OSTEOPOROSI L'osteoporosi è una malattia scheletrica sistemica caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da un'alterazione della microarchitettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea e del rischio di frattura Fattori che regolano il metabolismo osseo FATTORI SISTEMICI Ormoni Fattori metabolici (omeostasi energetica e minerale) INTERAZIONE CON ALTRI SISTEMI Muscolo scheletrico Cellule risposta immunitaria e infiammatoria Midollo osseo INTERAZIONI TRA CELLULE NEL TESSUTO OSSEO - Fattori paracrini - Giunzioni cellulari - Proteine di membrana CRESCITA, DIFFERENZIAMENTO, ATTIVITA’, MORTE CELLULARE FUNZIONI DEL TESSUTO OSSEO (meccaniche, metaboliche, endocrine) Midollo osseo endostio Matrice extracellulare Vasi sanguigni Fibre nervose METODI DI STUDIO PER L’IDENTIFICAZIONE DEI FATTORI CHE REGOLANO LA PROLIFERAZIONE DEI PRECURSORI E IL DIFFERENZIAMENTO OSTEOCLASTICO E OSTEOBLASTICO Gene-targeting in vivo: - Topi knock-out (KO) e conditional knock-out - Silenziamento attraverso siRNA mediante vettori virali - Iperespressione di proteine in modo tessuto-selettivo - Somministrazione di proteine ricombinanti Colture cellulari - Colture primarie da espianti - linee cellulari - linee tumorali (osteosarcomi) - co-culture Nell’uomo, studio delle mutazioni associate a patologie del tessuto osseo a trasmissione familiare. OSTEOCLASTOGENESI Proteine essenziali nel controllo dell’attività osteoclastica: RANKL, RANK, OPG, M-CSF (topi knockout per RANKL e RANK non presentano osteoclasti) Gli osteoclasti aderiscono alla matrice extracellulare attraverso specifici recettori di membrana (Integrine) Integrine del gruppo β1 legano collagene, laminina e fibronectina Integrina αVβ3 media il legame a sialoproteine e osteopontina Riarrangiamento citoscheletro - Formazione anello di fibre di actina - Zona delimitata di acidificazione e riassorbimento osseo Osteoclasti multinucleati riassorbono matrice ossea formando una lacuna (Howship's lacunae) Membrana basolaterale Membrana apicale Bone sialoprotein, Osteopontin Catepsina K è una proteasi lisosomiale liberata da OC che catalizza la degradazione del collagene tipo I N Engl J Med 2004; 351: 2839-49 OSTEOCLASTOGENESI RANKL Citochina appartenente alla famiglia del TNF E’ espressa in forma solubile di 31 kDa (secreta) e in forma legata alla membrana plasmatica (40-45 kDa) OPG (55 kDa) e RANK Sono proteine appartenenti alla superfamiglia di recettori per il TNF. OPG è espressa in forma solubile (manca di un dominio transmembrana) RANK è un recettore di membrana Legano entrambi RANKL Precursori mononucleati di osteoclasti RANK Il rapporto OPG / RANKL regola l’induzione di osteoclastogenesi e il rimodellamento osseo OPG RANKL Osteoblasti OPG e RANKL sono espressi da precursori di osteoblasti e osteoblasti Taglio proteolitico del dominio extracellulare di RANKL (ectodomain shedding). Significato funzionale? Cancro della prostata (modello murino) Cellule tumorali inducono espressione di MMP-7 da parte degli osteoclasti RANKL 31 kDa Tuttavia Topi che non esprimono MMP-14 osteolisi osteoporosi Leibbrandt A and Penninger JM, NY Acad.Sci. 2008 World Health Organization (WHO) Osteoporosis Guidelines T-Score DIMENSIONI DEL PROBLEMA - Nell'Unione Europea almeno il 40% delle donne e il 13% degli uomini, superati i 50 anni subisce una frattura causata dalla fragilità ossea. - 4 milioni di persone colpite in Italia (di cui 3 milioni donne. - 100mila ricoveri all’anno per fratture di femore - In futuro (prossimi 50 anni circa) le fratture di femore saranno il doppio. -I costi diretti per le fratture di femore ammontano a 1 milione di Euro all’anno. (da: Lega Italiana Osteoporosi (Lios) OSTEOPOROSI E FRATTURE VERTEBRE • • • • Necessita’ di correzione chirurgica Disabilita’: 50% non recupera completamente Ricovero in strutture di lungo degenza: 25% Aumento della mortalita’ entro il primo l’anno: fino al 24% POLSO COLLO DEL FEMORE PREVENZIONE DELL’OSTEOPOROSI Lifestyle Measures