allevamenti situati in
aree umide e zone a rischio". Queste misure, da applicarsi con urgenza in ambito nazionale,
considerato il focolaio ungherese e la probabile ipotesi circa le modalità di diffusione del virus,
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"devono essere rafforzate, da parte dei Servizi Veterinari regionali e delle ASL le misure di vigilanza
veterinaria permanente ed in particolare quelle sull’applicazione della biosicurezza previste dalla
normativa vigente ed, inoltre, adeguatamente verificate, dai Servizi medesimi, le procedure di
intervento da adottare in caso di focolaio di influenza aviaria, come previsto dal manuale di
emergenza.
La Direzione ministeriale aggiunge che "deve essere posta attenzione, altresì, da parte delle
competenti Autorità, alle attività di monitoraggio sull’avi-fauna selvatica previste dal Piano
nazionale per l’influenza aviaria.
Al momento non ci sono provvedimenti riguardanti fiere, mostre, mercati né riguardanti
volatili provenienti da Paesi europei colpiti dal virus. Solo per l’Ungheria, la nota
ministeriale alza l’allarme: “Infine, si invitano gli UVAC a monitorare costantemente i flussi
commerciali di pollame e uova da cova dall’Ungheria, ponendo particolare attenzione alla
verifica delle provenienze”
Aggiornamento al 22 novembre 2016
22/11/2016 – Il 21 novembre le autorità olandesi hanno informato la commissione europea di un
focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità, sostenuta dal sottotipo H5N8, in un allevamento
ornamentale con 32 volatili appartenenti a diverse specie presente nel villaggio di Den Oever,
provincia di Noord Holland. La positività è stata riscontrata in un cigno trovato morto in azienda e
in un’anatra e un pollo testati successivamente. In data 18 novembre tutti i volatili presenti sono
stati abbattuti e distrutti. Il rischio di diffusione della malattia è stato considerato trascurabile dalle
autorità che non hanno quindi definito le zone di protezione e sorveglianza.
Nello stesso giorno, le autorità danesi hanno riportato due diverse positività in uccelli selvatici: la
prima in tre cigni (Cygnus olor) rinvenuti morti nel villaggio di Kalvehave, comune di
Vordingborg, regione di Selandia; la seconda in due morette (Aythya fuligula) rinvenute morti nel
villaggio di Faxe Lapdeplads, comune di Faxe, regione di Selandia.
Per quanto riguarda la Germania, alcune informazioni su 3 nuovi focolai di influenza aviaria ad
alta patogenicità, sostenuta dal sottotipo H5N8, sono presenti nel sito dell’istituto FriedrichLoeffler che riporta un focolaio in uno zoo e altri due in aziende avicole. Ulteriori informazioni
saranno pubblicate su questo sito appena disponibili.
L’ECDC ha elaborato una valutazione del rischio sui focolai di HPAI H5N8 notificati in Europa
che contiene tra le altre informazioni sul virus, ipotesi d’introduzione del virus in Europa e
raccomandazioni per arginare la diffusione della malattia.
21/11/2016 – Domestici: Il 21 novembre è stato confermato un nuovo focolaio di influenza aviaria
ad alta patogenicità, sostenuta dal sottotipo H5N8, in un allevamento rurale nel comune di
Helsingør, isola di Selandia, Danimarca. Il primo focolaio nel pollame domestico in questo paese è
stato individuato in un allevamento dove erano presenti 35 anatre, 16 oche, 5 tacchini e 13 galline
ovaiole. Solo le anatre manifestavano sintomi clinici. Sono state applicate tutte le misure di
controllo ed eradicazione previste dalla normativa vigente comprese le operazioni di abbattimento.
In data 18 novembre il Ministero dell’Agricoltura ungherese ha informato la commissione europea
di un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità, sostenuta dal sottotipo H5N8, in un
allevamento con 17.000 anatre nella provincia di Bács-Kiskun. Anche in questo caso sono state
applicate tutte le misure di controllo ed eradicazione. Le operazione di abbattimento dei volatili
presenti nell’allevamento sono state concluse in data 17 novembre. Questo focolaio è il quinto
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notificato nella provincia di Bács-Kiskun e porta a 6 i focolai di HPAI H5N8 identificati in
Ungheria nel pollame domestico dall’inizio di novembre. Tutti gli allevamenti avicoli presenti nel
raggio di 1 km intorno ai focolai della provincia di Bács-Kiskun verranno sottoposti alle operazioni
di abbattimento e distruzione di tutti gli animali presenti.
Il 17 novembre è stato confermato un nuovo focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità,
sostenuta dal sottotipo H5N8, in un allevamento rurale nel stato federale di MeclemburgoPomerania Anteriore in Germania.
Selvatici: Il 18 novembre le autorità di tre paesi diversi hanno notificato all’OIE positività in uccelli
selvatici per virus dell’influenza aviaria sottotipo H5N8 ad alta patogenicità (HPAI).
In Croazia, ci sono stati trovati 5 cigni (Cygnus olor) positivi rinvenuti morti nei pressi del fiume
Drava, comune di Erdut. In Olanda, 18 uccelli selvatici di diverse specie, tra cui 6 morette (Aythya
fuligula), sono stati rinvenuti morti in diversi zone umide dell’ovest dell’Olanda. In Polonia, 5
anatre sono state rinvenute morte nel villaggio di Modrzewie, nel comune di Goleniow, lo stesso
comune interessato dalla scorsa positività notificata in Polonia il 9 novembre.
