RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1

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RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1.
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
OXIVENT 1,5 mg/ml soluzione per nebulizzatore
2.
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
1 ml di soluzione (18 gocce) contiene ossitropio bromuro 1,5 mg.
Eccipiente con effetti noti: benzalconio cloruro 0,1 mg.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3.
FORMA FARMACEUTICA
Soluzione per nebulizzatore.
4.
4.1
INFORMAZIONI CLINICHE
Indicazioni terapeutiche
Ossitropio è indicato per il trattamento dell’asma bronchiale e della broncopneumopatia
cronica ostruttiva con componente asmatica.
4.2
Posologia e modo somministrazione
Posologia
Il dosaggio deve essere adattato alle esigenze individuali. La dose raccomandata è di 1,5 mg,
corrispondenti a 18 gocce, 2-3 volte al giorno.
Se la terapia non porta a un miglioramento significativo o se le condizioni del paziente
peggiorano (ad es. peggioramento della dispnea), il medico dovrà individuare un nuovo piano
terapeutico.
Poiché la richiesta di un dosaggio maggiore può indicare la necessità di una terapia aggiuntiva,
si raccomanda di non superare la dose giornaliera indicata.
Popolazione pediatrica
Oxivent è controindicato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni (vedere
paragrafo 4.3).
Modo di somministrazione
La dose prescritta di Oxivent 1,5 mg/ml soluzione per nebulizzatore deve essere diluita con
soluzione fisiologica fino a un volume finale di 3-4 ml e nebulizzata fino alla completa
inalazione. La soluzione deve essere preparata ogni volta prima dell’uso ed eventuali residui
devono essere eliminati.
Se necessario Oxivent può essere somministrato in concomitanza con altri broncodilatatori
quali i simpaticomimetici.
4.3
-
Controindicazioni
Oxivent è controindicato nei seguenti casi:
ipersensibilità all’ossitropio, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;
ipersensibilità all’atropina e ai suoi derivati
glaucoma ad angolo chiuso, ipertrofia prostatica, ritenzione urinaria, occlusione
intestinale;
bambini e adolescenti di età inferiore a 18 anni;
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
7
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
-
4.4
gravidanza e allattamento (vedere 4.6).
Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Ipersensibilità
A seguito della somministrazione di Oxivent, possono verificarsi reazioni di ipersensibilità
immediata (inclusi casi di orticaria, rash cutaneo, broncospasmo, edema laringeo e anafilassi)
(vedere paragrafo 4.8).
Broncospasmo
I farmaci per via inalatoria possono causare broncospasmo indotto dall’inalazione.
Oxivent contiene benzalconio cloruro: può causare broncospasmo.
Pazienti con patologie cardiache preesistenti
Il farmaco va somministrato con cautela nei pazienti coronaropatici e/o cardiopatici poiché
queste condizioni possono essere influenzate dal meccanismo d’azione anticolinergico.
Complicazioni oculari
Sono stati osservati casi isolati di complicazioni oculari (midriasi, aumento della pressione
oculare, glaucoma ad angolo chiuso, dolore oculare) quando, per errore, la soluzione di
ossitropio bromuro, da sola o in combinazione con beta 2-agonisti, è venuta a contatto con gli
occhi.
Rari casi di glaucoma sono stati attribuiti a farmaci anticolinergici quali ipratropio e ossitropio
bromuro, quando correttamente somministrati per via inalatoria, quindi il paziente deve essere
istruito circa la tecnica di somministrazione di Oxivent soluzione per nebulizzatore e deve
anche ricevere l’istruzione di proteggere gli occhi durante la somministrazione.
Sintomi quali dolore agli occhi o disturbi della visione come per esempio visione velata,
immagini con alone o immagini colorate associate a iperemia congiuntivale, possono indicare
glaucoma ad angolo chiuso. I pazienti predisposti al glaucoma dovrebbero proteggere gli occhi
durante la somministrazione. In caso di complicazioni oculari, applicare immediatamente
gocce per indurre miosi e consultare uno specialista.