Adeguato apporto di Ca e vit D Attività fisica Evitare abuso alcool Astensione dal fumo Bone density in women ** SCREENING Skeletal mass (kg) 50 ideale 40 30 Peak bone mass 20 Menopause 10 Old age Puberty 0 0 1 0 2 0 3 0 4 5 0 0 Age (years) 6 0 7 0 8 0 Adapted from Birdwood 1996 Contenuto degli alimenti in vitamina D Vitamina D e assorbimento del Calcio • Effetti non genomici Fase rapida: stimolazione del trasporto vescicolare di calcio (transcaltachia) negli enterociti Effetti genomici • ↑ espressione dei canali del Calcio nell’intestino (TPRV6) e nel tubulo renale (TPRV5) • ↑ espressione di Calbindina 9K nell’enterocita e di Calbindina-D 28K nel tubulo renale • ↑ espressione della pompa del Calcio ATP-dipendente (PMCA1b), il principale meccanismo di estrusione del Calcio • Regola la trascrizione genica e la proliferazione cellulare nelle paratiroidi Fabbisogno di Calcio nell’arco della vita • • • • Bambino Adolescente Età adulta Anziani >60 anni 1 g/giorno 1.3 g/giorno 1.0 g/giorno 1.2 g/giorno Assunzione media di Calcio con gli alimenti 0.625-0.865 g negli adolescenti, 0.5 g negli anziani Migliore assorbimento e minori effetti avversi cardiovascolari del calcio introdotto con la dieta rispetto alle formulazioni farmaceutiche Farmaci per la terapia dell’osteoporosi Bisfosfonati I bisfosfonati, scoperti empiricamente nel corso di studi sulla mineralizzazione ossea, sono analoghi del pirofosfato (P-O-P-), nel quale un atomo di carbonio sostituisce l’ossigeno. Tutti i bisfosfonati hanno un’alta affinità per la idrossi-apatite e si depositano sull’osso; hanno accesso agli osteoclasti nel corso del processo di riassorbimento. Struttura dei bisfosfonati Antiresorptive potency affinity for bone FPP = Farnesil pirofosfato sintasi; Polimorfismo nella regione del promotore responsabi-le di resistenza alla terapia Riassumendo Il blocco della isoprenilazione, in particolare della geranilgeranilazione, rappresenta l’evento cruciale dell’azione molecolare degli aminobisfosfonati. Tale evento porta sia alla distruzione dell’orletto a spazzola degli osteoclasti che, eventualmente, alla loro apoptosi. I non aminobisfosfonati danno origine ad analoghi non idrolizzabili dell’ATP Potenza dei principali bisfosfonati nell’inibire il riassorbimento osseo 1x Etidronato 10x Clodronato Tiludronato >1000-<10000x Ibandronato Risedronato 100x >100-<1000x Pamidronato Alendronato Neridronato >10000x Zolendronato Farmacocinetica Assorbimento per os: 1% La forte carica ne limita la penetrazione attraverso le membrane, precludendo l’accesso di questi farmaci ai vari organi Emivita plasmatica: 1 ora Incorporazione nell’osso: 20% Escrezione renale: secrezione attiva Emivita ossea: 10 anni. Quando il pH ↓ nel compartimento di riassorbimento, BP vengono rilasciati dall’idrossiapatite e possono inibire il riassorbimento osteoclastico. weekly) Bisfosfonati registrati per il trattamento osteoporosi: Etidronato Clodronato Aumento densità vertebrale, stabile densità collo femore; di seconda scelta, x prevenzione primaria Alendronato Risedronato Aumento densità vertebrale 610% in 3 anni; prevenzione fratture vertebrali e non vertebrali (- 40% in 3 anni); efficaci in GIO Ibandronato 2,5 mg/die, riduce il rischio di fratture vertebrali; a 150 mg/mese o 3 mg IV/3 mesi, riduce anche il rischio fratture non vertebrali Zoledronato segue …… Eventi avversi (Long-term safety) -Interferenza con le reazioni biochimiche necessarie per la sintesi dei lipidi (via del mevalonato) e distruzione delle barriere cellulari con conseguente soppressione della crescita dell’epitelio esofageo. Tale effetto è superato dalla somministrazione e.v. Possibilità di somministrare formulazioni ritardo rilasciate a livello enterico; -Osteonecrosi della mandibola e della mascella (ONJ): evento raro e correlato soprattutto a somministrazione di alte dosi per lungo tempo; -Fratture atipiche del femore dovute al blocco del riassorbimento osseo. - Fibrillazione atriale (PMO, acido