Unità - Pearson

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Unità
7
7.1
Morfologia: l’aggettivo
p. 206
7.2
Sintassi: i casi
p. 212
Gli aggettivi pronominali
L’ablativo: i complementi
di materia e di argomento
Prospetto riepilogativo
Complementi espressi da
preposizioni con l’ablativo
e l’accusativo
7.3
Morfologia: il pronome
p. 217
7.4
Morfologia: l’aggettivo
e il pronome
p. 221
I pronomi personali
e riflessivi
Gli aggettivi
e i pronomi possessivi
7.1
p. 214
7.5
Sintassi: i costrutti
p. 224
7.6
Morfologia: il pronome
p. 228
7.7
Sintassi: il pronome
p. 230
7.8
Sintassi: i casi
p. 232
Le costruzioni
di celo e di dono
Il pronome determinativo
is, ea, id
Il pronome di terza persona
nelle proposizioni infinitive
Il genitivo di pertinenza
Morfologia: l’aggettivo
CONOsCere
Gli aggettivi pronominali
Alcuni aggettivi della prima classe presentano uscite particolari al genitivo e al dativo
singolare di tutti i generi:
gen. sing.: -ı̄us
dat. sing.: -ı̄
Si tratta delle uscite caratteristiche della declinazione dei pronomi, come studierai in seguito; questi aggettivi si definiscono perciò pronominali, o aggettivi a declinazione pronominale; per il resto, essi si declinano regolarmente come aggettivi della prima classe.
Ecco come si declina, per esempio, l’aggettivo pronominale totus, -a, -um tutto:
aggettivi pronominali
singolare
m.
nom. totus
plurale
f.
n.
m.
f.
n.
totă
totum
toti
totae
totă
gen.
totı̄us
totı̄us
totı̄us
totōrum
totārum
totōrum
dat.
totı̄
totı̄
totı̄
totis
totis
totis
acc.
totum
totam
totum
totos
totas
totă
voc.
tote
totă
totum
toti
totae
totă
abl.
toto
totā
toto
totis
totis
totis
Tra gli aggettivi pronominali (che trovi elencati nella pagina a fronte), alius, alia, aliud
si distingue per un altro aspetto che è tipico della declinazione dei pronomi, cioè l’uscita -d del neutro nei casi diretti del singolare: aliud altro, un altro.
OSSERVA
Molti aggettivi pronominali sono frequentemente usati come pronomi veri e propri:
aggettivo
Aliis hostibus pugnamus. Combattiamo con altri nemici.
promome Ab aliis auxilium peto.
Chiedo aiuto ad altri.
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Unità 7
207
Da memorizzare
Aggettivi pronominali
alius, alia, aliud
altro (fra molti),
diverso
alter, altĕra, altĕrum l’altro (fra due)
fissare
solus, sola, solum
unus, una, unum
ullus, ulla, ullum
nullus, nulla, nullum
nonnullus, -a, -um
solo, solitario
uno solo
(non…) alcuno
nessuno
qualche
totus, tota, totum
uter, utra, utrum
neuter, neutra, neutrum
uterque, utrăque, utrumque
tutto quanto
quale dei due?
nessuno dei due
l’uno e l’altro dei
due, entrambi
alterŭ ter, -utra, -utrum
l’uno dei due,
l’uno o l’altro dei due
uterlı̆bet, utralı̆bet, utrumlı̆bet qualsivoglia dei due,
qualsiasi dei due
utervis, utrăvis, utrumvis
qualsivoglia dei due,
qualsiasi dei due
1 Memorizza
Declina a voce e per iscritto.
alius vir • alia mulier • aliud bellum • alter equus • altera pugna • altera castra • uter consul?
• utra auris? • alterutrum calcar • uterque consul • uterque pes • utrumque calcar • neuter frater
• neutra pugna • neutrum animal • nullus centurio • nulla mulier • nonnullum malum • totus orbis
• tota regio • totum pelagus • ullus comes • ulla civitas • ullum crimen • Odysseus solus • una
Cloelia • utervis proelium
2 Analizza e traduci
Fai l’analisi delle seguenti forme e traducile in tutti i modi possibili.
A. uni viro • unius viri • alterius parentis • utri parenti? • neutri • cum utro parente? • cum utroque • nulla mora • nonnullas pugnas • nullorum deum • ullius dei • utrum oculum? • utriusque
naris • utrique consuli • neutri consuli • tota Sicilia • totius urbis • soli Iovi • aliorum poëtarum
• alterius poëtae • alterutri tribuno • alii cives • aliarum civitatum • una pugna • unius pugnae
• utriuslibet puellae • solius Caesaris
B. dell’altradonna•aun’altracittà•all’altrouomo•glialtripopoli•aqualedeidue?•anessuno•
dinessunodeiduecompagni•dientrambelesorelle•diunsolotribuno•perlasolaancella•in
tuttalabattaglia•alsoloPompeo•dinessunplebeo•adalcuncompagno•diparecchigiavellotti
•diun’altrabattaglia•dientrambigliocchi•conl’unooconl’altropiede
iMPARiAMo A TRADURRe iMPARiAMo A TRADURRe
“Tutto”
•L’aggettivo pronominale totus, -a, -umsignifica“tutto”eindical’interezza,latotalitàdiqualcosa; anche l’aggettivo di seconda classe omnis, -e si traduce spesso con “tutto” (soprattutto al plurale), ma si riferisce a un insieme costituito da elementi distinti; al singolare omnis si può rendere
per lo più con “ogni”.
Primam partem totam orationis laudo. Apprezzo tutta quanta la prima parte dell’orazione.
In omnem partem legatos misit dux. Il comandante inviò luogotenenti da ogni parte.
Legationes in omnes partes circummittuntur. Sono inviate ambascerie da tutte le parti.
•Anche altri due aggettivi, meno diffusi di totus e omnis, significano “tutto”: cunctus, -a, -um (nel
sensodi“tuttoinsieme”,riferitoapartidistinteconsideratenellaloroglobalità)euniversus, -a,
-um (chedesignalaglobalitàcontrappostaapartisingole,olaglobalitàcostituitadapartidisposte secondo un certo ordine).

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Parte prima
“Altro”
•Gli aggettivi che significano “altro” sono alius e alter: alius, alia, aliud indica “un altro” fra molti; alter, altera, alterum invece indica “l’altro” fra due (cioè fra due persone, due oggetti, due
gruppi, due categorie e così via). Alius può avere anche il significato di “diverso”.
Complures habeo libros, sed alios emere volo.
Possiedo molti libri, ma voglio comprarne altri.
Hostes consulem instant: subvenit alter.
I nemici minacciano un console: l’altro accorre in aiuto.
Alii mores Romanorum et Germanorum sunt.
I costumi dei Romani e dei Germani sono diversi.
•Alius e alter possono essere ripetuti in frasi successive:
alius… alius… (alius…) uno… un altro… (un altro ancora), l’uno… l’altro… (l’altro ancora) chi… chi… chi…
alter… alter…
l’uno… l’altro…
alii… alii… (alii…)
alcuni… altri… (altri), chi… chi… chi…
alteri… alteri…
gli uni… gli altri… (tra due gruppi)
Alter consul vulneratur alter incolumis est. Un console viene ferito, l’altro è incolume.
Alios laudabis, alios amabis, alios fugies. Loderai alcuni, amerai altri, altri (ancora) fuggirai.
“Gli altri”
•In latino diversi aggettivi possono tradurre “gli altri”:
alii, aliae, alia gli altri, il prossimo, le altre persone, altre cose ecc.
cet ĕri, cet ĕrae, cet ĕra gli altri, i rimanenti (con idea di paragone, di confronto o di opposizione)
relı̆qui, relı̆quae, relı̆qua gli altri, i rimanenti, i restanti (soprattutto in senso numerico)
Stulti aliorum vitia cernunt, non sua. Gli sciocchi notano i difetti degli altri, non i propri.
Optimi militum arcessivi, ceteros neglexi. Feci chiamare i migliori tra i soldati, tralasciai gli altri.
Prima legio hic est, reliquae in castris sunt.
La prima legione è qui, le altre sono nell’accampamento.
“Uno, uno solo, solo”
•L’aggettivo pronominale unus, -a, -um ha un valore più marcato di quello dell’italiano: significa infatti “uno solo, soltanto uno, unico” ecc.; solus, -a, -um significa “solo, unico, solitario, deserto” ecc.
Vita una est. La vita è una sola.
Vidua nunc sola est. La vedova adesso è sola.
OSSERVA
Non confondere questo valore aggettivale di “uno” con quello dell’articolo indeterminativo italiano “uno” (“vedo uno spazio aperto”) o con quello del pronome indefinito
“uno, qualcuno”.
vedo un uomo (ha significato diverso da “vedo un solo uomo”)
vedo uno (cioè “qualcuno”: ha significato diverso da “vedo un solo uomo”)
“Alcuno” e “nessuno”
•Ullus, -a, -um significa “alcuno” e si usa in frasi in cui è presente o sottintesa una negazione; è
usato quasi esclusivamente come aggettivo; un suo composto è nullus, -a, -um, “nessun, nessuno”, da cui si origina anche nonnullus, -a, -um, che significa propriamente “non nessuno”,
quindi “qualche, un certo numero, parecchio”.
Nego mulierem esse ullam. Dico che non c’è alcuna donna.
Dico nullam mulierem esse. Dico che non c’è nessuna donna.
Vides nonnullas mulieres esse. Vedi che ci sono alcune donne.
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Unità 7
osserva
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In italiano due negazioni si rafforzano a vicenda (“Dico che non c’è nessuna donna”), mentre in latino la frase ha senso negativo se c’è una sola negazione (Nego
mulierem esse ullam: l’unica negazione è contenuta nel verbo; Dico nullam mulierem esse: l’unica negazione è presente nell’aggettivo).
“Uter, utra, utrum” e composti
•Uter è un aggettivo o pronome interrogativo; i suoi composti principali sono neuter, neutra,
neutrum (con valore negativo: “nessuno dei due”) e uterque, utraque, utrumque (“l’uno e l’altro
dei due, entrambi”, usato in frasi positive, cioè né interrogative, né negative). Meno diffusi sono
alteruter l’uno o l’altro, uterlı̆bet e utervis qualsiasi dei due.
•Sia uter sia i suoi composti
–si usano per lo più al singolare e si riferiscono sempre a due persone, due cose, due gruppi ecc.
–se si riferiscono a un sostantivo, sono aggettivi e concordano in caso, numero e genere con il
sostantivo
Utrum consulem vides? Utrumque. Quale console (dei due) vedi? Entrambi.
– se si riferiscono a un pronome, hanno valore di pronomi: in questo caso, il pronome che li segue
è in genitivo (con valore partitivo).
Uter nostrum vincet? Neuter nostrum. Chi di noi due vincerà? Nessuno di noi due.
3 Completa e riconosci
Dove pensi che occorra, fai precedere “altro” dall’articolo (determinativo o indeterminativo). Quale
pronome o aggettivo latino potrebbe essere usato per tradurre “altro” nelle seguenti frasi?
1. Alcuni piangevano, ............ altri sorridevano, ............ altri si abbracciavano. 2. Dei due fratelli, uno era
biondo con gli occhi neri, ............ altro castano con gli occhi azzurri. 3. Un senatore chiese la parola,
............ altro uscì dall’aula. 4. Un console partì con l’esercito, ............ altro restò a Roma. 5. Voi verrete con
me, ............ altri andranno per conto loro. 6. Alcuni sostengono che gli OGM siano nocivi, ............ altri che
siano vantaggiosi, ............ altri ancora non hanno un’opinione. 7. Amilcare e Andrea vanno al cinema,
............ altri in pizzeria. 8. Elio studia medicina, ............ altro fratello è iscritto a lettere, ............ altro
a filosofia. 9. Una scarpa pare nuova, ............ altra è da risuolare. 10. Alcuni hanno finito con molto
anticipo, ............ altri stanno per consegnare, ............ altri non riusciranno a completare il compito.
4 Riconosci e traduci
Scegli l’alternativa corretta, motiva la scelta e traduci.
1. Alium/Alterum consulem vidi. 2. Aliud/Alium dicis. 3. Non vidimus nullum/ullum condiscipulum.
4. Uter/Alius consul copias duxit? Nullus/Neuter. 5. Sirenum voces unus/solus Ulixes audivit.
6. Aliam/Solam pugnam vincemus. 7. Uter/Alius oculus vulneratur? Dexter. 8. Utrum/Utrumque
volo. 9. Utro/Alio pede laboras? Laevo. 10. Romani non unum/solum deum, sed nonnullos/alios
colebant. 11. Ulli/Nulli hosti verum dicam. 12. Uni/Ulli mulieri statua equestris fuit: Cloeliae.
5 Completa e traduci
Completa le frasi, inserendo alius, alter, ceteri, reliqui, debitamente concordati, secondo l’esempio.
esempio
Alii Romae manebunt, alii Mediolanum ibunt, alii Florentiam visent.
1. .............................. Romam veniunt, .............................. hic manebunt.
[Alcuni]
[gli altri]
2. .............................. pugnabant, .............................. fug ā salutem petebant, .............................. signa relinquebant.
[Alcuni] [alcuni]
[altri]
3. Unus consul copias duxit, .............................. in urbe mansit.
[l’altro]
4. .............................. flebant, .............................. taciti stabant.
[Gli uni] [gli altri]
5. Liberos nostros in ............................................. urbem misimus.
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[un’altra]
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Parte prima
6.Senatores necem etiam ............................................. coniuratorum volebant.
[degli altri]
7.Scio Paulum .............................. libros legere.
[degli altri]
8.Multi milites vitam in pugna amittunt, .............................. ab hostibus capiuntur.
[gli altri]
9.Strenuissimi in pugna ceciderunt, .............................. fuga salutem petiverunt.
[gli altri]
10.Turpe est .............................. dicere .............................. sentire.
[una cosa]
[un’altra]
11.Caesar tres legiones in hostes duxit, .............................. reliquit in castris.
[le altre]
6 Riconosci e traduci
Scegli l’alternativa corretta, motiva la scelta e traduci.
Ariovistus totas/omnes suas virtutes omnibus/totis declarabat.
Urbem latericiam Augustus repperit, totam/omnem marmoream relinquet.
Post Caesaris mortem, Antonius omnes/cunctos percussores opprimere vult.
Omnis/Tota civitas luget ducis militumque mortem.
Universus/Omnis mundus non solum orbem terrarum, sed etiam caelos comprehendit.
In bello apud Troiam primus ex cunctis/omnibus Graecis Protesilaus cecı̆dit per Hectorem.
Ite et interrogate omnes/universos, et cum puerum invenietis, nuntiate mihi (= a me): ego
quoque volo adorare.
8. Ferrea aetate universum/omne facinus inrumpit in totum/omne genus humanum.
9. Deus tota/omnia certis limitibus dividit, dum sidera toto/omni caelo effervescunt.
10. Populus cunctus/omnis pacem optabat: una erat totis/omnibus sententia.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
lessico lessico lessico lessico lessico lessico
Il latino per l’italiano
L1 Tra gli aggettivi pronominali che hai memorizzato, individua quello da cui deriva ciascuno dei seguenti
termini italiani. Senza ricorrere al dizionario di italiano, cerca di spiegarne il significato. Infine, con
ciascun termine italiano componi una frase sul tuo quaderno.
tradurre
termine
alieno alienare alterare annullare totale neutro neutrale
dall’aggettivo latino...
significato del termine italiano
..........................................................................
........................................................................................................................
..........................................................................
........................................................................................................................
..........................................................................
........................................................................................................................
..........................................................................
........................................................................................................................
..........................................................................
........................................................................................................................
..........................................................................
........................................................................................................................
..........................................................................
........................................................................................................................
7 Analizza e traduci le seguenti frasi.
1. Princeps Thales ex aqua dixit constare omnia: nulla res aqu ā caret. (da Cic.) 2. Proelium bello
Venetorum totiusque orae maritimae finem posuit. In oppidanos Caesar vindictam sumere statuit:
itaque omnes senatores necavit reliquosque sub corona vendidit. (da Caes.) 3. Uter est insidiator?
Uter nullum malum cogitavit? (da Cic.) 4. Alii tela coniciunt, alii testudinem faciunt; fessis in vicem
integri succedunt. (da Caes.) 5. Reliqui philosophi, vero, omnes praeter Epicurum, divinationem
probaverunt, sed non uno modo. (da Cic.) 6. Alii nummos numerabant, ab aliis tabellae obsignabantur.
(da Cic.) 7. Dum haec (= queste cose/imprese/azioni) ad Gergoviam geruntur, Haedui primos nuntios
ab Litavicco recipiunt. Sine ulla mora agunt: impellit alios avaritia, alios iracundia et temeritas.
(da Caes.) 8. Nonnullos hostes nostri ceperunt, reliquos interfecerunt. (da Caes.) 9. Civitates omnes,
cuncta Asia atque Graecia vestrum auxilium expectare propter periculi magnitudinem coguntur.
(Cic.)
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8 Analizza e traduci le seguenti frasi.
1. Ibi dum alii fossas complent, alii multis telis defensores valli munitionumque sunt. 2. Venit Verres
in aedem Castoris, considerat templum; videt undique tectum pulcherrimum, praeterea cetera
nova atque integra. (da Cic.) 3. Duae (= Due, nom. f.) fuerunt Ariovisti uxores, una Sueba natione,
altera Noriga, regis Voccionis soror: utraque mulier in fuga vitam amisit. (da Caes.) 4. Alios ego
vidi ventos, alias prospexi animo procellas, aliis tempestatibus non cessi sed, pro (= per, prop.
+ abl.) omnium salute, oppetivi. (da Cic.) 5. Gallia est omnis divisa in partes tres: unam incolunt
Belgae, aliam Aquitani, tertiam, qui (= coloro che, nom. m. plur.) nostra lingua Galli appellantur.
(da Caes.) 6. Laudabimus, igitur, nostros Brutos, Camillos, Ahalas, Decios, Curios, Fabricios,
Maximos, Scipiones, Lentulos, Aemilios, innumerabiles alios: illi Romanum imperium stabiliverunt;
equidem in deorum immortalium numero omnes repono. (da Cic.) 7. Stoicis habeo gratiam, quod,
soli ex omnibus, eloquentiam virtutem ac sapientiam esse dixerunt. (da Cic.) 8. Utrumlibet elige:
alterum incredibile est, alterum nefarium, et ante hoc (= questo, acc. n. sing.) tempus alterutrumque
inauditum. (da Cic.)
9 Dall’italiano
Analizza e traduci le seguenti frasi.
1. Il solo Orazio Coclite difese il ponte Sublicio. 2. Noi rimarremo qui soli, gli altri verranno a Roma.
3. Alcuni ascoltavano, altri parlavano (parlare = verba facere). 4. Verre spogliò i templi di tutta la
Sicilia. 5. Non dire a nessuno il mio segreto. 6. Senza alcun indugio i soldati tutti insieme urlarono e
assalirono la città. 7. Un console rimarrà a Roma, l’altro condurrà le truppe. 8. Quale genitore verrà
con me? 9. Non hai detto la verità a nessuno dei due ragazzi. 10. Dice che non c’è nessuno dei due
amici, ma noi vogliamo restituire un libro a entrambi. 11. Alcuni dicono il falso. 12. In ciascuna delle
due mani portava dei fiori. 13. Lodate il coraggio di ciascuno dei due consoli! 14. Dai la lettera a
qualsivoglia dei due amici!