Attività anticolinergica
Poiché i pazienti affetti da fibrosi cistica possono risultare più soggetti a disturbi della motilità
gastrica, in questi pazienti ossitropio bromuro deve essere usato con cautela, così come altri
anticolinergici.
Nei pazienti affetti da rinite secca, cheratocongiuntivite secca o sindrome di Sjögren può
essere osservato un peggioramento, generalmente transitorio, della secchezza degli occhi e
della mucosa orale e nasale (vedere paragrafo 4.8
La secchezza delle fauci, che è stata osservata durante il trattamento con anticolinergici, a
lungo termine può essere associata a carie dentaria.
4.5
Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione
Agenti adrenercici e derivati della xantina
Trattamenti concomitanti a base di beta-adrenergici o xantine possono intensificare l'effetto
broncodilatatore del farmaco.
Farmaci anticolinergici
Oxivent può aumentare l’effetto anticolinergico di altri farmaci. Deve essere usata cautela in
caso di somministrazione concomitante di farmaci anticolinergici.
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Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
4.6
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Sebbene gli studi preclinici sugli animali non abbiano evidenziato alcun rischio, non è noto il
profilo di sicurezza in caso di gravidanza nell’uomo. Poiché gli studi sulla riproduzione
animale non sono sempre predittivi della risposta nell’uomo, l’uso di questo medicinale è
controindicato in gravidanza.
Allattamento
Poiché non sono disponibili dati relativi al passaggio del farmaco nel latte materno, l’uso di
Oxivent è controindicato durante l’allattamento.
Fertilità
Non sono disponibili dati clinici con ossitropio sulla fertilità.
4.7
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Alle dosi raccomandate, Oxivent non altera o altera in modo trascurabile la
capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Tuttavia i pazienti devono essere avvisati che, durante il trattamento con Oxivent, possono
manifestarsi effetti indesiderati quali vertigini, disturbi dell’accomodazione visiva e visione
offuscata. Pertanto, deve essere raccomandato di usare cautela alla guida di veicoli o quando si
utilizzano macchinari. Qualora si manifestino gli effetti sopra citati, i pazienti devono evitare
di svolgere attività potenzialmente pericolose quali guidare veicoli o usare macchinari.
4.8
Effetti indesiderati
In seguito all’utilizzo di Oxivent, si possono verificare gli effetti indesiderati indicati di
seguito. La frequenza di tali effetti indesiderati non è nota.
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni allergiche,, reazione anafilattica, angioedema
Patologie del sistema nervoso
Cefalea, vertigini
Patologie dell’occhio
Aumento della pressione endoculare, visione offuscata, dolore oculare, glaucoma ad angolo
chiuso, secchezza oculare. disturbo dell’accomodazione
Patologie cardiache
Tachicardia (sopraventricolare), palpitazioni, fibrillazione atriale
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Tosse, irritazione della gola, secchezza della mucosa nasale, edema della laringe,
broncospasmo, laringospasmo
Patologie gastrointestinali
Dolore addominale, glossite, disgeusia, secchezza della bocca, disturbi della motilità
gastrointestinale (quali diarrea, stitichezza, vomito/nausea)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Rash cutaneo, orticaria, prurito
Patologie renali e urinarie
Ritenzione urinaria
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medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Impotenza
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Sete
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo
l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un
monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli
operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa
sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione al sito
http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
4.9
Sovradosaggio
Sintomi
Ad alte dosi Oxivent può dare origine a segni e sintomi tipici degli anticolinergici.
Nell’uomo sono possibili, a dosaggio eccessivo, effetti indesiderati; a seconda della dose,
secchezza delle fauci, midriasi, disturbi dell'accomodazione visiva e tachicardia.
Negli studi di tossicità animale i sintomi clinici riscontrati sono causati dal blocco dei recettori
muscarinici (aumento della frequenza dei battiti cardiaci, inibizione della lacrimazione,
coprostasi).