zoledronico) (?) L’eccessiva soppressione del turnover da parte di elevate dosi di bisfosfonati (“frozen bone”) e la loro lunga emivita scheletrica potrebbe impedire la riparazione di microdanneggiamenti dell’osso e causare dei difetti nella microarchitettura ossea (da Marcus et al., 2002) How long Bisphosphonates should be given for? • Long-term effects of BP on bone mass • Long-term effects of BP on skeletal fragility PTH • Nel Novembre 2002 la FDA ha approvato una nuova molecola per il trattamento dell’osteoporosi post-menopausale e senile: TERIPARATIDE • Si tratta di un frammento (1-34) dell’ormone paratiroideo umano ricombinante • Somministrato a basse dosi (20-100 µg/die) sc, per non più di 24 mesi • Risultato efficace in PMO, osteoporosi maschile, GIO • Effetti benefici su rischio fratture possono perdurare oltre trattamento? STRATEGIE PROVATE PER ESPANDERE LA “ANABOLIC WINDOW” Somministrazione a cicli Somministrazione dalla per periodi somministrazione di intervallati un agente antiriassorbitivo Utilizzo di agenti antiriassorbitivi prima, durante e dopo la terapia con PTH Si può dire che un basso turnover osseo basale, può diminuire la risposta al PTH in termini di aumento densità ossea. marker turnover e Effetti collaterali del Teriparatide • • • • • Nausea Crampi Cefalea Ipercalcemia Iperuricemia In fase III, Abaloparatide, analogo del PTHrP • Osteosarcomi descritti in uno studio nel ratto • Possibili reazioni allergiche subito dopo iniezione • Controindicato in pazienti con morbo di Paget e in pazienti con tumore e con metastasi ossee MODULAZIONE ATTIVITA’ SISTEMA RANKL-OPG: OPG-Fc fusion protein: induzione di anticorpi neutralizzanti e cross-reattività con TRAIL (TNF-related apoptosis inducing ligand) DIVERSA STRATEGIA Denosumab s.c DENOSUMAB • Viene somministrato per via s.c. (60 mg) ogni 6 mesi; • Approvato per osteoporosi post-menopausale e in pazienti in terapia anti-androgenica per cancro della prostata metastatico • Effetto antiosteoporotico sovrapponibile a quello dei bisfosfonati, con maggiore attività a livello osso corticale • Riduzione rischio fratture vertebrali (-67%) e femore (-40%) • La sospensione del trattamento è associata ad una più rapida perdita di massa ossea rispetto ai bisfosfonati; • Rischio di osteonecrosi della mandibola, più rapidamente reversibile alla sospensione rispetto ai bisfosfonati.- • Effetti avversi e avvertenze • • • • • Dolori agli arti Sciatica Eczemi Cellulite (non provato un aumento del rischio di infezioni cutanee) Osteonecrosi della mascella/mandibola • NOTA: FDA raccomanda cautela nell’uso in pazienti immunocompromessi Romosozumab • Anticorpo monoclonale umanizzato contro SCLEROSTIN • Somministrato sc 1 volta al mese • Nel 2015, presentati i dati di studi clinici di fase III di sperimentazione (studio STRUCTURE, 210 mg/mese fino a 12 mesi in donne con PMO) • Aumento della BMD a livello della colonna lombare, dell’anca in toto e del collo del femore. Aumento rapido e transitorio dei marker di formazione ossea e riduzione del riassorbimento. • Studi preclinici avevano evidenziato aumento dello spessore delle trabecole e della prestazione meccaniche dell’osso a livello vertebrale. • • Da valutare, la sicurezza in sede extra-scheletrica Effetti avversi: artralgia, nasofaringite, mal di schiena, mal di testa (> 5% pazienti) Odanacatib • Inibitore selettivo della catepsina K • Aumenta la BMD somministrato settimanalmente s.c. • Ha lunga emivita • Riduce il riassorbimento alterando la neo-formazione ossea in misura minore rispetto a bisfosfonati e denosumab (più in dettaglio, con odanacatib, la magnitudo della la riduzione iniziale dei marker di formazione ossea era comunque inferiore a quella osservata per il riassorbimento osseo) • Nel 2015, presentati dati di studi clinici a lungo termine di fase III di sperimentazione (studio LOFT) • Riduzione rischio di fratture vertebrali e non vertebrali (in quest’ultimo caso, più lungo il trattamento maggiore la riduzione