10 Versione La pantera e i contadini
Una pantera è ferita: qualcuno la tormenta, qualcuno ne ha pietà.
Panthera imprudens olim in foveam decı̆dit. Vı̄dere agricolae: alii fustes congesserunt, alii
oneraverunt saxis; alii, contra, pietate, dederunt beluae panem. Nox v ēnit et omnes ad casas
remeaverunt putabantque beluam proximam morti esse. At fera, cum refecit languidas vires,
veloci exsaltatione fovea sese (= si, se stessa) liberavit et in cubile properavit. Paucos post menses
provolavit, pecus trucidavit, etiam pastores nonnullos necavit, cuncta vastavit. Tum timuerunt qui
(= coloro che, nom. m. plur.) feram servaverunt: damnum haud recusaverant, tantum pro (= per,
prep. + abl.) vita rogabant. At belua: «Alii, non vos saxos fustesque coniecerunt; vos autem panem
dedistis, misericordes fuistis, certe scio, memori ā teneo: ergo nolite timere; hominibus reverto
hostis qui (= che, nom. m. sing.) me (= mi, acc.) laeserunt!».
(da Fedro)
11
VERSIONE CON ANALISI
Prima della traduzione
Dopo la traduzione
1.Individua nel testo:
a. i complementi di luogo
b. gli aggettivi pronominali
c. le infinitive
2.Rispondi ed esegui:
a. quali sono le ragioni che spingevano a emigrare, ai tempi di Seneca?
b. queste ragioni valgono ancora oggi?
c. assegna al testo un altro titolo
Le migrazioni
Grazie alle migrazioni, si può dire che un po’ di Grecia e un po’ di Roma si possono trovare ovunque.
Satis constat multas gentes universosque populos, propter naturae vel tempestatum calamitates
aut propter bellorum caedes et exitia aut lucri studium, sedem mutare. Atheniensium colonias
nonnullas in Asia esse videmus et totum Italiae litus contra Mare Superum Magnam Graeciam
appellamus, quia huc (= qui) Graeci colonias deduxerunt et urbes clarissimas condiderunt. Scimus
etiam nunc Tyrios Africam incolere. Item Poenorum pars ex Libya in Hispaniam navigaverunt et
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Parte prima
Novam Carthaginem habitant. Multas gentes, dum ex patria migrant et novas sedes quaerunt,
maris procella hausit; alias frigus et inopia omnium rerum (= carestia) paene delevit. Nec omnes
eadem (= la stessa, nom. f. sing.) causa ex patria expulit, sed alias excidia urbium, alias domestica
seditio, alias pestilentia, alias terrae motus (= terremoti, nom. plur. masc.) crebri vel hostium atque
barbarorum incursiones. Alios populos fama novae regionis allexit, alios cupiditas divitiarum.
Quotidie in tam magno orbe mutationes esse videmus; quotidie novarum urbium moenia in
ignotis terris surgunt. In omnibus mundi partibus infinitas Graecorum et Romanorum colonias
inveniemus.
(da Seneca)
12 Versione Mario contro i Cimbri e i Tèutoni
Nel 102 a.C. Mario combatté contro le popolazioni germaniche dei Cimbri e dei Tèutoni, che minacciavano di
dilagare nella penisola italica; due battaglie decretarono la vittoria dei Romani.
Populo Romano atroces clades paraverunt Cimbri et Teutŏni, cum ex Germania in Galliam et
in Italiam per Alpes venerunt. Quia omnes valde metuebant de (= per, prep. + abl.) salute et de
incolumitate urbis, Romani Caium Marium, hominem novum, humilis originis sed acris ingenii,
consulem peritum et audacem, contra barbaros cum consularibus copiis miserunt; vir magnus sine
timore milites in barbaros duxit. Marius proeliis cruentis et acribus Teutŏnos apud Aquas Sextias,
trans Alpes, in Provincia Gallica vicit, Cimbros apud Vercellas in Padana regione profligavit
populumque Romanum a terrore liberavit utriusque hostis. Igitur cives, ob tanta beneficia grati,
honores ingentes duci et militibus victoribus decreverunt. Nam gentes Germanorum, post immanem
caedem apud Vercellas, in Etruriam non descenderunt nec urbi appropinquaverunt, sed, quia
memoriam audaciae legionum Romanorum servabant, Alpes rursus superaverunt et cum reliquis
copiis in Germaniam ad sedes suas reverterunt. Sic Italiam a periculo Marius liberavit, in urbem
victor revertit et ibi splendidum triumphum egit.
7.2
Sintassi: i casi
CONOsCere
L’ablativo:
i complementi di materia e di argomento
Il complemento di materia
La materia di cui un oggetto è fatto si può esprimere in due modi:
– e/ex oppure de + ablativo;
– con un aggettivo qualificativo (ferreus, -a, -um; ligneus, -a, -um; aureus, -a, -um ecc.).
Milites arma ex ferro gerebant. / Milites arma ferrea gerebant.
I soldati portavano armi di ferro.
Il complemento di argomento
L’argomento di un testo, di un discorso, di un dialogo ecc. si esprime in latino con de +
ablativo.
Librum de bello Troiano legimus. Leggiamo un libro sulla guerra di Troia.
Questo complemento può indicare il titolo di un’opera (che comunque può essere espresso anche al nominativo).
Orator et De Oratore opera Ciceronis sunt.
L’oratore e Sull’oratore sono opere di Cicerone.
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Unità 7
fissare
OSSERVA
213
Entrambi i complementi si possono ricondurre alla funzione separativa dell’ablativo
(ossia al valore originario dell’ablativo, cfr. p. 9).
13 Trasforma e traduci
Esprimi il complemento di materia in modo diverso da quello evidenziato, come nell’esempio, quindi
traduci.
esempio Hostibus cassides de aere sunt. ) Hostibus cassides aereae sunt. ) I nemici hanno elmi di
bronzo.
1. In convivio erant escaria aurea / .................................................................
2. Romanis ex ferro /................................................................ enses erant.
3. Post acre bellum Graeci Troiam delebunt dolo equi lignei /.................................................................
4. Aedes marmoreae /................................................................ sunt.
5. Dominae pulcherrimus ex argento /................................................................ anulus est.
6. Icari ales cereae /................................................................ erant.
14 Completa e traduci
Completa le frasi inserendo il complemento suggerito, quindi traduci.
1. Prisci homines, ut veteres fabulae narrant, ........................................................................... erant.
[di terra]
2. Socrates philosophus saepe ........................................................................... cum discipulis disserebat.
[dell’anima]
3. Matronae vestes ........................................................................... sunt.
[di lino]
4. Librum Senecae ........................................................................... lege.
[sull’ira]
5. Antiquitus statuae deorum ........................................................ erant, postea ..................................................................
[in legno]
[in marmo]
6. Ciceronis, clarissimi philosophi, dialogus ........................................................................... est.
tradurre
[il fato]
15 Individua la funzione logica delle forme evidenziate in neretto: può trattarsi di un complemento di argomento ( A ), di materia ( M ), di moto da luogo ( MDL ), di origine o provenienza ( OP ). Per aiutarti, abbiamo
evidenziato in colore il verbo da cui ciascuno di essi dipende. Infine traduci.
1. De bonis et malis vere iudicare non facile est. (da Cic.)
A
M
MDL
OP
2. Itaque cum castra movēre vult, subito ex oppido erupit multitudo. (da Caes.)
A
M
MDL
OP
3. Prometheus, Iapeti filius, primus homines ex luto fingit.
Postea Vulcanus, Iovis voluntate, ex luto mulieris imaginem facit et Minerva
animam imagini dat. (da Hyg.)
A
M
MDL
OP
4. Itaque Scaevola exponit amicis Laeli sermonem de amicitia. (da Cic.)
A
M
MDL
OP
5. Caesar legiones ex hibernis educit. (da Caes.)
A
M
MDL
OP
6. Mundus constat ex sole et luna et terra et stellis omnibus. (da Hyg.)
A
M
MDL
OP
7. In Euphratem flumen de caelo magnum ovum cadit. (da Hyg.)
A
M
MDL
OP
8. Erumpunt ceteri, dum Correus proeliat, ex silvis. (da Caes.)
A
M
MDL
OP
9. Iuppiter Epaphum ex Io procreat, postea in Aegypto oppida communire
ibique regnare Epaphum vult pater deum. (da Hyg.)
A
M
MDL
OP
10. Caesar legionem ex castris evocat rursus undecimam; litteras autem
ad Gaium Fabium mittit. (da Caes.)
A
M
MDL
OP
11. Flavaque de viridi stillabant ilice mella. (Ov.)
A
M
MDL
OP
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Parte prima
16 Dall’italiano
Analizza e traduci le seguenti frasi.
1. Gli invitati al banchetto bevevano in coppe d’oro. 2.L’oratoredicevamoltecosesull’onestà.3. I
senatori discuteranno della guerra contro i pirati. 4. Nel palazzo c’erano soffitti dorati. 5. I consoli
inviarono ai comandanti dei nemici lettere sulle condizioni di pace. 6. È di Cicerone il dialogo La
vecchiaia. 7. Claudia, doniamo alla nostra amica un braccialetto d’argento!
17 Versione Il mito di Dedalo
Uninventoreeccezionale,Dedalo,vienesceltodalrediCretaperchémettalapropriacreativitàalsuoservizio:
un grande onore, ma anche un grande rischio.
Discipuli, de Daedalo fabulam accipı̆te. Daedalus peritus artifex erat et vitam agebat in Creta
pulcherrima insula apud regem Minoem. Quoniam vir celeber erat fabra arte, rex voluit Daedalum
Labyrinthum facere. In Labyrintho a Minoe Minotaurus, turpe et biforme monstrum, filius Pasifaae,
adulterae regis uxoris, claudebatur. Sed postea, crudelis Minos nolit Daedalum ex insula exire: tum
artifex e cera et pennis alas fabricavit, brachiis aptavit et cum filio Icaro e Labyrintho avolavit. Sed
stultus puer deseruit ducem et mediam caeli viam atque altum iter, propinquum soli, egit. Solis radii
ardentissimi ceram mollierunt et puer praeceps excipiebatur maris aquā. Infelix pater lugebat et
dicebat: «Icare, ubi es?». Ut vidit et invenit in undis miserum corpus, condidit in sepulchro et tellus
ab Icaro nominatur. Mox Daedalus in Siciliam iit et in aede Phoebi alas cereas consecravit.
PrOsPettO riePiLOGatiVO
(da Ovidio)
Complementi espressi da preposizioni con l’ablativo e l’accusativo
preposizioni con l’ablativo
a/ab
compl. d’agente
Catilina a Cicerone denuntiatur.
Catilina è denunciato da Cicerone.
compl. di moto da luogo
(allontanamento)
Ab Hispania venit.
Viene dalla penisola iberica.
compl. di allontanamento/
separazione
Ab hereditate puer excluditur.
Il bambino è escluso dall’eredità.
compl. di provenienza/origine Ab Iove nata est Athena.
Atena nacque da Giove.
cum
de
compl. di compagnia/unione
Cicero cum Attico diu disserebat.
Cicerone discuteva a lungo con Attico.
compl. di modo
Cum audacia milites pugnabant.
I soldati combattevano con audacia.
Magna cum audacia milites pugnabant.
I soldati combattevano con grande audacia.
compl. di moto da luogo
(dall’alto in basso)
Poma de malo cadunt.
Dal melo cadono frutti.
compl. di allontanamento/
separazione
De foro secedunt milites.
I soldati si allontanano dalla piazza.
compl. di provenienza/origine De nobili gente est.
Discende da nobile famiglia.
compl. di argomento
Ciceronis librum De amicitia lege.
Leggi il libro L’amicizia di Cicerone.
compl. di materia
Militibus enses de ferro sunt.
I soldati hanno spade di ferro.
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Unità 7
e/ex
compl. di moto da luogo
(in uscita)
Cives ex urbe fugiebant.
I cittadini fuggivano dalla città.
compl. di allontanamento/
separazione
E carcere deducor.
Sono liberato dal carcere.
215
compl. di origine/provenienza Pueri ex matre serva, servi erant.
I bambini (nati) da madre schiava erano schiavi.
compl. di materia
Regi pocula ex auro erant.
Il re aveva bicchieri d’oro.
compl. partitivo
Una ex captivis non flebat.
Una sola fra le prigioniere non piangeva.
in
compl. di stato in luogo
Hostiae in ara sunt.
Le vittime sono sull’altare.
prae
compl. di causa impediente
Prae lacrimis non video.
Per le lacrime non riesco a vedere.
preposizioni con l’accusativo
compl. di moto a luogo
(avvicinamento)
Pueri ad rivum eunt.
I ragazzi vanno al ruscello.
compl. di luogo (“davanti”)
Sacerdos ante aram cervam mactabat.
Il sacerdote sacrificava una cerva davanti all’altare.
compl. di tempo (“prima”)
Ante lucem veniam.
Verrò prima dell’alba.
compl. di luogo (“presso”)
Acrem pugnam apud flumen Romani pugnabunt.
I Romani combatteranno un’aspra battaglia presso il
fiume.
compl. di luogo (“di fronte”)
Contra montem urbs est.
Di fronte al montec’èlacittà.
ostilità(“contro”)
Contra hostem pugnate!
Combattete contro il nemico.
compl. di moto a luogo
(ingresso)
Servus in casam it.
Il servo va nella capanna.
ostilità(“contro”)
Cicero in Catilinam orationes habet.
Cicerone tiene orazioni contro Catilina.
infra
compl. di luogo (“sotto”)
Infra arcem copiae sunt.
Ai piedi della rocca ci sono le truppe.
inter
compl. partitivo
Una inter captivas non flebat.
Una sola fra le prigioniere non piangeva.
ob
compl. di causa
Ob hostium virtutem milites vincuntur.
I soldati sono sconfitti a causa del valore dei nemici.
compl. di moto per luogo
Venator per silvam currit.
Il cacciatore corre per il bosco.
compl. di tempo continuato
Per horas pugnabunt.
Combatteranno per ore.
ad
ante
apud
contra
in
per
compl. di mezzo con persone
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Per exploratores consilia hostium cognoscemus.
Per mezzo di spie conosceremo i piani dei nemici.
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216
Parte prima
post
propter
OSSERVA
compl. di luogo (“dietro”)
Dux post legiones impedimenta collocat.
Il comandante colloca i bagagli dietro le legioni.
compl. di tempo (“dopo”)
Post Alexandri mortis notitiam, Darei mater flebat.
Dopo la notizia della morte di Alessandro, la madre
di Dario piangeva.
compl. di causa
Propter invidiam civium Aristides expellitur patria.
Per l’odio dei concittadini, Aristide è cacciato dalla
patria.
Alcune preposizioni (come sub sotto e super sopra) possono essere costruite sia con
l’ablativo, sia con l’accusativo.
18 Ripassa e traduci
Individua la funzione logica degli elementi evidenziati, quindi traduci.
1. Post paucos annos in Africa Utica condetur.(daVell.Pat.)2. Lacedaemonii quoque ad arma
concurrunt. (da Iust.) 3. Thraces quoque et Cretenses ante agmen ibant. (da C. Ruf.) 4. Per
hostium munitiones noctu ad proximum mare et Romam milites contendunt. (da Sall.) 5. Mardus
e custodibus evadit et Damascum ante lucem intrat. (da C. Ruf.) 6. Minerva tibias prima ex osse
cervino trahit. (da Hyg.) 7. Lycurgus Dryantis filius Liberum de regno fugabat. (da Hyg.) 8. Eodem
(= nello stesso, abl. n. sing.) tempore Metellus in Celtiberia apud Hispanos pugnas egregias
gerebat. (da Eutr.) 9. Dux super flumen instruit copias. (da Liv.) 10. Cum equitibus Labienus contra
hostem movit. (da Caes.) 11. Omnes Belgae contra populum Romanum coniurabant. (da Caes.)
19 Ripassa e traduci
Individua la funzione logica degli elementi evidenziati, quindi traduci.
1. Nos iter per Graeciam magna cum admiratione facimus. (da Cic.) 2. Interim in itinere ex oppidis
et castellis legationes veniebant. (dal Bellum Africum) 3. Lacedaemonii inter reliquos socios
etiam Athenienses adhibebant. (da Iust.) 4. Per fines Aeduorum in Lingones contendit, ubi legiones
hiemabant. (da Caes.) 5. Pyrrhus etiam Tarento mox recedit et apud Argos, Graeciae civitatem,
occiditur. (da Eutr.) 6. Multi, quia pericula metuebant, occulte per amicos ac maxime per homines
nominis Latini et socios Italicos impedimenta parabant. (da Sall.) 7. Catulus bellum contra Afros
gerit. (da Eutr.) 8. Helvetii iam per angustias et fines Sequanorum copias traducunt et in Haeduorum
fines perveniunt. (da Caes.) 9. Tu sussultas, ego miser vix adsto prae formidine. (Plaut.)10. Officium
meum aut propter perfidiam abicere aut propter infirmitatem animi deponere nolo. (da Cic.)
20 Ripassa e traduci
Individua la funzione logica degli elementi evidenziati, quindi traduci.
1. Alii amicitiam ex inopia atque indigentia natam volunt, alii ab animo naturaque hominum. (da
Cic.) 2. Iugurtha cum filiis ducitur catenatus et mox imperio consulis in carcere strangulatur. (da
Eutr.) 3. Est apud me Cornelius, Caesaris familiaris. (da Cic.). 4. Caius Fannius et Quinctius Mucius
ad socerum veniunt post mortem Africani. (da Cic.) 5. Sub nomine pacis bellum latet. (da Cic.)
6. Caesar, quia videbat nullam iam esse rebellionem in civitatibus, sed nonnullos ex oppidis
demigrare, ex agris diffugĕre, copias dimittĕre constituit. (da Caes.) 7. Pompeius, ab inimicis
Caesaris incitatus, cum communibus inimicis amicitiam iungebat. (da Caes.) 8. Erat oppidum
infra castra Scipionis. (B. Afr.) 9. Postea ob virtutem domino Amphitruoni patera aurea donatur.
(daPlaut.)
21 Versione La vittoria di Trasibulo
Atene è caduta in potere del governo autoritario dei Trenta tiranni, sostenuto dagli Spartani, ma Trasibulo riesce
asconfiggereiTrentaealiberarelacittà.
Tyranni miseras urbis reliquias caedibus et rapinis exhauriunt. Est igitur ex urbe omnium fuga,
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Unità 7
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repleturque Graecia Atheniensium exsulibus (compl. di abbondanza). Infelicibus exsulibus
omne auxilium eripiebatur (nam edictum Lacedaemoniorum civitates vetabat exsules recipĕre),
omnesque Argos et Thebas ibant ibique non solum tutum exsilium inveniebant, sed revertere in
patriam temptabant. Erat inter exsules Thrasybulus, vir strenuus et nobilis, qui (= che, nom. m.
sing.), etiam cum periculo, patriam liberare volebat et operam dabat pro (= per, prep. + abl.) salute
communi. Exsules adunat et castellum Phylen in finibus Atticis occupat. Nonnulli Thrasybuli
consilium adiuvabant: inter eos (= loro, acc. m. plur.) Ismenias etiam, Thebanorum princeps, et
Lysias, Syracusanus orator, exsul tunc, qui (= che, nom. m. sing.) multos milites stipendio suo in
auxilium Athenis mittit. Pugnant acre proelium. Sed, quia exsules pro patria summis viribus, alii
autem pro aliena dominatione pugnant, tyranni vincuntur.