18/11/2016 – Il 16 novembre le autorità olandesi hanno notificato all’OIE il ritrovamento di 7
anatre positive al virus dell’influenza aviaria sottotipo H5N8 ad alta patogenicità (HPAI), rinvenuti
morti nell’area di Rotterdam (4 anatre di specie sconosciuta) e di Zeewolde (3 morette – Aythya
fuligula). Con queste positività, il numero di uccelli selvatici positivi in Olanda sale a 12, la
maggior parte dei quali erano morette (6).
Il 17 novembre 2016 le autorità danesi hanno notificato all’OIE diverse positività in uccelli
selvatici per HPAIV H5N8. Gli animali erano stati ritrovati morti tra il 10 e l’11 novembre, in
diverse località riportate sulla mappa. Dall’inizio di novembre sono stati identificati 27 uccelli
selvatici in Danimarca, la maggior parte dei quali erano morette – Aythya fuligula (21).
17/11/2016 – Il 16 novembre 2016 le autorità svizzere hanno notificato all’OIE diverse positività in
uccelli selvatici per influenza aviaria sottotipo H5N8 ad alta patogenicità. Gli animali erano stati
rinvenuti morti in vicinanza dei tre più grandi laghi della Svizzera (Lago di Ginevra, lago di
Costanza e Lago Neuchâtel). Dall’inizio di novembre sono stati identificati 37 uccelli selvatici
positivi in Svizzera, la maggior parte dei quali erano morette – Aythya fuligula (23).
16/11/2016 – Il 9 novembre 2016 è stato confermato un altro focolaio di HPAI H5N8 in un
allevamento rurale in Germania. L’allevamento si trova nello stato federale di Schleswig-Holstein
(città di Lubecca), dove erano stati precedentemente notificati gli altri due focolai. Nell’allevamento
erano presenti 18 tacchini, 25 oche e 67 anatre. In data 15 novembre le autorità polacche hanno
notificato all’OIE il ritrovamento di un gabbiano reale (Larus argentatus) positivo per influenza
aviaria sottotipo H5N8 ad alta patogenicità. Il gabbiano era stato ritrovato morto nel nord della
Polonia in prossimità del confine tedesco, nella località di Świnoujście (Pomerania Occidentale).
Riassumendo i focolai di HPAI H5N8 identificati nella popolazione domestica sono al momento 9:
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3 focolai in Germania (2 rurali, 1 polli riproduttori)
5 focolai in Ungheria (4 in allevamenti di anatre/oche da ingrasso, 1 in un allevamento di
tacchini da carne)
1 focolaio in Austria (1 allevamento di tacchini da carne all’aperto
Aggiornamento al 24 novembre 2016
24/11/2016 – Il 23 novembre le autorità svedesi hanno riportato all’OIE una positività per influenza aviaria
sottotipo H5N8 ad alta patogenicità (HPAI) in un’anatra quattrocchi (Bucephala clangula) trovata morta nel
comune di Vellinge, nella contea di Scania. Inoltre, il Ministero dell’Agricoltura svedese ha denunciato un
focolaio di influenza aviaria sostenuta da un virus sottotipo H5 in un allevamento di galline ovaiole nel
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comune di Helsingborg, sempre nella contea di Scania. Sono in corso ulteriori analisi per la caratterizzazione
del virus.
Nella stessa data, le autorità tedesche hanno riportato all’OIE 5 nuovi focolai di HPAI H5N8 nel pollame
domestico. Tutti i focolai notificati – uno dei quali è già stato oggetto di una precedente news (21/11/2016)
– sono stati identificati nello stato federale di Meclemburgo-Pomerania Anteriore (si veda mappa). Si tratta
di allevamenti rurali in cui erano presenti sia polli che anatre (3), e due aziende costituite da polli, anatre e
piccioni. Informazione più dettagliata sulla localizzazione dei focolai e la loro consistenza sono reperibili sul
sito web dell’OIE.
Sempre il 23 novembre le autorità svizzere hanno riportato all’OIE 39 nuovi focolai nella popolazione
selvatica in diverse località della Svizzera (si veda mappa), per la maggior parte in prossimità di laghi. Un
totale di 51 volatili selvatici appartenenti a 14 diverse specie sono risultati positivi al virus HPAI H5N8, la
maggior parte di questi (20) erano morette (Aythya fuligula). Informazione più dettagliata sono
reperibili sul sito web dell’OIE.
Il 22 novembre le autorità ungheresi hanno riportato all’OIE 9 nuovi focolai di HPAI H5N8 nel settore
avicolo domestico. Le informazioni fornite indicano che si tratta di allevamenti industriali tra cui 5 di anatre
e uno di oche, i restanti non sono stati specificati. Sette focolai si trovano nella provincia di Bács-Kiskun (la
provincia più colpita con 12 focolai in totale) e gli altri due sono stati identificati in un allevamento di
40.000 anatre nella provincia di Csongrad e in un allevamento di 2.500 avicoli non specificati nella provincia
di Jász-Nagykun-Szolnok. Informazione più dettagliata sono disponibili sul sito web dell’OIE.
Gravi provvedimenti da parte della Francia : annullato il campionato
francese di ornitologia, come qui sotto riportato:
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