del rischio) • NOTA: nel 2016 Merck ha deciso di sospendere la sperimentazione Struttura di composti che agiscono sui recettori estrogenici Meccanismo d’azione degli estrogeni - Gli estrogeni riducono la produzione di molecole proinfiammatorie (IL-1beta, IL-6, TNF-alfa, M-CSF, PGE2) che, a loro volta, stimolano l’osteoclastogenesi e la sopravvivenza degli OC -Stimolano la produzione di osteoprotegerina da parte degli osteoblasti -Aumentano la produzione di IGF-1 -Aumentano i recettori per la calcitonina sugli osteoclasti - Riducono lo stress ossidativo e proteggono gli osteoblasti dai radicali reattivi dell’ossigeno (ROS) TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA Obiettivo: ripristinare i livelli di estrogeni ridotti in seguito alla menopausa fisiologica o indotta dall’ asportazione chirurgica delle ovaie (Dosi di 17-beta-estradiolo 50 µg/die per via transdermica o 1 mg/die OS) La terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) consiste nella somministrazione di: • Un Estrogeno più un Progestinico Importante l’associazione estro-progestinica per ridurre il rischio di carcinomi uterini Effetti fisiologici degli estrogeni • Sviluppo e funzionalità apparato riproduttore (trofismo vagina, proliferazione endometrio) • Trofismo uretra e trigono vescicale • Mammella: stroma e dotti galattofori • Riduzione riassorbimento osseo • Allungamento ossa e chiusura epifisi • Aumento coagulabilità del sangue (<antitrombina III, > fattori VII e XII) Effetti fisiologici degli estrogeni (continua) • Aumentano la produzione epatica di BP degli ormoni, transferrina, angiotensinogeno, fibrinogeno • Modificano i lipidi plasmatici (> HDL e trigliceridi, < colesterolo totale e LDL) • Azione vasodilatatoria (> produzione endoteliale di NO e prostaciclina; contrastano la proliferazione delle cellule vasali indotta da endotelina) Via di somministrazione orale Vs transdermica • La via transdermica non subisce l’effetto di primo passaggio che è caratterizzata da accumulo locale di estrogeni in quantità quadruple rispetto ai livelli sistemici • Ciò induce un aumento di SHBG, CBG, TBG, transferrina, angiotensinogeno, apolipoproteina A1, molteplici fattori coinvolti nell’emostasi e nella fibrinolisi (un effetto che può essere ridotto dai progestinici con proprietà androgeniche); • Potenziale aumento di calcolosi biliare anche se non vi sono evidenze cliniche EFFETTI LEGATI ALL’AUMENTATA SINTESI PROTEICA EPATICA DA PARTE DEGLI ESTROGENI ORALI • Effetti benefici – Modificazioni del profilo lipidico: • ↓ colesterolo totale • ↓ LDL colesterolo • ↑ HDL colesterolo (ma il meccanismo di queste alterazioni, via la lipasi epatica, è tale che ↑ trigliceridi). EFFETTI LEGATI ALL’AUMENTATA SINTESI PROTEICA EPATICA DA PARTE DEGLI ESTROGENI ORALI Effetti negativi: – Aumenta il contenuto di colesterolo nella bile che può causare calcoli – • • • Aumentano i livelli di altre proteina epatiche: angiotensinogeno (renina) fattori della coagulazione SHBG e altre globuline che legano gli ormoni Balance of Benefits and Risks with HRT (1990) Benefits Menopausal Symptoms Osteoporosis Cardiovascular Disease Cognitive Function Genitourinary Health Vaginal Atrophy Risks Venous Thromboembolism Breast Cancer Women’s Health Initiative (WHI) Findings at Early Interruption Risk 29% Increase Coronary Artery 41%Disease Increase Stroke 26% Increase Breast Cancer Benefit 33/26 127/85 166/124 Threshold Level Early STOP=Clear Harm VTE Fracture Reduction Colon Cancer Adapted from: Writing Group for the Women’s Health Initiative. JAMA. 2002;288:321-333. Prevenzione che per la cura dell’osteoporosi in menopausa: •Il trattamento deve iniziare entro 2-3 anni dalla menopausa poiché il riassorbimento osseo è maggiore nei primi 5 anni dopo la menopausa e deve essere protratto per almeno 5 anni. •la somministrazione prolungata comporta effetti collaterali: arteriosa, eventi tromboflebitici, aumento rischio rischio di ipertensione cancro della mammella e