(da Giustino)
7.3
Morfologia: il pronome
I pronomi personali e riflessivi
CONOsCere
PROMEMORIA in italiano
p. 218
I pronomi personali hanno una declinazione particolare:
pronomi personali
1a persona
singolare
nom. ego
2a persona
plurale
io
nos
di me
nostri,
di noi
nostrum
noi
3a persona (riflessivo)
singolare
plurale
singolare e plurale
tu
tu
vos
tui
di te
vestri,
di voi
vestrum
a te, ti
vobis
a voi, vi sibi
voi
sui
gen.
mei
dat.
mihi a me, mi nobis
a noi, ci tibi
acc.
me
me, mi
nos
noi, ci
te
te, ti
vos
voi, vi
se
sé, si
abl.
me
da me
nobis
da noi
te
da te
vobis
da voi
se
da sé
di sé
a sé
• Nella prima persona (ego, nos) e nella seconda persona (tu, vos) questi pronomi hanno forme distinte per il singolare e per il plurale e possono essere usati sia in senso
riflessivo (come avviene quando il pronome si riferisce al soggetto della proposizione
in cui si trova), sia in senso non riflessivo:
Donum tibi, sed mihi quoque, feram.
Porterò un dono per te, ma anche per me.
In questa frase mihi, riferendosi al soggetto sottinteso (ego), ha valore riflessivo,
mentre tibi non ha valore riflessivo.
• Alla terza persona (sui, sibi, se, se) il pronome personale ha una forma unica per il
singolare e per il plurale e ha valore esclusivamente riflessivo, cioè è usato solo quando si riferisce al soggetto della proposizione; non ha dunque il nominativo, appunto
perché “si riferisce” al soggetto, ma non “è” il soggetto (cfr. però 7.7):
Aspide Cleopătra sibi mortem conscivit.
Cleopatra si (a sé) procurò la morte con un serpente.
Hostes in silvam se recipiunt. I nemici si rifugiano nel bosco.
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Parte prima
Come puoi osservare nelle due frasi, sibi e se si riferiscono ai soggetti (rispettivamente
Cleopătra e Hostes).
Il pronome personale di terza persona corrispondente all’italiano “egli, ella, esso” è
reso con i pronomi is, ea, id o con ille, illa, illud.
OSSERVA
• In questi pronomi non si ha alcuna distinzione di genere.
• Come si può notare, non è presente il vocativo: nelle esclamazioni si trova il nominativo (oppure, come apprenderai più avanti, anche l’accusativo).
• In alcuni casi particolari, che studierai in seguito, il pronome riflessivo di terza persona può riferirsi a un soggetto diverso da quello della proposizione in cui è inserito.
• Al genitivo plurale, nostrum e vestrum hanno valore partitivo (“di voi, tra voi, fra
voi”e“dinoi,tranoi,franoi”),unvaloredelgenitivochegiàconosci;nostri e vestri
invece esprimono il genitivo oggettivo (per cui cfr. p. 222).
• Nel complemento di compagnia cum diventa enclitico e si unisce al pronome: mecum,
tecum, nobiscum, vobiscum.
• I pronomi possono essere rafforzati per mezzo dell’enclitica -met (egomet, vosmet,
tibimet… proprio io, proprio voi, proprio a te), o tramite raddoppiamento (tute, tete
proprio tu, proprio te).
PRoMeMoRiA PRoMeMoRiA PRoMeMoRiA PRoMeMoRiA
in italiano
i pronomi personali e riflessivi
pronomi personali
1a
2a persona
persona
singolare
plurale
singolare
plurale
soggetto
io
noi
tu
voi
complemento
me, mi
noi, ci
te, ti
voi, vi
3a persona singolare
3a persona plurale
maschile
femminile
maschile
femminile
soggetto
egli, esso
ella, essa
essi, loro
esse, loro
complemento
lui, lo
gli (a lui)
ne (di/da lui)
lei, la
le (a lei)
ne (di/da lei)
loro
essi, loro
ne (di/da loro)
le
esse, loro
ne (di/da loro)
pronomi riflessivi
1a
2a persona
persona
3a persona
singolare
plurale
singolare
plurale
singolare e plurale
mi, me
ci, noi
ti, te
vi, voi
si, sé
In italiano i pronomi personali possono avere funzione di soggetto o di complemento. Se svolgono
la funzione di complemento, possono presentarsi:
• in forma tonica, cioè con accento tonico proprio (per esempio: “Offri un aiuto a me, non ad altri”),
oppure
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•in forma atona, cioè priva di accento tonico proprio, quando precedono o seguono immediatamente il verbo (per esempio: “Offrimi un aiuto”). In questo caso, sono chiamati anche particelle
pronominali.
Alcune forme (“mi, ci, ti, vi, sé, si”) si usano anche nella coniugazione dei verbi di forma riflessiva propria (in cui l’azione si riflette sul soggetto, per esempio: “io mi vesto”, ossia “io vesto me”),
riflessiva apparente (in cui l’azione, apparentemente riflessiva, ricade su un complemento oggetto che non si identifica totalmente con il soggetto, per esempio: “io mi lavo i denti”, ossia “io lavo i
denti a me”), riflessiva reciproca (in cui l’azione ricade reciprocamente da un soggetto all’altro,
per esempio: “Gli amici si aiutano”) e con i verbi pronominali (in cui la particella pronominale, che
non ha un vero e proprio valore riflessivo, è un elemento inscindibile dal verbo, per esempio “io
mi arrabbio”, in cui il verbo è “arrabbiarsi”, mentre “arrabbiare”, senza la particella pronominale,
non esiste).
P1 Le seguenti frasi contengono pronomi atoni. Analizza la loro funzione logica e trasformali in altrettanti
pronomi tonici, preceduti quando occorre dalla preposizione opportuna. L’esercizio contiene anche alcune forme di verbi pronominali rispetto ai quali non è possibile compiere l’operazione richiesta: indica
quali sono.
1. Mi piace risolvere giochi enigmistici. 2. Ci ha promesso un invito alla festa: glielo ricordiamo?
3. In compenso le regaleremo un CD del suo gruppo preferito. 4. Si sono appena svegliati. 5. Non
mi pentirò mai d’averle detto la verità. 6. Non diamogli occasione di disturbare. 7. Non daremo loro
motivo di rimproverarci. 8. Ho perso i miei occhiali, li vedi qui intorno? 9. Hai una bella penna, me
la fai provare? 10. Te l’avevo detto di non dirle nulla! 11. I due ragazzi si spintonavano a vicenda
e cominciavano a picchiarsi. Se le sarebbero date di santa ragione se non gliel’avessi impedito.
12. Ripetete loro quello che gli avete appena detto. 13. Si è rimpinzato di pasticcini. 14. Dimmi che
cosa ti hanno raccontato. 15. Vi siete riposati abbastanza? 16. Si sono parlati ieri. 17. È proprio
incorreggibile: nonostante glielo ripeta continuamente, non si lava mai le mani prima di pranzare!
18. Ve l’ho spedito sabato e mi hanno assicurato che vi arriverà al massimo in tre giorni. 19. Ti sei
visto allo specchio? 20. Ma non si vergognano di arrivare così in ritardo?
P2 Nell’esercizio precedente riconosci i verbi di forma riflessiva propria, riflessiva apparente, riflessiva
fissare
reciproca e riflessiva pronominale.
22 Riconosci
Ogni pronome del gruppo A è tradotto da uno del gruppo B: riporta tutti i pronomi del primo gruppo sul
quaderno, ponendo accanto a ciascuno la rispettiva traduzione.
A. tui • nobis • sibi • tecum • se • vestri • nos • tibi • vobiscum • tu • nostrum • sibi • mihi • tete•
vobis • sui • secum • mei • memet • mecum • te • vos • ego
B. con me • a voi • proprio te • di sé • con voi • a te • a me • di voi • proprio me • con sé • si • noi • io
• vi • con te • di me • tra noi • a loro • ti • a noi • di te • tu • a sé
23 Trasforma
Scrivi accanto a ciascuna forma plurale la corrispondente forma singolare o viceversa.
1. nos 2. vestri 3. nobis
4. vobiscum
.............................................................
.............................................................
.............................................................
.............................................................
5. sui
6. vos
7. sibi
8. nobiscum
.............................................................
.............................................................
.............................................................
.............................................................
24 Completa e traduci
Inserisci il pronome indicato nel caso opportuno (facendolo anche precedere, dove necessario, dalla
preposizione adatta), quindi traduci.
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220
Parte prima
tradurre
1. Ancilla [vos] .................................... rosam donabat.
2. [Nos] .................................... dabitur liber.
3. [Tu] .................................... libenter cras videbimus.
4. Ferte [ego] .................................... gladium et [ego] .................................... venite!
5. [Ego] .................................... multa de [tu] .................................... dicuntur.
6. Cur numquam [ego] .................................... venire vis?
7. Unus [vos] .................................... cum Tullia in horto heri deambulabat.
8. [Tu] .................................... magnus animus est.
25 Riconosci il caso dei pronomi evidenziati, quindi traduci.
1. Commendo vobis parvum meum filium. (Cic.) 2. Omnis erit nobis mora longa. (Ov.) 3. Muta iam
istam (= codesta, acc. f. sing.) mentem, mihi crede. (Cic.) 4. Hannibal uno loco se tenebat: in castello.
(Nep.) 5. Commendo tibi me ac meos amores, Aureli. (Catull.) 6. Attice, eram autem totus, crede mihi,
tecum. (da Cic.) 7. Multa bona nobis nocent; timoris enim tormentum memoria reducit, providentia
anticipat. (Sen.) 8. Sabinus tribunos militum circum (prep. + acc.) se habebat. (da Caes.) 9. Italia
dives inferet nobis etiam aureos fructus (= frutti, acc. m. plur., 4a decl.). (da Cass.) 10. Concurrunt
equites inter se neque vero primum impetum hostium Numidae ferunt, sed reliqui se in castra ad
oppidum receperunt. (da Caes.) 11. Cum Lysone Patrensi est mihi quidem hospitium vetus. (Cic.)
12. Cupio itaque tecum communicare tam subitam mutationem mei. (da Sen.) 13. Agricola non sibi
tantum arbores serit, sed liberis. (da Cic.) 14. Lysimachus et Seleucus, quondam (avv.) socii, postremo
bellum inter se gesserunt. (da Nep.)
26 Riconosci il caso dei pronomi evidenziati, quindi traduci.
1. Spurius Cassius tribunus agrariam legem primus tulit multaque alia populariter egit et animos
hominum amore sui devinxit. (da Val. Max.) 2. Patres conscripti, vobis populi Romani praesidia
non desunt (= mancano). (Cic.) 3. Epicurus custodem nobis et paedagogum dat. (da Sen.) 4. Et ego
dico tibi: tu es Petrus, et super hanc (questa, acc. f. sing.) petram aedificabo Ecclesiam meam. Tibi
dabo claves regni caelorum. (da Hieron.) 5. Antiquum hospitem sibi Mnesilochus advocavit. (Plaut.) 6. Manlius Curius multis et magnis causis a me diligitur: nam amicitia pervetus mihi cum eo (=
lui, abl. sing. masch.) est. (da Cic.) 7. Maximum negotium tecum habes, tu tibi molestus es. (Sen.)
8. Belgae, Aquitani et Galli lingua, institutis, legibus inter se differunt. (da Caes.) 9. Discede igitur
atque hunc (= questo, acc. m. sing.) mihi timorem erı̆pe. (da Cic.) 10. O Meliboee, deus nobis haec
(= questi, acc. n. plur.) otia fecit (= concesse). Namque erit ille mihi semper deus. (Verg.) 11. Ibo
egomet. (Plaut.) 12. Inspicere autem debebimus primum nosmet ipsos (= stessi, agg. m. plur.). (Sen.)
13. Intra silvas hostes in occulto sese continebant. (da Caes.)
27 Dall’italiano
Analizza e traduci le seguenti frasi.
1. Noi non vogliamo venire con te. 2. Perché non vuoi venire con me? 3. Io andrò a Roma, voi
resterete ad Atene. 4. Ti correrà incontro e ti darà la lettera di Tullia. 5. O Titiro, tu riposi sotto
l’ombra di un faggio frondoso, io lascio i confini della patria. 6. Mario mi darà notizie di voi e di sé.
7. Ho una grande amicizia con te: dimmi sempre la tua opinione con sincerità. 8. Ci incontrerai a
Roma e verrai con noi. 9. Vi leggeremo una favola di Fedro sulla furbizia. 10. Dicci la verità, non
vogliamo ascoltare sempre bugie! 11. So che il tuo maestro ti legge spesso passi del dialogo L’amicizia
di Cicerone. Io, però, preferisco donarti il libro La vita felice di Seneca, celebre filosofo e precettore
di Nerone. 12. So che Claudia e Paola vengono da te e portano focacce per te e per se stesse.
28 Versione Alessandro diffida dei suoi
Alessandro, sottomessi i Persiani, sembra aver dimenticato la patria e assume i costumi raffinati delle popolazioni orientali. Questo comportamento estraneo alle tradizioni macedoni suscita critiche e malumori e Alessandro, temendo congiure, non esita a liberarsi di vecchi e fidati amici.
Alexander habitum regum Persarum et diadema insolitum antea regibus Macedonicis sibi ascivit,
amicis quoque suis longam vestem auratam purpureamque imposuit. Ingentes epulas adhibebat,
conviviaque regia ludis exornabat. Indignatio omnium totis castris erat et iam multi putabant
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Unità 7
221
Alexandrum a Philippo patre degenerare, et etiam patriae nomen eiurare moresque Persarum
adsumere. Interea et Alexander non regio, sed hostili odio saeviebat in suos. Nam amici dicebant
Alexandrum Philippi patris patriaeque mores subvertere. Propter talia crimina Parmenio quoque
senex, dignitate regi proximus, cum Philota filio, interficitur. Fremebant omnes universis castris
propter innoxii senis filiique casum, nec Alexander volebat hanc (= questa, acc. f. sing.) opinionem
etiam in Macedoniam divulgari. Itaque apud milites contionem habuit: «Mihi in animo est, milites,
– dixit – amicos meos in patriam victoriae nuntios mittere: scribite, igitur, mulieribus parentibusque
vestris». Sed postea fasces epistularum tacite ad se ferri voluit. Ex epistulis cognovit iudicium
hominum suorum, et in unam cohortem milites sibi infestos contribuit: volebat, enim, hos (= questi,
acc. m. plur.) milites aut consumere aut in ultimis terris in colonias distribuere.
(da Giustino)
7.4
Morfologia: l’aggettivo e il pronome
CONOsCere
Gli aggettivi e i pronomi possessivi
Come hai avuto modo di osservare ormai in molte occasioni, gli aggettivi possessivi latini
si declinano come aggettivi della prima classe; eccoli elencati tutti:
meus, mea, meum
tuus, tua, tuum
suus, sua, suum
mio
tuo
suo, proprio
noster, nostra, nostrum
vester, vestra, vestrum
suus, sua, suum
nostro
vostro
loro, proprio
Oltre che come aggettivi, possono essere usati in funzione di pronomi, quando non è
espresso il termine cui si riferiscono:
Omnia tua tecum sunt. Tutti i tuoi averi sono con te.
Come aggettivi, si collocano generalmente dopo il nome cui si riferiscono, a differenza di
quanto accade in italiano:
Pater meus agricola est. Mio padre è un contadino.
OSSERVA
• Il vocativo di meus è mi:
Amice mi! Oh amico mio!
• Gli aggettivi possessivi possono essere rafforzati con il suffisso -pte:
Meapte mater est. È proprio mia madre.
Suāpte naturā proditor est. È traditore per sua stessa natura.
•Perespressionideltipomeum est, tuum est, vestrum est ecc., cfr. 7.8.
• L’aggettivo e pronome possessivo suus, -a, -um ha solo valore riflessivo, cioè può
essere usato solo in riferimento al soggetto della proposizione in cui si trova.
• L’aggettivo e pronome possessivo di terza persona ha una forma unica per il singolare e il plurale (come avviene per il pronome riflessivo, cfr. 7.3) e significa dunque
sia “suo” sia “loro” (oltre che “proprio”):
Sua negotia consul agit, sua officia milites.
Il console svolge i suoi/propri incarichi, i soldati i loro/propri doveri.
• Non confondere nostrum e vestrum, pronomi personali al genitivo, con le forme
identiche dell’aggettivo possessivo (ai casi diretti del neutro e all’accusativo maschile
singolare):
nostrum di noi (pron. pers.), oppure nostro (agg. poss.);
vestrum di voi (pron. pers.), oppure vostro (agg. poss.).
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fissare
222
Parte prima
29 Riconosci e traduci
Osserva l’aggettivo di terza persona: individuane il numero, quindi traduci.
1. Caesar cum copiis suis multas pugnas vicit. 2. Romani cum suis copiis multas pugnas vicerunt.
3. Cicero in epistulis de officiis suis scribit. 4. Saepe philosophi de vita sua perpauca dicunt. 5. Dux
copias suas in proelium duxit. 6. Hostium duces copias suas ex hibernis deducunt. 7. Suapte natura,
ut Aristoteles dixit, homo animal rationale est. 8. Copiae ducem suum imperatorem clamaverunt.
9. Tribunus officio suo obtemperavit. 10. Milites ducibus suis paruerunt.
IMPARIAMO A TRADURRE IMPARIAMO A TRADURRE
Nostrum e vestrum, nostri e vestri, noster e vester
In italiano il genitivo del pronome personale di prima e seconda persona plurale, cioè “di noi / di
voi”, equivale in realtà a funzioni logiche differenti l’una dall’altra, che in latino si esprimono in
modi diversi; può trattarsi infatti di:
•genitivo partitivo: in questo caso corrisponde al latino nostrum e vestrum ed è retto da espressioni come pars, unus, multi, nonnulli ecc.:
Unus nostrum/vestrum veniet Romam. Uno di noi / di voi verrà a Roma.
•genitivo oggettivo: si tratta di un genitivo che è inserito in una frase che si presta alla seguente
trasformazione:
Il ricordo degli antichi dolori era penoso.
)
Ricordare gli antichi dolori era penoso.
Il ricordo di voi era penoso.
)
Ricordare voi era penoso.
Come vedi, i genitivi delle frasi nella prima colonna corrispondono a complementi oggetti nelle
frasi della seconda colonna (inoltre, i sostantivi da cui i genitivi dipendono corrispondono a loro
volta ai predicati da cui i complementi oggetti dipendono).
A volte la trasformazione fa sì che il genitivo non divenga un complemento oggetto, ma un
“oggetto indiretto” (ossia un complemento indiretto):
Il pensiero dei figli è costante per i genitori.
)
I genitori pensano ai figli costantemente.
Il pensiero di noi è costante per i genitori.
)
I genitori pensano a noi costantemente.
Anche in questa situazione si parla comunque di “genitivo oggettivo”.
In latino il genitivo oggettivo si esprime, come in italiano, in genitivo; se però si tratta del pronome
personale di prima o seconda persona plurale, c’è una forma specifica di genitivo: nostri e vestri,
ben distinta dalla forma di genitivo che esprime il genitivo partitivo (nostrum e vestrum).
Memoria vestri dulcis nobis est.
Il ricordo di voi (il vostro ricordo, il ricordo che noi abbiamo di voi) è dolce per noi.
