Marco Claudio Marcello si commuove alla vista di Siracusa ormai espugnata (LIVIO) La prima vera svolta determinante per Roma nella II Guerra Punica dopo la disfatta di Canne (216 a. C.) giunse nel 212 a. C. con la conquista, dopo un durissimo assedio, della potente Siracusa, che dopo la morte di Ierone II, fedele alleato dei Romani (215 a. C.), era passata dalla parte dei Cartaginesi. Marcellus ut moenia ingressus ex superioribus locis urbem omnium ferme illa tempestate pulcherrimam subiectam oculis vidit, inlacrimasse dicitur partim gaudio tantae perpetratae rei, partim vetusta gloria urbis. Atheniensium classes demersae et duo ingentes exercitus cum duobus clarissimis ducibus deleti occurrebant et tot bella cum Carthaginiensibus tanto cum discrimine gesta, tot tam opulenti tyranni regesque, praeter ceteros Hiero, cum recentissimae memoriae rex, tum, ante omnia quae virtus ei fortunaque sua dederat, beneficiis in populum Romanum insignis. Ea cum universa occurrerent animo subiretque cogitatio iam illa momento horae arsura omnia et ad cineres reditura, priusquam signa Achradinam1 admoveret, praemittit Syracusanos qui intra praesidia Romana fuerant, ut adloquio leni perlicerent hostes ad dedendam urbem. 1 Quartiere orientale, in cui si condensarono le ultime resistenze Allorché Marcello penetrato nelle mura dalle alture vide sotto ai suoi occhi la città che era all’epoca forse la più bella di tutte, si dice che abbia pianto, in parte per la gioia di aver compiuto un’opera così grande, in parte pensando all’antica gloria della città. Gli si presentavano alla mente l’affondamento delle flotte degli Ateniesi (lett. le flotte affondate) e lo sterminio di due grandi eserciti (lett. gli eserciti sterminati) assieme a due gloriosi comandanti e tante guerre combattute contro i Cartaginesi con tanto pericolo, tanti tiranni e re così potenti, e soprattutto Ierone, sia perché era un re ancora vivissimo nel ricordo, sia perché, al di là dei successi che il valore e la fortuna gli avevano procurato, aveva brillato per i meriti nei confronti del popolo romano. Mentre si affollavano nel ricordo questi pensieri e subentrava la consapevolezza che tutto ciò nello spazio di un’ora sarebbe andato a fuoco e si sarebbe ridotto in cenere, prima di attaccare l’Acradina, inviò dei Siracusani che si erano posti sotto la tutela dei Romani perché con miti consigli convincessero i nemici a consegnare la città. Subiectam: che valore ha? Come lo capisci? Predicativo: dipende dal verbo di percezione vidit. Dicitur: puoi precisare chiaramente in che costruzione è impiegato? Costruzione personale, con soggetto Marcellus. Athenienses… deleti: quali vicende storiche sono rievocate? La spedizione in Sicilia durante la guerra del Peloponneso (415-413 a. C.), con la distruzione dell’esercito ateniese e la morte di Nicia e Demostene. Cum: a quale altro elemento del testo è correlato? Con quale significato? A tum, con valore correlativo: “sia… sia…”, “non solo, ma anche”. recentissimae memoriae: che funzione ha questo caso? Genitivo di qualità. occurrerent: scrivi il paradigma occurro, is, occurri, occursum, occurrere subiret: scrivi il paradigma subeo, is, -ii (-ivi), itum ire. dedendam: di che forma si tratta e con che funzione è impiegata? Gerundivo attributivo (finale implicita).