endometrio; • quando interrotta può comportare una nuova accelerazione della rarefazione ossea Indicazioni: terapia a breve termine per la prevenzione dell’osteoporosi in donne con importanti sintomi vasomotori e non a rischio di patologie cardiovascolari. SERMs Selective Agonista Osso CVS Estrogen Antagonista Utero Receptor Modulators Gh.mammaria Non sono estrogeni o ormoni Si legano ai recettori per gli estrogeni Attività agonista estrogenico su alcuni tessuti Attività antagonista estrogenico su altri tessuti RALOXIFENE, BAZEDOXIFENE • Effetti benefici simil-estrogenici sull’osso e sul profilo lipidico, • ridotto rischio di sviluppo di neoplasie a livello della mammella e dell’endometrio. • Studio MORE (raloxifene): aumento massa ossea in tutti i distretti e riduzione rischio fratture vertebrali (30-50%). Riduzione sia dei parametri di formazione (-20%) che di riassorbimento osseo (-34%), a livelli pre-menopausali • Eventi avversi • COMUNI: • RARI: vampate di calore, nausea, crampi trombombelismo venoso, aumentato rischio di ictus CALCITONINA • La calcitonina è un peptide di 32 aminoacidi prodotto e secreto dalla cellule C parafollicolari tiroidee; la secrezione è stimolata dal rapido aumento della calcemia ed inibita dall’ipocalcemia • Il ruolo fisiologico nell’uomo non è del tutto definito, in quanto la tiroidectomia ed il carcinoma midollare della tiroide non influenzano significativamente il metabolismo calcico • OSSO: inibisce il riassorbimento di calcio e fosfato • RENE: inibisce il riassorbimento di calcio e fosfato • vie di somministrazione: ₋ via intramuscolo CALCITONINA ₋ via sottocutanea ₋ spray nasale • inibisce l’attività degli osteoclasti e aumenta in modo modesto la densità ossea; • È farmaco di seconda scelta per l’osteoporosi (non più usato) mentre può essere utilizzato nel morbo di Paget e nelle ipercalcemie. Induce rapidamente tachifilassi • Ha azione analgesica nei pazienti con dolore da fratture vertebrali; • Effetti collaterali: ₋ manifestazioni allergiche nel sito di somministrazione o sistemiche fino allo shock anafilattico, ₋ nausea, vomito, diarrea, fenomeni vasomotori. Stronzio ranelato (Dual Action Bone Agents) • Lo Stronzio è un catione simile al Calcio. • Lo Stronzio viene assorbito a livello intestinale sfruttando lo stesso meccanismo vitamina D-dipendente del calcio. • La biodisponibilità è del 19-27% e cala drasticamente con preparati a base di Calcio • Eliminazione renale Dose: 2g/die per os, somministrato almeno 2 ore dopo il pasto Eventi avversi gravi (rari): reazioni cutanee di natura allergica, sintomi necrolisi epidermica tossica, tromboembolismo venoso. Cochrane Database Sys Rev 2006, 3 CD005326 NOTA: Comitato sui Prodotti Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha raccomandato nuove restrizioni nell'uso del ranelato di stronzio per l'osteoporosi, perché una recente rivalutazione dei dati sugli effetti collaterali ha rivelato un rischio aumentato di problemi cardiaci. Pertanto, secondo il CHMP, il ranelato di stronzio può essere usato solo per il trattamento dell'osteoporosi grave ad alto rischio di fratture in donne postmenopausali o uomini, ma non può essere usato in persone che soffrono di ipertensione arteriosa non adeguatamente controllata o che hanno o hanno avuto problemi di ischemia cardiaca (angina pectoris, infarto), problemi di circolazione arteriosa periferica (p.es. agli arti inferiori), problemi di circolazione cerebrale (es. attacchi ischemici transitori (TIA) o ictus). È compito del medico valutare la presenza (o la comparsa durante la terapia) di questi fattori di rischio e l'opportunità di iniziare / continuare la terapia con il ranelato di stronzio. Se durante il trattamento si manifesta uno qualsiasi dei problemi suindicati, il trattamento con ranelato di stronzio deve essere sospeso. Rif. Nota 79, determinazione 2015 Il ranelato di stronzio va riservato ai pazienti affetti da osteoporosi severa per i quali non esistano alternative terapeutiche.