SINTESI DEI CONTENUTI M A P P A D E L L’ U N I T À C 3 1 2 Dalle leggi ponderali alla teoria atomica La teoria atomica e le proprietà della materia 3 Particelle in movimento 4 5 Le particelle più piccole dell’atomo 1 Dalle leggi ponderali alla teoria atomica • La materia è formata da particelle micro- • scopiche chiamate atomi. Un atomo è la più piccola particella di un elemento che ne conserva tutte le proprietà. La prima ipotesi sulla natura atomica della materia risale al 1803 e venne formulata dallo scienziato inglese John Dalton: – la materia è fatta da atomi piccolissimi, indivisibili e indistruttibili; – tutti gli atomi di uno stesso elemento sono identici e hanno uguale massa; 2 La teoria atomica e le proprietà della materia • Le proprietà intensive della materia sono di due tipi: – proprietà macroscopiche, come il colore, la conducibilità elettrica, la densità, la temperatura di fusione o di ebollizione ecc., sono il risultato dell’unione dei moltissimi atomi o molecole che formano un oggetto. Esse sono proprietà fisiche della materia. – le proprietà microscopiche, come la capacità di un atomo di formare un le- 1 CHIMICA • La struttura degli atomi 6 7 I legami chimici nelle molecole Il legame ionico e il legame metallico – gli atomi di un elemento non possono essere trasformati in atomi di altri elementi; – gli atomi di un elemento si combinano, per formare un composto con numeri interi di atomi di altri elementi; – gli atomi non possono essere né creati né distrutti, ma si trasferiscono interi da una sostanza all’altra. La teoria atomica di Dalton è in accordo con le tre leggi ponderali. sodio cloruro di sodio ⴙ 11,5 g ⴙ 17,7 g ⴙ 35,4 g ⴝ 29,2 g ⴙ 23 g game chimico o la possibilità di una sostanza di dare una determinata reazione chimica, dipendono dalla natu- cloro ⴝ 58,4 g ra delle particelle. Le proprietà microscopiche sono proprietà chimiche della materia. ⴙ ferro ossido di ferro ossigeno ⴙ 4 atomi di ferro (Fe) 3 molecole di ossigeno (O2) 2 molecole di ossido di ferro (Fe2O3) Lupia Palmieri, Parotto, Saraceni, Strumia, Scienze naturali © 2011, Zanichelli editore S.p.A. 3 Particelle in movimento • Per spiegare importanti proprietà della materia, come l’esistenza dei tre stati di aggregazione e i passaggi di stato, si ricorre alla teoria cinetica. Essa afferma che: – le particelle che formano la materia (atomi, molecole) sono in continuo e inarrestabile movimento; – temperatura e calore sono manifestazioni del moto delle particelle; • • • 4 Le particelle più piccole dell’atomo • Oggi sappiamo che tutti gli atomi sono for- mati da tre tipi di particelle subatomiche: – l’elettrone (e), con carica elettrica negativa (⫺ 1,6 ⫻ 10⫺19 C) e massa pari a 9,1 ⫻ 10⫺31 kg. – il protone (p), con carica elettrica positiva, il cui valore è pari a quella degli 5 La struttura degli atomi • A partire dalla scoperta degli elettroni, gli • • • • spazio in cui ruotano gli elettroni • • • • e il legame metallico • Alcuni elementi, come i gas nobili (gli ele- • • nucleo positivo • • – il legame covalente, – il legame ionico, – il legame metallico. In tutti i casi, formando un legame, gli atomi tendono a diventare più stabili. Un atomo raggiunge la massima stabilità quando l’orbitale più esterno contiene 8 elettroni. Il legame covalente si forma quando due «strappandoli» a un altro. Si formano così due ioni dotati di carica elettrica: un catione (⫹) e un anione (⫺). Tra cationi e anioni si manifesta un’attrazione elettrostatica detta legame ionico. Nei metalli, gli atomi sono uniti tramite legami metallici dovuti all’attrazione fra i cationi metallici e gli elettroni del livello energetico più esterno che, negli elementi metallici, sono liberi di muoversi. Lupia Palmieri, Parotto, Saraceni, Strumia, Scienze naturali © 2011, Zanichelli editore S.p.A. sima perché esse sono molto distanti tra loro e libere le une rispetto alle altre. Il moto è casuale e disordinato e gli urti sono molto frequenti. Il passaggio da uno stato di aggregazione a un altro è il risultato della variazione del moto e della distanza delle particelle, dovuto al riscaldamento o al raffreddamento della materia. ⴙ modello atomico di Rutherford 7 Il legame ionico menti del diciottesimo gruppo), hanno il livello energetico più esterno completo di 8 elettroni e per questa ragione non hanno alcuna tendenza a formare legami chimici. In altri casi, l’interazione tra atomi di diverso tipo può portare a un trasferimento di elettroni: un atomo acquista elettroni elettroni, ma di segno opposto; la massa è invece 1836 volte quella dell’elettrone; – il neutrone (n), una particella priva di carica elettrica, con massa praticamente uguale a quella del protone. La presenza all’interno degli atomi di queste particelle cariche è alla base dell’elettrizzazione della materia. ma resta ancora valido nel suo principio ge- 6 I legami chimici nelle molecole • • • Il modello di Rutherford è stato superato scienziati ipotizzarono che all’interno dell’atomo fosse presente una carica positiva che bilanciasse quella negativa. Thompson suggerì l’idea che l’atomo fosse una sfera di carica positiva in cui gli elettroni erano distribuiti a distanza regolare, «come le uvette in un panettone». Rutherford ideò un esperimento che lo portò a formulare un modello con le cariche positive concentrate in un nucleo centrale, intorno al quale ruotano gli elettroni. Gli orbitali sono le porzioni di spazio intorno al nucleo entro le quali si muovono gli elettroni. Gli orbitali corrispondono a livelli energetici differenti: quelli più vicini al nucleo hanno un contenuto energetico inferiore di quelli più lontani. Gli atomi degli elementi si uniscono tra loro con tre tipi diversi di legami chimici: – la distanza tra le particelle dipende dallo stato di aggregazione della materia. Nei corpi allo stato solido le particelle sono molto vicine tra loro, hanno una posizione reciproca stabilita e vibrano continuamente intorno a posizioni fisse. Nei corpi allo stato liquido, le particelle sono in grado di scorrere le une sulle altre. Nella materia allo stato aeriforme la libertà di movimento delle particelle è mas- ⴙ nerale: la maggior parte della massa di un atomo si trova concentrata nel suo nucleo. Inoltre, il moderno modello atomico comprende anche i neutroni, anch’essi localizzati nel nucleo. Il numero di protoni nel nucleo dell’atomo caratterizza un elemento e si chiama numero atomico. Il numero dei protoni sommato a quello dei neutroni si chiama numero di massa. Atomi con uguale numero atomico ma diverso numero di massa sono chiamati isotopi. atomi mettono in comune una o più coppie di elettroni (fino a un massimo di tre coppie). O Naⴙ O Clⴚ U N I T À C3• Le particelle della materia 2