•genitivo soggettivo: se la trasformazione appena descritta fa diventare soggetto il termine che
prima era al genitivo, questo si definisce “soggettivo”:
Il pensiero dei figli per i genitori è costante.
)
I figli pensano costantemente ai genitori.
Il ricordo di voi è impreciso.
)
Voi ricordate in modo impreciso.
Le due frasi possono anche essere espresse con un aggettivo possessivo adeguato:
Il pensiero dei figli per i genitori è costante.
)
Il loro pensiero per i genitori è costante.
Il ricordo di voi è impreciso.
)
Il vostro ricordo è impreciso.
In latino (e tendenzialmente anche in italiano), il genitivo soggettivo di qualunque pronome personale è reso con il corrispondente aggettivo possessivo:
Memoria vestra labilis est. Il vostro ricordo è labile.
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Unità 7
223
30 Riconosci e traduci
Distingui i pronomi personali ( PP ) dagli aggettivi possessivi ( AP ), quindi traduci.
1. Scio amicos vestros ( PP / AP ) vestri ( PP / AP ) magnum desiderium habere. 2. Pauci nostrum ( PP / AP ) amicum vestrum ( PP / AP ) cognoscunt. 3. Gratissimam memoriam omnium vestrum ( PP / AP ) tenemus. 4. Memoria vestri ( PP / AP ) solacium nostrum ( PP / AP ) erit. 5. Condiscipuli vestri ( PP / AP ), pueri, exemplum accipite. 6. Multi nostrum ( PP / AP ) audiverunt verba tua ( PP / AP ).
7. Nonnulli vestrum ( PP / AP ) officium suum ( PP / AP ) confecerunt. 8. Culpa omnium vestrum ( PP / AP ) officium vestrum ( PP / AP ) non conficere est. 9. Vestro ( PP / AP ) auxilio multa fecimus. 10. Scimus a vobis ( PP / AP ) memoriam nostri ( PP / AP ) semper servari. 31 Riconosci e traduci
tradurre
Nell’esercizio precedente, riconosci i genitivi partitivi e i genitivi oggettivi.
32 Analizza e traduci le seguenti frasi.
1. Nostri integris viribus fortiter propugnaverunt neque ullum frustra telum ex loco superiore (=
più elevato) miserunt. (da Caes.) 2. Ex Nomentano praedio meo te saluto et cupio te habere mentem
bonam (da Sen.) 3. Palus erat non magna inter nostras atque hostium copias. (da Caes.) 4. Aliena
nobis, nostra plus (= di più) aliis placent. (Publ. Syr.) 5. Lentulum nostrum scis Puteolis esse? (Cic.)
6. Equites nostri cum funditoribus sagittariisque trans flumen ierunt et cum hostium equitibus
proelium commiserunt. (da Caes.) 7. Nostr ā memori ā senatores ne in suis quidem (= ne… quidem
= neppure) periculis mutare vestem solebant. (Cic.) 8. Sulmonenses, simul atque (= appena) signa
nostra viderunt, portas aperuerunt universique, et oppidani et milites, obviam Antonio venerunt.
Lucretius et Attius de muro se deiecerunt. (da Caes.) 9. Cassivellaunus, ut supra demonstravimus,
itinera nostra servabat paulumque ex via excedebat locisque impeditis ac silvestribus sese
occultabat. (da Caes.)
33 Analizza e traduci le seguenti frasi.
1. Se hostes identidem in silvas ad suos reciperunt ac rursus ex silva in nostros impetum fecerunt
(impetum facere = assalire). (da Caes.) 2. Ubi neutri initium pugnae faciunt, Caesar suos in castra
reducit. (da Caes.) 3. Haedui fratres nostri pugnam nuper malam pugnaverunt et Helvetii sine dubio
sunt in armis excursionesque in provinciam faciunt. (Cic.) 4. Scutum, gladium, galeam in onere
nostri milites non plus numerant quam (= più di quanto) umeros, lacertos, manus (= mani, acc.
f. plur., 4a decl.); arma enim membra militis esse dicunt. (Cic.) 5. Tu si hanc rationem (= se questo
modo di pensare) non probas, tuam sententiam defendam, non relinquam meam. (Cic.) 6. Egomet
me vidi et peccatum meum: vobis commendo Phanium et vitam meam. (da Ter.)
34 Dall’italiano
Fai l’analisi delle seguenti frasi, quindi traducile.
1. I soldati difesero con grande coraggio il loro comandante. 2. Le truppe difendono il loro
accampamento. 3. Ogni cittadino difende la propria libertà. 4. I patrizi difendevano aspramente
i loro privilegi. 5. Cicerone scriveva con molta cura le sue lettere. 6. Molti conservano le proprie
lettere. 7. I comandanti con le loro truppe assalirono la città. 8. Marco verrà a Roma con i suoi amici.
9. I patrizi nutrivano i loro clienti. 10. Attico difese i suoi amici.
35 Fai l’analisi dei pronomi personali e degli aggettivi possessivi presenti nelle seguenti frasi, quindi traducile.
1. Avremo sempre un buon ricordo di te. 2. I tuoi consigli ci sono sempre stati utili. 3. Nessuno (=
Nemo) di voi mi ha detto la verità. 4. Sappiamo che non ci dite la verità: le vostre sono bugie. 5. Molti
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224
Parte prima
dinoisarannnoaccoltidaivostriamici,glialtriandrannodalmiocompagnoPaolo.6. Uno solo di voi
ha il compito! 7. Conserverò un buon ricordo di voi.
36 Versione Un esempio di gratitudine
Non si può mai dire da dove arrivi la salvezza: magari proprio da chi si disprezza.
Dum leo in silva dormiebat, mures haud procul ludebant. Unus ex iis (= loro, abl. m. plur.) regi
appropinquavit atque e somno excitavit. Tum, iratus, leo bestiolam comprehendit: «Somnum
meum turbare voluisti stulto et ridiculo clamore. Meum sceptrum silvarum, tua corona stultitiae
est». Iam miserum murem vorare volebat, cum is ita imploravit: «Domine, vitam meam serva:
tibi semper gratus ero!». Risit rex animalium et respondit: «O stulte! Tute memet a venatoribus
defendes? Mea tibi commendabo? Attamen tibi veniam dabo et vitam tuam servabo. Effuge, liber
es». Paulo post leo in laqueos incidit et suam libertatem perdidit. Immo iam putabat sibi salutem
non esse. Mus autem, cum leonis clamores audivit, ei occurrit, dentibus acutis retia incidit et
leonem liberavit. Parva bestiola, grata, silvarum regi auxilium tulit eique vitam servavit.
(da Fedro)
7.5
Sintassi: i costrutti
CONOsCere
Le costruzioni di celo e di dono
Celo, -as, -avi, -atum, -are
nascondere
Diatesi attiva
La persona cui si nasconde qualcosa si esprime in accusativo; la cosa nascosta si indica
con de + ablativo oppure con l’accusativo (in quest’ultima ipotesi, la frase presenta due
diversi complementi espressi in accusativo):
Senatores cives veritatem non celabant. / Senatores cives de veritate non celabant.
I senatori non nascondevano la verità ai cittadini.
Diatesi passiva
La persona cui viene nascosto qualcosa diventa il soggetto, quindi si pone al nominativo; la
cosa nascosta è espressa con de + ablativo (oppure con l’accusativo se è rappresentata
da un pronome neutro):
Cives a senatoribus de veritate non celabantur.
Ai cittadini non era tenuta nascosta la verità dai senatori.
Cives a senatoribus id non celabantur.
Ai cittadini ciò non era tenuto nascosto dai senatori.
RICORDA
Anche il verbo doceo si può costruire con due diversi complementi in accusativo e,
nel significato di “informare”, si costruisce anch’esso con de e l’ablativo (cfr. 4.11 e
p. 227).
OSSERVA
Nella costruzione con due diversi complementi in accusativo, l’accusativo della persona è un vero e proprio accusativo dell’oggetto diretto, mentre l’accusativo della
cosa si può interpretare come accusativo di relazione (che studierai in seguito); puoi
notare inoltre che la cosa espressa con de e l’ablativo è resa con il complemento di
argomento.
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Unità 7
Dono, -as, -avi, -atum, -are
225
donare
Diatesi attiva
Come hai appreso in precedenza (cfr. 2.12), dono può essere costruito con il dativo della
persona cui si dona e l’accusativo della cosa donata (come in italiano), oppure con l’accusativo della persona e l’ablativo della cosa:
Magister mihi libros donat. / Magister me libris donat.
Il maestro mi dona dei libri.
Diatesi passiva
Come per l’attivo, due sono le possibili costruzioni:
1. la cosa donata è il soggetto della frase (e dunque si trova al nominativo), mentre la
persona a cui si dona è espressa al dativo
2. la persona a cui si dona è il soggetto (quindi è al nominativo) e la cosa donata si esprime
in ablativo:
Magister mihi libros donat. (attivo) ) Libri mihi donantur a magistro.
Magister me libris donat. (attivo) ) Ego a magistro libris donor.
fissare
Il maestro mi dona dei libri. ) Dei libri mi sono donati dal maestro.
37 Completa e traduci
Inserisci gli elementi mancanti, ricordando le due possibili costruzioni di celo all’attivo, quindi traduci.
1.
...................
[Ti]
celabunt verum.
2. Te ................................................ celabunt.
[laverità]
3.
...................
matris ...................................................... celabat.
4.
................... ...................
[mors, mortis]
[Mi]
matris ................................... celabat.
[mors, mortis]
[Mi]
5. Cur ................... celatis Romanorum ......................................................?
[clades, cladis]
[ci]
6. Cur ................... celatis ................... Romanorum ......................................................?
[clades, cladis]
[ci]
7.
...................
[Vi]
non celabimus ....................................................................... Sullae.
[scelus, sceleris]
8. Non ................... ................................................................ Sullae celabimus.
[vi]
[scelus, sceleris]
38 Completa
Inserisci le parti mancanti in ogni frase latina, traducendo ciò che è evidenziato nella corrispondente
traduzione italiana.
1. De profectione amici .............................................
2. ............................ donabitur .............................................
3. Libris ............................ .............................................
4. Non .......................................... de consiliis meis.
5. Poculis aureis .............................................
6. ........................................ Clodii ............................................ .
7. ............................ ............................ aeneo gladio.
8. ............................ ............................ de verbis meis.
9. Armillae aureae ............................ ..................................
10. Cur ............................ de vero?
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Ci si nascondeva la partenza dell’amico.
Al soldatosaràdonatauna corona.
Vi saranno donati dei libri.
Non eri tenuto all’oscuro dei miei piani.
Agli invitati venivano donate coppe d’oro.
Mi si nascondevano i crimini di Clodio.
Sarà donata ai soldati una spada di bronzo.
Al padre si nascondono le mie parole.
Vi saranno donati bracciali d’oro.
Perché mi si nascondelaverità?
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Parte prima
tradurre
226
39 Analizza e traduci le seguenti frasi.
1.Celari vult sua furta Venus. (Tib.)
2.Cleomenem tu ob virtutem corona donabas. (da Cic.)
3.Non enim te celabam sermonem Titi Ampi. (da Cic.)
4.Mazaeum transfugam Babylone donat Alexander. (da C. Ruf.)
5.Cum familiariter me in tribunorum sermonem insinuabam, celabar, excludebar. (da Cic.)
6.Rex copiarum duces coronis et M (= mille) aureis singulos donat. (da C. Ruf.)
7.Comites autem et participes victoriae novo genere ac nomine coronarum donabat. (da Suet.)
8.Malebat Phylarchus te celare de phaleris. (da Cic.)
9.Augustus Marcum Agrippam in Sicilia post navalem victoriam caeruleo vexillo donavit. (da
Suet.)
40 Dall’italiano
Traduci le seguenti frasi.
1. I consoli doneranno ai soldati denaro e campi. 2. Mi nascondevate la fuga di Paolo. 3. I complici
di Catilina nascondevano i (loro) piani ai senatori. 4. I Greci, su consiglio di Ulisse, donarono un
cavallo di legno alla dea Atena. 5. Non nascondete la verità ai genitori. 6. Ai soldati e ai cittadini sono
nascoste le cause della guerra. 7. Ci si nascondono le ragioni della tua partenza.
41 Rendi passive le prime tre frasi dell’esercizio precedente, quindi traducile in latino.
42
VERSIONE CON ANALISI
Prima della traduzione
Dopo la traduzione
1.Individua nel testo:
a. i verbi dono e celo, analizzandone le costruzioni e trasformando le frasi che li
contengono dall’attivo al passivo o viceversa, quando è possibile
b.gli imperativi
c.i pronomi e gli aggettivi
2.Rispondi:
a. di quali materiali sono fatte le frecce di
Cupido?
b. che cosa chiede Dafne al padre?
c. in che cosa si trasforma Dafne?
La metamorfosi di Dafne
Per effetto degli strali di Cupido, Apollo (indicato qui con l’epiteto di “Febo”), si innamora perdutamente della
bella Dafne, una ninfa che invece rifiuta le nozze. Per questo motivo la giovane chiede che le sia donata eterna
verginità.
Antiqui poëtae narrant de mutata forma nymphae Daphnes, Phoebi primi amoris et filiae Penei, dei
fluvialis. Cupidus volat ad montem Parnasum, duo tela e pharetra traxit. Prima sagitta plumbea
fugabat, altera ex auro faciebat amorem. Aurea sagitta Phoebum vulneravit, plumbea Daphnen.
Statim deus amat, nympha autem nomen amoris fugit. Daphne patrem non celat odium nuptiarum
et multis precibus orat: «Pater, si fluminis nomen habes, mihi subveni: dona mihi perpetuam
virginitatem sicut Diana a patre Iove donabatur!». Interea, animus dei exardebat et nutriebat
sterilem amorem. Olim, dum fugit puella in silvarum tenebras, deus virginem premit agitatque,
et clamat: «Noli me fugere!». Tum nympha orat: «Pater, da mihi opem! Perde meam pulchram
formam!». Statim gravis torpor occupat virginis corpus: mollia praecordia cinguntur tenui libro
(= fibra); in frondem crines, in ramos bracchia crescunt; pedes pigris radicibus haerent; solus
nitor remanet nymphae, sed est nunc nitor lauri. Phoebus autem etiam arborem amat et dicit: «At
quoniam coniunx mea non eris, saltem mea arbor certe eris!». Laurus ramis adnuit et cacumen ut
caput agitavit.
(da Ovidio)
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Unità 7
227
promemoria promemoria promemoria promemoria
in latino
Doceo, -es, docui, docē re
•Come ricorderai, all’attivo anche il verbo doceo presenta il costrutto del doppio accusativo (della
cosa e della persona; la cosa può essere espressa anche all’ablativo); nel significato di “informare”, invece, doceo si costruisce con de + l’ablativo (cfr. 4.11).
•Doceo è privo della diatesi passiva; esiste solo il participio perfetto doctus, -a, -um (“dotto,
istruito, abile”), che tuttavia è usato solo come aggettivo e si costruisce con l’ablativo della cosa;
lo stesso valore e la stessa costruzione ha il suo contrario indoctus, -a, -um.
P3 Completa, traducendo ciò che è evidenziato nella corrispondente traduzione italiana.
1. .................................. amici ............ docebat.
Ci informava della malattia dell’amico.
Mi insegnerai i carmi di Catullo.
2. Docebis ............ .................................. Catulli.
3. Non ............ .................................. ............ consiliis meis. Non vi informerò dei miei piani.
4. Homerus poëta .................................. docuit .................. Il poeta Omero insegnò ai Greci la morale.
Cicerone informava i senatori della congiura.
5. Cicero .................................. ................. docebat. 6. Exemplis, non verbis .................................. ................. Il maestro insegni agli scolari con gli esempi,
magister. non a parole.
Una guida ci insegnerà il cammino.
7. Dux ................. ...................................... docebit.
Ti informerò della partenza di Paola.
8. ................. docebo .................................. Paulae.
Gli inviati informarono i consoli della
9. ............................. legati consules ..................
sconfitta.
Insegneremo ai giovani la pace!
10. Pacem ......................... ..........................................!
43 Versione Niobe
Poiché Latona aveva solo due figli (Diana e Apollo), Niobe si vanta di essere migliore di lei, avendo partorito sette
bellissimi figli e sette splendide figlie. La sua superbia tuttavia viene severamente punita dagli dèi.
Amphion et Zethus, Iovis et Nyctei Antiopes filii, Apollinis consilio Thebas muro circumcinxerunt
usque ad Semelae bustum Laiumque, Labdaci regis filium, in exsilium eiecerunt, quia ibi regnum
obtin ēre volebant. Amphion in coniugium Niobam, Tantali et Diones filiam, accepit, et ex muliere
procreavit liberos septem septemque filias. Nioba propter amorem filiorum superbiebat et saepe se
(soggetto della prop. oggettiva) felicissimam ex mulieribus esse, quia sibi pulcherrimi liberi erant,
clamabat. Stultam matronam se anteponebat Latonae, Apollinis Dianaeque matri. Olim, dum
sacerdotes deam colunt et sollemnia sacrificia in templo parant, «Cur – imprudens mater quaesivit
– deam colitis quae (= che, nom. f. sing.) duo tantum liberos habet? Omnes sciunt me numero
(= quanto al numero, abl. di limitazione) filiorum Latonam superare». Ob stulta verba Apollo mulieris
filios in silva, dum beluas necant, sagittis interfecit et Diana filias in regia sagittis obtruncavit
praeter Chloridem. At genetrix, liberis orba, cotidie flebat et lapideam eam factam esse (= che lei
sia diventata di pietra) dicunt in monte Sipylo, matrisque hodie lacrimas manare constat. Amphion
autem quia celebre templum Apollinis expugnare volebat, ab Apolline sagittis interficitur.
(da Igino)
44 Versione Il corvo e la volpe
In questa favola Fedro dimostra quanto siano sciocche le persone vanitose.
Accipe, auditor, Phaedri verba: de te fabula narratur!
Corvus caseum de fenestra raptavit. Cum vulpes callida avem in celsa arbore vidit, quia casei
avidissima erat, corvum ludificare statuit et: «Corve, – dixit – pennarum nitor et corporis pulchritudo
tibi sunt, sed vocem non habes!». Stultus ales, dum vult vocem ostendere, ex ore demisit caseum.
Dolosa vulpes celeriter avidis dentibus caseum rapuit stupidumque corvum decepit. Fabella nobis
demonstrat stultis fraudatorum verba subdola placere, sed mox gloriosos poenas ambitionis luere
debere.
(da Fedro)
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228
Parte prima
7.6
Morfologia: il pronome
CONOsCere
Il pronome determinativo is, ea, id
Is, ea, id è un importante pronome determinativo che significa “quello, quella”; come
giàsièaccennato,vieneusatoanchecomepronome personale di terza persona, con il
valore di “egli, ella, esso” (e naturalmente, nella declinazione, significa anche “lui, lei, lo,
la, gli, li, loro, essi, esse, ne”).
Puòavereanchefunzionediaggettivo, quando è concordato con un nome, per esempio:
is vir
quell’uomo
is egli
ea mulier quella donna
ea ella
id animal quell’animale
id esso
is, ea, id
singolare
OSSERVA
plurale
maschile
femminile
neutro
maschile
femminile
neutro
nom.
