Relazione. Esito delle simulazioni degli schematici discussi nella parte teorica che sfruttano i BJT Nota: i circuiti discussi in questa sezione sono stati simulati con il software Advanced Design System (ADS) della Agilent. Tutti i circuiti utilizzano modelli comportamentali per i BJT, forniti nella libreria di ADS. Come mostrato in Figura 1, sono stati inseriti nel modello i seguenti parametri: IS = 10-15 A, Bf = 100, Br = 0.8. Per l’alimentazione, sarà sempre VCC = 10 V. Dove non specificato, è stato utilizzato il simulatore DC. BJT_Model BJTM1 NPN=yes PNP=no Is=10e-15 Bf=100 Nf= Vaf= Ikf= Ise= C2= Ne= Br=0.8 Nr= Var= Ikr= Ke= Kc= Isc= C4= Nc= Cbo= Gbo= Vbo= Rb= Irb= Rbm= Re= Rc= Rcv= Rcm= Dope= Xtf= Tf= Vtf= Itf= Ptf= Tr= Kf= Af= Kb= Ab= Fb= Rbnoi= Iss= Ns= Nk= Cex= Cco= Imax= Imelt= Cje= Vje= Mje= Cjc= Vjc= Mjc= Xcjc= Cjs= Vjs= Mjs= Fc= Ffe= Lateral=no RbModel=MDS Approxqb=yes Tnom=0 Trise=0 Eg= Xtb= Xti= AllParams= Figura 1. Modello del BJT utilizzato per le simulazioni in ADS. Stadio amplificatore a emettitore comune Lo schematico simulato è mostrato in Figura 2. L’esito della simulazione è rappresentato in Figura 3. La resistenza ha il valore di qualche kΩ (nell’esempio che segue, 10 kΩ) Vcc R1 Vout Vin Ingresso1 BJT2 Figura 2. Schematico dell’amplificatore a emettitore comune. Figura 3. Esito della simulazione. Quello che si vede da Figura 3 è che in saturazione l’uscita non è costante, ma aumenta leggermente all’aumentare dell’ingresso. Il comportamento in regione lineare, dove il circuito è utilizzato effettivamente per amplificare, è prossimo a quello atteso, come mostra Figura 4. Figura 4. Caratteristica d’uscita: dettaglio in regione lineare. Quello che si vede da Figura 4 è che, se il BJT è polarizzato con una tensione di ingresso nell’intervallo rappresentato sulle ascisse, un piccolo segnale sinusoidale sovrapposto a tale bias subisce una notevole amplificazione. Stadio amplificatore a emettitore comune a doppio carico Lo schematico simulato è quello in Figura 5. Figura 6 mostra l’uscita del circuito se le due resistenze valgono 10 kΩ. Come si può notare, la pendenza in regione lineare è pari al rapporto tra resistenza di collettore RC e resistenza di emettitore RE invertito di segno, ovvero, -1. Aumentando RE di un fattore 10 si ha una riduzione dello stesso fattore della pendenza nella regione lineare, come mostra Figura 7. Vcc R Vout Vin BJT1 Ingresso R1 Figura 5. Schematico dello stadio amplificatore a emettitore comune con doppio carico. Figura 6. Risposta dello stadio amplificatore a emettitore comune con doppio carico. Figura 7. Modulazione del guadagno dello stadio amplificatore agendo sul rapporto tra RC e RE. Stadio amplificatore con collettore comune Lo schematico è mostrato in Figura 8. L’uscita è mostrata in Figura 9: l’andamento è molto prossimo a quello atteso. Vcc Vin Ingresso BJT1 Vout R1 Figura 8. Schematico dello stadio amplificatore a collettore comune. Figura 9. Risposta dello stadio amplificatore a collettore comune. Stadio amplificatore con base comune Schematico e risposta sono mostrati rispettivamente in Figura 10 e Figura 11. Vout Vcc Vin R1 Ingresso BJT1 Figura 10. Schematico dello stadio amplificatore a base comune. Figura 11. Risposta dello stadio amplificatore a base comune. Invertitore RTL Schematico e risposta sono rappresentati in Figura 12 e Figura 13. Si è supposto: RE = RB = 10 kΩ. Vcc R1 Vout Vin Ingresso R2 BJT1 Figura 12. Schematico dell’invertitore RTL. Figura 13. Risposta dell’inverter logico. NOR RTL Lo schematico del NOR RTL, in accordo alla teoria, sfrutta la cascata di due inverter RTL ed è mostrato in Figura 14. Ciascun inverter è esattamente lo stesso di Figura 12. Per poterne verificare il corretto comportamento e il rispetto della tabella della verità, è necessario effettuare un’analisi transient (non DC), facendo variare gli ingressi nel tempo, in modo che assumano le quattro possibili configurazioni. L’uscita del NOR sarà alta solo in un caso: quando entrambi gli ingressi sono bassi. Figura 15 mostra che effettivamente il circuito di Figura 14 si comporta da NOR. Derivare un OR a partire da tale configurazione è banale: sarà sufficiente mettere in cascata al NOR un inverter RTL che abbia come ingresso l’uscita del NOR (vedasi Figura 16 e Figura 17 per il relativo schematico e simulazione rispettivamente). Vcc R1 Vout Vin1 SRC3 Vin2 SRC4 R3 t BJT2 R2 t BJT1 Figura 14. Schematico del NOR RTL. Figura 15. Esito della simulazione transient del NOR RTL: a sinistra sono rappresentati i due ingressi, a destra l’uscita. Vcc Vcc R5 R1 VoutOR VoutOR R4 Vin1 SRC3 t R3 BJT2 Vin2 SRC4 BJT3 R2 t BJT1 Figura 16. Schematico dell’OR RTL. Figura 17. Esito della simulazione transient dell’OR RTL: a sinistra sono rappresentati i due ingressi, a destra l’uscita. Esercizio: stadio amplificatore a collettore comune a doppio carico con BJT pnp Schematico ed uscita sono proposti in Figura 18 e Figura 19 rispettivamente. Vcc R2 Vin Ingresso BJT1 Vout R1 Figura 18. Schematico dello stadio amplificatore a collettore comune con doppio carico basato su BJT pnp. Figura 19. Uscita dello stadio amplificatore a collettore comune con doppio carico basato su BJT pnp. Esercizio: rappresentazione della caratteristica ingresso-uscita Il circuito in esame è rappresentato in Figura 20, mentre Figura 21 ne mostra la caratteristica d’uscita al variare dell’ingresso. Si noti che per il modello del diodo Zener è stata assunta una IS = 10-15 A e una tensione di Zener BV = 7 V. Il BJT è ancora di tipo pnp. Vcc R2 Vin Ingresso BJT1 Vout DIODE1 R1 Figura 20. Schematico del circuito in esame. Figura 21. Risposta del circuito in Figura 20.