Non si sono osservate alterazioni patologiche correlate al farmaco.
Trattamento
In caso di sovradosaggio grave, si deve attuare il trattamento previsto per i casi di
intossicazione da sostanze atropino-simili.
5.
PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
Categoria farmacoterapeutica: Farmaci per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie
anticolinergici,
codice ATC: R03BB02
5.1
Proprietà farmacodinamiche
Oxivent è un composto
(parasimpaticolitico).
ammonico
quaternario
con
proprietà
anticolinergiche
Meccanismo d’azione
Negli studi preclinici, si è evidenziato che l’ossitropio inibisce i riflessi vagali, antagonizzando
l'azione dell'acetilcolina, il neurotrasmettitore del sistema vagale. I farmaci anticolinergici
antagonizzando l'interazione dell'acetilcolina con il recettore muscarinico posto sulle
fibrocellule del muscolo liscio bronchiale, inibiscono l'aumento di concentrazione di cGMP
(guanosinmonofosfato ciclico) nella fibrocellula stessa.
Effetti farmacodinamici
La broncodilatazione che segue l'inalazione di Oxivent è principalmente un effetto locale,
specifico al sito di azione, non un effetto sistemico.
Efficacia e sicurezza clinica
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
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Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
In studi clinici controllati della durata di 90 giorni condotti in pazienti con broncospasmo
associato a broncopneumopatia cronica ostruttiva (bronchite cronica ed enfisema), si è
osservato entro 15 minuti un significativo miglioramento nelle funzioni polmonari (un
aumento del FEV1 e del FEF25-75% del 15% o più), che raggiungeva il picco in 1-2 ore e
persisteva nella maggioranza dei pazienti fino a 5-8 ore.
Nel caso di pazienti asmatici, Oxivent procura una broncodilatazione clinicamente efficace
con beneficio terapeutico sia durante la notte che nelle ore diurne.
Dati preclinici e clinici suggeriscono l'assenza di effetti negativi di Oxivent sulla secrezione
mucosa delle vie aeree e sulla clearance mucociliare.
Il gusto di Oxivent può essere percepito come non gradevole da alcuni pazienti.
5.2
Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
Oxivent è assorbito molto rapidamente per inalazione orale e raggiunge il picco plasmatico
della concentrazione dopo soli pochi minuti.
L'ossitropio si lega poco alle proteine plasmatiche (7%). A causa della struttura ammonica
quaternaria della molecola, non attraversa la barriera ematoencefalica
Distribuzione
La biodisponibilità sistemica, per inalazione, è pari al 12% circa della dose, mentre è pari allo
0,5% per somministrazione orale.
I parametri che descrivono la deposizione dell'ossitropio bromuro sono stati calcolati dalla
concentrazione plasmatica dopo somministrazione endovenosa.
Biotrasformazione
Si è notata una rapida diminuzione, in due fasi dell'ossitropio bromuro nel plasma. L’ emivita
della fase beta è di circa 2,5 ore. La clearance totale del principio attivo è di 2 l/minuto e circa
il 50% della clearance totale è renale (1 l/min).
Il volume di distribuzione (Vss) è 258 l (corrispondenti approssimativamente a 3,6 l/kg).
Eliminazione
L'escrezione renale (da 0 a 7 ore) del principio attivo è pari al 42% della dose dopo
somministrazione endovenosa, al 5% dopo inalazione e allo 0,3% dopo somministrazione
orale.
La maggior parte del farmaco biodisponibile sistemicamente e dei suoi metaboliti (80%),
misurati mediante l'attività 14C, dopo somministrazione endovenosa di una dose radiomarcata,
è eliminata attraverso i reni.
Al contrario, il 77% e 88% della dose radiomarcata, somministrata rispettivamente oralmente
o per inalazione, si ritrova nelle feci.
Nelle urine sono stati trovati molti metaboliti, tra cui, il principale è il prodotto di idrolisi, Netilnorscopinmetobromuro.
.