ı̆s
eă
id
ii (eı̄ o ı̄)
eae
eă
gen.
eius
eius
eius
eōrum
eārum
eōrum
dat.
eı̄
eı̄
eı̄
iis (eis o ı̄s)
iis (eis o ı̄s)
iis (eis o ı̄s)
acc.
eum
eam
id
eos
eas
eă
abl.
eo
eā
eo
iis (eis o ı̄s)
iis (eis o ı̄s)
iis (eis o ı̄s)
• Questo pronome presenta tutte le caratteristiche della declinazione pronominale (genitivo singolare di tutti i generi in -ius, dativo singolare di tutti i generi in -i, casi diretti
del neutro singolare in -d).
fissare
•Is, ea, id non ha valore riflessivo, a differenza del pronome riflessivo sui, sibi, se, se
(e dell’aggettivo possessivo suus, -a, -um).
45 Memorizza
Analizza e traduci in tutti i modi possibili.
A. eius militis • ei domino • earum • eo servo • ei • is dux • eum captivum • eius puellae • eum • ea
tempestate • ei ancillae • ˘ıs • eam pugnam • ea pax • eo tempore • id scelus • eius belli • ei facinori
B. eas fraudes • eam • eae mulieres • earum laudum • ei • eis precibus • ii consules • ı̄ • eos equos
• eorum centurionum • eis • is comitibus • ea vulnera • eorum lacunarium • eis proeliis
46 Trasforma
Trasforma il numero delle forme del precedente esercizio così che il singolare diventi plurale o viceversa.
47 Analizza e traduci
Distingui le funzioni morfologiche (di aggettivo o di pronome) di is, ea, id, quindi traduci.
affermoquellecose•diquelleragazze•ledissi•aquellebattaglie•diederoloro•diquelleorazioni
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Unità 7
229
• a quell’impresa • in quella guerra • la vedo • quella parola • gli dico • a quell’uomo • io lo affermo!
• li vedono • a lei dissero • gli portarono • di quel generale • di quella scolara • le diedi • andai da lei
• andrai da loro • quelle guerre (ogg.) • a causa di quella guerra • li chiamò
48 Riconosci e traduci
Traduci le seguenti frasi, scegliendo l’alternativa corretta.
tradurre
1. Eum/Ei dono librum meum. 2. Eis/Eos video. 3. Eas/Eis laudabimus. 4. Ea/Eam dixisti. 5. Eas/
Ea verba audivimus. 6. Id/Eum bellum iniustum, acre longissimumque fuit. 7. Eae/Ea facinora
flagitiosissima sunt. 8. Iis/Ea verbis finem orationis fecit. 9. Eam/Ea nocte hostes castra
vastaverunt. 10. Eo/Id tempore, Athenae floruerunt.
49 Analizza le seguenti frasi, individuando la funzione morfologica di is, ea, id, quindi traduci.
1. Ex Quinti fratris litteris accipio iam eum esse in Britannia. (Cic.) 2. Domitiano, exitiabili tyranno,
Nerva successit, vir in privata vita moderatus et strenuus. Successit ei Ulpius Crinitus Traianus,
natus in Hispania, familia antiqua atque clarissima. (da Eutr.) 3. Hannibali Romani per legatos
denuntiaverunt: «Noli Romanis bellum inferre». Is legatos admittere noluit. (da Eutr.) 4. Romanis
ingens animus accessit; itaque evocaverunt ex Hispania Publium Cornelium Scipionem. Is Romam
cum ingenti gloria venit. (da Eutr.) 5. Romani Scipionem consulem fecerunt et in Africam eum
miserunt. Is in Africa contra Hannonem, ducem Afrorum, pugnavit. (da Eutr.) 6. Romani, iam
clarissima gloria noti, legatos ad Ptolomaeum, Aegypti regem, miserunt auxiliaque promiserunt,
quia Syriae rex Antiochus bellum ei inferre volebat. (da Eutr.) 7. Eodem (= Nello stesso, abl. sing.)
tempore Metellus in Celtiberia apud Hispanos res (= spedizioni militari, acc. f. plur., 5a decl.)
egregias gessit. Successit ei Quintus Pompeius. (Eutr.) 8. Tertium deinde bellum contra Carthaginem
suscipitur: Lucius Manlius Censorinus et Marcus Manilius consules Carthaginem oppugnaverunt.
Contra eos Hasdrubal, dux Carthaginiensium, dimicabat. (da Eutr.) 9. Romanis facile persuaserunt
(regge il dativo) duces pro (= in difesa di, prep. + abl.) Italia atque urbe Romana eos pugnare. (da
Liv.)
50 Dall’italiano
Analizza e traduci le seguenti frasi, utilizzando, quando è possibile, il dativo di possesso.
1. Portagli i libri! 2. Portatemi quella lettera! 3. Portate loro i vostri libri! 4. I servi lo amavano.
5. Egli non ha molta pazienza (traduci usando il dativo di possesso). 6. Gli abbiamo scritto una
lunga lettera. 7. Il console ama moltissimo (= valde) la moglie e le ha donato una veste bellissima.
8. Chi di voi due verrà con me? Nessuno, vogliamo rimanere con loro. 9. Il comandante lodò i soldati
della decima legione e diede loro molti premi. 10. Essi hanno pochi soldi (traduci usando il dativo di
possesso). 11. Poiché quelle ragazze mi sono molto care, darò loro un premio: so che hanno coraggio
e intelligenza (traduci usando il dativo di possesso). 12. Ti manderò una lettera per mezzo di uno
schiavo: leggila e distruggila. 13. I nostri soldati catturarono i cavalieri nemici e li uccisero. 14. Le
truppe conquistarono la città nemica, la saccheggiarono e ne distrussero le mura.
51 Versione Cornelio Scipione
Cornelio Scipione conquista la città di Cartagena, impadronendosi di un ricco bottino e anche di illustri prigionieri.
Interea ad Hispanias, ubi nullus Romanus dux erat, Publius Cornelius Scipio mittitur, filius Publii
Scipionis, vir Romanorum omnium et sua aetate et posteriore tempore fere primus. Is Carthaginem
Hispaniae capit, in qua (= nella quale, in + abl. f. sing.) omne aurum, argentum et belli apparatum (=
arsenale, insieme delle macchine da guerra) Afri habebant, nobilissimos quoque obsides. Magonem
etiam, fratrem Hannibalis, ibidem capit, et eum Romam cum aliis mittit. Romae ingens laetitia post
victoriae nuntium fuit. Scipio Hispanorum obsides parentibus reddidit; quare omnes fere Hispani
uno animo ad eum transierunt (= passarono dalla sua parte). Postea Hasdrubalem, Hannibalis
fratrem, fugat et praedam magnam capit.
(da Eutropio)
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230
Parte prima
52 Versione Timòteo
Da generale esperto qual è, Timòteo non nutre rancore contro i concittadini ingrati e antepone il dovere verso la
patria persino all’amicizia.
Timotheus Atheniensis, Cononis filius, vir disertus, impiger, laboriosus, artis militaris peritus fuit.
Praeclaram egit vitam: Olynthum acri bello subegit, Samum cepit, Cyzicum obsidione liberavit. At
dux unum bellum non prospere gessit, cum Samii ab Atheniensibus defecerunt, quare Timothei cives
eum crudeliter damnaverunt. Itaque Timotheus, propter odium ingratae civitatis suae, Athenis
excessit et Chalcidem pervenit, ubi reliquam aetatem egit. Multa autem sunt testimonia Timothei
vitae moderatae sapientisque. Plurimi amici hospitesque ei fuerunt; inter eos etiam Iason fuit,
Thessaliae tyrannus. Adversum eum tamen Timotheus, postea, bellum gessit, quia patria iura sacra
existimabat et amicitiae anteponebat. Post Timothei mortem nullus praeclarus dux Atheniensibus
fuit.
(da Cornelio Nepote)
7.7
Sintassi: il pronome
CONOsCere
Il pronome di terza persona
nelle proposizioni infinitive
Come sai, le proposizioni infinitive presentano il soggetto all’accusativo: in latino il soggetto di queste proposizioni è sempre espresso, anche quando in italiano lo potremmo
sottintendere: in latino, se non c’è un soggetto espresso da un sostantivo o da un altro
elemento in funzione sostantivata, si impiegano i pronomi personali, riflessivi, determinativi ecc. (sempre, naturalmente, all’accusativo):
Putas me Vergilium legere. Tu pensi che io legga Virgilio.
Putas te Vergilium cognoscere. Tu pensi di conoscere Virgilio.
Se però il soggetto dell’infinitiva è il pronome di terza persona, singolare o plurale, si
possono presentare due diverse situazioni:
1. identità di soggetto fra principale e infinitiva, cioè il soggetto della proposizione infinitiva è uguale al soggetto della proposizione principale (per esempio: “il padrone dice
di essere contento” = “il padrone dice che lui, ossia il padrone, è contento”): in questo
caso il soggetto dell’infinitiva è espresso con l’accusativo del pronome riflessivo (se):
Dominus dicit se laetum esse.
Il padrone dice di essere contento.
2. soggetti diversi nella principale e nell’infinitiva (per esempio: “il padrone dice che
egli è contento” = “il padrone dice che un’altra persona è contenta”): in tal caso il soggetto dell’infinitiva è espresso dall’accusativo del pronome determinativo is, ea, id
(cioè eum, eam, id, eos, eas, ea):
Dominus dicit eum laetum esse. Il padrone dice che quello è contento.
RICORDA
Quando si traduce in italiano, se il soggetto dell’infinitiva è lo stesso della reggente, si usa
per lo più la preposizione “di” prima del verbo dell’infinitiva (forma implicita); se i soggetti non coincidono, si usa obbligatoriamente la congiunzione “che” (forma esplicita).
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fissare
Unità 7
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53 Completa e riconosci
Inserisci il pronome indicato nel caso opportuno; distingui inoltre, nelle traduzioni che ti vengono fornite, le proposizioni dipendenti di forma esplicita e quelle di forma implicita.
1.Scio .................................... a Paula non amari.
2.Scio
[2a pers. sing.]
....................................
[1a pers. sing.]
a Paula non amari.
So che non sei amato da Paola.
So di non essere amato da Paola.
3.Credebat .................................... Romam remeare.
Credeva che tornassimo a Roma.
4.Credebat .................................... Romam remeare.
Credeva di tornare a Roma.
5.Puto .................................... recte ag ĕre.
Penso che agiate rettamente.
6.Putatis .................................... recte ag ĕre. Pensate di agire rettamente.
7.Putabant .................................... verum dic ĕre.
Pensavano che tu dicessi la verità.
8.Putabant .................................... verum dic ĕre.
Pensavano di dire la verità.
[1a pers. plur.]
[3a pers. sing.]
[2a pers. plur.]
[2a pers. plur.]
[2a pers. sing.]
[3a pers. plur.]
9.Tullia amicam meam .................................... esse dicebat.Tullia diceva di essere amica mia.
[3a pers. sing.]
10. Tullia amicam suam .................................... esse dicebat. Tullia diceva che io ero amica sua.
[1a pers. sing.]
11. Hostes .................................... strenue pugnare dicunt.
[3a pers. plur.]
I nemici dicono di combattere strenuamente.
54 Riconosci e traduci
Scegli l’alternativa opportuna, quindi traduci.
tradurre
1. Dux dicit se/sibi proelium committ ĕre. 2. Adfirmamus tu/te a nobis amari. 3. Dico me/mihi
probum esse. 4. Scio te/tibi maxime historiae stud ēre. 5. Putant sui/se tecum venire. 6. Cum nobis / nobiscum veniet. 7. Adfirmabat nostrum/nos mendacia dic ĕre. 8. Credebam me/mihi bene ag ĕre.
9. Putas nobis/nos tua consilia negleg ĕre. 10. Sciebant se/sui pro (= per, prep. + abl.) salute
pugnare. 11. Negabat sui/se fratrem vestrum esse. 12. Paulus dictitabat sibi /se civem Romanum
esse. 13. Milites, dux vos/vobis castra defend ĕre vult. 14. Scimus vestrum/vos strenue defend ĕre
castra. 15. Vis ego/me Romam tibi/tecum venire? 16. Senatoribus satis constabat tu/te Catilinae
socium esse. 17. Omnes sciunt nostrum/nos Romae cum vobis / vobiscum man ēre.
55 Analizza e traduci le seguenti frasi.
1. Te Athenis esse audiebamus. (Cic.) 2. Cupiebam te esse nobiscum. (da Cic.) 3. Pseudoperses se
Persei filium esse dicebat. (da Iust.) 4. Certum tibi fuit me esse Romae. (Cic.) 5. Pompeius de Clodio
vult nos esse sine cura. (Cic.) 6. Nesciebam te tam peritum esse artis militaris. (da Cic.) 7. Memini
(= Mi ricordo) te mihi Phameae coenam narrare. (Cic.) 8. Diviciacus multis cum lacrimis Caesari
dixit se scire obiurgationes esse veras. (da Caes.) 9. Oppidani caduceatorem in editissimam turrem
perducunt, omnia exploratorem serbare iubent: nam nuntiare volunt Alexandro se inexpugnabiles
esse. (da C. Ruf.) 10. Constat Stoicos putare sapientes sapientibus etiam ignotis esse amicos. (da
Cic.) 11. Ignoramus verba Philippi ad suos; Quinctius sociis dixit eum cedere Romanis totas Illyrici
oras, perfugas remittere ac captivos. (da Liv.) 12. Clamabat vir se innocentem esse. (da Sen. Rhet.)
13. Caesar, cum ne tum quidem eos procedere intellexit, copias in castra reduxit. (da Caes.)
56 Analizza e traduci le seguenti frasi.
1. Rhodii legatos ad Persea in Macedoniam miserunt. Illi ei denuntiaverunt Rhodiis placere pacem
eum componere cum Romanis. (da Liv.) 2. Postero die (= Il giorno seguente) ex legione vernacula
milites capiuntur ab equitibus nostris duo (= due, nom. m.): dixerunt se servos esse. (da B. Hisp.)
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Parte prima
3. Vir dicebat se velle mortem sibi consciscĕre. Dixit mulier se nolle sine viro suo vivere. Partem
veneni bibit vir, partem uxori dedit. Periit mulier sola. (da Sen. Rhet.) 4. Caius Canius, eques
Romanus, non infacetus et satis litteratus, cum Syracusas venit, dictitabat se hortulos emere
velle. (da Cic.) 5. Dico eum esse apud me. (Plaut.)6. Is oppidanis dixit se de pace ad Caesarem
contendere et secundā vigiliā ab oppido discessit. (da B. Hisp.) 7. Socrates dixit se nolle beneficia ab
eo accipere, cui non posset (= al quale non potesse, cui è riferito a eo) paria reddere. (da Sen. Rhet.)
8. Consules designati negabant se velle in senatum venire. (da Cic.) 9. Erat autem mihi contentio
non cum optimo viro, sed cum venefico, cum testamentario, cum sicario, cum latrone. Sed me ea
moverunt: in omnibus contionibus ea furia clamabat se contra salutem meam ea facere auctoritate
Cnaei Pompei, clarissimi viri mihique amicissimi. (da Cic.)
57 Dall’italiano
Analizza e traduci le seguenti frasi.
1. Pensocheeglivenga.2. Vedo che vi scrive una lettera 3. Sapeva che lei portava loro i vostri libri.
4. I servi sapevano di essere innocenti. 5. Sapevo che lui diceva una menzogna. 6. Sapevamo che
desideravano venire a Roma. 7. Si sa che egli ama moltissimo (= valde) la moglie e i figli. 8.Pensoche
egli ami la patria. 9.Sapevadidirelaverità.10. Sa di non essere forte. 11. Sanno di essere veloci.
12. So che essi sono molto veloci. 13.Sadidirelaverità.14.Inemicihannoconquistatolacittàeora
vediamo che la devastano e uccidono gli abitanti. 15. Il comandante lodò i soldati: infatti sapeva che
erano coraggiosi e combattevano con grande valore. 16. Conosci Tirone e sai che mi è molto caro.
58 Versione Impossibile fare contenti tutti
Petrarcaciinsegnacheèinutilecurarsitroppodiquellocheglialtripensanodinoi:qualcunoavràsempredacriticare.
Scribit clarus poeta se nobis narrare velle fabellam vulgo notam. Olim senex et filius adulescens
una iter faciebant. Erat eis unus parvus asellus et vir et puer bestiam conscendebant quia sibi
laborem viae levare volebant. Sed, dum genitor in eo insidet ac filius pedibus iter facit, venit ad
aures eorum murmur viatorum: «En amor parentum in liberos, en reverentia senum erga iuvenes:
muribundus inutilisque seniculus sedet et formosum adulescentem perdit!». Desiluit igitur senex
et invitus conscendit asellum filius. Murmurat iterum viatorum turba: «En liberorum ac iuvenum
amor erga parentes; segnis et praevalidus adulescens decrepitum patrem mactat!». Tum pater et
filius asellum una conscendunt, at turba iudicat eos dirissimos esse, immo murmur indignatioque
crebrescunt: «En parvum animal quod (= che, pron. rel., acc. n.) immanes beluae opprimunt!».
Tum comites descendunt et suis pedibus incedunt. Sed nondum bene est: nunc clamat turba eos
non diros sed stultissimos esse: «En – dicunt omnes – duo (= due, nom. m.) asini: unam bestiam
onerare nolunt atque se macerant ». Fabella nos docet vanum esse omnibus velle placere.
(daPetrarca)
7.8
Sintassi: i casi
CONOsCere
Il genitivo di pertinenza
Quando si vuole indicare una caratteristica tipica, propria, peculiare di una persona o
di un gruppo, oppure un dovere che spetta a qualcuno, si indica quella persona o quel
gruppo con il genitivo semplice (che in questa funzione prende il nome di genitivo di
pertinenza). Di solito il genitivo di pertinenza dipende dal verbo sum:
Iuvenum est audire senes. È dovere dei giovani ascoltare gli anziani.
Ciò che è “tipico, proprio, spettante” ecc. è indicato con un sostantivo o con un verbo
all’infinito.
Pertradurre,possiamoricorrereaespressionicome“èdoveredi...,spettaa...,èproprio
di...” ecc.
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Unità 7
OSSERVA
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• Il genitivo di pertinenza può anche dipendere da sostantivi come munus, -eris incarico, funzione, officium, -ii dovere, opus, -eris compito, oppure dall’aggettivo proprius,
-a, -um proprio.
• Espressioni affini al genitivo di pertinenza sono quelle costituite dal verbo sum e da
un aggettivo possessivo al neutro singolare: meum est è mio dovere, è mio compito,
mi spetta; vestrum est è vostro dovere, è vostro compito, vi spetta ecc.:
Nostrum est audire senes. È nostro dovere ascoltare gli anziani.
fissare
59 Riconosci e traduci
tradurre
Con le terze persone si trova invece il genitivo di is, ea, id: eius est è suo dovere, è suo
compito, gli/le spetta; eorum/earum est è loro dovere, è loro compito, spetta loro; per
i casi in cui è possibile trovare suum est, cfr. Grammatica, p. 14.2.3.
60 Analizza e traduci le seguenti frasi.
Individua il genitivo di pertinenza e le espressioni affini, quindi traduci.
1. Vestrum officium parere parentibus est. 2. Nostrum est libertatem defendere. 3. Discipulorum
est praeceptis magistri vestri parere. 4. Tuum est verum matri tuae dicere. 5. Vertere officium
eorum est, grammaticorum rhetorumque errata corrigere. 6. Meum verba dicere, tuum mea verba
audire. 7. Eius est Deum colere. 8. Omnium nostrum est mendacia non dicere, iudicum est mendacia
sceleraque punire. 9. Meum est vos Latinam linguam docere, eam discere vestrum. 10. Vestrum est
pacta servare.
1. Regis est clementiam adhibere. 2. Ancillarum erat dominam servire. 3. Magistri recte docere
est, discipuli alacriter studere. 4. Eius est aram deum floribus ornare. 5. Legati est signum
pugnae dare. 6. Consulis est civium libertatem servare, civium civitatis legibus parere (regge il
dativo). 7. Ducis in proelium copias ducere est, militum signa non relinquere. 8. Romanorum est
imperio populos regere, debellare superbos. 9. Militum est castra, urbem, populum ab hostibus
defendere. 10. Philosophorum verum dicere est. 11. Omnium nostrum recte vivere est. 12. Eorum
est diligentiam adhibere. 13. Tot homines sapientissimos et clarissimos, qui (= che, nom. m. plur.)
eam provinciam ante te tenuerunt, prudentia consilioque (compl. di limitazione) vicisti? Est tuum,
est ingenii diligentiaeque tuae: do hoc (= questo merito) tibi et concedo.
61 Dall’italiano
Trasforma le frasi secondo l’esempio, quindi traduci.
esempio
Spetta agli alunni rispettare gli insegnanti. ) È dovere degli alunni rispettare gli insegnanti.
Discipulorum est magistros colere.
1. Spetta ai giovani onorare gli anziani. 2. Spetta agli uomini rispettare le donne. 3. Spettava al
popolodifenderelalibertà.4. È proprio dell’uomo coraggioso vedere i pericoli. 5. Spettò ai soldati
difendere la trincea. 6. Spettava a lui consegnare la lettera. 7. Gli animali devono obbedire al padrone.
8.L’uomopiorispetteràsempreigenitori,lapatria,glidèi.9. Spetta a voi mantenere la promessa.
62 Trasforma le frasi secondo l’esempio, quindi traduci.
esempio
Spetta a voi non offendere i compagni.
) È vostro dovere non offendere i compagni.
Vestrum est condiscipulos non laedere.
1. Spettò a te difendere tuo fratello. 2.Spetteràanoiascoltareiconsiglideigenitori.3. Spetta a
voidireatuttilaverità.4.Soldati,èvostrodoveredifenderelacittà.5.Spetteràameinsegnarvila
lingua latina. 6. A voi spettava non dire bugie. 7. SpetteràateripetereaisenatorileparolediCesare.
8. Sapetechespettaanoituttidifenderelacittà.
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Parte prima
234
lessico lessico lessico lessico lessico lessico
lessico e civiltà La famiglia
La famiglia (familia, -ae) rappresentava un nucleo importantissimo all’interno della società romana. Lo stesso diritto di cittadinanza si fondava sull’appartenenza a una familia. Più familiae
formavano una gens e più gentes una tribù (tribus, -us, 4a decl.). La cittadinanza era costituita dai
soli membri delle tribù; quelle dei tempi delle origini, fondate da Romolo, erano tre: i Titienses, i
Ramnenses e i Luceres, corrispondenti alle stirpi dei Latini, dei Sabini e degli Etruschi. In seguito
il numero delle tribù si ampliò gradualmente, fino a raggiungere un massimo di trentacinque nel
241 a.C.; l’originaria base etnica delle tribù si perse ed esse divennero in breve suddivisioni della
popolazione su base territoriale.
Oltre agli sposi (coniuges) e ai loro figli (liberi), naturali o adottati, la famiglia comprendeva anche
l’insieme di tutte le persone sulle quali il capofamiglia (pater familias) esercitava la sua autorità
(patria potestas), ossia schiavi e liberti.
Dalla radice del nome familia, -ae, si formano:
i sostantivi: familiaritas, -atis, f. familiola, -ae , f. famulatio, -onis, f. famulus, -i, m. famula, -ae, f. familiarità, amicizia, dimestichezza
servitù poco numerosa
servitù, i domestici
servo, servitore
serva, servitrice
gli aggettivi: familiaricus, -a, -um familiaris, -is famulabundus, -a, -um famularis, -e riguardante la servitù
familiare, della famiglia
servizievole
servile, da schiavo
l’avverbio: familiariter familiarmente, amichevolmente
il verbo: famulo, -as, -avi. -atum, -are servire, essere sottomesso, asservire
La famiglia romana comprende dunque un insieme numeroso di persone, tutte accomunate dalla
dipendenza dal pater familias e dalla sua autorità (patria potestas). Qui di seguito vengono indicati alcuni termini relativi ai membri di una famiglia.
gli sposi
coniux, -iugis, m./f.
pater, -tris (familias), m. mater, -tris, f.
vir, -i, m.
uxor, - ō ris, f. coniuge (marito o moglie)
padre, capofamiglia
madre marito moglie
i figli liberi, -orum, m. filius, -ii, m. filia, -ae, f. frater, -tris, m. soror, - ō ris, f. figli
figlio
figlia
fratello
sorella
gli schiavi
servus, -i, m. serva, -ae, f. ancilla, -ae, f. libertus, -i, m. servo, schiavo
serva, schiava
ancella, schiava
liberto, schiavo liberato
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Unità 7
63 235
VERSIONE CON ANALISI
Prima della traduzione
Dopo la traduzione
1.Individua nel testo:
a. i pronomi
b. gli aggettivi pronominali
c.le infinitive. In italiano ne risultano
proposizioni esplicite o implicite?
2.Rispondi ed esegui:
a. chi e perché è ospite di Admeto?
b.che prova deve superare il pretendente
di Alcesti?
c. quale dono riceve Admeto dal suo ospite?
d. assegna al testo un altro titolo
Admeto e Alcesti
Apollo ricambia l’ospitalità di Admeto con un dono apparentemente invidiabile, che rende Admeto sicuro
dell’amore della moglie Alcesti: ma il prezzo di questo dono si rivela terribile.
Iuppiter Apollı̆nem superbia sua punivit: eum, ut servum, pater deorum ad regem Adm ētum
in Thessaliam misit, ubi, ut pastor, deus greges regias agebat. Rex naturam divinam Apollı̆nis
ignorabat sed eum humane tractabat et dicebat se hospitem in amicorum numero habere. Uno
post anno, Iuppiter filium e servitute liberavit et is regi Adm ēto amicitiam sempiternam promisit.
Postea Adm ētus Alcestis amore exarsit sed virginis pater, Pelias, filiam in matrimonium promisit
ei soli qui (= che, nom. m. sing.) iugum leoni un ā cum apro imposuerit (= avesse imposto). Nullus
procus feras adiungere valuit. Adm ētus solus, auxilio Apollı̆nis, bestias domuit et Alcestim uxorem
duxit1. Tunc alterum donum Apollo Adm ēto dedit: cum Mors ei appropinquabit, rex fatum vitabit,
si pro eo (= se al suo posto) familiaris vel amicus mortem petet. Post paucos annos (Adm ētus
Alcestisque iuvenes erant et mutuo amore ardebant), rex Adm ētus mortem suam praesensit. A
patre opem imploravit, sed is, quamvis senex, tamen vitam nimis amabat et auxilium suum filio
denegavit. Adm ēti preces mater quoque sprevit. Iam Adm ētus in sua sorte quiescebat, sed Alcestis,
propter eius amorem, tacita, mortem sibi dedit. Maestus Adm ētus de immatura fine dilectae
uxoris deploravit eiusque funus parari iussit. Fortuito Hercules in regiam incı̆dit: hospites sacri
erant, quare Adm ētus putavit se hospiti magnificum convivium parare debere. In convivio, tamen,
Hercules eum adflictum ac tristem vidit, tum Adm ētum de maerore suo interrogavit. Denique
Adm ētus eum de Alcestis morte docuit. Statim Hercules ad Inferos descendit et mulierem eius,
Proserpinae auxilio, liberavit. Nam etiam reginam Inferorum magnus Alcestis coniugalis amor
commovit.
(da Igino)
1. uxorem duxit: uxorem ducere significa “sposare” (regge l’accusativo ed è usato solo per lo sposo, non per la sposa).
64 Versione Proserpina
È narrato il destino di una fanciulla che, pur amando il sole e la vita, viene rapita dal re dell’Ade. 
Pluton in matrimonium Proserpinam petivit, Iovis Cererisque filiam. Iuppiter nuptias probavit,
at Proserpinae mater eas sprevit: nam Pluton in tenebricoso Tartaro vivebat, puella autem Solis
lucem, fragrantiam florum suavem apertaque loca amabat, ubi cum nymphis per silvas errabat.
Magna gratia ludebat et suaviter amoenitatem naturae canebat. Pluton tamen Cereris recusationem
ferre noluit et insidias puellae pulcherrimae paravit. Dum ea flores in prato collı̆git, rex inferorum
v ēnit et eam rapuit. Frustra Ceres filiam exspectavit: in imo Tartaro Proserpina sedebat, regin ă
tenebrarum, iuxt ā Plutonem. Mater totum orbem terrarum peragravit, filiam quaesivit; tandem
maesta ad Olympum montem ascendit misericordiamque Iovis exoravit. Tum Iuppiter, maternis
lacrimis motus (= commosso, nom. m. sing.), concessit: «Dimidi ā parte anni, – inquit – Proserpina
cum Cerere matre vivet; altera apud Plutonem erit». Itaque videmus quotannis per sex (= sei)
menses risum (= sorriso, acc. sing., 4a decl.) Proserpinae in terra splend ēre et naturam nova vita
donare, reliqua parte anni in imis tenebris lat ēre.
(da Igino)
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236
Parte prima
65 Versione Il diluvio universale
Ecco una versione in latino del celebre episodio biblico del diluvio, di Noè e della sua arca.
Postquam hominum numerus crevit, omnia vitia invaluerunt. Quare, iratus, Deus statuit perdere
humanum genus diluvio. Attamen Noë servavit cum liberis suis, quia virtutem ii colebant. Is, sicut
Deus eum admonebat, extruxit ingentem arcam in modum navis et in navim induxit unum par
omnium avium et animalium. Postquam et Noë in arcam intravit cum coniuge, filiis et uxoribus
eorum, maris, amnium et fontium aquae eruperunt. Simul aqua descendit per quadraginta dies
(= quaranta giorni, acc.) et totidem (= altrettante) noctes et universam terram et montes operuit.
Nullus homo vitam servavit: omnia adsumpsit diluvium, dum arca supernatat in aquis.
(da Lhomond)
66 Versione Simonide a pranzo da Scopa
Il poeta Simonide, anche nei suoi carmi, rispetta gli dèi. L’atleta Scopa, invece, non vuole dividere la propria
gloria con Castore e Polluce, ed è costretto a pentirsene.
Simonı̆des, clarus poëta, cenabat aliquando in oppido Thessaliae apud Scopam, virum nobilem
et divitem, paulo ante in pugilum certamine victorem. Inter epulas poëta, magno cum gaudio
convivarum, carmen in Scopae laudem recitavit, sed in Simonı̆dis carmine etiam Cast ŏrem et
Poll ū cem, illustres Graecorum heroes et certaminum patronos, auctores Scopae victoriae,
celebrabat. Igitur viderunt omnes illud carmen Scopae displic ēre et convivae audiverunt Scopam
acribus verbis poëtae acclamare: «Dimidium egomet tibi donabo praemii; reliquo, heroes tui te, quod
eos aeque ac (= come) me laudavisti, certe donabunt». Celavit iram poëta. Paulo post Simonı̆dis
servus ei nuntiavit: «Duo iuvenes ad ianuam magnopere te evocant». Venit is, sed nullum hominem
ante ianuam vidit. Tamen, statim eum horribilis fragor post tergum terruit. Respexit et ingentem
ruinam conspexit: aedium tectum corruerat (= era precipitato) et Scopam obruerat (= aveva travolto)
cum omnibus convı̄vis. Mire solus poëta salvus fuit.
67 Versione Le rane chiedono un re
Anche le rane, come gli uomini, chiedono a Giove un re che le governi.
Cum floruebant Athenae aequis legibus, procax libertas civitatem miscuit licentiaque pristinum
frenum solvit. Igitur, dum factionum partes conspirant, arcem tyrannus occupat Pisistratus. Flebant
Attici, non quia crudelis esset (= fosse) vir, sed quoniam grave omne onus insuetis est. Tum Aesopus
tristibus Atheniensibus talem fabellam narravit:
Ranae, vagantes (= che vagavano) in liberis paludibus, clamore magno regem petiverunt ab Iove1,
deum patre: volebant dissolutos mores vi compesci. Pater deorum risit atque ranis dedit parvum
tigillum, quod (= che, nom. sing.) de caelo in paludem cecı̆dit atque subito sono pavidum genus
ranarum terruit. Sed quia diu iacebat tigillum palustri in limo, forte una rana tacite protulit e
stagno caput. Vidit tigillum immobile esse et ceteras (= le altre, acc. f. plur.) evocavit. Comites iam
sine timore certatim adnatabant, supraque lignum turba petulans insiluit. Omni contumelia insons
tigillum inquinaverunt et, quoniam inutilis erat rex tigillum, rursus alium regem ab Iove deorum
patre petiverunt. Tum misit Iuppiter petulantibus ranis hydrum, qui (= che, nom. m. sing.) dente
aspero corrip ĕre incepit singulas. Frustra atrocem necem fugitant inertes; vocem praecludit pavor.
Furtim igitur dant Mercurio mandata ad Iovem, adflictis ut succurrat (= perché venga in soccorso,
+ dat.). Tunc contra pater deum: «Quia noluistis vestrum ferre bonum – inquit – malum perferte».
«Vos quoque, infelices cives, – ait sapiens – sustinete malum».
(da Fedro)
1. petiverunt ab Iove: peto nel senso di “chiedere” si costruisce con a/ab e l’ablativo della persona cui si chiede.
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mappa degli argomenti
MORFOLOGIA
VERBO
• le quattro coniugazioni regolari non deponenti e
la coniugazione mista • sum, volo, nolo, malo, fero
ed eo • il paradigma
• INDICATIVO
il presente, l’imperfetto e il futuro
semplice • il perfetto attivo
• CONGIUNTIVO presente di 1a e 2a coniugazione
(8.1), di 3a e 4a coniugazione, di fero e di eo (8.2), di sum e di volo, nolo e malo (8.3) • imperfetto (8.7)
• IMPERATIVO il presente • l’imperativo negativo
con noli, nolite
• INFINITO
il presente
• PARTICIPIO
il presente (9.8)
SOSTANTIVO
• la
la e la declinazione • la 4a (9.1) e la
a
5 declinazione (10.1)
1a,
2a
3a
AGGETTIVO
• la e la classe • il superlativo • gli aggettivi
pronominali (7.1), possessivi (7.4)
1a
2a
AVVERBIO
• avverbi derivati dagli aggettivi della 1a e della 2a
classe • di tempo e di luogo
PRONOME
• personali e riflessivi (7.3) • possessivi (7.4) •
determinativi: is (7.6), idem e ipse (9.2) • relativo
(9.5)
CONGIUNZIONI
• le congiunzioni coordinanti • subordinanti con valore causale e temporale, finale (8.5), concessivo
(9.4) • cum (10.3)
Riepilogo: le funzioni di cum
SINTASSI
FUNZIONI DEI CASI
• cenni alle principali funzioni dei casi
• NOMINATIVO soggetto, nome del predicato,
predicativo
• GENITIVO
specificazione, possesso,
partitivo, pertinenza (7.8),
qualità (9.3)
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possesso, vantaggio/
svantaggio, fine (8.4)
oggetto, estensione: nello spazio
e nel tempo
vocazione
strumentale, sociativo,
separativo, locativo
• DATIVO
• ACCUSATIVO
• VOCATIVO
• ABLATIVO
COMPLEMENTI
• complemento oggetto • predicativo • di specificazione • di vocazione • di stato in luogo • di moto a
luogo, moto da luogo e moto per luogo • complementi
di luogo con i nomi geografici • di mezzo/strumento •
d’agente/causa efficiente • di causa • di compagnia
/unione • partititivo • di tempo determinato e continuato • di modo • di origine • di allontanamento • di
materia e argomento (7.2) • di pertinenza (7.8)•
di vantaggio/svantaggio e di fine (8.4) • di qualità
(9.3) • di limitazione (10.4)
Riepiloghi: i complementi espressi da preposizioni
con l’ablativo e l’accusativo; i complementi di luogo
VERBO
• sum in funzione di predicato nominale o di predicato verbale • il congiuntivo esortativo (8.1) •
valori del participio (9.8)
SOSTANTIVO E AGGETTIVO
• attributo e apposizione • le funzioni attributiva e
predicativa • l’aggettivo sostantivato
PRONOME
• i pronomi di
persona nelle infinitive (7.7) •
l’indicazione di possesso nella 3a persona (8.9) •
il pronome misto (9.6) • il nesso relativo (9.7)
3a
COSTRUTTI
• doceo all’attivo • celo e dono (7.5) • doppio dativo (8.8) • l’indicazione di possesso (8.9) • ablativo assoluto nella contemporaneità (10.2) • cum
con il congiuntivo nella contemporaneità (10.3)
SINTASSI DEL PERIODO
• le proposizioni infinitive in funzione di soggettive e oggettive nella contemporaneità • temporali
all’indicativo con dum e cum • causali con l’indicativo • finali con il congiuntivo presente (8.5) e imperfetto (8.7) • concessive con l’indicativo (9.4)
• relative (9.5)
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Creso e il figlio prediletto
Un padre, ricco e sfortunato, cerca di sottrarre il figlio a un triste destino.
Croeso, locupletissimo illi Lydorum regi, duo (= due, nom. m.) filii fuerunt, quorum alter mutus
erat, alter animi et corporis viribus inter omnes aequales eminebat. Qua re hunc pater valde
amabat. At olim oraculum regi: «Cave, rex! – praedixit – Ferrea cuspis huic filio fatalis erit».
Hoc vaticinium scilicet regem perterruit, qui, ne triste fatum exitum haberet, e conclavibus filii
omnia arma removens, voluit eum a proeliis abstineri et ab omni exercitatione rei militaris.
Tamen, quamquam omnia fecit, taeterrimus casus eius consilia elusit. Olim legatio Mysiorum
ad Croesum veniens hanc rogationem ei exposuit: «Rex, immani apro agros nostros vastante,
certe agricolarum perennis labor omnı̄no delebitur; cum autem omnes conatus nostri vani sint
contra hoc monstrum, mitte nobis filium tuum cum venatoribus, ne fera amplius (= ulteriormente) noceat». Croesus ita respondit: «Libenter venatores mittam, sed, cum propter vaticinium
vitae filii mei timeam (costruito con il dat.), ipse domi manebit». Ille tamen, cum ab opinione
ignaviae abhorreret, precibus lacrimisque patrem commovens, veniam impetravit. Sed, cum
aper apparuit, telo unus e venatoribus Croesi filium invı̄tus transfixit. Sic vaticinium exitum
habuit.
AIUTO ALLA TRADUZIONE
1. Leggi con attenzione più volte il testo.
2. Dividi i periodi in frasi semplici e analizzale:
• individua il soggetto di ogni predicato, quindi cerca i complementi diretti
• riconosci tutti i connettivi coordinanti e distingui quelli che coordinano due elementi di
una stessa proposizione e quelli che coordinano due proposizioni
• riconosci nel testo tutte le congiunzioni subordinanti
• individua i pronomi relativi e i loro antecedenti
• concorda attributi e rispettivi sostantivi
• riconosci le preposizioni e i termini che esse reggono
• verifica di avere tradotto rispettando in ogni occasione il numero, il caso, il modo, il tempo, la persona e la forma.