5.3
Dati preclinici di sicurezza
Studi di tossicità acuta sono stati effettuati con dosi fino a 12,84 mg/kg nel ratto e fino a 30
mg/kg nel cane beagle, senza ottenere variazioni attribuibili al farmaco. Nelle cavie è stata
somministrata una dose massima di 77 mg/kg. Con tale dose si è verificata la morte di alcuni
animali, tuttavia non si sono osservate alterazioni ad organi ed apparati riferibili all'azione del
farmaco.
Nei test di tossicità acuta orale, i valori di DL50 nel topo e nel ratto sono tra 2848 e 4776
mg/kg e tra 953 e 1015 mg/kg nei ratti neonati.
La dose massima orale non letale nei cani beagle è di 2000 mg/kg, > 8000 mg/kg nei conigli e
di 1000 mg/kg nei cani mongrel.
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all'immissione in commercio (o titolare AIC).
I valori approssimativi di DL50, quando il farmaco è somministrato per via endovenosa, sono
tra 26,3-50 mg/kg nei topi, nei ratti, nei conigli e nei cani mongrel, mentre la dose massima
non letale somministrata per endovena nei cani mongrel e nel beagle è di 30 mg/kg.
I sintomi clinici riscontrati sono causati dal blocco dei recettori muscarinici.
La tossicità a dosi ripetute è stata studiata nei ratti, nei cani e nelle scimmie per un periodo da
4 a 78 settimane, somministrando ossitropio bromuro per inalazione, oralmente e per
endovena, con dosi fino a 600 mg/kg/die.
I sintomi clinici riscontrati sono causati, anche in questo caso, dal blocco dei recettori
muscarinici (aumento della frequenza dei battiti cardiaci, inibizione della lacrimazione,
coprostasi). Non si sono osservate alterazioni patologiche correlate al farmaco.
Nel ratto e nel coniglio sono stati effettuati studi per la valutazione degli effetti dell'ossitropio
sulla fertilità e sulla capacità riproduttiva, somministrando ossitropio per via orale o per
inalazione. Non è stata evidenziata alcuna attività embriotossica e teratogena attribuibile al
farmaco. La dose di 600 mg/kg/die si è dimostrata notevolmente maternotossica.
In studi del segmento III (peri- e post-natale), sono state somministrate ai ratti dosi fino a 100
mg/kg/die senza evidenziare alcuna alterazione attribuibile al farmaco. In un ulteriore studio,
la dose di 300 mg/kg/die si è dimostrata maternotossica.
Test di mutagenesi (Ames test, HGPRT test, test del micronucleo, test citogenico sul criceto
cinese) hanno dimostrato che l'ossitropio bromuro non ha potenziale mutageno.
In uno studio su cavie, per verificare il potenziale antigenico dell’ossitropio, è stato dimostrato
che la soluzione acquosa al 1% non induce dermatite da contatto.
Studi condotti somministrando il farmaco con la dieta a topi e ratti, della durata
rispettivamente di 18 e 24 mesi, con dosi fino a 20 mg/kg/die, non hanno evidenziato effetti di
induzione alla proliferazione cellulare cancerosa o benigna da parte dell’ossitropio.
6.
6.1
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
Elenco degli eccipienti
Benzalconio cloruro, sodio edetato, sodio cloruro, acido cloridrico, acqua depurata.
6.2
Incompatibilità
Non sono note incompatibilità con altri farmaci.
La soluzione di Oxivent è compatibile con soluzioni fisiologiche (diluizione) e con soluzione
tampone fosfato a pH 6,5.
6.3
Periodo di validità
4 anni.
6.4
Precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione
6.5
Natura e contenuto del contenitore
Flacone di vetro scuro da 20 ml, classe idrolitica III, con contagocce.
6.6
Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare
7.
TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Boehringer Ingelheim Italia S.p.A.
Via Lorenzini, 8
20139 Milano
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medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
8.
NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
AIC n. 027439037
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
19.03.1999 / 20.12.2010
10.
DATA DI REVISIONE DEL TESTO
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