Svolgi gli esercizi e traduci
a. Analisi
1. Anche prima di tradurre, puoi individuare e riconoscere:
a. i soggetti, anche sottintesi, dei vari verbi presenti nel testo
b. i complementi sottolineati
c. i costrutti evidenziati in grassetto
d. i pronomi
e. i participi
f. le proposizioni finali, temporali, concessive e relative
g. i costrutti con il cum narrativo
b. Comprensione
2. Dopo la traduzione, rispondi ed esegui:
a. perché Creso amava particolarmente quel figlio?
b. perché lo proteggeva tanto?
c. che cosa chiedono gli ambasciatori al re?
d. come finisce la storia?
e. assegna al testo un altro titolo
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aggettivi pronominali
1 Fai l’analisi delle seguenti espressioni, poi traducile.
A. aliud dico • alterum desidero • uterque consul • alius viri • alterius consulis • utriusque
consulis • alterius amicae • alteri fratri • utrique puellae • alii amico • alteri tribuno
• utroque modo • utrumque volo • alia cupio • altera sorore • alio modo • alteris amicis
• utraque castra • aliis causis • altera castra • reliqui amici
B. totius exercitus • totae urbis • omnes civitates • omni ancillae • universarum stellarum
• cuncto populo • uno verbo • verbum solum • solis amicis • solius victoriae • sine ullo labore
• ullus puer • ulli militi • nonnulli servi • nonnullorum ducum • nullius auctoris • nullo vestigio •
uter servus ? • utri filiae? • neuter sacerdos • neutra manu • utramque manum • utriusque pedis
• alterutrum consulem • utramlibet capellam • utriusvis equi • utrumvis consilium
2 Fai l’analisi delle seguenti frasi, quindi traduci.
1. «Utrumvis opta dum licet». «Neutrum volo!». (da Plaut.) 2. Cum Caesar in Galliam venit,
alterius factionis principes erant Haedui, alterius Sequani. (da Caes.) 3. Caritas una ceteras
virtutes continet. (da Vulg.) 4. Uterque dux e castris stativis copias eduxit. (da Liv.) 5. Bona
praecepta sunt: honeste vivere, alterum virum non laedere. (da Ulp.) 6. Scimus stultos omnia vitia
habere: alium in avaritiam, alium in luxuriam, alium in petulantiam inclinare. (da Sen.) 7. Ex
vitio alius sapiens emendat suum. (Publ. Syr.) 8. Alia fecimus, alia cogitavimus, alia optavimus.
(Sen.) 9. Altera ex parte Bellovaci instant, alteram Camulogenus tenet. (da Caes.) 10. Atticus
nullos habuit hortos, nullam suburbanam aut maritimam villam, praeter Aretinum et Nomentanum, rusticum praedium. (da Nep.) 11. Uter vestrorum celerrimus est? (da Plaut.) 12. Incendium
non solum per agros sed etiam per reliquas fortunas aratorum pervasit. (da Cic.) 13. Ad omne
pulchrum vir bonus sine ulla cunctatione procurret. (Sen.)
complemento di materia
3 Riscrivi le seguenti espressioni impiegando un complemento di materia al posto di ogni aggettivo.
aenea pocula
aureas armillas
eburnei dentes
lignea sedilia
marmoreum simulacrum
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
..............................................................................................................
complemento di argomento
4
Sottolinea i complementi di argomento, quindi traduci.
Versione Il viandante e il platano
Saepe homines, dum beneficium accipiunt, ingratum animum ostendunt et beneficiorum auctorem incūsant, ut fabella de viatore et platano docet. Viator, solis calore et longo itinere fessus, in
nemus, viae proximum, concessit et sub ampla viridique platano accubuit. Ita, dum sol in aere
fervet et ardor aestatis caelum incendit, viator quieta et densa frondium umbra membra sua
recreat. Dum placide quiescit, oculos ad platani frondes convertit: nullam bacam vel pomum vel
florem videt, sed patŭlas folias tantum. Tunc ingrata voce exclāmat: «O sterilis et infecunda arbor, nullam utilitatem hominibus nec pecori praestas!». Tum arbor: «Beneficia mea iniqua mercede reprehendis et ingratum animum praebes. Nam, dum sub ramis et frondibus meis recŭbas
et corporis vires recreas, meam sterilitatem accūsas quia bacas vel poma in ramis non vides.
De ingratitudine tua cogı̆ta potius quam (= piuttosto che) de mea sterilitate».
pronomi personali, riflessivi e possessivi
5
Inserisci i pronomi personali e gli aggettivi possessivi mancanti, quindi traduci.
1. Memoriam [di voi] ............................................. semper tenebo atque amicitiam [nostra] ....................................
perpetuam esse volo.
2. Malo [di me] ..................................... pauca [a voi] ........................................ dicere.
3. [I tuoi] ................................. parentes [a noi] ..................................... epistulas dedere.
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4. [Proprio per sé] ..................................... pugnant, non pro aliis: ideo acerrime pugnant.
5. Veni [con me] .................................. in villam rusticam [mia e dei miei] ................................... ....................................
parentum!
6. [Proprio te] ....................................., miles, dux laudare vult, teque ad [sé] ..................................... arcessit.
6 Sottolinea una volta i pronomi possessivi, due volte i pronomi personali, tre volte i termini che possono indicarli entrambi.
noster • vestri • nos • vestrum • nobis • vestra • nostros • nostrae • vobis • nostram • vestris •
nostro • nostri • nostrorum • vestrae • nostrum
celo e dono
7 Indica quale costruzione di dono o di celo compare in ogni frase, quindi traduci.
1. Donabimus puellis armillas aureas. 2. Puellae donabuntur armillis aureis. 3. Socii Paulum
verum celabant. 4. Paulus a sociis de vero celabatur. 5. Ancillae una cum dominis deae simulacrum floribus donabant. 6. Deae simulacrum floribus donabatur ab ancillis dominisque.
7. Noli magistrum de vero celare. 8. Magister celatur a Marco de vero. 9. Amici de profectione
tua celabuntur. 10. Celavisti amicos profectionem tuam. 11. Alexandrum cives civitate donaverunt. 12. Cur id mihi celatur? 13. Nobis pulcherrimum donum ab amicis donatur.
is, ea, id
8
Inserisci is, ea, id (pronome o aggettivo), opportunamente declinato, quindi traduci.
1. Callida vulpes corvum et vocem ............................. laudabat, quia ............................ caseum cupiebat.
2. ................ verba mihi dulcissima fuerunt. 3. Petrum vidi et ............................ verba audivi. 4. ................
bellum longum et atrox fuit. 5. Audiunt discipuli magistros et consilia ................................................
6. ........................... dixit sapiens. 7. ...................... facere facile non erit. 8. ............................... Plato a Socrate
audivit. 9. Venator ............................... catulos necavit. 10. ........................................... dixi verum.
pronomi in funzione di soggetto nelle proposizioni infinitive
9
Riscrivi le proposizioni infinitive scegliendo di volta in volta come soggetto un diverso pronome
personale, secondo le indicazioni date.
Scio
Vidit
(1a pers. sing.) .................................................................................................................................
(2a pers. sing.) .................................................................................................................................
(3a pers. sing.).................................................................................................................................
(1a pers. plur.) nos legere dialogum De brevitate vitae.
(2a pers. plur.) .................................................................................................................................
(3a pers. plur.) .................................................................................................................................
(1a pers. sing.) .................................................................................................................................
(2a pers. sing.) te floribus aram ornare.
(3a pers. sing.) .................................................................................................................................
(1a pers. plur.) .................................................................................................................................
(2a pers. plur.) .................................................................................................................................
(3a pers. plur.) .................................................................................................................................
10 Ripeti il precedente esercizio, modificando:
a. il numero del predicato della principale, da singolare a plurale;
b. il tempo del predicato della principale, da presente a imperfetto.
Traduci infine le frasi che ottieni.
traduci e indica se ti è stato possibile tradurre soltanto con una pro11 Scegli l’alternativa opportuna,
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posizione esplicita ( ) oppure anche con una proposizione implicita ( ); quale condizione è necessaria perché tu possa tradurre con una proposizione implicita?
1. Discipuli adfirmant se/ea verum dicĕre.
2. Scimus nos/nobis ab amicis amari.
3. Puto se/eos probos esse.
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4. Dicunt eos/sibi maxime historiae studēre.
5. Putant sui/se Romam mox venire.
6. Sciebamus se/eum vobiscum esse.
7. Credebatis se/eum mendacium dicĕre.
8. Putabatis vos/eos vestra consilia neglegĕre.
9. Sciebatis se/vos asperrime pugnare.
10. Negabam me/se amicum hostium esse.
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genitivo di pertinenza
12
Scegli l’alternativa corretta, quindi traduci.
1. Suum /Eius est id facere. 2. Est consulum /consulem copias in proelium ducere. 3. Tui/Tuum est officium perficere. 4. Parentum /Parentibus est filios tegere. 5. Liberum /Liberos est
parentibus parere. 6. Omnia vestra / Omnium vestrum amicos iuvare est. 7. Nostrum /Nostri
est pacta servare.
congiuntivo presente di prima e seconda coniugazione
13
Compila lo schema, trasformando prima il modo dei verbi (da indicativo a congiuntivo o viceversa) e
poi, se possibile, cambiando la diatesi della forma che hai ottenuto (da attiva a passiva o viceversa),
secondo gli esempi.
verbo
modo (indicativo ‚) congiuntivo)
diatesi (attivo ‚) passivo)
esempio
floreatis
vocentur
vocer
amemini
deleris
servetur
videamini
pugnetis
sileant
retineantur
floretis
vocantur
–
vocant
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14 Prepara uno schema come il precedente e inserisci nella prima colonna le seguenti voci verbali.
amentur • servemur • deleatis • videris • commendemini • miscetur • moneantur • clamet • sustineam • profliger • fleant • servatur • commenderis • natemus
congiuntivo presente di terza e quarta coniugazione, di fero, eo, sum, volo, nolo e malo
15 Compila lo schema, trasformando prima il modo dei verbi (da indicativo a congiuntivo o viceversa)
e poi, se possibile, cambiando la diatesi della forma che ottieni (da attiva a passiva o viceversa),
secondo gli esempi; traduci inoltre tutte le forme.
verbo
esempio
modo (indicativo ‚) congiuntivo) diatesi (attivo ‚) passivo)
sunt
sono
mittam che io mandi
amittant ........................................................
velis
........................................................
vincimini ........................................................
dimittatur ........................................................
invenio
........................................................
regimur ........................................................
fertis
........................................................
serviunt ........................................................
eas
........................................................
non vult ........................................................
reperiam ........................................................
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sint
mitto
siano
io mando
–
mittor io sono mandato
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.....................................................................
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16 Prepara uno schema come il precedente e inserisci nella prima colonna le seguenti voci verbali.
amittitur • vinciatis • feram • nolitis • dimittimur • malint • invenias • regamini • mittam • velit
• serviamus • pervenias • ferimur • imus • reperiantur • vertas • committimini • revertunt • sis
• malimus • aperiat • simus • perveniunt • fingam • feramini • itur
congiuntivo presente delle quattro coniugazioni, di fero, eo, sum, volo, nolo e malo
17
Traduci le seguenti forme verbali all’indicativo (presente, imperfetto o futuro); quindi, mantenendo
invariata la persona, il numero e la diatesi, volgi ogni forma al congiuntivo presente.
verbo
traduzione
indic. ) cong.
verbo
traduzione
indic. ) cong.
saranno amati
amentur
dormirete
dormietis
dormiatis
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..................................
esempio
amabuntur
monebor
ridebunt
amabamini
dices
regimini
mittuntur
legam
scientur
vincitur
amantur
audiemur
ferebamini
eram
nolebat
vis
eritis
ibimus
it
eunt
vincevano
...............................
sarete vinti
...............................
andrai
...............................
vai
...............................
eravate
...............................
vorrete
...............................
preferiranno
...............................
sarai visto
...............................
erano vinti
...............................
amavate
...............................
amerà
...............................
inviavate
...............................
sarà inviata
...............................
governerà
...............................
eravamo portati ...............................
saranno
...............................
troverete
...............................
andranno
...............................
non volete
...............................
....................................
....................................
....................................
....................................
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....................................
....................................
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....................................
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....................................
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....................................
....................................
....................................
....................................
....................................
congiuntivo esortativo
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Individua i congiuntivi esortativi presenti nel testo, quindi traduci.
Versione Enea e Turno
Il troiano Enea e l’italico Turno entrano in conflitto a causa di Lavinia, che entrambi desiderano sposare.
Post longissimum iter ab oris Troiae Aeneas in Italiam appulit, mox apud regem Latinum venit
et uxorem voluit ducere Laviniam, illius filiam: «Nuptiae gentes duas (= due, acc. f.) iungant! –
dixit – uno coniugio unus populus sit!». At puella a Turno amabatur, feroci Rutulorum principe:
ob eam causam turpe bellum suscipiebatur a Rutulis cum Troianis. In Latium omnes Tyrrheni
concurrebant, diuque ardua victoria quaerebatur sollicitis armis et multus cruor ab utraque
parte effundebatur. Et Aeneae et Turno multi socii erant. A Turno Pallas, Evandri filius, Troianorum socius, interficiebatur et amici morte Aeneae ira augebatur. Tandem, dum viri inter se
pugnant, Aeneas animadvertit Turnum Pallantis arma induere et exclamat: «Nulla sit erga te
pietas, impium et turpissimum hostem!». Mox acri vi Turnum sine ulla mora nec pietate occidit.
19 Volgi in latino le seguenti frasi.
1. Il maestro lodi la costanza degli alunni. 2. Combattiamo contro predoni e pirati! 3. Leggiamo
spesso opere della letteratura latina! 4. I soldati difendano la libertà del popolo romano. 5. Sappiate che gli aiuti stanno arrivando. 6. Creda alle mie parole: lo difenderò sempre. 7. I giovani
ascoltino le parole dei maestri!
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20 Poni al negativo i congiuntivi esortativi dell’esercizio precedente.
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complemento di vantaggio/svantaggio, complemento di fine e doppio dativo
21 In ogni frase, inserisci il complemento mancante, secondo le richieste: può trattarsi di un complemento di vantaggio/svantaggio, di un complemento di fine o di un costrutto con il doppio dativo.
1. Homines [per la libertà] ........................................................... omnia ferunt.
2. Dux copias instruxit [a difesa dell’accampamento] ........................................................................................
3. Consul homines misit [per l’inseguimento] ......................................................................... perfugarum.
4. [Per la sconfitta dei nemici] ............................................................................................... operam dedimus.
5. Caesar equites misit [in aiuto dei fanti] ..........................................................................
6. Parentes [per i figli] ......................................................................... pugnabant.
7. Milites iam [per la propria salvezza] ......................................................................... pugnabant.
8. Camillus, Decius, Metellus sint [di esempio per noi] ............................................................................................
9. Dignum est [per gli amici] ............................................................................ tolerare labores.
10. Equum dux [in dono al valoroso centurione]................................................................................................. dedit.
pronomi dimostrativi
22
Compila lo schema, secondo l’esempio.
caso
genere e numero
traduzione
nominativo
traduzione
esempio
hunc virum
acc.
...........
hoc proelio
...........
haec puella
horum virorum ...........
hanc mulierem ...........
hac pugna
...........
hos milites
...........
illis deis
...........
istius furis
...........
isto bello
...........
huius urbis
...........
m. sing.
quest’uomo (ogg.)
hic vir
quest’uomo (sogg.)
....................................
...............................................
.........................
................................................
....................................
...............................................
.........................
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....................................
...............................................
.........................
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....................................
...............................................
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....................................
...............................................
.........................
................................................
....................................
...............................................
.........................
................................................
....................................
...............................................
.........................
................................................
....................................
...............................................
.........................
................................................
....................................
...............................................
.........................
................................................
....................................
...............................................
.........................
................................................
23 Prepara uno schema come il precedente e inserisci nella prima colonna le seguenti voci verbali.
his verbis • harum vocum • isti homini • illas populos • Platone illo • hae dominae • huic homini
• hoc verbum • hos viros • harum noctium • haec vulnera
24 Cambia il numero delle forme dell’esercizio precedente (così che il singolare diventi plurale o viceversa), quindi traduci ciò che ottieni.
congiuntivo imperfetto
25
Compila lo schema, secondo l’esempio.
verbo
traduzione
sit
sim
sitis
laudes
amemus
pugnet
videas
velis
moneamini
mordeat
feramur
eas
nolit
sia
………….................….
esempio
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infinito
esse
imperfetto
congiuntivo
esset
traduzione
(congiuntivo/condizionale)
fosse/sarebbe
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
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………........…..........….
…...................................................………..........….
………….................….
………….................….
………........…..........….
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………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
………….................….
………….................….
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………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
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………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
………….................….
………….................….
………........…..........….
…...................................................………..........….
26 Nel precedente esercizio, trasforma il numero delle voci della prima e della quarta colonna, così che
il singolare diventi plurale o viceversa; quindi traducile, secondo l’esempio.
esempio
sit ) sint (che essi) siano; esset ) essent (che essi) fossero/sarebbero
27 Nell’esercizio 25, trasforma la diatesi delle voci della prima e della quarta colonna, quando possibile, così che l’attivo diventi passivo o viceversa; quindi traducile.
proposizione finale
28
Completa, scegliendo l’alternativa corretta, quindi traduci.
1. Rex nuntios ad populum Romanum misit ne/ut pacem peteret. 2. Id tibi dico ne/ut in errorem
incidas. 3. Ad eum ibimus ne/ut nostras preces audiat. 4. Caesar iter Helvetiis permittere nolebat ne/ut ii iniurias Romanis facerent. 5. Magister discipulis ea dicebat ne/ut ab iis timeretur.
6. Dux copias instruxit ne/ut sociorum oppidum caperetur. 7. Dux copias instruxit ne/ut oppidum defenderent. 8. Hannibal, ne/ut Romanis se dederet, venenum sumpsit. 9. Ne/Ut Hannibalis divitiae a Gortinis raperentur, ille in statuis eas condidit. 10. Magistri sermo planus sit ne/
ut a discipulis intelligatur.
29 Inserisci il predicato delle proposizioni principali, coniugando opportunamente i verbi suggeriti.
1. Ad vos [scribo] .............................................. ne sententiam nostram ignoretis.
2. Hostium dux cum suis copiis [venio] .............................................. ut urbem vastaret.
3. Parmenio Alexandro epistulam [mitto] .............................................. ut eum doceret de periculo.
4. Medicus, ut eius vita servetur, Alexandro remedium [do] ...............................................
5. Romani strenue [pugno] .............................................. ut Italiam ab Hannibale defenderent.
6. Ut mea sententia ab omnibus audiatur, clara voce eam [dico] ...............................................
7. Dux ad milites orationem [habeo] ............................................................ ut strenue pugnarent.
8. Gladiatores arma [capio] .............................................. ne in servitute manerent.
suus o eius
30 Analizza e completa le frasi, quindi traducile.
1. Venator cum [i suoi] .............................................. canibus cervam occidit.
2. Venatores cervam occidunt sed hinnuleos [suoi] .............................................. in silva densissima non
inveniunt.
3. A venatoribus cerva in silva occidebatur ubi erant etiam [i suoi] .............................................. hinnulei.
4. Venator cervam cepit et [i suoi] .............................................. canes eam occiderunt.
5. Cerva non vidit venatorem cum [i suoi] .............................................. canibus.
6. Cerva non vidit venatores et [i loro] .............................................. canes.
7. Hostes cum [le loro] ................................... mulieribus [nei loro] .......................................... fines contenderunt.
8. Hostes [nei loro] ................................................... fines contenderunt, ubi [le loro] .................................................
copiae erant.
31 Fai l’analisi delle seguenti frasi, quindi traducile.
1. L’esercito nell’accampamento estivo aspettava i suoi comandanti. 2. I comandanti con le loro
truppe si diressero verso la piazzaforte. 3. Il comandante si diresse nei territori dei suoi alleati.
4. La volpe lodava il corvo perché voleva il suo formaggio. 5. La volpe lodava il corvo e la sua
voce, ma lo lodava per il formaggio. 6. Il corvo era lodato dalla volpe perché essa voleva il suo
formaggio. 7. Lo stupido uccello non vede la furbizia della volpe e le sue insidie. 8. La volpe con
le sue insidie si prende gioco dello stolto corvo.
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eamus
malint
malis
feramini
cogamur
finiatis
sciatur
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unità 7 • 8 • 9 • 10
quarta declinazione
32 Compila lo schema, secondo l’esempio.
caso
genere e numero
traduzione
dal sostantivo…
adventum
acc.
m. sing.
l’arrivo (ogg.)
adventus, -us
arcubus
consulatu
cornus
currui
delectus
domi
equitatum
exercitibus
tribui
..................
....................................
..........................................
......................................................
..................
....................................
..........................................
......................................................
..................
....................................
..........................................
.......................................................
..................
....................................
..........................................
.......................................................
..................
....................................
..........................................
.......................................................
..................
....................................
..........................................
.......................................................
..................
....................................
..........................................
.......................................................
..................
....................................
..........................................
.....................................................
..................
....................................
..........................................
.......................................................
esempio
33 Prepara uno schema come quello dell’esercizio precedente, riportando nella prima colonna i seguenti termini.
genu • magistratus • manibus • metu • impetum • iussu • peditatui • portubus • senatu • specubus
pronomi determinativi ipse/idem
34
Individua l’alternativa corretta, quindi traduci.
1. Ipse/Idem illud dixit. 2. Ipsi/Iidem amici nobis sunt. 3. Ipsa/Eadem dicis, aliis verbis.
4. Dux ipse/idem copias ducebat. 5. Verba tua ipsa/eadem tuam fallaciam significant. 6. Caesar Caium Trebonium in hibernis cum aliis legionibus collocavit; ipse/idem legionem ex hibernis evocat rursus undecimam (= undicesima, acc.). 7. Orator et magister ut libenter audiantur
non ipsa/eadem semper dictitent ipsis/eisdem verbis!
35 Fai l’analisi delle seguenti espressioni, poi traducile.
1. Tullius procera statura non est, sed Clodiam amat, pulchram et flavo capillo. 2. Mulierem
eximia pulchritudine amo, sed ego pulcher non sum! 3. Phaedon homo magni ingenii fuit.
4. Amicum tuum laudo, quia semper vir magnae probitatis fuit. 5. Fabricius Romanus vir clarissimae integritatis fuit. 6. Alexandro equus fuit eximia forma et celeritate. 7. Ulixes, dominus
Ithacae, incredibilis calliditatis et virtutis fuit.
proposizioni concessive, pronome relativo e proposizione relativa
36 Nelle seguenti frasi, sottolinea le proposizioni concessive, quindi traduci.
1. Caesar, etsi in his locis, quod omnis Gallia ad septentriones vergit, maturae sunt hiemes,
tamen in Britanniam contendere statuit. (da Caes.) 2. Quamquam iste tuus animus numquam
his angustiis quas natura nobis dedit contentus fuit, semper immortalitatis amore flagravit. (da
Cic.) 3. Etsi mons Cevenna, qui Arvernos ab Helviis discludit, durissimo tempore anni altissima
nive iter impediebat, tamen, summo militum labore, ad fines Arvernorum exercitus pervenit.
(da Caes.) 4. Nunc venio ad gravissimam querelam et atrocissimam suspicionem tuam, quam
etsi spero falsam esse, numquam tamen extenuabo, tua enim cautio nostra cautio est. (da Cic.)
5. Et servilium armorum dedecus imperium Romanum tulit; nam etsi per fortunam in omnia
obnoxii, tamen servi quasi secundum hominum genus sunt. (da Flor.)
37 Fai l’analisi delle seguenti forme e traducile.
A. puella quae legit • amicae quae veniebat • homini quem audimus • amici qui scribebat •
mulierem cuius librum legis • duci qui vincebat • amicus de quo dixi • cum domina quae
deambulat • urbs in qua fuistis • praedones qui vastant • discipulae quae respondebat •
amicis quos vocabatis • condiscipulorum quibuscum studebamus • tecum qui rides
B. ai soldati che combattono • degli amici che scrivono • le amiche a cui scrivo • con gli amici che
vanno • del compagno a cui rispondi • al generale che comanda • vedo l’uomo con cui passeggi • della donna che canta • la guerra che devasta • le truppe con cui il comandante ha vinto
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38 Completa i seguenti periodi e traducili.
1. Puella, quae multos libros legit, .............................................................................................................................................
2. Amica, quam invitavistis, ...............................................................................................................................................................
3. Homo, cuius vita honesta est, .....................................................................................................................................................
4. Amicus, cui scripsisti, ........................................................................................................................................................................
5. Liber, quem lego, ....................................................................................................................................................................................
6. Dux, cuius gloria omnes sciunt, ................................................................................................................................................
7. Amicus, qui te vocat, ..........................................................................................................................................................................
8. Domus, in qua est domina, ............................................................................................................................................................
9. Urbs, cuius fama celeberrima est, ...........................................................................................................................................
10. Templum, quod vides, ........................................................................................................................................................................
11. Discipula, cui respondisti, .............................................................................................................................................................
12. Amicas, quas vocas, ............................................................................................................................................................................
13. Condiscipulus, quocum studes, ..................................................................................................................................................
14. Proelium, quod apud Cannas fuit, ...........................................................................................................................................
pronome relativo, proposizione relativa, pronome misto, nesso relativo
39
Fai l’analisi delle seguenti frasi e traducile.
1. Tum Iuppiter voluit Deucalionem Pyrrhamque lapides post terga iactare; quos Deucalion
iactavit, viros esse iussit deus, quos Pyrrha, mulieres. (da Hyg.) 2. Quintus Pompeius consul
a civibus Numantiae, quae Hispaniae civitas fuit opulentissima, superatus (= vinto, part. pf.,
nom. m.), pacem ignobilem fecit. Post quem Caius Hostilius Mancinus consul cum Numantinis
pacem fecit infamem, quam populus et senatus iusserunt infringi. (da Eutr.) 3. Diffugiunt stellae, quarum agmina cogit Lucifer. (Ov.) 4. Multas uno tempore accepi epistulas tuas; quae mihi,
quamquam recentiora (= le novità, acc. n. plur.) iam audiebam ex iis qui ad me veniebant, tamen
erant iucundae; studium enim et benevolentiam declarabant. (da Cic.) 5. Oppidani cupas sevo,
pice, scandulis complent; quas ardentes in opera provolvunt, eodemque tempore acerrime pugnant. (da Hirt.) 6. Bona mors homini est quae exstinguit vitae mala. (Publ. Syr.) 7. Bis (= Due
volte) vincit qui se vincit in victoria. (Publ. Syr.) 8. Inopi beneficium bis (= doppiamente) dat qui
dat celeriter. (Publ. Syr.) 9. Mala causa est quae requirit misericordiam. (Publ. Syr.) 10. Qui in
vero dubitat male agit cum deliberat. (Publ. Syr.)
40 Fai l’analisi dei seguenti periodi e traducili.
1. Ai soldati che combattono con valore saranno dati premi. 2. Sono mie queste case che vedi.
3. Gli amici a cui hai scritto non hanno risposto. 4. La città che vedi è Cartagine. 5. Le compagne
di cui ammiri la disciplina sono state lodate. 6. Le parole che ascolti sono veritiere. 7. Gli uomini
che vedi sono Paolo e suo fratello. 8. I compagni con cui sei venuto sono già andati a casa. 9. I
maestri a cui risponderai con cortesia non ti biasimeranno. 10. Sono davvero belli i libri che hai.
11. Non conosco la città da cui vieni.
participio presente
41
Scegli la traduzione corretta fra le due proposte.
capiens
audientibus
vastantium
discedentes
cogenti
petentis
ducentem
che è preso / che prende
a coloro che ascoltano / a coloro che sono ascoltati
di quelli che devastano / delle cose che sono devastate
coloro che sono allontanati / coloro che si allontanano
a chi costringe / coloro che costringono
a coloro che chiedono / di chi chiede
che conduce / che è condotto
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unità 7 • 8 • 9 • 10
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42 Modifica il numero dei participi del precedente esercizio, in modo che i singolari diventino plurali o
viceversa, quindi traduci ciò che ottieni.
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43 Alcuni dei participi evidenziati presentano errori di concordanza: correggi quelli errati e sottolinea quelli corretti. Traduci infine ogni frase.
1. Audio matrem pueros vocans.
2. Video in horto puellas flores legentes.
3. Clamores militum pugnantium horribiles erant.
4. Gladiatores in circo pugnanti Romani spectabant.
5. Auxilio militibus laboranti dux legionem misit.
6. Centurio fortiter pugnanti hostium telis conficitur.
7. Verba magistri monenti sine ira semper sint.
8. Vocem audiebam matris liberos vocantis.
9. Phaedri poetae fabula narrat de cane carnem ferenti.
..............................................................................
..............................................................................
..............................................................................
..............................................................................
..............................................................................
..............................................................................
..............................................................................
..............................................................................
..............................................................................
44 Fai l’analisi delle seguenti frasi e traducile.
1. Cum exercitu Caesar Gomphos pervenit, oppidum quod est primum Thessaliae venientibus ab Epiro. (da Caes.) 2. Bonus animus numquam erranti obsequium commodat. (Publ. Syr.)
3. Lucius Quintius Cincinnatus dictator creabatur, qui, agrum multorum iugerum possidens,
manibus suis ipsis colebat. (da Nep.) 4. Curius dum in foco rapas torret, legatis Samnitium
aurum offerentibus «Malo – dixit – in fictilibus meis edere et aurum habentibus imperare». (da
Amp.) 5. Heraclius ille et Epicrates longe mihi obviam cum suis omnibus processerunt, venienti
Syracusas egerunt gratias flentes, Romam mecum decedere cupiverunt. (Cic.) 6. Bis (= due volte) peccas cum peccanti obsequium commodas. (Publ. Syr.)
quinta declinazione
45
Traduci le seguenti frasi, cercando sul dizionario l’accezione di volta in volta più opportuna per ogni
sostantivo della quinta declinazione.
1. Vitam amisit ille cuius caput securis acies percussit. 2. Servus domini oculorum aciem sustinuerunt. 3. Constat in senibus oculorum aciem validissimam non esse. 4. Acies siderum noctem
lustrabat. 5. Dux pugnae aciem instruxit. 6. Miles strenue pugnans in acie cecidit. 7. Dux ad
colloquium diem dixit. 8. Die statuta, oppidani pacis condiciones reiecerunt. 9. Hodierno die,
domi sum; hesterno die ruri eram; postero die Romam revertam. 10. Dies luctum matris nunquam
minuet. 11. Si (= Se) dies mitis est, ruri manere opto. 12. Effigies sacerrimas, quae in templo
erant, Verres subripuit. 13. Omnes putant filium effigiem humanitatis et probitatis patris esse.
14. Theophrastus philosophus in parva domo senis effigiem vidit. 15. Ut Danaem capesseret, Iuppiter aureae imbris faciem sumpsit. 16. Illa pueri facies matris movebat animum. 17. Multi dicunt
formosam faciem ipsam mutam commendationem esse.
46 Traduci le seguenti frasi, cercando sul dizionario l’accezione di volta in volta più opportuna per ogni
sostantivo della quinta declinazione.
1. Eius verbis fidem habui. 2. Ille proditor suos per fidem decepit. 3. Servus domino suam fidem
adhibuit. 4. Magister et orator, ut fidem habeant, probi et periti sint. 5. Legati duci fidem fecerunt oppidanorum vitam servari oportere. 6. Dominus dixit se de suorum famulorum fide non
dubitare. 7. Spartacus sociique fidem et iusiurandum inter se dedere. 8. Vestra fides famaque
ad hunc diem inlaesa mansit. 9. De tuorum verborum fide nullum dubium unquam mihi fuit.
10. Bellum perniciei tectis, templis, pecoribus hominibusque omnibus certe erit. 11. Planitie
maris invitamur conscendere naves. 12. Scitis collem esse qui ex planitie editus est. 13. Prima
specie, fratrem meum putavi illum esse. 14. Ulixes specie et figura mendı̄cus erat. 15. Convivae splendorem et speciem lacunarium laudabant. 16. In somnis species fallaces videmus.
17. Haec fuit Ciceronis species eloquentiae. 18. Multae species criminum sunt. 19. Omnem
spem hostes in celeritate ponebant. 20. Contra omnium spem, oppidani strenue pugnabant.
complementi di luogo
47 Inserisci i complementi di luogo mancanti, quindi traduci.
1. Plebs [in città] ............................................................... accurrit.
Plebs [dalla città] ............................................................... discedit.
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2. Segestani dona ferebant [nel santuario] ...................................................................................... Dianae.
Verres [dal santuario] ...................................................................................... dona Segestanorum eripiebat.
3. Eo [in campagna] .................................................., cum non debeo [a casa] ................................................. manere.
Venio [dalla campagna] .................................................... atque [a casa] .................................................... pergo.
4. Tandem [in patria] ........................................................ erimus.
Mox [dalla patria] ........................................................ discedemus.
5. Praesidia [sul Campidoglio] ........................................................ erant.
Consul [sul Campidoglio] ........................................................ ivit.
6. Rumor [per tutta la città] ......................................................................... currebat.
Ibam solus [per la via Sacra] ......................................................................
7. [Ad Atene] ......................................................................... Socrates vivebat.
[Da Atene] ......................................................................... discedit Alcibiades.
8. Ite [a Roma] ........................................................................., caput mundi.
[A Roma] ......................................................................... estis, in pulcherrima urbe.
ablativo assoluto
48
Fai l’analisi delle seguenti frasi, quindi traducile.
1. Voluptates coercere debemus: iacent enim maximae virtutes, voluptatibus dominantibus.
2. Adventante autumno, ciconiae frigidas terras deserunt. 3. Caesar, inclinante in fugam exercitu,
rapuit e manu militis fugientis scutum. 4. Multi ad litterarum studium incumbunt, obstante natura.
5. Videmus in septentrionalibus regionibus, deficiente solis ardore, uvas maturescere non valere.
6. Adventantibus hostibus omnes nostrum fugerunt. 7. Discedentibus hostibus, agricolae in agros
suos remeaverunt. 8. Obstante Pompeio Caesaris consiliis, senatus contra Caesarem decrevit.
cum con il congiuntivo
49 Inserisci il predicato mancante in ciascuna proposizione dipendente, seguendo i suggerimenti e
prestando attenzione al tempo del predicato della principale; quindi traduci.
1. Cum committere proelium [oportet] ......................................................, dux ad milites orationem habuit.
2. Spartacus sociique, cum libertatem [cupio] ......................................................, ad arma currunt.
3. Cum studiose [lego] ......................................................, argumentum novum non intellego.
4. Cum orator rem non [teneo] ......................................................, eius sermoni magna vis non fuit.
5. Horatio, cum Viā Sacrā [eo] ......................................................, vir molestus occurrit.
6. Cum necare Etruscorum regem [studeo] ................................................, Mucius ad hostium castra ivit.
7. Cum nunc hoc [dico] ......................................................, scio te tuis ipsis verbis non credere.
8. Cum castra [defendo] ......................................................, multi milites vitam amiserunt.
50 Inserisci il predicato mancante in ciascuna proposizione principale, seguendo i suggerimenti e prestando attenzione al tempo del predicato della subordinata; quindi traduci.
1. Eis [scribo] ......................................................, cum velim eos sententiam nostram non ignorare.
2. Caesar cum suis copiis [venio] ......................................................, cum vellet urbem oppugnare.
3. Parmenio regi epistulam [mitto] ..........................................., cum putet Alexandrum in periculo esse.
4. Medicus, cum validum remedium haberet, regi [praebeo] ................................................................., ut eius
vitam servaret.
5. Romanorum milites cum strenue contra Hannibalem pugnarent, Romae libertatem [defendo]
.......................................................
6. Cum ab omnibus non probentur, verae et iustae [sum] ...................................................... illius philosophi
sententiae.
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PREVERIFICA
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complemento di limitazione
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Fai l’analisi delle seguenti frasi, quindi traducile.
1. Consulis decus Coelius ad servum natione Ligurem delegat. (da Liv.) 2. Egregie enim hoc
dixit Demetrius Cynicus, vir meo iudicio magnus. (da Sen.) 3. Arsăces, forma et virtute praeci-
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puus, rex Parthorum fuit qui pacem cum Sulla imperatore fecit. (da Amp.) 4. Familiaris noster
Marcus Buculeius, homo neque meo iudicio stultus et suo valde sapiens et ab iuris studio non
abhorrens, simili in re, nuper erravit. (da Cic.) 5. Atque et illi, Theopompi, Ephori, Philisti,
Naucratae multique alii naturis differunt, voluntate autem similes sunt inter sese. (da Cic.)
6. Haec civitas longe plurimum valet (= è di gran lunga la più forte) totius Galliae equitatu
magnasque habet copias peditum, Rhenumque, ut supra demonstravimus, tangit. In ea civitate
duo (= due, nom. m.) viri de principatu inter se contendebant, Indutiomārus et Cingetŏrix.
ricapitolazione generale
52 Inserisci ciò che manca per formulare affermazioni corrette.
1. La negazione del congiuntivo esortativo è ................................
2. La congiunzione che introduce la proposizione finale negativa è ................................
3. Il ................................................................................ latino si può tradurre in italiano anche con il condizionale
presente.
4. Le congiunzioni che possono introdurre le proposizioni concessive con l’indicativo sono:
............................................................................................................................................................................
5. Una congiunzione che può introdurre una proposizione causale con il congiuntivo è ...................
6. La proposizione relativa è introdotta da ............................................................................
7. La congiunzione ............................... introduce la proposizione finale positiva.
8. La proposizione causale può essere espressa, in forma implicita, con .......................................................
9. Le caratteristiche della declinazione pronominale sono: .......................................................................................
................................................................................................
10. Il pronome misto corrisponde a ..................................................................................................................................................
53 Indica se ciascuna delle seguenti affermazioni è giusta ( G ) o sbagliata ( S )
1. Il predicato di una proposizione principale non è mai al congiuntivo.
2. I sostantivi neutri della quarta declinazione al singolare escono in -u in tutti i casi.
3. Alla quinta declinazione non appartengono solo sostantivi femminili.
4. Il caso del complemento di limitazione è l’ablativo.
5. Le proposizioni finali si possono esprimere anche con il cum e il congiuntivo.
6. Il participio presente deve essere tradotto sempre con un tempo presente.
7. Il complemento di qualità si esprime solo con l’ablativo.
8. Hic è solo un pronome.
9. Il pronome relativo introduce sempre e solo proposizioni subordinate.
10. Id vuol dire “ciò”.
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